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Edição 77 - Insieme

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11 - INSIEME - Maio - Mag-<br />

Foto DePeron<br />

N<br />

elle collaborazioni economiche,<br />

nelle relazioni commerciali,<br />

nelle scuole di italiano, nella<br />

cosiddetta “fila della cittadinanza”, nella<br />

ricerca di visti di studi...dappertutto c’è un<br />

nuovo interesse in tutto quello che è italianità<br />

in Brasile. Il fenomeno si verifica<br />

in tutto il Paese ma, naturalmente, è più<br />

accentuato negli Stati dove la presenza di<br />

italiani ed italo-brasiliani è più intensa,<br />

come Santa Catarina, Rio Grande do Sul,<br />

Paraná, São Paulo, Espírito Santo, Minas<br />

Gerais e Rio de Janeiro. Se questo nuovo<br />

e rinnovato interesse al “Made in Italy”<br />

non passa inosservato dagli analisti, trova<br />

l’attenzione anche del principale rappresentante<br />

del governo italiano in territorio<br />

brasiliano – l’ambasciatore Michele Valensise.<br />

A Florianópolis-SC, dove, verso<br />

la metà di aprile, ha compiuto un’altra<br />

tappa della sua perenigrazione iniziale nel<br />

Paese, ha parlato ad INSIEME di questo<br />

“nuovo periodo”. Italia e Brasile stanno<br />

lavorando bene, ha detto, ma “la mia proposta<br />

è di approfittare di questo momento<br />

e fare ancora meglio”. Leggete l’intervista<br />

nella quale lo stesso ambasciatore dà le<br />

sue notizie della visita Florianópolis:<br />

Come è stata la visita<br />

Sono stato a San Paolo, Rio Grande<br />

do Sul, nello Stato di Bahia, Minas Gerais...<br />

oggi sono stato a Santa Catarina. Sono<br />

stato accolto con gran simpatia, grande<br />

interesse per l’Italia, gran passione per<br />

l’Italia da parte di tutti i rappresentanti<br />

dello Stato, non solo da parte dei discendenti<br />

di cittadini brasiliani discendenti di<br />

italiani.<br />

Quindi, sono molto soddisfatto perché<br />

credo che abbiamo messo a punto almeno<br />

due settori nei quali potremo, spero, lavorare<br />

concretamente con successo.<br />

Il primo è quello della collaborazione<br />

economica. A questo proposito mi ha<br />

fatto molto piacere essere invitato ieri<br />

sera a Florianopolis all’insediamento<br />

della Camera di Commercio Italo Brasiliana<br />

con sede a Florianopolis. Questa è<br />

un’iniziativa importante ed ho assicurato<br />

il pieno appoggio dell’Ambasciata d’Italia,<br />

del Consolato Generale, dell’Istituto<br />

del Commercio Estero di San Paolo e<br />

delle altre Camere di Commercio qui in<br />

Brasile.<br />

È un fatto importante perché tale<br />

iniziativa può aiutare nella nostra strategia<br />

di promozione, non solo degli scambi, ma,<br />

come ho detto più volte, delle collaborazioni<br />

tra imprese.<br />

Collaborazione tra imprese significa<br />

investimenti nuovi dell’Italia in Brasile e<br />

significa quindi crescita dell’occupazione<br />

e del reddito del Brasile... speriamo insieme,<br />

d’accordo con le imprese italiane.<br />

Ho ricordato in questo contesto anche<br />

i risultato che noi abbiamo raggiunto concretamente<br />

di recentea. E per fare un<br />

esempio ho citato il caso di una grande<br />

impresa italiana che ha scelto di aprire uno<br />

stabilimento e poi di ampliare questo stabilimento<br />

proprio qui nello Stato di Santa<br />

Catarina. Si tratta della Marcegaglia, a<br />

Garuva, nel confine con il Paraná.<br />

Questo è un esempio virtuoso di come<br />

le imprese italiane possono lavorare qui e<br />

con quanto successo possono svilupparsi<br />

qua.<br />

Il secondo tema sul quale abbiamo<br />

lavorato in concreto in questi giorni è il<br />

frutto di un’iniziativa congiunta italo-brasiliana,<br />

tra Ambasciata d’Italia e Università<br />

Federale dello Stato di Santa Catarina.<br />

Abbiamo inaugurato ieri sera insieme<br />

all’università di Florianopolis il nostro<br />

seminario sulla cooperazione scientifica<br />

e tecnologica. Questo seminario risponde<br />

ad una esigenza precisa. Noi abbiamo<br />

varie intese nel settore con i brasiliani – abbiamo<br />

un’accordo- quadro che è entrato<br />

in vigore nel 1999, abbiamo oltre cento<br />

accordi specifici tra università, aree di<br />

ricerca, tra i vari soggetti che si occupano<br />

di cooperazione scientifica. Adesso noi<br />

vogliamo riempire questi accordi quanto<br />

più possibile di contenuto concreto. Per<br />

farlo abbiamo bisogno di mettere in rete<br />

i contatti che già esistono, di intensificarli<br />

e soprattutto di finalizzarli con progetti<br />

operativi.<br />

Anche lì ho voluto dare ieri sera due<br />

esempi concreti di quello che si potrebbe<br />

fare: una prima iniziativa, grazie alla collaborazione<br />

del Centro Nazionale delle<br />

Ricerche sulle Tecnologie Ceramiche di<br />

Faenza in Emilia Romagna e delle imprese<br />

di quella regione, riguarda un laboratorio<br />

congiunto sull’uso delle tecniche e<br />

tecnologia nel settore delle ceramiche. Un<br />

settore molto promettente che ha anche<br />

un potenziale economico di certo rilievo<br />

per l’esportazione e per la vendita dei<br />

prodotti che si dovessero realizzare qui.<br />

Una seconda iniziativa concreta,che<br />

speriamo di definire quanto prima e che<br />

potrebbe essere favorita del nostro seminario,<br />

è quella di un laboratorio, anche<br />

questo congiunto tra le autorità brasiliane<br />

e il gruppo che fa capo all’Università di<br />

Parma , cioè di una città ove ha sede l’Autorità<br />

europea per la sicurezza alimentare<br />

. Si tratta di un laboratorio congiunto per<br />

certificare la sicurezza dei prodotti alimentari.<br />

È una questione che è importante,<br />

sempre più importante in Europa. Lo è<br />

MATÉRIA DE CAPA COPERTINA<br />

anche per il Brasile, un grande produttore<br />

di prodotti alimentari che certo avete, come<br />

noi, l’esigenza di certificare i prodotti nei<br />

migliori dei modi o nel modo più garantito<br />

possibile.<br />

Ma l’importante è anche questo di<br />

mettere in comunicazione una comunità<br />

di ricerca, una comunità variegata della<br />

ricerca, della scienza e tecnologia italiana<br />

con degli omologhi, dei partner brasiliani.<br />

Abbiamo incontrato a Florianoolis<br />

professori universitari, ricercatori, operatori<br />

tecnologici, e a questi siamo stati<br />

lieti di offrire una platea d’incontri con i<br />

loro analoghi brasiliani. Questo è tanto<br />

più importante in Brasile perché la cooperazione<br />

fra i paesi si sviluppa – è giusto<br />

che sia – con un criterio pari tecnico, e ciò<br />

è una effettiva cooperazione, una effettiva<br />

“parceria”, nella quale i due lati, le due<br />

parti contribuiscono rispettivamente.<br />

C’è un contributo importante che<br />

viene dall’Italia, ma c’è un contributo<br />

altrettanto importante che viene del Brasile.<br />

Parlo dei contributi in termini di<br />

know-how e parlo anche dei contributi in<br />

termini finanziari che sono naturalmente<br />

necessari per poi far decollare questi progetti.<br />

Allora il nuovo tempo che Lei<br />

riferisce vuol dire più economia, più<br />

business, più cultura e meno cittadinanza<br />

QUEIXAS E SUGESTÕES - Na reunião com os integrantes do Comites PR/SC, o<br />

embaixador ouviu queixas e sugestões sobre diversos problemas que afetam a comunidade<br />

italiana do Paraná e Santa Catarina, como a “fila da cidadania” - a maior em todo o mundo<br />

- e a falta de recursos para o próprio Comites. Valensise gostou da proposta de colocar<br />

funcionários remunerados pelos poderes públicos locais à disposição temporária dos<br />

consulados, para ajudá-los no andamento dos processos de concessão da cidadania italiana.<br />

A reunião foi na Casa d’Italia, onde funciona o Círculo Ítalo-Brasileiro de Santa Catarina,<br />

que recebeu o diplomata com canções folclóricas e, após a visita, ofereceu-lhe um coquetel.

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