LA FORZA DELLA RAGIONE - Gazzetta del Sulcis Iglesiente
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<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°371 <strong>del</strong> 10 Dicembre 2007<br />
Realtà Locale<br />
Davanti ad un tema volutamente<br />
provocatorio (“Non<br />
sono drogato”- Le dipendenze)<br />
l’Assessorato provinciale <strong>del</strong>le<br />
Politiche sociali <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong><br />
ha richiamato i massimi<br />
esperti attorno ad un tavolo per<br />
parlare non solo di drogati erococainomani,<br />
ma di alcolisti,<br />
tabagisti; e ancora di dipendenti<br />
da internet, shopping, cellulare,<br />
video e persino da cibo. Un<br />
convegno che avrebbe potuto<br />
dare indicazioni e linee maestre,<br />
con scambi di valutazioni<br />
ed esperienze che sarebbero<br />
tornati utili al mondo degli operatori<br />
sul territorio collegato da<br />
un “Accordo di Programma<br />
sulle tossicodipendenze”, al<br />
momento ancora unico a livello<br />
provinciale nell’Isola.<br />
C’era, insomma, di che andare<br />
orgogliosi per essere riusciti<br />
a portare allo stesso tavolo la<br />
Asl 7, la Regione, il Tribunale,<br />
l’Università, Giornalisti,<br />
Psicoterapeuti, Psichiatri, Psicologi,<br />
Operatori <strong>del</strong> Privato<br />
sociale, <strong>del</strong> Volontariato, nonché<br />
Amministratori locali. Un<br />
impegno, che la coordinatrice<br />
<strong>del</strong> convegno Gisella Medda<br />
De Candia (Psicologa psicoterapeuta<br />
e coordinatrice tecnica<br />
<strong>del</strong>l’Accordo di Programma<br />
sulle Tossicodipendenze <strong>del</strong><br />
<strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>) aveva attivato<br />
da settimane e dal quale ha tratto<br />
certamente utili indicazioni<br />
per lo sviluppo <strong>del</strong> progetto sul<br />
territorio.<br />
Mentre però, da una parte, ci<br />
sono stati relatori che hanno<br />
aperto la propria conoscenza<br />
sulla <strong>del</strong>icata materia in discussione,<br />
altri hanno colto l’occasione<br />
per “cattedraticizzare”,<br />
riversando sullo stupito uditorio<br />
personali postulati comportamentali<br />
che, fortunatamente,<br />
solo in parte hanno sminuito il<br />
tenore <strong>del</strong> dibattito.<br />
Così è stato il ruolo saccente di<br />
Pier Paolo Pani, Direttore <strong>del</strong><br />
Servizio integrato socio sanitario<br />
<strong>del</strong>la Regione Sardegna, il<br />
quale ha testualmente detto che<br />
“la Regione ha già realizzato<br />
la cornice dentro la quale ogni<br />
intervento sulle dipendenze<br />
dovrà essere compreso”. Il che,<br />
è stato il giudizio generalizzato,<br />
presuppone che la Regione<br />
conosca già i confini di questo<br />
fenomeno, mentre gli studiosi<br />
si affannano ancora a stabilirne<br />
dimensione e cause determinanti,<br />
cui si aggiunge il corale<br />
impegno sociale per prevenirlo<br />
e combatterlo. Altra “perla” di<br />
Pier Paolo Pani è stata l’allusione<br />
all’inefficacia preventiva<br />
“<strong>del</strong> campo di calcio” o<br />
di “promozione <strong>del</strong>la salute”,<br />
mentre a lui ha interessato di<br />
più parlare di “interventi atti a<br />
contrastare il fenomeno <strong>del</strong>la<br />
dipendenza”.<br />
Di tenore decisamente più sociale<br />
e attento è stato l’intervento<br />
di Leonardo Bonsignore<br />
Presidente <strong>del</strong> Tribunale di<br />
Cagliari e già Presidente <strong>del</strong><br />
Tribunale di sorveglianza. Il<br />
magistrato, di fronte ai “nuovi<br />
stili di consumo” che determinano<br />
“nuovi comportamenti a<br />
GLI ESPERTI DELLE DIPENDENZE A CONFRONTO<br />
PER CAPIRE MEGLIO IL MONDO DEL DROGATO<br />
Massimo Carta<br />
Monteponi - Convegno Dipendenze<br />
rischio”, ha detto che “il Giudice<br />
attende di conoscere dagli<br />
studiosi ed esperti il nuovo tipo<br />
di movente dei reati. Da loro<br />
attendiamo utili indicazioni.<br />
Si pensi, per esempio, al gioco<br />
d’azzardo patologico, fino a<br />
che punto rientra nella sfera<br />
<strong>del</strong>l’intendere e volere; oppure<br />
all’internet sessuale o pedofilo,<br />
talvolta associati”.<br />
Due facciate <strong>del</strong>la medesima<br />
medaglia. Solo che in quest’ultima<br />
facciata c’era al centro la<br />
persona con tutti suoi problemi;<br />
nella prima, invece, c’era<br />
il burocrate orientato esclusivamente<br />
a tenere i conti in maniera<br />
ragionieristica, incurante<br />
<strong>del</strong>l’aspetto di prevenzione.<br />
I lavori si erano aperti con il saluto<br />
<strong>del</strong>l’Assessore provinciale<br />
Marinella Grosso, cui fa capo<br />
il settore sociale in argomento,<br />
la quale ha posto in evidenza<br />
l’impegno <strong>del</strong>la Provincia nel<br />
sociale, ponendo una pietra<br />
miliare con l’Accordo di Programma<br />
sulle tossicodipendenze.<br />
Dal canto suo il Direttore Generale<br />
<strong>del</strong>la ASL 7 Benedetto<br />
Barranu, ha evidenziato le indicazioni<br />
che provengono dal<br />
Piano Sanitario regionale che<br />
privilegia i “servizi alla persona”<br />
ponendo in particolare rilievo<br />
la prevenzione, l’assistenza<br />
e il servizio integrato. “La<br />
ASL 7, ha detto Barranu, ha<br />
varato il progetto di assistenza<br />
domiciliare integrata cui sono<br />
interessate ben 900 famiglie.<br />
Inoltre è attivo un Dipartimento<br />
di prevenzione <strong>del</strong>le tossicodipendenze,<br />
sulle quali occorrerà<br />
organizzare meglio la fase di<br />
prevenzione. Dagli studi condotti<br />
nella nostra ASL abbiamo<br />
capito che tra le prime 4 cause<br />
di decesso nel territorio ci sono<br />
quelle correlate alle dipendenze”.<br />
In rappresentanza <strong>del</strong> Comune<br />
di Iglesias, l’Assessore dei servizi<br />
sociali Brigida Aru ha salutato<br />
con grande interesse un<br />
convegno di questa portata dal<br />
quale “possono arrivare utili<br />
indicazioni sul fronte di alcolisti,<br />
droga e gioco”.<br />
A questo punto, superata la fase<br />
dei saluti <strong>del</strong>le istituzioni locali,<br />
ha preso il timone la coordinatrice<br />
Gisella Medda De Candia, la<br />
quale, prima di passare la parola<br />
ai relatori, ha voluto spiegare<br />
sia la natura <strong>del</strong> tema (Non sono<br />
drogato) e sia lo stimolo che ha<br />
determinato l’assise. “Il tema<br />
<strong>del</strong> convegno, ha spiegato Giselle<br />
Medda De Candia, è nato<br />
dal fatto che molti giovani non<br />
si ritengono “drogati” solo perché<br />
non assumono le canoniche<br />
cocaine o eroine. Però assumono<br />
alcool, fumano, sono<br />
assiduamente dediti al gioco e<br />
magari accompagnano saltuariamente<br />
i loro passatempi con<br />
qualche dose. Sperimentano di<br />
tutto pur di procurarsi lo sballo.<br />
Però , dicono, non mi faccio”.<br />
Si tratta, evidentemente di<br />
“nuovi stili di consumo”. Addirittura<br />
i giovani negano che hascisch,<br />
cocaina, fumo, alcool,<br />
cannabis facciano danno. “E’<br />
COMUNITA’ TAL<strong>LA</strong>ROGA<br />
PRESTO IN ESERCIZIO<br />
Entro l’anno verrà aperta la<br />
prima Comunità Terapeutica<br />
pubblica in Sardegna. Si tratta<br />
di quella messa in piedi dalla<br />
ASL 7 <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong> in<br />
località Tallaroga, tra Villamassargia<br />
e Iglesias.<br />
La Comunità, dotata di tutti i<br />
servizi necessari, potrà ospitare<br />
fino a 20 unità provenienti<br />
anche da altre Aziende sanitarie<br />
<strong>del</strong>l’Isola. L’annuncio<br />
è stato dal Direttore Generale<br />
<strong>del</strong>la ASL 7 Benedetto Barranu<br />
nel corso <strong>del</strong> convegno<br />
sulle tossicodipendenze organizzato<br />
a Monteponi dalla<br />
Provincia.<br />
nostro compito informare sui<br />
nuovi stili comportamentali”.<br />
Il primo esperto è stato Tullio<br />
Garau Presidente <strong>del</strong>l’Ordine<br />
degli Psicologi. Per lo psicologo,<br />
è naturale che il drogato<br />
non si riconosca tale, perché<br />
non c’è la consapevolezza sia<br />
<strong>del</strong> proprio stato che <strong>del</strong>le conseguenze<br />
che ne conseguono.<br />
“Il servizio ha in parte fallito.<br />
Però esso era complesso, non<br />
adeguato alla dimensione. Peraltro<br />
i servizi seguono sempre<br />
il fenomeno e non lo precedono.<br />
Al punto che ormai si<br />
è passati dai servizi alle tossicodipendenze<br />
alla doppia diagnosi<br />
e la tendenza è diventata<br />
ancora più complessa. Oggi<br />
abbiamo davanti comportamenti<br />
a rischio e su questo occorre<br />
riflettere. Nella Unione<br />
Europea, ha aggiunto Tullio<br />
Garau, le dipendenze toccano<br />
circa 4 milioni di individui, di<br />
cui il 40% assumono sostanze<br />
di sintesi. A questi vanno ad<br />
aggiungersi i consumi di fine<br />
settimana. I servizi devono andare<br />
oltre le nuove dipendenze.<br />
Occorre proporre una offerta<br />
attiva, i servizi non possono<br />
stare ad aspettare che il dipendente<br />
si rivolga al centro di terapia.<br />
Contestualmente bisogna<br />
passare, attraverso le scuole o<br />
centri sociali, alla promozione<br />
<strong>del</strong>la salute. In questo ambito è<br />
ottimo il lavoro e il ruolo che<br />
svolge il Privato sociale. Ma<br />
occorre che i medici passino<br />
ad un’azione sistematica <strong>del</strong>la<br />
promozione <strong>del</strong>la salute”.<br />
Roberto Pirastu, Direttore <strong>del</strong><br />
servizio dipendenze <strong>del</strong>la ASL<br />
7 ha parlato de “La riduzione <strong>del</strong><br />
danno”. La relazione è partita<br />
dai dati <strong>del</strong>le prestazioni dei Sert<br />
(oggi chiamati Serd) in Italia.<br />
“Sono circa 200 mila i dipendenti<br />
che si rivolgono alle strutture<br />
pubbliche. Ovviamente, ha<br />
spiegato Roberto Pirastu, questa<br />
cifra non comprende il sommerso<br />
che è ancora molto più accentuato<br />
e la realtà <strong>del</strong>le Comunità<br />
Terapeutiche. La ASL 7 è l’unica<br />
in Sardegna ad avere una Comunità<br />
Terapeutica pubblica, il<br />
che mette in luce la sensibilità<br />
finora rivolta a questo settore”.