29.12.2014 Views

liceo scientifico europeo - Fondazione del Sacro Cuore

liceo scientifico europeo - Fondazione del Sacro Cuore

liceo scientifico europeo - Fondazione del Sacro Cuore

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

FONDAZIONE DEL SACRO CUORE<br />

C E S E N A<br />

LICEO SCIENTIFICO<br />

EUROPEO<br />

Piano <strong>del</strong>l’Offerta Formativa 2010/2011<br />

Attività 2009/2010


«... questo grandissimo libro che continuamente ci sta<br />

aperto innanzi agli occhi (io dico l’universo), non si può<br />

intendere se prima non s’impara a intender la lingua, e<br />

conoscer i caratteri ne’ quali è scritto. Egli è scritto in<br />

lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed<br />

altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile<br />

a intendere umanamente parola; senza questi è un aggirarsi<br />

vanamente per un oscuro laberinto».<br />

(G. GALILEI, Il Saggiatore, 1623)<br />

«La matematica come tale è una creazione <strong>del</strong>la nostra<br />

intelligenza: la corrispondenza tra le sue strutture e le strutture<br />

reali <strong>del</strong>l’universo – che è il presupposto di tutti i moderni<br />

sviluppi scientifici e tecnologici, già espressamente<br />

formulato da Galileo Galilei – suscita la nostra ammirazione<br />

e pone una grande domanda. Implica infatti che l’universo<br />

stesso sia strutturato in maniera intelligente, in modo che esista<br />

una corrispondenza profonda tra la nostra ragione soggettiva<br />

e la ragione oggettivata nella natura».<br />

(J. RATZINGER, Discorso di Verona, 2006)<br />

3


INTRODUZIONE<br />

«Da molto tempo ormai non è possibile mettere in<br />

dubbio che la cultura occidentale si trovi, nel<br />

mezzo di tanti splendori, in una profonda crisi.<br />

Già da tempo non è possibile nemmeno ignorare<br />

che questa crisi coincide con quella <strong>del</strong>la mediazione<br />

in tutte le sue forme».<br />

(M. ZAMBRANO, Per l’amore e per la libertà)<br />

Sicuramente fra le forme di mediazione di cui una società si avvale per<br />

proiettarsi verso il futuro la scuola riveste, ancor oggi, nell’età di esplosione<br />

dei media, un ruolo di estrema importanza. Ad essa infatti viene affidato<br />

il compito di far interagire il patrimonio culturale che la tradizione ci ha<br />

consegnato con le istanze di conoscenza e di senso che si sprigionano dalle<br />

giovani generazioni.<br />

Per questo è stato molto importante, a tre anni dall’inizio <strong>del</strong>l’esperienza<br />

<strong>del</strong> Liceo <strong>scientifico</strong> <strong>del</strong>la <strong>Fondazione</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong>, confrontarsi con la<br />

proposta di revisione <strong>del</strong>l’assetto dei licei formulata dalla bozza di Regolamento<br />

<strong>del</strong> 2/7/2009, che tenta di dare risposta all’istanza di riordino <strong>del</strong>la<br />

nostra istruzione secondaria superiore, accogliendo il quadro di riferimento<br />

<strong>del</strong>le “competenze chiave” proposte dall’Unione europea, ma lasciando<br />

ampio spazio di flessibilità all’autonomia <strong>del</strong>le istituzioni scolastiche.<br />

Si è venuta così consolidando un’“idea di <strong>liceo</strong>” che, ancorato alle radici<br />

umanistiche <strong>del</strong>la nostra cultura, si confronta in modo privilegiato con il<br />

cammino <strong>del</strong>la scienza occidentale, che proprio in questo anno ha celebrato<br />

i cinque secoli <strong>del</strong>le grandi intuizioni di metodo di Galileo, aprendosi<br />

ad un’acquisizione critica di tutti i linguaggi di comunicazione di quella contemporaneità,<br />

in cui i nostri giovani vivono il loro presente.<br />

Nella speranza che nelle aule possa riaccendersi ogni giorno quel dialogo<br />

educativo che è condizione essenziale per lo sviluppo di qualsiasi forma di<br />

apprendimento significativo.<br />

Il dirigente scolastico<br />

Paola Ombretta Sternini<br />

5


FONDAMENTI<br />

DEL PROGETTO EDUCATIVO


IL SOGGETTO E LA SUA STORIA<br />

Il Liceo Scientifico <strong>del</strong>la <strong>Fondazione</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong> nasce come completamento<br />

<strong>del</strong> ciclo primario e secondario <strong>del</strong>la <strong>Fondazione</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong><br />

di Cesena.<br />

La <strong>Fondazione</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong> è un Ente Morale riconosciuto dal Presidente<br />

<strong>del</strong>la Repubblica Italiana che ha come scopo “l’assistenza e la tutela dei<br />

giovani in materia di diritto allo studio, nonché l’educazione e l’istruzione,<br />

favorendo l’attuarsi di iniziative che esprimano compiutamente il dettato costituzionale<br />

di una scuola libera e pubblica, tutelando e promovendo il pluralismo<br />

<strong>del</strong>le istituzioni scolastiche, nel rispetto dei diritti spettanti ai cittadini<br />

e secondo la cultura nascente dalla tradizione cristiana <strong>del</strong> Paese” (Dall’Atto<br />

costitutivo).<br />

Le scuole <strong>del</strong>la <strong>Fondazione</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong>, che opera in stretto raccordo<br />

con le dinamiche <strong>del</strong> territorio cesenate, si propongono come:<br />

• scuole libere in cui insegnanti, genitori e alunni accettano liberamente<br />

di partecipare alla costruzione <strong>del</strong> progetto educativo che ha come orizzonte<br />

<strong>del</strong>l’avventura umana <strong>del</strong>la conoscenza e quindi <strong>del</strong>l’educazione<br />

il senso religioso;<br />

• scuole pubbliche, che si rivolgono a tutti senza fini di lucro, impegnate<br />

ad elevare il livello di istruzione di ciascun cittadino secondo i dettami<br />

<strong>del</strong>la Costituzione, nell’ambito dei princìpi <strong>del</strong>l’autonomia scolastica;<br />

• scuole laiche, aperte a tutto e a tutti come lo è ogni autentica esperienza<br />

di educazione, preoccupata di fare crescere uomini liberi, capaci di ragionare<br />

in modo critico;<br />

• scuole efficienti con un corpo insegnante selezionato in base alla competenza<br />

e alla disponibilità, disposto a fare <strong>del</strong>la scuola, in una serietà<br />

di lavoro educativo e didattico, un momento in cui i ragazzi sperimentano<br />

soddisfazione ed interesse all’apprendimento.<br />

La <strong>Fondazione</strong> aderisce alla Federazione <strong>del</strong>le Opere Educative e al Coordinamento<br />

Culturale <strong>del</strong>l’Associazione “Il Rischio educativo”, partecipando<br />

ad una rete di paragone fra istituzioni scolastiche libere che favorisce una<br />

verifica <strong>del</strong> progetto educativo, tesa a mantenere ampio l’orizzonte pedagogico<br />

e culturale entro cui si inseriscono le proposte didattiche.<br />

9


FONDAMENTI<br />

«L’educazione è introduzione alla realtà totale».<br />

(L. A. JUNGMANN)<br />

L’educazione come introduzione alla realtà totale<br />

È la realtà, secondo tutte le sue dimensioni, il termine di ogni autentica educazione.<br />

Essa é all’origine <strong>del</strong> processo educativo, lo segue in ogni suo<br />

passo e ne costituisce il termine finale: all’origine la realtà si presenta come<br />

provocazione che attiva l’interesse e le dinamiche <strong>del</strong>la persona; in ogni<br />

passo ne costituisce il termine di verifica e alla fine ne rappresenta l’esito<br />

come contenuto oggettivo <strong>del</strong>la coscienza.<br />

Il compito <strong>del</strong>l’educatore è quello di favorire, sollecitare, “insegnare” questo<br />

rapporto con la realtà, senza mai pretendere di sostituirsi ad essa come<br />

termine di paragone ultimo. L’adulto diventa così per il giovane colui che ha<br />

già mosso i suoi passi nella realtà e che, quindi, è ragionevole seguire affinché<br />

un’analoga esperienza possa ripetersi per sé.<br />

Un’ipotesi esplicativa unitaria<br />

La realtà è conosciuta e posseduta quando ne viene affermato il senso. Esso<br />

stabilisce i nessi fra i vari fenomeni e momenti <strong>del</strong>la realtà, unificando ciò<br />

che all’apparenza e nell’immediatezza si presenta diverso e irrelato.<br />

Introdurre alla realtà significa, quindi, offrire un’ipotesi esplicativa unitaria<br />

che all’individuo in formazione si presenti solida, intensa e sicura. Tale ipotesi<br />

deve essere:<br />

a) compresa, lealmente assunta e liberamente seguita;<br />

b) paragonata all’insieme dei dati disponibili e <strong>del</strong>le esigenze personali<br />

e sociali emergenti dal contesto.<br />

Una proposta attenta alla persona<br />

Nell’introduzione alla realtà il giovane sviluppa la conoscenza <strong>del</strong> mondo<br />

esterno e <strong>del</strong>la realtà che lui stesso è. Accade così uno sviluppo <strong>del</strong>le capacità<br />

conoscitive, affettive, critiche e relazionali che costituiscono la vita<br />

<strong>del</strong>la persona.<br />

L’attenzione alla persona, nella sua singolarità e tipicità, è uno degli elementi<br />

fondamentali di ogni autentica educazione. Il processo educativo, infatti,<br />

avviene secondo uno sviluppo che valorizza attitudini e capacità di<br />

ciascuno, nel rispetto dei tempi personali.<br />

Così la conoscenza <strong>del</strong>la realtà – sintomaticamente contraddistinta dall’impegno<br />

con essa e dall’interesse, unito alla passione, verso ogni so aspetto – non<br />

solo diviene occasione di una crescita equilibrata e di positivo rapporto con<br />

l’ambiente, ma segna anche la strada <strong>del</strong>la consapevolezza di sé, cioè <strong>del</strong>l’autocoscienza.<br />

10


DIMENSIONI DELLA PROPOSTA EDUCATIVA<br />

«La sete natural che mai non sazia…».<br />

(DANTE, Purgatorio, XXI, 1)<br />

Tensione alla conoscenza <strong>del</strong>la verità<br />

Il fine di ogni conoscenza è la verità. La tensione a scoprire, riconoscere, accettare<br />

la verità, costituisce uno dei caratteri fondamentali di un atteggiamento<br />

intellettuale libero e autenticamente umano.<br />

La verità è oggetto di conoscenza razionale e di affezione. Essa non può ridursi<br />

a idea astratta o a discorso coerentemente logico, ma rappresenta,<br />

nel suo insieme, il disvelarsi <strong>del</strong>le cose ed interpella, dunque, il rapporto<br />

<strong>del</strong>la singola persona con la realtà stessa.<br />

L’educazione alla conoscenza <strong>del</strong>la verità, attraverso l’insegnamento scolastico,<br />

deve sostenere e favorire la sintesi personale fra i problemi <strong>del</strong>la vita<br />

e i risultati <strong>del</strong> sapere, acquisiti mediante lo studio.<br />

Libertà e la moralità<br />

Una proposta autenticamente educativa incontra la libertà <strong>del</strong>l’altro, sia in<br />

quanto sollecita la responsabilità personale sia in quanto accetta differenti<br />

modalità di risposta.<br />

Se in senso generale la libertà come valore significa adesione all’essere e<br />

possesso autentico <strong>del</strong>le cose, in senso più specifico, in ambito educativo,<br />

la libertà si configura come adesione di tutta la persona a ciò che l’intelligenza<br />

propone come bene e come inarrestabile cammino verso la verità<br />

<strong>del</strong>le cose.<br />

L’importanza data alla libertà pone al centro <strong>del</strong>la vita scolastica la persona<br />

e, quindi la sua moralità, come impegno con la realtà e tensione al “bene”<br />

per sé e per gli altri.<br />

Dimensione comunitaria <strong>del</strong>la conoscenza e <strong>del</strong>la moralità<br />

La persona cresce tanto più liberamente quanto più è in grado di sviluppare<br />

le dimensioni e i rapporti che la costituiscono. In quanto dimensione, la comunità<br />

ha importanza per la persona sotto il duplice aspetto conoscitivo e<br />

morale.<br />

Anzitutto, la vita comunitaria è origine di conoscenza e di cultura, poiché in<br />

essa il sapere, che è incontro, dialogo, scoperta <strong>del</strong>le connessioni fra una<br />

cosa e un’altra, può ritrovarsi nella sua concretezza e nella sua tendenziale<br />

interezza.<br />

In secondo luogo, la vita comunitaria sostiene e rende possibile la moralità<br />

come habitus e aiuta la persona a permanere nella posizione di continua domanda,<br />

dunque di viva coscienza <strong>del</strong>la realtà.<br />

11


IL METODO EDUCATIVO<br />

Una proposta da verificare<br />

La dinamica educativa è simile al destarsi <strong>del</strong>la coscienza, <strong>del</strong>l’intelligenza<br />

e <strong>del</strong>l’affettività di fronte alla realtà. Tale fenomeno, nella sua origine e nel<br />

suo sviluppo, è sempre dovuto all’incontro con una proposta significativa<br />

per l’esistenza, sostenuta da persone in grado di spalancare il giovane alla<br />

realtà e di dare le ragioni adeguate dei passi che discretamente sono suggeriti.<br />

Una proposta educativa implica, anzitutto, l’articolarsi nelle varie forme di<br />

insegnamento di una ipotesi esplicativa coerente e unitaria, in grado di spiegare<br />

la realtà e risolvere i problemi emergenti. Tale proposta costituisce l’elemento<br />

di autorevolezza necessario in ogni fenomeno educativo.<br />

Se l’accendersi <strong>del</strong> fenomeno culturale in un giovane è, di norma, dovuto all’incontro<br />

con un adulto che comunica una proposta di spiegazione <strong>del</strong>la vita,<br />

la scuola, nel suo complesso, deve articolare un’analoga comunicazione nella<br />

pluralità <strong>del</strong>le personalità che la compongono e nella varietà dei suggerimenti<br />

e <strong>del</strong>le suggestioni che offre.<br />

In questo senso, il progetto educativo <strong>del</strong>la scuola è essenzialmente legato<br />

alla figura <strong>del</strong>l’adulto o “maestro”, che incarna, in modo vivo e consapevole,<br />

l’appartenenza alla “tradizione” che si propone ai giovani. In secondo<br />

luogo, le materie o discipline trovano la loro più piena giustificazione nel costruire<br />

possibilità di incontro consapevole e critico con la “tradizione” e nell’essere,<br />

ciascuna secondo il proprio metodo specifico e propri strumenti,<br />

via d’accesso alla realtà. Infatti, il valore educativo di ogni singola materia<br />

è dato dal grado di apertura verso la realtà intera che – attraverso la specifica<br />

conoscenza <strong>del</strong>la materia stessa – sa generare.<br />

L’educazione è un’esperienza<br />

Educare significa fare un’esperienza insieme. In tale esperienza il coinvolgimento<br />

personale, il fare insieme all’adulto e agli altri compagni, l’apporto<br />

originale che ciascuno può attivamente dare al lavoro comune, sono elementi<br />

indispensabili.<br />

L’esperienza e la competenza <strong>del</strong>l’adulto, nella condivisione con i più giovani,<br />

vengono così comunicate con accento vivo e attuale, che esalta la familiarità<br />

con l’oggetto conosciuto e ne rivela le possibilità di giudizio sulle<br />

vicende e i problemi umani.<br />

12


NATURA ED ARTICOLAZIONE<br />

DELLA PROPOSTA


L’IDEA DI LICEO<br />

Il Liceo scuola <strong>del</strong>la ragione<br />

Il <strong>liceo</strong>, in una tradizione che affonda le sue radici nel mo<strong>del</strong>lo aristotelico,<br />

si è sempre proposto come scuola che introduce il giovane alla totalità <strong>del</strong><br />

reale, sostenendo la sua naturale tensione al vero, al bello, al bene.<br />

Il Liceo scuola <strong>del</strong> metodo<br />

Nell’armonico comporsi <strong>del</strong> sapere le discipline vengono proposte come le<br />

strade formalizzate di accesso alle diverse dimensioni <strong>del</strong>la realtà, secondo<br />

il rigore <strong>del</strong>le diverse strutture di metodo.<br />

Il Liceo scuola dei linguaggi<br />

La lingua, approfondita nelle sue radici classiche e nelle aperture contemporanee<br />

<strong>del</strong>le lingue comunitarie, viene coltivata come essenziale strumento<br />

di comprensione e comunicazione, divenendo la base per l’acquisizione<br />

<strong>del</strong>le diverse categorie disciplinari.<br />

Il Liceo scuola <strong>del</strong> confronto con l’eredità culturale<br />

Il <strong>liceo</strong> si pone come ambito privilegiato di confronto fra le domande emergenti<br />

dalla complessità <strong>del</strong> presente e le risposte scaturite in seno alla tradizione<br />

culturale <strong>del</strong>l’occidente.<br />

Il Liceo scuola <strong>del</strong>la verifica critica<br />

Accompagnando il giovane in anni decisivi per la crescita <strong>del</strong>la sua consapevolezza,<br />

il <strong>liceo</strong> si pone come scuola che corrisponde all’istanza critica<br />

propria di questa età, attraverso la permanente sollecitazione ad un paragone<br />

esistenziale fra la proposta culturale ed i personali interrogativi di<br />

senso.<br />

15


Il LICEO SCIENTIFICO EUROPEO<br />

<strong>del</strong> SACRO CUORE<br />

un “<strong>liceo</strong> <strong>europeo</strong> <strong>del</strong>le scienze”<br />

«A una maggiore conoscenza si accompagna<br />

un più insondabile e meraviglioso mistero,<br />

che spinge a penetrare ancora più in<br />

profondità. Mai preoccupati che la risposta<br />

ci possa <strong>del</strong>udere, con piacere e fiducia<br />

solleviamo ogni nuova pietra. Certamente<br />

una grande avventura!». (R.FEYNMAN)<br />

Il Liceo Scientifico Europeo <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong>, all’interno <strong>del</strong>le generali finalità<br />

<strong>del</strong>la formazione liceale, vuole rappresentare:<br />

Un ponte fra l’antico e il moderno<br />

Radicato nella tradizione culturale europea, il <strong>liceo</strong> <strong>scientifico</strong>, mettendo a<br />

tema la scienza come fatto epocale <strong>del</strong>la modernità, tende un arco fra antico<br />

e moderno, spingendo il giovane a confrontarsi con le grandi sfide <strong>del</strong>la<br />

contemporaneità e ad acquisire gli strumenti per comprendere il futuro.<br />

Uno squarcio sulla bellezza <strong>del</strong> mondo<br />

Privilegiando lo sguardo al mondo <strong>del</strong>la natura, il <strong>liceo</strong> <strong>scientifico</strong> valorizza<br />

la curiosità suscitata nel giovane dalla realtà che lo circonda, esaltando una<br />

modalità di apprendimento viva ed attiva, che coinvolga l’integralità <strong>del</strong>la<br />

sua persona.<br />

Un laboratorio dalle ampie finestre<br />

Il <strong>liceo</strong> <strong>scientifico</strong>, configurandosi come un grande osservatorio, diviene il luogo<br />

in cui s’impara ad indagare gli oggetti <strong>del</strong>la conoscenza, con la fiducia e la curiosità<br />

di denominarli e di scoprire i nessi che li congiungono all’interno <strong>del</strong>l’unitarietà<br />

<strong>del</strong> reale. Diviene in tal senso fondamentale un’acquisizione<br />

strutturata e consapevole <strong>del</strong>la matematica, intesa come linguaggio attraverso<br />

il quale la scienza moderna legge il grande “libro <strong>del</strong>l’universo”.<br />

Uno spazio di attenzione alle forme di comunicazione <strong>del</strong>la<br />

modernità<br />

Con la sua specifica curvatura di “<strong>liceo</strong> <strong>europeo</strong> <strong>del</strong>le scienze” diviene luogo<br />

privilegiato di acquisizione dei linguaggi <strong>del</strong>la contemporaneità: dalla lingua<br />

inglese, lingua veicolare per eccellenza <strong>del</strong> mondo globalizzato, alla seconda<br />

lingua comunitaria, ai linguaggi <strong>del</strong>le nuove tecnologie e <strong>del</strong>la multimedialità.<br />

16


L’ARTICOLAZIONE DELLA PROPOSTA<br />

IL PIANO DI STUDI<br />

Il piano di studi <strong>del</strong> Liceo <strong>scientifico</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong> è stato modificato alla<br />

luce <strong>del</strong>la Bozza di Regolamento di “Revisione <strong>del</strong>l’assetto ordinamentale,<br />

organizzativo e didattico dei licei” <strong>del</strong> 2/7/2009, avvalendosi dei limiti di<br />

flessibilità concessi all’autonomia <strong>del</strong>le Istituzioni scolastiche.<br />

I II III IV V<br />

Religione cattolica 1 1 1 1 1<br />

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4<br />

Lingua e letteratura latina 3 3 3 2 2<br />

Lingua e letteratura inglese 1 4 4 3 3 3<br />

Spagnolo o tedesco 2 2 3 3 2 2<br />

Storia e Geografia 3 2 - - -<br />

Istituzioni giuridiche ed economiche<br />

internazionali<br />

(in lingua inglese / CLIL) 1 1<br />

Storia - - 2 2 2<br />

Filosofia - - 3 3 3<br />

Matematica 5 5 5 5 5<br />

Fisica 2 2 2 3 3<br />

Scienze naturali 2 2 3 2 2<br />

Disegno e storia <strong>del</strong>l’arte 2 2 2 2 1<br />

Educazione fisica 2 2 2 2 2<br />

Totale 30 30 32 32 32<br />

1<br />

L’insegnamento prevede un laboratorio di conversazione con compresenza di un madrelingua.<br />

Nel corso <strong>del</strong> quinquennio gli studenti saranno avviati al First Certificate (FCE<br />

L. B2).<br />

2<br />

L’insegnamento prevede moduli di compresenza di un madrelingua. Gli studenti saranno<br />

avviati al conseguimento <strong>del</strong>la certificazione <strong>del</strong> Goethe Institut (L. B2) e <strong>del</strong>l’Instituto<br />

Cervantes (D.E.L.E. L. B2).<br />

17


DISCIPLINE


UNITARIETÀ DEL SAPERE E DISCIPLINE<br />

La licealità si caratterizza per l’offerta di un percorso culturale ed educativo<br />

capace di assimilare criticamente la ricchezza <strong>del</strong>la tradizione, sia nell’ipotesi<br />

che propone, sia nelle conoscenze generali e specifiche accumulate<br />

in forza <strong>del</strong>la verifica di quell’ipotesi nel confronto con la realtà.<br />

Il rilievo assunto dalle singole discipline nel corso dei secoli, elemento in sé<br />

estremamente positivo, ha messo però in ombra sovente il fatto che esse non<br />

sono altro che strade diverse e complementari per la conoscenza <strong>del</strong>l’unica<br />

realtà. Conseguenza di questo appannamento è stata, da una parte, la perdita<br />

<strong>del</strong>l’intima relazione che lega tutte le discipline all’origine e, dall’altra,<br />

come inevitabile conseguenza, un certo loro isolamento ed una reciproca incomunicabilità..<br />

Fondamentale appare pertanto, in un percorso culturale che voglia aiutare<br />

i giovani ad orientarsi nella complessità <strong>del</strong> sapere contemporaneo, spesso<br />

frantumato e parcellizzato, una impostazione culturale organica, che additi<br />

nessi e raccordi, sia sul versante dei metodi che su quello dei contenuti.<br />

In tal senso il Biennio assumerà come finalità fondamentale l’acquisizione dei<br />

liguaggi e dei metodi disciplinari, curando fattori di trasversalità quali la dimensione<br />

interliguistica, il rigore nell’accostamento ai dati <strong>del</strong>la conoscenza e<br />

la solidità <strong>del</strong> metodo di organizzazione <strong>del</strong>lo studio, mentre al Triennio sarà<br />

affidata in modo particolare la cura <strong>del</strong>lo sviluppo sistematico dei saperi disciplinari<br />

e la ricostruzione <strong>del</strong>le interconnessioni che li legano all’interno dei fondamentali<br />

quadri di civiltà e dei grandi nodi problematici <strong>del</strong>la nostra tradizione.<br />

Assumeranno in questa direzione progressivo rilievo, soprattutto nel Triennio,<br />

i rapporti fra le tre grandi aree in cui la proposta di un “<strong>liceo</strong> <strong>europeo</strong> <strong>del</strong>le<br />

scienze” si struttura:<br />

• l’area umanistica, intesa come area di approfondimento <strong>del</strong>la lingua e<br />

<strong>del</strong>le sintesi storiche e categoriali elaborate dalla tradizione <strong>del</strong>l’occidente;<br />

• l’area scientifica, caratterizzante l’indirizzo, intesa come area in cui la<br />

realtà viene interrogata secondo le grandi vie tracciate dalla scienza moderna;<br />

• l’area <strong>del</strong>la comunicazione contemporanea, intesa come area di<br />

acquisizione di alcuni essenziali strumenti linguistici e conoscitivi, che permettano<br />

di orientarsi nella dimensione <strong>del</strong>la contemporaneità.<br />

Per evitare una dispersione enciclopedica, all’interno <strong>del</strong>le singole aree alcune<br />

discipline assumeranno una valenza di “saperi strategici” fondamentali, in cui<br />

le altre trovano un riferimento essenziale: la lingua italiana e il sapere storico<br />

e filosofico nell’area umanistica; la matematica e la fisica nell’area scientifica;<br />

la lingua inglese, che nel triennio si aprirà all’insegnamento in lingua di “Istituzioni<br />

giuridiche ed economiche internazionali”, nell’area <strong>del</strong>la comunicazione<br />

contemporanea.<br />

21


DIPARTIMENTI E DISCIPLINE<br />

RELIGIONE<br />

Linee guida<br />

IMPOSTAZIONE DEL PROBLEMA UMANO<br />

• Il Senso Religioso così come emerge nella esperienza dei ragazzi nelle<br />

varie fasi <strong>del</strong>la loro crescita.<br />

• Le domande di fondo <strong>del</strong>la loro vita confrontate con i vari autori che incontrano<br />

nello studio <strong>del</strong>le altre discipline.<br />

• Elementi fondamentali <strong>del</strong>le principali religioni com tentativi di risposta<br />

al problema umano.<br />

• La ragionevolezza <strong>del</strong>la fede<br />

L’INCONTRO CON GESÙ OGGI<br />

• Come è nato il problema di Gesù nella storia: I Vangeli documenti storici.<br />

• In che cosa consiste la pretesa cristiana.<br />

• Gli atti degli Apostoli: introduzione alla lettura <strong>del</strong>la Bibbia.<br />

PERCHÈ LA CHIESA<br />

• Il fattore umano e il fattore divino divino.<br />

• La successione apostolica e il magistero.<br />

• I Sacramenti.<br />

N.B. Secondo un’impostazione ricorsiva ogni anno i tre aspetti verranno ripresi,<br />

tenendo conto <strong>del</strong>lo sviluppo <strong>del</strong>le problematiche e <strong>del</strong>la maturità<br />

dei ragazzi.<br />

22


DIPARTIMENTO DELLE DISCIPILINE<br />

DELL’AREA UMANISTICA<br />

CATEGORIE FONDANTI L’AREA UMANISTICA<br />

Le discipline umanistiche insegnate nella scuola superiore presentano almeno<br />

caratteristiche, che le distinguono dagli altri àmbiti (scuole di altri ordini<br />

e gradi, compresi gli insegnamenti universitari), in cui pure sono studiate<br />

e insegnate.<br />

Sinteticità e rielaborazione teorico-critica<br />

La prima dimensione distintiva riguarda l’indispensabile sforzo sintetico cui<br />

il docente è chiamato per intendere e comunicare i nuclei fondamentali <strong>del</strong><br />

suo sapere. Ogni aspetto di analisi, infatti, non può mai essere svolto senza<br />

che venga esplicitato l’orizzonte di significati entro cui sta avvenendo lo studio<br />

di quel particolare aspetto <strong>del</strong>la materia insegnata. La dimensione sintetico-teorica<br />

è esplicitamente richiesta durante il Liceo dalla prospettiva in<br />

cui ogni insegnamento si colloca: l’insegnante propone un’ipotesi unitaria<br />

d’interpretazione, che spesso coinvolge e deve far riferimento a molte <strong>del</strong>le<br />

altre discipline; quindi, la propone non in via astratta, ma a discenti in una<br />

precisa fascia d’età invitati a farne consapevole esperienza critica.<br />

Storicità<br />

La dimensione temporale di questi insegnamenti si articola in diverse prospettive.<br />

La letteratura italiana, latina e straniera; la storia e la filosofia; l’arte<br />

sono tutte materie impostate secondo una traiettoria che deve rispettare la<br />

storicità dei fatti insegnati. Ogni aspetto disciplinare è sempre inserito in<br />

una dimensione storica, che si sviluppa:<br />

• in un particolare disegno cronologico;<br />

• nell’esplicitarsi dei rapporti coi relativi contesti istituzionali, culturali, sociali,<br />

politici;<br />

• nel confronto con la tradizione, che mette in gioco la facoltà critica per<br />

discernere il valore presente dei fatti o <strong>del</strong>le ipotesi interpretative consegnate<br />

al futuro.<br />

Consapevolezza linguistica<br />

La consapevolezza linguistica nel Liceo si esercita soprattutto un tre direzioni:<br />

• Consapevolezza dei meccanismi semantici <strong>del</strong>la lingua colta nella sua<br />

dimensione sincronica e diacronica.<br />

23


• Sviluppo di una riflessione sul segno linguistico con attenzione ai diversi<br />

linguaggi disciplinari.<br />

• Acquisizione organicamente strutturata sul piano logico-argomentativo,<br />

<strong>del</strong>le forme <strong>del</strong> ragionamento come espressione <strong>del</strong> profondo rapporto fra<br />

pensiero e parola.<br />

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA<br />

Oggetto<br />

Oggetto <strong>del</strong>l’insegnamento di italiano sono:<br />

• La lingua, intesa come strumento essenziale di comprensione e rielaborazione<br />

categoriale <strong>del</strong>la realtà e di comunicazione <strong>del</strong>l’esperienza e <strong>del</strong><br />

sapere personale;<br />

• I testi letterari che la tradizione italiana ha prodotto in un fecondo interscambio<br />

con la grande tradizione letteraria classica ed europea, come<br />

espressione di una bellezza, ricercata come fonte di conoscenza e svelamento<br />

<strong>del</strong> vero.<br />

Metodo<br />

Il metodo <strong>del</strong>l’insegnamento disciplinare si fonda:<br />

• Su una riflessione sulla lingua volta a coglierne spessore semantico e meccanismi<br />

di funzionamento, sempre correlata all’esperienza ed alla pratica<br />

di lettura e produzione testuale;<br />

• Sulla lettura e l’interpretazione dei testi letterari <strong>del</strong>la tradizione, volte a<br />

favorire:<br />

a) nel Biennio una capacità di decodificazione testuale, intesa come rilevazione<br />

<strong>del</strong>le complesse stratificazioni che veicolano il senso nei testi<br />

letterari dei principali generi <strong>del</strong>la narrativa e <strong>del</strong>la poesia, privilegiando<br />

quei testi, che, rientrando in una categoria di classico, favoriscano<br />

una più viva immedesimazione;<br />

b) nel Triennio la ricostruzione <strong>del</strong>la tradizione letteraria italiana, nei nessi<br />

di rimando intertestuale ed extratestuale con la storia e la cultura <strong>del</strong>l’occidente.<br />

Obiettivi formativi<br />

Biennio<br />

• Consapevolezza <strong>del</strong>la struttura morfosintattica e lessicale <strong>del</strong> sistema <strong>del</strong>la<br />

lingua italiana, correlata alle radici latine <strong>del</strong>la lingua.<br />

• Acquisizione di una competenza nell’utilizzo dei diversi registri e <strong>del</strong>le<br />

diverse tipologie testuali scritte ed orali <strong>del</strong>la lingua italiana (in particolare<br />

24


il riassunto, l’analisi testuale e il commento) che permetta la comprensione<br />

e la comunicazione <strong>del</strong>l’esperienza, lo sviluppo <strong>del</strong>l’astrazione concettuale<br />

e lo strutturarsi degli specifici linguaggi disciplinari.<br />

• Acquisizione di un personale gusto per la lettura.<br />

Triennio<br />

Agli obiettivi <strong>del</strong> biennio si aggiungono nel triennio:<br />

• la capacità di comprensione ed interpretazione dei testi letterari (all’interno<br />

di un percorso strutturato di storia <strong>del</strong>la letteratura) che si esprima<br />

attraverso una competenza di analisi e di rielaborazione in forma orale<br />

e scritta;<br />

• il dominio <strong>del</strong>le tipologie testuali più strutturate: recensione, saggio breve,<br />

tema argomentativo, articolo di giornale.<br />

LINGUA E LETTERATURA LATINA<br />

Oggetto<br />

L’oggetto <strong>del</strong>la disciplina è la lingua latina, considerata secondo tre aspetti<br />

principali:<br />

• aspetto grammaticale;<br />

• aspetto linguistico in relazione all’italiano e alle lingue romanze;<br />

• aspetto letterario (triennio).<br />

Metodo<br />

• Ridiscussione e ‘ripulitura’ concettuale <strong>del</strong> percorso grammaticale: enucleazione<br />

dei punti sintetici imprescindibili.<br />

• Lavoro linguistico sulle ‘radici’: paragone contrastivo latino-lingue romanze.<br />

• Presentazione di un percorso di storia <strong>del</strong>la letteratura secondo grandi<br />

nuclei tematici, stilistici, letterari in senso lato, anche in relazione agli sviluppi<br />

<strong>del</strong>le letterature romanze.<br />

Obiettivi formativi<br />

• Coscienza <strong>del</strong> senso e <strong>del</strong> valore <strong>del</strong>la tradizione.<br />

• Acquisizione di una capacità di confronto critico con essa.<br />

Obiettivi specifici<br />

Biennio<br />

• Consolidamento <strong>del</strong>le competenze linguistiche di analisi grammaticale,<br />

logica e <strong>del</strong> periodo.<br />

25


• Acquisizione di una buona competenza traduttiva nel confronto tra latino<br />

e italiano.<br />

• Acquisizione di una maggiore competenza linguistica italiana.<br />

Triennio<br />

• Sviluppo <strong>del</strong>le capacità interpretative e critiche nel confronto con brani<br />

d’autore significativi nella storia <strong>del</strong> pensiero e <strong>del</strong>la cultura.<br />

STORIA<br />

Oggetto<br />

La storia ha per oggetto il passato umano, di cui si propone una conoscenza<br />

basata sulla “relazione, la congiunzione, stabilita per iniziativa <strong>del</strong>lo storico,<br />

tra due piani <strong>del</strong>l’umanità, il passato vissuto dagli uomini di un altro<br />

tempo e il presente in cui si esercita lo sforzo di recupero di questo passato<br />

a vantaggio <strong>del</strong>l’uomo e degli uomini successivi” (H.I. Marrou).<br />

Metodo<br />

• Lezione frontale, introduttiva <strong>del</strong>le epoche prese in esame.<br />

• Lettura e interpretazione dei documenti, passando dal manuale alla fonte<br />

che sostanzia la scrittura e l’interpretazione manualistica.<br />

• Lettura di passi scelti dei grandi classici <strong>del</strong>la storiografia. Comparazione<br />

<strong>del</strong>le diverse interpretazioni in modo tale da giungere alla consapevolezza<br />

che la storia non è un dato oggettivo e immutabile ma un gioco di<br />

letture e di punti di vista critici in dialogo tra di loro.<br />

• Utilizzo di differenti ausili: film a soggetto storico, supporti iconografici,<br />

visite guidate a musei.<br />

Obiettivi formativi<br />

• Lo studio <strong>del</strong>la storia ha per obiettivo precipuo quello di portare lo studente<br />

a rintracciare la radice storico-politico-concettuale <strong>del</strong>la civiltà occidentale<br />

come paradigma di riferimento culturale. Comprendere le<br />

proprie radici, riconoscerle nelle tracce che esse lasciano nei luoghi in cui<br />

abitiamo significa anche trovare il senso di ciò che siamo e <strong>del</strong> contesto<br />

in cui viviamo, favorendo in questo modo la ricerca di sé nella dimensione<br />

personale-esistenziale e nel contesto storico ambientale.<br />

Non solo; la storia rappresenta anche una grande educazione alla diversità:<br />

studiare le diverse fasi <strong>del</strong>la civiltà europea, i suoi rapporti con le<br />

altre civiltà, riflettere sul modo in cui queste relazioni si sono andate con-<br />

26


figurando, significa introdurre alla complessità <strong>del</strong>la nozione di alterità.<br />

Chi è l’altro Come riconoscerlo La storia insegna che la stessa civiltà europea<br />

contiene al suo interno e nella sua formazione il germe sempre<br />

emergente di questa alterità. Comprendere questo vuol dire far crescere<br />

un’attenzione per l’interculturalità che è il primo passo per la costruzione<br />

di una convivenza civile e pacifica.<br />

Infine, colui che studia storia dovrebbe giungere, come esito finale <strong>del</strong><br />

suo percorso formativo, a sentirsi parte attiva di un universo temporale che<br />

chiede di essere assunto e interpretato nell’attualità secondo la propria<br />

via, unica e irripetibile. In tal senso la storia crea futuro: essa è una vocazione<br />

che, giungendo dal passato, chiama chi la studia e la approfondisce<br />

ad essere creatore di futuro, di nuova storia.<br />

Obiettivi formativi specifici<br />

Biennio<br />

• Utilizzo <strong>del</strong> manuale come fondamentale strumento per imparare un metodo.<br />

• Capacità di esporre gli argomenti storici studiati individuando gli aspetti<br />

problematici e le rilevanze.<br />

• Composizione di sintesi sugli argomenti affrontati.<br />

• Uso di un lessico specifico ed appropriato.<br />

• Stesura di appunti e confronto tra questi e le informazioni apprese dal<br />

manuale e in classe.<br />

Triennio<br />

• Cogliere i principali elementi di un evento storico.<br />

• Definire e comprendere termini, concetti e idee generali.<br />

• Comprendere la sequenza temporale degli eventi, cogliendo la loro interdipendenza.<br />

• Saper leggere correttamente un testo scritto con linguaggio storico.<br />

• Utilizzare intenzionalmente il lessico adeguato per comprendere/strutturare<br />

una comunicazione.<br />

• Sviluppare la capacità di orientamento nel presente e progettazione <strong>del</strong><br />

futuro.<br />

• Educare alla complessità, sviluppando la capacità di reagire in maniera<br />

lucida ai cambiamenti.<br />

• Educare al decentramento, al rispetto <strong>del</strong> punto di vista <strong>del</strong>l’altro, ampliando<br />

il proprio orizzonte culturale.<br />

27


GEOGRAFIA<br />

Oggetto <strong>del</strong>la disciplina<br />

Oggetto <strong>del</strong>la disciplina è lo studio <strong>del</strong>l’interazione fra l’uomo e la Terra,<br />

volto a cogliere le trasformazioni che l’uomo ha generato sull’ambiente ed<br />

i rapporti fra le diverse forme di cultura e di civiltà.<br />

Obiettivi formativi<br />

La disciplina diviene per eccellenza nel <strong>liceo</strong> disciplina <strong>del</strong>la contemporaneità<br />

volta a cogliere:<br />

• le problematiche emergenti dal rapporto sempre più instabile fra l’uomo<br />

e Gaia, cui è indissolubilmente legato;<br />

• le diverse caratterizzazioni antropologiche, culturali e storico-politiche<br />

<strong>del</strong>le grandi aree <strong>del</strong> pianeta;<br />

• le tematiche complesse <strong>del</strong>l’interazione fra popoli e culture nel mondo<br />

globalizzato.<br />

Metodo<br />

Lo svolgimento <strong>del</strong>la disciplina privilegierà un approccio sintetico e problematico,<br />

attento all’uso degli strumenti specifici <strong>del</strong>la disciplina (carte, atlanti<br />

ecc.) e all’utilizzo di sussidi multimediali.<br />

28


FILOSOFIA<br />

Oggetto<br />

La filosofia ha per oggetto l’esistenza umana in tutte le sue articolazioni: il<br />

rapporto <strong>del</strong>l’uomo al mondo, alla città, al divino, agli altri e a se stesso.<br />

Essa, dunque, oltre che sapere è anche una pratica di vita finalizzata alla<br />

conoscenza e al vivere bene, nella verità.<br />

La filosofia, nel suo cammino storico, rappresenta la tensione di un umano<br />

in cerca <strong>del</strong> suo vero volto, attraverso un faticoso lavoro concettuale finalizzato<br />

a dissipare la nebbia <strong>del</strong>l’ignoranza.<br />

Metodo<br />

• Lezione frontale, introduttiva alle grandi questioni e agli autori presi in<br />

considerazione. Esposizione sintetica <strong>del</strong> contesto storico, e <strong>del</strong>le tematiche<br />

principali proposte dall’autore.<br />

• Lezione euristico-maieutica in cui gli studenti hanno un ruolo attivo: il docente<br />

funge da mediatore nel senso che non fornisce le risposte <strong>del</strong>l’autore<br />

ma le sue domande per poi indagare insieme agli studenti la via<br />

concettuale che ha condotto l’autore a trovare la risposta.<br />

• Utilizzo dei testi. Il tentativo è quello di condurre per mano gli studenti<br />

vero i testi dei filosofi. La svolta testuale dice appunto questo: la filosofia<br />

non è tale senza un dialogo continuo e approfondito con i testi filosofici.<br />

Pur sottolineando l’importanza <strong>del</strong> manuale si ritiene che non si dia filosofia<br />

senza un lavoro di interpretazione testuale. L’intento è quello di far<br />

entrare gli studenti nel mondo <strong>del</strong> filosofo, fornendo loro quegli strumenti<br />

concettuali che solo una lettura “dal vivo” può permettere di reperire.<br />

• L’utilizzo dei testi permette anche di introdurre gli studenti alla pratica <strong>del</strong><br />

con-filosofare, al dialogo filosofico con l’autore, nonché al dibattito in<br />

classe con i compagni su differenti tematiche attraverso gli strumenti concettuali<br />

appresi nel confronto con i testi.<br />

Obiettivi formativi<br />

• Gli obiettivi formativi inerenti ad una disciplina come la filosofia riguardano<br />

lo sviluppo <strong>del</strong>la persona in tutti i suoi aspetti. Studiare filosofia significa<br />

apprendere un nuovo linguaggio, dunque un nuovo modo di<br />

guardare al mondo, un insieme di nuove parole e definizioni che permettano<br />

di nominare le cose e i propri stati interiori con più precisione.<br />

La maturazione linguistica e concettuale è uno degli indicatori fondamentali<br />

<strong>del</strong>la crescita umana.<br />

• Un nuovo modo di guardare il mondo significa anche acquisire una nuova<br />

postura esistenziale. Le parole dei filosofi, le loro domande, le risposte<br />

29


aggiunte dopo lungo travaglio concettuale offrono allo studente altrettante<br />

vie da esplorare fino a trovare quella che più gli è prossima.<br />

• La filosofia, inoltre, è un sapere che riflette costantemente sul proprio statuto,<br />

sulle proprie premesse epistemologiche, nel tentativo di giustificare<br />

concettualmente ogni suo passo. Il suo studio, allora, sarà veramente fecondo<br />

solo se abituerà gli studenti a rendere ragione dei propri comportamenti,<br />

<strong>del</strong>le proprie scelte, dei propri bisogni, in una parola a<br />

manifestare in maniera coerente e razionale se stessi all’interno <strong>del</strong>la comunità<br />

in cui vivono.<br />

• Infine, il lavoro concettuale <strong>del</strong>la filosofia ha come obiettivo principale<br />

quello <strong>del</strong>la coscientizzazione, di condurre chi la studia a prendere sempre<br />

più consapevolezza di sé, <strong>del</strong> mondo in cui vive, <strong>del</strong>le dinamiche sociali<br />

in cui è inserito, con lucidità e spirito critico.<br />

30


DIPARTIMENTO<br />

DELLE LINGUE COMUNITARIE<br />

INGLESE<br />

II lingua comunitaria: SPAGNOLO O TEDESCO<br />

Oggetto <strong>del</strong>la disciplina<br />

Oggetto <strong>del</strong>la disciplina è la lingua viva intesa come veicolo di comunicazione,<br />

espressione di sé e descrizione <strong>del</strong>la realtà nelle sue molteplici forme<br />

e dimensioni. L’apprendimento <strong>del</strong>la lingua, che non può prescindere da un<br />

uso attivo unito ad uno studio sistematico, si configura come l’interiorizzazione<br />

di una serie di aspetti contenutistici di pari importanza,, quali: fonetica-intonazione,<br />

lessico, fraseologia, morfosintassi, … Solo l’adeguata cura<br />

di tutti i summenzionati aspetti permetterà il raggiungimento <strong>del</strong>le 4 skills<br />

(abilità) di ascolto, produzione orale, lettura e produzione scritta.<br />

L’acquisizione di tali abilità diventerà in seguito funzionale allo sviluppo<br />

<strong>del</strong>la dimensione socio-culturale e storico-letteraria quale espressione di un<br />

popolo e <strong>del</strong>la sua identità.<br />

Obiettivi formativi<br />

• Accostarsi alla lingua in modo ricorsivo ampliando ed approfondendo i<br />

contenuti acquisiti nei cicli d’istruzione precedenti;<br />

• Trasmettere una L2 vera, anzitutto, col creare un ambiente linguistico fe<strong>del</strong>e,<br />

anche mediante il contributo attivo di un docente madrelingua;<br />

quindi, con l’elaborare o fornire testi – sia orali che scritti – significativi,<br />

che, pur nell’eventuale elementarità o no autenticità, garantiscano il respiro,<br />

il colore, il suono <strong>del</strong>la L2 originale;<br />

• Curare la riflessione interlinguistica (L2 L2) ossia il confronto con la<br />

lingua materna e con l’altra LS oggetto di studio. Nell’idioma nativo è depositata<br />

la categorialità, implicita e riflessa, <strong>del</strong>l’allievo, e da tale sapere<br />

linguistico occorre partire per apprendere e meditare differenze e somiglianze,<br />

che non sono soltanto grammaticali, ma soprattutto di cultura e<br />

mentalità, così come veicolate dalle rispettive lingue;<br />

• Sottolineare il nesso profondo fra conoscenza linguistica, coscienza dei<br />

significati veicolati e autocoscienza <strong>del</strong> soggetto discente. In sostanza, è<br />

qui in gioco un’idea forte di lingua straniera, non ridotta ad esclusiva<br />

competenza tecnico-strumentale, bensì assunta come luogo, o terreno, per<br />

l’allievo di conoscenza e di possesso <strong>del</strong> reale e <strong>del</strong>l’io;<br />

• Introdurre i discenti alla scoperta <strong>del</strong> testo letterario.<br />

31


Metodo<br />

• Priorità accordata al momento comunicativo <strong>del</strong>la didattica linguistica. In<br />

effetti, le lingue sono sistemi di sapere che si acquisiscono (e non solo si<br />

studiano, come altre discipline), e pertanto esigono, pena l’astrattezza e<br />

l’insuccesso sicuro, un clima didattico di costante e reciproca comunicazione<br />

fra il docente, la classe e il testo, al fine di incrementare le skills di<br />

competenza;<br />

• Presentazione sistematica e graduale <strong>del</strong>le strutture grammaticali e dei<br />

valori semantici <strong>del</strong> lessico e dei testi;<br />

• Esperienze effettive in situation e/o simulate di lingua viva in ambiente<br />

straniero, o con il supporto di docenti madre-lingua;<br />

• L’utilizzo <strong>del</strong>le nuove tecnologie favorirà l’acquisizione strumentale <strong>del</strong>la<br />

lingua nei nuovi contesti comunicativi imposti dal mondo globalizzato.<br />

32


DIPARTIMENTO DELLE DISCIPLINE<br />

DELL’AREA SCIENTIFICA<br />

Obiettivi generali <strong>del</strong>l’area scientifica<br />

La formazione scientifica nell’ambito <strong>del</strong>la licealità si caratterizza per la sua<br />

dimensione culturale, avendo come obiettivo il contribuire a fornire strumenti<br />

intellettivi, culturali e umani per la formazione <strong>del</strong>la persona nella sua integralità,<br />

formazione che deve portare il giovane ad acquisire la capacità,<br />

in una realtà come la nostra complessa e articolata, di leggere ed interpretare<br />

eventi e fatti di qualunque tipo, in una dimensione critica, con la possibilità<br />

di dare un giudizio sulle cose che permetta di esercitare la propria<br />

libertà.<br />

L’attenzione va dunque posta su un progressivo e sistematico processo formativo<br />

che porti alla comprensione di una realtà complessa; complessità<br />

che va letta con chiavi di lettura e proiezioni diverse,interpretata con competenze<br />

diverse e riscritta con linguaggi diversi.<br />

Le materie scientifiche dunque non possono e non devono essere viste solo<br />

in un’ottica utilitaristica e funzionale, come saperi particolari finalizzati a<br />

raggiungere competenze specifiche, ma deve essere riconosciuto loro il potere<br />

di creare forti strutture logiche e cognitive.<br />

Le varie discipline dovranno quindi essere proposte non come semplice accostamento<br />

di vari temi, ma cercando di dare una visione organica e razionale,<br />

con un corpo di pensiero che si sviluppa attorno a nuclei concettuali<br />

chiari, fondanti e fecondi, con un ritorno a spirale sugli argomenti trattati,<br />

con argomentazioni ed approfondimenti sempre più significativi, teorizzati<br />

e strutturanti.<br />

È evidente che in un ambito liceale il livello di trattazione e di approfondimento<br />

<strong>del</strong>le discipline deve essere forte ed incisivo, per garantire una preparazione<br />

solida ed una competenza specifica consolidata attraverso un<br />

percorso formativo efficace.<br />

L’accento sarà posto sugli aspetti <strong>del</strong> processo e <strong>del</strong>l’attività, oltre che su<br />

quelli <strong>del</strong>la conoscenza e competenza.<br />

La conoscenza e la formazione scientifica devono necessariamente poggiare<br />

sulle spalle dei giganti <strong>del</strong>la scienza,tuttavia è importante educare i<br />

giovani al metodo <strong>del</strong>la ricerca, metodo che va costantemente esercitato<br />

per avviare ad una non ripetitiva applicazione di formule e procedure, ma<br />

ad una critica visione dei problemi che andranno affrontati non a partire<br />

dalle pur necessarie formule, ma a partire dai dati, dalla richiesta e dalla<br />

natura stessa <strong>del</strong> problema, ponendo le dovute condizioni e limitazioni.<br />

33


La risoluzione di un problema non è dunque pura tecnica, nell’applicazione<br />

di procedure acquisite, ma è un’occasione significativa per mettere in atto<br />

una mentalità scientifica, cioè un atteggiamento di affronto razionale <strong>del</strong>le situazioni.<br />

La pura conoscenza di formule, definizioni e procedure è sterile se non serve<br />

da strumento e da attrezzatura più o meno raffinata per affrontare e risolvere<br />

problemi e concetti più complessi.<br />

La competenza scientifica riguarda la disponibilità e la capacità di usare il<br />

corpus di conoscenze usato per spiegare il mondo naturale per identificare<br />

e affrontare problematiche differenziate.<br />

Le materie scientifiche devono garantire chiare competenze in termini di conoscenze,<br />

ma anche l’acquisizione di abilità e sviluppo <strong>del</strong>le attitudini in<br />

una dimensione non solo specificatamente tecnico-applicativa.<br />

34


MATEMATICA<br />

Obiettivi specifici e linee di metodo<br />

Al fine di iniziare in modo efficace e produttivo un percorso orientato al perseguimento<br />

degli obiettivi generali <strong>del</strong>l’area scientifica, si terranno presenti,<br />

fin dall’inizio, i punti che esplicitano i diversi livelli di conoscenza, apprendimento<br />

ed elaborazione dei contenuti disciplinari<br />

• conoscenza;<br />

• comprensione;<br />

• applicazione;<br />

• analisi;<br />

• sintesi;<br />

• valutazione e critica;<br />

Il lavoro sarà svolto tenendo presenti le seguenti linee di metodo<br />

• CONOSCENZA: fornire gli strumenti specifici di conoscenza e gli strumenti<br />

operativi propedeutici per tutto il lavoro successivo che sarà di progressiva<br />

sistemazione teorica rigorosa dei concetti (calcolo algebrico,<br />

interpretazione geometrica, strutture, insiemi numerici e non, relazioni,<br />

funzioni…).<br />

• Valorizzazione <strong>del</strong>la DIMENSIONE STORICA (nel biennio) degli avvenimenti<br />

scientifici e dei personaggi che saranno collocati e contestualizzati<br />

nello spazio/tempo e nella storia e nell’evoluzione <strong>del</strong> pensiero <strong>scientifico</strong>.<br />

• LINGUAGGIO: attenzione particolare sarà posta al problema <strong>del</strong> linguaggio.<br />

Il rigore formale, da cui non si può prescindere nelle materie<br />

scientifiche, deve essere per i giovani non un’ imposizione, ma una conquista<br />

che segue naturalmen te dal consolidarsi <strong>del</strong> rigore logico attraverso<br />

un percorso coerente e strutturato i contenuti più complessi saranno<br />

introdotti con linguaggi e logiche che vanno dal semplice al complesso,<br />

dall’ intuitivo al dimostrato,dal concreto all’astratto. È inoltre fondamentale<br />

evidenziare come le varie branche <strong>del</strong>la matematica altro non siano che<br />

costrutti e linguaggi diversi con cui si possono interpretare i vari problemi,<br />

così come lo sono anche i linguaggi afferenti ad altre specificità disci plinari.<br />

• LOGICA: lo studio <strong>del</strong>la logica verrà affrontato in forma iniziale fin dal<br />

biennio, per essere poi sviluppato in modo più completo e teorico nel<br />

triennio.È necessario affrontare tale argomento fin dal biennio per educare<br />

al rigore formale ed avviare all’uso sistematico dei connettivi logici.<br />

L’importante è che la logica non rimanga un argomento a sé, ma sia una<br />

tensione costante e diventi un metodo continuamente esercitato.<br />

• MODELLI rappresentativi <strong>del</strong>la realtà. Il processo di aprire gli occhi sul<br />

reale, leggere l’evento con ottiche diverse, cercare lo strumento risolutivo<br />

35


più adeguato al caso,con un affronto critico per la soluzione <strong>del</strong> problema,<br />

in modo non ripetitivo e non precostituito, porta al problema <strong>del</strong>la<br />

mo<strong>del</strong>lizzazione <strong>del</strong>la realtà in termini matematici. La conoscenza matematica<br />

comporta la capacità e la disponibilità ad usare diversi mo<strong>del</strong>li di<br />

pensiero logico e spaziale e presentazioni differenziate <strong>del</strong> problema<br />

reale attraverso formule, mo<strong>del</strong>li, costrutti, grafici, carte… Il mo<strong>del</strong>lo deve<br />

solo essere coerente!<br />

• DIMOSTRAZIONE<br />

Attenzione particolare va riservata ai metodi di dimostrazione che dovranno<br />

essere di volta in volta esplicitati e ben dichiarati. Il rigore dimostrativo<br />

è fondamentale per un’educazione alla logica rigorosa. La<br />

naturale intuizione deve comunque essere valorizzata, ma anche orientata<br />

e razionalizzata.<br />

In particolare nel biennio cercherò di comunicare la bellezza <strong>del</strong> ragionamento<br />

ipotetico-deduttivo nella geometria euclidea, il metodo per assurdo<br />

e il metodo di induzione.<br />

• LABORATORIO DI MATEMATICA<br />

Uso di programmi e procedure per sperimentare e verificare formule e<br />

costruzioni, per costruire mo<strong>del</strong>li grafici e proiezioni.<br />

L’utilizzo <strong>del</strong> laboratorio di informatica sarà fondamentale per valorizzare<br />

il metodo induttivo, per educ are al metodo <strong>del</strong>la ricerca e per stimolare<br />

curiosità ed operatività che sono congeniali <strong>del</strong>la giovane<br />

generazione.<br />

Il percorso sarà correlato al programma di algebra, geometria, statistica<br />

e teoria dei numeri e permetterà agli studenti di familiarizzare con gli<br />

strumenti automatici di calcolo. I software di calcolo automatico e simbolico<br />

e di geometria dinamica offriranno un diverso punto di vista sui contenuti<br />

disciplinari.<br />

• Particolare attenzione sarà posta al ruolo <strong>del</strong>la matematica nel mondo attuale,<br />

cercando di comunicare loro la ricchezza di questa disciplina che<br />

mo<strong>del</strong>lizza i fenomeni reali. I collegamenti saranno ricercati dunque all’interno<br />

<strong>del</strong>la materia stessa fra i nuclei concettuali portanti <strong>del</strong> pensiero<br />

matematico e all’esterno, con le altre discipline e i tanti problemi concreti<br />

<strong>del</strong>la realtà che ci circonda.<br />

36


FISICA<br />

1. Finalità<br />

Lo studio <strong>del</strong>la fisica nella scuola secondaria superiore di secondo grado<br />

concorre, attraverso l’acquisizione <strong>del</strong>le metodologie e <strong>del</strong>le conoscenze<br />

specifiche <strong>del</strong>la disciplina, alla formazione <strong>del</strong>la personalità <strong>del</strong>l’allievo, favorendone<br />

lo sviluppo di una cultura armonica tale da consentire una comprensione<br />

critica e propositiva <strong>del</strong> reale e costituire una solida base per la<br />

costruzione di una professionalità polivalente e flessibile.<br />

La fisica ha come obiettivo la ricerca appassionata dei principi che descrivono<br />

i fenomeni naturali e per questo occorre conoscere il metodo <strong>scientifico</strong><br />

cioè sviluppare la ragione come strumento per incontrare la realtà<br />

attraverso alcuni concetti fondamentali:<br />

• osservare<br />

• misurare<br />

• conoscere e comprendere<br />

• applicare e valutare<br />

2. Obiettivi disciplinari<br />

• comprendere i procedimenti caratteristici <strong>del</strong>l’indagine scientifica, che si<br />

articolano in un continuo rapporto tra costruzione teorica e realizzazione<br />

degli esperimenti, capacità di utilizzarli conoscendo con concreta consapevolezza<br />

la particolare natura dei metodi <strong>del</strong>la fisica;<br />

• acquisire un corpo organico di contenuti e metodi finalizzati ad una adeguata<br />

conoscenza <strong>del</strong>la natura;<br />

• comprendere le potenzialità e i limiti <strong>del</strong>le conoscenze scientifiche;<br />

• acquisire un linguaggio corretto e sintetico e la capacità di fornire e ricevere<br />

informazioni;<br />

• acquisire un metodo di studio ragionato e non mnemonico.<br />

• acquisire atteggiamenti fondati sulla collaborazione interpersonale e di<br />

gruppo;<br />

• comprendere il rapporto esistente fra la fisica (e più in generale le scienze<br />

<strong>del</strong>la natura) e gli altri campi in cui si realizzano le esperienze e il rapporto<br />

fra la fisica e lo sviluppo <strong>del</strong>le idee, <strong>del</strong>la tecnologia, <strong>del</strong> sociale.<br />

3. Obiettivi metodologici e didattici<br />

La fase iniziale <strong>del</strong> processo di insegnamento-apprendimento <strong>del</strong>la fisica ha<br />

una funzione di raccordo con le conoscenze e le abilità già acquisite dagli<br />

allievi negli studi precedenti.<br />

Dopo aver valutato il livello degli allievi per quanto riguarda le conoscenze<br />

prerequisite si cercherà di omogeneizzare il gruppo classe, facendo ricorso<br />

37


ad opportune strategie di recupero, mediante l’osservazione di semplici fenomeni<br />

fisici e la esecuzione di misure e facili esperimenti che richiedano premesse<br />

teoriche elementari e che riguardino alcune proprietà dei corpi.<br />

L’analisi dei fenomeni, approfondita con il dibattito in classe ed effettuata sotto<br />

la guida <strong>del</strong>l’insegnante, dovrà gradualmente e con continuità sviluppare<br />

negli allievi la capacità di schematizzare fenomeni via via più complessi e di<br />

proporre mo<strong>del</strong>li.<br />

L’individuazione <strong>del</strong>le grandezze fisiche in gioco e la valutazione degli ordini<br />

di grandezza saranno utili per creare un ulteriore collegamento con le<br />

conoscenze già acquisite nella scuola secondaria di primo grado.<br />

Il metodo sperimentale e la teoria <strong>del</strong>la misura rappresenteranno un riferimento<br />

costante durante tutto il corso e saranno affrontati non separatamente<br />

dai problemi fisici concreti, ma come naturale conseguenza <strong>del</strong>l’attività teorica<br />

e di laboratorio.<br />

Gli obiettivi metodologici e didattici sono:<br />

• analizzare un fenomeno o un problema riuscendo ad individuare gli elementi<br />

significativi, le relazioni, i dati superflui, quelli mancanti, e riuscendo<br />

a collegare premesse e conseguenze;<br />

• eseguire in modo corretto semplici misure con chiara consapevolezza<br />

<strong>del</strong>le operazioni effettuate e degli strumenti utilizzati;<br />

• raccogliere, ordinare e rappresentare i dati ricavati, valutando gli ordini<br />

di grandezza e le approssimazioni, mettendo in evidenza l’incertezza associata<br />

alla misura;<br />

• esaminare dati e ricavare informazioni significative da tabelle, grafici ed<br />

altra documentazione;<br />

• porsi problemi, prospettare soluzioni e mo<strong>del</strong>li;<br />

• inquadrare in un medesimo schema logico situazioni diverse riconoscendo<br />

analogie o differenze, proprietà varianti ed invarianti;<br />

• trarre semplici deduzioni teoriche e confrontarle con i risultati sperimentali;<br />

• uso di cd-rom per simulare esperimenti.<br />

Con l’attività di laboratorio gli allievi dovranno inoltre:<br />

• sviluppare la capacità di proporre semplici esperimenti atti a fornire risposte<br />

a problemi di natura fisica;<br />

• imparare a descrivere, anche per mezzo di schemi, le apparecchiature e<br />

le procedure utilizzate e aver sviluppato abilità operative connesse con<br />

l’uso degli strumenti;<br />

• acquisire flessibilità nell’affrontare situazioni impreviste di natura scientifica<br />

e/o tecnica.<br />

38


SCIENZE NATURALI<br />

Obiettivi formativi generali<br />

• Incentivare l’abitudine all’osservazione e alla scoperta;<br />

• Sviluppare la capacità di analisi <strong>del</strong>le situazioni, mediante l’acquisizione<br />

di tecniche di indagine e di osservazione;<br />

• Acquisire la capacità di identificare, entro situazioni complesse, singoli<br />

elementi ed eventi e di coglierne relazioni;<br />

• Acquisire la capacità di individuare criteri unitari di classificazione per descrivere<br />

e interpretare fenomeni e situazioni diversi;<br />

• Acquisire la capacità di collegare i dati <strong>del</strong>l’esperienza in sequenze e<br />

schemi che consentano di elaborare interpretazioni e previsioni;<br />

• Acquisire la capacità di formulare ragionamenti di tipo ipotetico-deduttivo;<br />

• Acquisire l’abilità di comunicare in modo chiaro e appropriato, utilizzando<br />

codici specifici;<br />

• Costruire un rispetto consapevole <strong>del</strong>l’ambiente.<br />

METODOLOGIA<br />

Il lavoro quotidiano verrà finalizzato alla comprensione, rielaborazione personale<br />

e alla sintesi degli argomenti specifici proposti. Si incentiverà lo spirito<br />

critico dei singoli proponendo, a fianco <strong>del</strong>le classiche lezioni frontali,<br />

un dialogo continuo sia sugli argomenti inerenti la lezione che su articoli di<br />

riviste o di giornale o audiovisivi proposti in aula come compito pomeridiano.<br />

Si incentiverà un metodo di studio che aiuti la capacità a operare con schemi<br />

concettuali, in modo da semplificare gli argomenti senza banalizzarli.<br />

A supporto <strong>del</strong>le lezioni in aula, verranno proposte ai ragazzi esperienze<br />

di laboratorio, fondamentali per una comprensione effettiva, tangibile <strong>del</strong>le<br />

scienze naturali. Il laboratorio diventerà il punto di contatto fra la realtà che<br />

ci circonda e la sua teorizzazione in aula.<br />

Obiettivi specifici <strong>del</strong>le singole discipline<br />

BIOLOGIA<br />

• Conoscere e sapere riconoscere le caratteristiche fondamentali degli esseri<br />

viventi rispetto ai diversi livelli di organizzazione: molecolare, cellulare,<br />

organistico (con particolare riferimento all’uomo), ecosistemico;<br />

• Saper descrivere il rapporto tra struttura e funzione relativamente ai diversi<br />

livelli di organizzazione;<br />

• Conoscere gli aspetti unitari dei processi biologici: produzione e consumo<br />

di energia, trasmissione e codificazione <strong>del</strong>l’informazione biologica;<br />

39


• Comprendere e sapere descrivere i processi che hanno portato all’origine<br />

e all’evoluzione <strong>del</strong>la vita sul nostro pianeta;<br />

• Saper valutare autonomamente l’impatto <strong>del</strong>le innovazioni tecnologiche<br />

in ambito biologico;<br />

• Conoscere l’anatomia e la fisiologia dei vari apparati <strong>del</strong> corpo umano.<br />

CHIMICA<br />

• Saper correlare gli aspetti macroscopici <strong>del</strong>le trasformazioni chimiche e<br />

fisiche con le caratteristiche microscopiche <strong>del</strong>le sostanza coinvolte;<br />

• Saper distinguere fra miscugli e sostanze pure e, all’interno di queste ultime,<br />

tra sostanze elementari e composte;<br />

• Saper correlare tra loro denominazione e formula di un composto;<br />

• Saper indicare le caratteristiche <strong>del</strong>le particelle subatomiche e la loro organizzazione<br />

all’interno <strong>del</strong>l’atomo, correlando il mo<strong>del</strong>lo atomico con le<br />

proprietà periodiche degli elementi;<br />

• Conoscere i fattori e i meccanismi che regolano le reazioni chimiche;<br />

• Saper correlare la varietà e il numero elevato <strong>del</strong>le sostanze organiche<br />

con le caratteristiche <strong>del</strong>l’atomo di carbonio;<br />

• Riconoscere che il comportamento chimico <strong>del</strong>le sostanze organiche è determinato<br />

dalla presenza di gruppi funzionali caratteristici.<br />

SCIENZE DELLA TERRA<br />

• Saper descrivere le caratteristiche generali <strong>del</strong> sistema Terra;<br />

• Saper individuare le tappe fondamentali <strong>del</strong>l’evoluzione <strong>del</strong> pianeta;<br />

• Conoscere i principali processi geologici (litogenesi, attività sismica, vulcanica<br />

e tettonica) e saperli inquadrare nel contesto più ampio <strong>del</strong>la dinamica<br />

terrestre;<br />

• Conoscere struttura, composizione e dinamica <strong>del</strong>l’atmosfera terrestre e<br />

saper individuare i principali fattori che determinano il clima di una regione;<br />

• Saper distinguere gli effetti ambientali <strong>del</strong>le attività umane da quelle dovute<br />

a cause naturali;<br />

• Conoscere i problemi legati allo sfruttamento <strong>del</strong>le materie prime e <strong>del</strong>le<br />

fonti energetiche.<br />

40


DISEGNO E STORIA DELL’ARTE<br />

Oggetto:<br />

Oggetto <strong>del</strong>la Disciplina è la realtà intesa nella sua totalità, visibile ed invisibile.<br />

Oggetto disciplinare <strong>del</strong> disegno è la definizione grafica <strong>del</strong>la realtà.<br />

Il disegno interroga la struttura e la forma <strong>del</strong>l’oggetto reale, ne ritrova e ne<br />

comunica l’ordine e la bellezza, illumina sul senso e sullo scopo. Parallelamente<br />

la Storia <strong>del</strong>l’Arte indaga e scruta il rapporto tra l’uomo e la Bellezza<br />

negli specifici ambiti artistici.<br />

Metodo:<br />

Il corso liceale di Disegno e Storia <strong>del</strong>l’Arte presuppone, riprende e perfeziona<br />

le acquisizioni disciplinari <strong>del</strong>la Scuola Media, in particolare le abilità<br />

proprie <strong>del</strong> disegno strumentale e tecnico, a mano libera o espressivo,<br />

e le conoscenze di geometria descrittiva e proiettiva. Tali acquisizioni vengono<br />

applicate all’esercizio <strong>del</strong> disegno di rilievo, come metodo adeguato<br />

alla conoscenza dei disegni e progetti storicamente edificati, e come fondamento<br />

di una corretta teoria <strong>del</strong>la progettazione.<br />

Obiettivi formativi:<br />

Scopo ultimo <strong>del</strong> disegno è la conoscenza e la comunicazione <strong>del</strong>la realtà.<br />

Il disegno è quindi comunicazione di senso, cioè linguaggio, e fondamento<br />

<strong>del</strong>la geometria e <strong>del</strong>l’architettura offrendo sostentamento opportuno anche<br />

alle discipline di matrice scientifica quale li matematica e la geometria. In<br />

quanto disciplina fondamentale, l’insegnamento <strong>del</strong> Disegno è ancillare a<br />

qualsiasi ordine di grado e di studio. La Storia <strong>del</strong>l’Arte contestualmente e<br />

parallelamente alla Storia, troverà le sue finalità specifiche nell’educazione<br />

degli studenti liceali alla verità e alla bellezza nelle tre arti maggiori: pittura,<br />

scultura e architettura. Alcuni laboratori pratici di rilievo e mo<strong>del</strong>lazione ritroveranno<br />

infine l’esercizio <strong>del</strong> disegno direttamente impegnato nella comprensione<br />

storico artistica di alcuni <strong>del</strong>le architetture più significative d’Italia<br />

ed Europa. Nello specifico dei laboratori la realtà <strong>del</strong>le costruzioni sarà interrogata<br />

secondo la triade vitruviana utilitas, firmitas, venustas. Nella prima<br />

accezione l’architettura verrà studiata come soddisfazione di un bisogno<br />

(bonum) <strong>del</strong>l’uomo che all’interno di un recinto e sotto una copertura si riposa<br />

e si protegge. Nella seconda l’architettura verrà studiata come conseguenza<br />

di una esperienza consolidata (verum) attraverso il fondamento di<br />

un segno-costruzione che sia solido e durevole. Nella terza accezione l’architettura<br />

sarà indagata nel campo ordinato <strong>del</strong>la bellezza intesa come<br />

splendor veritatis (S. Tommaso), attraverso sconfinamenti nel campo <strong>del</strong>la<br />

teoria <strong>del</strong>la composizione e <strong>del</strong>la figurazione armonica.<br />

41


PROGETTI<br />

DI APPROFONDIMENTO E RECUPERO<br />

(2009/2010)


PROGETTI DI APPROFONDIMENTO<br />

Certificazioni linguistiche<br />

Gli studenti saranno avviati alla certificazione linguistica FSE (First Certificate)<br />

e alle certificazioni <strong>del</strong>l’Instituto Cervantes (DELE) e <strong>del</strong> Goethe Institut<br />

equivalenti al livello B2 <strong>del</strong> Quadro <strong>europeo</strong>.<br />

Certificazioni informatiche<br />

Gli studenti saranno avviati alla certificazione dei moduli <strong>del</strong> Core Level<br />

<strong>del</strong>la patente informatica (ECDL).<br />

Olimpiadi <strong>del</strong>la Matematica<br />

La scuola partecipa alle Olimpiadi <strong>del</strong>la Matematica organizzate dalla<br />

Scuola Normale di Pisa.<br />

Olimpiadi di Fisica<br />

La scuola partecipa alle Olimpiadi di Fisica e ai Giochi di Anacleto promossi<br />

dall’AIF (Associazione per l’insegnamento <strong>del</strong>la Fisica).<br />

Progetto Antartide<br />

Il Liceo ha attivato un collegamento al PNRA (Programma nazionale di Ricerche<br />

in Antartide) gestito dall’ENEA, che prevede, oltre alla messa a disposizione<br />

di materiali on line (documentazione e filmati), la possibilità di<br />

interazione con i ricercatori che partecipano alla Spedizione in Antartide attraverso<br />

i servizi Internet (posta elettronica, videochat, videoconferenze).<br />

Uscite didattiche e viaggi d’istruzione<br />

Le uscite didattiche ed i viaggi d’istruzione diverranno, in stretto collegamento<br />

con le discipline di studio, una modalità privilegiata di apertura alla realtà, attraverso<br />

l’incontro con la natura, l’arte ed il patrimonio di civiltà italiano ed <strong>europeo</strong>,<br />

i musei e le mostre di particolare rilevanza scientifica e culturale.<br />

Soggiorni studio all’estero e gemellaggi culturali<br />

Nel corso dei cinque anni, per favorire un approfondimento <strong>del</strong>le competenze<br />

e più vivi contatti di civiltà, verranno proposti soggiorni linguistici in<br />

paesi di lingua inglese, spagnola e tedesca, e gemellaggi culturali con licei<br />

europei (attualmente è stato avviato uno scambio con un <strong>liceo</strong> <strong>del</strong>la regione<br />

di Baden-Wuerttemberg in Germania).<br />

Incontri con scrittori, maestri, testimoni<br />

Periodicamente il <strong>liceo</strong> si aprirà all’incontro con scrittori, giornalisti e personalità<br />

significative che dialogheranno con gli studenti stimolandoli alla riflessione<br />

e all’approfondimento <strong>del</strong>le tematiche affrontate.<br />

Dialoghi di mezzogiorno<br />

Periodicamente, su richiesta degli studenti o suggerimento degli insegnanti, il<br />

<strong>liceo</strong> si aprirà, nelle ultime ore al dialogo con esperti su tematiche di attualità.<br />

45


Laboratorio teatrale<br />

La proposta <strong>del</strong> laboratorio teatrale è finalizzata all’istanza di favorire uno<br />

scavo sui testi (poetici o drammaturgici) ed un percorso che conduca gli studenti<br />

ad una più sorvegliata consapevolezza <strong>del</strong>le proprie potenzialità espressive.<br />

Sito web degli studenti<br />

Gli studenti gestiscono autonomamente, con la supervisione di un docente,<br />

il sito FSC studenti, che è collegato a quello istituzionale <strong>del</strong>la scuola<br />

www.sacrocuorecesena.org.<br />

Giochi sportivi studenteschi<br />

Gli alunni <strong>del</strong> Liceo parteciperanno alle fasi dei giochi sportivi studenteschi<br />

proposte a tutte le scuole dall’Ufficio scolastico provinciale.<br />

ATTIVITÀ DI SOSTEGNO E RECUPERO<br />

Tenendo conto <strong>del</strong>l’O.M. 92 <strong>del</strong> 5/11/2007, che ha conferito un nuovo<br />

quadro di riferimento alla prevenzione ed al recupero dei debiti scolastici,<br />

nello spazio pomeridiano verranno proposti agli studenti le seguenti attività<br />

di sostegno e recupero, che accompagneranno lo sviluppo <strong>del</strong>la proposta<br />

didattica e saranno strettamente correlate ai momenti di valutazione in itinere<br />

e sommativi dei Consigli di Classe:<br />

• All’inizio <strong>del</strong>l’anno scolastico, soprattutto nella classe Prima, dopo le<br />

prove di ingresso, verranno attivati, ove i Consigli di classe ne ravvisino<br />

la necessità brevi corsi di base o “sportelli” personalizzati, che<br />

permettano il raggiungimento di più omogenei livelli di partenza.<br />

• Dopo la verifica intermedia di novembre saranno istituiti corsi di sostegno<br />

nelle discipline in cui una parte degli studenti abbia incontrato particolari<br />

difficoltà.<br />

• Dopo gli scrutini <strong>del</strong> primo quadrimestre, in cui verranno rilevate nelle discipline<br />

valutate con l’insufficienza carenze e lacune nel raggiungimento<br />

degli obiettivi di apprendimento disciplinari, verranno istituiti corsi di<br />

recupero, che saranno articolati in relazione alle fondamentali necessità<br />

individuate dai Consigli e termineranno con prove di verifica dei livelli formativi<br />

raggiunti.<br />

• Dopo gli scrutini finali per gli alunni che avranno ricevuto una “sospensione<br />

<strong>del</strong> giudizio” il Consiglio di Classe individuerà le precise motivazioni<br />

<strong>del</strong>le carenze rilevate ed attiverà per gli studenti le cui lacune non<br />

derivino semplicemente da un mancato impegno di studio corsi di<br />

recupero estivi che si concluderanno, prima <strong>del</strong>l’avvio <strong>del</strong> nuovo anno<br />

scolastico, con verifiche preliminari alla formulazione <strong>del</strong> giudizio definitivo<br />

di ammissione o non ammissione alla classe successiva.<br />

46


PROTAGONISTI, SPAZI E REGOLE<br />

DELLA CONVIVENZA SCOLASTICA<br />

(2009/2010)


GLI INSEGNANTI<br />

Gli insegnanti partecipano alla realizzazione <strong>del</strong> progetto esercitando la<br />

propria professionalità, intesa come una passione per la realtà che si<br />

esprime in una dedizione verso la totalità <strong>del</strong>l’umano, dentro un continuo approfondimento<br />

<strong>del</strong>la disciplina di insegnamento.<br />

La professionalità è l’esito sia <strong>del</strong>la espressione <strong>del</strong>la propria competenza,<br />

sia di un coinvolgimento comune nel progetto educativo <strong>del</strong>l’istituto, in cui<br />

la programmazione assume e conserva la fisionomia di un’ipotesi di lavoro,<br />

continuamente elaborata e verificata negli Organi collegiali, alla luce dei criteri<br />

educativi generali espressi nelle parole esperienza, verifica, criticità.<br />

L’approfondimento <strong>del</strong>le proprie discipline avviene anche attraverso una formazione<br />

permanente, curata dal Coordinamento <strong>del</strong>l’Associazione culturale<br />

“Il Rischio educativo”, che raccorda una rete di istituti sparsi in tutta Italia,<br />

organizzando ogni anno specifici programmi di aggiornamento. Grazie all’attività<br />

<strong>del</strong> Coordinamento, gli insegnanti, pur operando nel campo specifico<br />

<strong>del</strong>le proprie discipline, fanno riferimento ad una comune tradizione<br />

culturale, e ciò permette la genesi di quella unità <strong>del</strong> sapere che è uno dei<br />

fondamenti <strong>del</strong> Progetto Educativo d’Istiuto.<br />

In particolare per l’anno scolastico 2009/2010 il riferimento al Coordinamento<br />

sarà così articolato:<br />

• Partecipazione al tavolo di consulting dei dirigenti <strong>del</strong>la secondaria di II<br />

grado.<br />

• Convegno “REALISMO, IDEOLOGIA, SCETTICISMO NELLA SCUOLA E<br />

NELL’EDUCAZIONE” (Milano, 6 febbraio 2010).<br />

• Gruppi di ricerca disciplinari “Educare insegnando”: gli insegnanti <strong>del</strong><br />

“<strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong>” partecipano ai gruppi di Italiano, Scienze e Musica.<br />

• Corso “PERCORSI DIDATTICI ALLA LUCE DE LA COSCIENZA RELIGIOSA<br />

NELL’UOMO MODERNO” (promosso in collaborazione con FOE, Diesse<br />

e <strong>Fondazione</strong> per la Sussidiarietà) articolato in quattro lezioni: - L’uomo<br />

spezzato e la domanda di assoluto; - L’uomo come Prometeo nella storia<br />

e nella filosofia; - L’immagine <strong>del</strong> cosmo dal Medioevo al XXI secolo;<br />

- L’esperienza <strong>del</strong>l’adaequatio rei et intellectus nella ricerca scientifica.<br />

49


Insegnanti anno scolastico 2009/2010<br />

MANDUCA don Onerio<br />

MARIANI Tiziano<br />

FOSCHI Teresa<br />

ABATI Lorenza<br />

GENTILI Caterina<br />

BRAGAGNI Paolo<br />

ALECCI Antonia<br />

CORZANI Maria Grazia<br />

BACCHI Massimiliano<br />

VICINI Francesca<br />

DI CAMILLO Nicola<br />

MELDOLI Marina<br />

(Religione)<br />

(Italiano, Latino)<br />

(Storia, Geografia)<br />

(Spagnolo)<br />

(Spagnolo)<br />

(Tedesco)<br />

(Matematica)<br />

(Matematica)<br />

(Fisica e Laboratorio di Informatica)<br />

(Scienze naturali)<br />

(Disegno e Storia <strong>del</strong>l’Arte)<br />

(Educazione fisica)<br />

Dirigente scolastico: Paola Ombretta Sternini<br />

Collaboratori:Antonia Alecci<br />

Tiziano Mariani<br />

Antonietta Campana (coordinatrice dipart. lingue comunitarie)<br />

(vice-preside, coord. dipart. disc. area scientifica)<br />

(coord. dipart. disci. area umanistica, resp. attiv. stud.)<br />

GLI ORGANISMI<br />

DI CORRESPONSABILITÀ COLLEGIALE<br />

Collegio docenti<br />

È il punto visibile <strong>del</strong>l’unitarietà e <strong>del</strong>la corresponsabilità educativa e didattica<br />

<strong>del</strong>la scuola. Ha il compito di curare l’immagine culturale, di stabilire le<br />

finalità e i contenuti educativi su cui ogni docente deve impostare il proprio<br />

lavoro, di rielaborare continuamente i passi <strong>del</strong> percorso didattico.<br />

Consiglio di classe<br />

Il Consiglio di classe è formato dai docenti, dal dirigente scolastico, due rappresentanti<br />

eletti dai genitori e due rappresentanti eletti dagli studenti. Si riunisce<br />

nella sola componente docenti per la realizzazione <strong>del</strong> coordinamento<br />

didattico, dei rapporti interdisciplinari e per la valutazione periodica e finale<br />

degli alunni.<br />

Assemblea di classe<br />

È composta da docenti, genitori e studenti, con lo scopo di confrontarsi, nei<br />

rispettivi ruoli e competenze, sui bisogni <strong>del</strong>la classe, sui passi, le attività e<br />

gli strumenti <strong>del</strong> lavoro scolastico. Si riunisce almeno due volte l’anno.<br />

50


Assemblea d’Istituto degli studenti<br />

Agli studenti è concessa facoltà di richiedere una volta al mese un’ora di assemblea<br />

di classe per discutere le problematiche emerse dalla vita scolastica,<br />

che saranno poi messe a confronto in un dialogo con il referente <strong>del</strong>le<br />

attività studentesche e i tutor di classe. L’assemblea d’Istituto elegge fra i rappresentanti<br />

di classe i due rappresentanti degli studenti in Consiglio d’Istituto<br />

e i due rappresentanti <strong>del</strong>ll’Istituto nella Consulta studentesca provinciale.<br />

Consiglio d’Istituto<br />

Il Consiglio d’Istiuto è l’organo privilegiato di partecipazione di tutti i protagonisti<br />

<strong>del</strong>la vita scolastica (insegnanti, genitori e studenti. Il Consiglio d’Istiuto<br />

<strong>del</strong>la <strong>Fondazione</strong> <strong>del</strong> “<strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong>” è unico per la scuola primaria e la scuola<br />

secondaria di I e II grado). Il Consiglio d’Istiuto si riunisce in via ordinaria almeno<br />

tre volte l’anno per collaborare con gli Organi competenti allo svolgimento<br />

<strong>del</strong>le attività scolastiche ed educative in merito all’elaborazione <strong>del</strong> Piano <strong>del</strong>l’Offerta<br />

Formativa. Ne fanno parte membri di diritto in rappresentanza <strong>del</strong> Consiglio<br />

di gestione e <strong>del</strong>le associazioni genitori e membri elettivi.<br />

Il Consiglio d’Istituto 2009-2012<br />

Membri di diritto<br />

AMADUZZI Cinzia, AMADUZZI Licia,<br />

BOCCHINI Marcello, MONTALTI Anna Rita,<br />

CASADEI Don Ezio, STERNINI Paola<br />

Membri eletti (Docenti) ALECCI Antonia, CAMPANA Antonietta,<br />

CASALI Emanuela, DELL’AMORE Carla, DRADI Lidia,<br />

MARIANI Tiziano, MOLARI Micaela, ORLATI Fabiola,<br />

ZOFFOLI Federica<br />

Membri eletti (genitori) BERTOZZI Annalisa, CANTONI Natascia,<br />

FORLIVESI Ercole, PEDERZOLLI Marika,<br />

PIRACCINI Raffaella, SEQUINO Ombretta<br />

Membri eletti (studenti) CONSALICI Teresa, PRACUCCI Simone<br />

Presidente:<br />

Vice-presidente:<br />

PIRACCINI Raffaella<br />

SEQUINO Ombretta<br />

51


IL REGOLAMENTO D’ISTITUTO<br />

La presenza di ciascun allievo nella scuola secondaria di II grado <strong>del</strong>la <strong>Fondazione</strong><br />

<strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong> esprime la scelta consapevole per un cammino educativo:<br />

gli allievi sono protagonisti attivi <strong>del</strong>la loro educazione. Il regolamento<br />

quindi ha come scopo essere un aiuto ad utilizzare il tempo trascorso a scuola<br />

e gli spazi <strong>del</strong>l’Istituto in funzione <strong>del</strong>la propria crescita personale.<br />

Orario <strong>del</strong>le lezioni, ritardi, uscite, assenze, esoneri<br />

• Le lezioni hanno inizio alle ore 8,15. È comunque necessario che gli studenti<br />

siano in Istituto almeno cinque minuti prima <strong>del</strong>l’inizio <strong>del</strong>le lezioni.<br />

• Ritardi, assenze ed uscite anticipate vanno evitati; in caso di necessità i<br />

motivi <strong>del</strong> ritardo o <strong>del</strong>l’assenza devono essere chiariti dai genitori sul libretto<br />

in possesso di ciascuno studente e vistati dal Docente presente in<br />

classe. L’entrata in ritardo è consentita fino all’intervallo. Per questi spostamenti<br />

occorre attendere il cambio <strong>del</strong>l’ora. Non sono consentiti rientri<br />

nel caso di uscita. Per assenze per malattia superiori ai cinque giorni<br />

(comprensive di eventuali festività siano esse anteriori o posteriori all’assenza)<br />

è necessario, oltre alla giustificazione dei genitori, anche il certificato<br />

<strong>del</strong> proprio medico attestante la buona salute.<br />

• Per essere dispensati dalle lezioni di Educazione Fisica per ragioni di salute<br />

temporanee (fino a 15 giorni) occorre la richiesta dei genitori sullo<br />

spazio comunicazioni scuola-famiglia <strong>del</strong> libretto personale <strong>del</strong>le assenze,<br />

vistata dal Preside o da Docente <strong>del</strong>egato. Per l’esonero per periodi più<br />

lunghi o permanente, gli interessati dovranno inoltrare domanda firmata<br />

dai genitori in carta libera, accompagnata da certificazione medica.<br />

Norme di comportamento<br />

In classe<br />

Gli studenti devono avere cura <strong>del</strong>l’arredamento scolastico, <strong>del</strong> materiale e<br />

<strong>del</strong>le attrezzature a loro disposizione, dei libri ricevuti in prestito dalla Biblioteca;<br />

gli studenti non dovranno sporcare in alcun modo né le aule, né gli<br />

spazi comuni con scritte o figure e dovranno utilizzare gli appositi contenitori<br />

per i rifiuti; eventuali danni arrecati alla scuola per colpa o negligenza<br />

dovranno essere risarciti.<br />

Fuori dalla classe<br />

Gli alunni, durante gli spostamenti, dovranno restare in gruppo, accompagnati<br />

dai loro insegnanti, rispettando ordine e silenzio per non recare disturbo<br />

agli altri compagni. Ogni uscita dall’aula durante le lezioni dovrà<br />

essere giustificata da adeguati motivi ed autorizzata dall’insegnante. Agli<br />

studenti non è assolutamente consentito l’accesso agli ambienti non strettamente<br />

scolastici o non loro riservati.<br />

52


Uso dei cellulari<br />

Durante la permanenza a scuola i telefoni cellulari devono essere spenti.<br />

Eventuali eccezioni devono essere autorizzate dal docente presente in<br />

classe. Agli studenti sorpresi ad infrangere queste norme verrà ritirato il cellulare,<br />

che sarà riconsegnato solo ai genitori.<br />

Uscita<br />

Si rammenta che, al termine <strong>del</strong>le lezioni, la scuola è sollevata da ogni responsabilità<br />

in merito ai mezzi di trasporto utilizzati dagli studenti.<br />

Laboratori pomeridiani<br />

Durante la permanenza a scuola nel pomeriggio per i laboratori pomeridiani<br />

di recupero o approfondimento gli studenti sono tenuti a mantenere lo<br />

stesso comportamento, rispettoso di compagni, educatori ed arredi scolastici<br />

che viene richiesto al mattino.<br />

Abbigliamento<br />

Gli studenti sono tenuti a dotarsi, per l’attività di Educazione motoria, <strong>del</strong> corredo<br />

sportivo <strong>del</strong>l’Istituto.<br />

Effetti personali<br />

Sarà cura di ogni studente apporre il proprio nome su libri o altro materiale<br />

didattico di proprietà. L’Istituto declina ogni responsabilità nei confronti di valori<br />

od oggetti lasciati incustoditi nelle classi o negli ambienti comuni. Qualsiasi<br />

oggetto ritrovato va consegnato alla segreteria dove, eventualmente, il<br />

proprietario può ricuperarlo.<br />

Sanzioni disciplinari<br />

I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento<br />

<strong>del</strong> senso di responsabilità ed al ripristino dei rapporti corretti all’interno<br />

<strong>del</strong>la comunità scolastica.<br />

Le sanzioni disciplinari che possono essere inflitte sono, a seconda <strong>del</strong>la<br />

gravità, le seguenti:<br />

a) Richiamo sul diario personale da parte <strong>del</strong>l’insegnante;<br />

b) Richiamo con nota scritta sul giornale di classe;<br />

c) Richiamo formale con comunicazione scritta alla famiglia da parte <strong>del</strong><br />

Dirigente scolastico;<br />

d) Allontanamento temporaneo (sospensione) dalla comunità scolastica, fino<br />

ad un massimo di 15 giorni, per gravi e reiterate infrazioni disciplinari.<br />

La sospensione dalle lezioni è comminata dal Consiglio di classe composto<br />

dai soli docenti.<br />

Contro le decisioni in materia disciplinare di cui al punto d) è ammesso<br />

ricorso entro 30 giorni all’Ufficio Scolastico Provinciale.<br />

53


Comunicazioni scuola-famiglia<br />

Tutte le comunicazioni tra famiglia e Istituto riguardanti il singolo alunno verranno<br />

effettuate attraverso il diario ed il libretto <strong>del</strong>le giustificazioni e <strong>del</strong>le<br />

verifiche che viene fornito dall’Istituto, firmato dai genitori e controfirmato dal<br />

Dirigente scolastico. Sarà cura dei genitori prendere frequentemente visione<br />

di esso. Gli studenti che <strong>del</strong>iberatamente ometteranno di informare i propri<br />

genitori di qualsiasi comunicazione loro indirizzata potranno incorrere nelle<br />

sanzioni disciplinari sopra indicate, che saranno proporzionate alla gravità<br />

<strong>del</strong>l’omissione. Gli studenti sono altresì tenuti a consegnare con puntualità<br />

ai genitori le circolari d’Istituto (News), attraverso cui vengono comunicate<br />

le attività di classe e d’Istituto e tutte le informazioni rilevanti riguardanti la<br />

comunità scolastica.<br />

54


REGOLAMENTO USCITE<br />

E VIAGGI D’ISTRUZIONE<br />

Regolamento <strong>del</strong>le uscite didattiche e dei viaggi d’istruzione<br />

Premesso che in tutte le scuole <strong>del</strong>la <strong>Fondazione</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong> le uscite<br />

didattiche (che si esauriscono nell’arco <strong>del</strong>l’orario di lezione) e i viaggi<br />

d’istruzione (di 1 giornata senza pernottamento o di più giornate senza<br />

pernottamento) costituiscono parte integrante <strong>del</strong>l’offerta formativa, si stabiliscono<br />

queste procedure per la loro realizzazione, volte a garantiore una<br />

collegialità di decisioni e di gestione degli stessi:<br />

Progettazione ed approvazione viaggi d’istruzione<br />

• Nel Consiglio di Istituto di giugno si approvano preventivamente i viaggi<br />

di istruzione con pernottamento che si dovranno realizzarte nei primi due<br />

mesi <strong>del</strong>l’anno scolastico, per una trempestiva consultazione dei genitori<br />

ed una adeguata organizzazione.<br />

• Nelle attività collegiali di progettazione annuale che si sviluppano nelle<br />

prime due settimane di settembre (prima <strong>del</strong>l’inizio <strong>del</strong>l’anno scolastico)<br />

viene elaborato tutto il piano <strong>del</strong>le uscite didattiche e dei viaggi di istruzione<br />

che interesserà ogni classe nel corso <strong>del</strong>l’anno per essere sottoposto<br />

a discussione nelle assemblee di inizio anno ed approvato nel primo<br />

Consiglio di Istituto <strong>del</strong>l’anno, volto all’approvazione <strong>del</strong> Piano <strong>del</strong>l’offerta<br />

formativa.<br />

• Tale piano deve essere di norma rispettato soprattutto per quanto riguarda<br />

la tipologia di iniziativa. Eventuali variazioni, riguaranti il secondo quadrimestre<br />

vengono accolte nel Consiglio di febbraio e ratificate dal consiglio<br />

di Istituto di monitoraggio intermedio.<br />

Permessi famiglie<br />

• Per le uscite didattiche i genitori firmano all’inizio <strong>del</strong>l’anno un permesso<br />

valido per tutto l’anno. Gli insegnanti responsabili <strong>del</strong>l’uscita fanno annotare<br />

sul diario l’iniziativa.<br />

• Alle famiglie dovrà esserre fatto pervenire con quindici giorni d’anticipo<br />

per i viaggi di un giorno ed un mese di anticipo per quelli di più giorni il<br />

programma <strong>del</strong>l’iniziativa, comprendente i costi, perché possa essere concessa<br />

l’autorizzazione.<br />

Organizzazione<br />

• Per ogni uscita si individua un insegnante responsabile, che provvederà<br />

all’organizzazione (verifica orari, prenotazione visite, controllo preventivi),<br />

appoggiato dalla segreteria solo per quanto riguarda la richiesta<br />

dei preventivi e la conferma <strong>del</strong>la prenotazione dei pullman o dei pacchetti<br />

d’agenzia.<br />

• Per i viaggi di istruzione di 1 o più giorni è richiesta tassativamente la presenza<br />

di un insegnante o di un educatore ogni 15 alunni.<br />

55


PATTO EDUCATIVO<br />

DI CORRESPONSABILITÀ<br />

FOPS00500P Liceo Scientifico Paritario (D.M.26/11/2007) via Dandini, 5 47023 CESENA (FC) Tel./Fax 0547 612428<br />

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’<br />

A norma <strong>del</strong> Regolamento recante modifiche ed integrazioni al Decreto concernente lo Statuto <strong>del</strong>le studentesse e degli studenti <strong>del</strong>la<br />

scuola secondaria, emanato col DPR 235 <strong>del</strong> 21 novembre 2007, è richiesto ai genitori e agli studenti, contestualmente all’iscrizione<br />

alla scuola, di sottoscrivere un Patto educativo di corresponsabilità, che definisce in maniera dettagliata e condivisa i rispettivi diritti<br />

e doveri.<br />

GLI STUDENTI<br />

Gli studenti hanno diritto a:<br />

1. una formazione culturale qualificata, attenta ai bisogni formativi <strong>del</strong>la persona, che rispetti e valorizzi, anche attraverso<br />

attività di orientamento ,l’identità individuale e che garantisca la libertà d’apprendimento di tutti e di ciascuno nel rispetto<br />

<strong>del</strong>la professionalità <strong>del</strong> corpo docente e <strong>del</strong>la libertà d’ insegnamento;<br />

2. essere informati in maniera efficace e tempestiva circa le decisioni e le norme che regolano la vita <strong>del</strong>la scuola , in<br />

particolare le scelte relative all’organizzazione, la programmazione didattica, i criteri di valutazione e il rendimento<br />

scolastico, la scelta dei libri di testo e <strong>del</strong> materiale didattico in generale e, in particolare, su tutto ciò che può avere<br />

conseguenze dirette sulla loro carriera scolastica;<br />

3. iniziative volte al recupero <strong>del</strong>le situazioni di ritardo e di svantaggio, con l’attivazione degli interventi didattici previsti<br />

dalla normativa vigente, con particolare riferimento alle attività per il recupero dei debiti formativi entro la conclusione<br />

<strong>del</strong>l’anno scolastico.<br />

Gli studenti sono tenuti a:<br />

1. mantenere nei confronti <strong>del</strong> dirigente scolastico, dei docenti, <strong>del</strong> personale non docente, degli altri studenti lo stesso rispetto<br />

che essi devono loro;<br />

2. frequentare regolarmente le lezioni, rispettando gli orari; assolvere assiduamente gli impegni di studio; mantenere un<br />

comportamento corretto e collaborativi. Perciò i ritardi e le uscite anticipate avranno carattere di eccezionalità e saranno<br />

tempestivamente giustificati nelle modalità previste dal Regolamento d’Istituto;<br />

3. conservare con ordine il libretto personale, strumento fondamentale di comunicazione fra la scuola e la famiglia;<br />

4. consegnare tempestivamente alle famiglie le comunicazioni (circolari, news…) prodotte dalla scuola;<br />

5. usare correttamente <strong>del</strong>le strutture e dei sussidi didattici, comportandosi in modo da non arrecare danni al patrimonio <strong>del</strong>la<br />

scuola; avere la massima cura nell’uso <strong>del</strong>le aule e degli arredi, condividendo la responsabilità di rendere accogliente<br />

l’ambiente scolastico; osservare le disposizioni organizzative di sicurezza. Eventuali danni arrecati agli ambienti scolastici<br />

e alle sue strutture didattiche e scientifiche dovranno essere risarciti;<br />

6. non adoperare a scuola telefoni cellulari e altri strumenti atti alla ripresa e alla riproduzione audio e video per tutta la durata<br />

<strong>del</strong>le attività scolastiche. Le famiglie possono in ogni momento prendere contatto con la scuola per eventuali<br />

comunicazioni urgenti dirette agli alunni. Gli studenti, soltanto se autorizzati, possono comunicare telefonicamente con le<br />

famiglie. Il telefono cellulare, pertanto, se portato a scuola, deve essere tenuto rigorosamente spento.<br />

Ogni studente è responsabile degli oggetti di sua proprietà e al scuola non risponde di eventuali smarrimenti, danneggiamenti o<br />

furti. ( cfr Decalogo <strong>del</strong>le linee guida emanate nella C.M. 15 marzo 2007).<br />

I GENITORI<br />

I genitori sono invitati, quali soggetti – e non meri utenti – <strong>del</strong> progetto educativo <strong>del</strong>la scuola, a partecipare attivamente alla<br />

vita scolastica. La loro partecipazione in via prioritaria si esprime con:<br />

1. la vigilanza sulla regolare frequenza scolastica dei figli, sul rispetto da parte degli studenti degli orari <strong>del</strong>le lezioni e degli<br />

adempimenti previsti dal regolamento di Istituto, sulla correttezza dei loro comportamenti;<br />

2. la collaborazione con la scuola, anche attraverso gli Organi Collegiali, nell’individuare le linee educative. All’interno degli<br />

Organi Collegiali i genitori hanno il diritto/dovere di esporre le loro proposte, di confrontarle con le altre componenti e di<br />

agevolare la realizzazione di quelle che vengono approvate;<br />

3. un regolare apporto di dialogo coi docenti in merito al percorso scolastico degli allievi, nelle varie forme di comunicazione<br />

tra scuola e famiglia proposte dall’Istituto;<br />

4. l’impegno, qualora vengano avvisati <strong>del</strong> non soddisfacente rendimento dei figli o <strong>del</strong>la classe, a collaborare con gli<br />

insegnanti per motivare gli allievi, dando il sostegno adeguato.<br />

I genitori sono responsabili in solido dei danni causati dai propri figli alle persone, agli oggetti, agli ambienti <strong>del</strong>l’Istituto.<br />

I Genitori Lo/a Studente/ssa Il Dirigente Scolastico<br />

________________ ___________________ ____________________<br />

Cesena ____________________________________<br />

56


SPAZI E STRUMENTI<br />

Il Liceo <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong> ha sede in Via Don Minzoni 57 ed è attualmente<br />

dotato di:<br />

• Aule cablate con collegamento in rete ADSL e lavagne interattive;<br />

• Aula magna multimediale;<br />

• Laboratorio di informatica, con postazioni di laboratorio linguistico;<br />

• Laboratorio di fisica e di scienze;<br />

• Biblioteca.<br />

CONSULENZE E COLLABORAZIONI<br />

Il <strong>liceo</strong> si avvale <strong>del</strong>la consulenza di un Comitato <strong>scientifico</strong> in cui ai responsabili<br />

di dipartimento si affiancano esponenti <strong>del</strong> mondo universitario<br />

ed economico..<br />

Si avvale altresì <strong>del</strong>la collaborazione di:<br />

• Federazione Opere Educative e Coordinamento culturale “Il<br />

rischio educativo” per la consulenza e la formazione dei docenti;<br />

• AVSI per i progetti europei ed internazionali;<br />

• Associazione Euresis e redazione rivista Emmeciquadro per<br />

la consulenza scientifica.<br />

57


I N D I C E<br />

Introduzione p. 5<br />

FONDAMENTI DEL PROGETTO EDUCATIVO<br />

Il soggetto e la sua storia 9<br />

Fondamenti 10<br />

Dimensioni <strong>del</strong>la proposta educativa 11<br />

Il metodo educativo 12<br />

NATURA ED ARTICOLAZIONE DELLA PROPOSTA<br />

L’idea di Liceo 15<br />

Il Liceo Scientifico <strong>europeo</strong> <strong>del</strong> “<strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong>” 16<br />

L’articolazione <strong>del</strong>la proposta 17<br />

DISCIPLINE<br />

Unitarietà <strong>del</strong> sapere e discipline 21<br />

Le discipline nel Biennio 22<br />

PROGETTI DI APPROFONDIMENTO E RECUPERO (2009/2010)<br />

Progetti di approfondimento 45<br />

Attività di sostegno e recupero 46<br />

PROTAGONISTI, SPAZI E REGOLE<br />

DELLA CONVIVENZA SCOLASTICA (2009/2010)<br />

Gli insegnanti 49<br />

Gli organismi di corresponsabilità collegiale 50<br />

Il regolamento d’Istituto 52<br />

Regolamento uscite e viaggi d’istruzione 55<br />

Patto educativo di corresponsabilità 56<br />

Spazi e strumenti 57<br />

Consulenze e collaborazioni 57


Si ringraziano per la collaborazione agli Open Day<br />

Tele Romagna<br />

Radio Studio Delta<br />

Finito di stampare nella Stilgraf di Cesena<br />

nel mese di dicembre 2009

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!