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dettagli - Amiga Magazine

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andonare la linea 680x0 per svilup-<br />

pare versioni PowerPC-only. Basta in-<br />

vece fornire un programma di interfac-<br />

cia grafica comune (in codice 680x0)<br />

e alcune versioni del solo modulo di<br />

"calcolo", ottimizzate per il PowerPC (o<br />

il 680x0) installato. All'avvio l'utente<br />

stesso, o meglio un banale loader,<br />

sceglierà e lancerà la versione del<br />

programma appropriata e ottimizzata<br />

per I'hardware installato, né più né me-<br />

no di come oggi viene lanciato un ese-<br />

guibile ottimizzato per '881, '040 o<br />

'060.<br />

CyberGruphX nativo per PowerPC<br />

Uno dei primi software "nativi" che of-<br />

frirà Phase 5 è la versione PowerPC<br />

del CyberGraphX. Su una PowerUp,<br />

gli applicativi <strong>Amiga</strong> continueranno a<br />

usare la "vecchia" libreria 680x0, o<br />

meglio un suo simulacro, che farà da<br />

ponte verso una libreria gemella per<br />

PowerPC che si occuperà di tutto il<br />

rendering grafico su schede e10 sul<br />

chipset originale <strong>Amiga</strong>.<br />

Grazie a un CyberGraphX nativo, su<br />

un sistema PowerUp il 680x0 sarà libe-<br />

rato dalla gestione grafica, uno dei<br />

compiti più critici e "pesanti" per un<br />

Se tutti i progetti che coinvolgono in un<br />

modo o nell'altro <strong>Amiga</strong>OS e/o sue va-<br />

rianti e discendenti più o meno diretti<br />

dovessero andare in porto, la scelta po-<br />

trebbe essere addirittura imbarazzante.<br />

Tra i discendenti diretti di <strong>Amiga</strong>OS an-<br />

noveriamo il p-OS di ProDAD e il pro-<br />

getto AROS, il clone di <strong>Amiga</strong>OS di<br />

processore genera1 purpouse che la fi-<br />

losofia <strong>Amiga</strong> tradizionalmente e giu-<br />

stamente delegava alle funzioni del<br />

chipset grafico custom, per la preci-<br />

sione al Blitter.<br />

Non è un caso se A\Box segue la stes-<br />

sa strada avviata da <strong>Amiga</strong> nel 1986:<br />

un sistema basato su un sofisticato<br />

chip custom audiolvideo coordinato e<br />

coadiuvato da una o più potenti CPU<br />

dedite all'esecuzione dei programmi e<br />

a poco altro.<br />

PowerPC: il multiprotessing<br />

con PowerUP<br />

Phase 5 ha dichiarato che, dopo le<br />

PowerUP "mono-PowerPC", potrebbe<br />

produrre modelli molto più potenti do-<br />

tati di più PowerPC in parallelo.<br />

Se dal punto di vista hardware gran<br />

parte delle logica hardware necessa-<br />

ria al supporto del multiprocessing<br />

(funzionamento di più processori in<br />

parallelo) è già integrata in ogni<br />

PowerPC, e la moltiplicazione dei pro-<br />

cessori non presenta particolari diffi-<br />

coltà tecniche, la questione software è<br />

già più spinosa.<br />

Estendere direttamente il "vecchio"<br />

Exec per il multiprocessing non è af-<br />

fatto semplice, soprattutto dovendo te-<br />

ner conto delle ripercussioni sul resto<br />

del sistema operativo che in alcuni<br />

I sistemi operativi di e\Box<br />

pubblico dominio alla stesura del quale<br />

tutti possono partecipare e contribuire e<br />

che attualmente gira "ospitato" da Li-<br />

nux.<br />

A questi due dobbiamo aggiungere<br />

UAE, I'emulatore solo software del<br />

(vecchio) hardware <strong>Amiga</strong>: al momen-<br />

to emula l'A500 Plus con 680201'881,<br />

ma è tanto fedele quanto lento.<br />

Sia per il PowerPC sia per IIA\Box, oltre<br />

ad <strong>Amiga</strong> OS 3.1 originale, emulato o<br />

portato che sia, Phase 5 supporterà atti-<br />

vamente lo sviluppo di Linux e NetBSD,<br />

dotandoli di estensioni e strumenti spe-<br />

cifici per il Caipirinha.<br />

Phase 5 si è detta anche esplicitamente<br />

interessata a offrire in aggiunta o in op-<br />

zione "altri" sistemi operativi "stan-<br />

dard" per PowerPC, via porting o via<br />

emulazione, ostile (come quella di Sha-<br />

peshifter) o concordata che sia.<br />

Phase 5 non fa nomi, ma MacOS (per<br />

PowerPC), BeOS, Windows NT sono so-<br />

lo alcune delle plausibili opzioni (più o<br />

meno allettanti) che si offrirebbero agli<br />

acquirenti di un A\Box basato su<br />

punti critici (multitasking, interrupt, ac-<br />

cesso a strutture condivise, semafo-<br />

ri ...) "presume" di funzionare su di un<br />

solo processore, o meglio che ci sia<br />

un solo task in esecuzione per volta.<br />

Inoltre Phase 5 sa bene di non poter<br />

effettuare, per ragioni tecniche e lega-<br />

li, il reverse-engineering (disassem-<br />

blarlo per risalire al sorgente originale)<br />

dell'intero <strong>Amiga</strong>OS 3.1, estenderlo al<br />

multiprocessing e portarlo su PowerPC<br />

in modo ottimale in meno di due o tre<br />

anni.<br />

Come termine di paragone, Andy<br />

Finkel, ex responsabile <strong>Amiga</strong>OS in<br />

Commodore e (ex-)incaricato di AT<br />

per il porting del Power<strong>Amiga</strong>OS, pre-<br />

vedeva un anno di intenso lavoro di un<br />

team di esperti del sistema operativo<br />

che partissero con i sorgenti originali<br />

in mano. Per un porting ufficiale, però,<br />

occorre possedere i diritti intellettuali, i<br />

sorgenti e la documentazione interna<br />

Commodore, o almeno una licenza del<br />

legittimo proprietario.<br />

Anche se la via più diretta verso un A-<br />

miga0S multiprocessing pare anche<br />

la meno percorribile, almeno da Phase<br />

5, i percorsi alternativi non mancano: li<br />

esamineremo estesamente poco oltre.<br />

Per concludere il discorso sulle sche-<br />

de PowerUP multi-PowerPC, dal punto<br />

di vista economico, a differenza per e-<br />

PowerPC.<br />

E presumibile che, a meno di un mira-<br />

colo, le dirette interessate (per lo meno<br />

Apple e Microsoft, l'atteggiamento di<br />

Be Inc. è estremamente più aperto e<br />

flessibile) si guarderanno bene dal muo-<br />

vere un dito per il porting verso un<br />

hardware "con(tro)corrente" come<br />

quello di A\Box.<br />

D'altra parte prodotti come A-Max, Em-<br />

plant, ShapeShifter ed Emplant PC sono<br />

testimonianze tangibili che, si tratti di<br />

hardware o di software, ci vuole ben più<br />

della firma di Microsoft, IBM o Apple<br />

per scoraggiarne un porting più o meno<br />

ortodosso per <strong>Amiga</strong>.<br />

Comunque vada, con tanta abbondan-<br />

za di "grossi calibri", e addirittura pre-<br />

scindendo dal fenomeno lava, la caren-<br />

za di software "nativo" non dovrebbe<br />

essere affatto un problema neanche per<br />

un sistema di "nicchia" come A\Box di<br />

Phase 5 (per capirci, nell'attuale regime<br />

di monopolio tutti i sistemi con hardwa-<br />

re e software non "Wintel" sono da in-<br />

tendersi di nicchia).

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