Cap. 1 DEFDEF - Produzione Sostenibile del Cemento
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Tuttavia, alcuni anni più tardi, gli orientamenti legislativi in sede comunitaria volti ad assicurare una maggiore<br />
liberalizzazione al mercato, conducono ad una necessaria revisione <strong>del</strong> sistema COBAT, onde<br />
garantire la facoltà anche ad operatori esterni al Consorzio di svolgere un’attività di raccolta, purché in<br />
possesso <strong>del</strong>le autorizzazioni previste dalla legge.<br />
Così, con la legge n. 39/2002 (Legge Comunitaria 2001), si stabilisce che “chiunque detiene batterie<br />
al piombo esauste o rifiuti piombosi è obbligato al loro conferimento al COBAT direttamente o mediante<br />
consegna a soggetti incaricati dal Consorzio o autorizzati, in base alla normativa vigente, a esercitare<br />
le attività di gestione di tali rifiuti. L’obbligo di conferimento non esclude la facoltà per il detentore di cedere<br />
le batterie esauste ed i rifiuti piombosi ad imprese di altro Stato membro <strong>del</strong>la Comunità europea".<br />
L’ultimo riconoscimento <strong>del</strong> COBAT nella legislazione recente ante emanazione D.Lgs n.188/08 avviene<br />
nel D.Lgs n.152/06, il quale attribuisce al Consorzio le funzioni di controllo e di monitoraggio di tutte<br />
le attività di gestione <strong>del</strong>le batterie al piombo esauste in Italia. Il decreto stabilisce inoltre che chiunque<br />
gestisca batterie al piombo esauste ha l’obbligo di conferirle al COBAT o di cederle ad altro Stato membro<br />
<strong>del</strong>la Comunità europea. Il decreto attribuisce altresì al Consorzio un importante ruolo di informazione<br />
e di sensibilizzazione <strong>del</strong>la collettività sulla pericolosità <strong>del</strong> rifiuto e sull’importanza <strong>del</strong>l’adozione di<br />
politiche e comportamenti corretti nella gestione <strong>del</strong>le batterie al piombo esauste.<br />
Il COBAT, oltre alla raccolta presso i produttori/detentori convenzionali <strong>del</strong> rifiuto (elettrauto, meccanici,<br />
industrie, etc.) ha svolto un importante ruolo di tutela ambientale nell’attivazione <strong>del</strong>la raccolta in settori a<br />
rischio dispersione, poiché è nell’intercettazione di queste batterie esauste che si è realizzato pienamente<br />
il ruolo <strong>del</strong> Consorzio come soggetto istituzionalmente preposto a dover garantire nel nostro Paese la<br />
raccolta, il riciclaggio ed il monitoraggio di questa particolare tipologia di rifiuto pericoloso.<br />
I settori nei quali si verifica tale dispersione, seppur diversificati, sono tutti accomunati dalla medesima<br />
causa generante il rifiuto: la sostituzione in proprio, da parte <strong>del</strong> privato cittadino, <strong>del</strong>la batteria di avviamento<br />
<strong>del</strong>la propria auto, moto, macchina agricola, imbarcazione ecc.<br />
Proprio per questa ragione tali settori vengono genericamente denominati settori <strong>del</strong> “fai da te”, ed individuati<br />
nei Comuni, nella Grande Distribuzione, nella Nautica e nell’Agricoltura.<br />
I risultati raggiunti dal COBAT in questi settori sono stati notevoli: oltre 4.500 Comuni italiani dotati di centro<br />
di raccolta per i cittadini (corrispondenti al 74% <strong>del</strong>la popolazione servita), quasi 500 ipermercati<br />
dotati di servizio di raccolta per gli acquirenti di nuove batterie d’avviamento, 28 porti con un totale di<br />
52 isole ecologiche installate per la raccolta di batterie esauste ed oli usati provenienti dagli utenti <strong>del</strong>la<br />
nautica, quasi un centinaio di punti di raccolta messi a disposizione <strong>del</strong>l’utenza agricola; il tutto in grado<br />
di garantire la raccolta di oltre 14.000 tonnellate annue di batterie esauste a rischio di dispersione.<br />
L’impegno volto a garantire la raccolta di ogni singola batteria esausta su tutto il territorio nazionale si è<br />
sviluppato attraverso un servizio estremamente capillare, svolto annualmente presso quasi 60.000 produttori<br />
<strong>del</strong> rifiuto, per un totale di oltre 132.000 ritiri, il che significa mediamente ogni giorno un servizio di<br />
raccolta effettuato presso 550 produttori.<br />
La Tabella 1 riporta alcuni dati <strong>del</strong>l’attività svolta dal COBAT come dato cumulato dal 1991 al 2008,<br />
anno nel quale il Consorzio ha compiuto i venti anni dal momento <strong>del</strong>la sua istituzione.<br />
Tabella 1: Raccolta svolta dal COBAT, dato cumulato - 1991/2008<br />
RISULTATI OPERATIVI (DATO CUMULATO DAL 1991 AL DICEMBRE 2008)<br />
BATTERIE ESAUSTE RACCOLTE<br />
PIOMBO SECONDARIO PRODOTTO<br />
ACIDO SOLFORICO RECUPERATO<br />
POLIPROPILENE RECUPERATO<br />
RISULTATI OPERATIVI 2008<br />
BATTERIE ESAUSTE RACCOLTE<br />
PIOMBO SECONDARIO PRODOTTO<br />
ACIDO SOLFORICO RECUPERATO<br />
POLIPROPILENE RECUPERATO<br />
Fonte: COBAT<br />
3.031.730 ton<br />
1.697.729 ton<br />
496.101.273 lt<br />
142.491 ton<br />
161.170 ton<br />
119.332 ton<br />
27.222.545 lt<br />
7.430 ton