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Cap. 1 DEFDEF - Produzione Sostenibile del Cemento

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L’alta pressione utilizzata permette di ottenere granuli con morfologia meno regolare di quelli tradizionali<br />

ed alcune prove condotte in ambiente accademico, hanno evidenziato una parziale de-vulcanizzazione<br />

<strong>del</strong>la superficie esterna di granuli prodotti con questo metodo.<br />

La nuova tecnologia proposta lascia pressoché inalterata e pulita la struttura metallica <strong>del</strong> PFU che può<br />

essere avviata ad impianti di seconda fusione senza ulteriori trattamenti di pulizia.<br />

L’impiego <strong>del</strong> water jet, potrebbe risultare particolarmente apprezzabile per la gestione di PFU di grandi<br />

dimensioni o che contengono alte percentuali di acciaio e sono, quindi, difficili da trattare con<br />

impianti convenzionali.<br />

Processi di de-vulcanizzazione<br />

La vulcanizzazione <strong>del</strong>la gomma è un processo di reticolazione <strong>del</strong>le catene polimeriche che avviene<br />

mediante l’uso di zolfo, acceleranti di reazione e calore. Lo zolfo, reagendo con la gomma, crea infatti<br />

dei veri e propri ponti molecolari tra una catena e l’altra o tra un punto e l’altro <strong>del</strong>la stessa catena.<br />

Questo comporta la perdita di gradi di libertà <strong>del</strong>le molecole e l’ottenimento <strong>del</strong>le proprietà elastiche<br />

e di resistenza alla trazione che fanno <strong>del</strong>la gomma un materiale molto apprezzato.<br />

La compattezza ed impenetrabilità ai reagenti chimici <strong>del</strong>la gomma vulcanizzata ne rendono assai<br />

complessa la reversibilità <strong>del</strong> processo di vulcanizzazione: la rottura selettiva dei ponti di zolfo è l’obiettivo<br />

<strong>del</strong>le ricerche finalizzate alla de-vulcanizzazione e quindi al riciclo <strong>del</strong>la gomma.<br />

I processi tradizionali di de-vulcanizzazione o rigenerazione <strong>del</strong>la gomma da PFU, prevedono l’impiego di oli<br />

idrocarburici, peptizzanti di varia natura chimica ed energia somministrata prevalentemente come calore.<br />

Gli oli hanno lo scopo di ammorbidire la gomma e rendere più facile l’accesso dei reagenti chimici<br />

(peptizzanti o altri) ai ponti solfurici; la somministrazione di energia - calore - è sempre necessaria per<br />

rompere i legami che sono stati creati durante il processo di vulcanizzazione.<br />

<strong>del</strong> Riciclo 2010<br />

l’Italia<br />

I processi tradizionali di rigenerazione <strong>del</strong>la gomma sono oggi poco coerenti con le restrizioni italiane<br />

(ed europee) di emissioni nell’ambiente, a causa <strong>del</strong>la scarsa compatibilità ambientale <strong>del</strong>le sostanze<br />

chimiche coinvolte nel processo. Non a caso Cina, India e Malesia sono oggi i più importanti rigeneratori<br />

di gomma anche grazie a norme poco severe e meno rispettose <strong>del</strong>l’ambiente.<br />

Nel 2009 sono stati proposti da operatori italiani nuovi metodi di rigenerazione <strong>del</strong>la gomma, più<br />

rispettosi <strong>del</strong>l’ambiente, che sfruttano il connubio di nuove tecnologie per operare una rottura chirurgica<br />

dei ponti solfurici, donando una seconda vita alla gomma trattata.<br />

Processi meccanici a temperatura controllata, irraggiamenti con onde elettromagnetiche ed ultrasuoni,<br />

sono tra gli ingredienti <strong>del</strong>le nuove tecnologie che si affacciano sul futuro dei PFU.<br />

GOMMA E PNEUMATICI FUORI USO

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