REGOLAMENTO URBANISTICO - Comune di Seravezza
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<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Seravezza</strong> - Regolamento Urbanistico<br />
................................................... NORME E REGOLE DI GOVERNO, GESTIONE E ATTUAZIONE<br />
spaziali esterne;<br />
− le eventuali ulteriori in<strong>di</strong>cazioni tipologiche e morfologiche e prescrizioni operative <strong>di</strong><br />
dettaglio.<br />
5. La <strong>di</strong>sciplina <strong>di</strong> cui al precedente comma 4, unitamente è da intendersi vincolante e<br />
prescrittiva per la formazione del Piano attuativo e l’attuazione degli interventi previsti, in<br />
assenza del quale sono ammessi esclusivamente interventi <strong>di</strong> manutenzione straor<strong>di</strong>naria<br />
(articolo 79 comma 2 lettera b L.R. 1/2005) <strong>di</strong> cui all’articolo 17 comma 2 delle presenti norme,<br />
senza cambio <strong>di</strong> destinazione d’uso degli immobili e degli spazi.<br />
Articolo 61. Contesti produttivi e rurali isolati degradati: riqualificazione inse<strong>di</strong>ativa (RI)<br />
1. Comprendono inse<strong>di</strong>amenti ed aree e<strong>di</strong>ficate, simili a quelle <strong>di</strong> cui all’articolo 60 alle<br />
precedenti e generalmente degradate, poste all’interno degli inse<strong>di</strong>amenti urbani in territorio<br />
agricolo, ritenute incompatibili con il contesto territoriale e ambientale <strong>di</strong> riferimento, per le<br />
quali il R.U. prevede <strong>di</strong> norma interventi e<strong>di</strong>lizi <strong>di</strong> “Ristrutturazione Urbanistica” (articolo 78<br />
comma 1 lettera f della L.R. 1/2005), <strong>di</strong> cui all’articolo 18 comma 4 delle presenti norme, da<br />
realizzarsi me<strong>di</strong>ante Piano <strong>di</strong> Recupero <strong>di</strong> iniziativa privata.<br />
2. Possono essere inoltre aree in<strong>di</strong>viduate al fine <strong>di</strong> perseguire gli obiettivi definiti dal P.S. per<br />
alcuni Sistemi e sub-sistemi funzionali. Il R.U. prevede l’eliminazione dei fenomeni <strong>di</strong> degrado<br />
evidenziati nel quadro conoscitivo (fisico, igienico-sanitario, ambientale, socio-economico) e la<br />
contestuale realizzazione <strong>di</strong> “nuovi inse<strong>di</strong>amenti eco-compatibili”, strettamente relazionati con<br />
gli spazi aperti e gli eventuali inse<strong>di</strong>amenti contermini, in modo da garantire il miglioramento<br />
delle relazioni ambientali e la riqualificazione dei contesti territoriali, nonché la formazione <strong>di</strong><br />
spazi pubblici a servizio della comunità.<br />
3. Per ogni partizione spaziale, contrad<strong>di</strong>stinta con apposita simbologia e con co<strong>di</strong>ce<br />
identificativo univoco alfanumerico, il R.U. in<strong>di</strong>ca me<strong>di</strong>ante apposita scheda norma, <strong>di</strong> cui<br />
all’appen<strong>di</strong>ce “A” alle presenti norme, specifiche “prescrizioni esecutive <strong>di</strong> dettaglio” e<br />
<strong>di</strong>sciplina in particolare:<br />
− l’ambito spaziale <strong>di</strong> riferimento che costituisce unità minima <strong>di</strong> intervento;<br />
− gli obiettivi e le finalità da conseguire con l’intervento <strong>di</strong> riqualificazione inse<strong>di</strong>ativa;<br />
− le superfici <strong>di</strong> riferimento (territoriale e fon<strong>di</strong>aria) per l’attuazione degli interventi;<br />
− le superfici e gli gli spazi da realizzare e da cedere contestualmente e gratuitamente al<br />
comune;<br />
− le modalità <strong>di</strong> attuazione e convenzionamento e gli eventuali vincoli sovraor<strong>di</strong>nati;<br />
− i parametri urbanistico-e<strong>di</strong>lizi (alloggi, volumetria residenziale, altra volumetria, altezza,<br />
rapporto <strong>di</strong> copertura, superficie utile lorda);<br />
− le destinazioni d’uso ammesse in relazione ai parametri urbanistico-e<strong>di</strong>lizi;<br />
− la fattibilità idraulica, geomorofologica e sismica, con in<strong>di</strong>cazioni e prescrizioni volte a<br />
evitare la vulnerabilità delle risorse eventualmente interessate, allegate alle indagini<br />
geologico-tecniche;<br />
− le prescrizioni operative per la realizzazione <strong>di</strong> spazi pubblici e misure <strong>di</strong> compensazione a<br />
carico dei proponenti;<br />
− le misure <strong>di</strong> mitigazione da realizzare a carico dei proponenti in relazione al proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong><br />
valutazione integrata;<br />
− le eventuali misure <strong>di</strong> perequazione da realizzare a carico dei proponenti anche in partizioni<br />
spaziali esterne;<br />
− le eventuali ulteriori in<strong>di</strong>cazioni tipologiche e morfologiche e prescrizioni operative <strong>di</strong><br />
dettaglio.<br />
4. La <strong>di</strong>sciplina <strong>di</strong> cui al precedente comma 3 è da intendersi vincolante e prescrittiva per la<br />
formazione del Piano attuativo e l’attuazione degli interventi previsti, in assenza del quale sono<br />
ammessi esclusivamente interventi <strong>di</strong> manutenzione straor<strong>di</strong>naria (articolo 79 comma 2 lettera b<br />
L.R. 1/2005) <strong>di</strong> cui all’articolo 17 comma 2 delle presenti norme, senza cambio <strong>di</strong> destinazione<br />
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