29.12.2014 Views

Cap. 1 DEFDEF - Produzione Sostenibile del Cemento

Cap. 1 DEFDEF - Produzione Sostenibile del Cemento

Cap. 1 DEFDEF - Produzione Sostenibile del Cemento

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

176<br />

Tuttavia, alcuni anni più tardi, gli orientamenti legislativi in sede comunitaria volti ad assicurare una maggiore<br />

liberalizzazione al mercato, conducono ad una necessaria revisione <strong>del</strong> sistema COBAT, onde<br />

garantire la facoltà anche ad operatori esterni al Consorzio di svolgere un’attività di raccolta, purché in<br />

possesso <strong>del</strong>le autorizzazioni previste dalla legge.<br />

Così, con la legge n. 39/2002 (Legge Comunitaria 2001), si stabilisce che “chiunque detiene batterie<br />

al piombo esauste o rifiuti piombosi è obbligato al loro conferimento al COBAT direttamente o mediante<br />

consegna a soggetti incaricati dal Consorzio o autorizzati, in base alla normativa vigente, a esercitare<br />

le attività di gestione di tali rifiuti. L’obbligo di conferimento non esclude la facoltà per il detentore di cedere<br />

le batterie esauste ed i rifiuti piombosi ad imprese di altro Stato membro <strong>del</strong>la Comunità europea".<br />

L’ultimo riconoscimento <strong>del</strong> COBAT nella legislazione recente ante emanazione D.Lgs n.188/08 avviene<br />

nel D.Lgs n.152/06, il quale attribuisce al Consorzio le funzioni di controllo e di monitoraggio di tutte<br />

le attività di gestione <strong>del</strong>le batterie al piombo esauste in Italia. Il decreto stabilisce inoltre che chiunque<br />

gestisca batterie al piombo esauste ha l’obbligo di conferirle al COBAT o di cederle ad altro Stato membro<br />

<strong>del</strong>la Comunità europea. Il decreto attribuisce altresì al Consorzio un importante ruolo di informazione<br />

e di sensibilizzazione <strong>del</strong>la collettività sulla pericolosità <strong>del</strong> rifiuto e sull’importanza <strong>del</strong>l’adozione di<br />

politiche e comportamenti corretti nella gestione <strong>del</strong>le batterie al piombo esauste.<br />

Il COBAT, oltre alla raccolta presso i produttori/detentori convenzionali <strong>del</strong> rifiuto (elettrauto, meccanici,<br />

industrie, etc.) ha svolto un importante ruolo di tutela ambientale nell’attivazione <strong>del</strong>la raccolta in settori a<br />

rischio dispersione, poiché è nell’intercettazione di queste batterie esauste che si è realizzato pienamente<br />

il ruolo <strong>del</strong> Consorzio come soggetto istituzionalmente preposto a dover garantire nel nostro Paese la<br />

raccolta, il riciclaggio ed il monitoraggio di questa particolare tipologia di rifiuto pericoloso.<br />

I settori nei quali si verifica tale dispersione, seppur diversificati, sono tutti accomunati dalla medesima<br />

causa generante il rifiuto: la sostituzione in proprio, da parte <strong>del</strong> privato cittadino, <strong>del</strong>la batteria di avviamento<br />

<strong>del</strong>la propria auto, moto, macchina agricola, imbarcazione ecc.<br />

Proprio per questa ragione tali settori vengono genericamente denominati settori <strong>del</strong> “fai da te”, ed individuati<br />

nei Comuni, nella Grande Distribuzione, nella Nautica e nell’Agricoltura.<br />

I risultati raggiunti dal COBAT in questi settori sono stati notevoli: oltre 4.500 Comuni italiani dotati di centro<br />

di raccolta per i cittadini (corrispondenti al 74% <strong>del</strong>la popolazione servita), quasi 500 ipermercati<br />

dotati di servizio di raccolta per gli acquirenti di nuove batterie d’avviamento, 28 porti con un totale di<br />

52 isole ecologiche installate per la raccolta di batterie esauste ed oli usati provenienti dagli utenti <strong>del</strong>la<br />

nautica, quasi un centinaio di punti di raccolta messi a disposizione <strong>del</strong>l’utenza agricola; il tutto in grado<br />

di garantire la raccolta di oltre 14.000 tonnellate annue di batterie esauste a rischio di dispersione.<br />

L’impegno volto a garantire la raccolta di ogni singola batteria esausta su tutto il territorio nazionale si è<br />

sviluppato attraverso un servizio estremamente capillare, svolto annualmente presso quasi 60.000 produttori<br />

<strong>del</strong> rifiuto, per un totale di oltre 132.000 ritiri, il che significa mediamente ogni giorno un servizio di<br />

raccolta effettuato presso 550 produttori.<br />

La Tabella 1 riporta alcuni dati <strong>del</strong>l’attività svolta dal COBAT come dato cumulato dal 1991 al 2008,<br />

anno nel quale il Consorzio ha compiuto i venti anni dal momento <strong>del</strong>la sua istituzione.<br />

Tabella 1: Raccolta svolta dal COBAT, dato cumulato - 1991/2008<br />

RISULTATI OPERATIVI (DATO CUMULATO DAL 1991 AL DICEMBRE 2008)<br />

BATTERIE ESAUSTE RACCOLTE<br />

PIOMBO SECONDARIO PRODOTTO<br />

ACIDO SOLFORICO RECUPERATO<br />

POLIPROPILENE RECUPERATO<br />

RISULTATI OPERATIVI 2008<br />

BATTERIE ESAUSTE RACCOLTE<br />

PIOMBO SECONDARIO PRODOTTO<br />

ACIDO SOLFORICO RECUPERATO<br />

POLIPROPILENE RECUPERATO<br />

Fonte: COBAT<br />

3.031.730 ton<br />

1.697.729 ton<br />

496.101.273 lt<br />

142.491 ton<br />

161.170 ton<br />

119.332 ton<br />

27.222.545 lt<br />

7.430 ton

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!