Appropriatezza diagnostico-terapeutica in oncologia - Quaderni del ...
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M<strong>in</strong>istero <strong>del</strong>la Salute<br />
7.3. Anatomia patologica e biologia molecolare<br />
La diagnostica dei tumori <strong>del</strong> tessuto l<strong>in</strong>fatico,<br />
dist<strong>in</strong>ti per ragioni storiche e di presentazione cl<strong>in</strong>ica<br />
nei LH e nei LNH, trova alla propria base<br />
tre elementi fondamentali: l’appropriato trattamento<br />
<strong>del</strong> materiale bioptico, l’applicazione di<br />
adeguati e attuali pr<strong>in</strong>cipi classificativi e l’istituzione<br />
di una rete, con punti di riferimento <strong>in</strong> analogia<br />
con quanto avviene <strong>in</strong> altri Paesi europei.<br />
Trattamento dei campioni bioptici. Costituisce<br />
un passo di importanza essenziale, anche <strong>in</strong> funzione<br />
di assicurare al paziente la più alta probabilità<br />
di guarigione e governare la spesa farmaceutica. Infatti,<br />
mentre la certezza diagnostica condiziona da<br />
un lato sia la scelta <strong>terapeutica</strong> che il giudizio prognostico,<br />
dall’altro l’utilizzazione – dest<strong>in</strong>ata a divenire<br />
sempre più frequente – di farmaci “<strong>in</strong>telligenti”<br />
richiede la preventiva identificazione <strong>del</strong> bersaglio<br />
contro il quale questi sono diretti. Esiste,<br />
<strong>in</strong>oltre, una chiara tendenza allo sviluppo di tecniche<br />
farmaco-genomiche capaci di consentire una<br />
vera “tailored therapy”, cioè la somm<strong>in</strong>istrazione<br />
dei farmaci sulla base <strong>del</strong>le caratteristiche patobiologiche<br />
<strong>del</strong> processo <strong>del</strong> quale il s<strong>in</strong>golo malato è<br />
portatore, con le conseguenti ricadute <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i<br />
di efficacia <strong>terapeutica</strong> e di appropriatezza <strong>del</strong>la<br />
spesa. L’approccio che soddisfi le esigenze di cui<br />
sopra impone l’ottimale gestione <strong>del</strong>la biopsia ematopatologica<br />
al f<strong>in</strong>e di assicurare l’adeguata conservazione,<br />
sia dei dettagli citologici che <strong>del</strong>le caratteristiche<br />
molecolari [per <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i immunoistochimiche,<br />
di ibridazione <strong>in</strong> situ (<strong>in</strong> situ hybridization,<br />
ISH), di biologia molecolare convenzionale, proteomiche,<br />
genomiche ecc.]. L<strong>in</strong>ee guida molto precise<br />
per il trattamento dei vari tessuti <strong>in</strong>teressati da<br />
un l<strong>in</strong>foma sono state fornite dal Gruppo Italiano<br />
di Ematopatologia (GIE) e sono reperibili sul sito<br />
<strong>del</strong>la Società Italiana di Anatomia Patologica e Ci-<br />
todiagnostica/Divisione Italiana <strong>del</strong>l’International<br />
Academy of Pathology (SIAPEC/IAP) all’<strong>in</strong>dirizzo<br />
www.siapec.it. In tale documento, scaturito dal<br />
consenso fra i Gruppi che <strong>in</strong> Italia si occupano tradizionalmente<br />
di Ematopatologia, vengono def<strong>in</strong>ite<br />
le modalità ottimali di campionamento, fissazione,<br />
processazione, taglio e colorazione <strong>del</strong> materiale<br />
biologico <strong>in</strong> base al tipo di biopsia praticata. Un<br />
elemento sul quale esiste pieno consenso a livello<br />
nazionale e <strong>in</strong>ternazionale è l’assoluta <strong>in</strong>adeguatezza<br />
<strong>del</strong>l’agoaspirato a supportare un adeguato approccio<br />
<strong>diagnostico</strong>.<br />
Pr<strong>in</strong>cipi <strong>diagnostico</strong>-classificativi. La REAL Classification<br />
ha <strong>in</strong>trodotto il concetto secondo il quale<br />
i l<strong>in</strong>fomi corrispondono a dist<strong>in</strong>te entità patologiche,<br />
la cui diagnosi richiede l’<strong>in</strong>terpolazione dei<br />
seguenti fattori: morfologia, profilo fenotipico, caratteristiche<br />
molecolari, citogenetica e <strong>in</strong>formazioni<br />
cl<strong>in</strong>iche. Tale assunto è stato fatto proprio dall’Organizzazione<br />
Mondiale <strong>del</strong>la Sanità, che lo ha<br />
codificato nella WHO Classification of Tumours of<br />
the Haematopoietic and Lymphoid Tissues. In particolare,<br />
nell’attuale versione <strong>del</strong>la classificazione<br />
sono compresi tutti i più recenti criteri (morfologici,<br />
immunofenotipici e molecolari) necessari per<br />
la diagnosi dei l<strong>in</strong>fomi, la def<strong>in</strong>izione dei fattori<br />
di rischio, l’identificazione di bersagli terapeutici<br />
e il monitoraggio <strong>del</strong>la malattia.<br />
Organizzazione retiforme e Centri di riferimento.<br />
Considerazioni che sono di ord<strong>in</strong>e economico<br />
e di esperienza professionale hanno portato<br />
molti Paesi europei (quali la Germania e la Francia)<br />
all’istituzione di Centri di riferimento per lo studio<br />
dei l<strong>in</strong>fomi. Il primo di questi fu il Lymphome Programm<br />
<strong>in</strong> Germania, seguito a breve dai network<br />
<strong>in</strong> Francia <strong>del</strong>lo GELA e <strong>del</strong> GOELAMS. La missione<br />
di ciascuna Struttura di Anatomia Patologica<br />
presente sul territorio nazionale deve consistere, <strong>in</strong>-<br />
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