REGOLAMENTO URBANISTICO - Comune di Seravezza
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<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Seravezza</strong> - Regolamento Urbanistico<br />
................................................... NORME E REGOLE DI GOVERNO, GESTIONE E ATTUAZIONE<br />
1. Per gli e<strong>di</strong>fici e manufatti storici in territorio aperto il R.U. prevede interventi <strong>di</strong>fferenziati e<br />
graduali - per intensità <strong>di</strong> trasformazione ammissibile - secondo la classificazione tipomorfologica<br />
già adottata per le inse<strong>di</strong>amenti <strong>di</strong> impianto storico, ovvero:<br />
- e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> valore storico-architettonico (1);<br />
- e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> interesse storico-tipologico (2);<br />
- e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> valenza storico-ambientale (3);<br />
- e<strong>di</strong>fici allo stato <strong>di</strong> rudere (R).<br />
2. Gli interventi ammessi, secondo la <strong>di</strong>fferente classificazione tipo-morfologica, sono quelli<br />
stabiliti al precedente articolo 27 delle presenti norme; al tal fine gli e<strong>di</strong>fici e manufatti storici,<br />
sulla base della schedatura e del rilievo urbanistico contenuti nel quadro conoscitivo, risultano<br />
in particolare contrassegnati in cartografia da co<strong>di</strong>ce univoco identificativo alfanumerico. Per<br />
ogni e<strong>di</strong>ficio, in riferimento al co<strong>di</strong>ce alfanumerico richiamato, il R.U. definisce nell’appen<strong>di</strong>ce<br />
“B” delle presenti norme, la categoria morfo-tipologica <strong>di</strong> appartenenza <strong>di</strong> cui al precedente<br />
comma 1 e le eventuali prescrizioni esecutive <strong>di</strong> dettaglio ritenute vincolanti per la realizzazione<br />
degli interventi e<strong>di</strong>lizi ammessi, qualora <strong>di</strong>versi dalla manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria <strong>di</strong><br />
cui al precedente articolo 17 commi 1 e 2.<br />
3. Per gli e<strong>di</strong>fici allo stato <strong>di</strong> rudere o i manufatti demoliti o parzialmente demoliti (R), invece,<br />
identificabili almeno dalla presenza dell’impronta a terra (muri perimetrali, fondamenta,<br />
pavimentazioni, ecc,) come meglio definita nel Regolamento e<strong>di</strong>lizio comunale, anche se non<br />
classificati, è ammessa la ricostruzione sulla base <strong>di</strong> una adeguata documentazione cartografica,<br />
fotografica e documentale dello stato dei luoghi e del carattere del manufatto - e<strong>di</strong>ficio da<br />
ricostruire nel rispetto delle caratteristiche preesistenti e della tipologia originale, secondo le<br />
modalità procedurali, le prescrizioni tipologiche e <strong>di</strong>mensionali <strong>di</strong>sciplinate all’articolo 11 del<br />
“Piano <strong>di</strong> recupero dei Centri <strong>di</strong> Antica formazione della montagna”, confermato recepito e reso<br />
efficace dal R.U. <strong>di</strong> cui al precedente articolo 15 e all’appen<strong>di</strong>ce “C” delle presenti norme.<br />
4. Nei casi <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici e manufatti storici a destinazione d’uso agricola per i quali sia previsto il<br />
cambio <strong>di</strong> destinazione d’uso con le modalità e le limitazioni <strong>di</strong> cui al precedente articolo 37.,<br />
nell’ambito della formazione del Piano <strong>di</strong> recupero <strong>di</strong> cui ai commi 2 e 3 dello stesso articolo<br />
37, sono consentiti, in alternativa alle “ad<strong>di</strong>zioni funzionali” ammissibili e previste nell’ambito<br />
della ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia, ulteriori “ad<strong>di</strong>zioni e<strong>di</strong>lizie e ampliamenti volumetrici”, <strong>di</strong> cui al<br />
precedente articolo 18 comma 5, fino ad una superficie coperta - o in alternativa <strong>di</strong> superficie<br />
utile - non superiore a mq 30 con un’altezza massima in gronda non superiore a quella degli<br />
e<strong>di</strong>fici esistenti.<br />
5. Gli interventi previsti ai commi precedenti del presente articolo devono intendersi applicabili<br />
anche in deroga ai parametri <strong>di</strong> cui al D.M. 2/4/68 n° 1444, ai sensi dell’articolo 5, capoverso 2<br />
e articolo 6 dello stesso decreto; nonhcè in deroga alle <strong>di</strong>stanze dai confini in<strong>di</strong>cate nel R.E.,<br />
ferma restando la <strong>di</strong>stanza da pareti finestrate prevista dalle vigenti norme in materia.<br />
6. Ai sensi dell’articolo 9 del D.M. 2/4/68 n° 1444 per le operazioni <strong>di</strong> restauro e risanamento<br />
conservativo, per le eventuali ristrutturazioni e<strong>di</strong>lizie e per la ricostruzione degli e<strong>di</strong>fici allo<br />
stato <strong>di</strong> rudere, le <strong>di</strong>stanze tra gli e<strong>di</strong>fici non possono essere inferiori a quelle intercorrenti tra i<br />
volumi e<strong>di</strong>ficati preesistenti, computati senza tener conto <strong>di</strong> costruzioni aggiuntive <strong>di</strong> epoca<br />
recente e prive <strong>di</strong> valore, storico, artistico o ambientale<br />
Articolo 39. E<strong>di</strong>fici e manufatti recenti<br />
1. Per gli e<strong>di</strong>fici e manufatti recenti a “destinazione residenziale, <strong>di</strong>rezionale e commerciale”<br />
posti in territorio aperto il R.U. ammette gli interventi e<strong>di</strong>lizi ed urbanistici già <strong>di</strong>sciplinati per<br />
gli “inse<strong>di</strong>amenti prevalente residenziali” ed in particolare per quelli in<strong>di</strong>cati come<br />
“inse<strong>di</strong>amenti con tessuti a bassa complessità e/o ad alto gra<strong>di</strong>ente verde (B3)”, <strong>di</strong> cui al<br />
precedente articolo 29 commi 7, 8, 9 e 10 con esclusione degli e<strong>di</strong>fici realizzati con titolo<br />
abilitativo rilasciato successivamente al 23/08/2000 per i quali sono invece ammessi<br />
esclusivamente gli interventi <strong>di</strong> cui all’articolo 28 delle presenti norme relativi alle “recenti<br />
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