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11 - INSIEME - Maio - Mag-<br />
Foto DePeron<br />
N<br />
elle collaborazioni economiche,<br />
nelle relazioni commerciali,<br />
nelle scuole di italiano, nella<br />
cosiddetta “fila della cittadinanza”, nella<br />
ricerca di visti di studi...dappertutto c’è un<br />
nuovo interesse in tutto quello che è italianità<br />
in Brasile. Il fenomeno si verifica<br />
in tutto il Paese ma, naturalmente, è più<br />
accentuato negli Stati dove la presenza di<br />
italiani ed italo-brasiliani è più intensa,<br />
come Santa Catarina, Rio Grande do Sul,<br />
Paraná, São Paulo, Espírito Santo, Minas<br />
Gerais e Rio de Janeiro. Se questo nuovo<br />
e rinnovato interesse al “Made in Italy”<br />
non passa inosservato dagli analisti, trova<br />
l’attenzione anche del principale rappresentante<br />
del governo italiano in territorio<br />
brasiliano – l’ambasciatore Michele Valensise.<br />
A Florianópolis-SC, dove, verso<br />
la metà di aprile, ha compiuto un’altra<br />
tappa della sua perenigrazione iniziale nel<br />
Paese, ha parlato ad INSIEME di questo<br />
“nuovo periodo”. Italia e Brasile stanno<br />
lavorando bene, ha detto, ma “la mia proposta<br />
è di approfittare di questo momento<br />
e fare ancora meglio”. Leggete l’intervista<br />
nella quale lo stesso ambasciatore dà le<br />
sue notizie della visita Florianópolis:<br />
Come è stata la visita<br />
Sono stato a San Paolo, Rio Grande<br />
do Sul, nello Stato di Bahia, Minas Gerais...<br />
oggi sono stato a Santa Catarina. Sono<br />
stato accolto con gran simpatia, grande<br />
interesse per l’Italia, gran passione per<br />
l’Italia da parte di tutti i rappresentanti<br />
dello Stato, non solo da parte dei discendenti<br />
di cittadini brasiliani discendenti di<br />
italiani.<br />
Quindi, sono molto soddisfatto perché<br />
credo che abbiamo messo a punto almeno<br />
due settori nei quali potremo, spero, lavorare<br />
concretamente con successo.<br />
Il primo è quello della collaborazione<br />
economica. A questo proposito mi ha<br />
fatto molto piacere essere invitato ieri<br />
sera a Florianopolis all’insediamento<br />
della Camera di Commercio Italo Brasiliana<br />
con sede a Florianopolis. Questa è<br />
un’iniziativa importante ed ho assicurato<br />
il pieno appoggio dell’Ambasciata d’Italia,<br />
del Consolato Generale, dell’Istituto<br />
del Commercio Estero di San Paolo e<br />
delle altre Camere di Commercio qui in<br />
Brasile.<br />
È un fatto importante perché tale<br />
iniziativa può aiutare nella nostra strategia<br />
di promozione, non solo degli scambi, ma,<br />
come ho detto più volte, delle collaborazioni<br />
tra imprese.<br />
Collaborazione tra imprese significa<br />
investimenti nuovi dell’Italia in Brasile e<br />
significa quindi crescita dell’occupazione<br />
e del reddito del Brasile... speriamo insieme,<br />
d’accordo con le imprese italiane.<br />
Ho ricordato in questo contesto anche<br />
i risultato che noi abbiamo raggiunto concretamente<br />
di recentea. E per fare un<br />
esempio ho citato il caso di una grande<br />
impresa italiana che ha scelto di aprire uno<br />
stabilimento e poi di ampliare questo stabilimento<br />
proprio qui nello Stato di Santa<br />
Catarina. Si tratta della Marcegaglia, a<br />
Garuva, nel confine con il Paraná.<br />
Questo è un esempio virtuoso di come<br />
le imprese italiane possono lavorare qui e<br />
con quanto successo possono svilupparsi<br />
qua.<br />
Il secondo tema sul quale abbiamo<br />
lavorato in concreto in questi giorni è il<br />
frutto di un’iniziativa congiunta italo-brasiliana,<br />
tra Ambasciata d’Italia e Università<br />
Federale dello Stato di Santa Catarina.<br />
Abbiamo inaugurato ieri sera insieme<br />
all’università di Florianopolis il nostro<br />
seminario sulla cooperazione scientifica<br />
e tecnologica. Questo seminario risponde<br />
ad una esigenza precisa. Noi abbiamo<br />
varie intese nel settore con i brasiliani – abbiamo<br />
un’accordo- quadro che è entrato<br />
in vigore nel 1999, abbiamo oltre cento<br />
accordi specifici tra università, aree di<br />
ricerca, tra i vari soggetti che si occupano<br />
di cooperazione scientifica. Adesso noi<br />
vogliamo riempire questi accordi quanto<br />
più possibile di contenuto concreto. Per<br />
farlo abbiamo bisogno di mettere in rete<br />
i contatti che già esistono, di intensificarli<br />
e soprattutto di finalizzarli con progetti<br />
operativi.<br />
Anche lì ho voluto dare ieri sera due<br />
esempi concreti di quello che si potrebbe<br />
fare: una prima iniziativa, grazie alla collaborazione<br />
del Centro Nazionale delle<br />
Ricerche sulle Tecnologie Ceramiche di<br />
Faenza in Emilia Romagna e delle imprese<br />
di quella regione, riguarda un laboratorio<br />
congiunto sull’uso delle tecniche e<br />
tecnologia nel settore delle ceramiche. Un<br />
settore molto promettente che ha anche<br />
un potenziale economico di certo rilievo<br />
per l’esportazione e per la vendita dei<br />
prodotti che si dovessero realizzare qui.<br />
Una seconda iniziativa concreta,che<br />
speriamo di definire quanto prima e che<br />
potrebbe essere favorita del nostro seminario,<br />
è quella di un laboratorio, anche<br />
questo congiunto tra le autorità brasiliane<br />
e il gruppo che fa capo all’Università di<br />
Parma , cioè di una città ove ha sede l’Autorità<br />
europea per la sicurezza alimentare<br />
. Si tratta di un laboratorio congiunto per<br />
certificare la sicurezza dei prodotti alimentari.<br />
È una questione che è importante,<br />
sempre più importante in Europa. Lo è<br />
MATÉRIA DE CAPA COPERTINA<br />
anche per il Brasile, un grande produttore<br />
di prodotti alimentari che certo avete, come<br />
noi, l’esigenza di certificare i prodotti nei<br />
migliori dei modi o nel modo più garantito<br />
possibile.<br />
Ma l’importante è anche questo di<br />
mettere in comunicazione una comunità<br />
di ricerca, una comunità variegata della<br />
ricerca, della scienza e tecnologia italiana<br />
con degli omologhi, dei partner brasiliani.<br />
Abbiamo incontrato a Florianoolis<br />
professori universitari, ricercatori, operatori<br />
tecnologici, e a questi siamo stati<br />
lieti di offrire una platea d’incontri con i<br />
loro analoghi brasiliani. Questo è tanto<br />
più importante in Brasile perché la cooperazione<br />
fra i paesi si sviluppa – è giusto<br />
che sia – con un criterio pari tecnico, e ciò<br />
è una effettiva cooperazione, una effettiva<br />
“parceria”, nella quale i due lati, le due<br />
parti contribuiscono rispettivamente.<br />
C’è un contributo importante che<br />
viene dall’Italia, ma c’è un contributo<br />
altrettanto importante che viene del Brasile.<br />
Parlo dei contributi in termini di<br />
know-how e parlo anche dei contributi in<br />
termini finanziari che sono naturalmente<br />
necessari per poi far decollare questi progetti.<br />
Allora il nuovo tempo che Lei<br />
riferisce vuol dire più economia, più<br />
business, più cultura e meno cittadinanza<br />
QUEIXAS E SUGESTÕES - Na reunião com os integrantes do Comites PR/SC, o<br />
embaixador ouviu queixas e sugestões sobre diversos problemas que afetam a comunidade<br />
italiana do Paraná e Santa Catarina, como a “fila da cidadania” - a maior em todo o mundo<br />
- e a falta de recursos para o próprio Comites. Valensise gostou da proposta de colocar<br />
funcionários remunerados pelos poderes públicos locais à disposição temporária dos<br />
consulados, para ajudá-los no andamento dos processos de concessão da cidadania italiana.<br />
A reunião foi na Casa d’Italia, onde funciona o Círculo Ítalo-Brasileiro de Santa Catarina,<br />
que recebeu o diplomata com canções folclóricas e, após a visita, ofereceu-lhe um coquetel.