Cap. 1 DEFDEF - Produzione Sostenibile del Cemento
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68 Figura 2: Quotazioni della plastica da riciclo, Germania, Italia - 2008/2009 600 500 400 300 200 100 0 Aug-08 Sep-08 Oct-08 Nov-08 Dec-08 Jan-09 Feb-09 Mar-09 Apr-09 May-09 Jun-09 Jul-09 Aug-09 Sep-09 Oct-09 Nov-09 Dic-09 350 300 250 200 150 100 50 0 -50 -100 ago-08 dic-08 apr-09 ago-09 dic-09 DPE shrink film natural PE mixed film Pet HPDE Film Fonte: Euwid e COREPLA 2.3.2 Andamento del settore a livello nazionale Gli imballaggi in plastica sono diffusi in tutta l'industria manifatturiera analogamente alla carta. Grazie all'esistenza di vari polimeri (polietilene, polietilentereftalato, polipropilene, polistirene espanso, etc.), caratterizzati da differenti peculiarità, assolvono le diverse funzioni richieste al packaging (di imballaggio primario, secondario o terziario) e trovano una collocazione all'interno dei diversi canali. 2.3.2.1 L’immesso al consumo di imballaggi La valutazione del quantitativo di imballaggi immessi al consumo è basata sui dati delle dichiarazioni del Contributo Ambientale elaborate dal CONAI. A seguito della generale crisi economica che ha colpito l’Europa nel 2009, anche il comparto delle materie plastiche ha subito un rallentamento. Il settore dell’imballaggio ha fatto registrare una consistente contrazione, con il consumo dei polimeri vergini che è diminuito di oltre il 6% rispetto al 2008 1 . Nel 2009, per la produzione di imballaggi plastici sono state utilizzate circa 3,1 milioni di tonnellate di polimeri vergini, che arrivano a circa 3,35 milioni di tonnellate di materie prime se si aggiungono i polimeri da riciclo e gli additivi (plastificanti, stabilizzanti, lubrificanti, etc.) usati nella lavorazione di alcune materie plastiche. Il quantitativo complessivo di imballaggi immessi al consumo nel 2009, considerando anche i quantitativi di import ed export, è stato pari a 2.092.000 tonnellate con una flessione del 5% rispetto al 2008. I polimeri vergini maggiormente usati sono stati il polietilene (PE), utilizzato prevalentemente nell’imballaggio flessibile, il polietilene tereftalato (PET) e il polipropilene (PP) utilizzati in prevalenza negli imballaggi rigidi. L’imballaggio primario copre quasi i due terzi del consumo complessivo, mentre l’imballaggio secondario arriva solo a poco più del 7% del totale. Osservando la distribuzione dell’immesso al consumo secondo i canali di formazione dei rifiuti, si può rilevare la netta prevalenza del canale domestico, mentre i quantitativi di industria e commercio arrivano nel complesso al 35% del totale, pur includendo i volumi di materiale (in particolare bottiglie e flaconi proveniente dal settore della ristorazione e catering), smaltiti con i rifiuti solidi urbani. L'immesso al consumo per la plastica ha rilevato un calo nel 2009 del 5,1% rispetto al 2008. La plastica è la filiera che, dopo il vetro, meno ha risentito della crisi complessiva anche grazie alla tenuta dei consumi alimentari e al crescente impiego di tale materiale nei settori più innovativi e in fase di crescita. 1) Dati elaborati da Plastic Consult per COREPLA
69 Tabella 1: Imballaggi in plastica immessi al consumo (000/ton) - 2005/2009 Immesso al consumo totale 2.100 2.202 2.270 2.205 2.092 - 5,1 Fonte: COREPLA 2005 2006 2007 2008 2009 Variazione % 2009/2008 Tabella 2: Composizione immesso al consumo (%) - 2007/2009 TIPOLOGIA 2007 2008 2009 Imballaggi flessibili 45,5 45,2 43,0 Imballaggi rigidi 47,1 47,3 48,3 Imballaggi di protezione/accessori 7,4 7,5 8,7 TOTALE 100,0 100,0 100,0 PE 51,9 52,0 50,1 PET 20,3 20,7 21,8 PP 16,9 16,6 17,3 PS/EPS 7,0 6,9 7,1 Altri 3,9 3,8 3,7 TOTALE 100,0 100,0 100,0 Imballaggi primari 65,5 64,9 65,5 Imballaggi secondari 7,8 7,2 7,2 Imballaggi terziari 26,7 27,9 27,3 TOTALE 100,0 100,0 100,0 Domestico 63,9 64,0 64,2 di cui contenitori per liquidi 21,4 21,8 22,6 Industria/uffici 16,8 17,0 16,0 Distribuzione/HO.RE.CA.* 19,3 19,0 19,8 TOTALE 100,0 100,0 100,0 del Riciclo 2010 l’Italia *Hotel, Restaurant e catering Fonte: COREPLA 2.3.2.2 La raccolta di imballaggi Il nuovo Accordo ANCI-CONAI ha rivolto maggior enfasi alla qualità, premessa necessaria per un riciclo efficiente, rimodulando le fasce qualitative della raccolta monomateriale. I quantitativi complessivi di raccolta differenziata urbana degli imballaggi in plastica nel 2009 sono aumentati dell’11%. Le tonnellate raccolte sono state 588.000. Tabella 3: Raccolta differenziata (000/ton) - 2005/2009 2005 2006 2007 2008 2009 Variazione % 2009/2008 Quantità raccolte 360 393 444 529 588 11 Fonte: COREPLA PLASTICA
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Fonte: Euwid e COREPLA<br />
2.3.2 Andamento <strong>del</strong> settore a livello nazionale<br />
Gli imballaggi in plastica sono diffusi in tutta l'industria manifatturiera analogamente alla<br />
carta. Grazie all'esistenza di vari polimeri (polietilene, polietilentereftalato, polipropilene,<br />
polistirene espanso, etc.), caratterizzati da differenti peculiarità, assolvono le diverse funzioni<br />
richieste al packaging (di imballaggio primario, secondario o terziario) e trovano una collocazione<br />
all'interno dei diversi canali.<br />
2.3.2.1 L’immesso al consumo di imballaggi<br />
La valutazione <strong>del</strong> quantitativo di imballaggi immessi al consumo è basata sui dati <strong>del</strong>le<br />
dichiarazioni <strong>del</strong> Contributo Ambientale elaborate dal CONAI. A seguito <strong>del</strong>la generale crisi<br />
economica che ha colpito l’Europa nel 2009, anche il comparto <strong>del</strong>le materie plastiche ha<br />
subito un rallentamento. Il settore <strong>del</strong>l’imballaggio ha fatto registrare una consistente contrazione,<br />
con il consumo dei polimeri vergini che è diminuito di oltre il 6% rispetto al 2008 1 .<br />
Nel 2009, per la produzione di imballaggi plastici sono state utilizzate circa 3,1 milioni di<br />
tonnellate di polimeri vergini, che arrivano a circa 3,35 milioni di tonnellate di materie prime<br />
se si aggiungono i polimeri da riciclo e gli additivi (plastificanti, stabilizzanti, lubrificanti, etc.)<br />
usati nella lavorazione di alcune materie plastiche. Il quantitativo complessivo di imballaggi<br />
immessi al consumo nel 2009, considerando anche i quantitativi di import ed export, è stato<br />
pari a 2.092.000 tonnellate con una flessione <strong>del</strong> 5% rispetto al 2008.<br />
I polimeri vergini maggiormente usati sono stati il polietilene (PE), utilizzato prevalentemente<br />
nell’imballaggio flessibile, il polietilene tereftalato (PET) e il polipropilene (PP) utilizzati in prevalenza<br />
negli imballaggi rigidi.<br />
L’imballaggio primario copre quasi i due terzi <strong>del</strong> consumo complessivo, mentre l’imballaggio<br />
secondario arriva solo a poco più <strong>del</strong> 7% <strong>del</strong> totale.<br />
Osservando la distribuzione <strong>del</strong>l’immesso al consumo secondo i canali di formazione dei<br />
rifiuti, si può rilevare la netta prevalenza <strong>del</strong> canale domestico, mentre i quantitativi di industria<br />
e commercio arrivano nel complesso al 35% <strong>del</strong> totale, pur includendo i volumi di materiale<br />
(in particolare bottiglie e flaconi proveniente dal settore <strong>del</strong>la ristorazione e catering),<br />
smaltiti con i rifiuti solidi urbani.<br />
L'immesso al consumo per la plastica ha rilevato un calo nel 2009 <strong>del</strong> 5,1% rispetto al<br />
2008. La plastica è la filiera che, dopo il vetro, meno ha risentito <strong>del</strong>la crisi complessiva<br />
anche grazie alla tenuta dei consumi alimentari e al crescente impiego di tale materiale nei<br />
settori più innovativi e in fase di crescita.<br />
1) Dati elaborati da Plastic Consult per COREPLA