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REGOLAMENTO URBANISTICO - Comune di Seravezza

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<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Seravezza</strong> - Regolamento Urbanistico<br />

................................................... NORME E REGOLE DI GOVERNO, GESTIONE E ATTUAZIONE<br />

d) Relativamente alla “rete infrastrutturale”:<br />

- i percorsi pedonali <strong>di</strong> pianura e <strong>di</strong> montagna;<br />

- la rete ferroviaria e la stazione;<br />

- la viabilità carrabile principale e secondaria, compresa l’autostrada;<br />

e) Relativamente alle “strutture geologiche”: le principali formazioni geologiche, ovvero il<br />

Basamento paleozoico; la Successione mesozoica; l’Unità <strong>di</strong> Massa e il Deposito<br />

quaternario, elencate secondo l’or<strong>di</strong>ne temporale e sintetizzate per forma e contenuti in uno<br />

schema a scala ridotta.<br />

2. Il P.S. prescrive inoltre che siano da prendere prioritariamente in considerazione, ai fini<br />

dell’in<strong>di</strong>viduazione delle aree e dei beni <strong>di</strong> rilevanza ambientale, i seguenti elementi e<br />

componenti territoriali, in<strong>di</strong>cati nella tavola n° 2 del Quadro progettuale e ritenuti elementi<br />

territoriali delle Invarianti Strutturali, <strong>di</strong> norma dettagliatamente in<strong>di</strong>cati – per ogni partizione<br />

spaziale – nelle “Schede prescrittive <strong>di</strong> valutazione integrata”, <strong>di</strong> cui all’elaborato 4C del R.U.:<br />

a) in riferimento alla “geologia e idrogeologia”:<br />

- i formazioni <strong>di</strong> marmi e marmi a megalodonti (meglio detti Brecce <strong>di</strong> <strong>Seravezza</strong>);<br />

- le formazioni e circhi <strong>di</strong> origine glaciale ed in particolare quelle del monte Altissimo;<br />

- la rete idrografica principale ed in particolare il fiume Versilia, i torrenti Vezza e Serra, il<br />

canale del Giar<strong>di</strong>no con i relativi alvei <strong>di</strong> naturale <strong>di</strong> esondazione;<br />

- le sorgenti captate e non captate;<br />

- i principali geotopi-geositi (principalmente grotte, antri, doline e marmitte).<br />

b) in riferimento al “territorio aperto”:<br />

- gli habitat naturali e seminaturali con particolare attenzione per le praterie primarie e<br />

secondarie;<br />

- le zone umide costituite da stagni e laghi, dalle pozze anche temporanee, dalle sorgenti e<br />

risorgive, dagli abbeveratoi, dalle torbiere a Sphagnum sp.pl;<br />

- i maggiori e significativi (per <strong>di</strong>mensione, estensione e compattezza) boschi <strong>di</strong> conifere <strong>di</strong><br />

origine spontanea;<br />

- i maggiori e significativi (per <strong>di</strong>mensione, estensione e compattezza) boschi <strong>di</strong> faggio;<br />

- i castagneti da frutto ancora riconoscibili ancorché abbandonati e quelli a coltura,<br />

prevalentemente contermini ai centri <strong>di</strong> antica formazione;<br />

- gli oliveti e le corrispondenti sistemazioni agrarie (terrazzamenti, ciglionamenti, muri a<br />

retta e <strong>di</strong> recinzioni), prevalentemente <strong>di</strong>ffusi in pianura tra Pozzi, Ripa e Querceta;<br />

- i coltivi ed aree agricole, compreso gli orti e le attività agricole periurbane), le<br />

corrispondenti sistemazioni agrarie (terrazzamenti, ciglionamenti, muri a retta e <strong>di</strong><br />

recinzioni), soprattutto <strong>di</strong>ffuse in pianura tra Cafaggio, Frasso e Ciocche-Puntone;<br />

c) in riferimento agli “inse<strong>di</strong>amenti e ai beni storico – culturali”:<br />

- gli inse<strong>di</strong>amenti storici ovvero: i borghi e nuclei storici <strong>di</strong> origine rurale (Cafaggio,<br />

Ranocchiaio, Terrinchesi, Frasso), i centri storici <strong>di</strong> antica formazione (<strong>Seravezza</strong>, Pozzi,<br />

Azzano, Minazzana, Giustagnana, Fabiano, Cerreta S. Antonio, Basati, Ruosina,<br />

Riomagno e Malbacco) e quelli ad essi assimilabili (Querceta, Ripa e Corvaia), gli<br />

alpeggi (Cerreta San Nicola, Betigna, Tonacci, Campo delle Gobbie, Campo dell’Orzo,<br />

Boghetto);<br />

- le attività estrattive che rappresentano sia un interesse culturale che un valore socioeconomico<br />

(la Cappella e le Cervaiole), nonché le cave e miniere storiche;<br />

- i principali siti <strong>di</strong> interesse archeologico e documentale (ad esempio la Rupe <strong>di</strong> Corvaia e<br />

il monte Cavallo);<br />

- i principali beni storico – culturali (<strong>di</strong> origine religiosa, militare, rurale, civile,<br />

protoindustriale) e i complessi monumentali (come ad esempio la Cappella, il Palazzo<br />

Me<strong>di</strong>ceo, la Villa del Buonriposo);<br />

d) in riferimento alle “attrezzature pubbliche”:<br />

- le attrezzature <strong>di</strong> interesse generale, principalmente ubicate nel capoluogo e a Querceta,<br />

ma anche nei centri montani e nei borghi <strong>di</strong> pianura;<br />

- le attrezzature scolastiche, soprattutto quelle <strong>di</strong> Marzocchino e del Capoluogo, ma anche<br />

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