Cap. 1 DEFDEF - Produzione Sostenibile del Cemento
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44 anche la raccolta interna di maceri rispetto al 2008 (-1,9% circa) anche per effetto della diminuzione del consumo interno di maceri del 10%, sulla scia della generale contrazione della produzione nazionale. Continua invece a crescere l'export che ha raggiunto e superato 1,8 milioni di tonnellate. Tale dato è ancora più significativo se si considera che nel 1999 l'export era di appena 100.000 tonnellate. Per quanto riguarda, invece, la produzione nazionale di maceri, va distinto il doppio canale di provenienza: 1. maceri da raccolta differenziata, prevalentemente costituiti da rifiuti cartari e giornali di origine domestica e di provenienza di piccole attività commerciali e uffici. Questo macero dopo la raccolta necessita di una selezione in piattaforma per eliminare le impurità prima di essere conferito in cartiera; 2. maceri da raccolta industriale e commerciale, prevalentemente rappresentati da rifili di cartotecnica, casse di cartone ondulato, rese di quotidiani e periodici, tabulati, ecc. Il macero è, quindi, localizzato presso industrie cartotecniche ed editoriali, uffici e grandi magazzini e una volta raccolto può essere utilizzato (spesso senza alcun trattamento) da alcune cartiere. Ai fini del funzionamento del sistema che vede COMIECO quale coordinatore e garante del riciclo dei rifiuti di imballaggi in carta e cartone raccolti dai Comuni nell'ambito delle convenzioni ANCI-CONAI, è stata individuata una rete di piattaforme di primo conferimento del materiale per le attività di selezione, pressatura e messa a disposizione delle cartiere. Il conferimento della raccolta è garantito, entro una distanza media di circa 17 km, da una rete di 341impianti che provvedono alla prima lavorazione del materiale. La piattaforma non ha un legame contrattuale con COMIECO ma stipula un contratto di servizi con la cartiera destinataria del macero. Inoltre, COMIECO, insieme a COREPLA e RILEGNO, ha attivato una rete di piattaforme per il ritiro gratuito degli imballaggi secondari e terziari provenienti sia dal circuito industriale che commerciale. Dopo la selezione dei rifiuti di imballaggi raccolti si ha la trasformazione a norma di legge in materia prima per l’industria cartaria. Il successivo utilizzo avviene nelle 66 cartiere che utilizzano macero come materia prima per produrre materiali di imballaggio e altri prodotti a base cartaria e che, sulla base delle quantità prodotte e dell'utilizzo di macero come materia prima, riservano una quota di input alla raccolta proveniente dalle convenzioni con COMIECO. Figura 13: Recupero energetico, complessivo e tasso di recupero - 2005/2009 Cartiere utilizzatrici di maceri da 9 a 15 da 3 a 8 da 1 a 2 0 Fonte: Elaborazione CONAI su dati COMIECO
45 A fronte della crescente disponibilità di macero da raccolta differenziata, le cartiere italiane hanno realizzato investimenti per garantire la possibilità di utilizzare maggiori quantitativi all'interno dei propri processi produttivi. L'utilizzo di carta da macero necessita, infatti, di fasi di lavorazione e di trattamento finalizzati a eliminarne i contaminanti presenti. Nel caso, poi, di produzione di carta con un buon grado di bianco, si deve operare anche la disinchiostrazione, ossia l'eliminazione di inchiostri, vernici e smalti. In termini di riciclabilità, va ricordato che la lavorazione dei maceri comporta, ogni volta, un accorciamento delle fibre che determina un progressivo deterioramento delle prestazioni e pertanto, dopo alcuni cicli di riciclo (4-5) è necessario integrare le fibre riciclate con fibre vergini. Il mix di materie prime utilizzate dall’industria cartaria nel 2009 è composto dai seguenti elementi: • macero (48,9%) con una leggera contrazione della quota rispetto al 2008; • fibre vergini (34,5%); • materie prime non fibrose (16,6%). Tabella 12: Materie prime dell‘industria cartaria (%) - 2009 Macero 48,9 Fibre vergini 34,5 Materie prime non fibrose 16,6 del Riciclo 2010 l’Italia Fonte: Assocarta e COMIECO Figura 14: Materie prime dell‘industria cartaria - 2009 Materie prime non fibrose 16,60% Fibre vergini 34,50% Macero 48,90% 2.1.2.6 Import/export A causa della contrazione del consumo apparente di macero e della produzione di prodotti cartacei, cresce di importanza la quota di riciclo realizzata all’estero tramite il canale delle esportazioni. Se, infatti, la raccolta apparente si contrae di circa il 2%, il consumo interno sconta una diminuzione ancora superiore, pari a undici punti percentuali. L’export di maceri, che nel 2008 era stato di 1,5 milioni di tonnellate, nel 2009 sfiora 2 milioni di tonnellate, con una crescita del 23%. In questo modo aumenta il divario tra import ed export, con un bilancio positivo di 457.000 tonnellate, ossia una crescita di oltre il 46% rispetto al 2008. CARTA
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A fronte <strong>del</strong>la crescente disponibilità di macero da raccolta differenziata, le cartiere italiane<br />
hanno realizzato investimenti per garantire la possibilità di utilizzare maggiori quantitativi<br />
all'interno dei propri processi produttivi. L'utilizzo di carta da macero necessita, infatti, di fasi<br />
di lavorazione e di trattamento finalizzati a eliminarne i contaminanti presenti. Nel caso, poi,<br />
di produzione di carta con un buon grado di bianco, si deve operare anche la disinchiostrazione,<br />
ossia l'eliminazione di inchiostri, vernici e smalti. In termini di riciclabilità, va ricordato<br />
che la lavorazione dei maceri comporta, ogni volta, un accorciamento <strong>del</strong>le fibre che<br />
determina un progressivo deterioramento <strong>del</strong>le prestazioni e pertanto, dopo alcuni cicli di riciclo<br />
(4-5) è necessario integrare le fibre riciclate con fibre vergini.<br />
Il mix di materie prime utilizzate dall’industria cartaria nel 2009 è composto dai seguenti elementi:<br />
• macero (48,9%) con una leggera contrazione <strong>del</strong>la quota rispetto al 2008;<br />
• fibre vergini (34,5%);<br />
• materie prime non fibrose (16,6%).<br />
Tabella 12: Materie prime <strong>del</strong>l‘industria cartaria (%) - 2009<br />
Macero 48,9<br />
Fibre vergini 34,5<br />
Materie prime non fibrose 16,6<br />
<strong>del</strong> Riciclo 2010<br />
l’Italia<br />
Fonte: Assocarta e COMIECO<br />
Figura 14: Materie prime <strong>del</strong>l‘industria cartaria - 2009<br />
Materie prime non fibrose 16,60%<br />
Fibre vergini 34,50%<br />
Macero 48,90%<br />
2.1.2.6 Import/export<br />
A causa <strong>del</strong>la contrazione <strong>del</strong> consumo apparente di macero e <strong>del</strong>la produzione di prodotti<br />
cartacei, cresce di importanza la quota di riciclo realizzata all’estero tramite il canale <strong>del</strong>le<br />
esportazioni. Se, infatti, la raccolta apparente si contrae di circa il 2%, il consumo interno sconta<br />
una diminuzione ancora superiore, pari a undici punti percentuali. L’export di maceri, che nel<br />
2008 era stato di 1,5 milioni di tonnellate, nel 2009 sfiora 2 milioni di tonnellate, con una crescita<br />
<strong>del</strong> 23%. In questo modo aumenta il divario tra import ed export, con un bilancio positivo<br />
di 457.000 tonnellate, ossia una crescita di oltre il 46% rispetto al 2008.<br />
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