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Cap. 1 DEFDEF - Produzione Sostenibile del Cemento

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Considerato che:<br />

• le cartiere producono scarti (pulper) recuperabili energeticamente<br />

• le piattaforme producono scarti (plastica, legno, ecc.) altrettanto recuperabili<br />

• le cartiere, come si è visto, sono impianti altamente “energivori”<br />

si potrebbe prevedere un percorso agevolato (sia come iter che come contributo) per la realizzazione<br />

di alcuni impianti di recupero energetico destinati prioritariamente alla filiera,<br />

oppure favorire accordi specifici con gli impianti per rifiuti urbani, ovvero ancora investire in<br />

tecnologie (gassificazione) allo scopo di superare il problema degli scarti e contenere, al<br />

contempo, il costo energetico.<br />

Per quanto riguarda le potenzialità di sviluppo <strong>del</strong> riciclo <strong>del</strong>la carta, va anzitutto ricordato che,<br />

da un punto di vista economico, la priorità <strong>del</strong> riciclo rispetto alle altre forme di gestione assume<br />

per il settore un significato particolare, considerato che l’Italia è un Paese povero di materie<br />

prime a base cellulosica. In tale contesto vanno sottolineati i notevoli progressi <strong>del</strong>la raccolta<br />

differenziata interna, quale fonte di approvvigionamento per l’industria cartaria, che ha via<br />

via sostituito l’import di macero, rafforzando al contempo il canale <strong>del</strong> macero diretto all’estero.<br />

In dieci-dodici anni, si è passati da una dipendenza dall’estero per circa un milione di tonnellate<br />

di macero, a circa un milione e mezzo di export al netto <strong>del</strong>le importazioni.<br />

In questo senso risulta essenziale il legame funzionale tra raccolta dei rifiuti e industrie che<br />

utilizzano il macero da essi ottenuto. Fondamentale sarà, quindi, che la raccolta consenta<br />

degli adeguati standard qualitativi e la maggiore richiesta da parte degli utilizzatori finali di<br />

un macero di qualità sempre più elevata attribuirà un ruolo ancora più centrale alla valorizzazione<br />

effettuata in piattaforma. Peraltro, anche in relazione al crescente fenomeno <strong>del</strong>l’export,<br />

si avverte l’esigenza di chiari indirizzi operativi per consentire sia la correttezza <strong>del</strong>la<br />

gestione sia l’effettiva tracciabilità dei flussi diretti in Italia o all’estero.<br />

A tale proposito, giova sottolineare che la “Recycling Society” prevista dalla nuova direttiva<br />

rifiuti, oltre a rappresentare un ambizioso progetto sotto il profilo ambientale, non può prescindere<br />

da una attenta politica industriale che l'Europa e gli Stati membri dovranno attuare.<br />

Gli obiettivi ambientali di riciclaggio potranno essere mantenuti e incrementati se verrà preservata<br />

la competitività <strong>del</strong>l’industria e <strong>del</strong>l'intera filiera <strong>del</strong> riciclo, senza gravarla di costi<br />

ingiustificati e ponendola al riparo da speculazioni. È necessario quindi che la UE e gli Stati<br />

membri divengano sempre più responsabili nel campo <strong>del</strong> recupero e <strong>del</strong>la collocazione dei<br />

rifiuti: nel caso di ricorso all’export è auspicabile che sia garantito un alto livello di tutela <strong>del</strong>la<br />

salute e <strong>del</strong>l’ambiente.

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