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Appropriatezza diagnostico-terapeutica in oncologia - Quaderni del ...

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L<strong>in</strong>fomi 7<br />

Approccio al paziente anziano. L’aaIPI è applicabile<br />

ai pazienti di età superiore ai 60 anni. In<br />

realtà, oggi il paziente è considerato anziano<br />

quando ha un’età > 65 o anche > 70 anni. L’età<br />

di per sé non è da considerarsi un fattore prognovenzionale<br />

al di fuori di uno studio cl<strong>in</strong>ico controllato<br />

(si veda il paragrafo 7.8).<br />

L<strong>in</strong>fomi primitivi <strong>del</strong> mediast<strong>in</strong>o. Si tratta di un<br />

sottogruppo di l<strong>in</strong>fomi diffusi a grandi cellule ben<br />

caratterizzato dal punto di vista cl<strong>in</strong>ico-terapeutico<br />

e biologico-molecolare. Nella maggior parte dei<br />

casi fanno parte, dal punto di vista <strong>del</strong>lo “scor<strong>in</strong>g<br />

system”, <strong>del</strong> secondo gruppo appena trattato, presentando<br />

frequentemente malattia bulky mediast<strong>in</strong>ica<br />

e/o <strong>in</strong>cremento di LDH (IPI 1). Il trattamento<br />

prevede l’utilizzo di una chemioterapia “dosedense”<br />

associata a rituximab, seguita da radioterapia<br />

mediast<strong>in</strong>ica (si veda il paragrafo 7.8). Il regime<br />

chemioterapico di riferimento è storicamente rappresentato<br />

da MACOP-B per 12 settimane, che <strong>in</strong><br />

passato ha fornito risultati migliori rispetto a<br />

CHOP o analoghi verosimilmente per la maggiore<br />

<strong>in</strong>tensità di dose di adriamic<strong>in</strong>a e ciclofosfamide<br />

(riciclate ogni 2 settimane). Con l’avvento <strong>del</strong> regime<br />

CHOP “dose-dense” somm<strong>in</strong>istrato ogni 14<br />

giorni, è verosimile che R-CHOP-14 fornisca risultati<br />

paragonabili a R-MACOP-B.<br />

Terapia degli stadi avanzati a rischio <strong>in</strong>termedio-alto<br />

(età < 60 anni e IPI ≥ 2). La prima<br />

l<strong>in</strong>ea <strong>terapeutica</strong> per questo sottogruppo di pazienti<br />

è lo schema R-CHOP per 6-8 cicli. In term<strong>in</strong>i<br />

di <strong>in</strong>tervallo di riciclo (tra un ciclo e il successivo)<br />

l’<strong>in</strong>tervallo di 14 giorni sembra poter dare<br />

i migliori risultati <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di “dose <strong>in</strong>tensity”<br />

rispetto ai canonici 21 giorni; qu<strong>in</strong>di lo schema<br />

da utilizzare è R-CHOP-14 (cioè riciclo ogni 14<br />

giorni). Le problematiche per quanto riguarda il<br />

miglior approccio sono comunque almeno due:<br />

• utilizzo di un ciclo standard R-CHOP-14 o<br />

quello di un ciclo CHOP con dosi superiori<br />

dei s<strong>in</strong>goli chemioterapici (adriamic<strong>in</strong>a e ciclofosfamide)<br />

e qu<strong>in</strong>di potenziato (Mega-<br />

CHOP-14);<br />

• ruolo <strong>del</strong>l’utilizzo <strong>del</strong>le alte dosi con rescue di<br />

cellule stam<strong>in</strong>ali come terapia di consolidamento.<br />

Sulla base di queste considerazioni è attualmente<br />

<strong>in</strong> corso, sotto l’egida <strong>del</strong>l’Intergruppo<br />

Italiano L<strong>in</strong>fomi, uno studio randomizzato<br />

di fase III (protocollo “DLCL 04”) di confronto<br />

tra consolidamento con terapia ad alte<br />

dosi e rescue autologo dopo terapia “dose dense”<br />

verso la sola terapia “dose dense” (RCHOP-14)<br />

somm<strong>in</strong>istrata a due diversi livelli di dose (R-<br />

CHOP standard o R-MegaCHOP).<br />

Terapia di seconda l<strong>in</strong>ea. Lo standard di riferimento<br />

consiste <strong>in</strong> una fase di <strong>in</strong>duzione con regime<br />

chemioterapico contenente farmaci non cross-resistenti<br />

(es. DHAP, DHAOX, ICE) con quelli utilizzati<br />

<strong>in</strong> prima l<strong>in</strong>ea, per 3-4 cicli. Nel corso <strong>del</strong>la<br />

fase di <strong>in</strong>duzione vengono effettuate la mobilizzazione,<br />

la raccolta e la criopreservazione <strong>del</strong>le cellule<br />

stam<strong>in</strong>ali e, successivamente nei pazienti responsivi,<br />

si esegue il consolidamento ad alte dosi con supporto<br />

di cellule stam<strong>in</strong>ali autologhe, preferibilmente<br />

periferiche. Si veda il paragrafo 7.9 per le<br />

modalità di mobilizzazione e raccolta <strong>del</strong>le cellule<br />

stam<strong>in</strong>ali. I pazienti non avviabili alle alte dosi per<br />

comorbilità, età o mancata mobilizzazione/<strong>in</strong>adeguata<br />

dose di cellule stam<strong>in</strong>ali ricevono la sola chemioterapia<br />

a dosi standard con un rischio significativamente<br />

più elevato di recidiva. In considerazione<br />

<strong>del</strong>la ridotta mortalità da procedura autotrapiantologica<br />

e <strong>del</strong>l’assenza di valide alternative<br />

terapeutiche a potenziale curativo, il trattamento<br />

ad alte dosi può essere oggi proposto ai pazienti<br />

f<strong>in</strong>o ad almeno 65 anni d’età.<br />

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