Appropriatezza diagnostico-terapeutica in oncologia - Quaderni del ...
Appropriatezza diagnostico-terapeutica in oncologia - Quaderni del ...
Appropriatezza diagnostico-terapeutica in oncologia - Quaderni del ...
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
M<strong>in</strong>istero <strong>del</strong>la Salute<br />
5.5. Trattamento <strong>del</strong>le lesioni localmente<br />
avanzate<br />
Comprendono neoplasie che alla stadiazione cl<strong>in</strong>ica<br />
vanno al di fuori <strong>del</strong>la parete rettale o che<br />
co<strong>in</strong>volgono i l<strong>in</strong>fonodi regionali, senza <strong>in</strong>filtrare<br />
organi pelvici a tal punto da impedire una resezione<br />
chirurgica radicale [T3-4 (resecabile), T1-<br />
2N1-2, M0].<br />
La radioterapia preoperatoria è raccomandata nei<br />
pazienti con carc<strong>in</strong>oma <strong>del</strong> retto extraperitoneale<br />
localmente avanzato. Due modalità di trattamento<br />
preoperatorio sono utilizzate:<br />
• una prevede la sola radioterapia per 5 giorni<br />
precedenti la chirurgia con dosi s<strong>in</strong>gole elevate<br />
(5 Gy);<br />
• l’altra la comb<strong>in</strong>azione di radioterapia per circa<br />
5-6 settimane con dosi convenzionali (1,8-2 Gy)<br />
con 5-FU <strong>in</strong> <strong>in</strong>fusione cont<strong>in</strong>ua.<br />
Nei casi con co<strong>in</strong>volgimento <strong>del</strong>la fascia mesorettale<br />
(CRM+) o cT4, un sovradosaggio sul T ha<br />
evidenziato percentuali elevate (> 80%) di resecabiltà<br />
R0 <strong>in</strong> studi di fase II di radiochemioterapia<br />
preoperatoria. Un ruolo può avere l’impiego di<br />
capecitab<strong>in</strong>a <strong>in</strong> sostituzione <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>fusione di 5-<br />
FU <strong>in</strong> pazienti con contro<strong>in</strong>dicazioni al posizionamento<br />
di cateteri venosi centrali (CVC). I trattamenti<br />
polichemioterapici associati alla radioterapia<br />
devono, allo stato attuale, essere limitati a<br />
protocolli di ricerca, <strong>in</strong> assenza di studi randomizzati<br />
che ne dimostr<strong>in</strong>o la superiorità rispetto all’impiego<br />
<strong>del</strong> solo 5-FU/folato. Non vi è evidenza<br />
di differenze nella riduzione <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>cidenza di recidive<br />
locali tra un regime ipofrazionato seguito da<br />
chirurgia immediata e un regime radiochemioterapico<br />
seguito da chirurgia posticipata. La radiochemioterapia<br />
preoperatoria è <strong>in</strong> grado di determ<strong>in</strong>are<br />
down-stag<strong>in</strong>g <strong>del</strong>la neoplasia rettale, con<br />
la completa negativizzazione <strong>del</strong> pezzo operatorio<br />
<strong>in</strong> percentuali variabili dal 10% al 25%, e conse-<br />
guente riduzione degli <strong>in</strong>terventi di resezione addom<strong>in</strong>o-per<strong>in</strong>eale,<br />
soprattutto nei pazienti con lesioni<br />
<strong>del</strong> retto basso non candidabili a escissione<br />
locale. Si consiglia la valutazione <strong>del</strong>la risposta<br />
<strong>del</strong>la neoplasia dopo il trattamento preoperatorio<br />
radiochemioterapico, al f<strong>in</strong>e di pianificare <strong>in</strong> maniera<br />
appropriata il successivo <strong>in</strong>tervento chirurgico.<br />
Gli esami di imag<strong>in</strong>g dovranno essere gli<br />
stessi condotti per la stadiazione <strong>in</strong>iziale di T e N.<br />
Nei casi di risposta cl<strong>in</strong>ica completa è possibile<br />
avviare i pazienti a studi di conservazione <strong>del</strong>l’organo,<br />
che prevedono l’escissione locale <strong>del</strong>la cicatrice<br />
residua o la sola osservazione. Fra il term<strong>in</strong>e<br />
<strong>del</strong> trattamento chemioradiante e la chirurgia devono<br />
<strong>in</strong>tercorrere non meno di 4 settimane e non<br />
più di 8-10 settimane. Nei pazienti sottoposti a<br />
trattamento radiochemioterapico preoperatorio<br />
può essere valutato l’impiego di un trattamento<br />
adiuvante dopo l’<strong>in</strong>tervento di resezione, anche se<br />
non ci sono sicure evidenze di un beneficio <strong>del</strong>la<br />
chemioterapia basata su 5-FU. Si raccomanda l’<strong>in</strong>troduzione<br />
dei pazienti <strong>in</strong> studi cl<strong>in</strong>ici. I pazienti<br />
<strong>in</strong> stadio II e III che per sottostadiazione <strong>in</strong>iziale<br />
non avessero effettuato trattamento preoperatorio<br />
sono candidati a radiochemioterapia adiuvante (irradiazione<br />
con 45-50 Gy associata a schemi di<br />
chemioterapia basati sul 5-FU).<br />
Stadio II-III [T3-4 (resecabile), T1-2N1-2, M0]<br />
• Cancro <strong>del</strong> retto distale e medio cT3, CRM–,<br />
N0<br />
- Radioterapia preoperatoria (5 Gy x 5 giorni)<br />
seguita da chirurgia immediata.<br />
- Radiochemioterapia (45-50 Gy + 5-FU <strong>in</strong><br />
<strong>in</strong>fusione o capecitab<strong>in</strong>a) seguita dopo 8-10<br />
settimane da chirurgia.<br />
- In caso di risposte maggiori dopo trattamento<br />
radiochemioterapico, la conservazione<br />
d’organo (escissione locale, wait and see) può<br />
essere praticata all’<strong>in</strong>terno di studi cl<strong>in</strong>ici.<br />
86