LA FORZA DELLA RAGIONE - Gazzetta del Sulcis Iglesiente

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12 Gazzetta del Sulcis n°371 del 10 Dicembre 2007

Politica NOVE PROGETTI DI SERVIZIO CIVILE VARATI DALLA PROVINCIA La Provincia di Carbonia Iglesias si è attivata per inviare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri i progetti per il servizio civile volontario. I 4 progetti che hanno come destinatari le scuole di istruzione primaria e secondaria di primo e secondo grado sono: 1) Disabili: “Opportunità per gli abili”. Gli studenti verranno sensibilizzati, dai docenti previsti, a problematiche relative alla disabilità e portati alla coscienza dei diritti violati. La concentrazione maggiore nelle scuole del territorio è la disabilità visiva-uditiva e psicofisica. Essa è particolarmente presente nell’IPIA di Carbonia, l’IPIA di Iglesias, L’IPA di Villamassargia e Santadi dove si contano in totale 86 studenti. 2) Gli anziani e la loro storia dentro la scuola: Con questo progetto si vuole promuovere la presenza dei nonni dentro la scuola per trasmettere un sapere diverso che viene dalle tradizioni e dal racconto della loro storia. I ragazzi delle scuole apprenderanno le tradizioni culturali, agricole, pastorali ed artigianali dando l’opportunità agli anziani di stimolare la loro comunicazione ed il loro interesse alla vita e nello stesso tempo verranno valorizzate le specificità territoriali. 3) La Pet Teraphy a scuola: Esso mira a sostenere gli scolari e gli studenti con problemi di salute o di deficit di concentrazione ed apprendimento attraverso l’amore verso gli animali. I volontari trasmetteranno conoscenze sulla vita degli animali e sulle loro consuetudini comportamentali di fronte alla relazione col bambino. L’interazione con l’animale da compagnia apre un canale di comunicazione verso l’esterno contribuendo al benessere psicofisico della persona e ad una spinta maggiore alla socializzazione. 4) Il bambino iperattivo: problema sociale o incomprensione Il progetto è indirizzato a quei bambini che la società e la scuola definiscono iperattivi perché mostrano un deficit della concentrazione e di apprendimento con ipercinesi , irrequietezza e scarsa attenzione ai doveri e alle regole. I volontari sapranno motivare i bambini, portarli alla maturità comportamentale ed alla integrazione scolastica collaborando con le famiglie e con i docenti con l’obbiettivo di evitare che questi bambini finiscano in trattamento farmacologico. I 5 progetti che riguardano i Servizi Sociali sono: 1) “Noi futuro dell’umanità 2 ”: In questo progetto 36 volontari saranno a disposizione delle scuole e delle famiglie per prevenire la dispersione scolastica e promuovere l’agio di preadolescenti ed adolescenti. Il supporto alle famiglie porterà ad orientare meglio nelle direzioni della crescita e della partecipazione sociale all’impegno e alla integrazione socioculturale. 2) “Vivere insieme 2 ” In questo progetto collaboreranno fattivamente le associazioni di volontariato: l’ACAT di Iglesias- L’AUSER di Carbonia- la Consulta disabili di Iglesias-il Circolo ANSPI Don Bosco di Cortoghiana. La Provincia con questo progetto vuole coinvolgere i giovani nelle attività delle Associazioni di Volontariato per sensibilizzare alla solidarietà,alla partecipazione sociale e alla cittadinanza. Azioni di accompagnamento agli anziani, ma anche incontro alla disabilità e alla emarginazione sociale . 3) “Uno sguardo consapevole sul nostro territorio”. Il progetto si propone di raggiungere i seguenti obbiettivi: l’organizzazione di un sistema circolare di informazioni tra i diversi enti ed organismi che interagiscono nei settori dei servizi sociali e sociosanitari del sistema formativo,del mercato e delle politiche per il lavoro e della casa e dei processi migratori. Creare una banca dati per le politiche sociali attraverso la costruzione di indicatori sociali specifici che costituiscano il risultato di un lavoro comune tra operatori della Provincia. 4) Uno sguardo sul mondo possibile. La Provincia, pur riconoscendo l’importanza operativa dei giovani volontari per le proprie strutture e per i propri servizi, intende porsi come veicolo di conoscenza territoriale, coinvolgendo i giovani in attività utili a prevenire il fenomeno dell’abbandono e finalizzate alla diffusione della cultura della solidarietà, della partecipazione e della cittadinanza attiva. L’obiettivo generale del progetto è quello di acquisire una conoscenza più approfondita, sotto il profilo statistico, sociologico e culturale, circa la realtà migratoria del territorio provinciale che consenta lo sviluppo di adeguati livelli di efficacia, qualità ed efficienza dei servizi erogati e l’attuazione di politiche migratorie congruenti rispetto ai bisogni registrati. 5) Dipendenze : il superamento delle dipendenze..scenario, ascolto, aiuto. Praticamente è un servizio di prevenzione delle dipendenze attraverso azioni congiunte che agevolino i genitori nella ricerca delle soluzioni più adatte alla specificità della loro situazione e dei loro problemi,per tutti gli aspetti che riguardano la relazione affettiva ed educativa con i figli. Comprende quindi la creazione di contesti relazionali che consentano ai ragazzi di sentirsi riconosciuti al fine di migliorarne l’autonomia ed il protagonismo. L’intervento terapeutico oltre a promuovere l’ascolto delle persone in difficoltà si pone l’obbiettivo di sostenere attività che allontanino la dipendenza creando degli interessi alternativi che aiutino la crescita personale e lo sviluppo di autostima. Le affermazioni del sindaco Carta circa il ritardo nell’apertura del Centro servizio per il lavoro di Iglesias appaiono quanto mai ingenerose e rasentano la polemica sterile e inutile tra amministrazioni pubbliche, ma quanto più grave, manifestano una rappresentazione distorta della realtà. Lamentando infatti la mancata apertura del Centro di Iglesias, il Sindaco dimentica di precisare quando è stato consegnato, da parte del Comune, il locale da adibire a tale uso, le caratteristiche dello stesso e soprattutto in quale stato. Lo stabile, da adibire a sede provvisoria del Centro di Iglesias (la sede definitiva sarà in Via Negri e deve subire una completa ristrutturazione) è infatti nella disponibilità dell’amministrazione provinciale, dopo ripetute e costanti sollecitazioni, solo da aprile di questo anno, ma oltretutto è stato consegnato in condizioni non idonee all’uso per il quale doveva essere adibito. La Provincia ha dovuto quindi, a proprie spese, rendere adeguato il locale alle esigenze degli operatori e degli utenti. Spese che dovevano essere sostenute dal Comune di Iglesias, il quale doveva rendere disponibile il locale già in conformità alle disposizioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e funzionale alle esigenze del servizio. Così non è stato e la Provincia di Carbonia Iglesias ha dovuto impegnare per una sede provvisoria circa 20.000 euro del proprio bilancio 2007 (risorse che avrebbero dovuto 13 Gazzetta del Sulcis n°371 del 10 Dicembre 2007 IL PRESIDENTE GAVIANO RISPONDE AL SINDACO DI IGLESIAS CARTA essere stanziate dal Comune di Iglesias), da destinare alla sanificazione dei locali, rifacimento dell’impianto elettrico e miglioramento di quello idrico, cablaggio del locale e per l’adeguamento dell’ingresso. Lavori che non consentiranno comunque di rendere la sede rispondente alle esigenze dell’utenza, anche soprattutto rispetto all’abbattimento totale delle barriere architettoniche. Rispetto a questo ultimo problema, assolutamente trascurato dall’amministrazione comunale, si è dovuto procedere provvedendo alla parziale eliminazione, inserendo un passamano all’ingresso della rampa di accesso e provvedendo alla richiesta di finanziamenti per il definitivo abbattimento, a valere sui fondi UNRRA della Prefettura di Cagliari. Ma quanto più grave, nonostante gli sforzi dell’amministrazione provinciale per surrogare il Comune di Iglesias, in un clima di collaborazione finalizzato alla necessità di riavviare un servizio quanto mai prezioso per il territorio, si viene accusati di inadempienza alla vigilia della riapertura del centro. Infatti il Sindaco Carta che fa specifico riferimento al progetto di riorganizzazione dei Centri Servizi per il lavoro, approvato dalla provincia qualche settimana fa, avrebbe dovuto leggere attentamente il progetto che poggia proprio sulla preventiva sistemazione logistica dei centri, nonchè acquisire più attendibili informazioni, e avrebbe così appurato che il Centro di Iglesias sarà restituito ai disoccupati, inoccupati e alle imprese del territorio già dalla prossima settimana. Un’altra sottolineatura và poi fatta, anche a scopo di tutela, sull’edificazione della sede definitiva del Centro servizio per il lavoro di Iglesias che il Comune ha individuato, dopo varie peripezie, nei locali di Via Ada Negri. Il personale della Provincia ha incontrato qualche giorno fa i tecnici incaricati dal Comune dalla progettazione definitiva, i quali hanno comunicato, difformemente a quanto risultante dalla progettazione preliminare, che il locale presenta una copertura in amianto, e quindi la necessità per l’esecuzione delle opere di maggiori risorse finanziarie, nonché il possibile sensibile rallentamento dei lavori di ristrutturazione. Appare quindi quanto mai grottesco, che si provveda ad imputare responsabilità alla Provincia, che sta compiendo tutti gli sforzi necessari, pure in una situazione di ridotti organici, anche con la collaborazione delle amministrazioni comunali, per la definizione di politiche attive del lavoro, realmente rispondenti alle esigenze del territorio e dei nostri disoccupati. Crediamo infatti che non servano le polemiche a mezzo stampa ma la responsabilità e la consapevolezza di tutti gli attori istituzionali, per restituire al territorio crescita, sviluppo e ricchezza e rimettere al centro degli interventi le persone. Il Presidente Pierfranco Gaviano

Politica<br />

NOVE PROGETTI DI SERVIZIO CIVILE<br />

VARATI DAL<strong>LA</strong> PROVINCIA<br />

La Provincia di Carbonia Iglesias<br />

si è attivata per inviare alla<br />

Presidenza <strong>del</strong> Consiglio dei<br />

Ministri i progetti per il servizio<br />

civile volontario.<br />

I 4 progetti che hanno come destinatari<br />

le scuole di istruzione<br />

primaria e secondaria di primo<br />

e secondo grado sono:<br />

1) Disabili: “Opportunità per<br />

gli abili”.<br />

Gli studenti verranno sensibilizzati,<br />

dai docenti previsti, a<br />

problematiche relative alla disabilità<br />

e portati alla coscienza<br />

dei diritti violati.<br />

La concentrazione maggiore<br />

nelle scuole <strong>del</strong> territorio è la<br />

disabilità visiva-uditiva e psicofisica.<br />

Essa è particolarmente<br />

presente nell’IPIA di Carbonia,<br />

l’IPIA di Iglesias, L’IPA di Villamassargia<br />

e Santadi dove si<br />

contano in totale 86 studenti.<br />

2) Gli anziani e la loro storia<br />

dentro la scuola:<br />

Con questo progetto si vuole<br />

promuovere la presenza dei<br />

nonni dentro la scuola per trasmettere<br />

un sapere diverso che viene<br />

dalle tradizioni e dal racconto<br />

<strong>del</strong>la loro storia.<br />

I ragazzi <strong>del</strong>le scuole apprenderanno<br />

le tradizioni culturali,<br />

agricole, pastorali ed artigianali<br />

dando<br />

l’opportunità agli anziani di<br />

stimolare la loro comunicazione<br />

ed il loro interesse alla vita<br />

e nello stesso tempo verranno<br />

valorizzate le specificità territoriali.<br />

3) La Pet Teraphy a scuola:<br />

Esso mira a sostenere gli scolari<br />

e gli studenti con problemi di salute<br />

o di deficit di concentrazione<br />

ed apprendimento attraverso<br />

l’amore verso gli animali.<br />

I volontari trasmetteranno conoscenze<br />

sulla vita degli animali<br />

e sulle loro consuetudini<br />

comportamentali di fronte alla<br />

relazione col bambino.<br />

L’interazione con l’animale da<br />

compagnia apre un canale di<br />

comunicazione verso l’esterno<br />

contribuendo al benessere psicofisico<br />

<strong>del</strong>la persona e ad una<br />

spinta maggiore alla socializzazione.<br />

4) Il bambino iperattivo: problema<br />

sociale o incomprensione<br />

Il progetto è indirizzato a quei<br />

bambini che la società e la scuola<br />

definiscono iperattivi perché<br />

mostrano un deficit <strong>del</strong>la concentrazione<br />

e di apprendimento<br />

con ipercinesi , irrequietezza e<br />

scarsa<br />

attenzione ai doveri e alle regole.<br />

I volontari sapranno motivare i<br />

bambini, portarli alla maturità<br />

comportamentale ed alla integrazione<br />

scolastica collaborando<br />

con le famiglie e con i docenti<br />

con l’obbiettivo di evitare<br />

che questi bambini finiscano in<br />

trattamento farmacologico.<br />

I 5 progetti che riguardano i<br />

Servizi Sociali sono:<br />

1) “Noi futuro <strong>del</strong>l’umanità 2 ”:<br />

In questo progetto 36 volontari<br />

saranno a disposizione <strong>del</strong>le<br />

scuole e <strong>del</strong>le famiglie per prevenire<br />

la dispersione scolastica<br />

e promuovere l’agio di preadolescenti<br />

ed adolescenti.<br />

Il supporto alle famiglie porterà<br />

ad orientare meglio nelle direzioni<br />

<strong>del</strong>la crescita e <strong>del</strong>la partecipazione<br />

sociale all’impegno<br />

e alla integrazione socioculturale.<br />

2) “Vivere insieme 2 ”<br />

In questo progetto collaboreranno<br />

fattivamente le associazioni<br />

di volontariato:<br />

l’ACAT di Iglesias- L’AUSER<br />

di Carbonia- la Consulta disabili<br />

di Iglesias-il Circolo ANSPI<br />

Don<br />

Bosco di Cortoghiana.<br />

La Provincia con questo progetto<br />

vuole coinvolgere i giovani<br />

nelle attività <strong>del</strong>le Associazioni<br />

di Volontariato per sensibilizzare<br />

alla solidarietà,alla partecipazione<br />

sociale e alla cittadinanza.<br />

Azioni di accompagnamento<br />

agli anziani, ma anche incontro<br />

alla disabilità e alla emarginazione<br />

sociale .<br />

3) “Uno sguardo consapevole<br />

sul nostro territorio”.<br />

Il progetto si propone di raggiungere<br />

i seguenti obbiettivi:<br />

l’organizzazione di un sistema<br />

circolare di informazioni tra i<br />

diversi enti ed organismi che<br />

interagiscono nei settori dei<br />

servizi sociali e sociosanitari<br />

<strong>del</strong> sistema formativo,<strong>del</strong> mercato<br />

e <strong>del</strong>le politiche per il lavoro<br />

e <strong>del</strong>la casa e dei processi<br />

migratori.<br />

Creare una banca dati per le<br />

politiche sociali attraverso la<br />

costruzione di indicatori sociali<br />

specifici che costituiscano il risultato<br />

di un lavoro comune tra<br />

operatori <strong>del</strong>la Provincia.<br />

4) Uno sguardo sul mondo<br />

possibile.<br />

La Provincia, pur riconoscendo<br />

l’importanza operativa dei<br />

giovani volontari per le proprie<br />

strutture e per i propri servizi,<br />

intende porsi come veicolo di<br />

conoscenza territoriale, coinvolgendo<br />

i giovani in attività utili a<br />

prevenire il fenomeno <strong>del</strong>l’abbandono<br />

e finalizzate alla diffusione<br />

<strong>del</strong>la cultura <strong>del</strong>la solidarietà,<br />

<strong>del</strong>la partecipazione e<br />

<strong>del</strong>la cittadinanza attiva.<br />

L’obiettivo generale <strong>del</strong> progetto<br />

è quello di acquisire una conoscenza<br />

più approfondita, sotto il<br />

profilo statistico, sociologico e<br />

culturale, circa la realtà migratoria<br />

<strong>del</strong> territorio provinciale<br />

che consenta lo sviluppo di adeguati<br />

livelli di efficacia, qualità<br />

ed efficienza dei servizi erogati<br />

e l’attuazione di politiche migratorie<br />

congruenti rispetto ai<br />

bisogni registrati.<br />

5) Dipendenze : il superamento<br />

<strong>del</strong>le dipendenze..scenario,<br />

ascolto, aiuto.<br />

Praticamente è un servizio di<br />

prevenzione <strong>del</strong>le dipendenze<br />

attraverso azioni congiunte che<br />

agevolino i genitori nella ricerca<br />

<strong>del</strong>le soluzioni più adatte<br />

alla specificità <strong>del</strong>la loro situazione<br />

e dei loro problemi,per<br />

tutti gli aspetti che riguardano<br />

la relazione affettiva ed educativa<br />

con i figli.<br />

Comprende quindi la creazione<br />

di contesti relazionali che consentano<br />

ai ragazzi di sentirsi<br />

riconosciuti al fine di migliorarne<br />

l’autonomia ed il protagonismo.<br />

L’intervento terapeutico oltre<br />

a promuovere l’ascolto <strong>del</strong>le<br />

persone in difficoltà si pone<br />

l’obbiettivo di sostenere attività<br />

che allontanino la dipendenza<br />

creando degli interessi<br />

alternativi<br />

che aiutino la crescita personale<br />

e lo sviluppo di autostima.<br />

Le affermazioni <strong>del</strong> sindaco Carta<br />

circa il ritardo nell’apertura <strong>del</strong> Centro<br />

servizio per il lavoro di Iglesias<br />

appaiono quanto mai ingenerose e<br />

rasentano la polemica sterile e inutile<br />

tra amministrazioni pubbliche,<br />

ma quanto più grave, manifestano<br />

una rappresentazione distorta <strong>del</strong>la<br />

realtà.<br />

Lamentando infatti la mancata apertura<br />

<strong>del</strong> Centro di Iglesias, il Sindaco<br />

dimentica di precisare quando è stato<br />

consegnato, da parte <strong>del</strong> Comune, il<br />

locale da adibire a tale uso, le caratteristiche<br />

<strong>del</strong>lo stesso e soprattutto in<br />

quale stato. Lo stabile, da adibire a<br />

sede provvisoria <strong>del</strong> Centro di Iglesias<br />

(la sede definitiva sarà in Via<br />

Negri e deve subire una completa<br />

ristrutturazione) è infatti nella disponibilità<br />

<strong>del</strong>l’amministrazione provinciale,<br />

dopo ripetute e costanti sollecitazioni,<br />

solo da aprile di questo anno,<br />

ma oltretutto è stato consegnato in<br />

condizioni non idonee all’uso per il<br />

quale doveva essere adibito.<br />

La Provincia ha dovuto quindi, a proprie<br />

spese, rendere adeguato il locale<br />

alle esigenze degli operatori e degli<br />

utenti. Spese che dovevano essere<br />

sostenute dal Comune di Iglesias, il<br />

quale doveva rendere disponibile il<br />

locale già in conformità alle disposizioni<br />

in materia di sicurezza nei<br />

luoghi di lavoro e funzionale alle esigenze<br />

<strong>del</strong> servizio.<br />

Così non è stato e la Provincia di<br />

Carbonia Iglesias ha dovuto impegnare<br />

per una sede provvisoria circa<br />

20.000 euro <strong>del</strong> proprio bilancio<br />

2007 (risorse che avrebbero dovuto<br />

13<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°371 <strong>del</strong> 10 Dicembre 2007<br />

IL PRESIDENTE GAVIANO RISPONDE<br />

AL SINDACO DI IGLESIAS CARTA<br />

essere stanziate dal Comune di Iglesias),<br />

da destinare alla sanificazione<br />

dei locali, rifacimento <strong>del</strong>l’impianto<br />

elettrico e miglioramento di quello<br />

idrico, cablaggio <strong>del</strong> locale e per<br />

l’adeguamento <strong>del</strong>l’ingresso. Lavori<br />

che non consentiranno comunque di<br />

rendere la sede rispondente alle esigenze<br />

<strong>del</strong>l’utenza, anche soprattutto<br />

rispetto all’abbattimento totale <strong>del</strong>le<br />

barriere architettoniche. Rispetto a<br />

questo ultimo problema, assolutamente<br />

trascurato dall’amministrazione<br />

comunale, si è dovuto procedere<br />

provvedendo alla parziale eliminazione,<br />

inserendo un passamano<br />

all’ingresso <strong>del</strong>la rampa di accesso e<br />

provvedendo alla richiesta di finanziamenti<br />

per il definitivo abbattimento,<br />

a valere sui fondi UNRRA <strong>del</strong>la<br />

Prefettura di Cagliari.<br />

Ma quanto più grave, nonostante gli<br />

sforzi <strong>del</strong>l’amministrazione provinciale<br />

per surrogare il Comune di Iglesias,<br />

in un clima di collaborazione<br />

finalizzato alla necessità di riavviare<br />

un servizio quanto mai prezioso per<br />

il territorio, si viene accusati di inadempienza<br />

alla vigilia <strong>del</strong>la riapertura<br />

<strong>del</strong> centro.<br />

Infatti il Sindaco Carta che fa specifico<br />

riferimento al progetto di riorganizzazione<br />

dei Centri Servizi per<br />

il lavoro, approvato dalla provincia<br />

qualche settimana fa, avrebbe dovuto<br />

leggere attentamente il progetto che<br />

poggia proprio sulla preventiva sistemazione<br />

logistica dei centri, nonchè<br />

acquisire più attendibili informazioni,<br />

e avrebbe così appurato che<br />

il Centro di Iglesias sarà restituito<br />

ai disoccupati, inoccupati e alle imprese<br />

<strong>del</strong> territorio già dalla prossima<br />

settimana.<br />

Un’altra sottolineatura và poi fatta,<br />

anche a scopo di tutela, sull’edificazione<br />

<strong>del</strong>la sede definitiva <strong>del</strong> Centro<br />

servizio per il lavoro di Iglesias<br />

che il Comune ha individuato, dopo<br />

varie peripezie, nei locali di Via Ada<br />

Negri. Il personale <strong>del</strong>la Provincia ha<br />

incontrato qualche giorno fa i tecnici<br />

incaricati dal Comune dalla progettazione<br />

definitiva, i quali hanno comunicato,<br />

difformemente a quanto risultante<br />

dalla progettazione preliminare,<br />

che il locale presenta una copertura<br />

in amianto, e quindi la necessità per<br />

l’esecuzione <strong>del</strong>le opere di maggiori<br />

risorse finanziarie, nonché il possibile<br />

sensibile rallentamento dei lavori<br />

di ristrutturazione.<br />

Appare quindi quanto mai grottesco,<br />

che si provveda ad imputare<br />

responsabilità alla Provincia, che sta<br />

compiendo tutti gli sforzi necessari,<br />

pure in una situazione di ridotti organici,<br />

anche con la collaborazione<br />

<strong>del</strong>le amministrazioni comunali, per<br />

la definizione di politiche attive <strong>del</strong><br />

lavoro, realmente rispondenti alle<br />

esigenze <strong>del</strong> territorio e dei nostri<br />

disoccupati.<br />

Crediamo infatti che non servano<br />

le polemiche a mezzo stampa ma la<br />

responsabilità e la consapevolezza di<br />

tutti gli attori istituzionali, per restituire<br />

al territorio crescita, sviluppo e<br />

ricchezza e rimettere al centro degli<br />

interventi le persone.<br />

Il Presidente<br />

Pierfranco Gaviano

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