REGOLAMENTO URBANISTICO - Comune di Seravezza

Comune di Seravezza - Regolamento Urbanistico
................................................... NORME E REGOLE DI GOVERNO, GESTIONE E ATTUAZIONE
7. In deroga a quanto prescritto al comma 5 sono fatte salve le opere idrauliche, le opere di
attraversamento del corso d'acqua, gli interventi trasversali di captazione e restituzione delle
acque, nonché gli adeguamenti di infrastrutture esistenti senza avanzamento verso il corso
d'acqua, a condizione che si attuino le precauzioni necessarie per la riduzione del rischio
idraulico relativamente alla natura dell'intervento ed al contesto territoriale e si consenta
comunque il miglioramento dell'accessibilità al corso d'acqua stesso.
8. Sono inoltre fatte salve dalle disposizioni di cui al comma 5 le opere infrastrutturali che non
prevedano l’attraversamento del corso d’acqua e che soddisfino le seguenti condizioni:
a) non siano diversamente localizzabili;
b) non interferiscano con esigenze di regimazione idraulica, di ampliamento e di manutenzione
del corso d’acqua;
c) non costituiscano ostacolo al deflusso delle acque in caso di esondazione per tempi di ritorno
duecentennali;
d) non siano in contrasto con le disposizioni di cui all’articolo 96 del regio decreto 523/1904.
9. Sugli edifici esistenti di interesse storico-artistico e documentale posti all’interno degli alvei
fluviali ordinari in modellamento attivo (ao) e nelle le aree golenali (ag) sono ammesse le
trasformazioni fisiche e funzionali, eventualmente previste dalle disposizioni di cui ai Titoli II,
III, IV e V delle presenti norme, purché non aggravanti le condizioni di rischio.
10. Sugli edifici esistenti posti all’interno delle aree di naturale esondazione e di tutela dei
caratteri ambientali dei corsi d’acqua (ae) sono ammesse le trasformazioni fisiche e funzionali e
la realizzazione di impianti tecnologici e opere di adeguamento igienico-funzionale,
eventualmente previste dalle disposizioni di cui ai Titoli II, III, IV e V delle presenti norme,
purché non aggravanti le condizioni di rischio.
11. Gli interventi di cui ai precedenti commi 9 e 10 sono eseguiti garantendo il miglioramento in
situ delle condizioni di sicurezza idraulica degli insediamenti ed in questo quadro sono da
evitare gli interventi edilizi ed urbanistici comportanti l’avanzamento dei corpi di fabbrica
rispetto ai sedimi esistenti (in ampliamento e/o derivanti da interventi di sostituzione edilizia o
ristrutturazione urbanistica) verso il corso d'acqua.
Articolo 85. Impermeabilizzazione dei suoli
1. In riferimento all’impermeabilizzazione dei suoli, il R.U. conferma e recepisce le norme di
cui all’articolo 16 Capo III della D.G.R N° 2/2007. Le prescrizioni di cui al comma 1
dell’articolo 25 del P.T.C. vigente, nonché quelle di cui ai commi 2 e 3 dell’articolo 25 del sono
superate dalle disposizioni sull’invarianza idraulica di cui all’articolo 92 delle presenti norme.
2. Nuovi spazi pubblici o privati destinati a viabilità pedonale o meccanizzata sono realizzati
con modalità costruttive idonee a consentire l’infiltrazione o la ritenzione anche temporanea
delle acque, salvo che tali modalità costruttive non possano essere utilizzate per comprovati
motivi di sicurezza igienico-sanitaria e statica o di tutela dei beni culturali e paesaggistici. E’
vietato inoltre il convogliamento delle acque piovane in fognatura o nei corsi d’acqua, quando
sia tecnicamente possibile il loro convogliamento in aree permeabili, senza determinare
fenomeni di ristagno.
Articolo 86. Attribuzione delle Classi di Fattibilità Geomorfologica, Idraulica e Sismica
1. La valutazione delle classi di fattibilità relative agli interventi sul patrimonio edilizio
esistente e a quelli di trasformazione urbanistica ed edilizia si basa sulle classificazioni della
Pericolosità Sismica, della Pericolosità Geomorfologica e della Pericolosità Idraulica, di cui agli
elaborati 6.2. dell’articolo 3 delle presenti norme.
2. Lo tabella di seguito riportata indica la classe di Fattibilità, determinata per le diverse
categorie di intervento, di cui agli articoli 18 e 19 del Titolo I Capo III delle presenti norme,
attuabili sul territorio comunale in relazione alle disposizioni relative alle diverse partizioni
spaziali disciplinate dal R.U., in funzione delle classi di pericolosità sismica, geomorfologica ed
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