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La rivista della nuova Provincia. - Monza Club

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Mensile di attualità, cultura e politica di <strong>Monza</strong> e Brianza. Anno X - Marzo 2012 - Euro 5<br />

MONZACLUB<br />

MONZACLUB Anno X - n. 72 - Marzo 2012<br />

<strong>La</strong> <strong>rivista</strong> <strong>della</strong> <strong>nuova</strong> <strong>Provincia</strong>.<br />

Non ama i riflettori<br />

e il palcoscenico.<br />

Ma la cultura sì.<br />

E ce la racconta<br />

TITTI GAIANI<br />

Un museo<br />

È l’anima<br />

di una città<br />

n° 72


Editoriale<br />

Quando gli esseri umani<br />

sono (quasi) come gli animali<br />

M<br />

arzo è stato un mese, dal<br />

mio punto di vista, molto<br />

positivo. Almeno in parte. Per una<br />

volta, infatti, ho assistito ad un vero<br />

lieto fine. Mi riferisco al caso <strong>della</strong><br />

Harlan, la multinazionale americana<br />

che si stava preparando ad importare<br />

dalla Cina 900 macachi (104 erano già<br />

arrivati a destinazione) da rivendere<br />

a laboratori che si occupano<br />

di vivisezione. <strong>La</strong> sede di questa<br />

società è a Correzzana, dunque in Brianza e non in<br />

qualche sperduta località fuori dal mondo. Bene,<br />

la vicenda ha scatenato un’ondata di indignazione<br />

che ha portato davanti all’azienda decine di<br />

associazioni animaliste. Una mobilitazione che ha<br />

tenuto il punto fino alla soluzione del problema.<br />

E già questo sarebbe degno di nota. Per una<br />

volta i riflettori non si sono spenti dopo qualche<br />

settimana. Ma c’è di più. Perché anche la politica<br />

“alta” ha deciso di scendere sul campo di battaglia.<br />

Parlo dell’ex ministro Michela Vittoria Brambilla<br />

che, arrivata a Correzzana, si è attivata a tutti i<br />

livelli per ottenere la liberazione dei macachi,<br />

riuscendo infine a far scapicollare da Indianapolis<br />

il presidente di Harlan in persona. L’ex ministro<br />

si è detta disponibile anche ad acquistare tutte<br />

le scimmie presenti in quel momento all’interno<br />

dello stabilimento. E da Harlan è arrivato il sì. Un<br />

happy ending, dunque, anzitutto per i macachi.<br />

Una delle cose che, però, mi hanno piacevolmente<br />

sorpreso (una volta tanto) è che in questa battaglia<br />

comune per restituire la libertà agli animali, sono<br />

scomparse tutte le differenze politiche. Segno<br />

che ogni tanto anche gli esseri umani riescono a<br />

comportarsi meglio di quanto non avviene di<br />

solito. Ogni tanto. Lo sottolineo perché non è la<br />

regola, ma l’eccezione. Sul tema “animali”, inutile<br />

nasconderlo, siamo ad anni luce da una vera<br />

civiltà. Se i canili sono pieni, compreso quello di<br />

<strong>Monza</strong>, non è perché i cani ci arrivano da soli e<br />

di Simona Calvi<br />

direttore@monzaclub.it<br />

bussano alla porta. Vengono portati<br />

o accalappiati perché abbandonati<br />

da qualcuno che sulla strada<br />

ce li ha messi. Oppure non si è<br />

minimamente curato di provvedere<br />

affinché eventuali cuccioli trovassero<br />

una famiglia. Ma c’è ancora di più.<br />

Questo è un episodio avvenuto un<br />

paio di settimane fa. Parco pubblico,<br />

luogo frequentato da numerosi<br />

cani. All’improvviso un cucciolo<br />

di tre mesi annusa l’erba e inghiotte qualcosa.<br />

È veleno per topi. L’area è da tempo al centro<br />

dell’attenzione smodata di qualche condomino<br />

confinante che protesta per la sola presenza dei<br />

cani. È un sentimento più diffuso di quel che<br />

pensavo. Queste persone sono riuscite persino a<br />

far presentare un’interpellanza ad un consigliere<br />

comunale d’opposizione. Che, forse – e questo lo<br />

aggiungo io - avrebbe dovuto anche farsi un giro<br />

sul posto per vedere qual è la situazione. Ma sia<br />

come sia, il fatto è che quel veleno c’era. Ed è stato<br />

trovato anche in un’altra area verde poco distante<br />

da quella incriminata. Se l’intelligenza è un dono<br />

di Dio, chi ha messo quel veleno deve aver saltato<br />

il turno. Inutile sottolineare, infatti, che il topicida<br />

potenzialmente sarebbe potuto finire in bocca<br />

anche ad un bambino. Chiudo rivolgendomi a chi,<br />

leggendo dei macachi, magari si è lasciato sfuggire<br />

un sorriso ironico. Tanto rumore per qualche<br />

animale e niente di più. Li invito, se ne hanno<br />

voglia (e coraggio) a digitare su Google la parola<br />

“vivisezione” e a scorrere le immagini. Dubito che,<br />

dopo, avranno ancora voglia di ridere…<br />

MC n° 72<br />

1


L’eleganza è di casa<br />

ovunque tu sia<br />

Abbonati a<br />

un anno di novità, notizie e personaggi<br />

abbonamenti@monzaclub.it tel. 039 5961874


SOMMARIO<br />

In breve<br />

8 › Caso Harlan:<strong>La</strong> vittoria dei macachi. E di una donna<br />

10 › Fidapa premia le eccellenze in rosa<br />

11 › Abio in prima linea a Desio a sostegno dei genitori<br />

12 › Cisco Italia e Expo 2015: Un’alleanza digitale<br />

Chi, dove, come<br />

14 14 › Villa Reale: <strong>La</strong> rinascita può cominciare<br />

18 › Brianza <strong>La</strong>b: Obiettivo Fuori dalla crisi<br />

22 › Giovani & Futuro: Qui ci vuole un... Piano<br />

28 › Il sole splende in Brianza e riscalda l’economia<br />

32 › Aree dismesse: Recuperarle è una priorità<br />

34 › Campus Orienta: Il futuro passa da qui<br />

36 › Fondazione Vodafone: Studiare non è più un... In-Presa<br />

38 › Dori: Dolce o salato Un vero dilemma<br />

I protagonisti<br />

40 › Titti Gaiani: Il museo: passione, bellezza, professionalità<br />

46 › Primavera delle donne: Le nostre vincitrici<br />

52 › Focus: Ma chi l’ha detto che sono il sesso debole<br />

60 › Elvira Parravicini: <strong>La</strong> Medicina: una vera missione<br />

Sport & Dintorni<br />

64 › Davide Erba: Credo nelle donne, anche nel calcio<br />

68 › Paola Balconi: Quando il pallone si tinge di rosa<br />

Arte, cultura, società<br />

72 › Le Immagini <strong>della</strong> fantasia: un sogno ad occhi aperti<br />

Il consulente<br />

91 › Assicurazioni<br />

92 › Legale<br />

93 › <strong>La</strong>voro<br />

Imprenditore di successo<br />

con una grande passione<br />

che si tramanda in famiglia<br />

da generazioni. Quella<br />

per il calcio. Vissuto a<br />

trecentosessanta gradi.<br />

Davide Erba è presidente<br />

<strong>della</strong> Fiammamonza,<br />

dimostrando di<br />

credere nella forza<br />

delle donne. Anche<br />

e soprattutto se<br />

hanno un pallone ai<br />

piedi › 64<br />

P e r s o n a g g i o d e l m e s e<br />

Tempo libero<br />

4 › I numeri del mese<br />

5 › Chi sale: Francesca Sorbi<br />

78 › Mostre&Eventi<br />

80 › L’oggetto del desiderio<br />

82 › Cool Spring: Colori, anzi colorissimi<br />

88 › Il look perfetto per... la Primavera<br />

94 › Dove&Come<br />

95 › Oroscopo<br />

96 › <strong>La</strong> foto del mese<br />

Contributors<br />

Marco Colombo: Im... presa diretta › 6<br />

Martina Sassoli: Al femminile › 7<br />

<strong>Monza</strong> Marathon Team: Atleti per solidarietà › 70<br />

Luca Tommasi: Esperto d’arte › 76


I numeri del mese<br />

22<br />

Gli operatori turistici internazionali, dal Giappone agli Stati<br />

Uniti, che hanno scoperto <strong>Monza</strong> e i suoi tesori attraverso un<br />

itinerario che ha toccato diverse eccellenze tra cui il Duomo con<br />

la cappella degli Zavattari. L’iniziativa, promossa dalla Camera<br />

di Commercio di <strong>Monza</strong> e Brianza in collaborazione con la Dg<br />

Turismo di Regione Lombardia, ha l’obiettivo di valorizzare<br />

l’offerta turistica monzese. Gli operatori del settore, soprattutto<br />

quelli scandinavi, sono stati favorevolmente impressionati<br />

dalle “bellezze green” del Parco.<br />

28<br />

I trofei conquistati dalla Foppapedretti Bergamo in 16 anni<br />

di partecipazione al campionato di serie A1 femminile di<br />

pallavolo. L’ultimo, in ordine di tempo, Francesca Piccinini<br />

e compagne lo hanno conquistato giovedì 16 febbraio al<br />

PalaIper imponendosi nella Supercoppa italiana al cospetto<br />

di Villa Cortese. Un match emozionante che si è concluso<br />

solo al tie break e che non ha certo annoiato gli oltre 3mila<br />

spettatori accorsi al palazzetto monzese.<br />

16<br />

Gli espositori con sede in <strong>Provincia</strong> di <strong>Monza</strong> e Brianza presenti alla 15esima<br />

edizione di RistorExpo, il salone dedicato ai professionisti <strong>della</strong> ristorazione<br />

promosso da Confcommercio Como e Lecco che ogni anno attira oltre 20mila<br />

professionisti del settore. <strong>La</strong> Brianza ha puntato sulla propria tradizione<br />

culinaria abbinandola al design mobiliero nell’arredamento di locali, bar e<br />

ristoranti. Un posto d’onore è stato riservato al Collegio Ballerini di Seregno,<br />

i cui allievi hanno avuto modo di mostrare tutta la loro abilità ai fornelli.<br />

MC n° 72<br />

6.289<br />

Gli spettatori che hanno gremito il PalaDesio per l’ultimo<br />

impegno “brianzolo” <strong>della</strong> Bennet Cantù in Eurolega,<br />

la massima rassegna continentale per club di basket.<br />

A chiudere il cammino europeo dei canturini è stato il<br />

blasonato Barcellona che si è imposto al termine di un<br />

match tiratissimo per un solo punto. L’appetito vien<br />

mangiando però per gli appassionati di basket brianzoli<br />

perché. se tutto dovesse essere confermato, Cantù tornerà<br />

a Desio per le gare dei playoff scudetto di Serie A1.<br />

4


Francesca Sorbi<br />

Chi sale<br />

Per lei non era una notizia, per noi invece sì. E visto che è marzo, mese delle donne per eccellenza,<br />

ancora di più. Francesca Sorbi, primo presidente nella storia monzese dell’Ordine degli avvocati, è stata<br />

riconfermata alla guida dei legali brianzoli per un altro mandato. <strong>La</strong> presidente, del resto, brilla per<br />

tenacia e caparbietà, come ha dimostrato anche l’iniziativa sostenuta dallo stesso Tribunale di <strong>Monza</strong>,<br />

da Confindustria e da Camera di Commercio di scrivere alle massime autorità politiche per chiedere<br />

un dietrofront del Governo sulla realizzazione del tribunale delle imprese a Milano. Un impoverimento<br />

per la Brianza, terra di aziende grandi e piccole che rischierebbero di veder aumentare tempi e spese per<br />

ottenere giustizia in caso di controversie. u<br />

MC n° 72<br />

5


Im...presa diretta<br />

Marco colombo*<br />

Silicon Valley, un biglietto<br />

che vale un’opportunità<br />

MC n° 72<br />

Sarà un mese di novità tecnologiche<br />

e di opportunità da cogliere. Questo<br />

ci dice il programma di viaggio dei<br />

Giovani Imprenditori di <strong>Monza</strong> che,<br />

attraendo colleghi da tutta la Lombardia,<br />

partiranno alla volta di San Francisco (Frisco, come<br />

dicono da quelle parti) e di Seattle. Obiettivo:<br />

capire, imparare, proporre idee e trovare partner<br />

locali con i quali fare crescere le nostre imprese<br />

finanziando le iniziative più innovative.<br />

In particolare, oltre a visitare due luoghi “sacri”<br />

come Google e Microsoft, avremo l’opportunità di<br />

incontrare aziende italiane che hanno trovato nella<br />

Silicon Valley un terreno fertile dove crescere e<br />

sviluppare le proprie idee. Sono start-up, alcuni di<br />

grande successo, che sono riusciti a farsi finanziare,<br />

in modo rapido e significativo le iniziative che<br />

hanno proposto.<br />

Proposto A chi Semplice, Venture Capital e<br />

Business Angels. Ovvero soggetti che investono in<br />

aziende e idee di business che reputano vincenti,<br />

dirompenti, fuori dagli schemi, utili, ... Insomma<br />

in poche parole: innovative.<br />

E noi Iniziamo con il dire che i Venture Capital e i<br />

Business Angels sono sì nati nei Paesi anglosassoni,<br />

ma hanno potuto svilupparsi anche da noi e nel resto<br />

del mondo. Certo è che la rapidità, ma soprattutto<br />

la massa finanziaria con la quale agiscono i player<br />

statunitensi trova pochi rivali. E non si tratta di<br />

meccanismi di investimento differenti o tecnicismi<br />

che variano da Paese a Paese. È questione di<br />

abitudine e mentalità.<br />

Le nazioni di cultura e stampo anglosassone sono<br />

infatti storicamente più propense al rischio rispetto<br />

agli Stati latini, dove la cultura prevalente è quella<br />

di investimenti sostenibili, con un grado di rischio<br />

più contenuto e prudentemente calcolati.<br />

In America si possono creare, ma anche<br />

distruggere, ricchezze immense in poco<br />

tempo, da noi sia l’una che l’altra ipotesi<br />

sono più mitigate.<br />

Pensate alle persone che hanno definito parte <strong>della</strong><br />

storia tecnologica di questo secolo, come Steve<br />

Jobs, e contate quante volte ha fallito prima di<br />

avere l’enorme successo che ha avuto.<br />

Nella cultura anglosassone tutto questo è non solo<br />

tollerato, ma addirittura osannato. Da noi sarebbe<br />

quasi impensabile. È questa differenza che porta a<br />

una diversa propensione al rischio delle persone, e<br />

quindi delle società, negli Usa.<br />

Questo vuole dire che gli Stati Uniti sono un<br />

modello da imitare Non necessariamente. Il<br />

nostro sistema economico e finanziario è differente<br />

e il tessuto industriale europeo non è confrontabile<br />

con quello americano. Certamente da noi sarebbe<br />

auspicabile una maggiore propensione delle banche<br />

a sostenere le idee di business, le start-up e le Pmi<br />

che hanno modelli di business innovativi, non solo<br />

le aziende patrimonializzate e che possono offrire<br />

garanzie. Sono ancora pochi, infatti, i soggetti che<br />

agiscono in tal senso e questo, purtroppo, spinge le<br />

nostre menti più brillanti a cercare altrove quanto<br />

non trovano qui: un’opportunità di diventare<br />

imprenditori e vedere realizzata la propria idea<br />

rapidamente.<br />

Un viaggio importante, quindi, da sfruttare sino<br />

in fondo per cogliere quelle opportunità create dal<br />

confronto con una realtà dinamica come quella<br />

<strong>della</strong> Silicon Valley. u<br />

*Presidente GGI Confindustria <strong>Monza</strong> e Brianza<br />

6


Al femminile<br />

martina sassoli*<br />

Villa Reale: lieto fine<br />

per la reggia delle donne<br />

mmaginate il volto di una donna. Di una<br />

I donna bellissima, in cui la straordinaria<br />

eleganza e raffinatezza emergono con<br />

una forza tale da ammaliare lo sguardo.<br />

Siete affascinati al punto da non riuscire<br />

a staccare gli occhi da tanta magnificenza, ma poco<br />

a poco iniziate a focalizzare i dettagli, dei piccoli o<br />

grandi dettagli che vi restituiscono un’immagine<br />

diversa da quella iniziale del semplice colpo<br />

d’occhio. E vi accorgete che c’è qualcosa di stonato,<br />

che c’è qualcosa che non va. Perché anche la bellezza<br />

più perfetta non è immune dai segni del tempo, ma<br />

soprattutto non è immune dalla violenza dell’incuria.<br />

<strong>La</strong> bellezza ha bisogno di continue cure affinché,<br />

con il naturale passare degli anni, non appassisca<br />

tristemente. E di fronte a tali segnali di decadenza,<br />

di abbandono e degrado, il vostro sguardo, prima<br />

ampiamente soddisfatto, ora assume una nota<br />

diversa, di incredulità, di sconforto. Di impotenza<br />

e quasi fastidio. Quello che avete immaginato di<br />

vedere è la storia <strong>della</strong> Villa Reale di <strong>Monza</strong>. Una<br />

regina incontrastata di magnificenza architettonica<br />

e artistica, la cui straordinarietà è, ovviamente,<br />

sotto gli occhi di tutti, ma il cui passato l’ha resa un<br />

simbolo di devastazione. Spesso, in questi anni, mi<br />

sono domandata cosa avrebbero pensato coloro che<br />

diedero vita a questo complesso monumentale nel<br />

vedere il nostro bene più prezioso abbandonato:<br />

dal Piermarini a Ferdinando d’Asburgo, passando<br />

per Eugenio di Beauharnais e il Re Umberto I, non<br />

potevano certo immaginare destino più triste per la<br />

Villa Reale. Ma ancor più penso, con un velo di ironia<br />

anacronistica, alla profonda delusione provata dalle<br />

due donne che più fortemente vollero caratterizzare<br />

il complesso reale. Perché se oggi siamo abituati a<br />

considerare la Villa e il Parco come un vero gioiello,<br />

unico in tutta Italia, lo si deve alla volontà<br />

di Maria Teresa d’Austria e a Giuseppina<br />

Bonaparte. Mentre la prima, come è noto,<br />

fu la principale committente <strong>della</strong> Villa<br />

Arciducale, scegliendo <strong>Monza</strong> quale<br />

simbolo di unione tra Vienna e Milano, la seconda,<br />

moglie di Napoleone e già madre di Eugenio de<br />

Beauharnais, chiese proprio al figlio, divenuto Viceré<br />

del Regno Italico, di realizzare nel complesso <strong>della</strong><br />

Villa un parco che fosse più esteso rispetto a quello<br />

di Versailles, dando così vita al parco più grande<br />

d’Europa con 700 ettari contro i “soli” 250 <strong>della</strong><br />

“cugina” francese. Lo scorso 5 marzo, finalmente, il<br />

lento declino cui sembrava essere destinata questa<br />

meravigliosa opera si è fermato, soppiantato da un<br />

ambizioso progetto di restauro attraverso il quale<br />

recuperare il tempo perso e ridare <strong>nuova</strong> luce a<br />

questo volto sfigurato. Un percorso di due anni e<br />

da 27 milioni di euro, che ci restituirà molto più dei<br />

3.500 metri quadrati di pura bellezza, ma soprattutto<br />

quanto di più prezioso ha l’umanità: la memoria<br />

storica. Una memoria storica importante, di cui fino<br />

ad oggi abbiamo forse fatto a meno o nella quale<br />

non credevamo abbastanza. Una memoria storica in<br />

cui ritrovare parte delle nostre radici e soprattutto<br />

l’orgoglio di appartenere alla nostra città. Quello<br />

stesso orgoglio che provo nel pensare al domani, a<br />

quando finalmente Villa Reale tornerà a essere un<br />

vero patrimonio di tutta Italia pur restando un vanto<br />

monzese, assecondando pienamente i desideri<br />

delle due donne che, nonostante ciò che la storia ci<br />

racconti di loro, sono state, assieme a Teodolinda, le<br />

principali artefici <strong>della</strong> straordinarietà <strong>della</strong> nostra<br />

città. u<br />

*Assessore alle Pari opportunità del Comune di <strong>Monza</strong><br />

www.martinasassoli.it<br />

MC n° 72<br />

7


In breve<br />

CASO HARLAN<br />

LA VITTORIA DEI MACACHI.<br />

E DI UNa DONNA<br />

a cura <strong>della</strong> redazione<br />

MC n° 72<br />

Convinta animalista lo è sempre stata. E<br />

stavolta ha mosso mari e monti per ottenere<br />

un risultato che sembrava difficilissimo.<br />

Michela Vittoria Brambilla, insieme alle associazioni<br />

animaliste mobilitate per due settimane davanti ai<br />

cancelli <strong>della</strong> Harlan, multinazionale americana<br />

che si occupa di importazione di animali destinati alla<br />

vivisezione, ha vinto. E con lei hanno vinto soprattutto<br />

i 104 macachi arrivati dalla Cina e destinati a morte<br />

certa. Un bell’episodio con un lieto fine. <strong>La</strong> vicenda<br />

era scoppiata a fine febbraio quando si era diffusa la<br />

notizia dell’arrivo a Correzzana, sede di Harlan, di<br />

8


un carico di 900 macachi provenienti dall’Asia.<br />

Naturalmente tutti animali pronti ad essere ceduti<br />

a laboratori dove è praticata la ricerca. Un destino<br />

terrificante con il quale si è subito mobilitato tutto<br />

il mondo animalista. Associazioni, Enti, persino<br />

le Istituzioni – la <strong>Provincia</strong> di <strong>Monza</strong> e Brianza<br />

ha inviato sul posto la Polizia provinciale, mentre<br />

dal ministero <strong>della</strong> Salute è arrivato il controllo<br />

da parte dei Nas – uniti per cercare di trovare<br />

una soluzione alla inquietante vicenda. E tra i più<br />

attivi, proprio, l’ex ministro del Turismo, Brambilla<br />

che, dopo aver presentato un esposto alla Procura<br />

di <strong>Monza</strong>, ha deciso di spendersi direttamente con<br />

la Harlan. Preso in mano il telefono, ha concordato<br />

un incontro con David Broker, numero uno <strong>della</strong><br />

multinazionale il quale, a sua volta, si è lanciato<br />

su un areo da Indianapolis diretto in Brianza.<br />

L’incontro si è svolto a <strong>Monza</strong> e alla fine la grande<br />

notizia: i 104 macachi attualmente già all’interno<br />

dell’azienda non saranno venduti ai laboratori. Di<br />

più: saranno adottati. “Alla Harlan non verranno<br />

mai più consegnate scimmie – ha annunciato<br />

trionfante l’ex ministro . Ad ora ne abbiamo<br />

salvate 750 e per quelle 104 che si trovano già<br />

nell’allevamento ho presentato richiesta formale<br />

per poterle acquistare”. Naturalmente la vicenda<br />

ha riacceso i riflettori sul problema <strong>della</strong> vivizione.<br />

Nel mirino anche lo stabilimento di Green Hill<br />

a Montichiari dove, per la gran parte, gli ospiti<br />

sono Beagle, cani ritenuti particolarmente utili per<br />

la ricerca, anche in questo caso destinati ad una<br />

terrificante (e secondo molti studi inutile) fine. u<br />

MC n° 72<br />

9


Fidapa premia le eccellenze<br />

E naturalmente sono in rosa<br />

MC n° 72<br />

L’<br />

impegno in tutte le sue forme. Dal<br />

volontariato alla cultura, dal teatro<br />

all’imprenditoria. Naturalmente sempre<br />

a favore <strong>della</strong> comunità. È questo il senso del<br />

Premio donna Fidapa che è stato consegnato<br />

il 9 marzo nella suggestiva sede di Palazzo<br />

Marino, a Milano. Nell’elenco delle premiate,<br />

indicate proprio da Fidapa <strong>Monza</strong> e Brianza,<br />

anche cinque donne brianzole che si sono<br />

distinte nei vari campi d’azione. Per loro, lo<br />

scorso 28 febbraio si è tenuta un’anticipazione<br />

nella sala giunta del Comune, alla presenza<br />

dell’assessore alle Pari opportunità, Martina<br />

Sassoli. I nomi scelti quelli di Marisa Boati,<br />

nel settore del volontariato, per l’impegno in<br />

Unitalsi e poi nell’Associazione parkinsoniani,<br />

<strong>La</strong>ura Colombo, figlia dell’industriale Giancarlo<br />

Colombo, per l’impegno a favore di Brianza per<br />

il cuore, Cristina Crippa, fondatrice del Teatro<br />

dell’Elfo, Gianna Parri, per il suo impegno storico<br />

nella ricostruzione del patrimonio monzese e<br />

per il settore imprenditoria, Mina Pirovano, non<br />

soltanto imprenditrice, ma anche consigliere<br />

<strong>della</strong> Camera di Commercio di <strong>Monza</strong> e Brianza.<br />

Ad annunciare i nomi è stata la presidente di<br />

Fidapa MB, Antonetta Carrabs. u<br />

10


ABIO IN PRIMA LINEA A DESIO<br />

A SOSTEGNO DEI GENITORI<br />

In breve<br />

S<br />

aranno la “culla” dei genitori durante<br />

il riposo notturno al fianco del figlio in<br />

degenza. Un modo per alleviare, almeno in<br />

parte, i pensieri e la preoccupazione del ricovero.<br />

I volontari dell’Associazione per il bambino in<br />

ospedale con un gesto di estrema solidarietà hanno<br />

donato sedici nuovissime poltrone-letto al reparto<br />

di Pediatria e Neonatologia del plesso di Desio.<br />

L’Abio ha così proseguito il legame che la unisce<br />

ormai da vent’anni alla Pediatria diretta da Roberto<br />

Besana, dove rappresenta una presenza continua<br />

e preziosa nell’assistenza dei piccoli pazienti e nel<br />

sostegno morale ai loro genitori. Oltre ad offrire un<br />

sorriso ai più piccoli, stavolta il pensiero è andato<br />

alle mamme e ai papà, che tante notti affrontano al<br />

loro fianco, senza mai abbandonarli un solo istante,<br />

spesso tenendoli per mano per sentire il loro calore.<br />

Un regalo pratico, utile e concreto, supportato dai<br />

coscritti <strong>della</strong> classe 1949 di <strong>Monza</strong> che hanno aiutato<br />

nella raccolta dei fondi. Alla scelta del modello delle<br />

poltrone-letto, prodotte dalla ditta Missaglia di<br />

Lissone, hanno partecipato anche il dottor Besana<br />

e la caposala Daniela Mattiolo. Proprio il reparto<br />

di Pediatria di Desio lo scorso anno aveva ricevuto<br />

in dono altre sei poltrone, messe a disposizione<br />

dal capitano dell’Inter Javier Zanetti, sempre<br />

in prima linea quando si parla di beneficenza e<br />

aiuto ai più piccoli. Completata la sostituzione, il<br />

lavoro dell’Abio Brianza nelle corsie dell’ospedale<br />

desiano proseguirà con ancor maggior entusiasmo.<br />

I volontari che operano in reparto sono 37, con una<br />

presenza ripetuta di tre volte al giorno. Di questi 33<br />

lavorano nel reparto di Pediatria, altri 4 invece sono<br />

presenti al Nido. Per avere ulteriori informazioni<br />

su Abio Onlus Brianza, è possibile visitare il sito<br />

internet www.abiobrianza.org u<br />

MC n° 72<br />

11


In breve<br />

CISCO ITALIA ED EXPO MILANO 2015<br />

UN’ALLEANZA IN FORMATO DIGITALE<br />

MC n° 72<br />

E<br />

splorare il sito di Expo Milano 2015 seguendo<br />

le indicazioni di pannelli di comunicazione<br />

digitale, smartphone e tablet. Scoprire i<br />

padiglioni dei Paesi partecipanti grazie a video<br />

e contenuti multimediali personalizzati in base<br />

alle proprie esigenze e curiosità. Per chi visiterà<br />

l’Esposizione Universale condividere, comunicare<br />

e interagire con gli altri visitatori e con chiunque<br />

nel mondo sarà un’esperienza intelligente, libera<br />

e sicura. Ad assicurare tutto questo sarà il sistema<br />

integrato di soluzioni “per una rete senza confini”<br />

(Borderless Network) progettato da Cisco Italia, IP<br />

Network and Solution partner tecnologico di Expo<br />

2015 Spa. Le soluzioni altamente tecnologiche che<br />

la multinazionale americana progetterà e fornirà<br />

all’evento sono state illustrate a <strong>Monza</strong> alla<br />

presenza di David Bevilacqua, amministratore<br />

delegato di Cisco Italia, di Roberto Formigoni,<br />

commissario generale dell’Expo Milano 2015,<br />

di Giuliano Pisapia, commissario straordinario<br />

12


In breve<br />

del Governo italiano per la manifestazione, e di<br />

Giuseppe Sala, amministratore delegato di Expo<br />

2015 Spa.<br />

<strong>La</strong> proposta formulata da Cisco definisce<br />

un’infrastruttura di rete IP di <strong>nuova</strong> generazione,<br />

con relative applicazioni e servizi, pensata per<br />

una Digital Smart City del 2015, in grado di<br />

offrire un’esperienza per il visitatore basata<br />

su tecnologie innovative e focalizzata sulla<br />

sostenibilità ambientale. “<strong>La</strong> città del futuro nel<br />

suo insieme sarà una comunità intelligente ed<br />

interconnessa, basata su forme di comunicazione<br />

e collaborazione digitale in grado di trasformare<br />

radicalmente il modo in cui si crea, si sviluppa,<br />

si abita un ambiente urbano, mettendo al centro<br />

la persona: Expo 2015 rappresenta un eccezionale<br />

palcoscenico per comprendere pienamente le<br />

potenzialità di soluzioni e strumenti che sono<br />

già stati applicati, con il nostro contributo, in<br />

metropoli e grandi manifestazioni di tutto il<br />

mondo - spiega David Bevilacqua - Questa<br />

opportunità conferma il valore del nostro<br />

impegno per favorire l’innovazione del Paese: alla<br />

base, infatti, delle soluzioni che saranno adottate<br />

in Expo, vi sono i risultati del lavoro di Cisco<br />

Photonics, il laboratorio di ricerca e sviluppo sulle<br />

reti ottiche che da <strong>Monza</strong> guida a livello mondiale<br />

la ricerca di Cisco in questo settore”. u<br />

MC n° 72<br />

13


Chi, dove, come<br />

l’evento<br />

villa reale<br />

la rinascita<br />

può cominciare<br />

di Raffaele Pozzi<br />

Una data da annotare negli annali <strong>della</strong> storia di <strong>Monza</strong>.<br />

Dopo decenni di attesa, lo scorso 5 marzo è stato inaugurato<br />

il cantiere per la riqualificazione e il restauro <strong>della</strong> reggia.<br />

Il primo passo verso un futuro che si preannuncia radioso<br />

MC n° 72<br />

14


MC n° 72<br />

Chi, dove, come<br />

L’<br />

operazione salvataggio è scattata. <strong>La</strong> Villa<br />

tornerà…Reale e in tempi relativamente brevi. I<br />

lavori, che tradotti in cifre significano 27 milioni<br />

di euro di investimento, saranno conclusi nel 2014 in<br />

tempo per poter inserire la reggia piermariniana negli<br />

appuntamenti in calendario per Expo 2015. Emozione<br />

comprensibile in occasione dell’inaugurazione ufficiale<br />

del cantiere che si è tenuta lunedì 5 marzo e le istituzioni<br />

erano presenti al gran completo. A partire dal ministro<br />

per i Beni culturali, Lorenzo Ornaghi che ha definito<br />

la sinergia tra pubblico e privato “lo strumento più<br />

opportuno” per la realizzazione di un intervento così<br />

oneroso. “Dal Dopoguerra a oggi è la prima volta che c’è<br />

un investimento così importante in merito a Villa Reale<br />

- ha sottolineato il sindaco di <strong>Monza</strong>, Marco Mariani -<br />

Un patrimonio che oggi più che mai è davvero di tutti:<br />

secondo i dati di Camera di Commercio la Villa ospiterà<br />

500mila visitatori l’anno e l’economia <strong>della</strong> Brianza non<br />

potrà che averne beneficio”. Lo stesso presidente <strong>della</strong><br />

<strong>Provincia</strong> Dario Allevi insiste sul tema del giorno: “Solo<br />

la joint-venture fra pubblico e privato ci consentirà di<br />

spalancare le porte <strong>della</strong> Villa 365 giorni all’anno”.<br />

16


Chi, dove, come<br />

“Il nostro intento è di far rivivere il patrimonio storico<br />

artistico grazie al suo brand e non per il nome di un<br />

imprenditore o di una griffe - spiega Attilio Navarra<br />

- numero uno di Italiana Costruzioni, la società che<br />

insieme a Malegori e Na.Gest Global Service (riuniti<br />

nella Spa Nuova Villa Reale di <strong>Monza</strong>) ha vinto il<br />

bando per la progettazione, il restauro e la gestione di<br />

Villa Reale. Il primo lotto di interventi da 27 milioni<br />

di euro riguarderà il corpo centrale, piano terra, i due<br />

piani nobili, il Belvedere e parte delle due ali nord e sud.<br />

Particolare attenzione sarà riservata alle 40 stanze del<br />

secondo piano dove furono ricavati i tre appartamenti<br />

per Vittorio Emanuele III, per la duchessa di Genova<br />

madre di Margherita di Savoia e per gli imperatori<br />

di Germania. Al cantiere monzese saranno impiegati<br />

contemporaneamente circa 100 operai e restauratori<br />

perché l’altro obiettivo, quello temporale, è ugualmente<br />

ambizioso: l’opera dovrà concludersi nel 2014. Solo<br />

così potrà essere inserita nel calendario Expo 2015. <strong>La</strong><br />

promessa viene direttamente dal governatore <strong>della</strong><br />

Lombardia Roberto Formigoni che sul rilancio <strong>della</strong><br />

Villa ha puntato una fish da 19 milioni: “Quando i<br />

lavori saranno ultimati ci saranno 14 mesi di tempo<br />

per sperimentare la formula migliore per valorizzare<br />

la reggia in occasione dell’Esposizione Universale e<br />

studieremo il collegamento tra Villa, il sito Expo e la<br />

Darsena con la pista ciclabile più lunga d’Europa. u<br />

MC n° 72<br />

17


Chi, dove, come<br />

Il progetto<br />

BRIANZA LAB<br />

Obiettivo:<br />

fuori dalla crisi<br />

di Simona Calvi<br />

Si è insediato lo scorso 22 febbraio il primo tavolo che mette insieme<br />

realtà istituzionali e associative del territorio. <strong>La</strong> missione: far fronte<br />

alle difficoltà con nuove soluzioni d’eccellenza<br />

MC n° 72<br />

18


MC n° 72<br />

Chi, dove, come<br />

U<br />

n laboratorio che mette insieme Istituzioni,<br />

associazioni di categoria, fondazioni e persino<br />

gli istituti di credito con un obiettivo preciso:<br />

quello di escogitare nuove soluzioni per fare fronte<br />

alla crisi economica che sta colpendo duramente anche<br />

il nostro territorio. Si chiama Brianza <strong>La</strong>b il progetto<br />

presentato ufficialmente lo scorso 22 febbraio dalla<br />

<strong>Provincia</strong> e che vede coinvolti tutti i principali attori<br />

brianzoli. L’appello era stato lanciato la settimana<br />

prima dal presidente Dario Allevi e di fatto ha riscosso<br />

l’attenzione di moltissime realtà. Al tavolo erano<br />

presenti, infatti, il prefetto Renato Saccone, il presidente<br />

del Tribunale, Annamaria Di Oreste, il presidente di<br />

Confindustria, Renato Cerioli, il segretario di CamCom,<br />

Renato Mattioni, David Bevilacqua per Assolombarda,<br />

Giovanni Barzaghi, presidente di Apa Confartigianato,<br />

Walter Mariani e Marco Accornero per l’Unione<br />

artigiani, Alberto Conte di Confapi, Roberto d’Alessio<br />

di Confcooperative, Pietro Paraboni di Compagnia delle<br />

Opere, Guido Sormani di Acai Milano, Filippo Falzone<br />

di Assimpredil Ance, Ezio Piovan per Fondazione<br />

Comunità di <strong>Monza</strong> e Brianza, Giacomo Puccini per<br />

il Distretto Green & Hi Tech ed i rappresentanti delle<br />

organizzazioni sindacali Maurizio <strong>La</strong>ini di Cgil, Marco<br />

Viganò e Rita Pavan di Cisl e Antonio Zurlo, segretario<br />

Uil. E per dare ulteriore concretezza al progetto, la<br />

<strong>Provincia</strong> ha voluto coinvolgere direttamente anche<br />

le banche. All’appello hanno risposto Bcc di Carate<br />

Brianza, Credito bergamasco, Popolare di Bergamo e<br />

Popolare di Lodi.<br />

Brianza <strong>La</strong>b, come hanno spiegato gli organizzatori,<br />

lavorerà dando vita a sei tavoli ristretti, coordinati da<br />

una segreteria tecnica, ognuno dedicato ad uno specifico<br />

problema. Le aree scelte riguardano credito, vocazione<br />

produttiva territoriale, dotazione di infrastrutture,<br />

pubblica amministrazione, formazione e welfare<br />

territoriale. Al vaglio del Brianza <strong>La</strong>b ci sono già varie<br />

proposte che riguardano la creazione di un sistema di<br />

supporto, o di welfare come viene chiamato oggi, per i<br />

soggetti più svantaggiati, percorsi di formazione mirata<br />

per creare profili professionali richiesti dalla imprese<br />

oltre alla disponibilità diretta degli istituti di credito<br />

a concedere finanziamenti studiati per il rilancio delle<br />

aziende. <strong>La</strong> logica, naturalmente è quella <strong>della</strong> squadra,<br />

unita per dare vita ad una strategia vincente. “Da quando<br />

20


Chi, dove, come<br />

sono diventato presidente – ha<br />

spiegato il presidente Allevi – ho<br />

aperto le porte del mio ufficio a<br />

decine e decine di imprenditori<br />

in crisi, a delegazioni sindacali, ad associazioni di<br />

categoria. Con fatica e con mediazioni a volte per<br />

nulla facili abbiamo cercato insieme soluzioni utili per<br />

salvare i posti di lavoro e per avviare possibili nuovi<br />

piani industriali. Ci siamo riusciti, talvolta, penso alla<br />

Polifibra di Agrate, alla Cassina di Meda o alla Feg<br />

Salvarani di Giussano. In altre occasioni, come nel caso<br />

<strong>della</strong> Carlo Colombo o <strong>della</strong> Yamaha non sempre tutto<br />

è andato come avremmo voluto”. Nel panorama <strong>della</strong><br />

crisi svettano soprattutto i nomi del Vimercatese: “Oggi<br />

– prosegue il presidente – ulteriori problematiche sono<br />

fonte di grande preoccupazione: salvare la nostra<br />

Silicon Valley sta diventando un’impresa titanica e<br />

i 400 licenziamenti annunciati dall’Alcatel – Lucent<br />

si aggiungono alla drammatica situazione <strong>della</strong> ex<br />

Celestica, dove sono in discussione più di 500 posti di<br />

lavoro. Per questo serve un salto di qualità, un colpo<br />

di reni che la <strong>Provincia</strong> promuove scommettendo sulle<br />

grandi potenzialità <strong>della</strong> Brianza, sulla sua capacità<br />

di fare e di fare bene, sulla possibilità di ripartire<br />

dalle eccellenze storiche per arrivare alla capacità di<br />

innovare”. <strong>La</strong> sfida è lanciata. Ora bisognerà attendere<br />

circa un mese e mezzo: ai tavoli, infatti, è stato chiesto di<br />

ripresentarsi fra 45 giorni con un pacchetto di proposte<br />

concrete nelle singole aree di azione da cui partire alla<br />

volta <strong>della</strong> ripresa. u<br />

MC n° 72<br />

21


Chi, dove, come<br />

L’ECCELLENZA<br />

GIOVANI & FUTURO<br />

QUI CI VUOLE...<br />

UN PIANO<br />

di Simona Calvi<br />

Un progetto divenuto punto di riferimento a livello lombardo,<br />

capace di spaziare dall’imprenditorialità al tempo libero, passando<br />

dall’impegno alla cultura. Il segreto <strong>La</strong> capacità di fare squadra<br />

MC n° 72<br />

22


MC n° 72<br />

Chi, dove, come<br />

P<br />

iù che un piano, una visione a trecentosessanta<br />

gradi, che mette da parte i soliti discorsi sui<br />

giovani, inevitabilmente coniugati al futuro.<br />

Il Piano locale giovani è una realtà che nel giro di<br />

pochissimo tempo è diventata punto di riferimento<br />

ed eccellenza nel panorama delle politiche giovanili<br />

<strong>della</strong> Lombardia. Sottoscritto un anno fa da 25<br />

realtà importanti, ha portato a termine in soli dodici<br />

mesi ben 57 azioni. Spaziando e toccando i settori<br />

prioritari nella vita degli under 25. A distanza di<br />

tempo da quella che era soltanto una firma, il Piano<br />

ha fatto i conti con i risultati ottenuti ed è già pronto<br />

a partire per il biennio 2011 – 2013.<br />

“Questo primo risultato – spiega Martina Sassoli,<br />

assessore alle Politiche giovanili e promotrice del<br />

piano – è un grande punto d’arrivo, ma soprattutto<br />

un nuovo punto di partenza. Il primo obiettivo era<br />

quello di dare vita ad una sinergia che coniugasse<br />

progettazione e azione e soprattutto che smantellasse<br />

definitivamente l’idea che le politiche giovanili<br />

equivalgono alle politiche del tempo libero”. Non<br />

solo occasioni di svago, di socializzazione, dunque,<br />

ma un impegno ad ampio raggio per offrire ai<br />

ragazzi strumenti adatti ad affrontare un futuro non<br />

propriamente roseo. “È necessario comprendere –<br />

prosegue l’assessore – che questa generazione non<br />

avrà le disponibilità delle precedenti. Sarà la prima<br />

in assoluto ad avere prospettive peggiori rispetto a<br />

quelle che l’hanno preceduta, perché quello che un<br />

tempo era chiamato l’ascensore sociale si è bloccato”.<br />

Da qui anche il forte impegno su temi come il<br />

lavoro e la formazione che in concreto hanno preso<br />

forma attraverso 16 azioni mirate suddivise tra<br />

quelle dedicate allo sviluppo dell’imprenditorialità<br />

24


Chi, dove, come<br />

(fra queste i progetti Star up, start now – Credito<br />

ai giovani imprenditori, Giovane impresa, Mb<br />

for You, <strong>La</strong> tua idea d’impresa e Il Commercio investe<br />

giovane) e i progetti dedicati all’orientamento<br />

formativo e professionale (Placement, Campus<br />

orienta, Punto università e Sportello giovani lavoro).<br />

“Il lavoro sarà il primo obiettivo anche negli anni a<br />

venire ed in particolare il tema dell’inserimento nel<br />

mondo lavorativo. <strong>La</strong> grande critica che spesso mi<br />

viene fatta è che non lascio spazio ai sogni. In realtà<br />

credo che avere ambizioni sia una cosa, ma credo<br />

MC n° 72<br />

25


Chi, dove, come<br />

MC n° 72<br />

anche più fortemente che oggi non sia possibile<br />

permettersi di nutrire delle illusioni. È importante,<br />

anzi fondamentale, che i ragazzi possano essere<br />

dotati di tutti gli strumenti, di conoscenza e di<br />

crescita personale, affinché sappiano leggere ciò<br />

che il mondo esterno è e richiede loro”. Crescita<br />

professionale che procede parallelamente, però, a<br />

quella personale. Nel lungo elenco delle azioni messe<br />

in campo dal Piano locale giovani, infatti, una parte<br />

importante è occupata anche da interventi dedicati<br />

ad aumentare l’autonomia e la responsabilità oltre<br />

che le competenze alla vita. Del resto, tra i 25 partner<br />

che hanno sottoscritto il protocollo, vi sono alcune<br />

delle principali realtà del volontariato sul territorio<br />

come le associazioni Modavi e Stefania, Two Sport<br />

– Hobnob srl, Brianza solidale, Cdo, le cooperative<br />

Ex.it., Diapason – Meda ed anche la Federazione<br />

dei maestri del lavoro. Proprio grazie ad alcune<br />

partnership il Piano è riuscito a mettere in campo<br />

iniziative specifiche ed originali come quelle legate<br />

alle celebrazioni del 150esimo dell’Unità d’Italia,<br />

mentre sul fronte <strong>della</strong> crescita non bisogna<br />

dimenticare progetti come Muses, dedicato ai<br />

giovani talenti <strong>della</strong> musica, Dote Europa, il credito<br />

al merito e Solstizio d’inverno così come, sul fronte<br />

dell’autonomia gestionale e <strong>della</strong> responsabilità un<br />

I PARTNER<br />

• Regione Lombardia sede territoriale<br />

di <strong>Monza</strong><br />

• <strong>Provincia</strong> di <strong>Monza</strong> e Brianza<br />

• Camera di Commercio di <strong>Monza</strong><br />

e Brianza<br />

• Ufficio scolastico territoriale XIII, ambito<br />

di <strong>Monza</strong> e Brianza<br />

• Confartigianato <strong>Monza</strong> – Gruppo<br />

giovani<br />

• Confcommercio Associazione<br />

territoriale di <strong>Monza</strong><br />

• Confcooperative Milano Lodi <strong>Monza</strong><br />

e Brianza<br />

• Confindustria – Gruppo giovani<br />

• Consiglio notarile di Milano<br />

• Ordine dei dottori commercialisti<br />

e degli esperti contabili MB<br />

• Formaper – Azienda speciale CCIAA<br />

• Istituto Pavoniano Artigianelli<br />

• Liceo musicale di <strong>Monza</strong><br />

• Università degli Studi Milano – Bicocca<br />

• Consorzio <strong>della</strong> Villa Reale e Parco<br />

di <strong>Monza</strong><br />

• Fondazione <strong>Monza</strong> e Brianza<br />

• Associazione Modavi<br />

• Associazione Stefania<br />

• Associazione Two Sport – Hobnob srl<br />

• Brianza Solidale<br />

• Centro servizi volontariato di <strong>Monza</strong><br />

e Brianza<br />

• Compagnia delle Opere<br />

• Ex.it<br />

• Federazione Maestri del lavoro Italia<br />

• Ati Diapason – Meta<br />

• Duomo di <strong>Monza</strong> – rete degli oratori<br />

del Decanato di <strong>Monza</strong><br />

26


Chi, dove, come<br />

progetto che ha riscosso particolare successo come<br />

MW Radio, la prima radio web di <strong>Monza</strong>.<br />

Non bisogna, infine, dimenticare anche l’erogazione<br />

monetaria: “Il 6% degli interventi – precisa infatti<br />

l’assessore Sassoli – è stato dedicato a questo e in un<br />

momento così difficile qual è quello attuale, significa<br />

avere congiuntamente deciso di non sprecare<br />

denaro, ma di investirlo in azioni che avessero il<br />

massimo dell’impatto”. Naturalmente ora il Piano<br />

locale giovani guarda già al futuro: “Questo piano,<br />

così articolato e così importante, ha creato delle<br />

aspettative e nostro dovere sarà rispondervi. Proprio<br />

il ritorno importante da parte dei giovani ci deve<br />

spingere adesso ad essere ancora più focalizzati,<br />

concreti ed efficienti”. E un plauso è arrivato anche<br />

da Regione Lombardia, partner del piano, che ha<br />

lodato l’azione messa in campo dal Comune di<br />

<strong>Monza</strong> e le sue caratteristiche principali: capacità<br />

di ascolto e trasversalità. <strong>La</strong> chiave del successo<br />

Secondo il Pirellone proprio la partecipazione e la<br />

capacità di dare vita ad una rete. “In un territorio<br />

che fortunatamente può ancora essere considerato<br />

un’isola felice – ha spiegato poi Alessandro<br />

Scacchieri, referente di Formaper e di Camera di<br />

Commercio <strong>Monza</strong> e Brianza – il Piano è stato capace<br />

di sostenere la cultura dell’imprenditorialità sia per<br />

chi vuole fare impresa sia per chi vuol fare impresa<br />

di se stesso”. Per il prossimo biennio i macrotemi<br />

su cui si concentrerà il Piano saranno creatività,<br />

orientamento formativo e professionale e soprattutto,<br />

Brianza terra d’imprese. u<br />

MC n° 72<br />

27


Chi, dove, come<br />

green energy<br />

IL SOLE splende<br />

in BRIANZA<br />

E scalda L’ECONOMIA<br />

di Raffaele Pozzi<br />

<strong>La</strong> Commissione energia di Confindustria <strong>Monza</strong> e Brianza ha realizzato il primo<br />

Atlante fotovoltaico, una ricerca che conferma come la nostra <strong>Provincia</strong> sia tra<br />

le migliori a livello nazionale per produzione di energia solare<br />

Prima in Lombardia e tra le migliori in Italia.<br />

Dati alla mano, o meglio… Atlante alla mano,<br />

la <strong>Provincia</strong> di <strong>Monza</strong> e Brianza si conferma<br />

baciata dal sole primeggiando nella speciale<br />

classifica dell’energia solare che tiene conto del<br />

rapporto tra kilowatt prodotti ed estensione del<br />

territorio. “Qui vengono prodotti 130 kilowatt ogni<br />

chilometro quadrato” puntualizza Renato Ornaghi di<br />

Energysaving che ha collaborato con la Commissione<br />

energia di Confindustria <strong>Monza</strong> e Brianza nella<br />

stesura del primo Atlante fotovoltaico, uno strumento<br />

e una ricerca ulteriore per fare il punto sulle energie<br />

MC n° 72<br />

28


Chi, dove, come<br />

UN PO’ DI NUMERI<br />

2.557<br />

Gli impianti fotovoltaici attivi in Brianza<br />

(dati aggiornati al 31 dicembre 2011)<br />

con una produzione media<br />

di 21kilowatt ciascuno<br />

201<br />

L’aumento in percentuale <strong>della</strong> potenza<br />

fotovoltaica installata in <strong>Provincia</strong><br />

nell’ultimo anno solare: si è passati<br />

da poco più di 16mila kilowatt<br />

prodotti agli oltre 52mila<br />

130<br />

I kilowatt prodotti ogni chilometro<br />

quadrato dai pannelli fotovoltaici<br />

di <strong>Monza</strong> e Brianza<br />

MC n° 72<br />

29


Chi, dove, come<br />

una provincia virtuosa<br />

Fa bene all’ambiente, all’economia e - alla<br />

lunga - pure al portafoglio. E siccome quando<br />

di mezzo c’è “il risparmio” i brianzoli non sono<br />

secondi a nessuno, la <strong>Provincia</strong> di <strong>Monza</strong> si è<br />

gettata sul fotovoltaico. Sono più di cento le<br />

aziende del distretto delle energie rinnovabili<br />

con un migliaio di addetti e un giro di affari<br />

stimato dalla Camera di Commercio monzese<br />

in circa 350 milioni di euro. Nelle Regioni del<br />

Nord non esiste area che superi la media di 120<br />

Kw che si riscontra nell’hinterland monzese. Un<br />

record confermato dalla presenza di alcune<br />

delle più importanti aziende produttrici di<br />

pannelli che proprio qui hanno trovato la<br />

loro sede. Numeri “spalmati” per il territorio<br />

con Giussano al primo posto per impianti<br />

presenti (107), davanti a Giussano, Cesano,<br />

<strong>Monza</strong>, Brugherio, Besana e Lissone. Fanalino<br />

di coda Roncello (8), poco meglio per<br />

Camparada (11), Aicurzio (12), Vedano (13),<br />

Sulbiate (14), Ronco Briantino e Ornago (15).<br />

Un settore cresciuto nonostante la politica<br />

di incentivi avviata dai governi a partire dal<br />

2000 abbia subìto una drastica inversione<br />

di rotta. In particolar modo i provvedimenti<br />

dell’esecutivo di Mario Monti tagliano<br />

le sovvenzioni per la realizzazione degli<br />

impianti a terra tanto che il grido di allarme<br />

dei sindacati si è già alzato: “Ci saranno<br />

ripercussioni negative per gli addetti e per le<br />

imprese, soprattutto quelle che avevano già<br />

ricevuto diverse commesse”.<br />

MC n° 72<br />

30


Chi, dove, come<br />

rinnovabili. E i numeri non mentono mai. Su scala<br />

regionale la Brianza è al primo posto seguita da<br />

Milano (112 kilowatt per chilometro quadrato) e<br />

Lodi, ma anche in Italia vanta un significativo quinto<br />

posto alle spalle di Brindisi, Lecce, Ravenna e Rovigo,<br />

province che possono contare sull’abbondanza<br />

di impianti a terra, mentre da noi lo spazio è “una<br />

risorsa che scarseggia” e per questo la quasi totalità<br />

dei pannelli è montata su tetti o su capannoni.<br />

Una considerazione che non può non dare ulteriore<br />

lustro ai risultati ottenuti dalla Brianza e che fanno<br />

sì che si possa guardare al 2020 con maggiore<br />

ottimismo: la strada da percorrere è ancora lunga, ma<br />

l’obiettivo fissato dall’Europa per quell’anno, ovvero<br />

che il 20% dell’energia totale consumata venga da<br />

fonti rinnovabili, non appare una chimera.<br />

Del resto l’apporto del fotovoltaico installato in<br />

provincia di <strong>Monza</strong> è cresciuta del 201% da dicembre<br />

2010, passando in un anno solare da 16mila kilowatt<br />

a oltre 52mila prodotti nei 2.557 impianti attivi.<br />

“L’Atlante fotovoltaico è uno studio fondamentale che<br />

ci permette di conoscere lo stato attuale, comprenderne<br />

le dinamiche e indirizzare gli sviluppi futuri - spiega<br />

Gabriella Meroni, presidente <strong>della</strong> Commissione<br />

energia di Confindustria <strong>Monza</strong> e Brianza - Al di là<br />

<strong>della</strong> produzione di energia da fonti rinnovabili, per<br />

quanto riguarda le imprese l’efficienza energetica è<br />

un aspetto che merita una riflessione approfondita:<br />

meno sprechi significano meno costi di consumo e<br />

minore inquinamento”.<br />

In tale ottica per informare le aziende sulle possibilità<br />

presenti nel campo dell’energia Confindustria <strong>Monza</strong><br />

e Brianza ha aperto uno sportello energia dal quale<br />

poter attingere informazioni e conoscere le iniziative<br />

dell’associazione. Perché se la Brianza vuole<br />

continuare a essere competitiva è necessario che<br />

sulla propria economia, ora e per sempre, risplenda<br />

il sole. u<br />

MC n° 72<br />

31


Chi, dove, come<br />

AMBIENTE<br />

Aree dismesse:<br />

recuperarle<br />

è una priorità<br />

di Raffaele Pozzi<br />

Arpa Lombardia ha presentato a Palazzo Grossi l’attività svolta nel 2011<br />

e le linee guida per i prossimi mesi. Le Istituzioni provinciali unanimi<br />

nell’indicare come priorità la riqualificazione delle aree dimesse<br />

MC n° 72<br />

Parola d’ordine: bonifica. Perché il futuro <strong>della</strong><br />

Brianza passa inevitabilmente dal recupero di<br />

aree dismesse. Tuttavia fra le parole e i fatti c’è<br />

di mezzo un mare… di milioni di euro. Troppi. Quale<br />

soluzione per aggirare gli ormai endemici problemi<br />

di cassa L’unica via percorribile è l’abbattimento<br />

dei costi. E la <strong>Provincia</strong> di <strong>Monza</strong> e Brianza proporrà<br />

a breve un tavolo di lavoro convocando i sindaci dei<br />

55 Comuni sotto la propria giurisdizione. Di questo e<br />

non solo si è parlato a Palazzo Grossi in un incontro<br />

organizzato da Arpa Lombardia per presentare i<br />

risultati del lavoro effettuato nel 2011 e pianificare le<br />

linee guida degli interventi per il 2012. “Alcune aree<br />

sono attualmente ferme perché non è vantaggioso<br />

sotto il profilo economico procedere a bonificarle -<br />

spiega l’assessore provinciale all’Ambiente Fabrizio<br />

Sala - Il problema, però va risolto altrimenti il nostro<br />

territorio corre il rischio di diventare una brutta<br />

periferia: in quest’ottica incontreremo i sindaci per<br />

delineare una strategia”. Quello degli impianti ormai<br />

in disuso e dei siti contaminati, del resto, è un tema<br />

caldo e fortemente monitorato da Arpa Lombardia:<br />

nel solo 2011 sono stati 140 gli interventi, mentre 14 i<br />

controlli straordinari. L’attenzione dell’ente è rivolta in<br />

particolare su una serie di aree delicate per estensione<br />

o per il loro impatto sul territorio. Rientrano nella<br />

prima casistica l’ex Acna di Ceriano <strong>La</strong>ghetto, Cesano,<br />

Bovisio e Limbiate, sito di interesse regionale per una<br />

32


Chi, dove, come<br />

superficie complessiva di 1,2 milioni di<br />

metri quadrati. Nell’elenco figurano l’ex<br />

raffineria e deposito Lombarda Petroli di<br />

Villasanta (310mila metri cubi), l’ex Snia<br />

di Varedo (630mila metri quadrati), l’ex<br />

Snia di Cesano (246mila metri quadrati),<br />

l’ex Alcatel di Vimercate (157mila metri<br />

quadrati) e la Cava Manara di Limbiate (102mila metri).<br />

Del secondo elenco fanno parte l’ex galvanica Valtorta<br />

di Biassono, la Carrier di Villasanta, l’area dismessa<br />

ex Icsam di Bovisio, le aree dismesse ex Antibioticos<br />

(Correzzana) ed ex Nobel Chemicals (Lesmo), oltre a<br />

tre aree industriali: Cosmalver-Garto di viale Sicilia<br />

(<strong>Monza</strong>), Philips (<strong>Monza</strong>) ed ex Chromium Plating<br />

Italiana-Cpi di Brugherio. u<br />

INQUINAMENTO DELLE ACQUE E PEDEMONTANA<br />

UN 2011 IN PRIMA LINEA PER ARPA<br />

Ventuno controlli e 12 procedimenti<br />

sull’industria, 56 controlli sulle autofficine, 31 sulle<br />

emissioni in atmosfera (con 41 procedimenti),<br />

18 sui depuratori, 4 sugli scarichi industriali in<br />

acqua, 111 controlli in materia di inquinamento<br />

acustico (più 186 procedimenti), oltre a 35<br />

controlli e 145 procedimenti in materia di<br />

inquinamento elettromagnetico. Sono solo in<br />

parte i numeri dell’attività dell’Arpa in Brianza<br />

nel 2011. Sul versante emergenza ambientale,<br />

la maggior parte dei casi affrontati riguarda<br />

l’inquinamento in acqua (53 per cento),<br />

seguito da molestie olfattive, incendi e rifiuti.<br />

Complessivamente nel 2011 sono stati avviati<br />

53 controlli ordinari e 14 straordinari, che<br />

hanno interessato bonifiche<br />

ma anche grandi cantieri, in<br />

particolare con verifiche sui<br />

materiali in entrata e in uscita.<br />

E per il 2012 Arpa si è impegnata<br />

a effettuare maggiori controlli<br />

sulle grandi opere: una su tutte, la<br />

Pedemontana.<br />

“L’importante riorganizzazione dell’ente<br />

determinata dalla recente riforma <strong>della</strong><br />

legge istitutiva sta cominciando a dare<br />

benefici - analizza Enzo Lucchini, presidente<br />

di Arpa Lombardia - Siamo più presenti sul<br />

territorio e questo si traduce inevitabilmente<br />

nell’incremento dell’attività di controllo”.<br />

MC n° 72<br />

33


Chi, dove, come<br />

SCUOLA<br />

Campus Orienta<br />

Il futuro passa da qui<br />

di Omar Giudici<br />

Migliaia di studenti hanno invaso l’Autodromo per la sesta edizione dell’evento<br />

che si pone l’obiettivo di aiutare i giovani nella scelta universitaria: bilancio positivo<br />

per le simulazioni dei test d’ingresso organizzate da Hoepli<br />

Cosa farò da grande Quale facoltà dovrò scegliere<br />

È da sempre la domanda chiave che tiene in<br />

apprensione gli studenti che stanno ultimando le<br />

scuole superiori. Una scelta decisiva che i giovani di<br />

ogni generazione vivono con apprensione. Oggi però c’è<br />

uno strumento in più per i futuri universitari brianzoli:<br />

c’è Campus Orienta organizzato per la sesta edizione<br />

in Autodromo giovedì 1 e 2 marzo. Nonostante lo<br />

sciopero dei mezzi pubblici abbia penalizzato la prima<br />

giornata, sono stati migliaia gli studenti provenienti<br />

da ogni angolo <strong>della</strong> Brianza, da quella monzese, ma<br />

anche erbese e lecchese, che hanno raggiunto il Tempio<br />

<strong>della</strong> velocità anche grazie al servizio di pullman messo<br />

a disposizione dalla <strong>Provincia</strong>.<br />

Presi d’assalto gli stand promozionali<br />

degli atenei lombardi: Università<br />

degli studi di Milano e di Bergamo, Bicocca, Cattolica,<br />

Iulm e i vari distaccamenti briantei. Caccia alle guide<br />

per lo studente, ai piani di studi universitari, ma una<br />

delle aule più affollate è stata quella <strong>della</strong> casa editrice<br />

Hoepli. Già, perché spesso tra la scelta e l’iscrizione<br />

alla facoltà dei propri sogni c’è un test d’ingresso<br />

selettivo e Hoepli ha proposto una simulazione di tali<br />

quesiti per ogni orientamento.<br />

Tre prove al giorno per una simulazione di 45 minuti<br />

messa a punto dai migliori esperti del settore e tutti i<br />

ragazzi hanno potuto mettersi alla prova per testare le<br />

proprie conoscenze e il grado di preparazione.<br />

Poco male se qualche errore è stato commesso, c’è<br />

ancora tempo per rifarsi. Del resto gli esami nella<br />

vita non finiscono mai, anzi sono appena<br />

cominciati. u<br />

MC n° 72<br />

34


MC n° 72<br />

Chi, dove, come<br />

35


Chi, dove, come<br />

il progetto<br />

fondazione VODAFONE<br />

quando STUDIARE<br />

NON è PIù un...IN-PRESA<br />

di Raffaele Pozzi<br />

Un metodo per interagire di più durante le lezioni. Il binomio tra<br />

la multinazionale e la realtà sostenuta da Compagnia delle Opere permette<br />

ai giovani studenti di accedere alle migliori tecnologie applicate alla didattica<br />

MC n° 72<br />

Una collaborazione tra scuola e impresa per<br />

elaborare nuove modalità di insegnamento<br />

rivolte agli studenti così da coinvolgerli e<br />

renderli ancora più partecipi durante le lezioni. E far<br />

sì che ogni ragazzo maturi un cammino di conoscenza<br />

più consapevole. Ora all’istituto In-Presa tutto questo<br />

è possibile grazie al progetto “Life Skills: percorsi<br />

personalizzati per la scoperta del so fare”, nato in<br />

collaborazione con la Fondazione Vodafone Italia.<br />

Lunedì 27 febbraio nella sede di via Emilia Vergani a<br />

Carate sono stati presentati i primi risultati. Le prime<br />

sei lavagne multimediali installate in sei classi sono<br />

funzionanti da ottobre e permettono una lezione attiva<br />

e dinamica. Senza dimenticare i nuovi spazi adeguati<br />

per un accompagnamento formativo personalizzato.<br />

E tra un anno sarà la volta del nuovo laboratorio di<br />

pasticceria per la scuola alberghiera. Per i 390 studenti<br />

di In-Presa, che seguono i percorsi di formazione<br />

professionale, alternanza scuola-lavoro, aiuto allo<br />

studio e inserimento lavorativo, significa avere<br />

un’offerta formativa potenziata con l’ausilio di nuove<br />

tecnologie e spazi didattici. Sulla lavagna multimediale<br />

possono essere caricati contenuti di qualsiasi tipo: testi,<br />

documenti, immagini, con i quali l’insegnante e gli<br />

allievi possono interagire in tempo reale, ma anche i<br />

contenuti delle precedenti lezioni memorizzate come se<br />

si fosse archiviata una “fotografia” <strong>della</strong> lavagna. “<strong>La</strong><br />

Fondazione Vodafone Italia é lieta di essere partner di<br />

In-Presa, un ente no profit di cui ammiriamo capacità<br />

e metodologia d’intervento” sottolinea Ida Linzalone,<br />

segretario generale <strong>della</strong> Fondazione Vodafone Italia.<br />

A lei ha rivolto un ringraziamento l’amministratore<br />

delegato di In-Presa, Davide Bartesaghi: “Questo è un<br />

esempio virtuoso di come il mondo del profit e quello<br />

del non-profit possano collaborare insieme per farsi<br />

carico <strong>della</strong> risposta a una emergenza sociale che si fa<br />

ancora più grave in un momento di crisi come quello<br />

attuale”. u<br />

36


È nei periodi di recessione come quello attuale che si possono cogliere le migliori opportunità immobiliari. Abbiamo in gestione ville<br />

ed appartamenti di pregio che saremmo lieti di sottoporre alla nostra qualificata clientela. Alcune delle nostre proposte sono visibili in<br />

www.carloalbertoimmobiliare.it o direttamente presso la nostra sede di <strong>Monza</strong>.<br />

SOVICO Centro<br />

Villa singola da ristrutturare, con possibilità di rustici.<br />

MONZA Centro<br />

In contesto di pregio, appartamenti di rappresentanza con terrazzi.<br />

Casatenovo - Rogoredo<br />

Villa di pregio con 32.000 mq di parco secolare.<br />

BESANA BRIANZA<br />

Elegante Villa moderna con giardino. Classe “D” IPE 99 Kwh/mq<br />

SEREGNO Centro<br />

Elegante villa singola completamente ristrutturata con annesso<br />

altro ampio fabbricato. Classe “E” IPE 143,26 Kwh/mq<br />

LESMO Green<br />

Signorile appartamento in Villa con giardino privato.<br />

Classe “F” IPE151,31 kwh/mq


Chi, dove, come<br />

L’inaugurazione<br />

Dolce o salato<br />

Un vero dilemma<br />

di Eleonora Villa<br />

Dori raddoppia e taglia il nastro del nuovo bellissimo punto vendita<br />

di via Passerini. Ambiente elegante e minimal, ma la filosofia non cambia:<br />

golosità a non finire per una giornata piena di soddisfazioni<br />

MC n° 72<br />

Dori raddoppia. Lo scorso febbraio si è svolta,<br />

infatti, l’inaugurazione del nuovo punto<br />

vendita di via Passerini nei locali dell’ex<br />

storico negozio di giocattoli, Inferno. Ambiente<br />

raffinato, arredamento minimal ed elegante, tanti<br />

tavolini bianchi, legno e fiori, vetro e acciaio per<br />

ribadire la filosofia del gruppo: realizzare un<br />

luogo dove i clienti possano trascorrere un quarto<br />

38


Chi, dove, come<br />

d’ora (o anche di più) all’insegna del piacere. Dalla<br />

colazione al pranzo, dalla merenda all’aperitivo,<br />

ogni occasione è buona per spaziare da soffici<br />

focaccine a tiepide brioches, da torte a pasticcini<br />

senza naturalmente dimenticare il principe <strong>della</strong><br />

tavola: il pane. E l’inaugurazione dei locali di via<br />

Passerini è stata naturalmente un successo.<br />

Del resto, con queste premesse… u<br />

MC n° 72<br />

39


I protagonisti<br />

Titti Gaiani<br />

il museo:<br />

PASSIONE, BELLEZZA<br />

e professionalità<br />

di Simona Calvi<br />

È vicepresidente <strong>della</strong> Fondazione Gaiani, ma per chi lavora con lei<br />

è anzitutto l’anima di un grande progetto a disposizione <strong>della</strong> città.<br />

L’obiettivo: fare cultura a trecentosessanta gradi<br />

MC n° 72<br />

40


I protagonisti<br />

MC n° 72<br />

L<br />

a cosa che colpisce di più, incontrando Titti Gaiani,<br />

è la differenza tra l’immagine e la realtà. Parlando<br />

di arte e cultura, la sensazione poi è amplificata.<br />

Chi si aspetta, come da vecchi cliché, un’altera ed<br />

eccentrica signora che si aggira etera tra i capolavori<br />

del genio italico, sbaglia di grosso. <strong>La</strong> sua caratteristica,<br />

infatti, è la passione. Per quello che fa. E per coloro con<br />

cui lo fa. Uno staff, neppure a farlo apposta, composto<br />

interamente da donne. Scelte – ed è questa la marcia<br />

in più – non in base a qualche sostegno di genere, ma<br />

sulla base del merito e <strong>della</strong> preparazione. “Quando è<br />

servito – racconta – abbiamo anche aspettato le persone<br />

giuste”. Il riferimento è ad Elena Corti, braccio destro<br />

e responsabile <strong>della</strong> comunicazione. Un investimento<br />

professionale ed umano, quanto mai necessario proprio<br />

in un settore come quello culturale. Difficile ripercorrere<br />

tutto il suo curriculum che, tra le altre cose, la vede<br />

anche insignita del titolo di Cavaliere <strong>della</strong> Repubblica.<br />

Attivissima su molti fronti, dal Soroptimist <strong>Club</strong>, di cui è<br />

stata presidente, all’amatissima Villa Reale (è presidente<br />

dell’Associazione Villa Reale di <strong>Monza</strong>), oggi Titti Gaiani<br />

è vicepresidente <strong>della</strong> Fondazione omonima, anche<br />

se per chi ci lavora, lei è soprattutto l’anima, insieme<br />

al marito Franco, di un “cantiere” perennemente in<br />

evoluzione o come spiega di “un nuovo modo di fare<br />

museo”. Parliamo <strong>della</strong> Sezione Gaiani del Museo e<br />

Tesoro del Duomo di <strong>Monza</strong>. Emozioni e bellezza in un<br />

unico luogo. Un progetto che ha restituito a <strong>Monza</strong> e che<br />

sta restituendo tuttora (con il restauro <strong>della</strong> Cappella<br />

<strong>della</strong> regina Teodolinda) una parte <strong>della</strong> sua storia.<br />

Titti, ci puoi descrivere in concreto ciò di cui si occupa<br />

la Fondazione<br />

Partiamo da un presupposto, ossia che oggi abbiamo<br />

maturato una diversa consapevolezza rispetto alla realtà<br />

del museo. Frutto anche dell’esperienza che ti permette<br />

di mettere a partito quanto hai fatto in passato. <strong>La</strong> spinta<br />

è sempre e comunque l’amore per la città che, se c’è,<br />

prima o poi trova il modo di emergere. <strong>La</strong> Fondazione<br />

ha il compito di sostenere, conservare, promuovere,<br />

42


I protagonisti<br />

valorizzare e gestire il patrimonio culturale del Museo,<br />

del Duomo e delle sue chiese distrettuali e un importante<br />

sostegno professionale è dato dal nuovo Comitato tecnico<br />

scientifico, formato da membri di rilevanza nazionale e<br />

internazionale In realtà, il segreto e il senso del nostro<br />

lavoro parte dallo scambio, dal confronto costante da cui<br />

nascono intuizioni e progetti. Sono le diverse esperienze<br />

che ognuno di noi ha fatto che stimolano il dialogo e<br />

l’evoluzione del museo stesso.<br />

Ci puoi fare qualche esempio<br />

Certo, penso ai progetti didattici come l’archeologia per i<br />

ragazzi, con laboratori dedicati agli studenti delle scuole<br />

o soprattutto all’importante restauro <strong>della</strong> Cappella di<br />

Teodolinda.<br />

A che punto è quest’ultimo intervento<br />

Attualmente siamo in un momento cruciale. Attraverso<br />

una banca dati stiamo acquisendo tutte le informazioni<br />

necessarie a valutare le migliori tecnologie per eseguire<br />

MC n° 72<br />

43


MC n° 72<br />

I protagonisti<br />

un restauro così complesso. Speriamo il prossimo<br />

giugno di poter organizzare un evento per mostrare<br />

l’avanzamento dei lavori. Anche questo è un aspetto<br />

fondamentale del lavoro svolto dalla Fondazione: si<br />

scoprono e si utilizzano nuove tecnologie, così come<br />

stiamo facendo per l’illuminazione (il compito è stato<br />

affidato a Serena Tellini e Francesco Iannone, fondatori<br />

<strong>della</strong> più importante associazione mondiale di lighting<br />

designers liberi professionisti, la Professional Lighting<br />

Designers Association, ndr).<br />

Sull’illuminazione avete fatto un investimento davvero<br />

importante. Che cosa cambia rispetto alle luci, per così<br />

dire, tradizionali<br />

Più che spiegarlo, basta guardare…(mi indica un<br />

bellissimo affresco raffigurante il Cristo crocifisso. Sul<br />

lato inferiore sinistro ne manca una parte, una perdita<br />

irrecuperabile causata dal tempo e dalla delicatezza<br />

dell’opera, ndr). Cosa vedi esattamente Dove cade lo<br />

sguardo Questa è la magia delle luci che permettono di<br />

guidare il visitatore, di consentirgli di cogliere solo ciò<br />

che è importante e non, ad esempio, la parte mancante<br />

dell’opera, cosa che avverrebbe con delle luci normali.<br />

Ma c’è di più. Il Cristo è avvolto in un delicatissimo<br />

pizzo che con un’illuminazione piatta non verrebbe<br />

colto dallo sguardo.<br />

È suggestivo…<br />

Più che suggestione, emozione. Il museo deve essere<br />

in grado di regalare ai visitatori delle grandi emozioni,<br />

le persone devono vivere questa esperienza e uscirne<br />

felici. Anche per questo noi ci avvaliamo di guide<br />

specializzate, in grado di rispondere a tutte le domande<br />

del pubblico, ma permettiamo anche che i visitatori si<br />

muovano liberamente per il museo, affinché lo sentano<br />

completamente loro. È la restituzione di un patrimonio<br />

alla gente che può ritrovarsi, riappropriarsi di ciò che è<br />

suo, riscoprire le proprie radici.<br />

Il pubblico protagonista, giusto<br />

Esattamente ed anche molto di più. È, infatti, dai<br />

suggerimenti, dalle esigenze che esprimono i visitatori<br />

che noi traiamo spunti di lavoro, per migliorare<br />

continuamente. Tra i nostri aiutanti ci sono soprattutto i<br />

ragazzi delle scuole. Sono meravigliosi per entusiasmo,<br />

attenzione ed intelligenza. I loro commenti sono<br />

estremamente preziosi per capire anche solo come<br />

presentare un’opera affinché sia apprezzata il più<br />

completamente possibile.<br />

44


I protagonisti<br />

Come descriveresti il lavoro che state facendo per il<br />

museo<br />

Come dicevo prima, è un modo nuovo di intendere il<br />

museo. Questo è anzitutto un luogo simbolo <strong>della</strong> Pace,<br />

dove chiunque, di qualsiasi religione o provenienza,<br />

può ritrovare qualcosa di sé. Fondamentale è porsi verso<br />

le persone con grande onestà. Un museo è una realtà<br />

bellissima, ma complessa e ricca di responsabilità. Ci<br />

si deve occupare di tutto, avendo sempre come obiettivi<br />

principe la tutela continua del patrimonio e l’attenzione<br />

al visitatore.<br />

Lo abbiamo definito un cantiere di cultura a<br />

trecentosessanta gradi. Cosa ci riserverà in futuro<br />

questo cantiere<br />

Direi che ora siamo arrivati ad un nuovo passo avanti.<br />

Lo dico con orgoglio, ma anche con umiltà. Accanto agli<br />

interventi pianificati con i lighting designers, stiamo<br />

preparando il nuovo bookshop che non sarà però<br />

soltanto un luogo dove trovare cataloghi delle mostre o<br />

articoli legati al museo. L’idea è di un salotto accogliente,<br />

da vivere e condividere, dove sedere tranquillamente,<br />

leggere, trascorrere piacevolmente il tempo e trovare<br />

informazioni su tutta la città.<br />

L’aspetto dell’accoglienza è ricorrente…<br />

Per noi è importantissimo. Chi viene qui, non trova solo<br />

notizie sul museo, ma qualsiasi cosa riguardi <strong>Monza</strong>.<br />

Informazioni di ogni genere. E noi, a nostra volta, offriamo<br />

informazioni a chiunque. Chi viene da fuori, ad esempio,<br />

resta sempre molto impressionato. Fondamentali sono<br />

la capacità di relazione, la competenza, l’entusiasmo che<br />

magari non ci si aspetta. Tutto il personale è in grado di<br />

rispondere ad ogni esigenza e richiesta. In un certo senso<br />

ci siamo organizzati come un Ente del turismo…<br />

Un impegno ulteriore…<br />

No, assolutamente. Bisogna mettere le persone nelle<br />

condizioni migliori per vivere la bellezza e la cultura che<br />

ci circonda. Non farlo sarebbe soltanto una perdita. u<br />

MC n° 72<br />

45


MC n° 72<br />

Focus<br />

Il premio<br />

Primavera<br />

delle donne:<br />

le nostre<br />

vincitrici<br />

di Simona Calvi<br />

Si mettono in gioco, rischiano, si spendono per gli altri<br />

e, la maggior parte delle volte, vincono.<br />

Con un sorriso e una marcia in più.<br />

<strong>Monza</strong> <strong>Club</strong> vuole premiarle con una cerimonia<br />

davvero speciale<br />

46


Focus<br />

<strong>La</strong> motivazione<br />

Per la capacità inesauribile<br />

di essere vicina a chi soffre,<br />

di muovere le montagne per<br />

far felice chi in condizioni<br />

di difficoltà rischierebbe<br />

di non esserlo mai.<br />

MARIA GIULIA MANZONI (mariuccia corbetta)<br />

Una vita per gli altri. Maria Giulia Manzoni, meglio conosciuta<br />

come Mariuccia Corbetta, è una delle voci del volontariato<br />

monzese. <strong>La</strong> sua prima esperienza risale al 1967 e non è di<br />

quelle che non lasciano il segno. <strong>La</strong>vora, infatti, al “Piccolo Cottolengo”<br />

di Milano con le bambine neuromutolesi per vent’anni.<br />

Poi l’incontro, nel 1984, con il Comitato Maria Letizia Verga<br />

e l’impegno per i bambini malati di leucemia e tumore. Insieme<br />

all’amico Mike Bongiorno, riesce a far inserire il comitato nella<br />

solidarietà di TeleMike e con l’aiuto di altri amici importanti, a<br />

farlo entrare nel grande progetto <strong>della</strong> Fabbrica del Sorriso. I<br />

bambini sono il grande amore di Mariuccia Corbetta. Per loro<br />

organizza vacanze speciali come la Pesca d’altura (i bambini<br />

vengono coinvolti nella pesca al tonno o al salmone) e con i<br />

ragazzi affetti da leucemia e tumori sia del San Gerardo sia di<br />

altri ospedali partecipa al Big Game a Porto Rotondo, una gara<br />

sempre di pesca d’altura che i team di Mariuccia si aggiudicano<br />

per ben tre volte, una a bordo del “Blu Force” di Flavio<br />

Briatore. Tra le mille iniziative organizzate anche un<br />

viaggio in Canada, ma soprattutto la possibilità di<br />

assistere alla maratona di New York. Nel 1988<br />

arriva l’esperienza di Luce e Vita Onlus e nel<br />

2009 nasce Qui Donna SiCura, un’associazione<br />

dedicata alla ricerca di terapie contro<br />

i tumori alla mammella. Il ricavato delle iniziative<br />

viene devoluto al reparto di Senologia<br />

del San Gerardo, vero reparto d’eccellenza<br />

sul territorio. L’ultima iniziativa, in ordine di<br />

tempo, è quella a favore del grande progetto<br />

<strong>della</strong> Cooperativa <strong>La</strong> Meridiana per realizzare il<br />

primo centro di assistenza ai malati in stato vegetativo.<br />

A segnalargliela è Bruna Petrucci, recentemente<br />

scomparsa, e per l’occasione Mariuccia<br />

Corbetta riesce a mobilitare Rino Gattuso,<br />

testimonial degli sms solidali a favore di “Slancio”.<br />

“Ho 69 anni – commenta – e spero di poter<br />

fare ancora tanto per parecchi anni e per tante<br />

altre associazioni. Il mio non è volontariato di un<br />

giorno alla settimana, ma è far felice, grazie ai<br />

miei amici, i ragazzi meno fortunati”.<br />

D<br />

onne vincenti. Donne che hanno scommesso,<br />

lottato, che si sono rimboccate le maniche, che<br />

hanno messo a disposizione quel che hanno<br />

per i più deboli. E così facendo hanno arricchito<br />

anche <strong>Monza</strong>. Sono le grandi donne che <strong>Monza</strong> <strong>Club</strong><br />

quest’anno ha deciso di ringraziare con il tradizionale<br />

Premio Primavera. Un appuntamento dedicato a loro<br />

e alla città che si svolgerà in una cornice davvero<br />

eccezionale quale può essere soltanto l’ala Gaiani del<br />

Museo del Duomo. Del resto, cosa meglio avrebbe<br />

potuto rappresentare la forza delle donne che la basilica<br />

voluta da Teodolinda, altro grande esempio di energia al<br />

femminile <strong>La</strong> scelta come sempre è stata difficilissima<br />

e per volontà nostra ha spaziato in tutti i singoli campi.<br />

Dalla cultura all’imprenditoria, dal volontariato alla<br />

sicurezza. Di esempi di eccellenza, diciamo la verità, ne<br />

abbiamo trovati molti, perché l’universo in rosa è ricco<br />

di grandi qualità e di sorprese. Non lo diciamo soltanto<br />

noi, ma anche i dati esposti nelle pagine che seguono<br />

ed elaborati dalla Camera di Commercio. Donne capaci<br />

di scommettere su se stesse e di ricavarne il meglio, ma<br />

senza perdere alcunché e soprattutto senza trasformarsi<br />

in uomini con la gonna. Alla fine abbiamo scelto<br />

nove donne davvero fuori dal comune. E basta dare<br />

un’occhiata alle loro esperienze, raccontate in brevi<br />

curricula, e soprattutto ai loro volti per accorgersene.<br />

Un buon viatico, anzi un buonissimo proseguo, per chi<br />

crede che il futuro è sicuramente anche un po’ (tanto)<br />

donna… u<br />

Antonetta Carrabs<br />

MC n° 72<br />

Poetessa, scrittrice, docente alla scuola primaria Alessadro Volta, di <strong>Monza</strong>, Antonetta Carrabs<br />

è presidente e fondatrice dell’Associazione culturale umanitaria Zeroconfini Onlus. Dallo scorso<br />

anno è anche presidente e cofondatrice di Fidapa B.P.W. Italy – Federation of Business and<br />

Professional Women sezione di <strong>Monza</strong> e Brianza. Tra le sue numerose attività c’è anche quella<br />

di fondatrice e vicepresidente del premio nazionale di poesia “Isabella Morra”. Sposata con Ivano,<br />

ha due figli, Fabio e Martina. <strong>La</strong> sua collaborazione con Enti ed Istituzioni l’ha portata anche a<br />

ricoprire l’incarico di componente <strong>della</strong> commissione Cultura del Comune di <strong>Monza</strong> oltre a quella,<br />

dal 2004 al 2009 del Collegio Villoresi, realizzando percorsi culturali dedicati agli alunni e ai<br />

genitori.<br />

Nel curriculum di Antonetta Carrabs, però, spiccano le attività di volontariato e umanitarie in<br />

campo internazionale e nazionale, tra cui l’impegno nella causa del popolo Sahrawi, in collaborazione<br />

con l’Ansps. A <strong>Monza</strong> il suo nome è legato in particolar modo alle iniziative condotte<br />

insieme al professor Giuseppe Masera, nella realizzazione e promozione di laboratori poetici<br />

dedicati ai bambini ospiti del reparto di Ematologia dell’ospedale San Gerardo, progetto da cui<br />

sono nati anche numerosi libri dedicati o scritti direttamente da piccoli pazienti.<br />

<strong>La</strong> motivazione<br />

Per avere portato avanti con grande<br />

sensibilità e altrettanta caparbietà<br />

numerosi progetti culturali e sociali<br />

che hanno toccato di volta in volta<br />

l’animo dei monzesi.<br />

48


Maria Alberta Mezzadri<br />

Titti Giansoldati Gaiani<br />

Focus<br />

<strong>La</strong> motivazione<br />

I suoi meriti l’hanno portata a<br />

diventare la prima donna presidente<br />

di un club storicamente<br />

maschile. Segnale di cambiamento<br />

ed esempio dei tempi<br />

È la prima donna in assoluto a vestire i panni di presidente<br />

dello Sporting <strong>Club</strong> <strong>Monza</strong>. Un ruolo storicamente<br />

ricoperto soltanto da uomini, essendo nato del resto proprio<br />

come club maschile. Segno dei tempi. Maria Alberta<br />

Mezzadri, ovverosia la forza <strong>della</strong> gentilezza. Appassionata<br />

di letteratura, nella vita insegna latino e greco al liceo<br />

Bartolomeo Zucchi di <strong>Monza</strong>, oltre a partecipare al progetto<br />

Scuola Superiore all’ospedale San Gerardo. Con una<br />

grande convinzione: l’importanza dell’istruzione come<br />

valore per la vita delle persone e come caposaldo di una<br />

formazione all’insegna <strong>della</strong> qualità. L’impegno di Maria<br />

Alberta non si ferma all’insegnamento. Oltre a curare alcune<br />

pubblicazioni dedicate al missionario Damiano<br />

Da Veuster, dallo scorso anno è diventata anche<br />

presidente del concorso nazionale “Isabella<br />

Morra” dedicato alla poesia al femminile.<br />

Un’esperienza che mette insieme capacità<br />

letterarie e sensibilità e che ha coinvolto<br />

nelle sue edizioni anche le donne ospiti<br />

del carcere di via Sanquirico a <strong>Monza</strong>.<br />

L’attenzione all’universo femminile è una<br />

costante <strong>della</strong> sua attività. Non a caso<br />

l’anno scorso ha voluto fortemente – ed<br />

è riuscita – ad ospitare allo Sporting <strong>Club</strong><br />

<strong>Monza</strong> la nazionale femminile di Volley in<br />

occasione del campionato europeo. Dallo<br />

scorso febbraio è diventata presidente dello<br />

Sporting <strong>Club</strong>. Una vera svolta quella<br />

del Consiglio, all’insegna <strong>della</strong> discontinuità,<br />

dell’innovazione e con la voglia<br />

di ribadire la capacità del club di<br />

adattarsi ai cambiamenti rimanendo<br />

immagine di eccellenza sul territorio.<br />

Appassionata di sci, curiosa, entusiasta<br />

e amante delle sfide.<br />

Nata a Milano, sposata con Franco Gaiani, vive e si<br />

dedica a <strong>Monza</strong> da più di quarant’anni. Diplomata,<br />

consegue specializzazione a Londra, poi si iscrive a<br />

Scienze Economiche. Entra a far parte dello staff di<br />

una multinazionale e dopo alcuni anni passa ad occuparsi<br />

<strong>della</strong> direzione amministrativa dell’impresa<br />

edile di famiglia. È tra le presidenti del Soroptimist<br />

<strong>Club</strong> e in questo periodo promuove importanti service<br />

per il Duomo monzese tra cui la prima ricerca<br />

scientifica sulle pitture murali <strong>della</strong> cappella di Teodolinda<br />

che sarà punto di partenza dei restauri iniziati<br />

nel 2007, e il restauro <strong>della</strong> cappella di Sant’Antonio<br />

Abate. Sempre impegnata, si divide tra il volontariato,<br />

con il comitato che supporta Telefono<br />

Azzurro, e l’impegno sul territorio<br />

con la partecipazione al Comitato Pro<br />

Brianza <strong>Provincia</strong> e quello per la Valorizzazione<br />

del patrimonio librario<br />

monzese. Per dieci anni ricopre<br />

incarichi in Donne in Carriera e<br />

European Women’s Management<br />

Development Network. Nel 2000<br />

diventa presidente <strong>della</strong> Società di<br />

studi monzesi, mentre nel 1991 fonda<br />

il Comitato dei club service per Villa<br />

Reale, divenuto poi Associazione per<br />

la Villa Reale di <strong>Monza</strong>. Nel 2001<br />

viene insignita dell’onorificenza<br />

di Cavaliere <strong>della</strong> Repubblica e nel<br />

2008 riceve il Premio Teodelinda.<br />

Attualmente è vicepresidente <strong>della</strong><br />

Fondazione Gaiani e responsabile<br />

organizzativa e didattica del<br />

Museo del Tesoro del Duomo di<br />

<strong>Monza</strong>.<br />

<strong>La</strong> motivazione<br />

Per l’appassionato impegno a<br />

favore <strong>della</strong> cultura, intesa nel<br />

suo senso più ampio. Propositiva,<br />

impegnata, ha regalato a <strong>Monza</strong><br />

uno dei suoi luoghi più suggestivi.<br />

Giulia GabaNa<br />

<strong>La</strong> motivazione<br />

Per essere una delle immagini<br />

al femminile dello sport a livello<br />

nazionale. Un arricchimento per<br />

la città che la considera a tutti gli<br />

effetti una monzese d’eccellenza<br />

Giulia Gabana, nata nel 1983, originaria <strong>della</strong> provincia di Brescia, è una delle più giovani imprenditrici<br />

italiane. Presidente Tenute Grandi & Gabana, amministratore delegato Fonti di Ovaro, presidente Acqua<br />

Paradiso <strong>Monza</strong> Brianza e membro del Cda di tutte le aziende del gruppo Gabeca. Nel novembre<br />

2009, dopo la scomparsa del padre Marcello in un incidente in elicottero, a soli 26 anni è subentrata<br />

- insieme alla moglie del padre ed alla sorella minore - alla guida di un gruppo di aziende ed attività da<br />

circa 60 milioni di fatturato, il Gruppo Gabeca, diversificato in molti settori: dall’alimentare alla logistica,<br />

passando per l’immobiliare e lo smaltimento rifiuti. Tra questi, c’è l’impegno che Giulia dedica alla gestione<br />

del club di serie A1 di volley maschile Acqua Paradiso <strong>Monza</strong> Brianza che vanta, nel proprio palmarès,<br />

due vittorie consecutive nella Coppa delle Coppe (ora denominata Coppa CEV) nelle stagioni<br />

1989/1990 e 1990/1991. Come lei stessa ha dichiarato: “Ho sempre seguito la squadra, ma all’ombra<br />

di mio padre. Assieme a lui ho imparato ad apprezzarne ogni aspetto essendo comunque a conoscenza<br />

di tutto ciò che accadeva”. Trascinata anche dall’incontenibile passione di papà Marcello e dalla<br />

consapevolezza di quanto egli stesso credesse in questa squadra non ha esitato a prendere il timone<br />

dell’Acqua Paradiso, portando anche a compimento il passaggio di sede, dalla “storica” Montichiari<br />

alla “<strong>nuova</strong>” <strong>Monza</strong>, città in cui la squadra ha ormai insediato la propria sede di gioco.<br />

MC n° 72<br />

49


Focus<br />

<strong>La</strong> motivazione<br />

Per la passione, la serietà<br />

e l’impegno nel rappresentare<br />

<strong>Monza</strong> e la Brianza attraverso<br />

uno dei suoi migliori biglietti da<br />

visita: la tradizione del lavoro.<br />

Daniela Sangalli<br />

<strong>La</strong> passione per l’imprenditoria, ma non solo. Daniela Sangalli,<br />

44 anni, è uno dei volti dell’impresa a <strong>Monza</strong>. Insieme<br />

ai fratelli e al padre, Giancarlo, è infatti ai vertici di una<br />

delle aziende più conosciute e più importanti del territorio.<br />

Azienda che naturalmente porta anche il suo cognome. Un<br />

diploma al liceo scientifico Frisi e una laurea in Chimica industriale<br />

all’Università Statale di Milano, poi al via la carriera<br />

lavorativa passata sia dall’Università, come responsabile di<br />

un progetto presso un impianto di depurazione e poi, dal<br />

1995, nell’azienda di famiglia. Qui assume il ruolo di<br />

responsabile Tecnico e di responsabile del sistema<br />

di Gestione Qualità, Ambiente e Sicurezza,<br />

oltre ad occuparsi dei rapporti tecnico – commerciali<br />

con le Amministrazioni e gli Enti<br />

pubblici che l’impresa annovera tra i propri<br />

clienti. L’impegno e la passione per il lavoro<br />

si vedono anche fuori, visto che Daniela è<br />

anche presidente <strong>della</strong> sezione rifiuti urbani<br />

dell’Associazione nazionale di categoria, la<br />

Fise. In questo ruolo partecipa a gruppi di lavoro<br />

per lo studio di soluzioni ai numerosi problemi<br />

che riguardano le aziende che operano nel<br />

settore ambientale. Dicevamo impresa, ma non<br />

solo. Accanto all’amore per il lavoro, è subentrato<br />

anche quello per lo sport e per il territorio.<br />

Amori di famiglia. Se infatti l’azienda Sangalli già<br />

figurava in passato tra i super sponsor del <strong>Monza</strong><br />

Calcio, Daniela ha optato per il volley e dallo<br />

scorso anno è infatti membro del Consiglio di<br />

amministrazione <strong>della</strong> Gabeca Acqua Paradiso.<br />

Giusi Camuncoli<br />

MC n° 72<br />

<strong>La</strong> sua forza Una simpatia innata e la capacità di relazionarsi con chiunque. Senza contare<br />

la voglia di mettersi in gioco in prima persona. Giusi Camuncoli è la titolare del negozio di abbigliamento<br />

<strong>La</strong> Perla di via Italia e lo scorso anno, insieme ad un gruppo affiatato di negozianti,<br />

ha dato vita a Mb Circle, realtà associativa di punta con l’obiettivo dichiarato di movimentare un<br />

po’ la vita monzese. Di origine lariana, il commercio ce l’ha nel dna, prima come mediatrice immobiliare<br />

e poi come titolare del primo franchising monzese del noto gruppo bolognese. Una lavoratrice<br />

full time, ma non solo visto che si occupa anche di corsi aziendali di formazione del personale<br />

su visual marchandising e apertura di boutique in Italia ed Europa. Nello scorso decennio è diventata<br />

anche una rappresentante importante dell’Unione commercianti svolgendo l’incarico<br />

di co – presidente di categoria. Naturalmente senza dimenticare, nel frattempo, di organizzare<br />

eventi, sfilate, mostre, incontri a tema, cercando di interpretare in modo originalissimo il tema<br />

<strong>della</strong> donna e di legarlo anche a quello <strong>della</strong> bellezza e <strong>della</strong> cura di sé. In tutto questo è riuscita,<br />

nel frattempo, anche ad essere mamma di Angelica, ora ventenne di successo, cantante e<br />

organizzatrice di eventi (il sangue non è acqua) .<br />

<strong>La</strong> motivazione<br />

Per avere, con la creazione dell’associazione<br />

Mb Circle, dato vita ad una<br />

<strong>nuova</strong> realtà vivace e intraprendente,<br />

pronta a mettersi in gioco<br />

in prima persona per migliorare<br />

la qualità dei servizi in città<br />

50


Focus<br />

TAMARA PIURI<br />

<strong>La</strong> divisa e l’impegno sul territorio. Tamara Piuri è uno<br />

degli “uomini” del Commissariato di Polizia di Stato<br />

di <strong>Monza</strong>. Ha 40 anni e dal 1992 appartiene al<br />

corpo, prima con la qualifica di agente e poi,<br />

via via, quella di sovrintendente. <strong>La</strong> sua carriera<br />

lavorativa è passata dalle volanti alla<br />

polizia giudiziaria, passando dalla squadra<br />

investigativa fino all’attuale incarico nell’ufficio<br />

<strong>della</strong> Uigos. Per anni si è occupata di un<br />

settore delicatissimo, quello <strong>della</strong> violenza<br />

sulle donne e sui bambini. Casi difficili dove<br />

la compentenza è tutto. E dove ci si scontra<br />

con uno dei lati peggiori dell’esistenza. Quando a<br />

patire, infatti, sono gli indifesi. Nel suo curriculum<br />

formativo figurano corsi dedicati al tema<br />

<strong>della</strong> sicurezza e delle azioni di prevenzione<br />

e contrasto <strong>della</strong> violenza sulle donne e la<br />

partecipazioni a convegni dedicati allo stesso<br />

tema. Tra i corsi che ha tenuto figurano<br />

anche quelli dedicati agli operatori di giustizia<br />

sul tema dei minori abusati e maltrattati.<br />

<strong>La</strong> motivazione<br />

Per la presenza e l’impegno<br />

costante sul territorio, a<br />

favore dei soggetti più deboli<br />

e soprattutto a favore delle<br />

donne vittime <strong>della</strong> violenza<br />

Simona Pessina<br />

<strong>La</strong> motivazione<br />

Per avere, con la creazione dell’associazione<br />

Mb Circle, dato vita ad<br />

una <strong>nuova</strong> realtà vivace e intraprendente,<br />

pronta a mettersi in gioco<br />

in prima persona per migliorare la<br />

qualità dei servizi in città<br />

Folgorata sulla via dei tessuti. Già da quando frequentava il liceo. Una vera passione quella per la<br />

moda che l’ha portata ad assumere ben presto un ruolo nell’azienda di famiglia. Anche in questo<br />

caso, tutta “colpa” dei geni. Erede <strong>della</strong> tradizione Pessina di via Carlo Alberto, Simona ha soprattutto<br />

un grande rispetto per la famiglia: “I miei genitori sono stati grandi insegnanti di professionalità<br />

e serietà, mi hanno fatto fare la famosa gavetta nonostante il ruolo di figlia. Oggi li ringrazio,<br />

anche se confesso che all’inizio avrei sperato in qualche sconto”. Sorridente, attiva,<br />

è diventata negli anni anche una globe trotter di sfilate e appuntamenti internazionali per<br />

scoprire le ultimissime tendenze. Barcellona, Berlino, Londra, Parigi, Copenaghen, sempre a<br />

caccia di “chicche” da importare per la clientela più esigente. <strong>La</strong> sua filosofia Non basta un<br />

bell’abito per essere eleganti. O meglio, l’abito deve essere un’estensione <strong>della</strong> personalità.<br />

Un pensiero che è stato portato all’interno di Mb Circle e che sta dando ottimi risultati.<br />

MC n° 72<br />

51


MC n° 72<br />

Focus<br />

Il mondo in rosa<br />

Ma chi l’ha detto<br />

che sono<br />

il sesso debole<br />

di Simona Calvi<br />

Oramai sono dappertutto. E soprattutto reggono meglio rispetto<br />

agli uomini durante i periodi di crisi. A dirlo sono i numeri<br />

Questione di cellule Forse, ma non solo<br />

52


MC n° 72<br />

Focus<br />

D<br />

ietro un grande uomo c’è sempre una grande<br />

donna. Un detto popolare. Dietro una grande<br />

donna, invece, spesso non c’è proprio nessuno.<br />

Fa da sola e lo fa anche bene. Senza scomodare antichi e<br />

frustri ritornelli femministi, sono i numeri a raccontare<br />

come se la sta cavando l’universo “in rosa”. E le cifre<br />

raccontano una storia molto diversa dagli stereotipi,<br />

modelli vincenti che stanno attraversando anche con<br />

maggiore successo rispetto ai colleghi uomini la crisi del<br />

momento. Questione di cellule Di millenni di cultura che<br />

le voleva unicamente spose e madri assimilati nel corso<br />

del tempo Forse. Ma forse soltanto la voglia di farcela<br />

e di dimostrare che pari opportunità non dovrebbe<br />

più essere una categoria, ma soltanto due parole. Ma<br />

partiamo dai numeri. Li ha elaborati, in occasione dell’8<br />

marzo, la Camera di Commercio di <strong>Monza</strong> e Brianza. Si<br />

parla di lavoro e si parla di una Brianza che si colloca al<br />

primo posto tra le Province lombarde per imprenditoria<br />

al femminile. Crescita è la parola magica. Rispetto al<br />

dicembre 2010, infatti, alla stessa data del 2011 il numero<br />

di aziende con titolare donna è aumentato del 2,3%.<br />

Un balzo in avanti più significativo persino rispetto a<br />

Milano, ferma al 2,1% e a Varese con l’1,6%. Ma c’è di più.<br />

Sul territorio di <strong>Monza</strong> e Brianza è “rosa” un’impresa<br />

su 5. Un bel record che, declinato nel concreto, significa<br />

6.363 donne titolari di imprese individuali attive che<br />

a loro volta rappresentano il 19% del totale dei titolari<br />

di imprese individuali. Andando per settore si scopre<br />

54


Focus<br />

poi che la maggior parte si è specializzata nell’offerta di<br />

servizi. È la quasi totalità, con un 84,7%. Nel dettaglio<br />

il settore numericamente più significativo è quello del<br />

commercio, sia all’ingrosso sia al dettaglio, per un totale<br />

di 2.369 imprese (con una crescita dello 0,5%), seguito<br />

da quello delle attività manifatturiere. Su questo fronte<br />

sono ben 629 le “capitane d’industria”, aumentate dello<br />

0,6% rispetto al 2010. E basta dare un’occhio ai grafici per<br />

scoprire che non ci sono settori da cui le donne risultino<br />

escluse o lontane.<br />

Si va dalle riparazioni di auto<br />

e moto all’edilizia, dai servizi<br />

di ristorazione alle imprese a<br />

carattere scientifico e di ricerca.<br />

L’innovazione, in altre parole, è<br />

donna. In crescita significativa è<br />

poi risultato il settore dei servizi<br />

di alloggio e ristorazione. Qui,<br />

se si considera soprattutto il<br />

momento economico, l’aumento<br />

è da record: il 10% di cui il<br />

Imprenditoria rosa<br />

la top 4 delle Province lombarde più “vivaci” nell’ultimo anno<br />

Province 31.12.2011 31.12.2010<br />

MONZA<br />

E BRIANZA<br />

6.363 6.217 2,3%<br />

MILANO 25.470 24.946 2,1%<br />

VARESE 7.538 7.419 1,6%<br />

COMO 4.930 4.875 1,1%<br />

LOMBARDIA 93.395 92.368 1,1%<br />

Variazione %<br />

31.12.2011 -<br />

31.12.2010<br />

MC n° 72<br />

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi <strong>della</strong> Camera di Commercio di <strong>Monza</strong> e Brianza su dati Registro imprese<br />

55


Focus<br />

Incidenza percentuale delle titolari donne sul totale dei titolari di imprese<br />

individuali attive nei comuni <strong>della</strong> Brianza al 31 dicembre 2011<br />

Oltre il 21%<br />

Tra il 19% e il 21%<br />

Tra il 17% e il 19%<br />

Fino al 17%<br />

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi <strong>della</strong> Camera<br />

di Commercio di <strong>Monza</strong> e Brianza su dati<br />

Registro imprese<br />

MC n° 72<br />

7% rappresentato da imprese con titolare donna.<br />

“In Brianza – spiega Mina Pirovano, presidente del<br />

Comitato per l’imprenditoria femminile <strong>della</strong> Camera<br />

di Commercio - stiamo assistendo nell’ultimo anno ad<br />

un eccezionale incremento delle imprese al femminile,<br />

che raddoppia la performance annuale delle imprese<br />

femminili in Lombardia, e supera anche la variazione<br />

annuale di Milano. Significa che le donne hanno voglia<br />

di fare e di fare impresa. Una vivacità che genera a sua<br />

volta occupazione e di cui beneficia l’intero sistema<br />

economico”. Un andamento positivo che si conferma<br />

anche dalle iscrizioni alla stessa Camera di Commercio:<br />

nell’arco del 2011 le nuove imprese con una donna al<br />

comando iscritte al registro sono state 755, per lo più<br />

nel comparto servizi (483), commercio (197), alloggio e<br />

ristorazione (56), con un saldo d’ufficio in positivo di<br />

ben 178 imprese. Il ché significa che tra quelle esistenti e<br />

56


Focus<br />

quelle chiuse durante l’anno, quelle appena nate hanno<br />

garantito comunque il permanere del segno più.<br />

Ciò non significa, naturalmente, che sia tutto rose e fiori.<br />

Le imprese chiuse nel corso dell’anno appena concluso,<br />

sempre con titolare donna, sono state comunque 577.<br />

<strong>La</strong> categoria più colpita, quella del commercio, seguita<br />

dal manifatturiero.<br />

Spostando la visuale, viene da porsi però una domanda:<br />

a fronte di questa vitalità e vivacità femminile, cosa<br />

ricevono in cambio le donne in termini di servizi Anche<br />

su questo versante <strong>Monza</strong> e la Brianza rappresentano<br />

una realtà abbastanza interessante, con situazioni senza<br />

alcun dubbio di eccellenza. È dove probabilmente i<br />

servizi sono migliori che riescono a fiorire anche imprese<br />

vincenti. O almeno dovrebbero. “Certo è – precisa Mina<br />

Pirovano - che a fronte di una crescente partecipazione<br />

Mammafit<br />

Mamma sì, ma sempre<br />

in forma<br />

È una delle iniziative che stanno avendo<br />

maggiore successo. Confermato anche per<br />

il 2012 Mammafit, il corso di ginnastica nato<br />

a New York e dedicato alle neo mamme. Il<br />

corso consiste in esercizi di allungamento e<br />

tonificazione con l’uso del passeggino. Un mix<br />

di classico allenamento e ricondizionamento<br />

dei muscoli dopo il parto. Le mamme che<br />

partecipano ai corsi con i loro bambini<br />

aumentano non solo il livello di energia, ma<br />

anche il buon umore oltre, naturalmente, la forma<br />

fisica. Quest’anno la novità è l’introduzione di<br />

corsi gratuiti per le donne rientrate al lavoro.<br />

L’appuntamento è tutti i sabati, a partire dal 14<br />

aprile, al Parco di <strong>Monza</strong>. <strong>La</strong> quota di iscrizione<br />

annuale è di 40 euro. Partirà invece il 4 aprile<br />

il corso monosettimanale e bisettimanale, che<br />

si terrà invece mercoledì e venerdì dalle 10,30<br />

alle 11,30. Per le iscrizioni effettuate prima del<br />

24 marzo, è stato inoltre previsto uno sconto<br />

di 20 euro. “Il percorso di Mammafit – spiega<br />

Martina Sassoli, assessore alle Pari opportunità –<br />

si inserisce nel contesto dei servizi a favore <strong>della</strong><br />

conciliazione del tempo libero, <strong>della</strong> famiglia e<br />

<strong>della</strong> tutela e benessere <strong>della</strong> donna. Oltre ad<br />

essere un momento aggregativo, costituisce<br />

uno strumento importante di difesa anche dalle<br />

patologie legate al post – partum”. Per la preiscrizione<br />

è possibile visitare l’indirizzo internet:<br />

http://www.mammaf.it/location/monza e<br />

versare la rispettiva quota. Per informazioni<br />

è possibile scrivere all’indirizzo mail: info@<br />

mammafit.it.<br />

MC n° 72<br />

57


MC n° 72<br />

Focus<br />

<strong>della</strong> donna al lavoro e a un progressivo prolungamento<br />

<strong>della</strong> sua vita lavorativa, occorre ripensare i modelli<br />

organizzativi e culturali <strong>della</strong> nostra società”. In una<br />

parola aiuto e servizi. Una rete di sussidiarietà capace di<br />

rispondere alle esigenze di donne che accanto alla vita<br />

professionale attiva hanno, come nella maggior parte<br />

dei casi, anche una vita famigliare. Non a caso, alcuni<br />

mesi fa, Comune (assessorato alle Pari opportunità) e<br />

Camera di Commercio hanno unito le forze conducendo<br />

uno studio per introdurre sul territorio il ticket di<br />

conciliazione, una sorta di voucher sociale per bilanciare<br />

vita professionale e famigliare. “È una soluzione<br />

che in modo innovativo cerca di unire pubblico e<br />

Donne titolari di imprese individuali attive in provincia di <strong>Monza</strong> e Brianza<br />

Settori di attività economica<br />

4° trimestre<br />

2011<br />

Agricoltura, silvicoltura pesca 153 4,1%<br />

Industria 804 1,9%<br />

di cui<br />

Attività manifatturiere 629 0,6%<br />

Costruzioni 171 6,9%<br />

Servizi 5.390 2,9%<br />

di cui<br />

privato, soddisfando altresì bisogni riconosciuti come<br />

meritevoli. Accanto al ticket, inoltre fino al 31 maggio,<br />

è stata attivata anche la Dote Conciliazione, un voucher<br />

di mille euro da erogare alle aziende di <strong>Monza</strong> e<br />

Brianza che assumeranno madri escluse dal mercato del<br />

lavoro o in condizioni di precarietà lavorativa”. Perché<br />

naturalmente l’altra faccia delle imprese in rosa, sono<br />

le lavoratrici colpite dalla crisi. Basta dare un’occhiata<br />

a quel che sta accadendo nell’area del Vimercatese,<br />

territorio colpito più di altri dalle difficoltà del momento.<br />

Il caso di Bames (ex Celestica) parla da solo: circa 500<br />

dipendenti, fra cui moltissime donne, a rischio. Ed è<br />

soltanto un esempio. Accanto a realtà di questo genere,<br />

poi, non bisogna dimenticare le<br />

Variazione %<br />

31.12.2011<br />

31.12.2010<br />

difficoltà per così dire “normali”<br />

di inserimento e carriere nel<br />

mondo del lavoro. Che esistono<br />

ancora e che trasformano<br />

gli esempi positivi in vere e<br />

proprie conquiste. E dire che<br />

l’altra metà del cielo oramai è<br />

un vero esercito. Solo i dati di<br />

<strong>Monza</strong> parlano infatti di 63.969<br />

Commercio all'ingrosso e al dettaglio;<br />

riparazione di autoveicoli e moto<br />

2.369 0,5%<br />

Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 450 10,0%<br />

Attività immobiliari 100 4,2%<br />

Attività professionali, scientifiche e tecniche 310 8,4%<br />

Imprese non classificate 16 -61,0%<br />

Totale 6.363 2,3%<br />

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi <strong>della</strong> Camera di Commercio di <strong>Monza</strong> e Brianza su dati Registro imprese<br />

58


Focus<br />

donne (su circa 120mila abitanti) e fra questa la gran<br />

parte in età lavorativa: il 57,2% è compresa fra i 40 e i<br />

59 anni di età, mentre il 26,1% tra i 30 e i 39. Altro dato<br />

significativo è quello delle donne capofamiglia. Secondo<br />

l’ultimo rilevamento dell’ufficio Statistica del Comune,<br />

infatti, le capofamiglia sono 18.752 e quelle invece<br />

capofamiglia con almeno un figlio 5.627. Per la cronaca<br />

Racconti di donna<br />

L’altra metà <strong>della</strong> cultura<br />

tra laureate e diplomate si arriva a circa il 42% anche<br />

se l’investimento nella formazione è un trend dato in<br />

costante rialzo. Discorso un po’ diverso vale invece<br />

per le donne di origine straniera che, lo scorso anno<br />

nella sola <strong>Monza</strong>, hanno toccato quota 6.762. Circa un<br />

terzo lavora come collaboratrice domestica, ma un altro<br />

terzo è casalinga, il ché significa senza un’occupazione.<br />

Un fenomeno che, al di là dell’incidenza in alcuni casi<br />

<strong>della</strong> cultura, è altamente comprensibile considerata<br />

spesso la scarsa conoscenza <strong>della</strong> lingua e le difficoltà<br />

di accesso al mondo del lavoro. Un altro universo per<br />

cui occorre studiare e fornire servizi adeguati. Per<br />

tornare ad esempi positivi e per tracciare una mappa<br />

È giunta alla sua quarta edizione e<br />

quest’anno associerà il proprio nome a<br />

quello dell’iniziativa “Slancio”, progetto<br />

<strong>della</strong> cooperativa <strong>La</strong> Meridiana, per<br />

realizzare un centro di assistenza per i<br />

malati in stato vegetativo. Racconti di<br />

donna torna a calcare le scene. Una<br />

rassegna teatrale, ma non solo, dedicata<br />

al protagonismo femminile. Un omaggio<br />

al ruolo <strong>della</strong> donna nella storia, nella<br />

letteratura, nella musica, un’avventura ricca<br />

di emozioni, sogno, passione, disperazione<br />

ed ironia. Il primo spettacolo, il 4 marzo,<br />

sarà “Andando, Vivendo”, coinvolgente<br />

viaggio musicale attraverso le epoche e<br />

gli stili. A seguire, l’11 marzo, toccherà a<br />

“Era ora”, una divertente commedia per<br />

scoprire i pensieri più nascosti, più sottili e<br />

più comici di due perfetti sconosciuti che<br />

si incontrano per caso. Il 18 marzo sarà di<br />

scena, invece, “Norma 44”, testo di Dacia<br />

Maraini, dramma ambientato ai tempi<br />

dell’Olocausto. Il 25 marzo chiusura con<br />

un classicissimo: la Locandiera di Goldoni.<br />

L’intreccio magnifico che vede al proprio<br />

centro la figura di Mirandolina, donna<br />

allegra, intraprendente e decisamente<br />

moderna. Gli spettacoli del 4 e del 18 marzo<br />

saranno preceduti, alle 20, dagli aperitivi<br />

con l’artista, mentre il 4 marzo il Circolo<br />

arti figurative presenterà le opere <strong>della</strong><br />

mostra intitolata “Universo Donna”. Il 18<br />

marzo l’artista padovana Federica Varotto<br />

presenterà la mostra Federica “White<br />

Shadow”. Informazioni: ingresso libero su<br />

prenotazione. Presso Teatrino di Corte di<br />

Villa Reale, viale Brianza. Orario di inizio<br />

spettacolo: 21. Il ritiro dei biglietti può essere<br />

effettuato allo Sportello giovani di piazza<br />

Carducci o con prenotazione all’indirizzo<br />

mail: giovani5@comune.monza.it.<br />

interessante di come se la passano le donne che hanno<br />

deciso di investire su di sé, vale riprendere lo studio<br />

di CamCom che fotografa anche i Comuni più “rosa”,<br />

quelli dove il peso percentuale delle donne imprenditrici<br />

è più significativo rispetto alla media provinciale. In<br />

totale sono 24 – su 55 -, il ché fa ben sperare, e in testa<br />

ci sono Villasanta, Vimercate e Biassono. È qui che si<br />

concentrano le percentuali più alte rispettivamente con<br />

il 24,6, il 24,1 e il 23,4%. u<br />

MC n° 72<br />

59


Brianzoli da esportazione<br />

Elvira Parravicini<br />

<strong>La</strong> migliore Medicina:<br />

L’amore per i pazienti<br />

di Greta <strong>La</strong> Rocca<br />

<strong>La</strong> dottoressa di Seregno ha progettato alla Columbia University il primo<br />

Hospice neonatale degli Stati Uniti: una struttura che assiste i neonati<br />

affetti da malattie incurabili<br />

MC n° 72<br />

“Da grande, voglio aiutare gli altri”. Così<br />

raccontava Elvira Parravicini fin dai tempi<br />

in cui sedeva sui banchi di scuola. Da lì<br />

al lavoro come Assistant Professor alla Columbia<br />

University il passo è stato breve. Un percorso naturale,<br />

dove tutto accadeva così come lei desiderava. Un<br />

destino segnato, un sogno che è diventato realtà. <strong>La</strong><br />

dottoressa di Seregno ha progettato in America il<br />

primo Hospice neonatale alla Columbia University,<br />

una struttura che assiste i neonati affetti da malattie<br />

incurabili. Un’esperienza umana così toccante quanto<br />

difficile. Nel raccontare il suo percorso professionale<br />

traspare tutto l’amore che nutre per i bambini e non<br />

risparmia un appunto alla medicina made in Usa: “Là<br />

c’è troppo tecnicismo e poca umanità”.<br />

Quando decise che avrebbe fatto il medico<br />

Erano gli anni del liceo e, parlando con alcuni amici,<br />

decisi che avrei scelto una professione che mi avrebbe<br />

permesso di aiutare gli altri. Pensai di diventare<br />

un’assistente sociale, mentre Nadia, la mia amica del<br />

cuore, voleva diventare fisioterapista. Quando, però,<br />

incontrammo un amico, una persona importante a cui<br />

entrambe guardavamo con molta stima, già medico<br />

da qualche anno, cambiammo idea e decidemmo di<br />

iscriverci a medicina.<br />

Perché la decisione di lasciare l’Italia e di trasferirsi<br />

in America<br />

Non è stata una decisione a tavolino. Su suggerimento<br />

di alcuni amici feci un concorso per una borsa di<br />

studio per un anno di training negli Usa e, con mia<br />

grande sorpresa, la vinsi. Nel 1986 mi trovai a New<br />

York alla Columbia University dove attualmente sono<br />

Assistant Professor. Fu per me una grande occasione,<br />

frequentavo l’anno di specializzazione in neonatologia<br />

all’Università di Milano e ho avuto la possibilità<br />

di conoscere la realtà americana. Alla fine del 1986<br />

tornai in Italia e lavorai con molta passione per otto<br />

anni all’Ospedale di <strong>Monza</strong> partecipando ad una<br />

60


Brianzoli da esportazione<br />

missione di Avsi, organizzazione non governativa,<br />

supportata dal ministro degli Affari esteri. Qualche<br />

anno più tardi, ricevetti una proposta dagli Stati Uniti:<br />

ero aiuto - neonatologo all’ospedale di <strong>Monza</strong> e molto<br />

felice del mio lavoro, ma decisi di sostenere gli esami<br />

per ottenere l’abilitazione per lavorare in America: li<br />

superai brillantemente e ricevetti un’offerta di lavoro.<br />

Feci un anno di residency al New York Hospital e poi<br />

fui assunta alla Columbia University.<br />

Quanto e come è diverso il campo <strong>della</strong> medicina<br />

all’estero<br />

Io ho la fortuna di lavorare in una delle più importanti<br />

università americane. Gli studenti <strong>della</strong> Medical<br />

School, una volta terminati gli studi, sono dei bravi<br />

medici, che hanno già visitato i pazienti. Qui il training<br />

è molto importante: i professori sono molto sensibili al<br />

lato “pratico” di questa professione, l’apprendimento<br />

è molto importante, gli studenti sono affiancati<br />

quotidianamente nel loro percorso di crescita. Tuttavia<br />

il corso di laurea di quattro anni alla Medical School<br />

ha un costo che varia dai 20mila ai 60mila dollari<br />

l’anno. L’insegnamento, invece, è fortemente tecnico,<br />

manca la motivazione umana. È quello che, forse, oggi<br />

sta accadendo anche in Europa: viene meno il senso di<br />

umanità e carità che devono essere invece i valori alla<br />

base <strong>della</strong> medicina.<br />

Quando ha deciso di dedicarsi ai bambini<br />

<strong>La</strong> mia prima guida fu il mio professore di Patologia<br />

medica, il professor Fiorelli. Quando sostenni l’esame<br />

con lui, mi disse: “Lei, con la sua faccia, può solo<br />

fare Pediatria...”. Inoltre, volevo lavorare con la mia<br />

MC n° 72<br />

61


Brianzoli da esportazione<br />

amica Nadia, tuttavia Ostetricia non mi piaceva, ma<br />

presto scoprii che questo campo aveva tanti aspetti in<br />

comune con la Neonatologia. Infine, io amo tantissimo<br />

i bambini: questa passione è stata la leva che mi ha<br />

portato a scegliere questa specializzazione.<br />

Fra le sue esperienze c’è anche la Nigeria. Cosa<br />

ricorda e cosa ci può raccontare<br />

L’Africa è un continente profondamente diverso.<br />

È stata un’esperienza tanto difficile quanto importante:<br />

ho capito quanto le cure mediche possano rivelarsi<br />

inutili se non si studia anche la cultura locale.<br />

Ho capito che la medicina deve essere personalizzata:<br />

deve esserci anche una componente umana che<br />

permette di capire e scegliere una cura adeguata per<br />

ogni popolo e paziente.<br />

Com’è nato il progetto di dedicare un hospice ai<br />

neonati<br />

Alla Columbia University lavoro in un team di<br />

diagnosi prenatale e molte volte ho avuto l’occasione<br />

di incontrare mamme che aspettavano bambini<br />

affetti da malattie incurabili, questa situazione<br />

metteva spesso a disagio i neonatologi, soprattutto i<br />

più giovani. Il training in neonatologia è incentrato<br />

sulla rianimazione: “In questi casi, che cosa fai” mi<br />

chiedevano i residents e fellows, i tirocinanti. Capivo<br />

che il disagio era diffuso, sembrava che noi medici<br />

non avessimo in questi casi più nessun potere. Si può<br />

chiamare l’assistente sociale, il prete o il rabbino, ma<br />

il medico cosa può fare Sentivo che io, come medico,<br />

avevo il desiderio di prendermi cura di questi pazienti,<br />

anche se la loro vita sarebbe durata solo cinque minuti.<br />

Mi sono offerta di prendermi cura di loro e ho capito<br />

che quello di cui avevano bisogno era un trattamento<br />

medico e infermieristico che gli permettesse di godere<br />

di quei pochi giorni, ore o minuti di vita. L’abbiamo<br />

chiamato “comfort care”, un trattamento il cui obiettivo<br />

è il comfort del paziente.<br />

Un progetto delicato e unico al mondo: è stato<br />

difficile svilupparlo<br />

Per niente, al contrario ho incontrato diverse infermiere<br />

e assistenti sociali felici di aiutarmi. Vengono prima<br />

MC n° 72<br />

62


identificati i candidati, bambini con una diagnosi di<br />

patologia letale o in fase terminale. Perché un bambino<br />

si senta “comfortable”, deve essere accolto, il reparto<br />

deve essere aperto ai genitori, ai parenti o amici <strong>della</strong><br />

famiglia. Ogni paziente deve sentirsi a suo agio, deve<br />

poter essere tenuto in braccio o avvolto nelle coperte<br />

o, se piccolissimo, nell’incubatrice. Non deve sentire<br />

fame o sete, per cui deve poter mangiare o essere<br />

idratato adeguatamente. Infine nessun neonato deve<br />

soffrire, il dolore deve essere sempre valutato e può<br />

essere sempre trattato efficacemente.<br />

Che cosa rappresenta per lei quest’esperienza, anche<br />

dal punto di vista umano<br />

Un grande dono, ho imparato tanto in termini di<br />

umanità da queste famiglie. Capisco veramente cosa<br />

vuol dire essere padre e madre e darsi per l’amore dei<br />

propri figli.<br />

Ricorda un episodio o una particolare situazione che<br />

le è rimasta nel cuore<br />

Sì, la nascita di due gemelline siamesi, una delle<br />

esperienze più commoventi dei miei 30 anni di<br />

professione medica. Un giorno mi hanno chiamata<br />

per parlare con una coppia di genitori, ricordo che<br />

erano molto giovani, avevano sedici anni. Durante la<br />

diagnosi prenatale, avevano scoperto che si trattava<br />

di due gemelline siamesi, molto piccole, attaccate per<br />

il torace, con un cuore solo. Abbiamo fatto indagini<br />

ultrasonografiche, la risonanza magnetica.<br />

Abbiamo chiamiamo i cardiologi e i cardiochirurghi<br />

per un consulto, ma il risultato era terribile, non si<br />

poteva fare nulla dal punto di vista chirurgico dopo<br />

la nascita, il cuore presentava delle malformazioni<br />

gravissime e non esisteva un modo per correggerle.<br />

Mentre aspettavamo la nascita, la mamma stava<br />

sviluppando una pre-eclampsia e le bambine sono<br />

state fatte nascere premature, alla 29esima settimana:<br />

è stato necessario, altrimenti anche la madre sarebbe<br />

morta. Alcune ostetriche sussurravano che sarebbe<br />

stato meglio abortire, i resident di Pediatria erano<br />

pronti a fotografare l’evento perché, forse, non ne<br />

avrebbero visto un altro nel corso <strong>della</strong> loro carriera.<br />

Era una situazione molto triste. Quando le bambine<br />

sono nate erano bellissime, unite per il torace,<br />

abbracciate, respiravano appena. Il padre, un ragazzino,<br />

mi chiese: “Posso tenerle in braccio”. “Certo” risposi<br />

e ci affrettammo ad avvolgerle in un panno caldo.<br />

Il giovane padre le cullava e, poiché respiravano<br />

debolmente, sussurrava molto teneramente: “Non<br />

abbiate paura”.<br />

È stato un momento molto commovente.<br />

Lei è nata a Seregno. Che ricordi ha di questa terra<br />

Cose le manca di più dell’Italia<br />

Ho ricordi meravigliosi. Ho sempre avuto in casa mia,<br />

prima in Africa e poi a New York, tre fotografie: un<br />

paesaggio <strong>della</strong> valle del <strong>La</strong>mbro con la neve, un’alba<br />

sul lago di Pusiano e un tramonto sulle Alpi come<br />

si vedono dalla Brianza. Torno una volta l’anno per<br />

incontrare mia mamma e dell’Italia in generale mi<br />

mancano il cibo e le Dolomiti. u<br />

MC n° 72<br />

63


Sport & Dintorni<br />

Davide Erba<br />

le donne<br />

sono loro il bello<br />

del calcio<br />

di Alberto Terraneo<br />

Il 31enne, amministratore unico nonché azionista di riferimento <strong>della</strong><br />

Stonex Europe, ha investito nella storica società <strong>della</strong> Fiammamonza<br />

perché “ha trovato un ambiente sereno e composto da persone<br />

operative animate dalla grande passione”<br />

MC n° 72<br />

Un uomo che crede nelle donne. Anche e soprattutto<br />

in quelle che giocano a pallone. Un investimento<br />

nel calcio femminile, in un momento certo non<br />

propizio, “perché mi piacciono le logiche differenti<br />

rispetto al maschile, perché l’ambiente è più sereno,<br />

composto da molte persone operative che lavorano<br />

per passione, senza compensi, in modo genuino”. <strong>La</strong><br />

passione per il calcio l’ha assorbita da nonno Ubaldo,<br />

tifosissimo del <strong>Monza</strong>.<br />

Il gusto per le sfide invece è quello tipico dei brianzoli<br />

doc. “Parla poco, guarda molto e con gli occhi dice<br />

tutto”, lo descrivono così le persone che lavorano al<br />

suo fianco. Davide Erba, 31 anni, è già imprenditore<br />

di successo nonostante la giovane età. Amministratore<br />

unico nonché azionista di riferimento <strong>della</strong> Stonex<br />

Europe srl, tra i leader internazionali nel settore degli<br />

strumenti di misurazione, conoscitore dei mercati<br />

dell’Estremo Oriente dove ha saputo innovarsi e<br />

restare al passo coi tempi. Ma il suo cuore è sempre<br />

pulsato dove è nato. “E allora, pensandoci, mi sono<br />

detto: devo restituire al territorio almeno una parte<br />

di ciò che questa gente, questa terra, mi hanno saputo<br />

dare”. Uno sguardo al panorama sportivo e gli occhi<br />

sono caduti sulla Fiammamonza. Sempre calcio,<br />

come da tradizione di famiglia, ma femminile. Donne<br />

che corrono dietro un pallone. Il top in Brianza,<br />

uno scudetto vecchio di nemmeno dieci anni e un<br />

campionato eccellente in corso in serie A2. Quando si è<br />

presentato ufficialmente in veste di nuovo presidente,<br />

pochi giorni prima di Natale, ha parlato chiaro. “Della<br />

Fiamma ci ha colpiti l’etica, la dedizione <strong>della</strong> famiglia<br />

Ceraso. E poi vogliamo dare un segnale al territorio<br />

affinché le aziende locali tornino ad investire nello<br />

sport”. <strong>La</strong> sua azienda vanta legami consolidati col<br />

Milan ed è stata accanto alla Yamaha nel mondiale<br />

Superbike. Quando gli Aironi Viadana hanno scelto<br />

<strong>Monza</strong> per disputare tre partite di Heineken Cup di<br />

rugby, hanno trovato nella Stonex un partner fidato.<br />

64


I protagonisti<br />

Una filosofia in controtendenza, un dare senza dover<br />

necessariamente ricevere qualcosa in cambio.<br />

Al suo fianco ha voluto uno staff di persone giovani.<br />

I due vicepresidenti sono Gianluca Rossi e Gianni<br />

Racchetti, figure abituate a muoversi nel settore<br />

dell’imprenditoria. Immergersi in un mondo di<br />

donne non lo ha spaventato. Anzi. “Voglio assicurare<br />

tranquillità economica e manageriale alla società.<br />

Faremo investimenti importanti per portare a <strong>Monza</strong><br />

atlete di alta qualità. Abbiamo un piano quinquennale,<br />

vogliamo tornare in A nel giro di un paio d’anni e<br />

puntare subito allo scudetto”. Proclami che sanno di<br />

promesse. Come primo passo, sul sito internet <strong>della</strong><br />

sua azienda ha messo l’annuncio <strong>della</strong> partnership<br />

<strong>della</strong> Fiammamonza. Nell’elenco, compare proprio<br />

sotto quella col Milan e appena sopra quella con la<br />

Yamaha. Qualche brivido lo fa venire. Magari anche<br />

qualche sogno. E, per chi arriva da un paese straniero,<br />

c’è tanto di presentazione in inglese. “Questa società,<br />

per la storia che ha, merita un lustro di livello<br />

internazionale”. E pensare che, quando Reno Ceraso<br />

MC n° 72<br />

65


Sport & Dintorni<br />

IL PIANETA FIAMMA<br />

Dei dieci allenatori che hanno guidato la<br />

Fiammamonza dal 1970 ad oggi, quattro<br />

sono donne: Mariangela Bonanomi, Jana<br />

Novakova, Nazzarena Grilli e Liliana Paggi.<br />

Fra gli uomini, il clamore maggiore lo offrì la<br />

presenza del direttore di Tuttosport Giancarlo<br />

Padovan che nella stagione 2002-2003 vestì il<br />

ruolo di assistente di Raffaele Solimeno.<br />

Nel 2001 la Fiammamonza tesserò una<br />

giocatrice brasiliana, Milène Domingues,<br />

nota soprattutto perché moglie di Ronaldo,<br />

allora nelle file dell’Inter. Il suo arrivo in<br />

biancorosso stimolò la curiosità dei tifosi e dei<br />

media di tutto il mondo. L’avventura terminò<br />

pochi mesi più tardi, quando il Fenomeno si<br />

trasferì al Real Madrid. Ronaldinha, come<br />

venne soprannominata, più che un valore<br />

aggiunto si rivelò un peso economico difficile<br />

da sostenere.<br />

In occasione <strong>della</strong> partita del 6 maggio 2006,<br />

decisiva per lo scudetto, il “Sada” si riempì<br />

come ai vecchi tempi del “Borussia <strong>della</strong><br />

Brianza”. Per sostenere le ragazze arrivarono<br />

anche gli Ultras<br />

del Calcio <strong>Monza</strong>.<br />

<strong>La</strong> Fiamma vinse<br />

4-2, pochi giorni<br />

più tardi un<br />

immenso murales<br />

tutt’ora presente<br />

sulla recinzione<br />

d e l l ’ i m p i a n t o<br />

sportivo sintetizzò<br />

la forza di quella squadra: “Testa, cuore,<br />

gambe e umiltà: mai nessuno ci fermerà”.<br />

Per la prima volta nella sua storia, nel<br />

2006 la Fiamma valicò le frontiere italiane<br />

per disputare una partita valida per una<br />

competizione internazionale. <strong>La</strong> vittoria dello<br />

scudetto diede alle biancorosse la possibilità<br />

di disputare la Uefa Women’s Cup, una sorta<br />

di Champion’s League in rosa. L’avventura<br />

si fermò al primo turno, ma le biancorosse<br />

non sfigurarono affatto, battendo il Sarajevo<br />

(1-0), perdendo con le bielorusse del Vitebsk<br />

Universitet (1-0) e surclassando le lituane del<br />

Gintra Universitetas (3-0).<br />

MC n° 72<br />

66


Sport & Dintorni<br />

la fondò, nel 1970, lui non era nemmeno nato. Eppure,<br />

quando amministratori e tifosi hanno bussato alle sue<br />

porte per chiedere un aiuto, non ha declinato l’invito<br />

come tanti altri. Pazienza se il femminile non offre la<br />

visibilità di una squadra maschile professionistica.<br />

“Qui si trattava di aiutare una risorsa sportiva e<br />

sociale come la Fiamma - ricorda Erba - che ogni<br />

giorno crea aggregazione e socializzazione in decine<br />

di ragazze”. Il pizzico di professionismo che mancava,<br />

ce l’ha aggiunto lui. Uno sguardo particolare al settore<br />

giovanile, per rinfoltire e rinforzare quello che è il<br />

naturale bacino da cui attingere calciatrici. Un occhio<br />

di riguardo verso la prima squadra, puntando ad una<br />

campagna acquisti che, anche da un punto di vista<br />

mediatico, porti <strong>Monza</strong> al top. “Se il salto in serie A<br />

dovesse arrivare quest’anno di certo non ci tireremo<br />

indietro” assicura col sorriso sulle labbra. L’appetito,<br />

come recita un vecchio proverbio, vien mangiando.<br />

Nel suo caso, anche a livello sportivo. Dopo l’ascesa<br />

alla Fiamma, c’è già chi lo vede volto nuovo per<br />

il <strong>Monza</strong> Calcio. “Lo sport monzese, come quello<br />

italiano, attraversa un periodo di evidente crisi. È una<br />

semplice conseguenza dell’andamento dell’economia:<br />

le aziende destinano parte dei loro utili al marketing<br />

sportivo ed in questo momento molte imprese<br />

sono in pesante difficoltà”. <strong>La</strong> sua Stonex viaggia in<br />

controtendenza, forse anche per questo nei giorni<br />

scorsi si è incontrato con chi rappresenta la proprietà<br />

ed il management <strong>della</strong> società maschile. Nei primi<br />

incontri si è discusso di bilanci e potenziali sinergie.<br />

Perché il mondo del femminile, per la prima volta in<br />

Italia, potrebbe associarsi ad un <strong>Club</strong> maschile. “Se<br />

pensiamo ad altri paesi dell’Occidente, esistono club<br />

che hanno sia la divisione maschile che femminile.<br />

In Italia solamente il Verona e il Bardolino stanno<br />

attuando questo progetto di fusione. Ma la prospettiva<br />

è particolarmente interessante in termini di marketing<br />

sportivo, già solo si pensa che le donne rappresentano<br />

il 50% dei potenziali consumatori”.<br />

L’obiettivo, nascosto ma non troppo, è quello di<br />

racchiudere il mondo del pallone in un pacchetto<br />

completo. “Certo, ad oggi il calcio femminile è molto<br />

meno seguito del maschile, però a mio avviso acquisirà<br />

sempre più popolarità. Servirà tempo, e poi molto<br />

dipenderà da noi. Gli italiani si preoccupano sempre<br />

di quanto lo Stato e le istituzioni debbano dare a noi,<br />

perdendo di vista l’essere parte integrante di un sistema<br />

e di una comunità. Verso i quali, compatibilmente con<br />

le risorse di ciascuno, abbiamo l’obbligo morale di<br />

contribuire”. u<br />

MC n° 72<br />

67


Sport & Dintorni<br />

PAOLA BALCONI<br />

Quando il pallone<br />

si tinge di rosa<br />

di Alberto Terraneo<br />

L’ex calciatrice di Concorezzo, da settembre 2011, è l’unica rappresentante<br />

femminile dello staff tecnico dell’Inter Campus, un progetto internazionale<br />

che attraverso il gioco fa sorridere i bambini di tutto il mondo<br />

MC n° 72<br />

Datele un pallone e conquisterà il mondo. Potere<br />

del linguaggio universale del calcio, il gioco<br />

senza barriere. E chi l’ha detto che gol e rigori<br />

competono solo ai maschi Paola Balconi, 31 anni<br />

da Vimercate, è lì a dimostrare che esiste sempre<br />

l’eccezione a smentire la regola. Lei, la bambina che<br />

alle bambole preferiva la palla di cuoio, dal settembre<br />

del 2011 è l’unica donna presente nello staff tecnico<br />

di Inter Campus. <strong>La</strong> chiamano allena-educatrice, ai<br />

ragazzi insegna prima di tutto a diventare uomini,<br />

lasciando il sogno <strong>della</strong> vita da calciatore sullo<br />

sfondo. “Un’esperienza che mi ha permesso di non<br />

dare più nulla per scontato, di capire i reali valori<br />

<strong>della</strong> vita, di considerare un privilegio l’avere al mio<br />

fianco una famiglia che mi vuole bene” racconta<br />

ripassando nella mente le esperienze che l’hanno<br />

portata in giro per il mondo. Romania, Bosnia,<br />

Ungheria, Bulgaria, Marocco. Situazioni diverse,<br />

con la povertà a fare da comune denominatore e<br />

gli sguardi dei bambini illuminati alla vista di un<br />

pallone che cancella per qualche ora le loro paure.<br />

Farli giocare è il solo modo per entrare in simbiosi con<br />

loro. Quando poi vedono che con la palla ci sa fare, la<br />

diffidenza lascia spazio al divertimento. Ogni volta<br />

finalizzato ad un intervento sociale in cui utilizzare<br />

“l’attività di calcio come strumento educativo” come<br />

recita la mission di Inter Campus, la cui presidente<br />

è Carlotta Moratti, figlia del numero uno dell’Inter<br />

Massimo, e in cui figurano in veste di consiglieri<br />

anche gli ex giocatori Luis Figo e Francesco Toldo.<br />

Paola ci è arrivata un po’ per caso. Una conoscenza<br />

coltivata in università con Gianluca Andrissi,<br />

consulente tecnico di Inter Campus, e un diploma in<br />

massofisioterapia. Il resto l’ha fatto un amore innato<br />

per il calcio, coltivato fin da piccola e culminato<br />

con diciannove anni nella Fiammamonza dove ha<br />

68


vinto un po’ di tutto, scrivendo il proprio<br />

nome nella hall of fame <strong>della</strong> società di via<br />

Guarenti. Poi un pizzico di casualità, lo<br />

staff di Inter Campus alla ricerca di una<br />

figura femminile da inserire nella propria<br />

area tecnica e la scelta che ricade proprio<br />

su di lei. Perché sorride sempre, perché coi<br />

ragazzi ci sa fare, perché quella passione<br />

parla una lingua universale che va oltre<br />

sesso, età e provenienza. “Giocare con loro,<br />

allenarli, correre insieme dietro un pallone,<br />

li distrae dalla routine quotidiana”.<br />

E così per Paola, la vita si trasforma in un<br />

viaggio da una parte all’altra dell’Europa.<br />

Dalle macerie <strong>della</strong> Bosnia all’orfanotrofio<br />

<strong>della</strong> Romania, dove assieme ai piccoli<br />

ospiti prepara albero e presepe in vista<br />

del Natale. “Quello vero, non quello consumistico<br />

che viviamo qui in Italia. Ti scontri con una realtà<br />

diversa da quella in cui siamo immersi noi, i<br />

bambini ti raccontano i loro problemi, le loro storie,<br />

ti stringono e ti abbracciano, vorrebbero che tu non<br />

andassi via mai”. Per qualcuno di loro, diventa la<br />

seconda mamma. Per qualcuno, la mamma che non<br />

hanno mai avuto. Otto, dieci giorni al massimo, poi<br />

il campus finisce e arriva l’ora del rientro a casa.<br />

Almeno fino al prossimo viaggio. “Ma non è facile<br />

prendere e venir via. Ovunque sei, i bambini hanno<br />

gli stessi occhi, il medesimo desiderio di divertirsi.<br />

Quando sei in aereo e guardi dal finestrino, pensi<br />

solo a quanto sei fortunata”. Poi di nuovo a terra,<br />

nel tran tran <strong>della</strong> vita brianzola. Casa, università,<br />

studio, campo di calcetto. Nella testa, volti di bambini<br />

che come lei sorridono semplicemente correndo<br />

dietro a un pallone. Tra poco si riparte. Destinazione<br />

sconosciuta, valigia già pronta. L’importante è che ci<br />

sia un pallone. u<br />

Sport & Dintorni<br />

L’IDENTIKIT<br />

Nome: Paola<br />

Cognome: Balconi<br />

Età: 31 anni<br />

Residenza:<br />

Concorezzo<br />

Titolo di studio:<br />

<strong>La</strong>ureata in Scienze motorie<br />

Studi in corso: Iscritta al terzo anno di<br />

Osteopata<br />

Professione: Massofisioterapista in uno studio<br />

a Vimercate e componente dello Staff<br />

tecnico di Inter Campus<br />

Carriera sportiva: 271 presenze e 32 gol<br />

con la Fiammamonza, una stagione con la<br />

Vallassinese. Vanta numerose convocazioni<br />

per stage e tornei con la Nazionale Italiana<br />

Palmares sportivo: 1 Campionato Primavera,<br />

1 Scudetto e 1 Supercoppa Italiana, tutti<br />

con la squadra <strong>della</strong> Fiammamonza<br />

Curiosità: Attualmente, allena i Pulcini <strong>della</strong><br />

Concorezzese e partecipa al campionato<br />

Csi con la squadra del San Pio V. Nel 2010<br />

ha ricevuto dalla società Fiammamonza<br />

il Premio fedeltà intitolato allo storico<br />

mister biancorosso Fabrizio Levati. Nel<br />

2006 è stata una delle protagoniste del<br />

calendario realizzato dalla Divisione calcio<br />

femminile i cui proventi sono stati destinati<br />

in beneficienza all’Associazione italiana<br />

sclerosi multipla. Assieme a lei sono state<br />

ritratte le nipotine Beatrice e Caterina.<br />

Per lei lo sport…: “È stato ciò che mi ha<br />

insegnato a far parte di un gruppo, a<br />

condividere uno spazio, un obiettivo, una<br />

fatica. Il calcio mi ha fatto capire che non<br />

sei mai sola, né quando le cose vanno<br />

bene, né quando vanno male. E che<br />

nessuno ti regala nulla, perché niente può<br />

essere lasciato al caso”.<br />

MC n° 72<br />

69


Sport & Dintorni<br />

MOMOT<br />

MONZA-MONTEVECCHIA<br />

ECOTRAIL<br />

DI CORSA NELLA STORIA<br />

L’associazione monzese ridà vita alle emozioni <strong>della</strong> gara podistica a coppie<br />

made in Brianza: l’appuntamento è per domenica 27 maggio<br />

MC n° 72<br />

Il conto alla rovescia per la MOMOT è ormai<br />

scattato. Grazie al dinamismo del <strong>Monza</strong> Marathon<br />

Team – ed alla preziosa collaborazione <strong>della</strong><br />

Società alpinisti monzesi - il 27 maggio prossimo<br />

tornerà a vivere e ad appassionare gli amanti del<br />

podismo una storica competizione made in Brianza,<br />

che per l’occasione assumerà connotati nuovi e la<br />

denominazione di “<strong>Monza</strong> - Montevecchia ecoTrail”,<br />

in breve “MOMOT”.<br />

È una corsa agonistica a cronometro, riservata a<br />

150 coppie di atleti, che si svolgerà tra <strong>Monza</strong> e<br />

Montevecchia, lungo sentieri che attraversano il Parco<br />

Reale di <strong>Monza</strong>, il Parco dell’Alta Valle del <strong>La</strong>mbro e il<br />

Parco naturale <strong>della</strong> Valcurone.<br />

Riconosciuta ed inserita nel calendario ufficiale Fidal,<br />

MoMoT nasce sulle orme <strong>della</strong> <strong>Monza</strong> - Montevecchia,<br />

una gara classica del podismo brianzolo degli anni<br />

‘70 ed ‘80, rivisitata però in chiave più moderna, in<br />

particolare per il tracciato “trail”, prevalentemente<br />

su sentieri e sterrati, per la sua peculiarità “eco”<br />

ossia rispettosa dell’ambiente che attraversa e, come<br />

è nel Dna di ogni evento ideato e sostenuto dal<br />

<strong>Monza</strong> Marathon Team, per la natura benefica <strong>della</strong><br />

manifestazione.<br />

Non solo sport con MOMOT: agli iscritti sarà anche<br />

data la possibilità di visitare gratuitamente il Museo e<br />

Gara podistica a coppie<br />

“MONZA - MONTEVECCHIA ecoTRAIL”<br />

in breve “MoMoT”<br />

27 Maggio 2012 ore 09:30<br />

Tesoro del Duomo di <strong>Monza</strong> e gli Appartamenti Reali<br />

<strong>della</strong> Villa Reale.<br />

IL PERCORSO<br />

<strong>La</strong> gara prenderà il via alle 9,30 di domenica 27 maggio<br />

con lo start <strong>della</strong> prima coppia (a seguire partenze<br />

70


Sport & Dintorni<br />

ogni 20 secondi). I Comuni interessati dal percorso<br />

sono <strong>Monza</strong>, Vedano, Biassono, Triuggio (Canonica),<br />

Casatenovo, e Montevecchia.<br />

<strong>La</strong> distanza complessiva del tracciato non è per tutti,<br />

circa 32 chilometri con un dislivello positivo di circa<br />

700 metri ed un impegnativo “gran premio <strong>della</strong><br />

montagna” in prossimità dell’arrivo a Montevecchia.<br />

LA MISSIONE CHARITY<br />

I fondi raccolti con le iscrizioni (20euro/coppia e 200<br />

euro/squadra c.d. “sponsorizzata”) saranno devoluti<br />

integralmente a favore dell’Associazione Cancro Primo<br />

Aiuto Onlus (www.cpaonlus.org), che svolge attività<br />

di assistenza domiciliare e psicologica ai malati di<br />

tumore ed ai loro familiari da oltre 15 anni sul territorio<br />

lombardo. Saranno altresì devoluti a Cpa i contributi<br />

degli sponsor, al netto dei costi organizzativi.<br />

Se queste prime informazioni hanno stuzzicato la tua<br />

curiosità e voglia di correre, preparati: le iscrizioni<br />

apriranno il 12 marzo per le squadre “sponsorizzate” e<br />

il 19 marzo per tutte le altre squadre.<br />

Per maggiori info: info@momot.it u<br />

agenda Marzo 2012<br />

11 marzo<br />

Internazionale delle<br />

Due Perle (Portofino, 21km)<br />

Brescia Art Marathon (42-21-10km)<br />

Maratona e Maratonina<br />

di Colico (42-21km)<br />

18 marzo<br />

Maratona di Roma<br />

25 marzo<br />

Maratona di Barcellona<br />

5° Belluno-Feltre Run (30km)<br />

Maratona di Ferrara<br />

StraMilano (21km)<br />

7 aprile<br />

Two Oceans Marathon (Cape Town, 56km)<br />

9 aprile<br />

Brianza Double Classic 2012 (Besana)<br />

MC n° 72<br />

71


sarmede 2012<br />

Le immagini<br />

<strong>della</strong> fantasia<br />

Un sogno<br />

ad occhi aperti<br />

di Eleonora Villa<br />

<strong>La</strong> mostra dedicata all’illustrazione per l’infanzia non cessa<br />

di esercitare il suo fascino. Un viaggio suggestivo che quest’anno<br />

ha scelto come tema portante le misteriose Indie…


MC n° 72<br />

Arte, cultura, società<br />

73


Arte, cultura, società<br />

U<br />

n fascino che non tramonta mai e che anche<br />

quest’anno ha esercitato tutta la sua capacità<br />

di attirare giovanissimi e adulti. Le immagini<br />

<strong>della</strong> fantasia, inaugurata lo scorso 18 febbraio, si<br />

conferma come appuntamento immancabile nella<br />

programmazione culturale monzese. Una rassegna<br />

di opere nate dall’estro e dal genio degli artisti<br />

<strong>della</strong> scuola di Sarmede che non smette di stupire<br />

e suggestionare. Quest’anno, il tema, del resto, si<br />

prestava benissimo: le Indie misteriose fatte di<br />

elefanti maestosi, di giungle oscure e suggestive, di<br />

eleganti e ricchissimi marajà. Un luogo dove lasciarsi<br />

guidare, appunto, solo dalla fantasia. <strong>La</strong> rassegna ha<br />

visto 36 opere in mostra più la personale dedicata<br />

all’artista scelta quest’anno, Linda Wolfsgruber che<br />

ha incantato coni suoi lavori. Naturalmente come<br />

ad ogni edizione, la mostra è stata accompagnata<br />

da una serie di eventi che hanno visto coinvolte le<br />

biblioteche, i Comuni di <strong>Monza</strong> e di Brugherio e per<br />

la prima volta anche le scuole. Una serie di percorsi,<br />

di scoperte del patrimonio anche monzese, tutti<br />

però studiati a misura di bambino. E poi laboratori,<br />

incontri, letture. Insomma, un grande mondo<br />

racchiuso in un tratto di pennello. u<br />

MC n° 72<br />

74


MC n° 72<br />

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a cura di Luca Tommasi<br />

Arte, cultura, società<br />

Silvio Formichetti<br />

Quando la pittura<br />

è ricerca mistica<br />

Nelle sue opere l’assenza <strong>della</strong> forma non deriva da una furia iconoclasta,<br />

ma dall’impossibilità di raggiungere l’idea del divino lungo un percorso di immagini<br />

Il propulsore <strong>della</strong> pittura di Silvio Formichetti<br />

è la sua profonda fede, la sua ricerca mistica e<br />

contemplativa.<br />

Formichetti compie il suo tragitto pittorico nella tela<br />

alla ricerca <strong>della</strong> sua dimensione spirituale. Lo fa<br />

con i mezzi che ritiene più propri e, nel caso, con gli<br />

strumenti <strong>della</strong> pittura informale “classica”.<br />

Sicuramente l’action painting, l’informel e il<br />

nuclearismo italiano forniscono a Formichetti delle<br />

sperimentate modalità tecniche espressive. D’altra<br />

parte la contaminazione di generi e il nomadismo<br />

intellettuale degli anni Novanta hanno lasciato le<br />

mani libere in merito a tecniche, supporti, citazioni e<br />

invenzioni.<br />

Può darsi che alcune sue composizioni ricordino da<br />

vicino la pittura di Emilio Vedova e Jackson Pollock.<br />

È indubbio che abbia appreso da quegli artisti un codice<br />

linguistico. Uguale è il significante Sì, ma diverso è il<br />

significato. Diverse sono le premesse e le motivazioni.<br />

Contrariamente ad Emilio Vedova, la pittura di Silvio<br />

Formichetti non è frutto del “dramma di una velleità<br />

rivoluzionaria” che costringeva l’artista al “fare”,<br />

all’“agire”. L’incontro fisico con la materia non è, per<br />

Formichetti, scontro.<br />

Il suo fine non è politico, il suo gesto non è “collettivo”,<br />

ma individuale, privato quasi indecifrabile, se non<br />

all’artista stesso. Formichetti non arringa, non si rivolge<br />

all’esterno. L’artista cerca in se stesso il significato <strong>della</strong><br />

Chi è Luca Tommasi<br />

MC n° 72<br />

Luca Tommasi è nato a <strong>Monza</strong> nel 1972. È stato banditore e direttore <strong>della</strong> sede milanese di Finarte<br />

Casa d’aste. Attualmente, dirige uno spazio espositivo a due passi dal Duomo di <strong>Monza</strong> e conduce<br />

trasmissioni televisive dedicate al mercato dell’arte. Collabora da diversi anni con istituzioni<br />

italiane per l’organizzazione di mostre d’arte e attualmente riveste il ruolo di direttore artistico <strong>della</strong><br />

Galleria civica E. Mariani di Seregno. Ha all’attivo numerose pubblicazioni d’arte edite da primarie<br />

case editrici nazionali.<br />

76


Umiltà perduta 2003<br />

tecnica mista su carta 100 x 70<br />

Ed è subito sera 2003<br />

tecnica mista su carta 100 x 70<br />

vita, il rapporto con il soprannaturale.<br />

E con i suoi quadri mostra, a chi vuol essere coinvolto<br />

il proprio pathos interiore, la propria fatica esistenziale<br />

che prelude alla ricerca dell’Entità prima, del Bene<br />

Supremo.<br />

<strong>La</strong> sua pittura caotica è la trascrizione del travaglio<br />

spirituale dell’uomo che si rende conto <strong>della</strong> propria<br />

inadeguatezza al cospetto di Dio. Denota la fatica<br />

del genere umano nella ricerca <strong>della</strong> Verità. Ma come<br />

descrivere ciò che sovrasta l’umana comprensione Come<br />

potrebbe utilizzare i mezzi di una pittura squisitamente<br />

figurativa per rappresentare l’indecifrabile<br />

In Formichetti, l’assenza <strong>della</strong> forma non deriva<br />

da una furia iconoclasta, bensì dalla realizzazione<br />

dell’impossibilità di raggiungere l’idea del divino<br />

lungo un percorso di immagini.<br />

Il suo gesto istintivo oltrepassa i limiti <strong>della</strong> forma, la<br />

sua azione è rapida, il suo colore lucido e vibrante, una<br />

trascrizione automatica di impulsi inconsci dettata da<br />

una ricerca di Armonia e Verità.<br />

Sono tele che ci presentano uno spazio di coinvolgimenti<br />

emozionali e magnetici, battiti ritmici e convergenti<br />

verso un incorporeo centro del cosmo.<br />

Rara potenza pittorica, materie fortemente sconvolte,<br />

magma materico, caos segnico, disgregazione tonale,<br />

segni sovraeccitati.<br />

Reduce dalla partecipazione al Padiglione Italia <strong>della</strong><br />

Biennale di Venezia 2011, l’artista allestirà a giugno una<br />

personale nel Museo d’arte moderna e contemporanea<br />

di Bulgaria a Sofia. u<br />

MC n° 72<br />

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Tempo libero<br />

MOSTRE&EVENTI<br />

a cura di Chiara Bramati<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

5<br />

MILANO per tutto il mese<br />

MC n° 72<br />

<strong>Monza</strong> 10 marzo<br />

AVANTI IL PROSSIMO…<br />

Spettacolo di cabaret ad offerta libera il<br />

cui ricavato verrà devoluto all’associazione<br />

Gruppo Intervento Onlus.<br />

T. 02/26110199<br />

T. 392/9811220<br />

www.gruppointervento.org<br />

BRUGHERIO 27 marzo<br />

CAN CAN<br />

ROBERT MAPPLETHORPE<br />

<strong>La</strong> mostra, proveniente dalla Robert<br />

Mapplethorpe Foundation di New York,<br />

rappresenta un’occasione unica per<br />

ripercorrere, con un unico sguardo retrospettivo,<br />

il lavoro di Mapplethorpe, dalle prime polaroid<br />

di inizio anni Settanta, fino ai suoi celebri still<br />

life, ai fiori, ai ritratti, alla sconcertante serie<br />

dedicata a Lisa Lyon, alle splendide immagini<br />

dedicate al corpo maschile, indagato<br />

e celebrato come mai prima di allora,<br />

all’omaggio alla sua musa Patti Smith, agli<br />

insoliti, teneri e malinconici ritratti di bambini.<br />

T. 02/58118067 - www.formafoto.it<br />

Divertimento ed emozioni, echi cinematografici e<br />

di Broadway per il musical che accende la voglia<br />

di ridere, cantare e ballare sulle famosissime<br />

musiche di Cole Porter. Uno spettacolo in cui la<br />

storia del Can Can è raccontata fra sontuose<br />

ambientazioni, magnifici costumi, scene di<br />

danza mozzafiato ed una musica geniale.<br />

T. 039/870181 - www.sangiuseppeonline.it<br />

<strong>Monza</strong> 31 marzo<br />

LA TRAVIATA<br />

Melodramma in tre atti di Giuseppe Verdi<br />

su libretto di Francesco Maria Piave. È considerata<br />

l’opera più significativa e romantica di Verdi.<br />

T. 039/386500<br />

www.teatromanzonimonza.it<br />

67<br />

8<br />

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MARZO 2012<br />

Tempo libero<br />

SEREGNO dal 6 al 18 marzo<br />

SEM NASü PAR PATì …E PATÈM!<br />

Le storie quotidiane <strong>della</strong> famiglia Colombo, insieme<br />

a tutti gli altri personaggi, ripartono, come sempre,<br />

dal cortile Lombardo. Attraverso uno sguardo sempre<br />

attento e acuto all’attualità, insieme alla vìs<br />

comica incontrastata e agli elementi tipici <strong>della</strong><br />

<strong>rivista</strong> all’italiana, la Teresa, Mabilia e Giovanni sono<br />

personaggi ormai entrati nella tradizione.<br />

T. 0362/230555 - www.teatrosanrocco.com<br />

CESANO MADERNO 15 marzo<br />

NIENTE PROGETTI<br />

PER IL FUTURO<br />

Un gioco teatrale surreale, una parabola<br />

contemporanea, che cerca di raccontare con<br />

i toni <strong>della</strong> leggerezza e del paradosso una<br />

società in crisi, dove i valori dell’uomo appaiono<br />

lisi e sfilacciati sullo sfondo di un progressivo<br />

impoverimento spirituale. Con Giobbe Covatta<br />

e Enzo Iacchetti.<br />

T. 0362/541028 - www.excelsiorcesano.it<br />

MONZA tutto il mese<br />

LE CITTÀ DELLA PITTURA<br />

Curata da Elena Pontiggia, la mostra propone le<br />

visioni di Aldo Damioli e Marco Petrus<br />

che si dedicano a un’arte d’immagine incentrata<br />

sul paesaggio urbano contemporaneo:<br />

una ricerca fondata sulla rielaborazione<br />

espressiva delle architetture metropolitane<br />

e sul rigore formale delle opere.<br />

Tel. 039/366381 - mostre@comune.monza.it<br />

ARCORE 22 marzo<br />

IL GIORNO DELLA CIVETTA<br />

Presentato da una compagnia di spessore, capeggiata<br />

da Sebastiano Somma e Orso Maria Guerrini lo<br />

spettacolo è inserito all’interno <strong>della</strong> rassegna<br />

OpenTeatro che permette di vedere spettacoli teatrali<br />

nel Circuito di <strong>Monza</strong> e Brianza ad un prezzo limitato.<br />

Tel. 338/2485350 - www.cinemanuovoarcore.org<br />

MC n° 72<br />

79


Oggetto del desiderio<br />

KITCHENAID ®<br />

MC n° 72<br />

Tutto ebbe inizio quasi un secolo fa quando<br />

un ingegnere dell’Ohio, Herbert Johnston,<br />

vide un fornaio preparare l’impasto del<br />

pane con un cucchiaio di metallo. Fu da quello<br />

spunto che nacque l’idea di un mixer meccanico.<br />

<strong>La</strong>nciato sul mercato professionale ottenne un<br />

immediato successo commerciale. Ispirato da<br />

questo grande riscontro, ebbe un’altra idea:<br />

portare le grandi performance sperimentate<br />

nel mixer professionale, anche in ambito<br />

domestico. Fu così che, nel 1919, nacque il primo<br />

modello di robot da cucina. A questo gioiello<br />

però mancava un nome che, per casualità, fu<br />

inventato dalla moglie di uno dei dirigenti<br />

di Johnston che quando lo provò esclamò “I<br />

don’t care what you call it, it’s the best kitchen<br />

aid I’ve ever had!”. Fu così che nacque il nome<br />

KitchenAid ® .<br />

Affermatosi per l’inconfondibile estetica e per<br />

le ineguagliabili prestazioni, al primo robot<br />

fu affiancata una linea completa di piccoli<br />

elettrodomestici pensata e realizzata per<br />

esaudire i desideri di chi, da sempre, sogna una<br />

cucina da vero chef a casa propria. Negli anni il<br />

successo è stato tale che il brand KitchenAid ® è<br />

diventato una vera e propria leggenda, marchio<br />

icona ed espressione di eccellenza. Robusti,<br />

silenziosi, veloci, semplici da usare, i piccoli<br />

elettrodomestici <strong>della</strong> linea Artisan ® sono il<br />

vero aiuto professionale per tutti coloro che<br />

desiderano risultati da gran gourmet.<br />

Per prezzi e informazioni: www.kitchenaid.it u<br />

80


Presentato in occasione del Macef 2012, è dotato di dieci velocità,<br />

coperchio antispruzzo e <strong>della</strong> tecnica brevettata del movimento<br />

planetario originale, che offre una miscelazione rapida e accurata<br />

degli impasti… è l’ideale quindi per chi desidera cucinare a casa<br />

come un professionista<br />

Spicca per il suo design Anni ’50,<br />

caratterizzato da curve morbide<br />

e arrotondate<br />

Grazie alle sue esclusive funzioni<br />

è il top di gamma tra i frullatori<br />

presenti sul mercato: è robusto,<br />

stabile e resistente e garantisce<br />

sempre un risultato eccellente<br />

È un piccolo gioiello di tecnologia,<br />

ideale per preparare gustosi waffle.<br />

Caratterizzato da un design forte<br />

ed elegante, è stato pensato per<br />

cucinare deliziose cialde dolci e<br />

salate da guarnire con tutti gli<br />

ingredienti che ci suggerisce la<br />

nostra creatività<br />

È caratterizzata da un design retrò ed elegante e da prestazioni<br />

molto elevate, adatte a chi si aspetta di gustare un caffè buono<br />

e cremoso come al bar direttamente a casa propria


Tendenze<br />

cool spring<br />

Una primavera che si preannuncia in<br />

technicolor. Borse, scarpe, abiti<br />

e accessori ispirati a tutti i colori più<br />

accesi. Ma non solo. Perché le tendenze<br />

per i mesi a venire parlano anche<br />

di una vera e propria esplosione di fiori.<br />

MC n° 72<br />

questo il vero trend <strong>della</strong> prossima<br />

primavera - estate. Dopo i mesi invernali,<br />

siamo finalmente pronte per lasciarci alle<br />

spalle il buio, il grigiore e la tristezza e<br />

ritrovare tutta l’allegria e la freschezza <strong>della</strong> tavolozza<br />

di colori più brillanti e più accesi.<br />

E quest’anno ce n’è davvero per tutti i gusti. Dai fluo<br />

più stravaganti alle tonalità pastello in stile bon ton,<br />

passando per le innumerevoli stampe floreali che<br />

sembrano davvero farla da padrone. <strong>La</strong>sciamoci, allora,<br />

avvolgere da questa <strong>nuova</strong> moda in cui la cromoterapia<br />

diventa arte e il colore un ottimo compagno per il<br />

disimpegno.<br />

82


Tendenze<br />

fluo: il grande ritorno,<br />

dai settanta con furore<br />

L’accessorio<br />

<strong>La</strong> Candy Bag sarà senza dubbio un must <strong>della</strong> prossima<br />

stagione. Un bauletto sfacciato, divertente e scherzoso<br />

realizzato integralmente in plastica trasparente. Furla si<br />

ispira a una sua creazione di quindici anni fa e ripropone<br />

la moda <strong>della</strong> borsa “vedo tutto”: un vero cruccio per<br />

tutte quelle donne che, notoriamente, sono abituate a<br />

infilarvi qualsiasi cosa.<br />

Disponibile in un’ampia gamma di colori, dal verde<br />

smeraldo al giallo fosforescente è uno di quegli accessori<br />

in grado di vivacizzare qualsiasi outfit.<br />

Sedici centimetri di follia pura<br />

Si chiamano Color Block. E fanno una certa impressione.<br />

Sarà che le nostre nonne non le definirebbero di certo le<br />

scarpine di Cenerentola. Sarà per il vertiginoso tacco da<br />

16.5 cm. Oppure sarà per il mix incandescente di colori<br />

che esplode in questo sandalo.<br />

Di certo è che, anche quest’anno, Zanotti si riconferma<br />

trend setter in materia di shoe e affini, interpretando<br />

con forza e unicità uno dei trend più identificativi<br />

dell’estate 2012.<br />

MC n° 72<br />

83


Tendenze<br />

ritorno all'infanzia.<br />

MC n° 72<br />

L’accessorio.<br />

Il bianco immacolato torna in voga anche<br />

tra le borse cult del 2012. Prime fra tutte non<br />

potevano che brillare le ultime creazioni di<br />

Marc Jacobs per Vuitton: Lockit Clutch, Lockit e<br />

Lockit East-West<br />

Restyling completo per queste borse che faranno<br />

davvero girare la testa alle fashion victim e<br />

soprattutto alle Vuitton dipendenti. Oltre al<br />

prezzo che le rende decisamente inavvicinabili<br />

(si parte dai 1.460 euro), l’elemento di<br />

distinzione è dato dal materiale utilizzato: pelle<br />

bianchissima e un velo trasparente riportante il<br />

celebre monogram anch’esso latteo. Non c’è che<br />

dire. Tre borse stupende che danno immediatamente<br />

un’immagine di eleganza sbarazzina, ma rigorosa.<br />

E che dire <strong>della</strong> monogram Bouclettes Speedy Ciccio.<br />

Già il nome basterebbe per renderla simpaticamente<br />

la vincitrice morale nella gara dei must estivi. Ma di<br />

carino non ha solo il nome. Questo modello è infatti<br />

una rivisitazione del bauletto più famoso del mondo,<br />

la celebre Speedy, che gioca con i materiali e i colori,<br />

passando dalle tonalità più in voga dei prossimi mesi<br />

come il turchese e il rosa antico.<br />

84


Tendenze<br />

Fiori! Chi più ne ha, più ne metta!<br />

È Blumarine la maison di moda che più ha puntato<br />

sull’immagine bucolica <strong>della</strong> prossima<br />

stagione, dando vita a una collezione<br />

ricca di colori. Fiori sulle nostre teste,<br />

fiori sui vestiti, ma anche su borse e<br />

scarpe. Anna Molinari si riconferma<br />

regina delle rose… ma non solo!<br />

L’accessorio<br />

Le scarpe.<br />

Sono loro le regine delle collezioni<br />

che hanno puntato sui fiori.<br />

Perché quest’anno i nostri piedi<br />

dovranno sembrare immersi in un<br />

meraviglioso prato rigoglioso di<br />

boccioli. u<br />

MC n° 72<br />

85


Tendenze/2<br />

Andros<br />

L’uomo dei sogni...<br />

Classico ed elegante<br />

Il pigiamino e la mantella del principe azzurro Da buttare. Perché lo stile, quando<br />

si declina al maschile e quando si parla di cerimonia, è fatto di attenzione al dettaglio,<br />

cura dei particolari e soprattutto di una tradizione che a <strong>Monza</strong> si chiama Andros<br />

MC n° 72<br />

Nel corso degli ultimi anni l’abito maschile<br />

da cerimonia si è adattato all’evolversi delle<br />

tendenze e dei gusti degli sposi. L’uomo sceglie<br />

sempre di più un abito “slim” abbandonando il taglio<br />

classico: giacche più corte e strette e pantaloni sempre<br />

più affusolati. Abiti eleganti, ma semplici che possono<br />

essere facilmente riutilizzati.<br />

Negli ultimi anni la moda ha introdotto l’utilizzo di<br />

bottoni, ma il numero è rimasto invariato: da 1 a 3. Se<br />

la giacca ha un bottone questo rimane allacciato, mentre<br />

con due o tre l’ultimo in basso non si allaccia mai. Sui toni<br />

chiari del grigio, il gilet è un indumento molto richiesto.<br />

I bottoni sono quasi sempre ricoperti o richiamano<br />

quelli <strong>della</strong> giacca. L’ultimo bottone in basso deve essere<br />

tenuto aperto per lasciare agio alla fibbia <strong>della</strong> cintura.<br />

<strong>La</strong> camicia da cerimonia per eccellenza è di cotone e<br />

di colore bianco. Il polsino può essere arrotondato o<br />

squadrato, con uno o due bottoni, oppure doppio nel<br />

caso in cui si scelga di indossare i gemelli. Anche la<br />

cravatta ha seguito il gusto e le tendenze degli ultimi<br />

anni. Dal punto di vista cromatico è opportuno abbinarla<br />

al gilet. L’abito da cerimonia, da ultimo, necessita di<br />

un gioiello: i gemelli, solitamente provenienti dalla<br />

tradizione famigliare. In alternativa si scelgono gemelli<br />

in abbinamento ai colori del gilet o dell’abito. <strong>La</strong> cintura<br />

è in pelle liscia nera con fibbia piatta. Sono consigliate<br />

calzature stringate in pelle liscia nera. u<br />

Andros – <strong>La</strong> storia<br />

Nel cuore di <strong>Monza</strong> la boutique ANDROS è da<br />

oltre 35 anni un punto di riferimento dell’eleganza<br />

maschile. Il primo storico punto vendita a marchio<br />

Canali fu aperto nel 1938, fino al 1974 quando fu<br />

inaugurata la boutique. Oggi ANDROS si sviluppa<br />

su tre piani in un prestigioso palazzo settecentesco<br />

dove si coniuga il gusto per il classico alla ricerca<br />

sempre più approfondita sulle nuove tendenze.<br />

Eleganza, qualità, sartorialità, servizio su misura,<br />

cura del dettaglio e ricerca di proposte nuove, tutto<br />

made in Italy, sono alcune delle prerogative di<br />

ANDROS. L’amore per il dettaglio, la passione per la<br />

qualità, il rispetto per la tradizione sartoriale, uniti<br />

ad una innata signorilità, fanno di ANDROS l’atelier<br />

di riferimento per le<br />

occasioni importanti.<br />

Anche l’uomo più<br />

esigente, di gran classe<br />

e per il quale l’eleganza<br />

è un’attitudine, trova ciò<br />

che sposa il suo buon<br />

gusto. Una vasta scelta<br />

di abiti e accessori per<br />

le cerimonie, eleganti<br />

abiti scuri per la sera e<br />

i momenti speciali, capi<br />

preziosi e unici che non<br />

possono mancare in un<br />

guardaroba maschile.<br />

86


Tendenze/2<br />

Demi-Tight: adatto per cerimonie<br />

pomeridiane, si distingue dal tight per la<br />

mancanza di “code”. <strong>La</strong> giacca mantiene<br />

comunque una maggiore lunghezza rispetto<br />

a quella dell’abito da giorno.<br />

Tight: di origine anglosassone, il galateo vuole che venga<br />

indossato rigorosamente in cerimonie diurne (entro il primo<br />

pomeriggio) e di massimo livello. <strong>La</strong> classica “giacca con<br />

le code” può essere di colore nero, grigio antracite o grigio<br />

chiaro con un solo bottone e le tasche a taglio. Il pantalone,<br />

leggermente gessato, è più chiaro e il gilet solitamente sui toni<br />

del grigio. <strong>La</strong> camicia è bianca con collo diplomatico e gemelli<br />

ai polsini; al collo è previsto il plastran e all’occhiello il fiore.<br />

Talvolta, per completare l’eleganza del tight, l’uomo decide di<br />

indossare il tipico cappello a cilindro di colore grigio. <strong>La</strong> scelta<br />

del tight vincola al medesimo abbigliamento il padre dello<br />

sposo, <strong>della</strong> sposa e i testimoni.<br />

Smoking: dall’inglese “smoking jacket”, è un abito<br />

nero per occasioni esclusivamente serali e viene indossato con<br />

papillon nero al collo, fascia nera plissettata in vita con pieghe<br />

rivolte verso l’esterno e verso l’alto. I revers <strong>della</strong> giacca (sia<br />

classici che a lancia) e le bande lungo le cuciture esterne del<br />

pantalone sono in raso di seta. <strong>La</strong> lunghezza ideale <strong>della</strong> giacca,<br />

con il braccio steso lungo il fianco, arriva circa alle nocche delle<br />

mani. <strong>La</strong> manica, rispetto agli anni passati, è più corta e stretta,<br />

facendo fuoriuscire di circa 7 millimetri il polsino <strong>della</strong> camicia<br />

che è rigorosamente bianca e con i gemelli ai polsini. Si può<br />

optare per scarpe in vernice nera.<br />

L’evento<br />

Un pomeriggio dedicato interamente al wedding per<br />

scoprire ciò che di più bello può esserci per il giorno più<br />

importante <strong>della</strong> propria vita. Un’iniziativa riuscita quella<br />

organizzata da Nicoletta Canali all’interno degli spazi<br />

ANDROS di via Italia. Gli sposi sono stati accolti dalla<br />

musica di Annarita De Marco e dalle delizie preparate per<br />

l’occasione dal catering di Giovanna Canali. Una tazza<br />

di tè, piccole golosità per prepararsi a godere di un vero<br />

spettacolo. Sui tre piani <strong>della</strong> boutique, infatti, è stata<br />

allestita una vera e propria sfilata con le proposte ANDROS<br />

per il giorno delle nozze. Alle coppie è stata offerta anche<br />

la possibilità di usufruire <strong>della</strong> competenza del personale<br />

che non ha lesinato consigli per arrivare preparatissimi al<br />

fatidico sì. L’iniziativa ha ottenuto grande successo, sono<br />

state infatti numerose le coppie che hanno partecipato<br />

all’evento, divertite anche dalla spontaneità dei modelli<br />

che, per l’occasione, hanno dato vita anche ad una<br />

estemporanea “esibizione” di ballo direttamente in vetrina.<br />

MC n° 72<br />

87


in collaborazione con<br />

Tendenze/3<br />

Il look<br />

perfetto per...<br />

Il ritorno <strong>della</strong> primavera<br />

di Daniela Sala<br />

Tre maxi collane elasticizzate<br />

in plastica petrolio, Marni at H&M<br />

Disponibili online e nei punti<br />

vendita da marzo • € 49,95<br />

www.hm.com<br />

Fermaglio per capelli<br />

a fiore corallo • € 8<br />

www.next.co.uk<br />

PANTALONI<br />

skinny giallo intenso<br />

di Primark • € 13<br />

http://primark.co.uk/portugal<br />

BALLERINA<br />

glitter con profili arancio<br />

di Mango Touch • € 34,99<br />

www.mango.com<br />

MC n° 72<br />

88


T-shirt<br />

senza maniche con<br />

ampio girocollo verde<br />

di Mango • € 9,99<br />

www.mango.com<br />

Occhiali<br />

da sole catseyes gialli<br />

primark UK • € 23<br />

http://primark.co.uk<br />

Tendenze/3<br />

Giubbotto<br />

in soffice pelle senza collo<br />

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MC n° 72<br />

89


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Luca<br />

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IL VECCHIO E IL GIOVANE<br />

Dal 22 Marzo al 5 aprile 2012<br />

GABRIELE CAPPELLETTI arte moderna e contemporanea<br />

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Inaugurazione<br />

22 marzo 2012 - Ore 18.30<br />

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a cura di Vittorio Massardi<br />

Oltre la polizza…<br />

c’è l’opzione all risk<br />

Per le realtà aziendali sono importanti i vantaggi che offre questa tipologia<br />

di assicurazione rispetto alla copertura tradizionale<br />

Consulente assicurativo<br />

<strong>La</strong> polizza all risk è un tipo di polizza che esiste<br />

già da molti anni, decisamente interessante<br />

per il suo funzionamento e utilizzata soprattutto<br />

dalle realtà aziendali. Rivoluziona, infatti, il<br />

normale concetto di assicurazione, ribaltandolo<br />

completamente e ampliandone la portata e la<br />

copertura.<br />

Con le polizze tradizionali le compagnie elencano<br />

gli eventi e i danni coperti dalle varie garanzie, con<br />

le polizze all risk, invece, le aziende ottengono una<br />

copertura maggiore, perché si cautelano verso tutti<br />

i rischi tranne quelli espressamente elencati nel<br />

contratto di assicurazione, ottenendo la garanzia<br />

del risarcimento dei danni diretti ai beni utilizzati<br />

e dei danni indiretti subìti dall’attività aziendale.<br />

<strong>La</strong> polizza all risk è decisamente innovativa,<br />

prevedendo che nel contratto non vi sia una lunga<br />

lista di voci, ma che siano elencate le esclusioni:<br />

come dire, l’azienda è assicurata per qualunque<br />

danno tranne quelli espressamente esclusi dalla<br />

polizza primaria.<br />

Ne consegue una copertura sostanzialmente più<br />

ampia per i rischi dell’azienda, tanto più che i<br />

rischi non coperti dalla polizza all risk possono<br />

essere assicurati separatamente con una polizza a<br />

parte di tipo tradizionale.<br />

Nel caso particolare di una polizza riguardante<br />

l’incendio, stante il fatto che, pur con le migliori<br />

intenzioni, qualunque tentativo di prevedere<br />

a priori la causa scatenante risulta pressoché<br />

impossibile, la tipologia all risk è decisamente la<br />

scelta più indicata avendo in se stessa il valore<br />

aggiunto di coprire tutti i danni subiti dai beni<br />

assicurati con la sola eccezione di quanto è stato<br />

escluso in fase di stipula <strong>della</strong> polizza.<br />

Considerando che alcuni tipi di rischi non<br />

risultano assicurabili ed altri lo sono mediante<br />

la stipulazione di particolari estensioni a misura<br />

delle necessità del cliente assicurato, risulta che<br />

la stipula di una polizza all risk, oltre ad essere<br />

la forma più ampia di copertura assicurativa, è<br />

anche un investimento interessante e sicuramente<br />

vantaggioso rispetto alle assicurazioni incendio<br />

dalla struttura tradizionale. u<br />

Vittorio Massardi, ha iniziato l’attività<br />

assicurativa nel 1968 come agente di città<br />

<strong>della</strong> Toro Assicurazioni. Nel 1980 passa<br />

al brokeraggio assicurativo entrando come<br />

partner in una società del Gruppo GPA.<br />

Dal 1995 è partner ed amministratore delegato<br />

<strong>della</strong> GPG, gruppo Puricelli & Ghezzi.<br />

Gruppo Puricelli & Ghezzi<br />

Via Camperio, 9 - 20123 MI - Tel. 02 30322700<br />

Fax 02 30322722 - www.gpg-broker.it<br />

MC n° 72<br />

91


a cura di Paolo Broggi<br />

Consulente legale<br />

l’assegno di mantenimento<br />

si fa più leggero<br />

In caso di divorzio il giudice analizzerà il contributo personale ed economico<br />

dato da ciascuno alla conduzione familiare ed alla formazione del patrimonio comune<br />

<strong>La</strong> moglie in costanza di matrimonio ha dedicato<br />

poco tempo alla famiglia preferendo andare<br />

per locali e condurre una vita disordinata Il suo<br />

assegno di mantenimento in caso di divorzio potrà<br />

essere ridotto. <strong>La</strong> Corte d’Appello di Bologna aveva<br />

già abbassato le pretese <strong>della</strong> moglie liquidandole<br />

un assegno di mantenimento pari a 200 euro.<br />

Inutile il ricorso in Cassazione volto a fare lievitare<br />

gli alimenti anche sulla base del fatto che l’ex<br />

marito, grazie ad una serie di eredità, era diventato<br />

proprietario di numerosi beni immobili. <strong>La</strong> Suprema<br />

Corte ha respinto il ricorso <strong>della</strong> difesa <strong>della</strong> donna<br />

ed ha osservato che la Corte d’Appello ha liquidato<br />

alla ricorrente un assegno di 200 euro mensili<br />

prendendo in considerazione per un verso la durata<br />

del matrimonio, e per altro verso lo scarso contributo<br />

dato alla gestione e conduzione <strong>della</strong> vita familiare in<br />

ragione del comportamento e <strong>della</strong> condotta di vita<br />

tenuti durante gli anni <strong>della</strong> convivenza. <strong>La</strong> moglie,<br />

peraltro madre di due figli minori, “aveva l’abitudine<br />

di frequentare locali notturni <strong>della</strong> riviera romagnola<br />

anche durante i primi anni di nozze quando i figli<br />

erano piccoli”. Il Giudice di legittimità conferma<br />

quanto disposto dalla Corte d’Appello di Bologna,<br />

uniformandosi all’orientamento giurisprudenziale<br />

prevalente secondo il quale, nella<br />

determinazione astratta dell’assegno<br />

divorzile, accanto ai criteri ispirati<br />

alla conservazione del tenore di<br />

vita matrimoniale, ritiene debbano<br />

essere presi in considerazione anche i<br />

parametri di cui all’art. 5 <strong>della</strong> Legge<br />

898/1970 (legge sul divorzio). Quindi una volta<br />

stabilita la spettanza in astratto dell’assegno divorzile,<br />

per non essere il coniuge richiedente in grado, per<br />

mere ragioni oggettive, di mantenere il tenore di<br />

vita matrimoniale, così come previamente accertato,<br />

il giudice deve procedere alla determinazione<br />

dell’assegno in base alla valutazione ponderata e<br />

bilaterale dei criteri indicati nello stesso art. 5, tra<br />

i quali si evidenziano: le ragioni <strong>della</strong> decisione; il<br />

contributo personale ed economico dato da ciascuno<br />

alla conduzione familiare ed alla formazione del<br />

patrimonio di ciascuno o a quello comune; il reddito di<br />

entrambi; la durata del matrimonio. Tra questi - ritiene<br />

la Cassazione - il contributo personale ed economico<br />

dato da ciascuno alla conduzione familiare e alla<br />

formazione del patrimonio, il reddito di entrambi i<br />

coniugi e la durata del matrimonio agiscono da veri<br />

e propri fattori di moderazione e diminuzione <strong>della</strong><br />

somma considerabile in astratto. Nello specifico,<br />

la vita condotta dalla moglie, che l’aveva portata<br />

a trascurare la crescita dei figli, sono stati ritenuti<br />

dalla Suprema Corte elementi più che sufficienti<br />

per negare il riconoscimento di un contributo alla<br />

vita familiare apportato dalla ricorrente e ridurre<br />

in modo rilevante il mantenimento richiesto. <strong>La</strong><br />

Cassazione precisa che se l’assegno<br />

di mantenimento è stato abbassato<br />

lo si deve alla considerazione del<br />

contributo personale dato dalla<br />

donna alla vita familiare, valutando<br />

il suo comportamento nel corso del<br />

matrimonio. u<br />

MC n° 72<br />

Avv. Paolo Broggi<br />

Avvocato civilista del Foro di Milano.<br />

Si occupa prevalentemente di diritto civile,<br />

commerciale e di problematiche legate<br />

al diritto di famiglia.<br />

92


a cura dello Studio Leoni<br />

Collocamento obbligatorio<br />

Le novità per l’anno 2012<br />

Consulente del lavoro<br />

<strong>La</strong> legge di stabilità 2011 introduce la possibilità del telelavoro<br />

come forma contrattuale da applicare al lavoratore disabile<br />

Ai sensi <strong>della</strong> L. n. 133 del 6 agosto 2008, le<br />

aziende pubbliche e private che occupano<br />

a livello nazionale almeno 15 dipendenti hanno<br />

il dovere di trasmettere ai servizi competenti<br />

un prospetto informativo relativo alla propria<br />

situazione occupazionale, qualora essa abbia<br />

subìto variazioni tali da influire sul computo del<br />

numero dei lavoratori disabili che gli stessi datori<br />

sono tenuti ad assumere, le cosiddette quota di<br />

riserva. In particolare, al fine di individuare tale<br />

variazione occupazionale, è necessario prendere<br />

in considerazione la situazione al 31 dicembre<br />

dell’anno precedente. Inoltre, tali modifiche sono<br />

rilevanti nel caso in cui l’impresa, per effetto<br />

delle nuove assunzioni, superi i 15 dipendenti o<br />

si collochi in una differente fascia (le fasce sono<br />

le seguenti: 15-35 dipendenti, 35-50 dipendenti,<br />

oltre i 50 dipendenti) nella quale si collocava la<br />

situazione occupazionale dell’anno precedente.<br />

Infatti, il numero delle assunzioni obbligatorie da<br />

effettuare varia in base al numero dei lavoratori<br />

occupati computabili e in particolare per le<br />

aziende che contano dai 15 ai 35 dipendenti<br />

computabili, sorge l’obbligo di assunzione di un<br />

lavoratore disabile. Per le aziende che contano<br />

dai 36 ai 50 dipendenti computabili,<br />

sorge l’obbligo di assunzione di<br />

due lavoratori disabili. Infine, per<br />

le aziende che contano oltre 50<br />

dipendenti computabili, il numero<br />

di assunzioni obbligatorie da<br />

effettuare è pari al 7% dei lavoratori occupati. A tal<br />

proposito, si ricorda che alcune tipologie di datori<br />

di lavoro sono esentati o parzialmente esentati<br />

dal collocamento obbligatorio. In particolare,<br />

si sottolinea che in caso di procedura di CIGS,<br />

mobilità e contratti di solidarietà, l’obbligo<br />

all’assunzione di lavoratori disabili viene sospeso.<br />

Per quanto riguarda il 2012, sono state introdotte<br />

due importanti novità. <strong>La</strong> prima riguarda la<br />

possibilità, per i datori di lavoro pubblici e<br />

privati con unità produttive dislocate in diverse<br />

province, di procedere direttamente effettuando<br />

una compensazione territoriale finalizzata ad<br />

assumere, in una determinata unità produttiva, un<br />

numero di lavoratori aventi diritto al collocamento<br />

obbligatorio superiore a quello prescritto, portando<br />

le eccedenze in compensazione del minor numero<br />

dei lavoratori assunti in altre unità produttive. A<br />

differenza degli anni scorsi, tale procedura non<br />

sarà più subordinata all’autorizzazione da parte<br />

del Ministero del <strong>La</strong>voro o dei servizi provinciali<br />

competenti: la compensazione territoriale sarà<br />

infatti concessa automaticamente. <strong>La</strong> seconda<br />

novità è stata introdotta dalla Legge di stabilità<br />

2011, e si sostanzia in una <strong>nuova</strong> forma di<br />

occupazione del lavoratore disabile.<br />

In base a tali disposizioni, infatti,<br />

è possibile applicare la forma<br />

contrattuale del telelavoro anche ai<br />

lavoratori da assumere in regime di<br />

collocamento obbligatorio. u<br />

Dott.ssa Greta Leoni<br />

Titolare dello Studio Leoni<br />

Consulente del lavoro in Milano<br />

Studio Leoni - Via Statuto, 4 - 20121 Milano<br />

Tel. 02 36573500 - Fax 02 62910074<br />

info@studioleoni.it - www.studioleoni.it<br />

MC n° 72<br />

93


Tempo libero<br />

In breve<br />

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T. 039/36381<br />

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20040 Cambiago (MI)<br />

T. 02/959499640<br />

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<strong>Monza</strong><br />

T. 039/28071<br />

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Immobiliare<br />

Via Carlo Alberto, 40<br />

<strong>Monza</strong><br />

T. 039/2326585<br />

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Comune di <strong>Monza</strong><br />

Piazza Trento e Trieste<br />

<strong>Monza</strong><br />

T. 039/2372111<br />

www.comune.monza.mi.it<br />

Panificio Dori<br />

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www.panificiodori.it<br />

<strong>Provincia</strong> di <strong>Monza</strong><br />

e Brianza<br />

Via Tommaso Grossi, 9<br />

www.provincia.mb.it<br />

Società Cooperativa<br />

Sociale In-Presa<br />

Via E.Vergani, 14<br />

20841 Carate Brianza<br />

T. 0362/905981<br />

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via Guarenti, 1 - <strong>Monza</strong><br />

T. 039/2022692<br />

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T. 0362/306929<br />

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Luca Tommasi<br />

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T. 039/360006<br />

<strong>Monza</strong> Marathon Team<br />

Via W. A. Mozart, 28<br />

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www.monzamarathonteam.it<br />

Consulenti<br />

Gruppo Puricelli & Ghezzi Srl<br />

Via Camperio, 9 - Milano<br />

T. 02/ 30322700<br />

www.gpg-broker.it<br />

Studio Leoni<br />

Via Statuto, 4 - Milano<br />

T. 02/36573500<br />

www.studioleoni.it<br />

MONZACLUB<br />

Periodico registrato presso il Tribunale di Milano al n.242 - Registro stampa periodica<br />

PERIODICO<br />

REALIZZATO DA:<br />

<strong>Monza</strong> <strong>Club</strong> Edizioni srl<br />

Piazza Carrobiolo, 5<br />

20900 <strong>Monza</strong> - Tel. 039/5961872<br />

e-mail: redazione@monzaclub.it<br />

Prezzo di copertina: 5 euro<br />

DIRETTORE RESPONSABILE<br />

Simona Calvi<br />

SEGRETERIA<br />

DI REDAZIONE<br />

Chiara Bramati<br />

HANNO COLLABORATO<br />

Raffaele Pozzi (caporedattore),<br />

Alberto Terraneo, Omar Giudici,<br />

Francesca Barzaghi,<br />

Chiara Bramati<br />

Greta <strong>La</strong> Rocca, Eleonora Villa<br />

GRAFICA<br />

BIMAGE communication srl<br />

Via A. Volta, 94<br />

20832 Desio<br />

Tel. 0362/306929<br />

e-mail: grafici@bimage.it<br />

www.bimage.it<br />

FOTOGRAFIE<br />

Marco Brioschi<br />

PUBBLICITÀ<br />

<strong>Monza</strong> <strong>Club</strong> Edizioni srl<br />

Tel. 039/5961874<br />

e-mail: commerciale@monzaclub.it<br />

STAMPA<br />

Grafiche Scotti spa<br />

Via Puccini, 16<br />

20031 Cesano Maderno (MB)


OROSCOPO<br />

ARIETE<br />

21 marzo - 20 aprile<br />

<strong>La</strong> vostra stabilità affettiva è in primo piano<br />

sotto le influenze di Mercurio che dal 2 marzo<br />

entra nell’Ariete. Inoltre, Venere e Saturno<br />

vi permetteranno di cambiare la vostra vita<br />

sentimentale ed avere un approccio più sensibile con il<br />

partner. Lo stato di salute è determinato dalla capacità di<br />

gestire le emozioni. <strong>La</strong> vostra sensibilità, infatti, in questo<br />

mese è in continuo aumento e potrebbe dare origine a sensi<br />

di stanchezza. Il settore del lavoro o professionale rimane<br />

tranquillo per la maggior parte del mese.<br />

a cura di Antoninus<br />

BILANCIA<br />

23 settembre - 22 ottobre<br />

Sarà il mese <strong>della</strong> stabilità emotiva. Saturno<br />

porta un’influenza positiva e, nonostante si<br />

presentino anche dei momenti in cui sarete messi<br />

alla prova, riuscirete a superare in sicurezza<br />

qualsiasi contingenza. Urano vi accende la scintilla positiva<br />

nella vita trasmettendovi una rinnovata energia. Sentite,<br />

infatti, la necessità di un continuo movimento, quasi fosse<br />

un dispetto. Avete l’opportunità di conoscere delle persone<br />

che vi fanno volere di più dalla vita. Sarete più sicuri delle<br />

vostre forze.<br />

Tempo libero<br />

TORO<br />

21 aprile - 20 maggio<br />

Marzo inizia fin dai primissimi giorni con delle<br />

piacevoli sorprese con Venere, la vostra musa<br />

e ispiratrice dell’amore, che viene a farvi visita<br />

il cinque del mese portandovi una migliore<br />

stabilità nella vita emotiva e sentimentale. <strong>La</strong> salute verrà<br />

fortemente influenzata dallo stile di vita che affronterete.<br />

Una migliore gestione del tempo libero rispetto al lavoro è<br />

necessaria in questo periodo. Discreti i successi nell’ambito<br />

del lavoro e <strong>della</strong> professione. Vedrete come un poco per<br />

volta si arriva a realizzare quello che vi siete preposti.<br />

GEMELLI<br />

21 maggio - 20 giugno<br />

Gli influssi planetari che regnano nel vostro<br />

cielo risvegliano in voi un bisogno più intenso<br />

di amore. Siete alla ricerca di nuove sensazioni.<br />

Beneficiate <strong>della</strong> benevolenza di Venere e la<br />

neutralità di Giove. Queste influenze contribuiscono a<br />

rafforzare il sistema immunitario e la resistenza nervosa.<br />

Si apre la possibilità di fare investimenti in aree che prima<br />

non avevate preso in considerazione. È necessaria una<br />

piccola analisi in modo da essere più organizzati quando vi<br />

proporranno nuovi obiettivi.<br />

CANCRO<br />

22 giugno - 22 luglio<br />

Il vostro cuore e la vostra mente non viaggiano<br />

sullo stesso binario e vi pongono davanti al<br />

famoso bivio “istinto o razionalità”. È tempo<br />

ormai che non vi occupate <strong>della</strong> vostra vita<br />

sentimentale e forse è arrivato il momento giusto per farlo.<br />

Il mese di ottobre tutto sommato si presenta abbastanza<br />

buono e vi garantisce la forza fisica di cui avete bisogno<br />

per svolgere al meglio tutte le attività che vi competono.<br />

In ambito professionale date spazio alla vostra creatività e<br />

siate sicuri di voi stessi.<br />

LEONE<br />

23 luglio - 23 agosto<br />

Cupido non vi volterà le spalle in questo mese. Gli<br />

influssi di venere continuano a suscitare passione<br />

nella vostra vita amorosa e sentite il bisogno di<br />

essere più romantici del solito. Le stelle indicano<br />

che ci sono periodi in cui sentirete la mancanza di energia<br />

e per voi può risultare abbastanza difficile poter affrontare<br />

determinate situazioni. Occorre lavorare più del solito e<br />

questo può risultare molto faticoso, specialmente se avete in<br />

mente di fare alcuni lavori di ristrutturazione o di acquistare<br />

nuovi mobili per la casa.<br />

SCORPIONE 23 ottobre - 22 novembre<br />

Dopo quasi trenta anni di assenza, Saturno, il<br />

pianeta che governa il karma, l’integrità psichica<br />

ed è il padrone del tempo, si avvicina alla vostra<br />

costellazione. Anche se la vostra energia si<br />

mantiene su un buon livello durante tutto il periodo, se<br />

volete rimanere sani occorre focalizzare e concentrare le<br />

vostre energie verso un obiettivo comune. Date prova di<br />

moderazione al vostro stile di vita e assicuratevi di seguire<br />

una dieta equilibrata. Gran parte delle decisioni importanti<br />

in tanti ambiti saranno prese proprio in questo periodo.<br />

SAGITTARIO 23 novembre - 21 dicembre<br />

State continuando a ricevere le grazie di Venere<br />

che prolunga il suo soggiorno nel vostro settore<br />

<strong>della</strong> bellezza e del romanticismo. Questo potrebbe<br />

rivelarsi un periodo interessante nella vostra vita<br />

affettiva, con colpi di scena come la trama di un romanzo rosa.<br />

Riuscirete ad essere attivi nonostante alcuni tormenti che vi<br />

affliggono. Con Marte che si affaccia in moto retrogrado nella<br />

vostra casa <strong>della</strong> carriera e del lavoro, i venti del cambiamento<br />

non sono ancora sul punto di mollare la presa. Dovrete<br />

caricarvi di molta energia.<br />

CAPRICORNO 22 dicembre - 20 gennaio<br />

L’amore è nell’aria, con Venere che irradia il vostro<br />

settore romantico per tutta la durata del mese. Il<br />

pianeta dell’amore vi offre ampie opportunità di<br />

potervi innamorare di nuovo o semplicemente<br />

rafforzare la vostra attuale situazione sentimentale. Per<br />

non correre rischi con problemi di salute sarà bene gestire i<br />

livelli di energia nel miglior modo possibile in modo che non<br />

finiscano prosciugati prima <strong>della</strong> fine del mese. Nell’ambito<br />

del lavoro e <strong>della</strong> professione vi sarà una maggiore stabilità<br />

su tutti i livelli.<br />

ACQUARIO 21 gennaio - 19 febbraio<br />

Anche se qualche occasionale evento di infelicità<br />

non mancherà ad impensierirvi nelle prime<br />

giornate del mese, generalmente questo sarà un<br />

periodo abbastanza roseo. Il modo migliore per<br />

mantenere una buona salute è vivere in modo naturale.<br />

Apportando qualche modifica e passando ad uno stile di<br />

vita più semplice, in pochi giorni si può iniziare ad avere più<br />

energia. Una <strong>nuova</strong> fase si sta affacciando all’orizzonte <strong>della</strong><br />

vostra vita lavorativa e professionale. Potete disporre di molta<br />

più libertà e indipendenza.<br />

VERGINE<br />

24 agosto - 22 settembre<br />

Le relazioni non sono un problema da risolvere,<br />

ma un mistero da vivere. <strong>La</strong> Luna piena del nove<br />

nel segno <strong>della</strong> Vergine, apre la vostra sensibilità<br />

verso nuove considerazioni. Siete nel mezzo di un<br />

processo di trasformazione interiore e la coscienza si espande.<br />

<strong>La</strong> voglia e la volontà di vivere vi coinvolgono e vi incoraggiano<br />

ad impegnarvi con tutto il coraggio su ciò che riguarda le<br />

vostre azioni giornaliere. Ci sono opportunità in più rispetto<br />

allo scorso mese di farvi notare nel campo del lavoro.<br />

PESCI<br />

20 febbraio - 20 marzo<br />

<strong>La</strong> comunicazione avrà un ruolo fondamentale<br />

nella vostra vita sentimentale, soprattutto durante<br />

la prima metà del mese. Dal vostro autocontrollo e<br />

dalla pura forza di volontà dipende la buona salute<br />

in questo periodo. Cercate di capire che cosa il vostro corpo ha<br />

bisogno realmente senza cedere a tentazioni che potrebbero<br />

produrre effetti indesiderati. Questo potrebbe essere un<br />

momento di svolta <strong>della</strong> vostra vita. Un periodo da rinnovare<br />

o portare a termine ciò che è stato iniziato in precedenza.<br />

MC n° 72<br />

95


<strong>La</strong> foto del mese<br />

Piazza Walter Bonatti<br />

MC n° 72<br />

96<br />

<strong>La</strong> sua città non lo ha dimenticato. A pochi mesi dalla sua scomparsa, infatti, <strong>Monza</strong> ha voluto tributare a<br />

Walter Bonatti un omaggio e un ringraziamento. Attraverso la <strong>nuova</strong> piazza che porta oggi il suo nome.<br />

L’inaugurazione è avvenuta a febbraio. È stato il sindaco Marco Mariani a scoprire la targa apposta sulla<br />

piazza realizzata a metà di via Buonarroti. Un tributo ad un uomo che ha contribuito a scrivere la storia<br />

dell’alpinismo con coraggio, determinazione e voglia di combattere contro le ingiustizie di cui fu vittima<br />

dopo la drammatica spedizione per la conquista del K2. A sostenere questa iniziativa è stato il Panathlon<br />

<strong>Club</strong> di <strong>Monza</strong> e la sua presidente Franca Casati.


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