Cap. 1 DEFDEF - Produzione Sostenibile del Cemento
Cap. 1 DEFDEF - Produzione Sostenibile del Cemento Cap. 1 DEFDEF - Produzione Sostenibile del Cemento
184 Analisi territoriale della raccolta Analizzando la raccolta dell’olio usato da un punto di vista geografico, l’attività di raccolta nel 2009 si concentra nella macroarea Nord, contribuendo con il 58% sul totale. La Tabella 3 riporta la raccolta dell’olio usato nel 2009 delle diverse Regioni. Tabella 3: Distribuzione attività di raccolta olio sul territorio italiano (%)- 2009 Piemonte 9,2 Toscana 6,9 Molise 0,5 Valle d‘Aosta 0,2 Umbria 1,6 Campania 7,2 Lombardia 20,3 Marche 3,2 Puglia 4,8 Trentino Alto Adige 1,7 Lazio 6,1 Basilicata 0,7 Veneto 12,3 Abruzzo 2,1 Calabria 1,6 Friuli Venezia Giulia 2,7 Sardegna 2,1 Sicilia 4,8 Liguria 2,3 - - Emilia Romagna 9,7 - - - - - Totale area Nord 58,4 Totale area Centro 22,0 Totale area Sud 19,6 Fonte: COOU Figura 6: Distribuzione geografica delle attività di raccolta primaria - 2009 Sud 20% Nord 58% Centro 22% Fonte: COOU Nelle Regioni settentrionali vi è una concentrazione maggiore delle fonti di impiego del settore industriale, la ripartizione geografica della raccolta riflette, quindi, la distribuzione territoriale dei consumi. In relazione all’anno 2008, non si registrano variazioni di rilievo, ad eccezione di un lieve aumento della percentuale di raccolta nella macroarea del Centro Italia (+2%).
185 Tabella 4: Parametro analizzato Qualità dell’olio usato raccolto Controllo e verifica COOU L’analisi degli oli raccolti ha lo scopo di definirne le caratteristiche chimico-fisiche secondo parametri di controllo specifici e, di conseguenza, la destinazione più adeguata. Nel 2009 il COOU ha eseguito circa 6.400 analisi sui carichi conferiti, 441 analisi su serbatoi destinati alla vendita, 159 analisi supplementari su oli chiari e carichi declassati a combustione e 12 analisi sui sedimenti. Si riportano di seguito i dati relativi all’evoluzione della qualità degli oli sicuri rigenerabili e riutilizzabili a combustione, raccolti nel periodo 2005 - 2009. Qualità dell‘olio destinato a rigenerazione e combustione del COOU 2005/2009 Unità di misura QUALITÀ OLI SCURI RIGENERABILI Limiti di legge ex DM 392/96 Dati medi annuali 2005 2006 2007 2008 2009 Acqua (% peso) 15,0 8,8 8,6 8,3 8,6 8,3 P.C.B. 1 (ppm) 25 7 7 7 5 5 Cloro totale (ppm) 5.000 1.101 1.057 913 935 847 Diluenti (% vol) 5,0 2,8 2,7 2,6 2,6 2,7 N. saponificazione (mg KOH/g) 18,0 10,1 11,5 11,1 10,6 11 del Riciclo 2010 l’Italia QUALITÀ OLI RIUTILIZZABILI A COMBUSTIONE Parametro analizzato Unità di misura Limiti di legge ex DM 392/96 Dati medi annuali 2005 2006 2007 2008 2009 Acqua (% peso) 15 12 11 10 10,5 10,9 P.C.B. (ppm) 50 5 4 4 5 6 Cloro totale (ppm) 6.000 3.745 3.751 3.330 3.443 2.935 Punto di infiammabilità (°C) ≥ 90 118 117 108 101 100 Fonte: COOU I carichi di olio usato non conformi ai parametri stabiliti dal DM 392/96 2 e dal D.Lgs. n. 95/92 sono definiti carichi declassati. Alcuni di essi sono del tutto inutilizzabili, mentre una quota di essi, ancora impiegabile, viene destinata alla combustione. I carichi declassati nel 2009 sono stati 145, dei quali circa il 63% è stato riutilizzato mediante combustione. Rispetto all’anno precedente si è registrato un calo dei quantitativi declassati (180 declassamenti nel 2008), consentendo di ritornare ai livelli qualitativi registrati nel 2007 e di ristabilire il trend di riduzione evidenziato nella Figura 7, giustificabile con un generale miglioramento della qualità degli oli raccolti. 1) Dal 2007 i laboratori che operano per il COOU hanno adottato il nuovo metodo europeo per la determinazione del contenuto di PCB-PCT; il Consorzio si è occupato tra l’altro di coordinare le azioni e le verifiche associate al nuovo metodo utilizzato. 2) Il Decreto in oggetto attualmente risulta abrogato, tuttavia i limiti di riferimento risultano ancora applicabili in assenza di nuove disposizioni specifiche. OLI MINERALI ESAUSTI
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Analisi territoriale <strong>del</strong>la raccolta<br />
Analizzando la raccolta <strong>del</strong>l’olio usato da un punto di vista geografico, l’attività di raccolta nel 2009<br />
si concentra nella macroarea Nord, contribuendo con il 58% sul totale.<br />
La Tabella 3 riporta la raccolta <strong>del</strong>l’olio usato nel 2009 <strong>del</strong>le diverse Regioni.<br />
Tabella 3: Distribuzione attività di raccolta olio sul territorio italiano (%)- 2009<br />
Piemonte 9,2 Toscana 6,9 Molise 0,5<br />
Valle d‘Aosta 0,2 Umbria 1,6 Campania 7,2<br />
Lombardia 20,3 Marche 3,2 Puglia 4,8<br />
Trentino Alto Adige 1,7 Lazio 6,1 Basilicata 0,7<br />
Veneto 12,3 Abruzzo 2,1 Calabria 1,6<br />
Friuli Venezia Giulia 2,7 Sardegna 2,1 Sicilia 4,8<br />
Liguria 2,3 - -<br />
Emilia Romagna 9,7 - - - - -<br />
Totale area Nord 58,4 Totale area Centro 22,0 Totale area Sud 19,6<br />
Fonte: COOU<br />
Figura 6: Distribuzione geografica <strong>del</strong>le attività di raccolta primaria - 2009<br />
Sud 20%<br />
Nord 58%<br />
Centro 22%<br />
Fonte: COOU<br />
Nelle Regioni settentrionali vi è una concentrazione maggiore <strong>del</strong>le fonti di impiego <strong>del</strong> settore<br />
industriale, la ripartizione geografica <strong>del</strong>la raccolta riflette, quindi, la distribuzione territoriale<br />
dei consumi.<br />
In relazione all’anno 2008, non si registrano variazioni di rilievo, ad eccezione di un lieve<br />
aumento <strong>del</strong>la percentuale di raccolta nella macroarea <strong>del</strong> Centro Italia (+2%).