REGOLAMENTO URBANISTICO - Comune di Seravezza
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<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Seravezza</strong> - Regolamento Urbanistico<br />
................................................... NORME E REGOLE DI GOVERNO, GESTIONE E ATTUAZIONE<br />
base della schedatura e del rilievo urbanistico contenuti nel quadro conoscitivo, risultano in<br />
particolare contrassegnati in cartografia da co<strong>di</strong>ce univoco identificativo alfanumerico. Per ogni<br />
e<strong>di</strong>ficio, in riferimento al co<strong>di</strong>ce alfanumerico richiamato, il R.U. definisce, nell’appen<strong>di</strong>ce “B”<br />
delle presenti norme, la categoria morfo-tipologica <strong>di</strong> appartenenza <strong>di</strong> cui al precedente comma<br />
1 e le eventuali prescrizioni esecutive <strong>di</strong> dettaglio ritenute vincolanti per la realizzazione degli<br />
interventi e<strong>di</strong>lizi ammessi, qualora <strong>di</strong>versi dalla manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria <strong>di</strong> cui al<br />
precedente articolo 17commi 1 e 2.<br />
4. Per questa categoria <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici, in coerenza con quanto <strong>di</strong>sciplinato al precedente articolo 37,<br />
non è ammesso il cambio <strong>di</strong> destinazione d’uso rispetto a quello legittimato dal titolo abilitativo.<br />
Articolo 41. Altri e<strong>di</strong>fici e manufatti legittimati in territorio aperto<br />
1. Per gli altri e<strong>di</strong>fici con destinazione d’uso e tipologia <strong>di</strong>versa da quelle precedentemente<br />
in<strong>di</strong>cate agli articoli 38, 39 e 40 (residenziale, agricola, <strong>di</strong> servizio) sono ammessi interventi fino<br />
alla “ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia” (articolo 79 comma 2 lettera d della L.R. 1/2005) <strong>di</strong> cui<br />
all’articolo 17 comma 4 delle presenti norme con esclusione delle ad<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> cui alla lettera c<br />
dello stesso comma 4, nonché <strong>di</strong> sostituzione e<strong>di</strong>lizia e ristrutturazione urbanistica (articolo 78<br />
comma 1 lettera h e f della L.R. 1/2005) <strong>di</strong> cui aall’articolo 18 delle presenti norme, nell’ambito<br />
della resede <strong>di</strong> pertinenza, senza aumento <strong>di</strong> volumetria e superficie coperta esistente secondo le<br />
procedure, le prescrizioni tipologiche e <strong>di</strong>mensionali <strong>di</strong>sciplinate all’articolo 12 del “Piano <strong>di</strong><br />
Recupero dei Centri <strong>di</strong> Antica formazione della montagna” confermato recepito e reso efficace<br />
dal R.U. <strong>di</strong> cui al precedente articolo 15 e all’appen<strong>di</strong>ce “C” delle presenti norme. Per questa<br />
ultima categoria <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici, in coerenza con quanto <strong>di</strong>sciplinato al precedente articolo 37, non è<br />
ammesso il cambio <strong>di</strong> destinazione d’uso rispetto a quello legittimato dal titolo abilitativo.<br />
CAPO II - AREE NATURALI E SEMINATURALI DI COLLINA E<br />
MONTAGNA (EN)<br />
Articolo 42. Identificazione e norme comuni <strong>di</strong> gestione e attuazione<br />
1. Comprendono aree costituite da ambienti naturali, seminaturali e rurali, <strong>di</strong> significativo<br />
interesse per il mantenimento <strong>di</strong> elevati livelli <strong>di</strong> naturalità del territorio, <strong>di</strong> importanza per la<br />
tutela della bio<strong>di</strong>versità e la conseguente conservazione <strong>di</strong> habitat e specie <strong>di</strong> interesse<br />
naturalistico, e risultano in<strong>di</strong>viduate in quanto in gran parte ricomprese nel Parco Regionale<br />
delle Alpi Apuane e negli ambiti territoriali riconosciuti come Siti <strong>di</strong> Interesse Comunitario. In<br />
funzione degli usi prevalenti, delle specifiche in<strong>di</strong>cazioni contenute nel quadro conoscitivo del<br />
P.S. e delle indagini <strong>di</strong> supporto al R.U. si <strong>di</strong>stinguono in:<br />
- Ambiti e contesti <strong>di</strong> interesse agro – silvo – pastorale (EN2);<br />
- Ambiti e contesti <strong>di</strong> interesse ecologico e ambientale (EN1).<br />
2. Negli ambiti e contesti delle aree naturali e seminaturali <strong>di</strong> collina e montagna <strong>di</strong> seguito<br />
<strong>di</strong>sciplinati, fatto salvo quanto <strong>di</strong>sciplinato per il patrimonio e<strong>di</strong>lizio esistente, <strong>di</strong> cui ai<br />
precedente Capo I dello stesso Titolo III, non sono ammessi interventi <strong>di</strong> nuova e<strong>di</strong>ficazione,<br />
compreso quelli <strong>di</strong> cui all’articolo 41 Titolo III Capo III della L.R. 1/2005.<br />
3. Resta ferma la possibilità <strong>di</strong> computare eventuali superfici poste a coltura nell’ambito <strong>di</strong><br />
Programmi Aziendale Pluriennale <strong>di</strong> Miglioramento Agricolo Ambientale promossi per<br />
interventi e<strong>di</strong>lizi (nuovi e<strong>di</strong>fici rurali ad uso abitativo, nuovi annessi agricoli connessi e<br />
necessari alla conduzione dei fon<strong>di</strong> e all’esercizio dell’attività agricola) in “aree a prevalente ed<br />
esclusiva funzione agricola”, <strong>di</strong> cui ai successivi articoli da 46 a 50, ai fini del rispetto delle<br />
prescrizioni e dei parametri in<strong>di</strong>cati agli articoli 66 e 67 del P.T.C. con particolare riferimento<br />
alle superfici minime fon<strong>di</strong>arie da mantenere in produzione (ve<strong>di</strong> in particolare le tabelle riferite<br />
all’area A del P.T.C.).<br />
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