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MONUMENTI E LUOGHI DI RILIEVO
1. Plaza de España
2. Palazzo di García Pumarino
3. Cappella del Santo Cristo
4. Parco di Ferrera
5. Plaza de Álvarez Acebal
6. Chiesa di San Nicola di Bari
7. Cappella dell’Ecce Homo
8. Casa di Arias de la Noceda
9. Palazzo di Maqua
10. Casa dell’indiano Eladio Muñiz
11. Palazzo di Camposagrado
12. Cappella degli Alas
13. Chiesa dei Padri Francescani
14. Antica chiesa di Sabugo
15. Plaza del Mercado
16. Teatro Palazzo Valdés
Informazioni turistiche
Parcheggio
Stazione di Polizia
PPTT
Autostazione
Stazione ferroviaria
ASTURIE
FESR
Fondo Europeo di
Sviluppo Regionale
UNIONE EUROPEA
“Una maniera per fare l'Europa”
COPIA OMAGGIO
ASTURIE
ASTURI
ASTURIE
MONUMENTI E LUOGHI DI RILIEVO
1. Spiaggia di San Lorenzo
2. Torre degli Jove Hevia e cappella di San Lorenzo
3. Pescheria comunale
4. Terme romane di Campo Valdés
5. Chiesa di San Pedro
6. Elogio del Horizonte’
7. Municipio
8. Casa di Jovellanos
9. Palazzo di Revillagigedo
10. Torre del Reloj
11. Porticciolo
12. Acquario
13. Museo delle Ferrovie
14. Museo Barjola
15. Calle Corrida
16. Museo Nicanor Piñole
17. Teatro Jovellanos
18. Chiesa di San Lorenzo
19. Chiesa del Sagrado Corazón
20. Antiguo Instituto
21. Parco Isabel la Católica
22. Parador de Turismo Molino Viejo
23. Museo etonografico Pueblo de Asturias
24. Museo Evaristo Valle
25. Universidad Laboral
26. Giardino botanico
27. Parco archeologico naturale della Campa Torres
Autostazione
Stazione ferroviaria
Informazioni turistiche
Parcheggio
Stazione di Polizia
Parador
PPTT
IT
www.spain.info

ASTURIE
SPAGNA
PREMESSA 1
VISITA ALLE CITTÀ 4
PERCORSI NEL PRINCIPATO 20
Le Asturie occidentali 22
Le vallate minerarie 29
Covadonga, mito e memoria 37
CHE COSA FARE 44
DATI UTILI 56
SEGNI CONVENZIONALI
Copertina:
Los Cubos de la
Memoria. Llanes
Pubblicato a cura di:
© Turespaña
Ministerio de Industria,
Energía y Turismo
1ª edizione 2012
Testo:
Javier Tomé
Traduzione:
Raffaello Dal Col
Fotografie:
Raurich, M.; Puente, A.
de la; Imagen M.A.S.;
Reyero, J.M.; Blanco, M.;
Müller, A.; Vázquez, A.;
González Grande, J.L.
Menabò:
Estudio Grafimarque
Cartografia:
Javier Fernández Martín
Stampato in Spagna a
cura di:
EGESA
D.L.: M-13288-2012
NIPO: 072-12-013-9
COPIA OMAGGIO
Malgrado la cura riposta nella redazione e nella revisione dei nostri testi per
garantire l'affidabilità e l'aggiornamento delle informazioni fornite e tenuto conto
del lasso di tempo che intercorre tra la data di ultimazione del testo e la rispettiva
pubblicazione, si possono verificare modifiche e inesattezze. Pertanto, vi preghiamo
di voler gentilmente segnalare eventuali errori a infosmile@tourspain.es. Grazie
della vostra cortese collaborazione.
AUTOSTRADA
SUPERSTRADA
STRADA STATALE
STRADA RETE DI BASE 1º GRADO
STRADA RETE DI BASE 2º GRADO
STRADA LOCALE
FERROVIA
CAMMINO DI SANTIAGO
SANTUARIO-MONASTERO
CASTELLO
GROTTE
ROVINE STORICHE
PARADOR
SPAZIO NATURALE
CAMPO DA GOLF
CAMPEGGIO
STAZIONE TERMALE
PORTICCIOLO
SPORT INVERNALI
FARO
AEROPORTO

PREMESSA
ASTURIE
TERRA RICCA DI
STORIA, DI
ESPRESSIONI
ARTISTICHE E DI
CULTURA
POPOLARE
Il Principato delle Asturie, posto a settentrione
della Penisola iberica, vanta un’estensione di
10.564 kmq. Vi si parla il bable, lingua tradizionale
di cui la Academia de la Lengua Asturiana, istituita
nel 1981, promuove l’uso, la diffusione e
l’insegnamento. Dal profilo geografico fatto di
mare e di monti, con incentivi estetici di
straordinaria bellezza, la fascia litoranea si
estende per 350 km in cui si schiudono oltre 200
spiagge che consentono al turista di scegliere tra
scogliere, lingue di sabbia bianca e rade ove
avvertire il fascino magico di un orizzonte marino.
L’entroterra delle Asturie è un mondo verde,
spoglio di artifici, la cui bellezza indomabile è
punteggiata di incantevoli vedute: un’orografia
fatta di vallate profonde, dolci colline, montagne
svettanti e laghi le cui acque fanno tesoro
della leggenda.
1

PREMESSA
ASTURIE
BOSCO DI MUNIELLOS
Tale cornice perfetta è stata abitata dall’Uomo sin dal
Paleolitico, circa 100.000 anni or sono, come testimoniano
le pitture delle grotte di Tito Bustillo. Le tribù insediatesi
sulle sponde del fiume Astura lasciarono la loro impronta
in accampamenti militari e dolmen fino all’occupazione
delle legioni romane, avvenuta nell’anno 19 a.C., che
suggellò il completamento della conquista dell’antica
Hispania. Scrittori quali Plinio cantarono le bellezze della
regione astur, mitica cellula germinale della Reconquista
che avrebbe finito col cacciare gli invasori musulmani dal
suolo ispano. A quell’epopea si fa risalire la nascita della
dinastia dei re astures nonché l’edificazione di chiese
preromaniche dalle belle e arcaiche mura, che spiccano
a guisa di reliquiari tra alberi e prati.
In altri tempi e nel segno di altri impegni, le Asturie
sarebbero state testimoni della ribellione contro le truppe
napoleoniche, della nascita dell’industrializzazione e del
fenomeno dell’emigrazione. Un insieme di fattori sociali ed
economici che hanno dato vita, nel loro complesso, al
lascito artistico, patrimoniale e monumentale di cui vanno
fiere le Asturie, avviate con passo deciso verso il terzo
millennio. Il Principato conta circa 10.000 paesini, 72 villas
(città avente importanza storica) e 6 città tra cui spiccano
Oviedo quale capoluogo amministrativo e antico centro
spirituale della cristianità; la cosmopolita Gijón, città dal
sapore aperto, plurale e tollerante e Avilés medievale e
moderna.
2 3

ASTURIE
VISITA ALLE CITTÀ
I TRE
CAPOLUOGHI
DEL PRINCIPATO,
OVIEDO, GIJÓN E
AVILÉS,
DENOTANO
UNA FORTE
PERSONALITÀ E
UN’ANIMA
ANTICA.
ASTURIE
VISITA ALLE CITTÀ
RUA DE CIMADEVILLA A OVIEDO
Le vie signorili di Oviedo
sfoggiano quanto di meglio
può offrire il buon gusto.
*
OGGI VI PROPONIAMO tre passeggiate in città:
Oviedo, leggenda e tradizione (pag. 6)/ Gijón, figlia
del mare (pag. 11)/ Avilés, architettura e modernità
(pag. 16).
VI CONSIGLIAMO:
* Di rivolgervi a un Ufficio del Turismo, prima della
visita, per verificare orari, servizi, ecc.
4 5

OVIEDO,
LEGGENDA E
TRADIZIONE
CATTEDRALE DI OVIEDO
LE PRIME INFORMAZIONI
SU OVIEDO, CITTÀ DALLE PIACEVOLI
PASSEGGIATE, RISALGONO AL 761,
ANNO DELLA FONDAZIONE DI
UN MONASTERO SUI VERSANTI
DEL MONTE OVETO.
Sede reale e florido crocevia, capoluogo politico del
Principato, si specializzò quale centro di servizi, di
impiegati statali nonché centro finanziario della
borghesia. Ai nostri giorni, è una città particolarmente
curata e in gran parte pedonalizzata, le cui vie, ove sono
ravvisabili le origini signorili, sfoggiano quanto di meglio
può offrire il buon gusto. Il punto di partenza della visita è
la fuente de Foncalada (1), dichiarata Patrimonio
dell’Umanità dall’UNESCO nonché l’unica edificazione a
uso civile in stile preromanico asturiano, risalente al
IX sec. e riconducibile al monarca Alfonso III.
Sul frontespizio di quest’opera dell’Alto Medioevo è
scolpita la Cruz de la Victoria (Croce della Vittoria),
simbolo delle Asturie. Dopo aver imboccato Calle
Gascona, si raggiungerà la casa dei Campomanes (2),
valido esempio del barocco, portata a termine nel 1622,
di cui si evidenzia la facciata con balconi, abbellita dallo
stemma familiare, che dà su Calle Jovellanos.
Un aroma soffuso e maestoso impregna il centro
spirituale di Oviedo, coronato dallo splendido tempio
del cui campanile gli abitanti di questa città vanno
particolarmente fieri. Monumento di eccezionale foggia
artistica, la Cattedrale (3) si erge sulla basilica primitiva
del Salvatore, fatta erigere per volere di Alfonso II accanto
alla sua reggia. Secondo centro di pellegrinaggio della
Penisola Iberica, i camminanti erano soliti prostrarsi
davanti alla statua romanica del Salvatore risalente al
XIII sec., nonché avviarsi verso la Cámara Santa, custodia
dell’oreficeria dei monarchi astures e di importanti
reliquie provenienti da Toledo, tra cui il Santo Sudario.
Altri tesori della Cámara Santa, dichiarata Patrimonio
dell'Umanità dall'UNESCO, sono la ‘Cruz de la Victoria’ e
la ‘Cruz de los Ángeles’, stemma di Oviedo. All’interno
della cattedrale, sono degni di nota il ‘retablo de las
Lamentaciones’, la cappella del re Casto e il rispettivo
museo in cui è esposta una serie di oggetti di grande
pregio.
Quiete monumentale e dinamismo sociale, questi i tratti
caratteristici della zona circostante, interessante mosaico
urbano ove sorge il palazzo di Valdecarzana (4),
sottolineato dallo stemma, di notevoli proporzioni, della
ASTURIE
VISITA A OVIEDO
6
7

OVIEDO, LEGGENDA E TRADIZIONE
GIARDINO ‘DE LOS REYES CAUDILLOS’ E CAMPANILE DEL MONASTERO DI
SAN PELAYO
famiglia Heredia, nonché la chiesa di San Tirso (5), altro
referente spirituale in stile romanico della cui edificazione
originaria conserva soltanto una finestra nell’abside,
affiancata dal palazzo de la Rúa (6), del XV sec.,
l’edificazione a uso civile più antica di Oviedo, sopravvissuta
al devastante incendio del 1521. Antistante la medesima, fa
capolino la statua della Regenta, omaggio all’eroina
letteraria di cui lo scrittore Leopoldo García-Alas y Ureña
alias Clarín immaginò le peripezie nella Oviedo
ottocentesca. Sulla contigua Plaza de Porlier si affacciano
due lussuose dimore: il palazzo del marchese di
Camposagrado (7) è una magione settecentesca, sede
della Corte Superiore di Giustizia mentre il palazzo di
Toreno (8) accoglie il ‘Real Instituto de Estudios
Asturianos’. Dal canto loro, le pareti dell’Università (9),
attuale sede del Rettorato, racchiudono quattro secoli di
storia. Progettato dagli architetti Gil de Hontañón e Juan de
Ribera, tale centro culturale, nel cui chiostro spicca la
statua del fondatore Fernando de Valdés, Grande
Inquisitore Generale, fu inaugurato nel 1608.
Asturie. Costeggiando la ‘Corrala del Obispo’, piazza su
cui si affaccia il palazzo arcivescovile (11), del XVI sec.,
appare la casa del Deán (12) risalente al 1900 e sede
del Conservatorio di Musica. Una via bella e armoniosa
conduce al monastero di San Vicente (13), le cui origini
si confondono con quelle della città dal momento che
fu fondato nel 761 dai monaci Máximo e Fromistano.
Nel 1952, il rispettivo chiostro fu adibito a Museo
Archeologico Provinciale ove sono esposti pregiati
reperti dell’arte pre-romanica delle Asturie. Nelle
immediate vicinanze, il re Alfonso II fece costruire il
monastero di San Pelayo (14), luogo di ritiro riservato
alle nobildonne più in vista della società, il cui edificio
odierno, rimaneggiato con il passare dei secoli, ospita
una fiorente comunità di monache benedettine. Un’altra
reliquia del passato è ravvisabile nei resti della cinta
muraria medievale (15), perfettamente visibili in
Calle Paraíso.
Si prosegue verso la Plaza de la Constitución, punto
di raduno e di festeggiamenti, su cui sorgono il
Municipio (16), eretto a partire dal 1622, e la chiesa di
San Isidoro (17), edificio in stile barocco, fondato dai
MUNICIPIO
ASTURIE
VISITA A OVIEDO
Il museo di Belle Arti (10) ha sede in tre edifici ai piedi della
cattedrale, tra cui il palazzo di Velarde e la casa degli
Oviedo-Portal. La collezione vanta splendidi esempi di
pittura spagnola ed europea dal medioevo ai giorni nostri,
tra cui si evidenzia la sezione dedicata ai pittori delle
8 9

gesuiti alla fine del XVI sec. El Fontán (18) è uno degli
scorci più tipici del centro storico, cui danno vita la piazza
porticata, l’arco di Zapateros e la ‘casa de las Comedias’.
Il mercato genuino del Fontán, di ampio spettro cromatico,
vanta un forte attecchimento popolare, al pari della statua
dedicata alle venditrici che abbellisce tale spazio.
Strada facendo, si avrà modo di contemplare il palazzo
Regionale (19), sede della ‘Junta General del Principado’,
prima di giungere alla Plaza de la Escandalera (20), centro
nevralgico della vita sociale di Oviedo, sulla quale apre i
battenti il Teatro Campoamor (21), palazzo costruito al
volgere del XIX sec., con una programmazione teatrale e
lirica di primissimo piano.
ASTURIE
Campo de San Francisco (22), il polmone della città,
dispiega il suo verde manto sui terreni dell’ex giardino
dell’omonimo convento, ove viali e fontane sono la cornice
ideale per instaurare nuovi rapporti. Si giunge, quindi,
all’Oviedo più vanitosa di Calle Uría (23), fulcro
commerciale che fa da ponte tra passato e futuro.
L’itinerario si conclude nei pressi di un altro simbolo locale:
l’Hotel Reconquista (24), eretto sul settecentesco ‘Hospital
Provincial’, simbolo della ragguardevole prosperità della
città, la cui facciata in stile barocco è coronata da un
maestoso stemma della Spagna.
VISITA A GIJÓN
PLAZA DE LA ESCANDALERA
‘ELOGIO DEL HORIZONTE’
GIJÓN, FIGLIA
DEL MARE
CITTÀ INDUSTRIALE E MARINARA,
NELLA GIGIA CITATA DA TOLOMEO
È TUTT'ORA VISIBILE L'IMPRONTA
DEL SUO PASSATO ROMANO, IN UN
ABITATO SVILUPPATOSI GRAZIE ALLA
PESCA, AL TRAFFICO PORTUALE E
ALLA DECISA APERTURA VERSO
IL NUOVO.
10
11

GIJÓN, FIGLIA DEL MARE
PALAZZO DI REVILLAGIGEDO
Allegra e spensierata, la città di Gijón è meta di qualità,
forgiatasi sulle rive dell'oceano. Per tale ragione, il
percorso che si snoda in seno a questa "figlia del mare"
parte dal suo fulcro, vale a dire, la spiaggia di San
Lorenzo (1), nastro di sabbia dorata, cinto dal “Muro”,
lungomare che si affaccia per vari chilometri sulle
acque increspate del Mar Cantabrico. Sulle sue rive,
svettano la torre degli Jove Hevia e la cappella di
San Lorenzo (2), cui fa seguito l’antica pescheria
comunale (3), odierno edificio amministrativo. Un tuffo
nel passato ci porta alle terme romane di Campo
Valdés (4), la cui visita ripropone il funzionamento dei
bagni pubblici durante i primi secoli della nostra era.
Ad un’estremità della spiaggia, sorge la chiesa di San
Pedro (5), ispirata ai templi delle Asturie del IX sec.
Il colle di Santa Catalina, ex parco militare, è adibito
attualmente a incantevole belvedere, sovrastato dalla
scultura Elogio del horizonte (6), opera di Chillida
simboleggiante l’addio dell’emigrante.
dell’Illuminismo spagnolo, oggigiorno adibita a
museo delle collezioni d’arte delle Asturie, nonché
opere delle maggiori scuole europee. Ci troviamo
nel quartiere di Cimadevilla, uno degli scorci più
consigliabili e visitati di Gijón data l'atmosfera
cordiale e pittoresca. Dirimpetto alla statua di
Don Pelayo, sorge il palazzo di Revillagigedo (9),
edificio settecentesco in stile barocco, adibito a
spazio espositivo mentre la contigua collegiata di
San Juan Bautista fa da cornice a concerti musicali
grazie alla sua acustica straordinaria. È d’obbligo
anche una tappa presso la torre del Reloj (10) sede
di una mostra permanente sulla storia locale. Vale la
pena di salire all’ultimo piano per poter contemplare
un’immagine inedita della città.
Lo spettacolo prosegue nel porticciolo (11), costruito
sulle antiche darsene portuali, e la spiaggia di
Poniente, su cui apre i battenti l’acquario (12),
attrazione preferita di grandi e piccini in cui si
potranno ammirare 4.000 pesci di 400 specie ittiche
diverse. Nell’infrastruttura rimessa a nuovo della
‘Estación del Norte’ è stato ricavato il museo del
PORTICCIOLO
ASTURIE
VISITA A GIJÓN
Di ritorno nel centro storico, sulla Plaza Mayor
semiporticata si erge il Municipio (7) mentre nelle
immediate vicinanze, sorge la casa di Jovellanos (8),
dimora avita che diede i natali al più insigne esponente
12 13

GIJÓN, FIGLIA DEL MARE
Ferrocarril (13) (Museo delle Ferrovie) che accoglie
collezioni di treni di tutte le epoche e una carrellata
che racconta l’evoluzione industriale e sociale del
Principato. Il palazzo degli Jove è sede del museo
Barjola (14) ove è esposta l’opera del celebre pittore
originario dell’Estremadura. Da qui, si prosegue lungo
Calle Corrida (15), cornice privilegiata della vita
cittadina grazie ai negozi e bar all’aperto, luogo
per guardare e lasciarsi guardare che conduce al
museo Nicanor Piñole (16), sulla Plaza de Europa,
con quadri e oggetti personali di uno degli artisti più
rappresentativi delle scuole pittoriche regionali
del secolo scorso. Un altro edificio che richiama
l’attenzione è il teatro Jovellanos (17), inaugurato nel
1899 a somiglianza dei grandi teatri europei. Di lato,
lungo il festivo Paseo de Begoña, sorge il caffè
Dindurra, tappa d’obbligo per toccare da vicino
l’ambiente formale del tempo che fu.
Passando dal profano al sacro, la chiesa di San
Lorenzo (18) è il maggiore referente religioso in zona,
in stile gotico e risalente ai primi anni del XX sec.,
mentre la chiesa del Sagrado Corazón (19), in Calle
Jovellanos, è nota con l’appellativo popolare de “la
Iglesiona”. Antistante, sorge lo Antiguo Instituto (20),
sede di mostre e altre attività culturali. Dopo aver
imboccato la chiassosa Calle Ezcurdia, si raggiungerà
il parco di Isabel la Católica (21), punteggiato da
colombaie, aree boschive e aree giochi. Nei pressi del
suo specchio d’acqua, sorge il Parador de Turismo
Molino Viejo (22) mentre numerosi reperti materiali e
personali si richiamano alla vita locale nel museo
etnografico del Pueblo de Asturias (23), struttura che
comprende una casa contadina rappresentativa della
più autentica tradizione delle Asturie, la mostra
fotografica nella casa dei Valdés, il museo delle
cornamuse e il padiglione fatto allestire dal Principato
in occasione dell’Expo 92 a Siviglia.
pittura spagnola del XX sec. data l’originalità dei
paesaggi dipinti, allestita nei giardini punteggiati di
elementi ornamentali e di circa 120 specie diverse
di alberi e arbusti. Oltrepassato il fulcro urbano,
la Universidad Laboral (25) rappresenta un’opera
primordiale dell’architettura spagnola del XX sec.,
concepita a immagine e somiglianza de El Escorial,
che accoglierà la futura “Ciudad de la Cultura”
(Città della Cultura). Dirimpetto, apre le sue porte il
Giardino botanico (26) nei cui verdi spazi svettano
circa 30.000 alberi e 2.000 specie diverse che danno
vita a un paesaggio idillico. A 7 km. di distanza dal
centro di Gijón, sul lato occidentale della baia, si
stende il parco archeologico naturale della Campa
Torres (27), luogo di svago e di cultura ove si
svolgono varie attività legate alle cognizioni e alla
fruizione del patrimonio archeologico del Cabo
Torres. Il percorso fa tappa presso un osservatorio
ornitologico, belvedere da cui si godono panorami
sulla città nonché presso altri punti di osservazione
che narrano al visitatore il passato delle Asturie e le
origini di Gijón.
GIARDINO BOTANICO
ASTURIE
VISITA A GIJÓN
Nel quartiere esclusivo di Somió risiede la borghesia di
Gijón e vi ha sede anche il museo Evaristo Valle (24),
mostra monografica forte di oltre un centinaio di opere
di questo artista locale, esponente di spicco della
14 15

Grazie a tale bella posizione naturale, il suo porto
commerciale e di pesca andò via via acquisendo
sempre maggiore importanza tra l'VIII e il IX secolo.
La liturgia urbana prevede di iniziare la visita a Plaza
de España (1), sulla quale si affaccia il Municipio i
cui primi lavori di edificazione risalgono al 1670.
Sulla medesima, si apre l’ingresso principale del
palazzo del Marchese di Ferrera, seicentesca
costruzione nobiliare adibita a struttura ricettiva
di lusso. L’allegro labirinto della città conduce a
Calle Rivero, una delle arterie più movimentate e
tradizionali di Avilés, lungo la quale sorge il palazzo
di García Pumarino (2), del XVII sec., e la cappella
del Santo Cristo (3). Accanto, si stende il parco di
Ferrera (4), dallo straordinario valore naturalistico
e paesaggistico.
MUNICIPIO
ASTURIE
VISITA AD AVILÉS
AVILÉS,
ARCHITETTURA
E MODERNITÀ
CALLE GALIANA
L’ELEGANTE CITTÀ DI AVILÉS
SORGE LUNGO LA FASCIA LITORANEA
CENTRALE DELLE ASTURIE,
SULLA SPONDA SINISTRA
DELL’OMONIMA RÍA.
16
17

AVILÉS, ARCHITETTURA E MODERNITÀ
una fontana ritenuta uno dei simboli di maggiore
pregio di questa città. Nel quartiere marinaro di
Sabugo, villaggio di pescatori del tempo che fu, si avrà
modo di ammirare l'antica chiesa di Sabugo (14)
mentre nel prolungamento verso Calle Cámara si
schiude la singolare Plaza del Mercado (15), magnifico
esempio dell’architettura in ferro degli ultimi scorci
del XIX sec. Il percorso termina presso il teatro
Palacio Valdés (16), eretto agli inizi del XX sec.
e oggi ricostruito. Particolarmente degna di nota è
l’illuminazione notturna del centro storico di Avilés.
ASTURIE
PALAZZO DEL MARCHESE DI CAMPOSAGRADO
Nei dintorni della città, ci si potrà recare a Miranda
per visitarne il museo parrocchiale di ceramiche e
bronzi oppure ammirarne l’architettura tradizionale su
case e hórreos. Oggigiorno, Avilés è una città dinamica
e fiorente che, in pieno XXI sec., conserva l’identità
delle sue radici medievali, ragguardevoli esempi
architettonici, nonché aperta a nuovi orizzonti di
modernità grazie all'inaugurazione del Centro
Culturale Óscar Niemeyer, donato dall'architetto in
segno di gratitudine per i premi "Príncipe de Asturias".
VISITA AD AVILÉS
La prossima meta si trova a Plaza de Álvarez Acebal (5),
su cui si affacciano il palazzo Balsera e la ‘Escuela de
Arte y Oficios’ (Scuola delle arti e dei mestieri) nonché la
‘Casa Municipal de Cultura’ (Casa comunale della
cultura). All’inizio dell’emblematica Calle Galiana, resa
celebre dai suoi portici, si consiglia di fare tappa presso
la chiesa di San Nicola di Bari (6), edificio del XIII sec.,
eretto per volontà della comunità francescana, per poi
visitare l’ottocentesca cappella dell’Ecce Homo (7) e la
coetanea casa di Arias de la Noceda (8). Nelle
immediate vicinanze, tra Calle de la Cámara e Calle
Cabruñana, si erge il palazzo di Maqua (9), anticamera
della vistosa casa dell’indiano Eladio Muñiz (10). Il
visitatore diretto alla ría, s’imbatterà nel palazzo di
Camposagrado (11), bell’esempio del barocco delle
Asturie.
Dal canto suo, la cappella degli Alas (12) risponde ai
canoni dell’architettura romanica. Al suo fianco, spicca
la chiesa dei Padri Francescani (13) caratterizzata da
ANTICA CHIESA DI SABUGO
18 19

ASTURIE
PERCORSI NEL PRINCIPATO
PONTE MEDIEVALE. CANGAS DE ONÍS
La necropoli del monte Areo
conta una trentina di dolmen
funerari, eretti migliaia di
anni or sono.
ASTURIE: MOSAICO
NATURALE IN CUI
IL PAESAGGIO
MARITTIMO-
LITORANEO
S'INTRECCIA
CON LA VERDE
RIGOGLIOSITÀ
DELLE VALLATE
E DEI MONTI
DELL'ENTROTERRA.
*
OGGI VI PROPONIAMO tre passeggiate nel
Principato: Le Asturie occidentali (pag. 22)/
Le vallate minerarie (pag. 29)/ Covadonga, mito e
memoria (pag. 37).
VI CONSIGLIAMO:
* Di rivolgervi a un Ufficio del Turismo, prima della
visita, per verificare orari, servizi, ecc.
ASTURIE
PERCORSI NEL PRINCIPATO
20 21

LE ASTURIE
OCCIDENTALI
CABO VIDIO A CUDILLERO
MARE, MONTI, ARCHITETTURA E
ARTE. QUESTI I CARDINI
DELL’ESCURSIONE NELLE
ASTURIE OCCIDENTALI DOVE IL
PAESAGGIO SI FA EVENTO.
Imboccata l’A-8 e dopo esserci lasciata alle spalle
Gijón, si giungerà al Comune di Carreño, sede
della necropoli del monte Areo, la più importante
necropoli della penisola iberica settentrionale nonché
una delle maggiori necropoli in terra spagnola,
composta da una trentina di dolmen funerari, eretti
migliaia di anni or sono, sparsi lungo il versante
e in cima al monte. Verso Nord, sorge la cittadina
litoranea di Candás i cui abitanti si sono specializzati
nell’attività baleniera e ove il fascino della semplicità
ne avvolge il piccolo porto e il lungomare i cui
maggiori referenti sono il museo Antón, omaggio al
celebre scultore locale, e la chiesa di San Félix, che
conserva in una nicchia barocca la statua del Cristo
de Candás, patrono della confraternita dei pescatori.
La meta successiva è Luanco, maggiore centro
abitato del Comune di Gozón nonché tradizionale
destinazione turistica estiva. Acqua, terra e cielo
s’intrecciano nella sua trama urbana in cui trovano
spazio monumenti unici quali il palazzo dei Menéndez
de la Pola e la torre del Reloj nei pressi del vecchio
Municipio. Delle sue radici legate alla pesca, ci parla
il museo marittimo delle Asturie, inaugurato nel 1948
e custode di oltre 10.000 reperti vincolati alla storia
della navigazione. Un avvicendarsi di belle scogliere
ripide contraddistingue cabo Peñas, da dove
ammirare ampi e incantevoli panorami sul Mar
Cantabrico. Il centro di accoglienza dei visitatori è
una struttura museale che ripercorre i vincoli tra
l’Uomo e il mare nonché altri contenuti legati al faro
di Peñas, uno degli osservatori meteorologici più
antichi delle Asturie.
Castrillón è noto con l’appellativo del Comune
delle sette spiagge benché le perle litoranee che
punteggiano questa regione dagli incantevoli
panorami e dalla prelibata gastronomia siano in
numero superiore. Vi troveremo luoghi selvaggi,
tra cui le spiagge naturiste de El Cuerno, Bayas e
Requexinos nonché spazi ideali per la pesca e il surf.
La spiaggia di Salinas è una delle mete più note in
quanto centro vacanziero dal XIX sec., costellato di
ASTURIE
PERCORSI NEL PRINCIPATO
22
23

PERCORSI NEL PRINCIPATO
ASTURIE
2011
ville e villini. La penisola de La Peñona accoglie il
museo di ancore di Philippe Cousteau, inaugurato nel
1993 da uno dei figli del celebre comandante, articolato
a guisa di complesso monumentale all’aperto in cui
viene sottolineata la bellezza delle ancore e il
cosiddetto tempio degli Oceani. Il giornale di bordo
condurrà il visitatore verso l’entroterra, in direzione di
Soto del Barco, cittadina che vanta una lunga
tradizione legata alle ceche, i cui migliori esempi
patrimoniali sono il castello di San Martín de las
Arenas, sfoggio di architettura militare e il palazzo
della Magdalena, sede del Comune.
Il centro storico di Pravia presenta una bella
scenografia fatta di dimore pluricentenarie e la
cappella della Virgen del Valle ove si conserva una
statua in terracotta della santa patrona, opera
dell’artista italiano Giovan Battista Portigiani.
Da ricordare anche il palazzo di Moutas e la sobria
collegiata che racchiude, al suo interno, numerosi
tesori artistici. I referenti turistici principali di
Muros de Nalón costruito, a quanto pare, laddove
sorgeva un’antica città romana, sono la piazza
cinquecentesca, la chiesa di Santa Maria il palazzo
di Valdecarzana nonché le piscine di acqua salata
frammiste all’odore del Nord. Di nuovo sulla cornisa
cantábrica, l’interno di Cudillero è fatto di edifici
eleganti quali il palazzo dei Selgas rinascimentale e
cinto da idilliaci giardini, la chiesa di San Pedro e la
capilla del Humilladero, che accoglie la statua di un
Cristo particolarmente venerato in questo villaggio
di pescatori, pura essenza marina. Le sue case,
24 25

ASTURIE
VEDUTA DI CASTROPOL
variopinte e sospese sulle scogliere, sono il sogno di
qualsiasi fotografo.
Procedendo lungo la strada costiera, si raggiungerà
Luarca, soprannominata la “città bianca” grazie alla
sua radiante luminosità, presso il cui porto attracca
una delle maggiori flotte da pesca delle Asturie. Il
passato è invece ravvisabile nella chiesa di Santa
Eulalia, la cui prima versione risale al 912 e nella
chiesetta de La Atalaya, dove si venera la Virgen
Blanca, statua protagonista della processione notturna
del Giovedì santo. Il museo etnografico, vanta 1.300
reperti che ripropongono gli ambienti domestici e di
lavoro dell’ultimo secolo e più. Si prosegue, quindi,
verso Puerto de Vega, un’altra località marinara cinta
da scogliere tondeggianti, ove morì Gaspar Melchor de
Jovellanos, sepolto per tre anni nella chiesa
parrocchiale, tempio barocco che vanta un retablo di
grande foggia. Si raggiunge così la zona di Navia, dalla
lunga e nobile tradizione storica, in cui paesaggio e
vicinato s’intrecciano nella Riserva Naturale di Barayo,
estuario marino dall’enorme valore ecologico e a densa
popolazione ornitologica.
Navia, centro abitato principale che sorge sulla
sponda destra della ría, è celebre per la discesa a
nuoto che si svolge ad agosto, festa dichiarata
di rilievo turistico dato il nutrito programma di
manifestazioni musicali, sfilata di carri allegorici,
offerte floreali alla Virgen de la Barca nonché il
lauto pasto nel segno della fratellanza che chiude le
celebrazioni. Tra gli edifici di rilievo, spiccano la casa
dei marchesi di Santa Cruz, il Municipio e la chiesa di
Nuestra Señora de la Barca. Nelle vicinanze di Navia,
si potrà visitare il castro di Coaña, le cui origini
precedono di vari secoli la conquista romana. Vi si
sono riportate alla luce ben ottanta capanne oltre al
torrione sovrastante il tutto. La vita è palpabile nelle
vie di Tapia de Casariego particolarmente sulla
Plaza de la Constitución, dove si erge la chiesa di
San Esteban nonché nel piccolo porto e lungo la
spiaggia, vero e proprio paradiso per gli amanti delle
onde che si alzano fino all’infinito. Verso sud, sorge
Castropol, con una borgata in cui spiccano le bianche
facciate e le vie ripide. Più avanti, Vegadeo fa tesoro
di incantevoli scorci quali la Calle Mayor e il Paseo
de la Alameda, dalle splendide verande mentre sul
PERCORSI NEL PRINCIPATO
26 27

versante monumentale, la chiesa di Nuestra Señora
de la Asunción e il Municipio ne sono i principali
emblemi.
ASTURIE
La parte più occidentale delle Asturie accoglie la
regione de Los Oscos, mondo rurale dall’importante
patrimonio etnografico. Gli artigiani di Taramundi sono
celebri per la loro abilità nel forgiare il ferro, di cui i
grossi coltelli a serramanico sono l’espressione
più genuina. La vicina cittadina di Teixois ospita un
complesso, meta di visite, che ripropone gli antichi
particolari delle case locali. Tramite il valico de la
Garganta ci si addentra in questo universo in miniatura
in cui ci s’imbatterà in Villanueva de Oscos, località
caratterizzata dal rilievo montuoso e dalle strette
vallate. Santa Eulalia de Oscos, capoluogo comunale,
sfoggia due edificazioni religiose di rilievo benché le
maggiori attrazioni siano rinvenibili nei boschi, luoghi
ideali per la pratica del trekking. A San Martín de
Oscos, la natura si apre varco in mille modi, visibili in
un ambiente punteggiato di ruscelli e querceti. Vi sorge
anche il palazzo dei Guzmán e una chiesa ottocentesca,
di cui si evidenziano i retablo neoclassici. Dal canto
suo, Grandas de Salime vanta un museo tutto suo,
a ricordo degli stili di vita di una volta.
PERCORSI NEL PRINCIPATO
Linfa delle Asturie, il parco naturale del Narcea è un
patrimonio ben curato, un mosaico di strette vallate,
costellato di querceti e faggeti. Si tratta di uno dei
territori di maggior pregio del Principato il cui percorso
ecoturistico prevede visite al bosco di Muniellos, il più
esteso rovereto della Spagna grazie ai suoi 5.600 ha
e il cueto de Arbas, imponente anfiteatro di origine
glaciale, habitat di urogalli, caprioli e cinghiali.
Nel comparto religioso, il santuario del Acebo è
un centro tradizionale di pellegrinaggio. Cangas
del Narcea, principale centro abitato di questa zona,
vanta credenziali impeccabili dalla sua fondazione
avvenuta nel XIII sec. I palazzi di Omaña e di Toreno
sono testimonianze del suo passato signorile al pari
dell’elegante basilica di Santa Maria Maddalena.
PARCO NATURALE DI SOMIEDO
LE VALLATE
MINERARIE
ALLE PORTE DELLA CITTÀ DI
OVIEDO, SI POSSONO
AMMIRARE ALCUNE DELLE
COSTRUZIONI PIÙ BELLE E
SUGGESTIVE ERETTE
NELL’ALTO MEDIOEVO.
28
29

ASTURIE
La visita inizia presso la chiesa di Santa María del
Naranco, costruita nell’anno 848 per volere di Ramiro I
che adibita, inizialmente, a luogo di riposo per la
nobiltà, venne consacrata a Santa Maria nel XII sec.
e si trasformò, quindi, in tempio. Struttura avente
pianta rettangolare a due piani, di cui si evidenzia
quello superiore dati i belvedere e l’insieme di sfoggi
architettonici. Il lussuoso repertorio di motivi scolpiti
comprende animali fantastici nonché altri particolari di
ispirazione orientale. Ramiro I fece costruire anche la
chiesa di San Miguel de Lillo, consacrata nell’anno 848,
un edificio le cui pareti sono abbellite da dipinti su cui si
discerne, per la prima volta nell’arte di quell’epoca, la
figura umana. Infine, la chiesa di San Julián de los
Prados è la costruzione preromanica più antica oggi
conservata, risalente circa all’842 e progettata da Tioda,
capomastro di Alfonso II. Si tratta del tempio di maggiori
proporzioni costruito nella Spagna cristiana fino all’XI
sec. sulla cui ossatura di pietra rinvenuta verso il 1912,
spiccano magnifici affreschi.
Ci si avvierà, quindi, verso il Comune de Las Regueras,
a soli 15 km dal capoluogo del Principato. Il centro
abitato più importante è Santullano, sebbene tutta
la zona offra molteplici incentivi sotto forma di
percorsi turistici e chiese preromantiche come quella
2011
SANTA MARÍA DEL NARANCO
di San Pedro de Nora, donata da Alfonso II nel 905 alla
cattedrale di Oviedo. Grado è capoluogo di una zona
punteggiata da boschi frondosi e ricchi terreni
coltivati, sede, il mercoledì e la domenica, di due
mercati che godono di grande fama in zona, nonché
di vestigia dell’antica cinta muraria medievale.
Presso il palazzo Miranda Valdecarzana è esposta una
collezione etnografica, un valore aggiunto in più per
questo centro abitato. Una delle mete maggiormente
apprezzate dell’entroterra è Salas, fondata da
Alfonso X il Saggio ma frequentata da molto tempo
addietro come testimoniano le impronte lasciate dai
pastori del Neolitico, identificabili su numerosi tumuli
e dolmen. Tappa del Cammino di Santiago del Nord,
Salas conserva un consolidato patrimonio storicoartistico.
In fatto di templi religiosi, la chiesa di
San Martín venne eretta a cavallo tra l’VIII e il IX sec.
e ricostruita più tardi. Dal canto suo, la collegiata
di Santa María La Mayor conserva bei retablo e un
mausoleo in alabastro che reca la firma di Pompeyo
Leoni, vero e proprio segno di distinzione al pari della
casa del Regente e del palazzo dei Valdés Salas.
La torre medievale accoglie il museo romanico ove
sono esposti reperti e lapide epigrafiche di pregio.
PERCORSI NEL PRINCIPATO
30 31

LE VALLATE MINERARIE
BELMONTE DE MIRANDA
Simbolo della cosiddetta area “boaria”, Tineo è il
maggior produttore di latte di tutta la Spagna, il cui
territorio è punteggiato di pini ed eucalipti, cornice
ideale per gli amanti della quiete e del turismo
ecologico. Da questo centro passava il Camino del
Interior (Cammino dell’entroterra) verso Santiago,
come testimonia la cappella di San Roque. Altri incentivi
monumentali sono visibili presso il palazzo di Merás
nonché presso il museo di Arte Sacra ricavato nella
chiesa di San Pedro, dove sono esposti reperti
provenienti dai templi della zona. Esempio di
sfruttamento sostenibile del territorio, Belmonte de
Miranda offre un orizzonte di cime svettanti e strette
vallate che colmano di emozioni il paesaggio. I romani vi
sfruttarono importanti miniere d’oro e vi lasciarono resti
archeologici assai interessanti. La miniera più antica
al mondo e l’unica in Spagna è tuttora in funzione.
Ci troviamo, ora, a Somiedo, luogo che vanta una
solida cultura popolare, carica di leggende e di antichi
costumi, tradizioni queste legate ai mestieri esposti
presso l’ecomuseo di Pola de Somiedo, mentre
nell’altra sede di Veigas vengono riproposte le
singolarità delle case tradizionali. Il parco naturale di
Somiedo è l’ultimo rifugio dell’orso bruno. Tra panorami
mirabolanti, si sale verso i laghi di origine glaciale, posti
a 1.500 m di altezza, tra cui spiccano il lago del Valle, il
lago più grande delle Asturie e le lagune di Saliencia.
La zona centrale delle Asturie conta Comuni quali
Teverga, dove una natura ‘à la carte’ offre un magnifico
spettacolo agli occhi dell’osservatore. Da queste parti, si
snoda la senda del Oso (sentiero dell’orso), una delle vie
verdi più note della Spagna, tracciata lungo una vecchia
linea ferroviaria. Il suo nome si deve a Paca e Tola, una
coppia di orsi che abita in un recinto nei pressi di tale
sentiero. Un’altra grande attrazione in zona è il Parque
Prehistórico (parco preistorico) dove sono visibili gli
esempi più rilevanti dell’arte rupestre europea. Più
avanti, Proaza è capoluogo di una zona montuosa dedita
all’agricoltura e all’allevamento, i cui punti di attrazione
monumentali sono la torre medievale e il palazzo dei
González Tuñón, edificio barocco settecentesco.
Nell’antica casa rettorale, si potrà visitare la ‘casa del
VEDUTA DI AGUIDO, PARCO NATURALE DI SOMIEDO
ASTURIE
PERCORSI NEL PRINCIPATO
32 33

LE VALLATE MINERARIE
di vita rapportabili all’industria mineraria. Laviana
rappresenta la chiave di accesso al parco naturale di
Redes, un’esplosione di vette di pietra e prati montani
ove l’Uomo vive in perfetta armonia con l’habitat
circostante.
ASTURIE
CHIESA DI SANTA CRISTINA DE LENA
Oso’ (casa dell’orso), esempio della vita e costumi di
questo animale così carismatico. Inaugurato nel 1998,
il museo di Quirós accoglie buona parte degli utensili
quotidiani legati alla vita materiale e spirituale dei suoi
abitanti. In questo Comune sempre attento alle tradizioni,
è meritevole di una visita il desfiladero de Las Xanas,
sentiero battezzato in onore agli esseri mitologici astures
che si snoda tra grandi rupi calcaree e dislivelli.
Il percorso in questa zona conduce alle valli minerarie,
porta d’ingresso del Principato dall’altopiano. Si tratta
di una realtà geografica in cui il paesaggio e gli usi
ancestrali coabitano con la più recente storia dello
sviluppo industriale. Gli edifici principali di Pola de Lena,
fondata nel 1266 da Alfonso X, sono il palazzo del
marchese di Carrizo, il Municipio e la casa dello scrittore
Vital Aza. Da non perdere a Santa Cristina de Lena, un
altro capolavoro dell’arte preromanica con incantevole
iconostasi, pezzo unico nelle costruzioni di quel tempo.
Si proseguirà, quindi, verso Aller, luogo ideale per
lasciarsi alle spalle lo stress della città e concedersi
giorni di quiete e di vita all’aperto. La natura mostra
il meglio di se stessa nelle vaste aree boschive di
vegetazione autoctona mentre strutture megalitiche,
ereditate da antichi avi, ne abbelliscono l’orizzonte.
Un avvicendarsi di costruzioni rurali e industriali dà vita
al profilo di Pola de Laviana, la cui chiesa principale è il
santuario dell’Otero, con la statua della Vergine Maria.
A Entralgo è d’uopo una visita presso il centro studi
Armando Palacio Valdés, casa natale dell’insigne scrittore
regionalista, per poter così capire i mutamenti degli stili
Verso nord, si giunge a El Entrego, ove è d’obbligo una
visita al museo de la Minería y de la Industria (Museo
minerario e industriale), la struttura più visitata delle
Asturie nonché apprezzato omaggio al motore
principale dello sviluppo locale. Le vistose strutture
sintetizzano una carrellata nella storia tecnica
dell’industria mineraria, dell’età del vapore e
dell’industrializzazione regionale. Dal canto suo,
a Langreo è stato inaugurato un museo della
siderurgia, ricavato presso i vecchi impianti della
società Duro Felguera. All’interno della futurista
ciminiera troncoconica, si avrà modo di ripercorrere
le origini e lo sviluppo di un settore di primaria
importanza, il cui lascito rientra nei tratti distintivi
del Principato. L’escursione termina nella cittadina
signorile di Mieres, il cui territorio è punteggiato di
hórreos, cappelle e palazzi di cui quello del marchese
di Camposagrado, sorge nel capoluogo ed è stato
dichiarato Bene di rilievo culturale, conclusione
dignitosa per una cittadina traboccante di fascino e
di caratteristiche proprie delle Asturie.
ENTREGO
PERCORSI NEL PRINCIPATO
34 35

MITI DELLE ASTURIE
ASTURIE
Il ricco folclore popolare delle Asturie è legato alla
religione dei primi popoli che abitarono la zona
montuosa litoranea della Spagna settentrionale che si
affaccia sul Mar Cantabrico, adoratori del sole e della
natura. Così, si è venuta gradualmente a creare una
mitologia carica di riti e di personaggi che ci aiutano a
capire la cultura e le radici di questa regione. Ad
esempio, le xanas, sono ninfe legate a fontane e
cascate, rappresentate da avvenenti giovani, dai tratti
nordici e dalla lunga chioma bionda. Non altrettanto
bella è la cuélebre, serpente gigantesco intento alla
custodia di tesori, oppure il trasgu, folletto con corna
e coda. A completamento di questa serie di creature
fantastiche, ecco nuberu, divinità delle nubi e dei
temporali, raffigurato da un vecchio dalla lunga barba e
dalle orecchie appuntite, con un cappello nero in testa,
dalla personalità particolarmente malvagia, dato che è
solito cavalcare i nuvoloni più neri da dove lancia
chicchi di grandine che rovinano i raccolti.
PERCORSI NEL PRINCIPATO
GOLA DEL FIUME PINO AD ALLER
BASILICA DI COVADONGA
COVADONGA,
MITO E MEMORIA
PERCORSO CARICO DI
LEGGENDE, GASTRONOMIA E
VETTE GLORIOSE E, SULLO
SFONDO, IL SEMPITERNO
MAR CANTABRICO.
36
37

ASTURIE
A soli 10 km di distanza, sorge il prospero Comune di
Noreña, insignito del titolo simbolico di capoluogo
gastronomico del Principato, grazie soprattutto ai piatti a
base di trippe di manzo o vitello, immancabili in occasione
delle rinomate feste. Tra i monumenti locali, è d’obbligo
citare il chiosco di musica, il palazzo di Miraflores e la
chiesa di Santa María. Più avanti, anche Pola de Siero
vanta palazzi e templi singolari oltre al mercato del
bestiame in cui hanno luogo le maggiori transazioni di
bestiame bovino in Spagna. Il prodotto di spicco di Nava è
il sidro, da sempre vincolato ai rapporti sociali e allo stato
d’animo degli abitanti delle Asturie. Presso il museo de la
Sidra (museo del sidro), si avrà modo di osservare il ciclo
della coltivazione, il torchio dove si pressano le mele per
ricavarne il succo, la pista da bowling per praticarvi lo
sport dei birilli e il chigre locale dove si consuma la
bevanda per antonomasia del Principato.
Verso nord, ci s’imbatterà nella chiesa di San Salvador de
Valdediós, monumento pre-romanico soprannominato
affettuosamente “El Conventín” e, subito dopo, la ría di
Villaviciosa, fantastico estuario in cui confluiscono
elementi fluviali, marini e montani, caratterizzato da otto
chilometri in cui si avvicendano zone paludose, arenili e
2011
CHIESA DI SAN SALVADOR DE VALDEDIÓS
praterie, principale segno distintivo di tale eccezionale
panorama visivo. Vi si rifugiano molteplici specie di
uccelli acquatici, visitatori occasionali delle spiagge di
Misiego e Rodiles. Il patrimonio artistico del centro
storico di Villaviciosa è costituito dal palazzo dei Valdés,
dalla casa degli Hevia, dal Municipio, dal tempio di
San Francesco e dalla chiesa di Santa María de Oliva.
Numerose le prelibatezze marine di Tazones, dove
sbarcò Carlo V il 19 settembre 1517, nella prima tappa
del viaggio che, dalla Germania, lo avrebbe portato
in Spagna per salire sul trono. Colori sgargianti ne
abbelliscono le case, munite di grandi verande
prospicienti il Mar Cantabrico. Dal canto loro, le bianche
case di Lastres si affacciano su un intrico di vie strette
e ripide, a guisa di anfiteatro naturale che sfocia nel
porto, ove aleggia, in certi momenti della giornata, un
invitante profumo a sardine alla brace. La chiesa di
Santa María de Sábada e l’emblematica torre del Reloj è
quanto di meglio offre il patrimonio monumentale.
La playa de la Griega è un santuario litoraneo dal
momento che le sue rocce recano le impronte di
dinosauri e di altri animali ivi vissuti 150 milioni di anni
or sono. Ci troviamo nella terra del Giurassico, come
PERCORSI NEL PRINCIPATO
38 39

COVADONGA, MITO E MEMORIA
testimonia il museo inaugurato a Colunga a forma di
impronta a tre dita, reso celebre dalla ricchezza delle sue
collezioni. Il centro urbano del capoluogo comunale è
costellato di scorci di grande fascino quali la Plaza de
Santa Ana, Calle Real e il Municipio, ricavato nel palazzo
degli Álvarez de Colunga, in stile barocco. La mappa verde
dei dintorni vanta grande diversità naturale e ricchezza
monumentale il cui miglior esempio è la chiesa di
Santiago Gobiendes, tempio pre-romanico del IX sec.,
eretto sulle pendici del monte Sueve. In cima al punto più
elevato spicca il belvedere de El Fito, torre di vedetta in
cemento da cui si gode un magnifico panorama sulla
costa, sulla valle del Sella e sui Picos de Europa. Vera e
propria delizia per il viaggiatore.
Di ritorno sul litorale, la spiaggia di Vega è tappa d’obbligo
per chi è alla ricerca di svago e ricreazione baciata dal
sole. Il programma di viaggio ci conduce ora alla grotta
di Tito Bustillo, uno dei maggiori insediamenti preistorici
della Spagna settentrionale, dichiarato, nel suo insieme,
Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 2008. Scoperto nel
1968 da un gruppo di speleologi, la sua immagine più
nota è il Gran Panel de los Caballos, insieme plastico
abbellito dalla fantasia dell’antichità. Bel preambolo di
Ribadesella, capoluogo comunale che sorge alla foce del
fiume Sella. Sulla sinistra, se ne può ammirare il centro
storico, spazio urbano di qualità, dichiarato complesso
storico-artistico nel 1973, giusta ricompensa per pietre
miliari locali quali la cappella di Guía, il Municipio e il
porto pittoresco. Sulla sponda destra sorgono, invece,
vari quartieri residenziali dal momento che Ribadesella
è rinomata meta estiva dal XIX sec.
La località signorile di Llanes è uno dei maggiori
centri abitati del Principato. I principali referenti del
suo generoso patrimonio sparso qua e là nel centro
storico, dichiarato complesso storico-artistico, sono i
resti della cinta muraria romanica, la basilica di Santa
Maria, il palazzo dei duchi di Estrada, la dimora di
Posada Herrera e il quattrocentesco palazzo di Rivero.
Non meno interessante è il panorama litoraneo, dalle
molteplici forme fantastiche che si affacciano sul Mar
Cantabrico. L’antico mattatoio è stato ora ristrutturato
e adibito ad ‘Aula del Mare’ in cui viene riproposta
la tradizione della caccia alle balene di Llanes mentre
sui blocchi di cemento costituenti il frangiflutti del
porto, l’artista Agustín Ibarrola ha eseguito un’opera
tripudiante di colori dal titolo Los cubos de la memoria
(I cubi della memoria). Prima di abbandonare questo
luogo, è d’uopo una visita all’ottocentesco Paseo de
San Pedro, con incantevoli vedute sulle scogliere.
Le mirabolanti prospettive che vi si godono, riservano
sorprese quali i cosiddetti bufones, cascate d’acqua che
scaturiscono al di sopra della testa dei visitatori in una
ASTURIE
PERCORSI NEL PRINCIPATO
GROTTA DI TITO BUSTILLO
RIBADESELLA
40 41

COVADONGA, MITO E MEMORIA
LAGO ERCINA
nube di goccioline. Dal canto suo, il mare sfrutta i camini
e le spaccature della roccia calcarea per uscire a fiotti in
superficie, imitando i geyser che possono raggiungere i
20 m di altezza. L’acqua respira e ruggisce, con uno
sbuffo finale che fa vibrare le rocciose scogliere.
In corrispondenza di Vidiago, una piccola deviazione
conduce al macigno dove si erge l’idolo di Peña Tú,
monumento megalitico risalente a 4.000 anni or sono,
rappresentazione su pietra di un essere antropomorfo con
indosso indumenti rituali. Dal canto suo, la biografia di
Columbres offre un repertorio di abitazioni fatte costruire
dagli emigranti rimpatriati dopo essersi arricchiti in
America. La Fundación y Archivo de Indianos ha sede
presso la Quinta Guadalupe, meraviglioso palazzo del
1906. A Pimiango è d’obbligo una visita alla grotta de
El Pindal, per ammirarne le figure rupestri dipinte dai
suoi antichissimi abitanti. Porta di accesso alla zona
montana delle Asturie meridionali, Cabrales deve la sua
notorietà al celebre formaggio, vero e proprio gioiello
gastronomico di prim’ordine. Da qui, ci si potrà avviare
verso i Picos de Europa, uno degli spazi naturali più ricchi
e genuini di questa zona, che si stendono su un territorio
di quasi 65.000 ettari e rifugio di numerose specie protette
quali l’urogallo, il gipeto e l’orso bruno.
Il Naranjo de Bulnes è un monte dal profilo mitico,
al pari della ruta del Cares (percorso del fiume Cares)
soprannominata la Garganta Divina (Gola divina).
Il sentiero che si snoda per una dozzina di chilometri
tra i centri abitati di Poncebos e Caín, è uno dei sentieri
più battuti dei leggendari Picos de Europa. Quindi,
ci si avvierà verso un altro luogo simbolico del
Principato: Covadonga, canto alla tradizione e alle
origini. Prima di accedere alla culla delle Asturie,
bisognerà salire fino ai laghi di Enol ed Ercina,
altra grande attrazione turistica della zona e quindi
procedere in direzione del santuario che accoglie la
Madonna di Covadonga, la venerata Santina. Tale
luogo di residenza reale estiva è costituito dalla Santa
Cueva, dalla basilica neo-romanica, dalla collegiata
cinquecentesca, dalla foresteria e dalla casa dei
Canónigos. Il percorso si conclude a Cangas de Onís,
prima capitale del regno astur, cittadina che guarda al
passato con grande rispetto, i cui simboli di spicco sono
un ponte medievale, El Puentón, e la chiesa di Santa
Cruz che sorge su un dolmen preistorico. Avenida de
Covadonga, sempre pullulante di gente, è il luogo
di passaggio e di riposo per antonomasia.
LA LEGGENDA DI
COVADONGA
La battaglia di Covadonga,
combattutasi nel 722, è
ritenuta il punto di partenza
della Reconquista che si
sarebbe conclusa, secoli più
tardi, con la cacciata degli
arabi dalla Penisola Iberica. Tale azione bellica vide
contrapposti gli eserciti di Don Pelayo e le truppe
musulmane di Munuza, governatore di Gijón, il cui
scontro avvenuto nella stretta vallata di Cangas de
los Picos de Europa si saldò con l’inappellabile
vittoria dei cristiani. Secondo la leggenda di Covadonga,
le pietre lanciate dalle catapulte arabe, una volta
in prossimità dell’altare della Vergine, facevano
dietrofront per ritorcersi contro gli stessi
saraceni e ucciderli.
ASTURIE
PERCORSI NEL PRINCIPATO
42 43

ASTURIE
CHE COSA FARE
NATURA
La straordinaria varietà paesaggistica delle Asturie, regione
traboccante di bellezze naturali, esorta il viaggiante a
perdersi lungo cammini e sentieri costellati di specie uniche
della flora e della fauna. Chi decidesse di visitare a piedi
questo universo di grande autenticità e quiete, potrà battere
centinaia di sentieri segnalati, diretti agli oltre venticinque
spazi e riserve naturalistiche di questa regione.
ASTURIE
Bosque de Muniellos (Riserva della Biosfera)
Situato nella zona sudoccidentale, tra i Comuni di Ibias e
Cangas del Narcea, questo ecosistema singolare è stato
dichiarato Riserva della Biosfera dall’UNESCO. Gli amanti
degli animali potranno osservare l’inafferrabile presenza
di caprioli, cinghiali nonché, nei giorni di cielo terso,
contemplare l’affascinante volo del terzuolo, uccello tipico
dei monti regionali.
Comarca Oscos-EO (Riserva della Biosfera)
Quasi al confine con la Galizia, fluisce uno degli estuari
meglio conservati delle Asturie. Dalle banchine di Castropol
e Ribadeo, si potranno effettuare escursioni in barca nel
principale habitat locale per il riposo migratorio di varie
popolazioni di uccelli acquatici.
CHE COSA FARE
PARCO NATURALE DEI PICOS DE EUROPA
Un ventaglio di proposte
divertenti fatto di spazi
naturali, sport, attività per
bambini e vita notturna.
Parco Naturale di Somiedo (Riserva della Biosfera)
Paradiso della diversità dalle grandi ricchezze ecologiche,
il cui il tratto più appariscente è l'ambiente lacustre: i tre
piccoli laghi di Saliencia e quello del Valle, il maggior lago
delle Asturie, con una profondità media di 10 m.
Parco Nazionale dei Picos de Europa (Riserva della Biosfera)
reddeparquesnacionales.mma.es
Cardine del turismo verde delle Asturie, tale territorio
emblematico offre svariate possibilità ricreative quali il
percorso del Cares (ruta del Cares), l’esplorazione dei
leggendari confini del Naranjo de Bulnes, l’osservazione di
avvoltoi, capovaccai e aquile reali in volo che hanno fatto
di questi luoghi il loro regno. Prima di visitare il parco, si
consiglia di informarsi sulle eventuali restrizioni all’accesso
e sulle attività.
Oltre agli spazi protetti già descritti, le Asturie ne contano
altri consultabili sul loro sito Web.
www.infoasturias.com
44 45

Golf
www.golfspain.com
Per la rilassante e divertente pratica del golf, la geografia
provinciale delle Asturie conta una presenza capillare di
campi.
ASTURIE
DISCESA DEL FIUME SELLA
SPORT
Questa regione consente di espletare un'ampia gamma di
attività nonché di seguire manifestazioni sportive di rilievo.
Quella di maggior richiamo è indubbiamente il Descenso del
Sella (discesa del fiume Sella), traversata in piroga da
Arrioandas a Ribadesella, dichiarata Festa di rilievo turistico.
Il primo sabato di agosto, alle note dell’inno ufficiale del
Principato, Asturias, patria querida, ha inizio la competizione
aperta a canottieri spagnoli e stranieri, accompagnati da
migliaia di curiosi che si assiepano lungo i 20 km del percorso.
Anche le città di Gijón e Oviedo vantano una nobile tradizione
sportiva, di cui danno prova i campi e le piste ove si svolgono
gare di ogni genere.
DA NON PERDERE…
Campionato Europeo di Surf
Tapia de Casariego
In concomitanza con la settimana di Pasqua
Rally ‘Príncipe de Asturias’
Oviedo
Settembre
Concorso Ippico Internazionale de Las Mestas
Gijón
Agosto
Trekking
www.fedme.es
www.viasverdes.com
La regione conta spazi particolarmente attraenti per una
passeggiata o per l’attività di trekking, in cui godersi
attivamente lo spettacolo. Si consiglia la Vía Verde che da
Candás porta a Perlora, seguendo l’antica linea ferroviaria
nota con il nome di El Carreño. Il percorso si snoda per 2 km
completabili in un’ora, tra scogliere da cui godere di
incantevoli vedute e piccole rade, il tutto immerso in una
vegetazione ideale per gli appassionati di botanica.
Sci
www.atudem.org
La peculiare orografia delle Asturie è la cornice perfetta
per la pratica dello sci come testimoniano le tre stazioni
dalle condizioni ottimali per questo sport di montagna,
perfettamente attrezzate e munite di strutture ricettive di
qualità. Nella zona centrale, troviamo le stazioni di Fuentes
de Invierno (Aller) e Valgrande-Pajares (Lena) mentre al
confine tra le Asturie e La Castiglia-León, sorge la stazione
di San Isidro, uno dei centri invernali di maggior richiamo
della Spagna.
Sport nautici
www.seaspain.info
Le Asturie mettono a disposizione stazioni nautiche
perfettamente attrezzate per l’attività marina. L’offerta conta
attività quali pesca, crociere, vela, catamarano e kayak.
SALUTE
Terme in Spagna
www.balnearios.org
Le Asturie consentono di trascorrere una vacanza all’insegna
del relax presso terme e spa.
CHE COSA FARE
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CULTURA
FESTE E TRADIZIONI
ASTURIE
Il calendario festivo delle Asturie prevede eventi, punti di
incontro con il divertimento e la buona compagnia, celebrazioni
religiose e profane che sono andate via via mescolandosi con il
trascorrere del tempo e che sono giunte fino a noi con vesti e
sfumature assai diverse per lo più allietate dalle cornamuse e
abbondantemente innaffiate con il sidro tradizionale. Così
avviene a Martes de Campo, a Oviedo, quando è d’obbligo
recarsi al campo di San Francisco per degustare il “bollo
preñao”, panino imbottito con chorizo. Oppure a Gijón durante
la Semana Grande, divertimento di cui il momento clou è lo
spettacolo pirotecnico che si svolge sotto gli occhi di centinaia
di migliaia di persone assiepate lungo il Muro de San Lorenzo.
DA NON PERDERE…
Día de América (Giornata dell’America)
Festa dichiarata di rilievo turistico nazionale dati i colori dei
carri allegorici e dei gruppi folcloristici che prendono parte
alla sfilata. Rappresenta uno dei momenti centrali delle
feste di San Matteo.
Oviedo
19 settembre
Festa di Santa Maria Maddalena
Gli abitanti si vestono a festa nel cuore dell’estate per
assistere alla pittoresca processione marittima.
Llanes
Fine luglio
Festa de L’Amuravela
Uno degli appuntamenti di maggior richiamo delle Asturie
come testimoniano i suoi oltre quattro secoli di storia.
Cudillero
Verso il 29 giugno
Fiesta del Asturcón (Festa del cavallo delle Asturie)
Spettacolo di grande richiamo in cui si sottolineano le virtù
del cavallo asturiano, tuttora reperibile allo stato brado.
Sierra del Sueve
Terzo sabato di agosto
Altrettanto raccomandabili e movimentati sono gli Antroxu
(carnevali) che si svolgono in tutto il Principato e che
acquisiscono una dimensione speciale a Gijón e ad Avilés.
In questa medesima città, la settimana pasquale fa da
contrappunto solenne e spirituale.
MUSEI
GRUPPO FOLCLORISTICO DI QUIRÓS
Museo Vaqueiro (Museo boario)
Naraval
Inaugurato nel 2000, in due sale rispettose dell’architettura
tradizionale, ripercorre il modo di vita transumante dei
pastori che abitavano sui monti delle Asturie.
Museo de la Madera (Museo del legno)
Veneros
Sostegno economico della regione da tempi immemorabili,
il bosco e il legno sono motivo di vanto per gli abitanti delle
Asturie, di cui uno dei tratti distintivi sono le madreñas,
zoccoli di legno utilizzati in ambito rurale per generazioni
e generazioni.
Museo Etnográfico de la Lechería (Museo etnografico
del latte)
La Foz de Morcín
Le sue collezioni vantano oltre 500 reperti legati all’attività
casearia e distribuiti in tre sezioni tematiche: “La Leche”
(latte), “Los Quesos” (formaggi) e “La Manteca” (burro).
CHE COSA FARE
48 49

MUSICA, TEATRO E CINEMA…
La cerimonia di consegna dei prestigiosi premi Príncipe de
Asturias di cui vengono insigniti gli esponenti più autorevoli
delle scienze, delle lettere, delle arti, dello sport, dell’economia
e della politica internazionale, che si svolge nella cornice del
Teatro Campoamor, messa momentaneamente da parte la sua
attività operistica e teatrale, fa della città di Oviedo il centro
culturale per antonomasia.
TI CONSIGLIAMO…
Euroyeyé
www.euroyeye.es
Migliaia di giovani si danno appuntamento al mod più importante
della Spagna, con scooter antichi e musica a non finire.
Gijón
Agosto
Festival internazionale del cinema di Gijón
www.gijonfilmfestival.com
Appuntamento cinematografico altrettanto audace e
indipendente.
Gijón
Novembre
Semana Negra
www.semananegra.org
Ispirata ai classici del cinema e del romanzo noir, nell'arco di
questa settimana si tengono concerti e mostre in un'atmosfera
di grande partecipazione.
Gijón
Luglio
GASTRONOMIA
ventresca de bonito (ventresca di palamita). La buona tavola
settentrionale riserva un posto specialissimo alle carni come
testimoniato da piatti immancabili quali il vitello e il pollo
ruspante. Le Asturie vantano, poi, una varietà di oltre 30 tipi
di formaggio dato che ogni vallata ne ha uno tutto suo.
L’universo ghiottone dà prova di buon gusto grazie allo arroz
con leche, frixuelos, dessert a base di farina, latte e uova e
alle casadielles, una specie di panzerotto farcito alle noci.
Per innaffiare il tutto, niente di meglio che il sidra pur se non
è da meno il vino rosso prodotto nell’entroterra.
PRODOTTI DOC
• Fava delle Asturie
• Sidro delle Asturie
• Vino della ‘Tierra de Cangas’
• Formaggio: Cabrales, Casín, Afuega´l Pitu e Gamonedo
• Vitello delle Asturie
• ‘Chosco de Tineo’ (insaccato affumicato di
carne suina)
SHOPPING
È d’obbligo acquistare un souvenir di queste terre ospitali e
intraprendenti, in cui il visitatore non avrà che l’imbarazzo
della scelta in termini di contenuti e stili. Ricco ventaglio di
articoli atti a rendere meno ingrato il momento del congedo.
Le boutique più esclusive di Calle Uría, a Oviedo, e Calle
Corrida, a Gijón, mettono in vendita griffe di grande richiamo
e lussuosi capi di abbigliamento. Tale offerta commerciale è
completata da altri punti vendita specializzatisi in
abbigliamento alla moda e moda giovane. Ad Avilés, le
migliori proposte in fatto di abbigliamento che fa tendenza si
trovano a Calle La Cámara, Calle José Cueto, Calle
Fernández Balsera e Calle La Fruta.
ASTURIE
CHE COSA FARE
GASTRONOMIA
Le mode variabili del palato non hanno scalfito la squisita
gastronomia delle Asturie i cui sapori mettono in rilievo il lusso
della semplicità. Si potrà stuzzicare l’appetito con una fabada a
base de alubias blancas y embutido de cerdo (stufato a base di
fagioli bianchi e insaccato di carne suina), piatto d’obbligo di
questa zona. Gli amanti del pesce, non troveranno nulla da
ridire davanti a una merluza a la cazuela (nasello stufato) e alla
Si consiglia l’acquisto della tipica bottiglia di sidro, delle
“fabes” (fave), del formaggio di Cabrales nonché dei liquori
alla mela e alle nocciole.
Un’alternativa particolarmente raccomandabile è l’acquisto
di qualche articolo di giaietto, pietra nera abituale di questa
regione oppure di un pezzo di ceramica del medesimo colore,
fabbricato a Cangas del Narcea.
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ATTIVITÀ PER BAMBINI
ASTURIE
Il Principato delle Asturie mette a punto programmi di attività
varie per i più piccini, ideali per divertirsi in famiglia.
Feria del Teatro Europeo para Niños (Rassegna del teatro
europeo per bambini)
www.gijon.es/feten
Unica iniziativa in Spagna di tali caratteristiche cui aderiscono
alcune delle migliori compagnie specializzate in spettacoli
per bambini.
Gijón
Febbraio
MUSEO GIURASSICO DI COLUNGA
Salón Internacional del Cómic (Salone internazionale del
fumetto)
Appuntamento in cui disegnatori di varie nazionalità e stili
condividono con il pubblico il processo creativo e le risorse
tecniche di cui si avvalgono.
Gijón
Ottobre
Zoo La Grandera
www.zoolagrandera.es
Presenta ai visitatori circa 400 animali tra i più caratteristici
delle Asturie, in una splendida cornice boschiva.
Cangas de Onís
Tutto l’anno
MUSEI IN COMPAGNIA DEI BAMBINI
Museo del Jurásico (Museo del Giurassico)
www.museojurasico.com
Organizza attività per consentire ai bambini di addentrarsi nel
mondo dei dinosauri. La famiglia al gran completo partecipa a
proposte quali “Familysaurio”, che comprende scavi e quiz.
Colunga
Tutto l’anno
Museo del oro (Museo dell’oro)
www.museodeloro.es
L’estrazione dell’oro è l’attività sportiva proposta da questo
spazio museale, affinché grandi e piccini prendano
dimestichezza con l’ancestrale tecnica del bateo.
Navelgas
Tutto l’anno
Parque de la Prehistoria de Teverga (Parco preistorico di
Teverga)
www.atraccionmilenaria.com
Accoglie i reperti di maggior pregio dell’arte rupestre
europea, esposti in una sola grotta.
Teverga
Tutto l’anno
TURISMO
ACCESSIBILE
TURISMO ACCESSIBILE
Per consentire a chi presenta esigenze specifiche di potersi
muovere comodamente in città, è stata pubblicata una guida
agli spazi naturali, percorsi, esercizi, strutture ricettive,
negozi, musei, mezzi di trasporto, toilette, ecc., che
ottemperano al regolamento della legge del Principato
delle Asturie sull’accessibilità e sull'eliminazione delle
barriere in ambito urbanistico e architettonico.
Le Asturie per tutti.
www.asturias.es
Gijón. Guida al turismo accessibile specifica di questa città
www.cocemfeasturias.es
CHE COSA FARE
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BUSINESS
ASTURIE
Sia Oviedo che Gijón sono sede di appuntamenti fieristici,
congressuali e riunioni di business.
Convention Bureau
Tale ente saprà affiancarvi nell’organizzazione di riunioni e
viaggi di incentivi:
Spain Convention Bureau
www.scb.es
Oviedo Convention Bureau
www.palaciocongresos-oviedo.com
MESCITA DEL SIDRO
VITA NOTTURNA
Gijón Convention Bureau
www.gijón.info
Avilés Convention Bureau
www.avilescomarca.info
CHE COSA FARE
Giunta l’ora dello spasso notturno, le Asturie propongono una
lunga lista di piaceri da consumare con moderazione.
Calle Gascona, Oviedo
La baldoria è solita iniziare in una sidrería (locale che vende
sidro). Calle Gascona, a Oviedo, pullula di chigres e taverne,
ritrovo tradizionale.
Quartiere di Cimadevilla, Gijón
La Gijón by night ci esorta ad entrare negli affollatissimi bar
che aprono i battenti nel vecchio quartiere marinaro. Dal canto
suo, la musica latina è regina incontrastata delle ore notturne
nei locali del porticciolo, zona ideale per chi è alla ricerca
di un po’ di glamour.
Centro storico, Avilés
Avilés può essere ritenuta città pioniera delle Asturie quale
zona di svago notturno che si svolge nella cornice del suo
magnifico centro storico.
Tra Calle San Bernardo e Calle San Antonio, nel cuore di Gijón,
sono rinvenibili locali gay al pari di Calle Altamirano e Calle
Campoamor a Oviedo, con caffè, pub e altri locali gay.
AUDITORIO PRÍNCIPE FELIPE A OVIEDO
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ASTURIE
DATI UTILI
INDIRIZZI DI RILIEVO
PREFISSO
INTERNAZIONALE:
+34
UFFICI DEL TURISMO
ASTURIE
TURESPAÑA
www.spain.info
INFO TURISMO ASTURIE
Cimadevilla, 4.
33003 Oviedo (Asturie)
T. 985 213 385
www.infoasturias.com
INFO TURISMO CITTÀ
AEROPORTO DELLE ASTURIE
COME ARRIVARE
In aereo
L’aeroporto delle Asturie si trova a Ranón, a 39 km da Gijón e a
43 km da Oviedo. Frequenti voli giornalieri su Madrid, Barcellona,
su altri capoluoghi nazionali nonché capitali internazionali.
Aeroporto delle Asturie
33459 Santiago del Monte
T. 902 300 202
INFO TURISMO PROVINCIA
Oviedo
Marqués De Santa Cruz
33007 Oviedo
T. 985 227 586
www.ayto-oviedo.es
DATI UTILI
In treno
Treni giornalieri diretti, tra l’altro, a Madrid e a Barcellona.
Stazioni centrali a Oviedo, Gijón e Avilés. Per spostarsi
nell’entroterra provinciale, si potrà far uso dei treni suburbani
della RENFE e FEVE, azienda che, in estate, mette in servizio un
treno turistico, il ‘Transcantábrico’ che scorre in spazi di
incomparabile bellezza, sulla falsariga delle ferrovie di un tempo.
RENFE T. 902 320 320 (Info internazionali) www.renfe.com
In pullman
Rete capillare di linee regolari di pullman che collegano le
principali città spagnole nonché le Asturie con alcune capitali
europee quali Parigi e Bruxelles.
CONSIGLI…
A Gijón si potrà acquistare la tessera Gijón Card per poter
così usufruire di trasporto gratuito su mezzi pubblici
nonché di sconti presso ristoranti, musei, negozi,
spettacoli, ecc. Ulteriori informazioni sul sito
www.gijon.info
Gijón
Espigón Central de Fomento
Rodríguez Sampedro
33206 Gijón
T. 985 341 771
www.gijon.info
Avilés
Ruiz Gómez, 21
33402 Avilés
T. 985 544 325
www.ayto-aviles.com
Candás
Braulio Busto, 2
33430 Candás
T. 985 884 888
Cangas de Onís
Casa Riera. Avenida de
Covadonga, 1
33550 Cangas de Onís
T. 985 848 005
Cudillero
Puerto del Oeste
33150 Cudillero
T. 985 591 377
Llanes
Alfonso IX
33500 Llanes
T. 985 400 164
Luanco
Ramón Pérez de Ayala
33440 Luanco
T. 985 882 644
Luarca
Los Caleros, 11
33700 Luarca
T. 985 640 083
Mieres
Manuel Llaneza, 8
33600 Mieres
T. 985 450 533
57

Ribadesella
Paseo Princesa Letizia
33560 Ribadesella
T. 985 860 038
STRUTTURE RICETTIVE
Ufficio prenotazioni strutture ricettive in Spagna
www.spain.info
PARADORES
Ufficio prenotazioni
T. 902 547 979
fax 902 525 432
www.parador.es
Parador de Cangas de Onís
Villanueva
33550 Cangas de Onís,
Asturie
TRASPORTI
AENA
(Aeropuertos Nacionales y
navegación aérea)
T. 902 404 704
www.aena.es
ADIF (Administrador
de Infraestructuras
Ferroviarias)
T. 902 432 343
www.adif.es
Villaviciosa
Plaza Obdulio Fernández, 51
33300 Villaviciosa
T. 985 891 759
T. 985 849 402
Fax: 985 849 520
Parador de Gijón
Parque Isabel La Católica
33203 Gijón, Asturie
T. 985 370 511
Fax 985 370 233
AUTOSTAZIONI
Oviedo. Pepe Cosmen
33001 Oviedo
T. 902 499 949
Gijón. Magnus Blikstad 1
33207 Gijón. T. 902 422 242
Avilés. Avenida Telares 20
33401 Avilés
T. 902 422 242
INFO STRADE
T. 011
www.dgt.es
UFFICI DEL TURISMO ALL’ESTERO
ARGENTINA
Buenos Aires
AUSTRIA
Vienna
BELGIO
Bruxelles
BRASILE
San Paolo
CANADÀ
Toronto
CINA
Cantón
Pechino
DANIMARCA
Copenaghen
FINLANDIA
Helsinki
FRANCIA
Parigi
GERMANIA
Berlino
Düsseldorf
Francoforte
Monaco
GIAPPONE
Tokyo
INDIA
Mumbai
IRLANDA
Dublino
ITALIA
Milano
Roma
MESSICO
Città del Messico
NORVEGIA
Oslo
PAESI BASSI
L’Aia
POLONIA
Varsavia
PORTOGALLO
Lisbona
REGNO UNITO
Londra
RUSSIA
Mosca
SINGAPORE
Singapore
STATI UNITI
Los Angeles
Chicago
Miami
New York
SVEZIA
Stoccolma
SVIZZERA
Zurigo
Per ulteriori informazioni scrivere al seguente indirizzo
www.spain.info/contact
DATI UTILI ASTURIE
TELEFONI UTILI
Urgenze T. 112
Informazioni ai cittadini T. 010
58 59

MONUMENTI E LUOGHI DI RILIEVO
1. Fuente de la Foncalada
2. Casa dei Campomanes
3. Cattedrale
4. Palazzo di Valdecarzana
5. Chiesa di San Tirso
6. Palazzo de la Rúa
7. Palazzo del Marchese di Camposagrado
8. Palazzo di Toreno
9. Università
10. Museo di Belle Arti
11. Palazzo arcivescovile
12. Casa del Deán
13. Monastero di San Vicente
14. Monastero di San Pelayo
15. Cinta muraria medievale
16. Municipio
17. Chiesa di San Isidoro
18. El Fontán
19. Palazzo Regionale
20. Plaza de la Escandalera
21. Teatro Campoamor
22. Campo de San Francisco
23. Calle Uría
24. Hotel Reconquista
Informazioni turistiche
Parcheggio
Stazione di Polizia
Stazione ferroviaria (RENFE)
Autostazione
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