REGOLAMENTO URBANISTICO - Comune di Seravezza
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<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Seravezza</strong> - Regolamento Urbanistico<br />
................................................... NORME E REGOLE DI GOVERNO, GESTIONE E ATTUAZIONE<br />
rispettivamente approvabili ed agibili soltanto se corredati della valutazione della<br />
vulnerabilità reale locale e dal progetto delle opere volte alla mitigazione del rischio<br />
potenziale specifico, eventualmente necessarie.<br />
7. In occasione <strong>di</strong> ogni trasformazione, riguardante immobili dei quali facciano parte, o siano<br />
pertinenziali, superfici, coperte e scoperte, a<strong>di</strong>bibili alla produzione o allo stoccaggio <strong>di</strong> beni<br />
finali, interme<strong>di</strong> e <strong>di</strong> materie prime, ovvero <strong>di</strong> qualsiasi merce suscettibile <strong>di</strong> provocare scolo <strong>di</strong><br />
liqui<strong>di</strong> inquinanti, devono essere osservate le seguenti <strong>di</strong>sposizioni:<br />
- tutte le predette superfici devono essere adeguatamente impermeabilizzate, e munite <strong>di</strong> opere<br />
<strong>di</strong> raccolta dei liqui<strong>di</strong> <strong>di</strong> scolo provenienti dalle medesime superfici;<br />
- le opere <strong>di</strong> raccolta dei liqui<strong>di</strong> <strong>di</strong> scolo devono essere <strong>di</strong>mensionate in funzione anche delle<br />
acque <strong>di</strong> prima pioggia, per esse intendendosi quelle in<strong>di</strong>cativamente corrispondenti, per<br />
ogni evento meteorico, a una precipitazione <strong>di</strong> 5 millimetri uniformemente <strong>di</strong>stribuita<br />
sull'intera superficie scolante servita dalla rete <strong>di</strong> drenaggio;<br />
- le acque <strong>di</strong> prima pioggia, devono essere convogliate nella rete fognante per le acque nere,<br />
con o senza pretrattamento secondo quanto concordato con il soggetto gestore della<br />
medesima rete fognaria, oppure smaltite in corpi idrici superficiali previo adeguato<br />
trattamento;<br />
- le acque meteoriche eccedenti quelle <strong>di</strong> prima pioggia possono essere smaltite in corpi idrici<br />
superficiali, ove ammissibile in relazione alle caratteristiche degli stessi, o in fognatura o in<br />
impianti consortili appositamente previsti.<br />
8. Le attività produttive, ivi comprese quelle agricole, per quanto attiene il fabbisogno idrico<br />
dovranno prevedere:<br />
- il riciclo <strong>di</strong> acque interne, il riuso <strong>di</strong> acque esterne (da impianti <strong>di</strong> depurazione civile o da<br />
altri impianti produttivi), il riuso consortile o limitrofo <strong>di</strong> acque interne con sistema <strong>di</strong><br />
utilizzo a cascata, secondo i criteri definiti nella normativa tecnica della L. 36/94, salvo<br />
motivate ragioni tecniche e/o economiche contrarie;<br />
- la raccolta e l’impiego delle acque meteoriche;<br />
- la promozione <strong>di</strong> meto<strong>di</strong> e tecnologie per il risparmio idrico.<br />
9. Al fine <strong>di</strong> promuovere la limitazione all’utilizzo e al consumo passivo dell’acqua in tutti i<br />
progetti <strong>di</strong> nuove costruzioni e <strong>di</strong> ristrutturazioni per qualunque destinazione, con superficie ><br />
200 mq deve essere allegato un documento sul bilancio ambientale dell’immobile che evidenzi i<br />
consumi <strong>di</strong> acqua articolato per i <strong>di</strong>versi usi (potabile, produttivo, irrigazione, ecc.), le modalità<br />
<strong>di</strong> approvvigionamento, l’eventuale incidenza per la falda per quelli <strong>di</strong>rettamente emunti. In tale<br />
documento dovranno essere in<strong>di</strong>cate le modalità <strong>di</strong> contenimento dei consumi in<strong>di</strong>cando in<br />
particolare la possibilità <strong>di</strong> utilizzo <strong>di</strong> acqua non potabile o <strong>di</strong> riuso per consumi non domestici.<br />
Nel caso <strong>di</strong> fabbricati ad uso industriale e/o artigianale dovrà essere in<strong>di</strong>cata la possibilità <strong>di</strong><br />
riuso <strong>di</strong> acque <strong>di</strong> riciclo produttivo <strong>di</strong> recupero delle acque piovane <strong>di</strong> eventuali impianti <strong>di</strong><br />
depurazione.<br />
10. Al fine della tutela della falda idrica sotterranea, ogni prelievo sarà subor<strong>di</strong>nato all’assenso<br />
della Provincia <strong>di</strong> Lucca, della Autorità <strong>di</strong> Bacino Toscana Nord ai sensi delle normative vigenti<br />
in materia.<br />
11. Nel caso <strong>di</strong> opere ed interventi finalizzati esclusivamente alla captazione delle acque<br />
sotterranee (pozzi e/o sorgenti sia ad uso privato sia pubblico), si prescrive l’osservanza al<br />
D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.. Progetti <strong>di</strong> nuove opere <strong>di</strong> captazione, oltre alle normative vigenti in<br />
materia, dovranno rispettare quanto previsto dal D.Lgs. 152/2006 e succ. mod. ed int..<br />
12. Ai fini della tutela e salvaguar<strong>di</strong>a delle risorse idriche si dovrà fare riferimento a quanto<br />
contenuto nel D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. nonché al Piano <strong>di</strong> Tutela delle Acque approvato dalla<br />
Regione Toscana ai sensi della Direttiva 2000/60/CEE del D.Lgs. 152/99 e smi e alla L.R.<br />
20/2006.<br />
13. Gli scarichi liberi nel suolo e nel sottosuolo, in qualsiasi con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> vulnerabilità<br />
idrogeologica potenziale intrinseca, sono ammessi con le limitazioni <strong>di</strong> cui al Capo III del<br />
D.Lgs. 152/06 e s.m.i..<br />
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