REGOLAMENTO URBANISTICO - Comune di Seravezza
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<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Seravezza</strong> - Regolamento Urbanistico<br />
................................................... NORME E REGOLE DI GOVERNO, GESTIONE E ATTUAZIONE<br />
- nei casi in cui si manifestano fenomeni <strong>di</strong> instabilità generalizzata (popolamenti composti<br />
da grosse piante <strong>di</strong> età elevata e/o con vitalità ridotta, presenti in zone con versanti molto<br />
acclivi, fenomeni <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssesto idrogeologico palese o incipiente, substrato poco<br />
permeabile, impluvi, ecc.) ad interventi <strong>di</strong> trasformazione in boschi misti, governati a<br />
ceduo;<br />
- nelle selve da frutto collocate in vicinanza dei centri abitati e già servite da strade, in<br />
stazioni con pendenza moderata, con<strong>di</strong>zioni pedoclimatiche favorevoli alla specie e<br />
moderata incidenza delle avversità fungine, al mantenimento e riqualificazione della<br />
produzione;<br />
- nelle situazioni <strong>di</strong> particolare vitalità è possibile perseguire una trasformazione strutturale<br />
verso popolamenti idonei alla produzione <strong>di</strong> legname <strong>di</strong> grosse <strong>di</strong>mensioni;<br />
- negli altri casi sono ammessi moderati interventi colturali per assecondare i processi<br />
naturali <strong>di</strong> successione secondaria;<br />
- nei castagneti umi<strong>di</strong> caratterizzati da sottobosco ricco in pteridofite sono da limitare gli<br />
interventi forestali che possano danneggiare rare specie <strong>di</strong> interesse conservazionistico;<br />
e) nei boschi semi-naturali a dominanza <strong>di</strong> pino marittimo (Pinus pinaster Aiton), gli interventi<br />
e le attività devono essere orientati ad assecondare il <strong>di</strong>namismo naturale in atto,<br />
sgombrando gradualmente il soprassuolo della stessa conifera, una volta che abbia raggiunto<br />
la maturità economica;<br />
f) nelle aree boscate artificialmente per impianto o neoformazione (boschi <strong>di</strong> conifere o con<br />
forte presenza <strong>di</strong> Robinia - Robinia pseudoacacia L.), alla progressiva sostituzione con<br />
specie spontanee ed al miglioramento della qualità forestale.<br />
4. Al fine <strong>di</strong> contribuire alla prevenzione <strong>di</strong> incen<strong>di</strong> nelle zone più vulnerabili (pinete), i piani<br />
attuativi, i piani delle attività estrattive e i progetti <strong>di</strong> coltivazione, gli interventi <strong>di</strong> natura<br />
e<strong>di</strong>lizia <strong>di</strong>retti soggetti al rilascio <strong>di</strong> titoli abilitativi, dovranno perseguire:<br />
- interventi preventivi <strong>di</strong> trasformazione verso cenosi miste <strong>di</strong> latifoglie spontanee;<br />
- interventi preventivi <strong>di</strong> riduzione e regolazione della <strong>di</strong>stribuzione del combustibile nello<br />
spazio;<br />
- realizzazione <strong>di</strong> viali parafuoco attestati sulla viabilità;<br />
- in<strong>di</strong>viduazione e pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> riserve d’acqua utilizzabili per il rifornimento <strong>di</strong> mezzi<br />
aerei e/o terrestri.<br />
Articolo 97. Prescrizioni e misure per la tutela degli ambienti umi<strong>di</strong> e ripariali<br />
1. I boschi e le altre formazioni arboree ed arbustive ripariali (Salix spp , Populus spp, Alnus<br />
spp), che si sviluppano lungo i corsi d'acqua, sono un elemento essenziale per la funzionalità del<br />
sistema biologico. Essi costituiscono un habitat per molte specie faunistiche, si configurano<br />
come elemento <strong>di</strong> connessione tra i rilievi delle Apuane e la pianura costiera, favoriscono il<br />
mantenimento <strong>di</strong> un elevata qualità delle acque agendo da filtro rispetto alle fonti<br />
d'inquinamento <strong>di</strong>ffuse, “fasce tampone”, e ombreggiando l'alveo contribuiscono a mantenere<br />
bassa la temperatura dell'acqua riducendo il rischio <strong>di</strong> episo<strong>di</strong> acuti <strong>di</strong> ipossia e<br />
conseguentemente <strong>di</strong> scomparsa delle specie ittiche.<br />
2. Ai fini <strong>di</strong> tutelare tale componente si stabiliscono le seguenti <strong>di</strong>rettive attraverso da osservare<br />
e perseguire nella formazione dei piani attuativi, nei piani delle attività estrattive e nei progetti<br />
<strong>di</strong> coltivazione, negli interventi <strong>di</strong> natura e<strong>di</strong>lizia <strong>di</strong>retti soggetti al rilascio <strong>di</strong> titoli abilitativi::<br />
a) è costituita una fascia <strong>di</strong> rispetto dal limite esterno <strong>di</strong> tale vegetazione <strong>di</strong> 3,00 mt. all'interno<br />
della quale non sono consentite lavorazioni profonde del suolo, accensione <strong>di</strong><br />
fuochi,movimenti <strong>di</strong> terreno che provochino mutamenti del profilo della successione degli<br />
strati,interventi <strong>di</strong> captazione delle acque che pregiu<strong>di</strong>chino la sopravvivenza delle specie<br />
igrofile;<br />
b) l'utilizzo della vegetazione e la ripulitura degli alvei sono interventi consentiti purché<br />
strettamente necessari per esigenze <strong>di</strong> prevenzione e mitigazione dei rischi idraulici. Nella<br />
loro programmazione si dovrà aver cura <strong>di</strong> non intervenire contemporaneamente, nella stessa<br />
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