Appropriatezza diagnostico-terapeutica in oncologia - Quaderni del ...

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Ministero della Salute • T1: tumore della dimensione massima fino a 2 cm - T1mic: microinvasione della dimensione massima di 0,1 cm*; - T1a: tumore della dimensione compresa fra 0,1 e 0,5 cm; - T1b: tumore della dimensione compresa fra 0,5 e 1 cm; - T1c: tumore della dimensione compresa fra 1 e 2 cm. • T2: tumore superiore a 2 cm ma non più di 5 cm nella dimensione massima. • T3: tumore superiore a 5 cm nella dimensione massima. • T4: tumore di qualsiasi dimensione con estensione diretta alla parete toracica o alla cute. Nota: la parete toracica include le coste, i muscoli intercostali e il muscolo dentato anteriore, ma non i muscoli pettorali. - T4a: estensione alla parete toracica; - T4b: edema (inclusa la pelle a buccia d’arancia) o ulcerazione della cute della mammella o noduli satelliti della cute situati nella medesima mammella; - T4c: presenza contemporanea delle caratteristiche di 4a e 4b; - T4d: carcinoma infiammatorio # . Linfonodi regionali – N • Nx: linfonodi regionali non valutabili (es. se precedentemente asportati). • N0: linfonodi regionali liberi da metastasi. • N1: metastasi in linfonodi ascellari omolaterali mobili. • N2: metastasi in linfonodi ascellari omolaterali fissi tra di loro o ad altre strutture. • N3: metastasi nei linfonodi mammari interni omolaterali. • pNx: i linfonodi regionali non possono essere definiti (non sono stati prelevati per essere esaminati o sono stati rimossi). • pN0: assenza di metastasi nei linfonodi regionali. • pN1: metastasi in linfonodi ascellari omolaterali - pN1a: solo micrometastasi (non superiori a 0,2 cm); - pN1b: metastasi in linfonodi (qualcuna superiore a 0,2 cm); - pN1bi: metastasi in 1-3 linfonodi delle dimensioni massime comprese fra 0,2 e 2,0 cm, - pN1bii: metastasi in 4 o più linfonodi delle dimensioni massime comprese fra 0,2 e 2,0 cm, - pN1biii: estensione oltre la capsula di una metastasi linfonodale inferiore a 2,0 cm nella dimensione massima; - pN1biv: metastasi in un linfonodo della dimensione massima compresa di 2,0 cm o più. • pN2: metastasi in linfonodi ascellari omolaterali fissi tra di loro o ad altre strutture. • pN3: metastasi in linfonodi mammari interni omolaterali. * Microinvasione è l’estensione di cellule neoplastiche oltre la membrana basale nei tessuti adiacenti senza focolai maggiori di 0,1 cm nella dimensione massima. Quando vi sono multipli focolai microinvasivi, la classificazione è basata sulle dimensioni di quello maggiore (non viene utilizzata la somma dei diversi focolai). La presenza di focolai multipli deve essere annotata, come accade per i carcinomi multipli di maggiori dimensioni. # Il carcinoma infiammatorio della mammella è caratterizzato da un diffuso indurimento infiammatorio della cute con bordo erisipelatoide, di solito senza una massa sottostante palpabile. Se la biopsia della cute è negativa e non vi è un cancro primitivo localizzato misurabile, quando la diagnosi clinica è di carcinoma infiammatorio (T4d), nello staging patologico la categoria T va indicata come pTX. Avvallamento della cute, retrazione del capezzolo o altre modificazioni cutanee, fatta eccezione per quelle di T4b e T4d, possono esservi nei T1, T2 o T3 senza modificarne la classificazione. 26

Neoplasie della mammella 3 Metastasi a distanza – M • Mx: metastasi a distanza non accertabili. • M0: metastasi a distanza assenti. • M1: metastasi a distanza presenti. Le categorie M1 e pM1 possono essere ulteriormente definite: - Polmonari PUL - Midollo osseo MAR - Ossee OSS - Pleura PLE - Epatiche HEP - Peritoneo PER - Cerebrali BRA - Surrene ADR - Linfonodali LYM - Cute SKI - Altre OTH Raggruppamento in stadi (Tabella 3.1) Si distingue dalla precedente edizione del 1997 nei seguenti punti: • le micrometastasi vengono distinte dalle cellule tumorali isolate in base alle dimensioni e all’evidenza istologica di malignità; Tabella 3.1 Raggruppamento in stadi Stadio 0 Tis N0 M0 Stadio I T1* N0 M0 Stadio IIA T0 N1 M0 T1* N1 # M0 T2 N0 M0 Stadio IIB T2 N1 M0 T3 N0 M0 Stadio IIIA T0 N2 M0 T1* N2 M0 T2 N2 M0 T3 N1, N2 M0 Stadio IIIB T4 Ogni N M0 Ogni T N3 M0 Stadio IV Ogni T Ogni N M1 * T1 comprende T1mic. # La prognosi nei pazienti con pN1a è simile a quella dei pazienti con pN0. • sono stati introdotti simboli specifici per segnalare l’impiego della biopsia del linfonodo sentinella e delle tecniche di indagine immunoistochimica e molecolare; • la classificazione principale dello stato ascellare si basa sul numero dei linfonodi ascellari metastatici rilevati con l’esame istologico standard con ematossilina-eosina (metodo preferito) o mediante immunoistochimica; • è stata introdotta la categoria N3 per la classificazione delle metastasi linfonodali infraclavicolari; • la presenza di metastasi linfonodali sopraclavicolari è stata riclassificata N3, anziché M1; • riclassificazione delle metastasi ai linfonodi mammari interni precedentemente assegnate tutte alla categoria N3. La scelta del programma per il carcinoma della mammella dipende da una serie di fattori prognostici. Quelli comunemente presi in considerazione come consolidati per l’uso clinico includono: estensione del tumore (dimensioni e coinvolgimento dei linfonodi ascellari), grading istologico, tipo istologico, stato dei recettori ormonali, età della paziente. L’impiego dei marker tumorali nella prevenzione, screening, trattamento e follow-up del carcinoma mammario ha visto recentemente un aggiornamento di linee guida e raccomandazioni da parte dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO). Sono state individuate 13 categorie di marcatori e tra questi quelli di utilità clinica per i quali l’uso clinico è raccomandato sono: CA 15.3, CEA, CA 27.29, recettori ormonali, HER2, UPA/PAI1. L’amplificazione del gene HER2/neu e la sovraespressione della proteina corrispondente sono presenti in circa il 20-30% dei tumori mammari: la rilevanza che hanno assunto queste indagini ha portato all’elaborazione di precise linee guida relativamente ai criteri per la definizione della sovraespressione della proteina e al metodo dell’ibridizzazione a fluorescenza 27

M<strong>in</strong>istero <strong>del</strong>la Salute<br />

• T1: tumore <strong>del</strong>la dimensione massima f<strong>in</strong>o a<br />

2 cm<br />

- T1mic: micro<strong>in</strong>vasione <strong>del</strong>la dimensione<br />

massima di 0,1 cm*;<br />

- T1a: tumore <strong>del</strong>la dimensione compresa fra<br />

0,1 e 0,5 cm;<br />

- T1b: tumore <strong>del</strong>la dimensione compresa fra<br />

0,5 e 1 cm;<br />

- T1c: tumore <strong>del</strong>la dimensione compresa fra<br />

1 e 2 cm.<br />

• T2: tumore superiore a 2 cm ma non più di 5<br />

cm nella dimensione massima.<br />

• T3: tumore superiore a 5 cm nella dimensione<br />

massima.<br />

• T4: tumore di qualsiasi dimensione con estensione<br />

diretta alla parete toracica o alla cute.<br />

Nota: la parete toracica <strong>in</strong>clude le coste, i muscoli<br />

<strong>in</strong>tercostali e il muscolo dentato anteriore,<br />

ma non i muscoli pettorali.<br />

- T4a: estensione alla parete toracica;<br />

- T4b: edema (<strong>in</strong>clusa la pelle a buccia d’arancia)<br />

o ulcerazione <strong>del</strong>la cute <strong>del</strong>la mammella<br />

o noduli satelliti <strong>del</strong>la cute situati nella medesima<br />

mammella;<br />

- T4c: presenza contemporanea <strong>del</strong>le caratteristiche<br />

di 4a e 4b;<br />

- T4d: carc<strong>in</strong>oma <strong>in</strong>fiammatorio # .<br />

L<strong>in</strong>fonodi regionali – N<br />

• Nx: l<strong>in</strong>fonodi regionali non valutabili (es. se<br />

precedentemente asportati).<br />

• N0: l<strong>in</strong>fonodi regionali liberi da metastasi.<br />

• N1: metastasi <strong>in</strong> l<strong>in</strong>fonodi ascellari omolaterali<br />

mobili.<br />

• N2: metastasi <strong>in</strong> l<strong>in</strong>fonodi ascellari omolaterali<br />

fissi tra di loro o ad altre strutture.<br />

• N3: metastasi nei l<strong>in</strong>fonodi mammari <strong>in</strong>terni<br />

omolaterali.<br />

• pNx: i l<strong>in</strong>fonodi regionali non possono essere<br />

def<strong>in</strong>iti (non sono stati prelevati per essere esam<strong>in</strong>ati<br />

o sono stati rimossi).<br />

• pN0: assenza di metastasi nei l<strong>in</strong>fonodi regionali.<br />

• pN1: metastasi <strong>in</strong> l<strong>in</strong>fonodi ascellari omolaterali<br />

- pN1a: solo micrometastasi (non superiori a<br />

0,2 cm);<br />

- pN1b: metastasi <strong>in</strong> l<strong>in</strong>fonodi (qualcuna superiore<br />

a 0,2 cm);<br />

- pN1bi: metastasi <strong>in</strong> 1-3 l<strong>in</strong>fonodi <strong>del</strong>le dimensioni<br />

massime comprese fra 0,2 e 2,0 cm,<br />

- pN1bii: metastasi <strong>in</strong> 4 o più l<strong>in</strong>fonodi<br />

<strong>del</strong>le dimensioni massime comprese fra 0,2<br />

e 2,0 cm,<br />

- pN1biii: estensione oltre la capsula di una<br />

metastasi l<strong>in</strong>fonodale <strong>in</strong>feriore a 2,0 cm<br />

nella dimensione massima;<br />

- pN1biv: metastasi <strong>in</strong> un l<strong>in</strong>fonodo <strong>del</strong>la<br />

dimensione massima compresa di 2,0 cm<br />

o più.<br />

• pN2: metastasi <strong>in</strong> l<strong>in</strong>fonodi ascellari omolaterali<br />

fissi tra di loro o ad altre strutture.<br />

• pN3: metastasi <strong>in</strong> l<strong>in</strong>fonodi mammari <strong>in</strong>terni<br />

omolaterali.<br />

* Micro<strong>in</strong>vasione è l’estensione di cellule neoplastiche oltre la membrana basale nei tessuti adiacenti senza focolai maggiori di<br />

0,1 cm nella dimensione massima. Quando vi sono multipli focolai micro<strong>in</strong>vasivi, la classificazione è basata sulle dimensioni<br />

di quello maggiore (non viene utilizzata la somma dei diversi focolai). La presenza di focolai multipli deve essere annotata,<br />

come accade per i carc<strong>in</strong>omi multipli di maggiori dimensioni.<br />

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Il carc<strong>in</strong>oma <strong>in</strong>fiammatorio <strong>del</strong>la mammella è caratterizzato da un diffuso <strong>in</strong>durimento <strong>in</strong>fiammatorio <strong>del</strong>la cute con bordo<br />

erisipelatoide, di solito senza una massa sottostante palpabile. Se la biopsia <strong>del</strong>la cute è negativa e non vi è un cancro<br />

primitivo localizzato misurabile, quando la diagnosi cl<strong>in</strong>ica è di carc<strong>in</strong>oma <strong>in</strong>fiammatorio (T4d), nello stag<strong>in</strong>g patologico la<br />

categoria T va <strong>in</strong>dicata come pTX. Avvallamento <strong>del</strong>la cute, retrazione <strong>del</strong> capezzolo o altre modificazioni cutanee, fatta eccezione<br />

per quelle di T4b e T4d, possono esservi nei T1, T2 o T3 senza modificarne la classificazione.<br />

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