Appropriatezza diagnostico-terapeutica in oncologia - Quaderni del ...
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M<strong>in</strong>istero <strong>del</strong>la Salute<br />
resecabilità o meno <strong>del</strong>la massa tumorale e qu<strong>in</strong>di<br />
la def<strong>in</strong>izione <strong>del</strong> co<strong>in</strong>volgimento vascolare, degli<br />
organi vic<strong>in</strong>i e <strong>del</strong>le metastasi locali e a distanza.<br />
Il protocollo <strong>diagnostico</strong> prevede l’utilizzo <strong>del</strong>l’ecografia<br />
e <strong>del</strong>la TC. La RM può <strong>in</strong>tervenire <strong>in</strong><br />
alcuni casi, per la diagnosi differenziale <strong>in</strong> particolare<br />
nel caso di tumori cistici. Va <strong>in</strong>oltre sottol<strong>in</strong>eato<br />
il ruolo <strong>del</strong>l’ago-aspirazione, nella maggior<br />
parte dei casi sotto guida ecografica, per la diagnosi<br />
cito-istologica e, <strong>in</strong> casi complessi, ai f<strong>in</strong>i <strong>del</strong>la<br />
diagnosi differenziale.<br />
Colangiowirsungrafia per via endoscopica<br />
(ERCP). Questa <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e non trova più <strong>in</strong>dicazione<br />
ai f<strong>in</strong>i diagnostici, essendo oggi sostituita<br />
dalla colangiowirsungrafia RM. L’ERCP (endoscopic<br />
retrograde cholangiopancreatography) può<br />
comunque essere <strong>in</strong>dicata <strong>in</strong> casi selezionati e<br />
complessi nei quali le <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i precedenti non<br />
siano pervenute a una conclusione diagnostica,<br />
come nel caso di patologia <strong>del</strong>la papilla e/o <strong>del</strong><br />
duodeno, potendo consentire <strong>in</strong> questi casi un<br />
prelievo bioptico mirato. L’<strong>in</strong>dicazione all’impiego<br />
<strong>del</strong>l’ERCP nel cancro <strong>del</strong> pancreas è <strong>in</strong>oltre<br />
rappresentata dal drenaggio <strong>del</strong>l’ittero. Una recente<br />
(2009) metanalisi <strong>del</strong>la Cochrane Collaboration<br />
ha confrontato i risultati <strong>del</strong>la chirurgia e<br />
<strong>del</strong>l’ERCP nel trattamento palliativo <strong>del</strong>l’ittero.<br />
Nessuna differenza è stata osservata <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di<br />
successo tecnico, successo terapeutico e sopravvivenza.<br />
Il drenaggio endoscopico con protesi <strong>in</strong><br />
plastica comporta un rischio di complicanze significativamente<br />
m<strong>in</strong>ore (odds ratio 0,60), ma<br />
con un maggior rischio di recidiva <strong>del</strong>l’ittero<br />
prima <strong>del</strong>la morte. L’utilizzo di protesi espansibili<br />
non migliora il successo tecnico, ma prolunga la<br />
durata di pervietà <strong>del</strong>la protesi. Gli autori concludono<br />
che tutti i pazienti con ittero ostruttivo<br />
secondario a carc<strong>in</strong>oma pancreatico non resecabile<br />
dovrebbero essere sottoposti a drenaggio endo-<br />
scopico, <strong>in</strong> caso di breve spettanza di vita con<br />
protesi <strong>in</strong> plastica, negli altri casi con protesi<br />
espansibili. In situazioni con possibile lunga sopravvivenza<br />
(neoplasie cistiche o endocr<strong>in</strong>e) va<br />
considerata la possibilità di un drenaggio chirurgico<br />
palliativo per la maggiore durata che questo<br />
può offrire.<br />
Colangiografia percutanea (PTC). In analogia<br />
alla ERCP, la PTC (percutaneous transhepatic cholangiography)<br />
non trova applicazione diagnostica,<br />
bensì solo di tipo <strong>in</strong>terventistico, con l’<strong>in</strong>troduzione<br />
per via percutanea transepatica di cateteri e<br />
protesi biliari per il trattamento palliativo <strong>del</strong>le<br />
stenosi neoplastiche e <strong>in</strong> caso di fallimento <strong>del</strong>l’ERCP<br />
nel drenaggio biliare.<br />
Ruolo <strong>del</strong>l’ecoendoscopia (EUS). L’EUS (endoscopic<br />
ultrasound) è un’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e di 2°-3° livello,<br />
complementare alle altre metodiche di imag<strong>in</strong>g,<br />
<strong>in</strong> grado di:<br />
• <strong>in</strong>tegrare il processo <strong>diagnostico</strong> <strong>in</strong> caso di imag<strong>in</strong>g<br />
precedente negativo/dubbio <strong>in</strong> presenza<br />
di sospetto cl<strong>in</strong>ico di malattia;<br />
• evidenziare/def<strong>in</strong>ire lesioni pancreatiche di piccole<br />
dimensioni (< 2 cm);<br />
• contribuire all’<strong>in</strong>quadramento <strong>diagnostico</strong><br />
<strong>del</strong>le lesioni cistiche <strong>del</strong> pancreas;<br />
• studiare con accuratezza la regione ampollare;<br />
• con l’esecuzione di una biopsia/citologia ecoendo-guidata<br />
(EUS-FNA) → tipizzazione citologica<br />
<strong>del</strong>le lesioni solide e, quando necessario,<br />
possibilità di acquisire dati biochimici nelle<br />
lesioni cistiche.<br />
Rispetto alla biopsia percutanea, la EUS-FNA offre<br />
i seguenti vantaggi:<br />
• possibilità di <strong>in</strong>dividuare (e qu<strong>in</strong>di di campionare)<br />
lesioni di dimensioni < 1 cm;<br />
• possibilità di accedere a lesioni non campionabili,<br />
per sede, con altre tecniche;<br />
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