Cap. 1 DEFDEF - Produzione Sostenibile del Cemento
Cap. 1 DEFDEF - Produzione Sostenibile del Cemento
Cap. 1 DEFDEF - Produzione Sostenibile del Cemento
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
197<br />
verde) si sono imposti all’attenzione come quelli in grado di generare i risultati più interessanti<br />
in termini di raccolta di scarto alimentare e di costi operativi; per tale motivo sono stati<br />
esportati inizialmente in Spagna, poi nel Regno Unito ed ora verso l’Irlanda.<br />
La mancanza di sistemi integrati di gestione <strong>del</strong>le frazioni organiche nella maggior parte dei<br />
paesi Europei è da attribuire al ritardo nell’applicazione <strong>del</strong>la direttiva 1999/31/CE, la direttiva<br />
discariche, e/o al basso costo <strong>del</strong>lo smaltimento dei rifiuti presso gli impianti di discarica.<br />
Molti Paesi attribuiscono all’assenza di una direttiva europea sul Biowaste, che renderebbe obbligatoria<br />
la raccolta e il trattamento di queste frazioni, il motivo per cui le autorità locali non adottano<br />
pianificazioni e chiari obiettivi di raccolta differenziata <strong>del</strong>la frazione organica. L’aspetto è<br />
in contraddizione con la corposa produzione, a livello europeo, di indirizzi, strategie tematiche,<br />
politiche ambientali, quali il Programma EU sul cambiamento climatico, la strategia EU di protezione<br />
dei suoli, ecc. che sottolineano l’importanza <strong>del</strong> recupero <strong>del</strong>la sostanza organica a scopo<br />
di dare fertilità ai suoli, combattere la desertificazione, legare carbonio nel suolo.<br />
Il compost prodotto nei vari Paesi europei non è di una qualità omogenea in quanto, da una<br />
parte, l’assenza di normative nazionali e dall’altra la diversità <strong>del</strong>le frazioni trattate, rende difficile<br />
l’omogeneità. In Francia e Spagna la definizione di compost include, diversamente da<br />
quanto accade in Italia, anche il materiale biostabilizzato che esita dal trattamento meccanicobiologico<br />
(TMB) <strong>del</strong> rifiuto tal quale. Nel 2011 si spera che, ai sensi <strong>del</strong>la direttiva<br />
98/2008/CE sui rifiuti, possano essere concordati tra i Paesi EU degli standard “end-of-waste”<br />
per il compost, al fine di armonizzare i criteri di qualità in vigore in tutti i Paesi affinché il compost<br />
acquisisca lo status legale di prodotto e cessi ovunque di essere rifiuto.<br />
Figura 1: Compost prodotto in Europa (ton/anno) - Anno 2008<br />
<strong>del</strong> Riciclo 2010<br />
l’Italia<br />
3.500.000<br />
3.000.000<br />
2.500.000<br />
2.000.000<br />
1.500.000<br />
1.000.000<br />
500.000<br />
0<br />
DE IT NL UK AT DK FR FI BE HU SE IE LU ES CZ SK<br />
Green waste compost<br />
Biowaste compost<br />
Fonte: Elaborazione CIC su dati European Compost Network, 2008<br />
2.12.2 Andamento <strong>del</strong> settore a livello nazionale<br />
2.12.2.1 La raccolta differenziata<br />
L’aumento <strong>del</strong> recupero di tutte le filiere dei rifiuti urbani è un elemento ormai assodato. Non è<br />
sempre altrettanto chiaro quali siano le filiere che più incidono sul dato complessivo di raccolta<br />
differenziata. Come si evince dalla Figura 2, la frazione organica rappresenta la “fetta” più cospicua<br />
<strong>del</strong>la “torta” relativa alle filiere <strong>del</strong> recupero di materia da raccolta differenziata.<br />
Fin dalle prime esperienze di integrazione dei sistemi di raccolta differenziata e dalle prime applicazioni<br />
<strong>del</strong> D.Lgs. n. 22/97, che prevedeva obiettivi di RD superiori al 35%, si poteva constatare<br />
come la raccolta <strong>del</strong>la frazione organica fosse fondamentale per raggiungere tali quote.<br />
Anche oggi, e a maggior ragione, in ottemperanza a quanto previsto dagli obiettivi riportati nel<br />
FRAZIONE ORGANICA