31.12.2014 Views

REGOLAMENTO URBANISTICO - Comune di Seravezza

REGOLAMENTO URBANISTICO - Comune di Seravezza

REGOLAMENTO URBANISTICO - Comune di Seravezza

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Seravezza</strong> - Regolamento Urbanistico<br />

................................................... NORME E REGOLE DI GOVERNO, GESTIONE E ATTUAZIONE<br />

materiali delle strade vicinali e poderali, se non per comprovate esigenze e comunque da<br />

effettuarsi sempre previa autorizzazione comunale. Dette strade, qualora non <strong>di</strong> proprietà<br />

pubblica, dovranno essere oggetto <strong>di</strong> manutenzione da parte dei proprietari dei fon<strong>di</strong> interessati;<br />

gli interventi <strong>di</strong> manutenzione dovranno essere condotti secondo modalità e tecniche finalizzate<br />

a mantenere le caratteristiche funzionali, morfologiche e materiali dei percorsi o a ripristinare<br />

tali caratteristiche qualora esse siano state perdute in seguito a mancata manutenzione od a<br />

interventi alterativi.<br />

10. Per gli elementi naturali quali filari, alberi <strong>di</strong> carattere monumentale o aventi valore <strong>di</strong> segno<br />

territoriale, alberature <strong>di</strong>sposte lungo strade pubbliche e private o lungo i confini <strong>di</strong> proprietà è<br />

obbligatoria la tutela. Gli interventi <strong>di</strong> tutela devono essere estesi all’imme<strong>di</strong>ato intorno spaziale<br />

ed ambientale nel quale l’elemento o gli elementi sono collocati, al fine <strong>di</strong> salvaguardarne le<br />

relazioni spaziali e percettive con il contesto <strong>di</strong> riferimento. Sono obbligatori interventi <strong>di</strong><br />

manutenzione e <strong>di</strong>fesa fitosanitarie tesi alla conservazione <strong>di</strong> tali elementi naturali. L’eventuale<br />

loro abbattimento potrà essere autorizzato per comprovati motivi fisiologici, fitosanitari, <strong>di</strong><br />

instabilità: la loro sostituzione dovrà essere effettuata con piante della stessa specie. Gli<br />

interventi <strong>di</strong> manutenzione dovranno essere condotti secondo modalità e tecniche finalizzate a<br />

mantenere le caratteristiche peculiari degli stessi, o a ripristinare tali caratteristiche qualora esse<br />

siano state perdute in seguito a mancata manutenzione od a interventi alterativi. Tutti gli<br />

interventi non classificabili come interventi <strong>di</strong> manutenzione sono soggetti ad autorizzazione<br />

comunale.<br />

Articolo 105. Direttive per gli interventi <strong>di</strong> restauro degli e<strong>di</strong>fici storici<br />

1. Per tutti gli e<strong>di</strong>fici soggetti a interventi <strong>di</strong> “restauro e risanamento conservativo”, <strong>di</strong> cui<br />

all’articolo 17 delle presenti norme, il progetto redatto per la definizione del conseguente titolo<br />

abilitativo deve essere corredato da specifici elaborati grafici volti a restituire, lo stato <strong>di</strong><br />

conservazione delle strutture e dei manufatti, la caratterizzazione tipologica dell’e<strong>di</strong>ficio in<br />

or<strong>di</strong>ne a componenti architettoniche e tecnologiche, materiali <strong>di</strong> base. A tal fine dovrà essere<br />

pre<strong>di</strong>sposto un approfon<strong>di</strong>to rilievo geometrico con dettagli e particolari costruttivi in opportuna<br />

scala da stabilire nel Regolamento e<strong>di</strong>lizio comunale.<br />

2. Nella relazione e negli elaborati <strong>di</strong> progetto, <strong>di</strong> cui al precedente comma 1, devono inoltre<br />

essere in<strong>di</strong>cati e descritti i materiali costituivi e le tecniche tipologiche e costruttive <strong>di</strong> ogni<br />

componente e<strong>di</strong>lizia. Il progetto deve inoltre essere accompagnato da idonea documentazione<br />

fotografica riguardante i prospetti esterni, gli elementi <strong>di</strong> dettaglio delle facciate e della<br />

copertura, i vani e gli ambienti interni.<br />

3. Nella rappresentazione delle piante, delle sezioni e soprattutto dei prospetti delle facciate<br />

devono essere chiaramente in<strong>di</strong>cate le finiture, le cornici, i bugnati, le strutture in pietra e gli<br />

altri elementi decorativi presenti e strutturali presenti con le principali caratteristiche, compreso<br />

iscrizioni, insegne, targhe e stemmi, il tipo ed il colore delle tinteggiature esistenti, eventuali<br />

superfetazioni o materiali incongrui. Qualora l’intervento riguar<strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici inseriti all'interno <strong>di</strong><br />

corti, aie e spazi aperti comuni con e<strong>di</strong>fici tra loro contermini o con pareti aderenti, il rilievo<br />

deve comprendere anche le facciate dei corpi <strong>di</strong> fabbrica a<strong>di</strong>acenti e contigui.<br />

4. In riferimento alle singole componenti e<strong>di</strong>lizie, costituenti il fabbricato, il Regolamento<br />

e<strong>di</strong>lizio definisce specifici criteri per la conduzione e la realizzazione degli interventi <strong>di</strong> restauro<br />

con particolare attenzione per: coperture e manti do copertura, gronde, canali e pluviali,<br />

comignoli, canne fumarie, abbaini, lucernari ed altri elementi sporgenti del tetto, tessiture<br />

murarie, intonaci, e finitura dei prospetti, aperture <strong>di</strong> porte e finestre, davanzali e soglie,<br />

inferiate e grate, infissi e <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> oscuramento, balconi, terrazzi e scale esterne, loggiati e<br />

altane, porticati, pergolati tettoie.<br />

5. In attesa della definizione delle specifiche <strong>di</strong>sposizioni nel Regolamento e<strong>di</strong>lizio comunale,<br />

per gli interventi soggetti a restauro e risanamento conservativo si applica la <strong>di</strong>sciplina <strong>di</strong> cui<br />

all’articolo 17 del Piano <strong>di</strong> recupero dei centri <strong>di</strong> antica formazione della montagna e del<br />

Capoluogo, <strong>di</strong> cui al precedente articolo 25.<br />

.......................................................................................................................... Pag. 121

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!