Cap. 1 DEFDEF - Produzione Sostenibile del Cemento
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Pirolisi e gassificazione di nuova generazione<br />
La pirolisi dei PFU, prevede il cracking termico - in assenza di ossigeno - dei polimeri contenuti nella<br />
gomma, con la produzione di idrocarburi leggeri, gassosi e liquidi assimilabili a nafta e gasolio.<br />
Residui <strong>del</strong> processo sono solitamente le frazioni metalliche e le “morchie” che, se non correttamente<br />
trattate, possono rendere l’intero processo anti-economico e soprattutto anti-ecologico.<br />
La gassificazione invece prevede la parziale combustione - in carenza di ossigeno - <strong>del</strong>la gomma da<br />
PFU. Il calore sviluppato dalla reazione è sufficiente ad innescare il cracking dei polimeri in perfetta<br />
analogia a quanto avviene nei pirolizzatori.<br />
Anche in questo caso, la composizione degli outputs di processo è fondamentale per determinare la<br />
sensatezza ecologica ed economica <strong>del</strong>la tecnologia proposta.<br />
Entrambi i processi sono utilizzati nei paesi <strong>del</strong> Far East ma non hanno ancora trovato impiego in Italia.<br />
Nel 2009, sono stati proseguiti da imprese italiane nuovi processi catalitici in grado di controllare più<br />
efficacemente la composizione <strong>del</strong>le frazioni di distillazione e, soprattutto, <strong>del</strong>le morchie di processo.<br />
Nuovi impieghi e sperimentazioni in corso<br />
Seguendo una prassi ormai consolidata, anche nel 2009 si sono concretizzati un discreto numero di progetti<br />
finalizzati allo sviluppo ed al consolidamento di nuovi impieghi per i materiali derivati dai PFU.<br />
I soggetti coinvolti sono spesso clusters di aziende private, consulenti, enti pubblici e università che collaborano<br />
in diverse modalità per sviluppare impieghi di prodotto nel pieno rispetto <strong>del</strong>le normative e <strong>del</strong>l’ambiente.<br />
Tra le sperimentazioni più interessanti tra quelle sviluppate nel 2009 rientrano certamente quelle riferite<br />
al settore stradale, al settore edile ed al settore <strong>del</strong>le superfici sportive.<br />
Alla Fiera VIATEC 2009 di Bolzano (fiera specializzata per infrastrutture stradali) sono stati infatti presentati<br />
i risultati positivi di una sperimentazione realizzata dalla Provincia Autonoma di Bolzano per l’impiego<br />
di asfalti “gommati” prodotti con tecnologia wet. Il successo <strong>del</strong>la sperimentazione ha portato<br />
all’inserimento di questa tecnologia tra quelle contemplate nei capitolati d’appalto per i lavori stradali<br />
in Provincia di Bolzano: questo riconoscimento, primo in Italia, rappresenta un importante punto di svolta<br />
per la diffusione degli asfalti gommati sul territorio nazionale.<br />
In Provincia di Torino è stata avviata una sperimentazione analoga che prevede il lavoro congiunto di<br />
Politecnico, Provincia, FISE UNIRE, SITEB ed Ecopneus per studiare e sviluppare gli asfalti gommati da<br />
impiegare nelle infrastrutture provinciali. Anche in questo caso gli obiettivi di progetto prevedono la definizione<br />
di specifiche di prodotto da inserire nei capitolati d’appalto nonché la diffusione <strong>del</strong>la tecnologia<br />
sviluppata presso un numero sempre maggiore di imprese stradali.<br />
Parallelamente a questi progetti, è stato evidenziato un crescente interesse <strong>del</strong>le pubbliche amministrazioni<br />
verso le “pavimentazioni silenti” ovvero le pavimentazioni stradali realizzate con asfalti appositamente ingegnerizzati<br />
per ridurre il rumore generato dal traffico veicolare. In tale contesto gli “asfalti gommati” hanno<br />
dimostrato di poter ridurre enormemente le emissioni acustiche (da -3 a - 6 dB) ed agire attivamente nella<br />
lotta all’inquinamento acustico che è sempre più spesso necessaria in aree densamente abitate.<br />
Anche il settore edile continua a studiare e proporre nuove idee per sfruttare le eccezionali proprietà<br />
<strong>del</strong>la gomma da PFU in forme di recupero innovative. I progetti in corso sono numerosi, diversificati e<br />
frazionati presso le Università che spesso collaborano con imprese <strong>del</strong> settore dei PFU e con gruppi<br />
industriali operanti nei materiali per edilizia.<br />
Pannelli isolanti multistrato realizzati con PFU e altri materiali di recupero, materiali elasto-plastici compositi<br />
ed elementi antisismici sono alcuni degli obiettivi di una ricerca sempre più proiettata verso un’edilizia<br />
innovativa, completamente riciclabile e sensibile ai problemi ambientali.<br />
Gli elementi di isolamento ed assorbimento acustico stanno evolvendo da “semplici” membrane anticalpestio<br />
a veri e propri elementi costruttivi e/o di arredo multifunzionale.<br />
Non ultimo per importanza, il settore <strong>del</strong>le pavimentazioni sportive continua ad essere uno dei più interessanti<br />
campi di impiego <strong>del</strong>la gomma recuperata da PFU.<br />
Seguendo le esperienze maturate a livello internazionale, anche in Italia sono state sperimentate le<br />
superfici equestri con gomma da PFU e i primi “galoppatoi elastomerici” hanno visto la luce nel 2009.<br />
È stato dimostrato che l’impiego di granuli di gomma in sostituzione alla sabbia, riduce lo shock subito<br />
dalle articolazioni <strong>del</strong> cavallo e permette la riduzione dei consumi di acqua tipicamente necessari a<br />
controllare la polverosità <strong>del</strong>le pavimentazioni convenzionali in sabbia o terra battuta.