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Edição 77 - Insieme

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INTERVISTA ENTREVISTA<br />

LA SCUOLA ITALIANA EUGENIO MONTALE<br />

Assicurare l’italianità<br />

Intervista di Sandra Papaiz<br />

a Venceslao Soligo e Edoardo Coen<br />

I<br />

n questi ultimi tempi, quando si<br />

asserva la decadenza e la malinconica<br />

fine di parte dell’eredità lasciata<br />

dalle leve dei primi emigrati italiani<br />

in San Paolo (vedi l’Ospedale<br />

Umberto I), rallegra vedere che una pianta<br />

trapiantata dall’italianità in terra brasiliana<br />

continua a crescere malgrado le<br />

difficiltà.<br />

Ci riferiamo alla Scuola italiana<br />

Eugenio Montale, fondata nel 1982 da<br />

un gruppo di genitori italiani per la necessità<br />

di assicurare l’italianità nello<br />

spazio scolastico ai cittadini italiani residenti<br />

in Brasile, e ai cittadini brasiliani<br />

di ascendenza o no. È dunque una scuola<br />

italiana, bilingue e biculturale, riconosciuta<br />

dal governo italiano e da quello<br />

brasiliano, con titoli di studio legalmente<br />

riconosciuti da entrambi i Paesi.<br />

Nell’intuito di cercare di accompagnare<br />

il ritmo e lo sviluppo dell’istituzione,<br />

nulla di meglio che intervistare la<br />

Presidente del Comitato Gestore, Sandra<br />

Papaiz, figura conosciuta per il suo interesse<br />

in tutte le manifestazioni della<br />

Comunità italiana.<br />

Ci parli un poco della Scuola<br />

Eugenio Montale.<br />

• Foto V. Soligo<br />

Sandra Papaiz – È il mio fiore all’occhiello,<br />

è un gioiello questa scuola<br />

che dobbiamo curare con molto amore e<br />

attenzione, perchè se riusciamo ad arrivare<br />

dove pretendiamo diventerà un<br />

esempio da seguire per altre scuole come<br />

questa in Brasile, già che esiste spazio<br />

per altre, non appena per una come la<br />

nostra con 256 alunni.<br />

Avete i corsi maternali, elementari,<br />

ginnasiali e liceali. Gli alunni che<br />

completano il liceo possono iscriversi<br />

all’università in Italia. Avete il progetto<br />

di creare una università<br />

Sandra Papaiz – Per ora la nostra<br />

intenzione è quella di creare altre unità<br />

che comportino corsi dall’infanzia a liceo.<br />

Creare una università per il momento mi<br />

sembrerebbe di troppo. È troppo impegnativa.<br />

L’Eugenio Montale è considerata<br />

però come una scuola destinata<br />

all’insegnamento per pochissime persone<br />

questo dovuto al costo della sua<br />

retta.<br />

Sandra Papaiz – Realmente è un<br />

scuola che non è stata idealizzata per<br />

famiglie non abbienti, però alla fine finisce<br />

per esserla. Abbiamo classi che comportano<br />

20/25 alunni, e due curricoli:<br />

l’italiano e il portoghese-brasiliano, un’altra<br />

difficoltà è che dobbiamo avere anche<br />

due professori laureati in Italia e quindi<br />

ciò complica un poco, anche se gli stipendi<br />

dovuti non sono quelli italiani.<br />

Tutto questo influisce nella viabilità economica.<br />

Avremmo bisogno di aumentare<br />

il numero degli alunni per classe, ma le<br />

leggi italiane come anche quelle brasiliane<br />

stipulano un certo numero di alunni.<br />

Caso ci fosse un aiuto sostanziale da<br />

parte del Governo italiano si potrebbero<br />

ridurre le rette, ma riceviamo appena il<br />

10% delle nostre spese oltre all’invio di<br />

due professori ministeriali. Alla fine dello<br />

scorso anno scolastico abbiamo avuto<br />

genitori che hanno tolto uno dei due figli<br />

iscritti, dato che non potevano sopportare<br />

la spesa. Questo fatto è stato riferito<br />

all’ambasciata italiana.<br />

Concedete borse di studio<br />

Sandra Papaiz – Si. Concediamo<br />

borse di studio, ma sono molto limitate.<br />

Ancora non siamo riusciti a pareggiare<br />

il budget. Comparativamente alle altre<br />

scuole come il Liceo Pasteur (francese)<br />

e il Cervantes (spagnolo) non siamo poi<br />

i più cari. La nostra retta si aggira sui R$<br />

1.100,00. Non so quale sia l’entità della<br />

retta delle altre scuole, però sono convinta<br />

che non sia molto differente.<br />

Come presidente della scuola<br />

ha una missione ardua.<br />

Sandra Papaiz – Le difficoltà non<br />

mi spaventano. Sono abituata ad affrontarle.<br />

La mia missione è quella di cercare<br />

la viabilità economica dell’Eugenio<br />

Montale, con più alunni per frequentare<br />

i suoi corsi, come anche quello di contenere<br />

le spese, senza però incidere sulla<br />

qualità didattica. Confesso che è un equilibrio<br />

difficile da ottenere.<br />

Avete sollecitato la cooperazione<br />

e l’aiuto della Comunità<br />

Sandra Papaiz – La Comunità è<br />

stata chiamata, più che altro per aiutare<br />

a terminare la costruzione degli edifici,<br />

non per l’andamento normale della scuola.<br />

Non esiste quindi un sostanziale aiuto.<br />

C’è appena qualche borsa di studio<br />

pagata da alcune ditte. In realtà non esiste<br />

appoggio finanziario sostanzioso<br />

mensile.<br />

Per cercare di risolvere questi<br />

problemi il Comitato Gestore del quale<br />

lei è la presidente, che provvedimenti<br />

ha preso<br />

Sandra Papaiz – Come presidente<br />

del Comitato Gestore che è composto da<br />

13 membri, ho intenzione, d’accordo con<br />

loro, in un futuro prossimo di promuovere<br />

un incontro con i benefattori e con<br />

le imprese di origine italiana più importanti,<br />

per metterli al pari delle nostre<br />

difficoltà, come anche delle nostre attività.<br />

Noi del Comitato Gestore siamo<br />

arrivati a certe conclusioni e soluzioni,<br />

come anche siamo alla ricerca di nuove<br />

idee che potranno venire da una cooperazione<br />

con dirigenti di imprese e cercheremo<br />

di sensibilizzarli sulle loro responsabilità<br />

sociali.<br />

Qual’è la capacità della scuola<br />

Sandra Papaiz – La scuola può<br />

comodamente assorbire un massimo di<br />

400 alunni. Oggi ne abbiamo 256.<br />

Anche se trascorsi oltre 20 anni<br />

dalla sua fondazione l’Eugenio Montale<br />

è sempre considerata come una<br />

scuola elitaria destinata ai figli degli<br />

alti esecutivi italiani, per poter continuare<br />

gli studi in Italia.<br />

Sandra Papaiz – Questo accadeva<br />

quando la scuola iniziava. Oggi il 5%<br />

degli alunni sono figli di italo-brasiliani<br />

che non parlano l’italiano. Realmente la<br />

scuola è stata fondata da un gruppo di<br />

dirigenti di imprese italiane che avevano<br />

una certa difficoltà con gli studi dei propri<br />

figli. Il seme iniziale della scuola fu<br />

un gruppo di studenti diretto da Edda<br />

Pezzilli, che li preparò per andare a Belo<br />

Horizonte per dare gli esami in una scuola<br />

equiparata gestita dalla Fiat di Betim.<br />

Oggi le cose sono cambiate. Dirigenti<br />

italiani vengono sempre meno in Brasile<br />

già che le nostre imprese sono in diminuizione,<br />

al contrario delle spagnole in<br />

franco aumento. La Comunità italiana,<br />

oggi, dopo aver perso il proprio ospedale,<br />

vede anche lo stillicidio delle imprese<br />

italiane. Tutto questo ha fatto si che nell’Eugenio<br />

Montale aumentasse il numero<br />

degli alunni di famiglie che hanno<br />

scelto l’italiano come seconda lingua,<br />

desiderando allo stesso tempo un maggior<br />

contatto con la cultura italiana.☼<br />

Maio - Maggio 2005 - INSIEME - 38

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