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Il numero di Dicembre 2011 - Associazione Nazionale Venezia ...

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6<br />

<br />

«Triangolare del Ricordo»<br />

pronti instant book , Cd e Dvd<br />

erché lo storico «Triangolare del Ricordo» che ha visto tornare<br />

in campo allo Sta<strong>di</strong>o Flaminio le squadre Fiumana, Grion<br />

Pola e Dalmazia, con l’apporto atletico dei <strong>di</strong>scendenti degli Esuli<br />

giuliano-dalmati, non rimanga senza ricordo, ANVGD Giovani ha il<br />

piacere <strong>di</strong> presentare le pubblicazioni che racchiudono in immagini<br />

e sonori l’evento del 21 settembre.<br />

Si tratta <strong>di</strong> un instant-book <strong>di</strong> 56 pagine in formato A4, contenente<br />

le istantanee più belle e le testimonianze scritte <strong>di</strong> 44 dei protagonisti<br />

della manifestazione: giocatori, allenatori, staff e tifosi. Tra le<br />

foto anche alcune prese dai servizi mandati in onda dal TG2, dal TG3<br />

Regionale e da TG2 Storie. Presenti inoltre anche le “figurine” <strong>di</strong> tutti<br />

i giocatori scesi in campo, l’album con le immagini <strong>di</strong> ogni squadra<br />

(comprese quelle del ritiro) e le istantanee del Premio del Giorno del<br />

Ricordo i cui riconoscimenti sono stati consegnati allo sta<strong>di</strong>o.<br />

Al libro si affianca un Cd, consultabile tramite computer, che<br />

contiene le gallerie fotografiche del Convegno sullo sport giulianodalmata,<br />

del Premio del Giorno del Ricordo, degli arbitri, delle singole<br />

squadre con tutte le istantanee scattate allo sta<strong>di</strong>o e al ritiro.<br />

Inoltre, il Cd contiene le versioni integrali dei servizi giornalistici<br />

mandati in onda dal TG2 nazionale, dal TG3 Regionale del Friuli<br />

<strong>Venezia</strong> Giulia e dalla rubrica TG2 Storie.<br />

E per finire il Dvd con il filmato ufficiale del «Triangolare del<br />

Ricordo», della durata <strong>di</strong> 25 minuti: il prologo con l’incontro degli<br />

allievi delle scuole calcio “Colombo” e “Valle Aurelia”, il pubblico, la<br />

cerimonia d’apertura con l’Inno nazionale, i tre incontri del Triangolare<br />

e i gol del Dalmazia, del Grion Pola e della Fiumana, la cerimonia<br />

finale <strong>di</strong> premiazione e i festeggiamenti.<br />

COME ACQUISTARE<br />

Si tratta complessivamente <strong>di</strong> tre straor<strong>di</strong>nari prodotti a tiratura<br />

limitata che da oggi sono accessibili a tutti. Può <strong>di</strong>ventare un’ottima<br />

idea-regalo o, se preferite, il ricordo indelebile <strong>di</strong> un evento storico.<br />

<strong>Il</strong> libro ha un costo <strong>di</strong> 10 euro mentre per il Cd e il Dvd sono<br />

sufficienti 7 euro ciascuno. A ciò vanno sommati i costi <strong>di</strong> spe<strong>di</strong>zione.<br />

Se però intendete non perdere nessuno <strong>di</strong> questi storici ricor<strong>di</strong>,<br />

potete or<strong>di</strong>nare LIBRO+CD+DVD a soli 20 euro comprensivi delle<br />

spese <strong>di</strong> spe<strong>di</strong>zione. Le istruzioni sul pagamento saranno contenute<br />

nel plico che Vi arriverà.<br />

Per or<strong>di</strong>nare il materiale è sufficiente scrivere a info@anvgd.it<br />

o telefonare nei feriali dalle 10.00 alle 13.00 allo 06. 58 16 852 o<br />

inviare un fax allo 06. 6220 7985.<br />

Buona visione e buona lettura!<br />

<br />

DELEGAZIONE DI BARLETTA<br />

Sul <strong>numero</strong> <strong>di</strong> ottobre 2010 “Difesa”<br />

citava la presenza, nella città<br />

pugliese, <strong>di</strong> un sacrario eretto a<br />

memoria dei partigiani jugoslavi<br />

deceduti in territorio italiano, del<br />

quale si può leggere - per strabiliare<br />

- la storia all’in<strong>di</strong>rizzo www.<br />

barlettalife.it/magazine/notizie/<br />

anche-barletta-ricorda-i-partigiani-jugoslavi.<br />

Sul tema ci giunge un intervento<br />

del Delegato ANVGD, Giuseppe Dicuonzo,<br />

del quale riproduciamo <strong>di</strong><br />

seguito parti significative.<br />

ella città <strong>di</strong> Barletta, nel<br />

1970, fu eretto un sacrario<br />

monumentale ai partigiani<br />

jugoslavi caduti, oggi <strong>di</strong>venuto<br />

simbolo della resistenza slava in<br />

Italia (ma quale resistenza poi<br />

Chissà). Ma chi sono questi<br />

partigiani Le efferate bande criminali<br />

del maresciallo Tito che<br />

combatterono nel caos della cosiddetta<br />

Guerra <strong>di</strong> Liberazione<br />

prevalentemente sul territorio<br />

giuliano-dalmata affiancati quasi<br />

sempre dai partigiani comunisti<br />

italiani che sconfessarono coloro<br />

che si opponevano allo sciovinismo<br />

jugoslavo, avendo per<br />

scopo la creazione <strong>di</strong> una grande<br />

Jugoslavia socialista che avrebbe<br />

dovuto riunire in un’unica entità,<br />

fino al Tagliamento, i popoli<br />

balcanici del sud. Le loro azioni<br />

avevano il carattere <strong>di</strong> stragi, la<br />

loro operatività era improntata<br />

all’o<strong>di</strong>o razziale, al compimento<br />

<strong>di</strong> atti terroristici che miravano a<br />

destabilizzare la situazione politico-sociale<br />

giuliano-dalmata e che<br />

si erano già manifestati con l’orrore<br />

delle foibe e dell’esodo.<br />

La Puglia, con Barletta in<br />

testa, dall’ottobre del 1943 fino<br />

all’estate del 1944, fu l’unico territorio<br />

sul quale i partigiani jugoslavi<br />

feriti ed ammalati trovavano<br />

ospitalità ed assistenza; Barletta<br />

aprì per loro, esclusivamente, il<br />

suo ospedale ampliando l’operatività<br />

destinando a tale scopo anche<br />

tutta la struttura della scuola<br />

elementare “R. Musti”, mentre i<br />

citta<strong>di</strong>ni non riuscivano a trovare<br />

né un letto né me<strong>di</strong>cine. […] I<br />

feriti trasportati in Puglia e curati,<br />

furono oltre 10.000 e <strong>di</strong> questi<br />

800 circa riposano nel cimitero<br />

<strong>di</strong> Barletta nel sacrario-ossario jugoslavo.<br />

E ancora: 30.000 profughi<br />

dalmati-comunisti slavi trovarono<br />

ospitalità presso famiglie<br />

italiane e centinaia raggiunsero,<br />

profughi, la città <strong>di</strong> Barletta (dati<br />

del generale De<strong>di</strong>jer, Capo della<br />

missione jugoslava nelle Puglie e<br />

documentate da atti presso l’Archivio<br />

<strong>di</strong> Stato <strong>di</strong> Barletta consultati<br />

da chi scrive)».<br />

Insomma, prosegue il Delegato<br />

ANVGD «[…] i veri eroi per<br />

Barletta sono stati gli jugoslavi<br />

caduti per una nuova vita, caduti<br />

per la libertà dei barlettani che<br />

ancora oggi onorano e rendono<br />

omaggio al monumento-ossario<br />

presso il cimitero. […] Purtroppo,<br />

[…] la pulizia etnica jugoslava<br />

contro gli italiani è stata a Barletta<br />

<strong>di</strong>menticata, e continua ad<br />

esserlo, rimossa dalla coscienza<br />

comune, censurata dalla cultura<br />

che si definisce ufficiale; ancora<br />

oggi, le salme degli italiani morti<br />

in Istria ed in Dalmazia sono<br />

catalogate “merce senza valore”<br />

senza alcun monumento commemorativo<br />

come quello esistente<br />

per i loro carnefici che hanno<br />

realizzato il sogno panslavista <strong>di</strong><br />

Tito».<br />

<br />

***<br />

COMITATO DI<br />

GORIZIA<br />

Presentato il romanzo<br />

<strong>di</strong> Stefano Zecchi<br />

Presentato a Gorizia l’8 novembre<br />

il romanzo <strong>di</strong> Stefano<br />

Zecchi Quando ci batteva forte<br />

il cuore (E<strong>di</strong>zioni Mondadori),<br />

<br />

relatori il <strong>di</strong>rigente nazionale<br />

dell’ANVGD Roberto Predolin ed<br />

il regista Luca Lucini, introdotti<br />

dal vice presidente nazionale AN-<br />

VGD e presidente della Lega <strong>Nazionale</strong><br />

Gorizia Rodolfo Ziberna<br />

e dal rappresentante della Libreria<br />

E<strong>di</strong>trice Goriziana Adriano<br />

Ossola. Era presente l’Autore.<br />

Ne ricor<strong>di</strong>amo la trama.<br />

Pola, 1945: Sergio ha sei anni e<br />

vive con la madre Nives, insegnante,<br />

che egli ammira per la<br />

sua autonomia e coraggio, che lo<br />

cresce mentre il padre è lontano,<br />

in guerra. Quando finalmente la<br />

guerra termina e il padre torna<br />

a casa, Sergio prova per lui una<br />

profonda soggezione, lo sente<br />

come un intruso tra sé e la mamma.<br />

Intanto, gli italiani in Istria<br />

non fanno in tempo a gioire<br />

della liberazione dall’occupante<br />

tedesco che apprendono con<br />

sgomento l’avvenuta incorporazione<br />

<strong>di</strong> Trieste e <strong>di</strong> tutta l’Istria<br />

nell’area <strong>di</strong> influenza sovietica. <strong>Il</strong><br />

clima si fa presto molto teso, e gli<br />

jugoslavi si abbandonano a violenze,<br />

saccheggi e uccisioni degli<br />

italiani fascisti, o presunti tali,<br />

prelevati e precipitati nelle foibe.<br />

Nives non si rassegna a rinunciare<br />

alla propria identità italiana e<br />

inizia un’attività clandestina <strong>di</strong><br />

resistenza che mette in pericolo<br />

tutta la famiglia. Improvvisamente<br />

il padre lo prende con sé<br />

per una lunga fuga verso <strong>Venezia</strong>.<br />

Comincia così un lungo avventuroso<br />

cammino segnato da gran<strong>di</strong><br />

stenti e sofferenze, durante il<br />

quale padre e figlio si ri-conosceranno<br />

e impareranno che la sola<br />

salvezza sta nell’essere uniti.<br />

Stefano Zecchi, veneziano, è<br />

or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Estetica all’Università<br />

statale e presidente dell’Accademia<br />

<strong>di</strong> Belle Arti <strong>di</strong> Brera.<br />

Inoltre, in anteprima nazionale,<br />

verrà illustrato dal regista<br />

Luca Lucini (sua è la regia <strong>di</strong> Tre<br />

metri sopra il cielo, Amore, bugie<br />

e calcetto, Oggi sposi e l’ultimo<br />

La donna della mia vita con la<br />

Sandrelli, Argentero e Gassman)<br />

il progetto <strong>di</strong> realizzazione <strong>di</strong> un<br />

film sul libro. L’iniziativa ha luogo<br />

in collaborazione con la LEG-<br />

Libreria E<strong>di</strong>trice Goriziana.<br />

La Sala Della Torre è gentilmente<br />

concessa dalla Fondazione<br />

Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Gorizia,<br />

che dalle ore 16.30 assicurerà<br />

<br />

<br />

<br />

una visita gratuita ed accompagnata<br />

ai visitatori della prestigiosa<br />

mostra Rivelazioni. Quattro<br />

secoli <strong>di</strong> capolavori, allestita al<br />

piano terra della medesima e prestigiosa<br />

sede.<br />

Giuliani dalmati<br />

tra esodo e migrazioni.<br />

<strong>Il</strong> convegno <strong>di</strong> stu<strong>di</strong><br />

iovedì 24 novembre si<br />

è tenuto il convegno<br />

Goriziani, triestini ed istriani nel<br />

mondo tra eso<strong>di</strong> e migrazioni, promosso<br />

dall’ANVGD e dal Comune<br />

<strong>di</strong> Gorizia, in collaborazione con<br />

l’<strong>Associazione</strong> Giuliani nel Mondo<br />

ed il quoti<strong>di</strong>ano “<strong>Il</strong> Piccolo”,<br />

ed il sostegno della Regione Autonoma<br />

Friuli <strong>Venezia</strong> Giulia e<br />

della Lega <strong>Nazionale</strong> isontina,<br />

con lo scopo <strong>di</strong> promuovere la conoscenza<br />

delle <strong>di</strong>namiche sottese<br />

agli spostamenti <strong>di</strong> popolazione<br />

dal confine orientale verso tutti<br />

i continenti, per ragioni migratorie<br />

prima ed a causa dell’esodo<br />

<strong>di</strong> oltre 300.000 istriani, fiumani<br />

e dalmati dalle terre natali, poi.<br />

L’iniziativa è collegata alla mostra<br />

sulla migrazione giuliana (pertanto<br />

anche isontina) contestualmente<br />

allestita in Galleria Dora<br />

Bassi.

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