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REGOLAMENTO URBANISTICO - Comune di Seravezza

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<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Seravezza</strong> - Regolamento Urbanistico<br />

................................................... NORME E REGOLE DI GOVERNO, GESTIONE E ATTUAZIONE<br />

Regolamento e<strong>di</strong>lizio comunale.<br />

2. L’approvazione del programma aziendale costituisce con<strong>di</strong>zione preliminare per la<br />

costituzione dei titoli abilitativi. Il programma aziendale ha una durata decennale. Il programma<br />

aziendale può essere mo<strong>di</strong>ficato, su richiesta dell’impren<strong>di</strong>tore agricolo, a scadenze annuali. Il<br />

programma aziendale può essere mo<strong>di</strong>ficato in ogni tempo per adeguarlo ai programmi<br />

comunitari, statali o regionali.<br />

3. Il programma aziendale, sulla base <strong>di</strong> quanto in<strong>di</strong>cato dalla D.G.R. n° 5R/2007 descrive la<br />

situazione attuale e gli e<strong>di</strong>fici esistenti in riferimento all’intero ambito aziendale, anche se<br />

sovracomunale. Nel calcolo delle superfici fon<strong>di</strong>arie minime <strong>di</strong> cui alla L.R. 1/2005 ed al<br />

regolamento richiamato, devono essere computate le superfici aziendali anche se localizzate nei<br />

territori <strong>di</strong> più comuni contigui. Nel caso <strong>di</strong> superfici aziendali localizzate in comuni non<br />

contermini il programma aziendale deve computare esclusivamente quelle collegate<br />

funzionalmente in modo <strong>di</strong>retto, mentre per realizzare le dotazioni generali devono essere<br />

applicate le <strong>di</strong>sposizioni dell’articolo 41, comma 7 della L.R. 1/2005.<br />

4. La realizzazione del programma aziendale è garantita da un’apposita convenzione, o da un<br />

atto d’obbligo unilaterale, da registrare e trascrivere a spese del richiedente e a cura del comune.<br />

In particolare, la convenzione o l’atto unilaterale d’obbligo contengono l’impegno<br />

dell’impren<strong>di</strong>tore agricolo:<br />

a) ad effettuare gli interventi previsti dal programma, in relazione ai quali è richiesta la<br />

realizzazione <strong>di</strong> nuovi e<strong>di</strong>fici rurali o <strong>di</strong> interventi sul patrimonio esistente <strong>di</strong> cui all’articolo<br />

43, comma 2, lettere a) e b) della L.R. 1/2005;<br />

b) a non mo<strong>di</strong>ficare la destinazione d’uso agricola degli e<strong>di</strong>fici esistenti o recuperati necessari<br />

allo svolgimento dell’attività agricola e <strong>di</strong> quelle connesse per il periodo <strong>di</strong> vali<strong>di</strong>tà del<br />

programma;<br />

e) a non mo<strong>di</strong>ficare la destinazione d’uso agricola dei nuovi e<strong>di</strong>fici rurali, per almeno venti anni<br />

dalla loro ultimazione;<br />

f) a non alienare separatamente dagli e<strong>di</strong>fici rurali le superfici fon<strong>di</strong>arie alla cui capacità<br />

produttiva gli stessi sono riferiti;<br />

g) a realizzare gli interventi <strong>di</strong> sistemazione ambientale delle pertinenze degli e<strong>di</strong>fici<br />

eventualmente non più utilizzabili a fini agricoli, così come in<strong>di</strong>viduate dalle convenzioni o<br />

dagli atti d’obbligo;<br />

h) a prestare idonee garanzie per la realizzazione degli interventi <strong>di</strong> cui alle lettere a) ed e) e per<br />

la rimozione degli annessi ai sensi dell’articolo 41, comma 9 della L.R. 1/2005;<br />

i) ad assoggettarsi alle penali, previste nella convenzione o nell’atto d’obbligo, in caso<br />

d’inadempimento. In ogni caso le penali non devono essere inferiori al maggior valore<br />

determinato dalla inadempienza.<br />

CAPO I - CLASSIFICAZIONE DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE<br />

Articolo 36. Norme e <strong>di</strong>sposizioni comuni<br />

1. Il patrimonio e<strong>di</strong>lizio ed urbanistico esistente presente nel territorio aperto (Sistemi<br />

Territoriali della Montagna e della Piana Versiliese) è <strong>di</strong>stinto e riconosciuto sulla base delle<br />

indagini storico-cartografiche, del rilievo urbanistico e della schedatura contenute nel quadro<br />

conoscitivo. In particolare gli e<strong>di</strong>fici ed i manufatti, nonché la corrispondente resede <strong>di</strong><br />

pertinenza - che risulta l’ambito spaziale entro cui sono ammissibili e realizzabili gli interventi<br />

e<strong>di</strong>lizi <strong>di</strong> seguito <strong>di</strong>sciplinati - sono in<strong>di</strong>viduati in cartografia con apposita simbologia grafica e<br />

sigla, secondo le seguenti categorie:<br />

- e<strong>di</strong>fici e manufatti storici (e relativi spazi <strong>di</strong> pertinenza);<br />

- e<strong>di</strong>fici allo stato <strong>di</strong> rudere (e relativi spazi <strong>di</strong> pertinenza);<br />

- e<strong>di</strong>fici e manufatti recenti (e relativi spazi <strong>di</strong> pertinenza);<br />

- impianti e strutture produttive (e relativi spazi <strong>di</strong> pertinenza);<br />

.......................................................................................................................... Pag. 45

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