29.12.2014 Views

Il numero di Dicembre 2011 - Associazione Nazionale Venezia ...

Il numero di Dicembre 2011 - Associazione Nazionale Venezia ...

Il numero di Dicembre 2011 - Associazione Nazionale Venezia ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

A Ziberna la Stella <strong>di</strong> bronzo<br />

del Coni al Merito Sportivo<br />

Le due amiche<br />

Due storie attraverso tutto<br />

un secolo<br />

isino. Primi anni del dopoguerra<br />

‘15-’18. Nella<br />

citta<strong>di</strong>na al centro dell’Istria frequentano<br />

la stessa classe le due coetanee,<br />

nate nel 1911, Nella Bussi<br />

e Tea Zanchi. Nella è alta, ha una<br />

magnifica chioma bionda e un<br />

carattere risoluto che le consente<br />

W <br />

<br />

<br />

<strong>di</strong> ottenere l’incarico <strong>di</strong> capo classe.<br />

Tea (mia madre ), è <strong>di</strong> origine<br />

dalmata, bruna <strong>di</strong> capelli e squisita<br />

<strong>di</strong> carattere. A detta dei coetanei,<br />

<strong>di</strong>venterà «la più bella signorina <strong>di</strong><br />

Pisino».<br />

A Pisino è arrivata l’Italia, con<br />

le truppe del Regio Esercito che<br />

hanno sconfitto le annate dell’impero<br />

asburgico. La cultura italiana<br />

si materializza nella <strong>di</strong>ffusione delle<br />

canzoni napoletane. Così le due<br />

ragazze apprendono la famosa «’A<br />

tazza ’e cafè», scritta nel 1918…<br />

11<br />

a conferenza nazionale dello sport <strong>di</strong> Rimini, promossa dal<br />

Coni e presieduta da Giovanni Petrucci, ha conferito al vicepresidente<br />

nazionale ANVGD Rodolfo Ziberna la Stella <strong>di</strong> Bronzo al Merito<br />

Sportivo in riconoscimento del ruolo svolto a beneficio dello sport nazionale<br />

e locale. La cerimonia ha avuto luogo alla presenza dell’assessore<br />

regionale allo sport del Friuli <strong>Venezia</strong> Giulia, Elio De Anna, a latere<br />

della conferenza svolta da Ziberna sulle ricadute turistiche ed economiche<br />

dello sport in Italia e sul ruolo<br />

che possono e debbono svolgere<br />

gli enti locali a tal fine.<br />

Rodolfo Ziberna, <strong>di</strong>rettore<br />

dell’Unione delle Province del<br />

Friuli <strong>Venezia</strong> Giulia, presidente<br />

del Consorzio universitario goriziano<br />

e presidente dell’<strong>Associazione</strong><br />

<strong>Nazionale</strong> <strong>Venezia</strong> Giulia e<br />

Dalmazia e della Lega <strong>Nazionale</strong><br />

<strong>di</strong> Gorizia, ha svolto e tuttora<br />

svolge una intensa attività a sostegno<br />

dello sport. Infatti in ambito nazionale egli coor<strong>di</strong>na il gruppo<br />

dei <strong>di</strong>rigenti allo sport delle regioni nell’ambito della Conferenza delle<br />

Regioni, il cui coor<strong>di</strong>namento degli assessori spetta al Friuli <strong>Venezia</strong><br />

Giulia e pertanto all’assessore De Anna. Tra l’altro Ziberna è anche<br />

presidente <strong>di</strong> un ente <strong>di</strong> promozione sportiva e culturale dell’Isontino.<br />

Numerosi sono i gran<strong>di</strong> eventi sportivi che hanno avuto luogo<br />

nella Regione Friuli <strong>Venezia</strong> Giulia e nella nostra città promossi o coorganizzati<br />

da Ziberna. Di particolare interesse anche le iniziative che<br />

sta seguendo a beneficio della promozione dello sport tra i giovani,<br />

inteso come movimento e come strumento adatto a combattere <strong>di</strong>verse<br />

patologie (soprattutto car<strong>di</strong>ovascolari) e fenomeni da arginare (obesità,<br />

tabagismo, doping, uso <strong>di</strong> sostanze stupefacenti, abuso <strong>di</strong> bevande alcoliche,<br />

bullismo, ecc.).<br />

La Stella <strong>di</strong> Bronzo sarà consegnata a Ziberna nel corso <strong>di</strong> una cerimonia<br />

che sarà promossa dal Comitato provinciale del Coni <strong>di</strong> Gorizia.<br />

Ziberna nel ringraziare per l’inaspettata onorificenza ha assicurato<br />

che continuerà il suo impegno per lo sport nazionale ma anche locale.<br />

“Due opportunità che il nostro territorio dovrebbe saper cogliere - ha<br />

precisato Ziberna conversando con <strong>di</strong>rigenti dello sport della Regione -<br />

sono senza dubbio il Liceo del Mare a Monfalcone e la Cittadella dello<br />

Sport della Campagnuzza a Gorizia, arricchita dall’ex collegio “Fabio<br />

Filzi” che potrebbe svolgere la funzione <strong>di</strong> foresteria per club sportivi<br />

che potrebbero venire a Gorizia per i loro ritiri; gli stessi spazi potrebbero<br />

però essere usati come Casa dello Studente nel corso dell’anno”.<br />

Influenzate dalla ricca presenza<br />

<strong>di</strong> nuove <strong>di</strong>vise militari, in luogo<br />

<strong>di</strong> «Ma cu sti mode, oje Briggeta,<br />

tazza ’e cafè parite : sotto lenite ’o<br />

zzuccaro, e ’ncoppa amara site...»,<br />

Nella e Tea cantano: «…Sotto Tenente<br />

Zucchero…».<br />

Fra le due guerre mon<strong>di</strong>ali<br />

creeranno splen<strong>di</strong>de famiglie, trapiantate<br />

dopo l’esodo a Roma. Tea<br />

è mancata, novantenne, qualche<br />

tempo fa.<br />

Oggi festeggiamo Nella, per i<br />

suoi cento anni, un secolo vissuto<br />

con grande luci<strong>di</strong>tà. La sua memoria<br />

<strong>di</strong> ferro conserva un patrimonio<br />

<strong>di</strong> ricor<strong>di</strong>. È piacevole sentire<br />

la sua dolce parlata caratteristica<br />

delle genti venete, che descrive un<br />

quadro vastissimo <strong>di</strong> eventi.<br />

Abbiamo perduto visivamente<br />

i campanili <strong>di</strong>segnati dagli architetti<br />

della Repubblica Serenissima <strong>di</strong><br />

<strong>Venezia</strong>, ma ci rimangono le testimonianze<br />

vivaci ed esemplari come<br />

quella della nostra amica <strong>di</strong> Pisino.<br />

Auguri Nella!<br />

<br />

<br />

Fiume,<br />

I Cameristi<br />

<strong>di</strong> Trieste<br />

in concerto<br />

a Palazzo<br />

Modello<br />

ieno successo è arriso,<br />

lo scorso 24 ottobre, al<br />

concerto dell’Orchestra “I Cameristi<br />

Triestini” ospiti della<br />

Comunità Italiana <strong>di</strong> Fiume<br />

nella prestigiosa sede <strong>di</strong> Palazzo<br />

Modello. Diretti da Fabio<br />

Nossal, orchestrali e cantanti<br />

hanno riscosso ilvivissimo apprezzamento<br />

del folto pubblico<br />

<strong>di</strong> connazionali presente. Applausi<br />

calorosi, per la bravura e<br />

la simpatia, al soprano Gisella<br />

Sanvitale (valida collaboratrice<br />

del Comitato ANVGD <strong>di</strong> Trieste)<br />

ed al tenore Andrea Binetti.<br />

L’evento musicale era organizzato<br />

dall’Università Popolare<br />

<strong>di</strong> Trieste, dall’Unione Italiana<br />

e dalla locale Comunità degli<br />

Italiani, grazie al contributo<br />

del Ministero degli Affari Esteri<br />

italiano e con il patrocinio del<br />

Beni cimiteriali italiani,<br />

un patrimonio da tutelare<br />

ntervista su “La Voce del Popolo” del 7 ottobre scorso a Piero Delbello,<br />

<strong>di</strong>rettore dell’IRCI <strong>di</strong> Trieste, a firma <strong>di</strong> Rosanna Turcinovich<br />

Giuricin: argomento, la questione della tutela e della conservazione delle<br />

ultime <strong>di</strong>more italiane in Istria, Quarnero e Dalmazia, alle quali si sono<br />

de<strong>di</strong>cati nei decenni scorsi - ricorda la giornalista - il Madrinato Dalmata<br />

per Zara, per Fiume per lunghi anni Anita Antoniazzo Bocchina ed ora il<br />

Libero Comune e in Istria, dal 1996, lo stesso IRCI che si avvale della consulenza<br />

del prof. Antonio Pauletich in<br />

qualità <strong>di</strong> collaboratore scientifico.<br />

«<strong>Il</strong> problema della salvaguar<strong>di</strong>a<br />

del patrimonio monumentale delle<br />

sepolture della memoria italiana nei<br />

cimiteri dell’Istria - riferisce Delbello<br />

- va affrontato giorno per giorno<br />

con estrema serietà e onestà per<br />

intervenire prima che il piccone,<br />

W <br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

la mazza o l’incuria, <strong>di</strong>struggano o<br />

cancellino queste sacre memorie.<br />

Noi abbiamo iniziato nel 1996 e<br />

già in quell’anno furono evidenziate,<br />

fotografate e catalogate oltre<br />

25.000 sepolture esistenti. Nello<br />

stesso anno, copia dei verbali <strong>di</strong> ricognizione<br />

fu spe<strong>di</strong>ta a tutte le Amministrazioni<br />

citta<strong>di</strong>ne e comunali<br />

e alle <strong>di</strong>rezioni delle aziende che<br />

gestiscono i cimiteri, con preghiera<br />

<strong>di</strong> volgere attenzione alla tutela <strong>di</strong><br />

dette sepolture e <strong>di</strong> comunicare all’ IRCI lo status giuri<strong>di</strong>co dei <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> concessione<br />

perpetua e <strong>di</strong> eventuali pendenze nella corresponsione dei canoni<br />

cimiteriali, per poter risolvere i problemi contingenti».<br />

Chiarito che il monitoraggio e la manutenzione continuativi richiedono<br />

ovviamente risorse economiche attualmente insufficienti ed erogate con il consueto<br />

ritardo, il <strong>di</strong>rettore dell’Istituto triestino sottolinea quanto sia «<strong>di</strong> fondamentale<br />

importanza» la collaborazione con la Comunità italiane in Slovenia e<br />

Croazia, «anche perché grazie ai suoi interventi <strong>di</strong> protezione e conservazione,<br />

oltre che le sepolture ed i monumenti o lapi<strong>di</strong> delle famiglie <strong>di</strong> esuli ormai estinte,<br />

nei lapidari ha riunito anche le memorie dei rimasti, intervenendo laddove ci<br />

sono persone anziane rimaste sole dopo l’esodo dei parenti e che non hanno ere<strong>di</strong>,<br />

casi, <strong>di</strong> anno in anno sempre più frequenti sia per gli esuli che per i rimasti».<br />

Alla domanda dell’intervistatrice sui risultati sinora ottenuti, risponde<br />

Delbello: «Mi limiterò ad elencarne alcune: dal 1999 ai giorni nostri oltre<br />

all’inventariazione dei reperti dei lapidari preesistenti nei cimiteri <strong>di</strong> Chiusi<br />

<strong>di</strong> Lussino, San Giovanni <strong>di</strong> Cherso, <strong>di</strong> San Pietro in Selve e <strong>di</strong> Villa <strong>di</strong><br />

Rovigno, sono stati progettati e realizzati i lapidari cimiteriali che elencherò<br />

nell’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> realizzazione: Lindaro, Pinguente, Rozzo, Castelvenere, San<br />

Lorenzo <strong>di</strong> Daila, Draguccio, Canfanaro, Docastelli, Barbana, Porgnana,<br />

Rovigno, Visinada, Visignano, Collalto, Chersano, Buie, Umago, Petrovia,<br />

Grisignana, Cherso, Lussinpiccolo, Lussingrande, San Giacomo, Ossero<br />

e l’ultimo del mese <strong>di</strong> settembre <strong>2011</strong> a Orsera, nei quali sono stati ricoverati<br />

oltre 1.200 tra monumenti e lapi<strong>di</strong>. Oltre ai lapidari, in loco, sono<br />

state restaurate 32 tombe <strong>di</strong> famiglia al Cimitero comunale <strong>di</strong> Pirano, la<br />

cupola del mausoleo della tomba Degrassi al cimitero <strong>di</strong> Isola, la rimessa in<br />

loco con restauro del cippo monolitico rovesciato della tomba del canonico<br />

Pietro Stancovich al cimitero <strong>di</strong> Barbana e i monumenti del 1924 de<strong>di</strong>cati<br />

al Milite Ignoto dai Comuni <strong>di</strong> Visinada e <strong>di</strong> Lussingrande, ancor oggi<br />

esistenti in quei cimiteri. Al Cimitero memoriale della Marina <strong>di</strong> Pola, scolpite<br />

su lapi<strong>di</strong> in pietra, sono state riprodotte 59 epigrafi <strong>di</strong> sepolture italiane<br />

che sostituiscono altrettante croci <strong>di</strong> legno cadenti. Al Cimitero comunale<br />

<strong>di</strong> Rovigno, in collaborazione e con il contributo della Famia Ruvignisa,<br />

sempre presente con i contributi per l’aggiornamento del lapidario rovignese,<br />

è stata realizzata la lapide commemorativa de<strong>di</strong>cata alla memoria <strong>di</strong><br />

24 sacerdoti e religiosi/e rovignesi morti nella <strong>di</strong>aspora dal 1945 ad oggi,<br />

si stanno raccogliendo i dati per altre tre suore da includere nella lapide a<br />

queste de<strong>di</strong>cata, nonché le lapi<strong>di</strong> commemorative de<strong>di</strong>cate a Luigi de Manincor,<br />

Medaglia d’Oro Vela e al Cap. Silvano Abbà, Medaglia <strong>di</strong> Bronzo<br />

per il Pentathlon moderno alle Olimpia<strong>di</strong> <strong>di</strong> Berlino nel 1936.<br />

In collaborazione con la Famiglia Montonese, è stata sistemata la fossa<br />

comune dei Montonesi infoibati a Cava Cise presso Villa Treviso <strong>di</strong> Pisino,<br />

e per la Famiglia Parentina, la realizzazione della lapide commemorativa<br />

delle 95 vittime delle foibe <strong>di</strong> Parenzo, Torre e Abrega esposta nel cimitero<br />

<strong>di</strong> Parenzo».<br />

<br />

Consolato Generale d’Italia a<br />

Fiume. <strong>Il</strong> programma prevedeva<br />

una selezione <strong>di</strong> arie e duetti<br />

tratti da La bajadera, La contessa<br />

Mariza, Vittoria e il suo Ussaro,<br />

Cin-Ci-Là, La principessa<br />

della Csárdás, La vedova allegra,<br />

il Paese dei campanelli e Al Cavallino<br />

Bianco.<br />

Per esigenze redazionali la<br />

pubblicazione dei necrologi<br />

è rinviata al prossimo<br />

<strong>numero</strong> <strong>di</strong> "Difesa".

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!