Cap. 1 DEFDEF - Produzione Sostenibile del Cemento
Cap. 1 DEFDEF - Produzione Sostenibile del Cemento Cap. 1 DEFDEF - Produzione Sostenibile del Cemento
14 Tabella 2: Confronto riciclaggio degli imballaggi (000/ton) - 2008/2009 2008 2009 Variazioni % ACCIAIO 374 356 -5 ALLUMINIO 39 31 -19 CARTA 3.323 3.291 -1 LEGNO 1.445 1.212 -16 PLASTICA 686 691 1 VETRO 1.390 1.362 -2 TOTALE 7.257 6.943 -4 Fonte: Elaborazione Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile su dati di settore Va tuttavia notato che, in termini percentuali rispetto all’immesso al consumo, il riciclaggio degli imballaggi risulta essere cresciuto anche nel 2009 rispetto al 2008. Si registra solo una riduzione della quota di alluminio (-8%), mentre risultano in crescita tutte le altre frazioni. La crescita media di riciclo degli imballaggi è stata del 2%, con un massimo pari a otto punti percentuali per l’acciaio e un minimo dell’1% per il vetro. Tabella 3: Crescita del riciclaggio degli imballaggi (%) - 2008/2009 2008 2009 Variazione % ACCIAIO 70 78 8 ALLUMINIO 58 50 -8 CARTA 74 80 7 LEGNO 53 58 5 PLASTICA 31 33 2 VETRO 65 66 1 MEDIA TOTALE 60 64 4 Fonte: Elaborazione Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile su dati di settore La raccolta e il recupero realizzati dai recuperatori privati hanno interessato nel 2008 circa il 55% dei materiali da imballaggio recuperati e il 52% nel 2009; si riscontra un incremento della gestione pubblica del 1,5%. I materiali da imballaggio gestiti in prevalenza dai consorzi sono il vetro (70% di gestione consortile rispetto al totale riciclato) e il legno (65%), seguiti dall’acciaio (64%). Gli altri materiali vengono gestiti in prevalenza dai privati, infatti la plastica registra nel 2009 una gestione pubblica del 49%, la carta del 31% e alluminio del 22%. Nel 2009 il settore degli imballaggi ha inciso sul riciclo totale dei materiali per il 31%. Tale incidenza è differente per i diversi materiali. Si passa, infatti, dal 3% di riciclo degli imballaggi in acciaio rispetto al totale dell’acciaio riciclato, al 5% dell’alluminio, al 45% della plastica, al 47% del legno, al 69% della carta e al 77% del vetro. Va segnalato anche, nonostante la crisi, il decollo del sistema di raccolta e avvio al recupero dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) la cui raccolta, nel 2009, ha fatto registrare una forte crescita. Il Sistema RAEE è partito operativamente nel 2008, anno in cui è coesistita la raccolta operata dai Sistemi Collettivi e la gestione effettuata dai comuni o dalle aziende da loro incaricate. Nel corso del 2008 il totale raccolto è stato di almeno 126.000 tonnellate. Nel 2009, primo vero anno di operatività completa del Sistema RAEE, sono state raccolte 193.000 tonnellate con
15 una notevole crescita rispetto all’anno precedente. Sviluppando alcuni approfondimenti sui materiali, partendo da quello di maggior peso, si rileva che il commercio mondiale dei rottami d’acciaio è sceso da 105,1 a 94,9 milioni di tonnellate, ma le loro quotazioni internazionali sono calate solo alla fine del 2010, per poi risalire subito, tendenza confermata nei primi mesi del 2010. Ciò è avvenuto, in buona parte, grazie al forte aumento delle importazioni di rottami d’acciaio da parte della Cina: nel 2009 pari a 13,7 milioni di tonnellate, circa quattro volte quelli del 2008; aumenti delle importazioni, sia pure minori, ci sono state anche in India e in Sud Corea. In Europa, dove nel 2009 le acciaierie hanno ridotto la produzione, con numerosi e prolungati fermi degli impianti, la produzione di acciaio è calata nel 2009 rispetto all’anno precedente di ben 58,2 milioni di tonnellate, passando da 198 a 139,8 milioni di tonnellate e quindi anche l’impiego di rottami è calato di 30,4 milioni di tonnellate, scendendo da 111,3 milioni di tonnellate nel 2008 a 80,9 milioni di tonnellate (nel 2008 i rottami di acciaio contribuivano alla produzione del 56,2% dell’acciaio europeo, nel 2009 tale quota è lievemente salita al 57,8%). In Europa, grazie all’aumento delle esportazioni di oltre il 22%, soprattutto in Cina, ed a una riduzione delle importazioni di oltre il 29%, i prezzi dei rottami di acciaio non sono crollati, ma hanno registrato un’altalena di alti e bassi trimestrali e, all’inizio del 2010, erano già più alti di quelli dell’inizio del 2009, e in ripresa. In Italia, nel 2009, la produzione di acciaio ha subito una vera e propria caduta: da 30,6 milioni di tonnellate nel 2008 a 19,8 milioni di tonnellate nel 2009, con una riduzione del 35%, seguendo la produzione di prodotti siderurgici, caduta, nel 2009, del 37,4%. L’impiego del rottame in produzioni nazionali ha seguito la medesima dinamica di riduzione della produzione di acciaio, scendendo da 19,5 milioni di tonnellate nel 2008 a 14 milioni di tonnellate nel 2009, caduta un po’ attenuata poiché la quota di acciaio prodotta con forni elettrici, con l’impiego di rottame, è aumentata dal 64% del 2008 al 71% nel 2009. L’impatto della forte contrazione del riciclo di rottami di acciaio su quelli di provenienza nazionale è stato attenuato perché l’Italia ne importa quantità significative e, nel 2009, ha ridotto tali importazioni al 25% (rispetto ad una media degli anni precedenti intorno al 30%), utilizzando per il 75% rottami di provenienza nazionale. La carta da macero, altro settore del riciclo di grande importanza, ha fatto registrare, per effetto della crisi, una riduzione degli impieghi e dei prezzi nei mercati europei già alla fine del 2008, ma, anche in questo caso, l’aumento delle importazioni cinesi ha fatto da traino alle esportazioni europee e alla ripresa dei prezzi, proseguita per tutto il 2009 e anche per la prima parte del 2010. In Italia la produzione di carta è scesa dal 2008 al 2009 da 9,5 milioni di tonnellate a 8,6 milioni di tonnellate, con una riduzione di oltre l’11%. L’utilizzo nazionale di carta da macero è quindi sceso di circa 580.000 tonnellate, da 5,33 a 4,75 milioni di tonnellate (-11%). Ma la raccolta apparente di carta da macero da avviare al riciclo è stata mantenuta abbastanza elevata: circa 6,2 milioni di tonnellate nel 2009 (con un lieve calo rispetto alle 6,3 milioni di tonnellate del 2008) grazie al peso delle esportazioni e ad un loro significativo aumento: da 1,5 milioni di tonnellate nel 2008, a 1,85 milioni di tonnellate nel 2009 (mentre sono calate le importazioni di carta da macero, da 520.000 tonnellate nel 2008 a 412.000 tonnellate nel 2009). Nella seconda parte del 2009, dopo il crollo della fine del 2008, la domanda e la quotazione delle materie prime seconde costituite da materiali plastici sono riprese: quelle di HDPE con una certa stabilità, con una moderata crescita per il PE e una crescita più sostenuta per il film in LDPE. Anche per le plastiche le esportazioni verso i mercati orientali e in Cina, favorite dal basso costo dei trasporti, hanno frenato la caduta dei prezzi e compensato il forte calo della domanda interna. In Europa nel 2009 le importazioni sono rimaste stabili e contenute, mentre le esportazioni di materie prime seconde costituite da plastiche sono aumentate del 45%. In Italia questa dinamica europea è stata ancora più accentuata, con un calo delle importazioni del 31% nel 2009 rispetto al 2008 e con un aumento nel 2009 delle esportazioni di materie prime seconde costituite da plastiche del 54%. Tutto ciò, unito ad un aumento del riciclo delle plastiche nei contenitori in particolare per alimenti, ha spinto al rialzo i prezzi e portato il settore fuori dalla crisi. Come tutti i precedenti settori anche la filiera del legno ha risentito in misura rilevante della del Riciclo 2010 l’Italia
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Tabella 2: Confronto riciclaggio degli imballaggi (000/ton) - 2008/2009<br />
2008 2009 Variazioni %<br />
ACCIAIO 374 356 -5<br />
ALLUMINIO 39 31 -19<br />
CARTA 3.323 3.291 -1<br />
LEGNO 1.445 1.212 -16<br />
PLASTICA 686 691 1<br />
VETRO 1.390 1.362 -2<br />
TOTALE 7.257 6.943 -4<br />
Fonte: Elaborazione Fondazione per lo Sviluppo <strong>Sostenibile</strong> su dati di settore<br />
Va tuttavia notato che, in termini percentuali rispetto all’immesso al consumo, il riciclaggio<br />
degli imballaggi risulta essere cresciuto anche nel 2009 rispetto al 2008. Si registra solo<br />
una riduzione <strong>del</strong>la quota di alluminio (-8%), mentre risultano in crescita tutte le altre frazioni.<br />
La crescita media di riciclo degli imballaggi è stata <strong>del</strong> 2%, con un massimo pari a otto punti<br />
percentuali per l’acciaio e un minimo <strong>del</strong>l’1% per il vetro.<br />
Tabella 3: Crescita <strong>del</strong> riciclaggio degli imballaggi (%) - 2008/2009<br />
2008 2009 Variazione %<br />
ACCIAIO 70 78 8<br />
ALLUMINIO 58 50 -8<br />
CARTA 74 80 7<br />
LEGNO 53 58 5<br />
PLASTICA 31 33 2<br />
VETRO 65 66 1<br />
MEDIA TOTALE 60 64 4<br />
Fonte: Elaborazione Fondazione per lo Sviluppo <strong>Sostenibile</strong> su dati di settore<br />
La raccolta e il recupero realizzati dai recuperatori privati hanno interessato nel 2008 circa<br />
il 55% dei materiali da imballaggio recuperati e il 52% nel 2009; si riscontra un incremento<br />
<strong>del</strong>la gestione pubblica <strong>del</strong> 1,5%.<br />
I materiali da imballaggio gestiti in prevalenza dai consorzi sono il vetro (70% di gestione<br />
consortile rispetto al totale riciclato) e il legno (65%), seguiti dall’acciaio (64%). Gli altri materiali<br />
vengono gestiti in prevalenza dai privati, infatti la plastica registra nel 2009 una gestione<br />
pubblica <strong>del</strong> 49%, la carta <strong>del</strong> 31% e alluminio <strong>del</strong> 22%.<br />
Nel 2009 il settore degli imballaggi ha inciso sul riciclo totale dei materiali per il 31%. Tale<br />
incidenza è differente per i diversi materiali. Si passa, infatti, dal 3% di riciclo degli imballaggi<br />
in acciaio rispetto al totale <strong>del</strong>l’acciaio riciclato, al 5% <strong>del</strong>l’alluminio, al 45% <strong>del</strong>la plastica,<br />
al 47% <strong>del</strong> legno, al 69% <strong>del</strong>la carta e al 77% <strong>del</strong> vetro.<br />
Va segnalato anche, nonostante la crisi, il decollo <strong>del</strong> sistema di raccolta e avvio al<br />
recupero dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) la cui raccolta,<br />
nel 2009, ha fatto registrare una forte crescita. Il Sistema RAEE è partito operativamente<br />
nel 2008, anno in cui è coesistita la raccolta operata dai Sistemi Collettivi e la<br />
gestione effettuata dai comuni o dalle aziende da loro incaricate. Nel corso <strong>del</strong> 2008<br />
il totale raccolto è stato di almeno 126.000 tonnellate. Nel 2009, primo vero anno<br />
di operatività completa <strong>del</strong> Sistema RAEE, sono state raccolte 193.000 tonnellate con