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Terzo - Quarto Rapporto Governativo - Minori.it

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124 <strong>Terzo</strong>-quarto rapporto alle Nazioni un<strong>it</strong>e sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia<br />

L’orientamento è da sempre al centro dell’attenzione del Governo. Un’iniziativa organica<br />

in tal senso è stata messa in essere nel 2004 con l’elaborazione di un Piano nazionale<br />

di orientamento, che si proponeva di valorizzare le reti terr<strong>it</strong>oriali di soggetti a vario t<strong>it</strong>olo<br />

coinvolte in questo amb<strong>it</strong>o (scuole, famiglie, enti locali, mondo del lavoro e delle imprese,<br />

mondo del volontariato e dell’associazionismo), con il fine ultimo di sostenere le<br />

persone a prendere decisioni efficaci inerenti la loro v<strong>it</strong>a.<br />

Accanto ad esso, il Com<strong>it</strong>ato nazionale per l’orientamento ha operato per la definizione<br />

delle linee di indirizzo per l’orientamento e la condivisione di linee metodologiche, organizzative<br />

e operative per lo sviluppo di azioni integrate di orientamento sul terr<strong>it</strong>orio e<br />

per la formazione del personale. I due progetti contenevano un piano di formazione per<br />

referenti e tutor per l’orientamento a livello regionale, al fine di rendere i docenti sempre<br />

più in grado di svolgere le loro funzioni in una prospettiva di scambio continuo con le reti<br />

terr<strong>it</strong>oriali.<br />

L’orientamento alla scelta della scuola viene oggi attuato dagli ist<strong>it</strong>uti stessi attraverso<br />

giornate (open day) appos<strong>it</strong>amente dedicate all’incontro con le famiglie e i possibili futuri<br />

iscr<strong>it</strong>ti, nel periodo tra novembre e dicembre di ogni anno.<br />

Accanto a queste iniziative soprattutto informative, resta l’importante ruolo svolto,<br />

ancora una volta, dalla programmazione terr<strong>it</strong>oriale con i fondi 285 del 1997, che attraverso<br />

molteplici interventi si è focalizzata sull’accompagnamento dei giovani nelle importanti<br />

scelte relative agli studi, al lavoro, alle opportun<strong>it</strong>à formative esistenti. Uno dei più<br />

importanti successi a tal propos<strong>it</strong>o è stato ottenuto da servizi di Informagiovani, che si sono<br />

diffusi e consolidati in modo capillare nel terr<strong>it</strong>orio nazionale.<br />

Nel trattare il tema del rendimento scolastico, è stata da tempo riconosciuta l’importanza<br />

di considerare da una parte l’apprendimento dei contenuti previsti nei curricula, dall’altra<br />

la questione del disagio a scuola.<br />

In Italia la prima questione è rilevabile quant<strong>it</strong>ativamente e qual<strong>it</strong>ativamente dai risultati<br />

degli Studi PISA, che vedono i nostri studenti della scuola del secondo ciclo a livelli non<br />

proprio alti della classifica europea. Se il dato riportato da questa analisi fa certamente riflettere,<br />

è utile però ricordare che l’approccio considerato si rivela penalizzante nei sistemi<br />

scolastici in cui – come in quello <strong>it</strong>aliano – i ragazzi non sono sol<strong>it</strong>i svolgere test impostati<br />

secondo una struttura a risposte multiple chiuse.<br />

Un altro elemento di rilevazione del rendimento è dato dal livello di diffusione dei<br />

deb<strong>it</strong>i formativi. Rispetto a questo punto, si è constatato negli ultimi anni che non pochi<br />

ragazzi si “trascinano” deb<strong>it</strong>i scolastici per tutto il ciclo di studi, con la conseguenza<br />

che le loro lacune rischiano di non venire mai colmate. Le iniziative connesse al recupero<br />

dei deb<strong>it</strong>i formativi hanno coinvolto il 26,8% degli studenti che hanno riportato<br />

a giugno 2008 una sospensione di giudizio. Non sono stati ammessi alla classe successiva,<br />

nonostante i corsi attivati dalle scuole, il 6% degli studenti coinvolti, comportando<br />

un aumento del 2% rispetto al 2007 del numero degli studenti non ammessi alla<br />

classe successiva. Il 59,4% degli studenti <strong>it</strong>aliani ha ottenuto, a giugno 2008,<br />

l’ammissione alla classe successiva. Detta percentuale sale all’83,8% considerando, a<br />

settembre 2008, l’es<strong>it</strong>o dei corsi di recupero attivati con il DM 80 del 3 ottobre 2007 e<br />

con l’OM n. 92 del 5 novembre 2007. Sulla base del succ<strong>it</strong>ato decreto iniziative di recupero<br />

sono state attivate anche nel corso dell’anno scolastico nel momento in cui venivano<br />

rilevate carenze formative.<br />

Un ulteriore nodo cruciale nella scuola <strong>it</strong>aliana riguarda la differenziazione terr<strong>it</strong>oriale<br />

del rendimento degli alunni. Il diverso cap<strong>it</strong>ale sociale a disposizione dei ragazzi nelle

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