Il numero di Dicembre 2011 - Associazione Nazionale Venezia ...

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Due sono state le ragioni
principali che hanno determinato
queste grandi movimentazioni
di giuliani nel secolo scorso:
l’aspirazione a migliorare le proprie
condizioni di vita e, dopo
il secondo conflitto mondiale,
il dramma dell’esodo giulianodalmato.
Il Convegno, ha osservato il
seguente programma: alle 17.00,
apertura dei lavori da parte del
moderatore, Paolo Possamai, direttore
de “Il Piccolo”; quindi il
saluto del sindaco di Gorizia, Ettore
Romoli e delle altre Autorità
presenti; a seguire gli interventi
dei presidenti ANVGD, Rodolfo
Ziberna, dell’AGM, Dario Locchi,
e dell’assessore regionale alla
Cultura, sport, relazioni internazionali
e comunitarie, Elio De
Anna
Sono stati successivamente
presentati in prima nazionale i
volumi Esuli in Italia ed Esuli nel
mondo, editi dall’ ANVGD e realizzati
dall’ISIG, da parte del direttore
dell’ISIG Alberto Gasparini. Il
pomeriggio di studio si è concluso
con la pesentazione del libro
C’era una volta e del documentario
«Trieste fra storia e futuro:
dall’Adriatico oltre l’Atlantico”
da parte dell’autrice e giornalista
Viviana Facchinetti
Gorizia nelle fotografie
dello Studio Altran
lunedì 12 dicembre,
sempre nell’Auditorium
di Via Roma, il Comune di Gorizia,
in collaborazione con la Lega
Nazionale di Gorizia e con la
Libreria Editrice Goriziana presenteranno
il libro Gorizia 1944-
1954 in 200 scatti dello Studio
Altra” (Edizioni Lega Nazionale
Gorizia e Libreria Editrice Goriziana)
un volume fotografico
sulla storia di Gorizia nel periodo
1944-1954, basato sulle immagini
dell’archivio fotografico dello
Studio Altran, con introduzione
storica e didascalie curate da Antonella
Gallarotti, che ha al suo
attivo diverse ed assai apprezzate
opere storiche sul territorio isontino.
All’inizio dell’arco temporale
preso in esame, a causa del
conflitto mondiale e dell’occupazione
della città da parte delle
forze tedesche, dei partigiani titini
e del Governo Militare alleato,
non era facile effettuare e conservare
documentazione fotografica
sia di eventi particolari che delle
vicende quotidiane.
La conservazione dell’archivio
permette di pubblicare una
serie di immagini di non facile
reperibilità, mettendo a disposizione
di studiosi e ricercatori
una documentazione fotografica
in parte inedita, in parte apparsa
in maniera frammentaria e
spesso senza indicazione dell’autore,
valorizzando così l’opera di
un professionista che, attivo dal
1934, ha testimoniato attraverso
le sue fotografie la cronaca, ormai
diventata storia, di Gorizia e
del suo territorio. La scelta delle
immagini, fatta avvalendosi per
quanto possibile della collaborazione
di testimoni degli eventi,
intende dare modo ai goriziani di
riscoprire luoghi, volti e avvenimenti
di quegli anni.
Il libro, introdotto dagli editori
Rodolfo Ziberna ed Adriano
Ossola, sarà presentato da Roberto
Covaz, responsabile della
redazione di Gorizia de “Il Piccolo”,
che ha curato anche una
prefazione al libro e dalla stessa
Antonella Gallarotti.
***
COMITATO DI MILANO
l 3 dicembre a Milano si è
tenuto il Consiglio nazionale
dell’Associazione, allargato
ai presidenti dei Comitati provinciali.
Nell’occasione il Comitato
provinciale ha organizzato
nel pomeriggio di venerdì 2 dicembre
la proiezione del docufilm
«Magna Istria» nella sede
dell’Associazione “Casa di Letizia
Moratti” (g.c.).
***
COMITATO DI
MODENA
Firmato il protocollo
d’intesa con l’Ufficio
Scolastico Territoriale
l Comitato modenese, guidato
dal presidente gen.
Giampaolo Pani, ha recentemente
stipulato un protocollo
d’intesa con l’Ufficio Scolastico
Territoriale di Modena, al fine
di creare un costante rapporto di
collaborazione per la diffusione
nelle scuole della storia del nostro
confine orientale. Sul sito Internet
della Sede nazionale è pubblicato
integralmente il testo della
convenzione (link www.anvgd.
it/notizie/12196-09nov11-anvgd-modena-accordo-tipo-conle-scuole-locali.html)
che potrà
essere punto di riferimento per
altre strutture nell’approccio con
le locali istituzioni scolastiche.
L’importante documento
sottoscritto dalle parti, fa riferimento,
tra l’altro, «al Tavolo di
Governo istituito presso la Presidenza
del Consiglio dei Ministri,
la Direzione Generale degli
Ordinamenti scolastici e per
l’autonomia scolastica [che] ha
costituito, con D.D. del 26 ottobre
2009, un Gruppo di Lavoro,
composto da rappresentanti
delle Associazioni degli Esuli e
da rappresentanti delle diverse
direzioni generali del ministero
dell’Istruzione, dell’Università e
della Ricerca, con il compito di
individuare una serie di iniziative
e proposte operative rivolte alle
istituzioni scolastiche per una
migliore conoscenza delle ragioni
storico sociali che hanno riguardato
il confine orientale italiano
e l’esodo dei cittadini italiani
dai territori dell’Istria, di Fiume
e della Dalmazia, dal 1943 al
1947».
Nel documento, ANVGD Modena
e Ufficio Scolastico Territoriale
stabiliscono, in particolare,
di fornirsi reciproco aiuto e supporto
al fine di progettare e sostenere
iniziative e attività finalizzate
alla realizzazione degli obiettivi
della Legge istitutiva del Giorno
del Ricordo. Di comune accordo
decidono di realizzare congiuntamente
le seguenti attività: interventi
di approfondimento storico
e culturale destinati agli Studenti
delle Istituzioni scolastiche di 1°
e 2° grado; promozione di visite
culturali guidate ai luoghi e alle
località dove si è consumata la
tragedia delle Foibe; istituzione
di un concorso Premio annuale
destinato ai succitati Studenti
sul tema delle Foibe, dell’Esodo
e del confine orientale che consenta
agli Studenti di approfondire
in modo diretto le tematiche
specifiche. L’ANVGD Modena si
impegna a mettere a disposizione
nelle Scuole della Provincia di
Modena, propri Relatori esperti
per conferenze, dibattiti, interventi
di diffusione, studio e approfondimento
delle tematiche
legate alla tragedia delle Foibe e
dell’Esodo.
Carpi, Rifondazione
comunista “scomunica”
il suo consigliere comunale
espressosi a favore
del monumento all’esodo
ente da una parte il
Comitato modenese
conduce a buon fine il progetto
di collaborazione con l’autorità
scolastica, Rifondazione comunista
pubblica una dura presa di
distanza dal suo consigliere comunale,
Lorenzo Paluan, “reo”
di aver votato a favore della realizzazione
di un monumento
in memoria dell’esodo giulianodalmato.
La “scomunica” è rimbalzata
naturalmente sugli organi
di stampa locali, tra in quali
“L’Informazione”. Al suo direttore
, Francesco Spada, la Sede
nazionale ha inviato una lettera
di commento che riproduciamo
in alcuni suoi passaggi, laddove
si stigmatizzano le «motivazioni
che ancora una volta esprimono
W
l’enorme ritardo culturale e il rigido
conformismo ideologico di
una posizione che non ha strumenti
di lettura della storia se
non la cieca fedeltà al dogma di
partito». Nel fare riferimento alle
valutazioni espresse da Rifondazione,
la nota delle Sede nazionale
rileva che con esse «viene
dunque riproposta una versione
delle tragiche vicende del confine
orientale riconducibile alle
posizioni di stretta osservanza
togliattiana e comunista, secondo
le quali gli eccidi delle foibe e
l’esodo della popolazione italiana
di antico insediamento storico
(e non “importata” dal regime
fascista) altro non furono che la
conseguenza della repressione ai
danni delle comunità alloglotte
nella Venezia Giulia e in Dalmazia.
Una “velina” che la politica
e la storiografia contemporanee
hanno ampiamente smentito almeno
nell’ultimo decennio, ricostruendo
finalmente - sia pure
tardivamente - i veri contorni del
drammatico contesto nel quale
le vittime delle stragi titoiste e i
350.000 profughi dall’Istria, da
Fiume e da Zara si trovarono
al momento della dissoluzione
dell’autorità italiana e dell’occupazione
jugoslava di quei territori».
«La “scomunica” di partito
al consigliere Paluan - prosegue
il commento dell’Associazione
- oltre a rievocare lo stile delle
sentenze dei “tribunali del popolo”
- che nei territori ceduti
spogliarono i cittadini italiani di
ogni ceto dei beni di proprietà, e
se ebbero salva la vita fu tanto -
contiene […] la logora equazione
fascismo-foibe, smentita dalla
ricerca storica più qualificata e
rifiutata dallo stesso Leo Valiani
nei suoi interventi degli anni Novanta;
ed adombra in maniera inquietante
un giustificazionismo
che ripugna alla libera coscienza
ed offende le vittime innocenti.
Nulla suggerisce ai custodi
dell’ortodossia marxista la legge
istitutiva del Giorno del Ricordo
(10 febbraio), votata pressoché
all’unanimità di centro-destra e
centro-sinistra, né le cerimonie
annualmente tenute al Quirinale
dal 2005, alla presenza del
Presidente Ciampi prima e Napolitano
poi, né il conferimento
in quella sede di onorificenze ai
congiunti degli infoibati. E tanto
meno colgono - o invece censurano,
quei custodi - i significati
dell’omaggio congiunto dei tre
Presidenti (l’italiano Napolitano,
lo sloveno Türk e il croato Josipovic)
al Monumento all’Esodo,
il 13 luglio dello scorso anno a
Trieste, un evento di enorme
portata storica e morale; così
come non colgono - o censurano
- il senso del concerto tenutosi il
3 settembre scorso nell’Arena di
Pola (luogo simbolo dell’esodo
giuliano-dalmato) alla presenza
delle rappresentanze degli Esuli,
della Comunità degli Italiani e di
un vasto pubblico croato, per iniziativa
dei Capi di Stato italiano e
croato […]».
***
COMITATO DI ROMA
L’ intensa "tre giorni"
a Rovigno, incontri
con le istituzioni
e la Comunità Italiana
iornate molto intense
e molto promettenti
quelle che abbiamo vissuto a
Rovigno, il 30 settembre e l’1 e
il 2 ottobre 2011, in occasione
della seconda fase dell’incontro
fra la città di Roma promosso
dal Comitato provinciale ANVGD
e la città di Rovigno d’Istria, in
collaborazione e con il tramite
della Comunità Nazionale Italiana.
Nel corso di tre intensi giorni