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Il leptone tau

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<strong>Il</strong> <strong>leptone</strong> <strong>tau</strong> <br />

Par-celle III -­‐ M.Calvi 2013


Verso la scoperta <br />

• <strong>Il</strong> <strong>leptone</strong> <strong>tau</strong> e’ piu’ pesante dei leptoni, cos-tuisce, insieme al suo neutrino, <br />

la terza generazione ( e ul-ma, almeno per quanto riguarda i leptoni associa- <br />

a neutrini leggeri) <br />

• Fu scoperto nel 1975 da M.Perl (Nobel per questo nel 1995) a SLAC. <br />

• Situazione di partenza: no- eleNrone e muone <br />

-­‐ le sezioni d’urto di scaNering inelas-co eleNrone-­‐protone e muone-­‐protone <br />

ad alte energie non evidenziavano differenze. <br />

-­‐ eleNrone e muone due “copie” con proprieta’ simili sono membri di una <br />

sequenza di leptoni l ,ν l (un <strong>leptone</strong> carico e un neutrino leggero, ciascuna <br />

con la propria legge di conservazione) ce ne sono altri <br />

-­‐ <strong>Il</strong> successivo <strong>leptone</strong> carico, se ha massa maggiore del muone puo’ decadere <br />

nei leptoni leggeri ma anche in adroni: l àν l π , l àν l ρ … <br />

Si osserva il decadimento K àµ ν µ ma non K àl ν l quindi la massa del <br />

prossimo <strong>leptone</strong> deve essere maggiore del kaone. Allora avra’ una vita <br />

media troppo corta per essere osservato (rispeNo le tecnologie di allora) <br />

prima di decadere.


La scoperta <br />

• La miglior possibilita’ per studiarlo: la produzione da interazione <br />

eleNromagne-ca: e + e à γ à l + l <br />

• Si cercano leptoni “sequenziali” ai primi acceleratori ad anello e + e : SPEAR a <br />

SLAC (USA) e DORIS a DESY (Amburgo) con energie dei fasci > 1 GeV. <br />

• Si cercano even- e + e à l + l con decadimen- del <strong>leptone</strong>: <br />

l + à ν l µ + ν µ<br />

l à ν l e ν e <br />

quindi: <br />

e + e à µ + e (µ e + ) + energia mancante


• Vengono osserva- even- del -po: e + e à µ + e + energia mancante <br />

non ci sono altre sorgen- note di even- di questo -po. <br />

• La misura della sezione d’urto e totale e differenziale conferma che si traNa <br />

della produzione e decadimento di una par-cella pun-forme, di spin ½. <br />

• Si rivelano anche even- in cui uno dei due leptoni decade in adroni: <br />

e + e à µ + + adroni + energia mancante <br />

• Successivi esperimen- confermarono le osservazioni. Si esclusero <br />

esplicitamente altri valori di spin: 0, 1, 3/2. Si osservarono altri modi di <br />

decadimento. <br />

• Numerosi esperimen- successivamente hanno misurato le proprieta’ dei <strong>tau</strong> <br />

prodob da acceleratori e + e , e ad acceleratori adronici.


• Due diagrammi possibili: <br />

Produzione e + e à τ + τ <br />

• Per eleNroni e positroni non polarizza- la sezione d’urto differenziale e’ <br />

composta di tre termini: scambio di fotone, scambio Z 0 e interferenza tra i due: <br />

per energie nel centro di massa inferiori alla Z 0 il primo termine e’ dominante. <br />

• Se si assume che gli accoppiamen- del <strong>tau</strong> al fotone e alla Z 0 siano uguali a quelli <br />

del muone (ipotesi di universalita’ leptonica) le uniche differenze rispeNo la <br />

sezione d’urto e + e à µ + µ sono quelle dovute alla diversa massa.


Sezione d’urto di produzione a √s


• Per confron- precisi con la teoria andranno considerate anche le possibili <br />

correzioni radia-ve, che hanno diversi contribu-:


Produzione alla Z 0 <br />

e + <br />

Ζ 0 f <br />

e f <br />

g L<br />

= I 3<br />

!Qsin 2 ! W<br />

c V<br />

= g L<br />

+ g R<br />

= I 3<br />

! 2Qsin 2 ! W<br />

g R<br />

= !Qsin 2 ! W<br />

c A<br />

= g L<br />

! g R<br />

= I 3<br />

g L ! = !1/ 2 + sin 2 " W<br />

g R ! = +sin 2 " W<br />

c V ! = !1/ 2 + 2sin 2 " W<br />

c A ! = !1/ 2<br />

! (e + e ! " Z " f f ) = 12" # ee<br />

# ff<br />

2<br />

s # Z<br />

G<br />

!(Z " f f ) = N F<br />

M 3 Z<br />

f<br />

6! 2 (c 2 V<br />

+ c 2 A<br />

)<br />

• Dalle misure di sezione d’urto della Z 0 in coppie di leptoni <strong>tau</strong> si oNengono i <br />

parametri della Z 0 . <br />

• Dal confronto con gli altri canali leptonici si ricavano test di universalita’ leptonica <br />

per le corren- deboli neutre. <br />

• I <strong>tau</strong> sono gli unici leptoni con cui si puo’ anche misurare l’esistenza della <br />

polarizzazione longitudinale nella produzione da Z 0 dalla distribuzione cinema-ca <br />

dei prodob di decadimento. Ad esempio si usa τ + à π + ν τ .


Produzione da decadimen- di W <br />

• W + à τ + ν τ<br />

• Poiche’ anche la massa del <strong>tau</strong> e’ trascurabile rispeNo quella del W: (m τ /m W ) 2


Produzione da decadimen- di adroni <br />

• Abbiamo gia’ considerato i decadimen- puramente leptonici dei mesoni carichi. <br />

• Pione e kaone sono piu’ leggeri del <strong>tau</strong>. Quindi si puo’ avere produzione solo da <br />

D + à τ + ν τ , D s<br />

+ <br />

à τ + ν τ , B + à τ + ν τ<br />

!(D s + " ! + ! !<br />

) = G2 F<br />

8! V cs<br />

2<br />

2<br />

f 2 m !<br />

D s<br />

m (m 2 3 D s<br />

# m 2 !<br />

) 2<br />

Ds<br />

• Poiche’ la decay rate e’ proporzionale alla massa del <strong>leptone</strong> al quadrato, il <br />

decadimento in <strong>tau</strong> e’ sempre favorito rispeNo quello in muoni o eleNroni. <br />

• Fra D s e D + la produzione maggiore e dal D s , perche’ la massa del mesone e’ <br />

2 2<br />

maggiore e per il faNore CKM V cs<br />

/ V cd<br />

• Per il D s il BR e’ misurato <br />

B(D + s<br />

! ! + " !<br />

) = ( 5.61± 0.24)%<br />

• Per il il D + , non esiste ancora ancora una misura, ma solo un limite superiore: <br />

Branching frac-on ~< 1.2%


• Per il B + , a causa del faNore V ub il branching ra-o per il decadimento puramente <br />

• leptonico e’ molto piccolo: <br />

B(B + ! ! + " !<br />

) " 1.6 #10 $4<br />

• TuNavia si puo’ avere produzione nel decadimento semileptonico, in questo caso <br />

da parte di tub gli adroni con b. <br />

• La misura inclusiva (faNa a LEP ) fornisce: <br />

B(B ! X! + " !<br />

) = ( 2.41± 0.23)%


Decadimen- del <strong>tau</strong> <br />

• Essendo il piu’ pesante dei leptoni ha diversi modi di decadimento possibili. <br />

• Tub i decadimen- del <strong>tau</strong> avvengono per emissione di un W virtuale: <br />

τ + àν τ W + con W + àpar-celle finali <br />

aNraverso grafici del -po: <br />

• <strong>Il</strong> ver-ce τ + àν τ W + e’ lo stesso che per un eleNrone. <br />

• Si sono cercate possibili deviazioni dall’accoppiamento V-­‐A del modello <br />

standard aNraverso lo studio della forma dello speNro in energia del <strong>leptone</strong> <br />

(eleNrone o muone) emesso nel decadimento.


Decadimen- del <strong>tau</strong> <br />

• Una s-ma approssimata del branching ra-o leptonico si puo’ fare considerando <br />

che esistono i decadimen- in e, µ e coppie di quarks: u-­‐dbar o u-­‐sbar (con il <br />

corrispondente faNore di colore). <br />

• La coppia di quarks poi adronizza in uno o piu’ adroni. <br />

• Se si trascura u-­‐sbar, che e’ soppresso rispeNo u-­‐dbar da un faNore |V us | 2 /|V ud | 2 <br />

tanθ 2 Cabibbo ~ 0.05, ci si aspeNa B ~ 1/(1+1+3) = 0.20. <br />

• I valori misura- sono: <br />

B( ! " e ! " e<br />

" !<br />

) = (17.85± 0.05)%<br />

B( ! " µ ! " µ<br />

" !<br />

) = (17.36 ± 0.05)%<br />

B( ! " # ! " !<br />

) = (10.91± 0.07)%<br />

B( ! " # ! # + # ! " !<br />

) = (9.32 ± 0.07)%<br />

B( ! " K ! " !<br />

X) = (1.57± 0.03)%


Misura della massa del <strong>leptone</strong> <strong>tau</strong> <br />

• Le masse dei leptoni sono parametri fondamentali del MS. Non sono definite <br />

dalla teoria, vanno misurate sperimentalmente. <br />

• La precisione nella conoscenza del valore delle masse e’ importante ad esempio <br />

per il calcolo delle decay rate che sono proporzionali alla quinta potenza della <br />

massa. <br />

• Due metodi segui- per la misura precisa della massa del <strong>leptone</strong> <strong>tau</strong>: <br />

– Dall’andamento in soglia della sezione d’urto di produzione in e + e à τ + τ <br />

– Dalla ricostruzione completa dei prodob di decadimento <br />

neutrino mancante àmetodo della pseudo-­‐massa


Misura della massa dalla sezione d’urto <br />

• La sezione d’urto di produzione una coppia di leptoni <strong>tau</strong> in e + e à τ + τ varia <br />

in funzione dell’energia dei fasci, con andamento a soglia. <br />

• E’ possibile per energia dei fasci E beam > m τ cioe’ s = (2E beam ) 2 > 4 m τ <br />

2<br />

<br />

! (e + e ! " " + " ! ) = 4#$ 2<br />

3s<br />

1! 4m2 "<br />

s<br />

# &<br />

1+ 2m2 "<br />

% (<br />

$ s '<br />

• Lo studio della produzioni di coppie di <strong>tau</strong> in funzione dell’energia dei fasci <br />

permeNe una determinazione della massa della par-cella prodoNa <br />

• Per una misura precisa della massa e’ necessaria la conoscenza precisa di s, <br />

à cri-co e’ l’acceleratore e la capacita’ di misurare bene la sua l’energia. <br />

• Necessario ovviamente saper rivelare i due <strong>tau</strong> prodob e separarli dagli even- <br />

di fondo. <br />

• Da considerare anche le correzioni alla sez. d’urto Born dovute alla radiazione <br />

di stato iniziale (degli eleNroni) e finale (dei <strong>tau</strong>), alla polarizzazione del vuoto <br />

(emissione fotoni virtuali), e di interazioni Coulombiane.


Misura a: <br />

• La produzione di <strong>tau</strong> e’ misurata in 9 pun- , variando l’energia dei fasci tra <br />

1772 e 1889 MeV . Le misure soNo soglia servono a determinare il contributo di <br />

even- di fondo (non-­‐<strong>tau</strong>) quelle ad alta energia ad oNenere la normalizzazione, <br />

rispeNo il valore noto della sezione d’urto. Se ne ricava:


Misura della pseudo-­‐massa <br />

• Consideriamo un <strong>leptone</strong> <strong>tau</strong> prodoNo in e + e à τ + τ (alla Z 0 , o a √s~10 GeV), <br />

e il suo decadimento τ à h ν τ dove h rappresenta un adrone carico (pione/<br />

kaone) o il sistema di 3 o piu’ adroni carichi. <br />

• Conservazione energia e momento: <br />

dove e sono i 4-­‐momen-, 3-­‐momen- ed energie del <br />

<strong>tau</strong> e del sistema adronico rispebvamente, e ψ e’ l’angolo tra la direzione del <br />

<strong>tau</strong> e il sistema adronico. <br />

• Assumendo: m ν = 0 <br />

• E τ = E beam <br />

dalla misura dell’energia e della massa adronica E h ,m h si potrebbe ricavare la <br />

massa del <strong>tau</strong>, se fosse noto ψ. <br />

• Ponendo ψ=0 si definisce una psudomassa che fornisce un limite: m p ≤ m τ . <br />

• <strong>Il</strong> valore della massa del <strong>tau</strong> si ricava studiando lo speNro della pseudo-­‐massa, <br />

dall’end-­‐point.


Misura di m τ al LEP <br />

• A LEP1, alla Z 0 si producono coppie di <strong>tau</strong> nel dacadimento: Z 0 à τ + τ <br />

• Dato il boost del <strong>tau</strong> prodoNo con E~45 GeV, l’angolo ψ e’ dell’ordine di pochi gradi <br />

• Si usano diversi modi di decadimento del <strong>tau</strong> in 2 o piu’ corpi e per ciascuno si <br />

studia la pseudo-­‐massa. <br />

• Quanto maggiore e’ la massa del sistema adronico considerato tanto piu’ ψ~0 e <br />

la pseudo-­‐massa approssima bene m τ ..


Misura di m τ alle B-­‐Factories <br />

• Alle B-­‐Factories, a √s=10.58 GeV, la sezione d’urto per produzione di <strong>tau</strong> in <br />

e + e à τ + τ e’ 0.92 nb. Sono sta- prodob pertanto mol- milioni di coppie di <strong>tau</strong>. <br />

• Si puo’ assumere che l’energia del <strong>tau</strong> sia la meta’ dell’energia nel centro di <br />

massa. Si definisce anche in questo caso una pseudo-­‐massa che risulta uguale <br />

alla massa del <strong>tau</strong> nel limite di emissione dell’adrone collineare (end-­‐point dello <br />

speNro).


Misura di m τ a Babar <br />

• L’allargamento all’end-­‐point e la lunga coda sono dovu- alla risoluzione <br />

sperimentale nella misura del sistema adronico e alla radiazione di stato iniziale <br />

e finale (trascurata facendo l’approssimazione E τ = √s/2). <br />

• Dal fit allo speNro di ricava:


Test di CPT con leptoni <strong>tau</strong> <br />

• L’invarianza per trasformazioni combinate di CPT e’ una simmetria del MS e in <br />

generale delle teorie di campo locali. L’evidenza di una violazione sarebbe un <br />

segnale importante di non validita’ del MS. <br />

• <strong>Il</strong> test piu’ comuni riguardano la differenza di massa di vita media tra par-cella <br />

e an-par-cella. <br />

• <strong>Il</strong> piu’ stringente e’ sulla differenza di massa dei kaoni neutri: <br />

• <strong>Il</strong> metodo della pseudo-­‐massa permeNe di misurare la massa del <strong>tau</strong> anche <br />

separando tra leptoni posi-vi e nega-vi. Si oNengono due misure di massa e si <br />

fa un test di CPT. <br />

• Ul-mo risultato (Babar)


Vita media <br />

• A par-re dalla vita media del muone si puo’ s-mare quella del <strong>tau</strong> dalla <br />

relazione: <br />

! m<br />

! !<br />

= ! µ<br />

$<br />

µ #<br />

" m<br />

&<br />

! %<br />

5<br />

B(! ' ( e ' " e<br />

" !<br />

) ) 0.29ps<br />

• <strong>Il</strong> valore e’ inferiore a quello dei mesoni D e B. La sua misura richiede rivelatori <br />

con grande precisione spaziale. <br />

• E’ stata faNa al LEP, grazie al boost guadagnato nella produzione alla Z 0 , con <br />

metodi simili a quelli vis- per gli adroni B. <br />

• Nuove misure alle B-­‐Factories sono ancora in corso. <br />

• Media PDG 2012: <br />

! !<br />

= (290.6 ±1.0)!10 "15 s<br />

c! = 87µm


Esempio di misura vita media a LEP <br />

• DELPHI (LEP) alla Z 0 . Diversi metodi u-lizza- con i diversi modi di decadimento. <br />

• Per i decadimen- in 1 traccia carica si usa il parametro d’impaNo. <br />

• Per i decadimen- in 3 pioni e’ possibile ricostruire il ver-ce corrispondente al <br />

decadimento del <strong>tau</strong> e determinare la lunghezza di decadimento, cioe’ la <br />

distanza dall’origine delle collisioni (ver-ce primario), <br />

• Si misura la lunghezza di decadimento nel <br />

piano trasverso. <br />

• Si determina il tempo divindendo L per: <br />

correggendo s per l’energia persa per la <br />

radiazione di fotoni. <br />

• L’angolo e’ determinato usando l’asse <br />

(thrust) dell’evento.


Test di universalita’ leptonica <br />

• Dalle misure delle vite medie, delle masse e dei B dei leptoni si ricava un test <br />

dell’universalita’ leptonica (accoppiamento dei diversi leptoni ai W) <br />

I faNori f di spazio fasi ed r RC per le correzioni radia-ve sono: <br />

• I risulta- sono consisten- con il MS, in cui tali rappor- valgono 1.


Misura di |V us |dai decadimen- del <strong>tau</strong> <br />

V us ≅ sin θ Cabibbo λ <br />

• Una misura di |V us | si puo’ oNenere dai decadimento del <strong>tau</strong> in kaoni τ à K ν τ <br />

• Si misura direNamente dal rapporto di B rispeNo i decadimen- in eleNroni. <br />

• Oppure si ricava |V us |/ |V ud | dalla misura del rapporto rispeNo i decadimen- in <br />

pioni. <br />

• I risulta- che si oNengono per i parametri di CKM sono consisten- con l’ipotesi di <br />

l’unitarieta’ di CKM.


<strong>Il</strong> neutrino <strong>tau</strong> <br />

• L’evidenza indireNa della sua esistenza si e’ avuta nello studio dei leptoni carichi. <br />

• La prima evidenza direNa dell’esistenza del neutrino <strong>tau</strong> e’ solo del 2010 da parte <br />

dell’esperimento DONUT (Direct Observa-on of NU Tau) al Fermilab. <br />

• Successivamente l’esperimento OPERA al Gran Sasso ha osservato la comparsa di <br />

neutrini <strong>tau</strong> in un fascio di neutrini mu, dovuta all’oscillazione del neutrino. <br />

• In entrambi gli esperimen- l’esistenza del neutrino <strong>tau</strong> e’ dimostrata dalla <br />

comparsa del <strong>leptone</strong> <strong>tau</strong> carico, che successivamente decade in adroni e <br />

neutrini. La traccia del <strong>tau</strong> carico e quelle dei suoi prodob di decadimento sono <br />

rivelate in emulsioni fotografiche che si alternano nel rivelatore a stra- di ferro, in <br />

cui il neutrino interagisce. <br />

• Dagli esperimen- di oscillazioni si hanno informazioni sulle differenze di masse <br />

dei neutrini. <br />

• A LEP ( gia’ negli anni 1990) dalla cinema-ca del decadimento del <strong>tau</strong> carico si <br />

erano ricava- dei limi- al valore della massa del neutrino <strong>tau</strong>.


DONUT


Misura della massa del neutrino <strong>tau</strong> <br />

• Lo studio dei decadimen- del <strong>tau</strong> permeNe di ricavare un limite superiore al <br />

valore della massa del neutrino. Si usano i decadimen- in 3 o 5 pioni che <br />

corrispondono alla maggior massa finale. <br />

• Per un decadimento a due corpi (considerando insieme il sistema adronico): <br />

• Da cui, nel sistema del centro di massa, e del laboratorio, rispebvamente: <br />

θ e’ l’angolo tra la direzione del <strong>tau</strong> e il sistema adronico, nel sistema a riposo <br />

del <strong>tau</strong>. L’energia del <strong>tau</strong> si assume essere uguale a quella del fascio. <br />

• La regione cinema-ca permessa dai diversi valori della massa del neutrino e’ <br />

definita da:


• Risultato: massa neutrino <strong>tau</strong> < 18.2 MeV/c 2 al 95% CL

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