Cap. 1 DEFDEF - Produzione Sostenibile del Cemento

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52 Le quotazioni risentono quasi esclusivamente dell'andamento della specifica area geografica, e spesso rappresentano esclusivamente un valore di riferimento, poiché i contratti vengono stipulati bilateralmente, fra singoli raccoglitori e le vetrerie. Nonostante tale esclusione dai mercati delle commodities, i rottami di vetro hanno subito un brusco calo nelle quotazioni, come dimostrano i dati relativi all'import europeo. In tale area, infatti, nonostante i volumi in ingresso siano diminuiti solo dell'1%, il valore della merce si è ridotto del 24% (Fonte: UN Comtrade). La causa principale risiede nella minor domanda da parte delle aziende utilizzatrici degli imballaggi, le quali hanno subito gli effetti negativi del calo dei consumi. Sui mercati esteri, come ad esempio nel Regno Unito, le quotazioni hanno vissuto un periodo di flessione tra settembre e dicembre 2008 e una risalita nei primi mesi del 2009. Successivamente, per la qualità brown si è avuto un nuovo periodo di discesa, mentre per il vetro clear è iniziata una fase di variabilità. Nel periodo tra ottobre 2008 e marzo 2009 i produttori di vetro in tutti i Paesi europei hanno ridotto il proprio output mediamente del 15%, ma con punte in negativo in alcuni casi anche del 40%. 2.2.2 Andamento del settore a livello nazionale I contenitori in vetro vengono impiegati esclusivamente come imballaggi primari. Grazie alle sue doti di trasparenza e inerzia, il vetro è utilizzato per il confezionamento e la conservazione dei prodotti prevalentemente alimentari e delle bevande, nonché di prodotti di lusso, quali ad esempio profumi e cosmetici. 2.2.2.1 L’immesso al consumo La filiera del vetro, rispetto alle altre filiere dell’imballaggio, risulta essere la meno toccata dalla crisi economica con un immesso al consumo in calo del 3,5% rispetto al 2008, poiché il suo utilizzo è strettamente connesso con i consumi di prodotti alimentari e, in particolare, di bevande. Tabella 1: Imballaggi immessi al consumo (000/ton) - 2005/2009 Fonte: COREVE 2005 2006 2007 2008 2009 VARIAZIONE % 2009/2008 2.117 2.133 2.157 2.139 2.065 -3,5 Figura 2: Imballaggi immessi al consumo (000/ton) - 2005/2009 2.180 2.160 2.140 2.120 2.100 2.080 2.060 2.040 2.020 2.000 Fonte: COREVE 2005 2006 2007 2008 2009

53 2.2.2.2 La raccolta Nel 2009 la raccolta differenziata nazionale dei rifiuti di imballaggio in vetro è cresciuta del 3,7% circa rispetto all’anno precedente, passando da 1.540.000 tonnellate del 2008 a 1.595.000 tonnellate nel 2009. Figura 3: Andamento raccolta rifiuti d'imballaggio in vetro (000/ton) - 2005/2009 1.600 1.400 1.200 1000 800 600 400 200 0 Fonte: COREVE 1372 1385 1400 1540 1595 2005 2006 2007 2008 2009 Se si confrontano i valori di raccolta di imballaggi con i quantitativi immessi al consumo dal 2005 al 2009 si nota una progressiva crescita della raccolta che passa dal 64,8% nel 2005 al 77,2% nel 2009. del Riciclo 2010 l’Italia Tabella 2: Raccolta degli imballaggi (000/ton) - 2005/2009 2005 2006 2007 2008 2009 RACCOLTA 1.372 1.385 1.400 1.540 1.595 % RISPETTO ALL'IMMESSO AL CONSUMO 64,8 64,9 64,9 72,0 77,2 Fonte: COREVE Gli imballaggi sono raccolti in modo differenziato e avviati verso le successive fasi di recupero e riciclo attraverso due percorsi distinti: 1. il flusso costituito dai quantitativi gestiti dal COREVE che, assieme alle aziende vetrarie consorziate (Riciclatori), sottoscrive delle convenzioni con i Comuni (gestione consortile). 2. il flusso di rottame di vetro “pronto al forno” di cui le vetrerie (Riciclatori) si approvvigionano acquistandolo direttamente sul mercato, al quale, dal 2007, si è aggiunto l’utilizzo della sabbia di vetro, commercialmente denominata “ceramic sand”, da parte dell’industria della ceramica. Gestione consortile Il COREVE sottoscrive due tipi di convenzioni con i Comuni o loro gestori delegati: • Convenzione tipo 1: prevede la consegna da parte del Comune o gestore delegato del vetro “grezzo” proveniente dalla raccolta differenziata monomateriale, vetro e metallo o “preselezionato”. Il vetro viene affidato dalle vetrerie cofirmatarie della convenzione alle aziende di recupero del vetro che lo trasformano in vetro “pronto al forno”. VETRO

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Le quotazioni risentono quasi esclusivamente <strong>del</strong>l'andamento <strong>del</strong>la specifica area geografica,<br />

e spesso rappresentano esclusivamente un valore di riferimento, poiché i contratti vengono<br />

stipulati bilateralmente, fra singoli raccoglitori e le vetrerie. Nonostante tale esclusione dai<br />

mercati <strong>del</strong>le commodities, i rottami di vetro hanno subito un brusco calo nelle quotazioni,<br />

come dimostrano i dati relativi all'import europeo. In tale area, infatti, nonostante i volumi in<br />

ingresso siano diminuiti solo <strong>del</strong>l'1%, il valore <strong>del</strong>la merce si è ridotto <strong>del</strong> 24% (Fonte: UN<br />

Comtrade). La causa principale risiede nella minor domanda da parte <strong>del</strong>le aziende utilizzatrici<br />

degli imballaggi, le quali hanno subito gli effetti negativi <strong>del</strong> calo dei consumi.<br />

Sui mercati esteri, come ad esempio nel Regno Unito, le quotazioni hanno vissuto un periodo<br />

di flessione tra settembre e dicembre 2008 e una risalita nei primi mesi <strong>del</strong> 2009.<br />

Successivamente, per la qualità brown si è avuto un nuovo periodo di discesa, mentre per il<br />

vetro clear è iniziata una fase di variabilità. Nel periodo tra ottobre 2008 e marzo 2009 i<br />

produttori di vetro in tutti i Paesi europei hanno ridotto il proprio output mediamente <strong>del</strong> 15%,<br />

ma con punte in negativo in alcuni casi anche <strong>del</strong> 40%.<br />

2.2.2 Andamento <strong>del</strong> settore a livello nazionale<br />

I contenitori in vetro vengono impiegati esclusivamente come imballaggi primari. Grazie alle<br />

sue doti di trasparenza e inerzia, il vetro è utilizzato per il confezionamento e la conservazione<br />

dei prodotti prevalentemente alimentari e <strong>del</strong>le bevande, nonché di prodotti di lusso,<br />

quali ad esempio profumi e cosmetici.<br />

2.2.2.1 L’immesso al consumo<br />

La filiera <strong>del</strong> vetro, rispetto alle altre filiere <strong>del</strong>l’imballaggio, risulta essere la meno toccata dalla<br />

crisi economica con un immesso al consumo in calo <strong>del</strong> 3,5% rispetto al 2008, poiché il suo utilizzo<br />

è strettamente connesso con i consumi di prodotti alimentari e, in particolare, di bevande.<br />

Tabella 1: Imballaggi immessi al consumo (000/ton) - 2005/2009<br />

Fonte: COREVE<br />

2005 2006 2007 2008 2009 VARIAZIONE %<br />

2009/2008<br />

2.117 2.133 2.157 2.139 2.065 -3,5<br />

Figura 2: Imballaggi immessi al consumo (000/ton) - 2005/2009<br />

2.180<br />

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Fonte: COREVE<br />

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