REGOLAMENTO URBANISTICO - Comune di Seravezza
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<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Seravezza</strong> - Regolamento Urbanistico<br />
................................................... NORME E REGOLE DI GOVERNO, GESTIONE E ATTUAZIONE<br />
possibili evoluzioni, l’evoluzione naturale delle aree su substrato siliceo con dominanza<br />
<strong>di</strong> brughiere e fruticeti misti, l’evoluzione naturale su suoli decarbonati o silicei;<br />
c) nei pascoli non compresi nelle aree <strong>di</strong> cui ai punti precedenti a) e b) e nelle aree agricole<br />
montane, inse<strong>di</strong>amenti sparsi e temporanei montani, più spesso in zone poco acclivi <strong>di</strong><br />
modellamento glaciale (“alpeggi”), la gestione, gli interventi e le attività devono essere<br />
orientati al mantenimento delle attività agro-pastorale, attraverso:<br />
- la riqualificazione delle infrastrutture necessarie e il recupero delle strutture esistenti<br />
anche in funzione <strong>di</strong> utilizzi turistico-escursionistici;<br />
- la manutenzione in aree che possono svolgere funzione <strong>di</strong> collegamento ecologico fra i<br />
<strong>di</strong>versi rilievi apuani;<br />
d) nelle aree rupestri con caratteristiche idonee alla ni<strong>di</strong>ficazione degli uccelli rupicoli si dovrà<br />
verificare la presenza <strong>di</strong> coppie ni<strong>di</strong>ficanti al fine <strong>di</strong> regolamentare le attività <strong>di</strong> arrampicata.<br />
2. Sono sempre comunque da evitare:<br />
- la realizzazione <strong>di</strong> rinver<strong>di</strong>menti e ricostituzione <strong>di</strong> coperture vegetali, fatta eccezione per gli<br />
interventi <strong>di</strong> restituzione con l’utilizzazione <strong>di</strong> ecotipi locali <strong>di</strong> specie erbacee ed arbustive;<br />
- è vietata la formazione, apertura o completamento <strong>di</strong> strade, fatta eccezione per quelle non<br />
asfaltate e ad esclusivo uso agro-forestale.<br />
Articolo 96. Prescrizioni e misure per la gestione delle aree boscate<br />
1. Le aree boscate, così come definite all'articolo 3 della L.R. 21 marzo 2000, n. 39 e succ.<br />
mod. ed integr., escluse quelle ripariali, <strong>di</strong> cui all'articolo 97 delle presenti norme, devono essere<br />
garantite nella loro integrità ne vanno potenziate le qualità ambientali al fine <strong>di</strong> <strong>di</strong>fendere<br />
l’assetto idrogeologico, prevenire l’innesco <strong>di</strong> processi erosivi, ripristinare e consolidare la<br />
funzionalità ecologica, conservare le comunità biologiche e i biotopi in esse comprese,<br />
recuperare le aree in stato <strong>di</strong> degrado, anche in coerenza e sinergia con le politiche del Parco<br />
delle Alpi Apuane<br />
2. Per quanto riguarda <strong>di</strong>rettive per il taglio e l'utilizzazione dei boschi e la realizzazione delle<br />
opere connesse, vale quanto previsto Regolamento Forestale della Toscana (D.P.G.R.<br />
08.08.2003, n.48/R ). Tutto quanto <strong>di</strong>sposto da tali normative va osservato per tutti i tipi <strong>di</strong><br />
bosco presenti nel territorio comunale a prescindere dalle specie che li compongono,<br />
dall'estensione e dall'ubicazione.<br />
3. Al fine <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi <strong>di</strong> cui al comma 1 la gestione, gli interventi e le attività<br />
relativi alla risorsa bosco devono essere orientati al raggiungimento <strong>di</strong> sufficienti con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />
naturalità, al mantenimento della bio<strong>di</strong>versità e dei processi <strong>di</strong>namici dell’ecosistema, alla<br />
massimizzazione della complessità strutturale in ragione della migliore funzionalità<br />
bioecologica, al mantenimento delle funzioni protettive e produttive escludendo azioni <strong>di</strong><br />
isolamento ed enucleazione delle aree <strong>di</strong> maggior valore; a tal fine sono stabilite le seguenti<br />
<strong>di</strong>rettive da osservare e perseguire nella formazione dei piani attuativi, nei piani delle attività<br />
estrattive e nei progetti <strong>di</strong> coltivazione, negli interventi <strong>di</strong> natura e<strong>di</strong>lizia <strong>di</strong>retti soggetti al<br />
rilascio <strong>di</strong> titoli abilitativi:<br />
a) è costituita una fascia <strong>di</strong> rispetto, dal limite esterno <strong>di</strong> tale vegetazione, <strong>di</strong> 3,00 mt. all'interno<br />
della quale non sono consentite lavorazioni profonde del suolo, accensione <strong>di</strong><br />
fuochi,movimenti <strong>di</strong> terreno che provochino mutamenti del profilo della successione degli<br />
strati, interventi <strong>di</strong> captazione delle acque;<br />
b) nelle faggete la gestione, gli interventi e le attività devono essere orientati:<br />
- alla stretta conservazione ed evoluzione naturale nei casi <strong>di</strong> cedui in stazioni rupestri o<br />
comunque <strong>di</strong> accesso molto <strong>di</strong>fficile o nelle situazioni <strong>di</strong> particolare valore;<br />
- alla riqualificazione del patrimonio forestale, con interventi che favoriscano l’avviamento<br />
a fustaia, negli altri casi;<br />
c) nei boschi misti <strong>di</strong> latifoglie gli interventi e le attività devono essere orientati: alla<br />
conservazione e riqualificazione del patrimonio forestale e della vegetazione caratterizzante;<br />
d) nei castagneti, gli interventi e le attività devono essere orientati:<br />
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