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REGOLAMENTO URBANISTICO - Comune di Seravezza

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<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Seravezza</strong> - Regolamento Urbanistico<br />

................................................... NORME E REGOLE DI GOVERNO, GESTIONE E ATTUAZIONE<br />

Contatti tra litotipo con caratteristiche fisicomeccaniche<br />

significativamente <strong>di</strong>verse (12)<br />

Faglie o strutture tettoniche (13)<br />

S3<br />

S3<br />

13. In relazione a possibili effetti locali <strong>di</strong> amplificazione dell’onda sismica ed in relazione al<br />

grado <strong>di</strong> sismicità comunale, come spiegato al precedente comma 12, sono dunque in<strong>di</strong>viduate 4<br />

classi <strong>di</strong> pericolosità, definite secondo la seguente tabella:<br />

Grado <strong>di</strong> Pericolosità Sigla Definizione<br />

Pericolosità sismica locale<br />

molto elevata<br />

Pericolosità sismica locale<br />

elevata<br />

Pericolosità sismica locale<br />

me<strong>di</strong>a<br />

Pericolosità sismica locale<br />

bassa<br />

S.4<br />

S.3<br />

S.2<br />

S.1<br />

Articolo 82. Pericolosità geomorfologica<br />

Aree in cui sono presenti fenomeni <strong>di</strong> instabilità attivi (1) e<br />

che pertanto potrebbero subire una accentuazione dovuta ad<br />

effetti <strong>di</strong>namici quali possono verificarsi in occasione <strong>di</strong> eventi<br />

sismici; terreni soggetti a liquefazione <strong>di</strong>namica (5) in comuni<br />

a me<strong>di</strong>a-elevata sismicità (zone 2).<br />

Aree in cui sono presenti fenomeni <strong>di</strong> instabilità quiescenti<br />

(2A) e che pertanto potrebbero subire una riattivazione<br />

dovuta ad effetti <strong>di</strong>namici quali possono verificarsi in<br />

occasione <strong>di</strong> eventi sismici; zone potenzialmente franose o<br />

esposte a rischio frana (2B) per le quali non si escludono<br />

fenomeni <strong>di</strong> instabilità indotta dalla sollecitazione sismica;<br />

zone con terreni <strong>di</strong> fondazione particolarmente scadenti che<br />

possono dar luogo a ce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>ffusi (4); terreni soggetti a<br />

liquefazione <strong>di</strong>namica (5) in comuni a me<strong>di</strong>a-elevata sismicità<br />

(zone 3s); zone con possibile amplificazione sismica<br />

connesse a zone <strong>di</strong> bordo della valle e/o aree <strong>di</strong> raccordo con<br />

il versante (8); zone con possibile amplificazione per effetti<br />

stratigrafici (9, 10, 11) in comuni a me<strong>di</strong>a-elevata sismicità<br />

(zone 2 e 3s); zone <strong>di</strong> contatto tra litotipi con caratteristiche<br />

fisicomeccaniche significativamente <strong>di</strong>verse (12); presenza <strong>di</strong><br />

faglie e/o contatti tettonici (13).<br />

Zone con fenomeni franosi inattivi (3); aree in cui è possibile<br />

amplificazione dovuta ad effetti topografici (6-7); zone con<br />

possibile amplificazione stratigrafica (9, 10, 11) in comuni a<br />

me<strong>di</strong>a sismicità (zone 3).<br />

Aree caratterizzate dalla presenza <strong>di</strong> formazioni litoi<strong>di</strong> e dove<br />

non si ritengono probabili fenomeni <strong>di</strong> amplificazione o<br />

instabilità indotta dalla sollecitazione sismica.<br />

1. Sono in<strong>di</strong>viduate 4 classi <strong>di</strong> pericolosità geomorfologica, secondo la seguente tabella:<br />

Grado <strong>di</strong> Pericolosità Sigla Definizione<br />

Pericolosità geomorfologica<br />

Aree in cui sono presenti fenomeni attivi e relative aree<br />

G.4<br />

molto elevata<br />

<strong>di</strong> influenza.<br />

Aree in cui sono presenti fenomeni quiescenti; aree con<br />

in<strong>di</strong>zi <strong>di</strong> instabilità connessi alla giacitura, all’acclività,<br />

Pericolosità geomorfologica<br />

alla litologia, alla presenza <strong>di</strong> acque superficiali e<br />

G.3<br />

elevata<br />

sotterranee, nonché a processi <strong>di</strong> degrado <strong>di</strong> carattere<br />

antropico; aree interessate da intensi fenomeni erosivi e<br />

da subsidenza.<br />

Pericolosità geomorfologica<br />

me<strong>di</strong>a<br />

Pericolosità geomorfologica<br />

bassa<br />

G.2<br />

G.1<br />

Aree in cui sono presenti fenomeni franosi inattivi<br />

stabilizzati (naturalmente o artificialmente); aree con<br />

elementi geomorfologici, litologici e giaciturali dalla cui<br />

valutazione risulta una bassa propensione al <strong>di</strong>ssesto.<br />

Aree in cui i processi geomorfologici e le caratteristiche<br />

litologiche, giaciturali non costituiscono fattori<br />

pre<strong>di</strong>sponenti al verificarsi <strong>di</strong> movimenti <strong>di</strong> massa.<br />

2. In riferimento alla precedente cartografia <strong>di</strong> supporto al P.S. comunale ed alle sigle inserite<br />

sia nel P.A.I dell’Autorità <strong>di</strong> Bacino Toscana Nord sia nel P.A.I del Bacino del Fiume Serchio<br />

.......................................................................................................................... Pag. 83

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