la VOCE di BREMBO la VOCE di BREMBO - Oratorio Brembo di ...

notiziario per la cominità parrocchiale del quartiere . Febbraio 2013 - Anno LXIII, N.3
Notiziario per la cominità parrocchiale del quartiere . Luglio 2013 - Anno LXIII, N.5
la voce
di brembo

PARROCCHIA
SACRO CUORE IMMACOLATO DI MARIA
Don Cristiano Pedrini
Via Pesenti, 50 - 24044 Dalmine Brembo
Tel e Fax 035 56.57.44 - Cell. 339.619.17.35
E-mail: cristianopedrini@gmail.com
Don Tommaso Barcella
Via G. Bernini, 4 - T el035 56.40.10 - Cell. 340.90.34.095
E-mail: tommasobarcella@alice.it
Sito web dell’oratorio: www.oratoriobrembo.it
Sito web (non aggiornato): www.parrocchie.it/dalmine/brembo
Il Bolettino parrocchiale è il servizio che la comunità cristiana offre alle famiglie e agli
abitanti del nostro quartiere. racconta la vita della comunità, da conto di come anima
e rende vivibile il nostro territori, insieme alle altre comunità parrocchiali di Dalmine.
La Voce di Brembo
Notiziario della
Comunità parrocchiale
del Sacro Cuore
Immacolato di Maria
per il quartiere Brembo -
Dalmine (BG)
- Anno LXIII -
N° 5, Luglio 2013
Direzione:
Don Cristiano Pedrini
Redazione:
Gianmario Barcella,
Paolo Lecchi,
Claudio Pesenti,
Patrizia Rossi,
Fabio Scarpellini,
Daniele Tomasoni
(webmaster del sito
dell’Oratorio).
grazie!!!
Vogliamo esprimere un sincero ringraziamento ai papà e ai giovani
che hanno sistemato l’erba sintetica nel nostro parco.
Lavoro eccezionale fatto da persone eccezionali. Grazie ancora!
Hanno collaborato:
don Cristiano,
Claudio Pesenti,
Lorena Paganelli,
Andrea Perico,
Madejra Battaglia,
Federico Lozza,
Marco Pacchiana,
Don Tommaso Barcella,
Suor Mariagrazia,
Federica Tomasoni,
Sonia Colombo,
Veronica Quadri,
Arianna e Mauro,
Elda Previtali
Numeri utili
SCUOLA D’INFANZIA “S. FILIPPO NERI”
(scuola interparrocchiale)
V. Vittorio Veneto, 3 Tel. (035) 56.11.30
REV.DE SUORE ORSOLINE
Tel. (035) 56.21.32
CENTRO DI PRIMO ASCOLTO
Viale Betelli, 1/A - Tel. (035) 37.02.20
MUSEO DEL PRESEPIO
Via 25 Aprile, 179 - Tel. (035) 56.33.83
SCUOLA D’INFANZIA
“DON Giacomo PIAZZOLI”
Via Pesenti, 57 - Tel. (035) 56.12.47
SCUOLA PRIMARIA “EDMONDO DE AMICIS”
Via 25 Aprile, 172 - Tel. (035) 56.24.20
DIREZIONE DIDATTICA
Viale Betelli, 17 - Tel. (035) 56.21.93
SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO “ALDO MORO”
Via Olimpiadi, - Tel. (035) 56.15.26
Fotografie di:
Fabio Scarpellini
Claudio Pesenti
Copertina:
Processione
della Madonna Pellegrina

La Voce di Brembo
“Il futuro, all’inizio, è sempre un cantiere”
L’ultimo numero della ”Voce di
Brembo” di quest’anno arriva nelle
nostre case con un bel po’ di ritardo.
Il desiderio di raccontare comunque
anche gli ultimissimi avvenimenti e di
poter esprimere un sincero GRAZIE ad
ogni persona che vive e aiuta la nostra
comunità si sono aggiunte ad una mole
di lavoro che ha tolto il respiro ad ogni
pur bella intenzione. E dunque… eccoci
qui, ritardatari ma presenti!
Gli ultimi tre mesi, come ogni anno,
sono stati colmi di impegno e di regali
inaspettati a cui non possiamo che
manifestare il GRAZIE più grande.
A maggio… la celebrazione dei
sacramenti con il forte e impegnativo
coinvolgimento di bambini e genitori,
poi la festa patronale, le messe
serali nelle case, la processione
della Madonna Pellegrina con il
40° di don Giuseppe Berardelli. A
giugno… l’infinita “Insieme in Festa”.
Quest’anno finalmente il bel tempo ci
ha dato una mano, forse anche troppo!
Scherzi a parte tantissimi volontari,
vecchi e nuovi, adolescenti e con
qualche anno in più, hanno lavorato
tantissimo e con risultati sorprendenti
(non solo dal punto di vista economico).
Il 13-14-15 settembre ci metteremo
in moto per la DRIIIN-FEST e poi
daremo a tutta la comunità un resoconto
ragionato e dettagliato di entrambe le
manifestazioni. A luglio… un bellissimo
CRE ha visto nei cortili dell’Oratorio
per quasi cinque settimane ben 360
ragazzi, 85 animatori, 10 coordinatori,
50 mamme… e i soliti volontari che
nel nascondimento “tirano avanti la
baracca”. Ecco, poche e sintetiche righe
ma che nascondono una generosità ed
una passione immensa di tantissime
persone. A tutti la riconoscenza più
sentita e sincera.
E adesso Beh un po’ di pausa non
guasta…, ma forse, adesso, “viene il
difficile!”
La tentazione dell’ansia bussa sempre
con forza alla porta di ciascuno di noi,
ed è da scacciare senza ripensamenti.
Una foto recuperata da un amico in
facebook diventa il titolo del prossimo
mese di agosto… “il futuro, all’inizio,
è sempre un cantiere”. Se ripensiamo a
tanti avvenimenti della nostra vita non
possiamo che riscontrare l’autenticità di
questa espressione e pure per la nostra
vita comunitaria funziona a meraviglia.
Il mese di agosto infatti non vedrà
grosse iniziative, ma coinciderà con
l’allestimento del “cantiere” affinché il
prossimo anno possa essere vissuto nel
migliore dei modi.
Per carità non credo servano grosse
rivoluzioni (…quelle vere sono lente
e coincidono con il cambiamento
di “cuore e mente”), solo una
ridistribuzione ragionata di forze, idee,
progetti, obiettivi…
Ne elenco alcuni per farmi capire…
Occorre organizzare per bene
la catechesi del prossimo anno
(disponibilità dei catechisti, giorni
e testi della catechesi, programmi
e attività personalizzate per ogni
singola classe, percorsi con i genitori.
Meriterebbe un capitolo a sé, ma…
uniamo pure a questo punto la riflessione
e la programmazione del cammino
adolescenti e giovani e dei vari livelli
di collaborazione interparrocchiale).
C’è il grande capitolo della liturgia
che abbiamo sempre un po’ trascurato
pur cercando di rendere sempre più
belle le nostre celebrazioni (servirebbe
un gruppo liturgico che ragionasse
sui significati e sulle opportunità
per le varie celebrazioni, rivedendo
complessivamente il calendario delle
nostre feste e della celebrazione del
sacramento della riconciliazione, la
dimensione del suono e del canto, del
servizio all’altare, della collaborazione
in sacrestia…). L’Oratorio ha visto
muovere i primi e coraggiosi passi
del Consiglio con tanta disponibilità
e generosità, ma occorre anche qui
darci un calendario delle attività, una
maggior coordinazione attorno alla
segreteria, un’adeguata distribuzione di
compiti, ruoli e chiavi…, un migliore
uso degli spazi e attrezzature a nostra
disposizione.
Il Consiglio per gli affari economici
ha già fatto un super lavoro gestendo
negli scorsi anni la ristrutturazione
della Chiesa, ma occorre ancora
lavorare per darci una struttura
economica comunitaria più aggiornata
e trasparente, pronta ad affrontare il
debito residuo (mutuo e fido per un
ammontare di 500.000 euro), capace
di prevedere i prossimi interventi
più urgenti ( viabilità di via Pesenti,
sistemazione dei cancelli, uso del
sagrato-parcheggio, divisione di spazi
tra oratorio e parrocchia, manutenzione
ordinaria, manutenzione straordinaria
nell’oratorio vecchio…).
Ancora, “da zero” occorre partire
per costituire il gruppo CARITAS
parrocchiale e trovare anche
alcune coppie per la commissione
FAMIGLIA. Sul primo abbiamo
già lavorato un anno e in questi mesi
occorre trovare alcune persone con il
carisma e la passione della carità che
possano donare un po’ del loro tempo
per la comunità. Si tratterà di fare un
piccolo corso con gli altri rappresentanti
delle parrocchie di Dalmine nei primi
mesi dell’anno e di proseguire con
incontri solo parrocchiali per provare a
leggere i bisogni della nostra comunità.
Per quanto riguarda la commissione
famiglia servirebbero alcune coppie
per il corso fidanzati e soprattutto
per ripensare alcune proposte per le
famiglie delle nostre comunità.
Non possiamo trascurare tutti quei settori
che si sostengono grazie ai “volontari
storici” e la cui esistenza diamo “per
scontato”: Il gruppo missionario, il
servizio serale al bar, il gruppo pulizie
della Chiesa e dell’Oratorio Vecchio
e Nuovo, la redazione della Voce di
Brembo… Anche loro hanno bisogno
di forze nuove e di un ripensamento.
Mai affrontato adeguatamente c’è poi
tutto il capitolo del rapporto col mondo
dello Sport. Certamente dovremo
imparare a dialogare di più per aiutare a
crescere i nostri ragazzi.
Quando tutto funziona o per aiutarci
a far funzionare tutto… dovremmo
costituire un Consiglio Pastorale
capace di rappresentare le varie realtà e
di suggerire i passi per il futuro.
Beh, con questo “indice” come si fa a
scacciare l’ansia
Presto detto: c’è la Provvidenza! Se
siamo onesti possiamo dire veramente
che non è mai mancata a nessuno
di noi! Per me ha assunto il volto di
tantissime persone che sempre ho
sentito vicino in modo preziosissimo.
Non sarà importante “sistemare
tutto”. Impareremo ad accettare anche
noi i nostri limiti, come fan tutti.
Lavoreremo insieme e da fratelli.
Questo conta davvero!
A tutti GRAZIE e BUONA ESTATE.
Don Cristiano
3
Il saluto del parroco

4
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La Voce di Brembo
La Voce di Brembo
Nel 50° anniversario della sua morte - 17 Agosto 1963
Nel 50° anniversario della sua morte
Giuseppe Maggi
Vescovo vescovo Missionario
missionario
Nativo di Brembo, missionario in Cina da dove fu espulso nel 1952, sepolto nella nostra chiesa.
La chiesa che è in Dalmine
Nacque a Brembo il 14 marzo
1898 e lo stesso giorno fu notificato
all’anagrafe del Comune
di Sabbio e battezzato nella
parrocchiale di Sforzatica S.
Andrea, coi nomi di Giuseppe
Lorenzo. Rimasto orfano di
madre a soli 9 anni, la sorella
Felicita (divenuta poi Suor
Melania nelle Orsoline di Somasca)
si prese cura di lui. Per
2 anni Giuseppe frequentò le
prime classi nella scuola comunale
di Sabbio.
Vedendo le buone disposizioni
del nipotino, lo zio Don Giacomo
(foto) ne favorì l’entrata
in Seminario per i corsi ginnasiali.
Nell’agosto 1919, dopo il
2° corso teologico, egli entrava
tra i Missionari di Milano,
per terminare gli studi. Il 26
marzo 1921 veniva ordinato
Sacerdote per le mani del cardinale
Ratti, arcivescovo di
Milano, divenuto l'anno successivo
Papa col nome di Pio
XI.
Poco dopo riceveva la destinazione
per Nanyang (provincia
di Honan, Cina). Partenza il
14 novembre 1921, arrivo a
febbraio 1922. Dopo 45 giorni
di transatlantico (da Venezia a
Shanghai), 4 giorni di vaporino
che risalì il fiume Azzurro
fino a Hankow. Due giorni di
ferrovia sulla linea Hankow -
Pechino, erano scesi alla stazione
di Chumatien. Di lì, con
5 giorni di carro cinese, finalmente
arrivarono a Kin-kiakang,
nome che significa :
Colle della Famiglia Kin.
In quel piccolo villaggio di
300 abitanti (tutto cristiano da
200 anni) distante pochi chilometri
dalla città di Nanyang,
c’era la residenza del Vescovo
con tutte le opere vitali della
Missione : seminario, scuole,
catechistato e catecumenato,
procura per i rifornimenti
dei distretti, locali per gli ospiti,
Cappella privata dei Padri e
Cattedrale. Le Suore Canossiane
operavano col noviziato
delle cinesi, collegio femminile,
orfanotrofio, ricoveri invalidi,
dispensario, ecc.. Lì fece
la sua prima esperienza missionaria
P. Maggi.
Il suo insegnante di cinese dopo
pochi giorni riferì al Vescovo
: “Padre Mong
(cognome datogli a Shanghai
sul passaporto cinese) ha ottime
attitudini per la lingua: o-
recchio fino che afferra ogni
sfumatura d’un monosillabo ;
memoria tenace che non perde
nessuna variazione d’accento;
scilinguagnolo sciolto che sa
spiccarne i toni giusti !... Infine,
quella volontà robusta che,
come dice Confucio, vince
ogni ostacolo“.
Il 16 ottobre 1946 fu nominato
Amministratore Apostolico di
Hanchung (Shensi meridionale).
Un territorio montuoso e
una missione molto difficile.
Dopo poco più di due anni di
Amministrazione Apostolica,
il 13 gennaio 1949, arrivò a
Hanchung il telegramma dell’Internunzio
Mons. Riberi:
MAGGI VESCOVO !... L’Eco
di Bergamo, a grossi caratteri,
ne diede subito notizia
alla Diocesi di Bergamo. Venne
consacrato vescovo di Hanchung
il 20 marzo 1949.
Nel giugno 1951 i capi villaggi
e i preti cinesi furono costretti
a partecipare all’ assemblea
che avrebbe proclamato
la Chiesa indipendente; chi
non aderiva, si dichiarava nemico
della Cina.
Il Vescovo e il suo Vicario,
cacciati dalla residenza, vennero
per due mesi segregati
nell’ospedale, guardati a vista

La Voce di Brembo
La Voce di Brembo
5
5
1933 - In visita a una pagoda
1936 - Chiesa parrocchiale di Kin-Kia-Kang
da una guardia.
Il mandato d’arresto fu subito eseguito;
legati con una lunga corda
ma in modo che impediva d’alzare
la testa, scortati da 12 guardie armate
e da 9 ufficiali, furono condotti
alla prigione, attraverso la
piazza d’armi gremita all’ inverosimile.
Là furono perquisiti di nuovo
e privati anche della corona del
rosario e dell’orologio, e chiusi in
celle separate. Dopo 14 mesi di
reclusione, la salute di Monsignore
ne risentiva, tanto che era diventato
l’ombra di se stesso. Il 26 agosto
poté lasciare la cella. Egli ricorda:
“Raccolsi i miei stracci e
nell’atrio vidi il mio vicario anch’-
egli col suo povero fardello”. Prima
di essere espulsi dovevano subire
il giudizio del popolo.
Condannati a espulsione immediata,
subito si avviarono verso la stazione,
a piedi, col loro fardello in
spalla. Su un carro, con altri missionari,
in due giorni giunsero a
Sian, capitale dello Shensi meridionale.
I nostri due condannati
proseguirono, sempre sotto la scorta
dei poliziotti, sostando nelle prigioni
ovunque c’era cambio del
treno. Dopo una corsa di 3000 chilometri,
nel pomeriggio del 5 settembre
1952 varcarono la frontiera
della colonia inglese, Hong Kong,
da dove fece ritorno in Italia.
Prestò la sua opera nelle diocesi di
Milano, Como e Bergamo. Morì a
Lecco il 17 agosto 1963.
La salma di Mons. Maggi fu traslata
nella nostra chiesa parrocchiale
il 3 novembre 1979.
1946 - 25° di sacerdozio
1948 - Benedizione delle biciclette dei missionari in partenza per i loro distretti

6 6
La Voce La Voce di di Brembo
Foto a sinistra
Padre Maggi all’inizio
degli anni ‘30
Foto a destra
Mons. Maggi con il suo
segretario di nazionalità
cinese
1 1952, 5 settembre - Arrivo alla stazione di Hong Kong dopo 10 giorni di viaggio in esecuzione del decreto di espulsione
dalla Cina.
Mons. Maggi con il Vescovo di Bergamo Mons. Piazzi all’ingresso della chiesa di Brembo. Nella foto di destra, con Don Piazzoli.

La La Voce Voce di di 7
di Brembo Brembo
7 A
gelizzazione
cura della nipote
…
Lina
una
Zucchelli
pastorale
Valsecchi
re la pretesa di raggiungere
integrale! Una pastorale che subito grandi successi; è Dio
non dimentichi il contenuto che che sa quando il granellino de-
Un vuole veicolare libro … qualcuno per ricordare Ricordare
e ve diventare pianta!... la legge
non qualcosa; una persona e dei grandi numeri non è la legge
del Vangelo!”… e l’uso delle
il non Vescovo una ideologia! Necessario Missionario
è allora ricordare il centro di calcolatrici non appartiene all’azione
il seguente testo della di Suardi, pastorale Cortese della e
Dalle questa presentazioni azione iniziali pastorale: del libro riportiamo l’incontro
in cui con tracciano Lui un nella ricordo parola, che lega figura chiesa… del vescovo tantomeno missionario alla a Dalmi-
Pasto-
Pesenti
ne nella e ai cambiamenti preghiera che sono nel intervenuti servizio! nel secolo rale scorso. giovanile!
Dare Dio … “Chi non da Dio, (Cardinale Stanislaw Rilko, Presidente
di contadini del Pontificio arrivata Consiglio in Dal-
per i
I missionari dà troppo per poco”. noi bambini In questo degli a- glia
anni postolato,infine, ‘50 avevano qualcosa bisogna di specialere
conto non solo di un per principio la loro barba, fondalimento.
tenemine
Laici) prima dell’avvio dello stabi-
ma mentale: anche perché il principio avevano del a che granellino
con quei di senapa: mondi lontani “grandi cui cose
Poteva sembrare banale l’ introduzione
fare Ma la sua
che
origine
abbiamo
contadina
fatto al
non
primo
il vescovo missionario
sapevamo iniziano poco dal piccolo… o nulla. I loro non racconti,
a volte accompagnati da
ave-
immagini, ci narravano di altri
bambini e bambine meno fortu-
invece ha permesso a tutti di spaziare
a 360° sulla realtà e le attività
che le nostre comunità propongono
per i ragazzi e gli adolescenti.
Alcuni primi passi, importanti
proprio perché siamo all’inizio,
sono stati quelli di mettere un po’
di ordine in ciò che si fa già, per
valorizzare ancora meglio le proposte
e lì convogliare energie e
tempi. Non dobbiamo inventare
nulla di nuovo, ma sentire maggiormente
nostro quanto le nostre
realtà offrono.
Il cammino è cominciato, i frutti si
stanno vedendo … ne siamo sicuri:
lo Spirito soffia anche qui!
nati di noi, di gente che parlava
una lingua incomprensibile … In
un certo senso rappresentavano il
nostro legame con il mondo; qualcuno
di nostra conoscenza si trovava
in paesi di altri continenti e
ci rendeva più familiare il mondo,
in un tempo in cui i viaggi per vacanze
o lavoro non erano alla portata
di molti, come accade oggi...
Ma Mons. Maggi era anche l’emblema
della complessità e dei
cambiamenti che Dalmine ha vissuto
nel secolo scorso. Era nato
nel comune di Sabbio Bergamasco
quando ancora esistevano tre comuni.
La sua casa però faceva
parte della parrocchia di Sant’Andrea
e dal 1949 era entrata a far
parte del nuovo quartiere e parrocchia
di Brembo.
Ai bambini e ragazzi degli anni ‘50
veniva presentata come esemplare
per tanti aspetti. Vivevamo allora
nel pieno dell’espansione della
grande industria dalminese,
mentre lui proveniva da una fami-
era
incontro
stata di
di questa
ostacolo
commissione,
ad essere
e
“scelto” come sacerdote prima e
vescovo poi. Anzi, era diventato la
persona più famosa di Dalmine,
Ragazzi in “missione”: con articoli sui giornali Operazione che parla-
saponetta
vano di lui e di quanto gli era accaduto.
Un successo che lui non
aveva per niente cercato.
Era stato espulso dalla Cina di
Mao Tse-Tung. Era quindi l’esempio
vivente di cosa fosse il comunismo
laddove arrivava al potere.
Capivamo che la prima cosa che
veniva tolta era la libertà in genere
e in particolare quella religiosa.
Veniva impedito anche con la violenza
delle torture e del carcere di
vivere la propria religione e ancora
di più di farla conoscere ad altri.
Anche dall’Europa dell’Est arrivavano
racconti simili, ma Mons.
Maggi era lì con noi e lo sentivamo
più “vero”, anzi dava validità
anche agli altri episodi...
La sua morte improvvisa ci colpiva
per la quasi contemporaneità con
le altre morti di papa Giovanni e
del vescovo di Bergamo. Ci sembrava
che il mondo cambiasse
La presentazione del libro verrà
svolta presso l’oratorio di Dalmine
Sabato 31 agosto 2013
alle ore 16,00
Alle ore 18,00 seguirà la S. Messa
presso la chiesa parrocchiale
di San Giuseppe
profondamente, con meno certezze
per il futuro …
Dalmine ha incominciato a riscoprire
il passato partendo non dall’azienda,
ma dal punto di vista
del territorio e di chi lo ha abitato,
e a delineare il contributo dei cattolici
nella storia e nei cambiamenti
di questo territorio. Il ricordo
del vescovo missionario Mons.
Maggi rappresenta un ulteriore
contributo per conoscere questa
città attraverso la storia di persone
che l’hanno segnata con le loro
scelte e le loro vite.
Enzo Suardi
Valerio Cortese
Claudio Pesenti

8
La Voce di Brembo
SACRAMENTI
PRIMA CONFESSIONE 14 aprile 2013
1 Agazzi Leonardo
2 Albani Andrea
3 Amore Alessio
4 Andreoni Irene
5 Arrigoni Luca
6 Arzuffi Asia
7 Baldi Bianca
8 Barachetti Gaia
9 Barbato Elisa
10 Bertoli Elisa
11 Bombardieri Nicolò
12 Brivio Pietro
13 Campolungo Valeria
14 Cavagna Sabrina
15 Colombo Roberto
16 Forese Roberta
17 Formenti Fernando
1 Agazzi Sara
2 Alborghetti Giorgia
3 Baldi Filippo
4 Bertola Fabio
5 Betelli Nicolas
6 Bracchi Mirko
7 Bracchi Sharon
8 Brivio Giorgia
18 Galbuseri Alice
19 Gallo Nicole
20 Giupponi Andrea
21 Invernici Andrea
22 Ivagnes Gabriel
23 Lodetti Chiara
24 Mangili Carolina
25 Mariani Federico
26 Melissi Samuel
27 Merati Riccardo
28 Micalef Flavio
29 Midali Giulia
30 Modrigo Sean Wisley
31 Moretto China
32 Mottini Elisabetta
33 Mudanò Victoria
34 Nozza Aurora
SANTA CRESIMA 12 maggio 2013
9 Bruletti Letizia
10 Cavagna Patrizia
11 Chiran Lorenzo
12 Colla Simone
13 Colombo Stefano
14 Danesi Elena
15 Fabbris Chiara
16 Forcella Marco
35 Pellegrinelli Viola
36 Perdichizzi Vanessa
37 Pesenti Simone
38 Piras Alessia
39 Rodeschini Emanuele
40 Rota Emanuela
41 Salvi Davide
42 Sampino Daniele
43 Santoro Matilde
44 Scarpellini Nicholas
45 Serenelli Daniele
46 Sforzini Valentina
47 Silvestri Giovanni
48 Stucchi Edoardo
49 Valdani Sabrina
50 Valdani Serena Anna
17 Forlani Nicola
18 Formenti Miguel
19 Giupponi Alessia
20 Grandin Andrea
21 Inverno Alessandro
22 Inverno Chiara
23 Locatelli Sara
24 Lodetti Marco
25 Longaretti Antonio
26 Longaretti Lucio
27 Mangili Riccardo
28 Mariani Riccardo
29 Meloni Daniela
30 Micalef Claudio
31 Morandi Mirco
32 Mottini Gilberto
33 Orellana Daniele
34 Perdichizzi Gabriel
35 Pesenti Davide
36 Piazzini Giulia
37 Pietra Francesco
38 Rigamonti Luca
39 Sana Sabrina
40 Sangalli Linda
41 Tomasoni Cristian
42 Tomasoni Fabio
43 Tomasoni Neena
44 Vavassori Viola

La Voce di Brembo
9
PRIMA COMUNIONE 19 maggio 2013
1 Albani Davide
2 Albani Federico
3 Ambrosini Nicole
4 Arrigoni Nicolò
5 Benedetti Greta
6 Benedetti Sofia
7 Bertoletti Stefano
8 Bettinelli Alessandro
9 Bossa Rachele
10 Brignoli Ilario
11 Carrara Sofia
12 Colombo Cristian
13 Condello Francesco
14 Cortesi Silvia
15 Dalmaggioni Samuele
16 Delle Donne Matteo
17 Di Maggio Fabio
18 Dosso Emanuele
19 Ferrari Matthias
20 Forcella Lorenzo
21 Forlani Ilaria
22 Galli Sara
23 Gallini Marisol
24 Giambellini Giulia
25 Krajni Giulia
26 Kroni Jennifer
27 Langè Aurora
28 Lecchi Francesco
29 Maffioletti Alessandro
30 Mazzoleni Roberta
31 Modrigo Monique
32 Morotti Nicolas
33 Mottini Margherita
34 Mudanò Cristian
35 Nasi Marco
36 Paloschi Sara
37 Parisi Matthew
38 Parma Alessandro
39 Pedroncelli Sara
40 Perego Alessia
41 Pietra Federico
42 Pirillo Irene
43 Pirotta Gaya
44 Quaglia Tommaso
45 Quaini Sofia
46 Ratti Davide
47 Rigamonti Gaia
48 Rovaris Andrea
49 Scardino Laura
50 Stefanoni Alice Maria
51 Tomasoni Andrea
52 Tomasoni Chandani
53 Ubbiali Simone
54 Zanni Alessandra
55 Zizzo Giorgia
Brrrr, che freddo!!! Nuvole cariche
di pioggia rivestono il cielo e l’aria
fresca e umida annuncia una giornata
autunnale… eppure oggi è il 19
Maggio e ci saranno le prime Comunioni!!!!
Il vestito bello, leggero acquistato
immaginando la sperata giornata di
sole resta nell’armadio e ripieghiamo
su qualcosa di più pesante, che possa
scaldare il corpo e contenere l’emozione…
Tutti pronti, con il cuore palpitante
ma con un velo di tristezza accentuato
dalle prime gocce di pioggia, raggiungiamo
il parcheggio della Chiesa…
…ma ecco che dal cielo si apre un
evidente e sorprendente squarcio, le
nuvole si separano lasciando passare
delle strisce gialle, calde di luce:
un meraviglioso raggio di sole… UN
RAGGIO DI SOLE!!!!
Noi genitori ci guardiamo increduli,
i bambini esultano di gioia perché un
raggio di sole in una mattina così può
essere solo un dono e viene immediatamente
interpretato come qualcosa
che va oltre la meteorologia…
Ed è così che è iniziata questa emozionante
giornata: con un regalo dal
cielo che ci ha permesso di compiere i
riti previsti, ma soprattutto ci ha calati
in una dimensione surreale di fede e
stupore!
In Chiesa la luce che filtrava attraverso
le vetrate era la simbolica dimostrazione
della presenza di Gesù sui
nostri 55 bambini che, in ordine in un
abbraccio verso l’altare, hanno ricevuto
per la prima volta il corpo ed il
sangue di Gesù…
difficile indicare a parole l’insieme di
sentimenti che prevalgono di fronte ad
una cerimonia così carica di messaggi,
insegnamenti, riferimenti al passato
ed al futuro…
riti ricchi di simboli, di gesti, dove le
vesti bianche riflettevano lo sguardo
puro ed attento dei bambini e commosso
dei genitori.
All’uscita di Chiesa un acquazzone
di ha riportati in un certo senso alla
giornata autunnale, come se provenissimo
da un’altra dimensione… Ma ripensandoci,
erano i nostri 55 bambini
che carichi di amore brillavano di luce
propria ed illuminavano l’ambiente
perché Gesù era già nei loro cuori
in tutta la sua luminosità… ed il sole
è potuto ritornare a rispettare le sue
leggi meteorologiche!!!

La Voce di Brembo
10
Il Cre un tempo speciale
È nato il 7 dicembre 1932 a Trescore Balneario. Dopo gli
studi nel seminario di Clusone (1a foto, in 3a teologia) fu
ordinato sacerdote nel 1955 (2a e 3a foto), al suo ingresso
nel Anche paese quest’anno nativo fu il accolto Cre è anche ormai alle da Achille scopriva Compagnoni, la fattoria di Omar, chi
che spalle nel 1954 e, nonostante aveva partecipato sia durato in mese, alla prima impastava salita del al K2. panificio Ongis, chi imparava
da 4 a a giocare 7), poi a tennis al Cus, chi
Svolse il tempo la sua è volato. prima Di attività mezzo a c’è Sedrina stato (foto
a Brusaporto tanto divertimento, e Mornico. un po’ Nel di 1978 fatica, divenne ha girato parroco mezza di Dalmine per arrivar
Sombreno ma soprattutto che lasciò l’impegno nel 1988 di tanti. per Alla prendere primo servizio nella caccia nella al tesoro, chi si è
parrocchia fine di un di periodo Brembo così (foto intenso 8) dove non si ha svolto improvvisato il suo servizio
può per che vent’anni. essere contenti Dopo un e ringraziare breve periodo discreti presso risultati… il san-
giocatore di bocce con
tuario per come di Stezzano, è andata questa è tornato avventura. a vivere a Brembo Quello che dove abbiamo collabora
il tema con principale Don Cristiano del Cre di (foto quest’an-
9, festa per un tempo 80°). speciale anche per i nostri
concluso è stato
no era il corpo, “Everybody” era il titolo,
una parola che in inglese significa all’insegna della gioia e dell’allegria;
animatori. È stato un mese vissuto
“ciascuno”, ma anche “tutti insieme”. non dimenticando l’importanza del
L’obbiettivo di chi ha pensato a questo
tema era di far capire che il corpo spetto, nella condivisione, nella cura
crescere nella responsabilità e nel ri-
non è una cosa soltanto personale, ma dei più piccoli e nell’amore per la comunità.
Non possiamo certo dire d’es-
siamo corpi chiamati a vivere gli uni
accanto agli altri. Per aiutare i ragazzi sere arrivati, ma dei passi avanti sono
a capire questo importante messaggio, certamente stati fatti, la prova migliore
cioè che il Cre è un tempo speciale sono i ragazzi stessi con cui sono stati
perché erano contentissimi dei loro
dove ognuno ha la possibilità di scoprire
l’importanza dello stare con gli animatori.
Siamo altri senza in tanti pensare qui sempre stamani! e solo a sé Guardando indietro al tempo appena
Che stessi, succede all’interno parrocchiani della Messa che celebravamo
ogni Dicembre venerdì, è arrivato un gruppo di siamo stati perfetti, che non sempre è
trascorso penso che forse non sempre
Finalmente
E animatori qualcuno ha ... messo va festeggiato in scena con … molta andato tutto per il meglio, ma davanti
fantasia Don la Tommaso! storia di un Che amicizia credevi nata a questi pensieri credo che, al di là di
tra due Farla ragazzi liscia attorno ti illudevi al corpo di un tutto, valga di più stare a sentire tanti
robot. A barar non ci provare, bambini e addirittura anche qualche
Di occasioni Anche noi per costruire sappiam amicizie contare. tra animatore che oggi quando il Cre è
Le loro candele ne hanno sono avute ottanta molte i circa 350 finito vengono a dirti che ne hanno
ed bambini il nostro e ragazzi cuor felice che sono canta, venuti in nostalgia e che vorrebbero fosse ancor
e oratorio se gli anni in questo ti sembran mese. tanti, I ragazzi si più lungo di quel che è stato.
ecco sono un divertiti dono, e fatti sono avanti: cresciuti nell’amicizia
È necessario perciò dire un grazie di
non
semplicemente
c’è shampoo, non
stando
temere.
tutti cuore a chi, a diversi livelli, da chi stava
con i ragazzi a chi lavorava dietro le
insieme:
A te
scatenandosi
non serve …
nei
si
balli,
può ben
impegnandosi
vedere!
Ma
nei
…
laboratori
se il barbiere
tenuti
puoi
dalle
evitare
nostre
mamme, nell’affrontarsi con cor-
delle sue energie, perchè senza di loro
quinte, ha messo tanto del suo tempo,
in barba a tutti la sai ben fare!
Con le storie dei tuoi Santi
rettezza tutti i giorni ai tornei, oppure il Cre non sarebbe stato lo stesso.
Ci hai cresciuti tutti quanti,
nel giocare liberamente nel tempo della
merenda, nel tuffarsi dagli scivoli ed ognuno trascorrerà il resto dell’e-
Ora il tempo speciale del Cre è finito
il tuo esempio ci è ben chiaro
sulla strada sei come un faro.
del parco acquatico delle Vele ... Chi state per conto suo, ma forse ognuno
Per ora noi … abbiam concluso,
poi è venuto al Cre anche al mattino ha di noi oggi non è più lo stesso, è cambiato,
è cresciuto e forse sa meglio di
del nostro augurio fai buon uso,
condiviso ancora più esperienze: c’era
a ottant’anni non hai finito:
chi leggeva
vai avanti
e colorava
ancora
in
che
biblioteca,
sei un mito!
prima cosa significa non pensare solo
chi giocava al centro Fior di cristallo, a sé ed accorgersi che è indispensabile
9
La Voce di Brembo
avere dei legami di amicizia, far parte
e prendersi cura di quel corpo particolare
che è la Chiesa, che è la nostra
comunità di Brembo.
Durante il cre si è svolto un
torneo del gioco preferito da
MOLTI ragazzi cioè
YU-GI-OH!
Nel torneo era organizzato da
Luca Danesi e Marco Pacchiana
un torneo in singolo.
Da 32 i ragazzi sono diventati
16 poi 8 poi 4 poi 2 e infine 1.
Il vincitore del primo torneo è
stato il numero 25 il secondo
classificato è stato il numero
28 cioè il sottoscritto. I premi
erano per il primo la carta di yugi-oh!
DON CRISTIANO e per
il secondo SEMINARISTA AN-
DREA!!! ringraziamo l’oratorio
e gli organizzatori per averci
permesso di divertirci tutti insieme
con un gioco che piace a
molti e speriamo che anche gli
anni prossimi si organizzino tornei
di questo genere.
Federico

La Voce di Brembo
VIAGGIO IN COMUNITA'
Martedì 16 Luglio, noi ragazzi di 3a
media 10 , tramite il Cre di Brembo ci siamo
recati in visita alla Comunità Mondo
Nuovo di Agnadello. L’ annuncio di
questa gita ci ha colto di sorpresa e ci
ha lasciato incuriositi….
Dopo un breve viaggio, arrivati a destinazione,
siamo stati accolti da Mimmo,
un signore simpatico e gentile che
, mentre ci mostrava la casa e i dintorni,
ci ha spiegato la giornata tipica dei
ragazzi che vivono in comunità; una
giornata piena che inizia con la sveglia
alle ore 6:00, riordino della camera e
colazione tutti insieme in sala da pranzo
e poi ognuno svolge i compiti assegnati
come: la cura dell’ orto e del
giardino, il restauro di vecchi mobili, il
lavoro nei vari laboratori e le pulizie in
casa. All’ ora di pranzo, ci si riunisce
nuovamente insieme e prima di mangiare
si legge il Vangelo del giorno:
la cosa bella e particolare è che la Parola
di Dio viene commentata ogni giorno
da un ragazzo diverso, così ognuno
può dire la sua sulla propria vita e sulla
propria esperienza, dimostrando quanto
Gesù è vicino ad ognuno!!
Poi, dopo pranzo, di nuovo al lavoro
fino all’ ora di cena, quando la lettura
del Vangelo è quella del giorno successivo,
dando così l’ opportunità di
riflettere sul commento da svolgere l’
indomani. Dopo aver cenato si prega
tutti insieme, ringraziando e lodando il
Signore per i doni della giornata appena
trascorsa. E poi a letto!! Stanchi ma
sereni!!!!!!!!!
Mentre visitavo la comunità, ho notato
che c’ erano tanta pace e tranquillità,
rispetto e solidarietà, c’ era anche una
piccola ed accogliente chiesina, che invitava
a fermarsi per una preghiera o
per una riflessione…
Quando prima di pranzo, abbiamo pregato
insieme ai ragazzi della comunità, re una malattia che certo non si erano
ho notato quanto le preghiere, fossero scelti... La Voce di Brembo
fatte con il cuore e quanto sentissero Chissà, magari avrebbero compreso
realmente l’ amicizia di Gesù nella loro che la salute non è un dono da sciupare....
Arrivati a Brembo, siamo stati accolti dal sorriso di
vita.Durante la nostra vita abbiamo conosciuto
anche pazione, Vittorio, ha un iniziato ragazzo a parlarci E ancora, dell’organizzazione se avessero avuto della la fortuna set-
don Cristiano che, con entusiasmo e forse un po’ di preoccu-
che fa il cantautore timana e che comunitaria solo dopo e missionaria. di poter vivere Tutto un ‘ era esperienza programmato come la
aver frequentato nei per dettagli. 3 anni la L’apprensione comunità nostra del oggi, parroco forse ha i loro così occhi lasciato si sarebbero
insieme aperti per sulle il Regno bellezze di del Dio. mondo!!!!
spazio
alla la gioia vita, il di lavoro lavorare e
ha potuto riprendersi
la famiglia e altre Abbiamo cose importanti cominciato perse con Prima la messa del nostro della ritorno sera, affidando a Brembo, a
a causa della droga.
Dio i nostri incontri e chiedendo
tutt’ insieme
che
abbiamo
lo Spirito
ringraziato
Santo si facesse
protagonista della settimana.
il
Durante la sua testimonianza,
Sono state tante
Vittorio,
le persone
Signore
che
nella
abbiamo
chiesetta,
conosciuto,
per questa preziosa
un denominatore giornata e abbiamo comune: consegnato il desi-
in
ci ha raccontato tutte della abbiamo propria osservato adolescenza,
di come derio per gioco di allargare ha conosciuto
la droga, un gioco mondo. che gli ha bruciato parata con amore dalle nostre mamme,
i confini ai ragazzi della propria della comunità vita ai la poveri torta pre-
del
la gioventù, i sogni La e giornata la dignità!! iniziava con insieme il “Buon all’ offerta giorno da Gesù”, parte i di protagonisti
principali a dargli una erano se-
i bambini stiano. delle elementari e i ragazzi
don Cri-
E’ stata la comunità
delle medie, che abbiamo ritrovato poi nelle scuole e nella
conda possibilità nella vita e a farlo risalire
dal pozzo nunciare in cui era l’amore caduto. di Dio giorno ai vicini i nostri e ai saluti lontani. sono Li stati abbiamo sinceri
Dopo aver condiviso insieme questo
catechesi: piccoli missionari che si sono dati da fare per an-
Anche altre testimonianze visti anche per di ragazzi le strade e calorosi. del paese, raccogliendo materiale
che abbiamo ascoltato per l’igiene nel pomeriggio, personale e della Durante casa, il la ritorno, neve non ho li riflettuto ha ostacolati
in quanto questa entusiasmante facile quanto esperienza. ho imparato oggi: la famiglia è
su
ci hanno dimostrato
cadere nella tentazione La mattina della droga, era dedicata ma un anche tesoro prezioso alla visita che agli spesso ammalati; noi ragazzi
sottovalutiamo, infatti sbuffiamo
con loro abbiamo pregato e chiesto al Signore la pace, nonostante
la malattia. L’incontro con la sofferenza è sempre un
quanto poi sia difficile uscirne: quanta
sofferenza, devastazione,
momento sacro,
disperazione
e lotta per poter alla riprendersi Comunità parrocchiale. il dono lamentiamo Abbiamo se ci chiesto fanno agli le prediche ammalati o ci
è la perla
quando
preziosa
i genitori
che, se
ci
accolta,
dicono
dona
di no
vita
e ci
più bello e prezioso di offrire che abbiamo…..la
il loro dolore e proibiscono la loro preghiera qualcosa…. anche per i poveri
nostra vita!!! Dalle che, parole spesso, di non questi riescono ragazzi,
emergeva sofferenza. costante la raccomanficoltà
ci siano in questo loro accompa-
Oggi a dare ho compreso un significato quanto alla amore propria e difdazione
sincera di
Alla
non
sera,
sprecare,
abbiamo
i tesori
vissuto
gnarci
incontri
nella vita!!
con varie categorie di
persone: catechisti, agenti di pastorale, mamme, papà, giovani,
ragazzi… L’ascolto ed il coinvolgimento di coloro che
più preziosi che abbiamo: la salute, la Spesso noi ragazzi non comprendiamo
famiglia e l’ amore hanno di Dio!!!! partecipato è stato la commovente fortuna di avere e, per a disposizione noi missionari ogni
Il fatto che più è mi certezza ha colpito che dei non loro lavoriamo giorno da qualcuno soli. che ci ascolta, ci guida
racconti, è che quando L’invio hanno di Gesù fatto è sempre la e ci attuale: corregge “Andate e ci aiuta e senza ditelo che a tutti”, gli sia
scelta sbagliata, è non un ci imperativo sia stato nessuno
a dire loro di cristiani. no, qualcuno Non possiamo che te-
restare tranquilli se nel mondo ci
che continua chiesto a e mettere senza aspettarsi in discussione un grazie!! noi
sono ancora 6 miliardi di uomini che non conoscono l’amore
di Dio. Come dice madre Teresa di Calcutta, l’oceano è
nesse veramente alle loro vite, che dicesse
loro quanto fatto fosse di tante sbagliato piccole tutto gocce d’acqua, ….E grazie dobbiamo per don contribuire Cristiano a
….Grazie Gesù per mamma e papà!
ciò…. mettere anche la nostra, diversamente che l’oceano ci tiene ne resta privo.
la propria
sulla “ retta” via
Mentre loro avvelenavano
mente e il proprio A questo corpo per punto, gioco a noi o missionari e che non con ci l’ esperienza, resta che dire un
per sballo, nello grande stesso tempo, grazie a in tutta ospe-ldale c’ erano ragazzi, loro
parrocchia. come quella di oggi, ci aiuta a tenere
Vi
coetanei,
aspettiamo
che
in missione O
gli
meglio
occhi aperti
… Continuiamo
con la vostra missione che continua qui a Brembo.
stavano lottando con tutte le loro forze,
tra molte sofferenze per sconfigge-
Francesca, Marita Madejra e Padre Battaglia Siro
11
Menu a prezzo fisso
Pizza anche a mezzogiorno
Vasta scelta ristorante e pizze
Cucina Valtellinese
Locale climatizzato e insonorizzato
Con terrazza all’esterno
Saletta per compagnie
Si accettano
prenotazioni
per banchetti
Chiuso il lunedì
24044 DALMINE (BG)
(Località Brembo)
Via Bernareggi , 6
Tel. 035 561.157

14
25 anni di “Insieme in festa” nella memoria del parroco di allora
La Voce di Brembo
“ INSIEME IN FESTA”
Una pizzata
tutta nuova!
Una storia che continua
Quando dopo la morte di don Giacomo
Piazzoli (1 giugno 1988) fui chiamato
come parroco a Brembo, trovai una comunità
aperta e desiderosa di eventuali
Farina, novità che acqua, ogni cambio sale, di lievito, parroco comporta.
un po’ di olio … Ok, sap-
zuccheropiamo
Venivo da tutti una benissimo piccola parrocchia come (Sombreno),
pizza, che aveva ma come trovato si la voglia fa una di
si fa
una
"Pizza rinnovarsi Missionaria" impegnandosi generosamente
ingredienti nel mantenimento sono gli delle stessi strutture della
Gli
pizza, (chiesa ma parrocchiale, ne servono santuario, due veramentnica,
asilo-oratorio) speciali per e creare sperimentando una piz-
l’
canozata
esperienza e una di serata lavorare da insieme. cinque stelle.
Questi Nella primavera due ingredienti dell’89 fu sono chiesto rari a noi e
fondamentali di ospitare a pranzo per la un gruppo riuscita di della disabili
che e il si primo chiamano: maggio sarebbero Francesca stati e
ricetta
Marita. impegnati in un meeting di nuoto nella
E piscina da dove comunale. vengono questi due ingredienti
La proposta tanto mi piacque importanti e piacque a un
Francesca gruppo di persone è una tanto missionaria che sembravano
in attesa Missionaria di un’ occasione di Villare-
per fare
della
Comunità
gia, qualcosa italiana di nuovo. di origini E questo sarde, fu il trasferitasi
di partenza in veneto per … ha l’Insieme poi scelto in festa. di far E
punto
parte si cominciò di quell'incredibile subito a parlare di gruppo una festa di
persone dell’Oratorio. che sceglie di migliorare il
mondo Sostenuti andando alcune in persone Missione che già in
Brasile.
Marita è Peruviana, anche lei della
Comunità di Villaregia, vive in
Italia da un po’ di anni. L'abbiamo
conosciuta qualche domenica fa
durante una messa in cui ci chiedeva
di aiutare "Pablo", un non tanto
fittizio personaggio, attraverso ciò
che ognuno di noi poteva donare.
La serata inizia con le dovute presentazioni
ed un gioco molto particolare
e divertente. Francesca e
Marita, con un nastro bianco, hanno
legato le nostre gambe con
quelle dei nostri compagni.
Il gioco consisteva nel ballare a
avevano fatto esperienza nella
festa dell’Amicizia che da
alcuni anni si organizzava a
Dalmine e soprattutto stimolati
da Luigi di musica Lodetti rimanendo (un gran-
legati
tempo
gli de!), uni siamo agli partiti. altri.
Fin Siamo troppo partiti banale da zero. e semplice Abbiamo
voi, cercato se non a noleggio che... alcune C'era uno di
direte
noi, strutture, non facciamo come il capannone nomi, che non
voleva esterno saperne in lamiera di con muoversi tavoli e insieme
panche a noi; e tutto lasciando quanto così poteva un gruppo
in servire testa per lontano la cucina. e isolato Lodetti ed uno in
coda mise a lottare disposizione per raggiungere la linea gli
altri. del self-service, vetrine per
La l’esposizione serata sembrava di bevande, iniziare frigor, con ecc. il
piede Alcuni sbagliato. volontari realizzarono In realtà il anche locale
questo cucina è adiacente stato programmato alla parete nord dalle del
nostre salone Amiche, ora chiamato per “don farci Piazzoli”. capire
quanto Costruirono ognuno i fornelli di noi con non bruciatori sia un'isola,
scaldabagno, che siamo prese di interdipendenti,
acqua e gas e il
di
un'unica locale fu chiuso realtà, e coperto come San con mezzi Paolo di
Apostolo fortuna con già un scriveva angolo esterno duemila addetto an-ni
pizzeria. fa nelle lettere ai Corinzi. Se
collaboriamo All’ingresso del tutti salone insieme la cassa ogni e un
cosa piccolo funziona, bar. All’esterno se qualcuno piccola decide pedana
di per "essere orchestra, un'isola" angolo per tutti tombole ne soffronote
e nel prato
e ruo-
Ed ecco che arrivano la le pista pizze di ballo.
e
possiamo cominciare a mangiare,
Nell’occasione
ancora una volta però veniamo
si formò
sorpresi da un importante
un gruppo
insegnamento
proprio mentre
di
persone
stiamo mangiando.
Di nuovo ci troviamo a
per la
preparazione di
ravioli nostrani
dover condividere le nostre azioni
(all’ inizio con
e i nostri spazi con i nostri amici,
strutture prestate
da Sabbio).
in quanto veniamo legati gli uni
agli altri attraverso dei nastri annodati
ai polsi. Cenare con le mani
E così nel 1989
partiva “Insieme
in festa”!
legate non è la cosa più facile del
mondo, ma è stato divertente dover
trovare il modo di mangiare
Perché questo
titolo Perché
tutti senza togliere niente a nessu-
La Voce di Brembo
11
no.
Quello che volevano farci capire
Marita e Francesca e che ci hanno
debitamente spiegato, dopo averci
slegati, lasciati finire di mangiare e
fatto esporre le nostre impressioni
sull'esperienza, era come le persone
si pongono davanti ad una situazione
di difficoltà; alcune non
sopportando ci è sembrato l'ingiustizia lo slogan più si bello: aiutano facciamo
vicenda, festa, altre ma pur tutti non insieme. sopportan-
a
do In la una situazione comunità in ci cui possono si trovano essere a
arrivano volte divisioni, a creare contrapposizioni, altre ingiustizie. ecc.,
Per ma chiudere la festa deve in bellezza essere per la tutti serata, perché
le fare nostre festa insieme amiche dà hanno gioia e rinnova voluto i
condividere rapporti e forma con la noi comunità. la storia della
vita Così delle è iniziata persone la venticinquennale nelle Missioni, storia,
arricchita favelas di brasiliane volta in volta dove da loro strut-
nelle
hanno ture nuove, deciso recuperate di dare concretamentbadilla,
una mano impresa con la D’Angelo, loro presenza. Locatelli
da aziende (Bo-
Spesso idraulica, sentiamo Lodetti,…) parlare o enti della (preti vita del S.
in Cuore,...) queste baraccopoli che le dismettevano. e Francesca
ci Nel ha 2000, raccontato realizzato il la nuovo storia oratorio, di
Gladys, festa una si è trasferita ragazza nel sua nuovo amica spazio, che
lì dotandosi ci vive, ma di tendone, le parole tavoli spesso e panchine, non
bastano baracche per descrivere pizzeria, bar ciò esterno, che e in poi
realtà via via le completandosi persone che come ci vivono ora. sono
Ci costrette arrivò una tegola a combattere sulla testa proprio ogni
giorno. all’inizio Perciò della ci festa hanno del nuovo mostrato spazio: le il
foto giorno delle dell’ case, apertura dei Gino luoghi, fu ricoverato delle
persone in ospedale che per lì sopravvivono, infarto. Per un momento
ci e siamo combattono sentiti smarriti, per perché una vita Gino
lavorano
migliore gestiva tutta per la loro parte stessi della cucina e per dagli le
proprie acquisti famiglie. fino alla distribuzione. Immagini Ma che dal
raccontano personale che una lavorava realtà dura, per la disumana
partito e uno che scatto si scontra di orgoglio duramente (è la paro-
festa è
con la giusta!): "l'altro"“tutti Brasile, uniti, il avanti Brasile insieme”! dagli
alti grattacieli, le spiagge dalla

La Voce di Brembo
Fin dai primi dell’Insieme in festa la
Sportiva organizzava tornei di calcio
serali, all’inizio con giocatori tutti di
Brembo divisi in squadre che portavano
il nome di imprenditori locali e che attiravano
spettatori e tifosi entusiasti.
Per alcuni anni partecipò anche il Museo
del Presepe con una squadra, vincendo
anche un primo posto con relativo
trofeo nella categoria ragazzi. Una
bella sorpresa!
In quest’anno 2013 l’ organizzazione si
è rinnovata in tanti settori, nelle strutture,
nel gruppo volontari, tanti, generosi,
bravissimi, con la presenza di adolescenti
che hanno trovato approvazione
e beneplacito.
Abbiamo raggiunto il massimo o c’è
altro da fare Lo sapremo quando vedremo
don Cristiano tranquillo e sereno
che non percorre più decine di km per
visitare ripetutamente i vari settori della
festa.
Don Tommaso Barcella
15
La parola amore spesso assume diversi significati secondo
le circostanze che si vivono personalmente.
La mia storia d’amore è cominciata parecchi anni fa
quando,poco più che adolescente,Qualcuno ha soffiato nel
mio cuore il suo alito di Amore speciale. Lui mi amava di
un amore gratuito e in cambio chiedeva la mia disponibilità
nel seguirlo. Che fare I Sogni di un’adolescente andavano
in fumo
Non conoscevo il mondo se non quello famigliare e l’esperienza
vissuta nelle colonie,ma questo poteva bastare per
affrontare quello che in quel momento il Signore mi stava
chiedendoe poi perché proprio le Orsoline di Somasca(al
mio paese c’erano le suore della Sacra Famiglia di
Spoleto)Il disegno che Dio aveva su di me non lo conoscevo.
Ma Lui aveva pensato a tutto senza tuttavia obbligarmi a
scegliere,infatti in quell’annoi ha permesso che incontrassi
suore che attraverso il loro esempio mi portarono a scoprire
la bellezza di donare agli altri quanto a mia volta avevo
ricevuto in dono.
Dopo i primi anni di formazione a Somasca pronunciai per
la prima volta il mio “eccomi”che rinnovai per cinque anni.
Ed in fine in modo solenne in duomo davanti al vescovo
confermai il sì iniziale con la professione perpetua. L’atteggiamento
di fiducia e di abbandono alla volontà del Signore
espressa attraverso l’obbedienza ai superiori mi ha portato a
vivere, il mio essere donna consacrata,e il carisma del mio
Istituto come Apostola educatrice nelle comunità di Suello
prima ,di Curno-Marigolda successivamente e infine a
Dalmine dove da parecchi anni svolgo il mio “servizio”con
i bambini della scuola dell’infanzia S .Filippo Neri condividendo
attività pastorali nella nostra parrocchia. Dico nostra
perché nonostante la mia presenza saltuaria mi sono sempre
25°
sentita accolta e
amata da tutti.
Il canto per la
preghiera del
CRE si adatta
bene per spiegare
tutte le
vocazioni ma
lo sento particolarmente
mio
perché riprende
le parole del
salmo 139 che a
me piace tanto
pregare.
Un regalo chiedo
a tutti e a
ciascuno in particolare
durante
tutto il nuovo
anno,che a settembre
inizierà
una preghiera
perché ogni
giorno io sappia
rinnovare con la gioia e l’intensità del primo giorno il mio
sì e il mio eccomi.
Io da parte mia assicuro la preghiera soprattutto per tutti
coloro che il Signore Gesù chiamerà a seguirlo perché abbiano
il coraggio di rispondere con un sì generoso alla Sua
chiamata
Sr Maria Grazia
Sentirsi ed essere ogni giorno amata

16
Il giorno in cui le coraggiose catechiste
dell’Oratorio di Brembo, e per l’esattezza
coloro che seguono i ragazzi di prima
media, mi hanno detto che intendevano
proporre un percorso sulla sessualità in accordo
con Don Cristiano, stentai a credere
alle mie orecchie….
Si presentava infatti per me una situazione
del tutto nuova: una Parrocchia intendeva
farsi carico di ciò che altre istituzioni, quali
ad esempio la scuola, spesso non fanno,
attivando un confronto sul tema della sessualità
con giovani preadolescenti che si
stanno aprendo alla vita anche attraverso
il loro cambiamento corporeo e psicologico.
A tutto ciò si sommava un secondo
elemento: rimasi infatti colpita della delicatezza,
ma nel contempo anche dell’abilità,
messa in campo nell’individuare
proprio la fascia d’età ideale per affrontare
un tema tanto importante ma tanto delicato.
Gli undici anni infatti rappresentano il
momento ideale per proporre un percorso
di questo tipo: non è né troppo presto, né
troppo tardi.
Per tale ragione pensai subito che tale opportunità
doveva essere presa al volo: per i
ragazzi questo corso poteva essere davvero
importante!
Partendo così da un lavoro di progettazione
più volte rivisitato anche attraverso la
preziosa collaborazione delle catechiste,
si è proceduto ad organizzare 2 incontri
formativi con i 2 gruppi di preadolescenti
presenti nella realtà di Brembo (all’incirca
70 ragazzi in tutto): il primo incontro
è stato finalizzato a raccogliere i vissuti
che costellano l’immaginario dei giovani
ragazzi in merito al tema della sessualità,
iniziando a dare nel contempo già alcune
prime informazioni; il secondo incontro
invece a rispondere alle loro domande, ai
loro dubbi e a dipanare convinzioni errate
o confuse, accompagnando il tutto con
la trattazione di temi importanti quali la
nascita, il parto, gli organi riproduttivi, la
pubertà, i cambiamenti corporei.
Nel dettaglio i ragazzi nel primo incontro
sono stati invitati a creare in piccoli sottogruppi
dei collage il cui titolo era “Corpo
e amore”: attraverso questa tecnica hanno
così potuto recuperare immagini evocative
che permettessero loro di descrivere sia la
componente più strettamente fisica e sessuale,
che quella emotiva e affettiva. Ecco
allora che le immagini di famiglie, si sono
mescolate con immagini di pance gravide,
e ancora con immagini di corpi maschili
e femminili spesso utilizzate dalla stampa
e dai mass-media come puri “oggetti”, del
tutto scissi dal concetto di “anima”. Tutto
ciò è servito così a far parlare i ragazzi, a
far emergere tutto ciò che quotidianamente
respirano, imparano, colgono e vivono
all’interno di una società sempre più complessa,
individualista e che ha spesso fatto
del sesso un qualcosa di assolutamente
mercificabile.
Attraverso questo passaggio si è così passati
a creare un rapporto di fiducia con i
ragazzi: questo ingrediente è infatti fondamentale
per poter parlare con tranquillità,
franchezza e trasparenza di un tema
tanto complesso. Già nel primo incontro
è stato così possibile anche attraverso la
proiezione di alcuni filmati appositamente
costruiti per giovani preadolescenti, parlare
dei cambiamenti corporei ai quali gli
stessi stanno andando incontro, condividere
con loro il tema della diversità fisica
ed emotiva che caratterizza un gruppo che
a tale età, come ben si sa, è rappresentato
sia da individui con uno sviluppo fisico e
sessuale già evidente, piuttosto che da altri
caratterizzati ancora da tratti marcatamente
fanciulleschi. In tale occasione si
La Voce di Brembo
EDUCARE ALLA SESSUALITA’:
una sfida fondamentale per la crescita dei nostri ragazzi
è così potuto così attivare il confronto su
molteplici argomenti: dalla conformazione
dell’ombelico, alla spiegazione biologica
delle nascite gemellari, fino ad arrivare
al funzionamento degli organi genitali e
a temi delicati come l’erezione e il flusso
mestruale.
Sempre nel primo incontro ai ragazzi è
stata anche data l’opportunità di produrre
delle domande in forma anonima che
sono state raccolte in un’apposita cassetta,
in modo tale che nel secondo incontro si
potesse dare risposta alle stesse, rendendo
così patrimonio di tutto il gruppo le
domande del singolo, garantendo però in
contemporanea l’anonimato, che ha permesso
ai ragazzi di “chiedere senza alcun
timore”.
La raccolta delle domande anonime, debbo
dire, è stata fondamentale perché ha permesso
non solo di soddisfare le curiosità
dei giovani destinatari, dipanando dubbi e
falsi miti/pregiudizi, ma anche di riprendere
temi non chiari a tutti, quali ad esempio
la nascita dei bambini, il perché delle erezioni
e polluzioni notturne, le fasi del ciclo
ovarico.
I giovani d’oggi infatti spesso vanno incontro
ad un precoce sviluppo fisico e
sessuale, al quale però sovente non corrisponde
un adeguato sviluppo emotivo/
piscologico.
Per questo tante sono state le domande
(fatte anche in sede separata) e tante le
curiosità (dal “Perché la pipì è gialla” al
“Cosa è un orgasmo e come è fatto un transessuale”),
con a tratti qualche breve sottofondo
di risate che ha permesso ai ragazzi
di liberarsi dell’ansia che caratterizza il
dialogare di temi considerati ancora “tabù”
e portandoli a dare il nome di “imbarazzo”
all’emozione provata.
Alla luce di queste brevi riflessioni riportate,
posso concludere dicendo che mi ritengo
davvero soddisfatta del percorso fatto e
mi sento di dire che ho ricevuto tanto dai
ragazzi che ho conosciuto e incontrato.
D’obbligo tuttavia un’ultima riflessione:
il tema della sessualità, così come il tema
degli affetti, non si esaurisce purtroppo in
due incontri. Lo stesso infatti deve procedere
ed evolvere attraverso il dialogo in
famiglia e nelle istituzioni. Di certo la Parrocchia
di Brembo si è dimostrata davvero
all’avanguardia: tale coraggio e lungimiranza
mi auguro siano da esempio anche
per le famiglie che ne fanno parte!
Dott. ssa Sonia Colombo
Psicologa

La 14 Voce di Brembo
ma lasciando poi posto alla serenità.
Con questo clima di serenità,
divisi in gruppi, hanno realizzato
un collage su un cartellone
“Parlare” di droga
Grazie alla disponibilità e alla
collaborazione della Psicologa
Dott.ssa Sonia, all’appoggio di
Don Cristiano e cosa più importante,
all’autorizzazione dei genitori,
noi catechiste di prima magini che secondo loro rispec-
ritagliando da comuni riviste im-
media abbiamo potuto realizzare
Parlare ed affrontare di “Droga” sembra insieme ormai no-
fuori quindi riproporre la sessualità. l’incontro Un a lavoro tutto il di Gruppo
chiavano l’affettività , il corpo e
stri moda. ragazzi Non siamo e ragazze, più negli il anni tema ottanta
quando l’eroina e Sessualità”. uccideva giovani e sono Così messi venerdi in gioco 19 ottobre e affidati i ragazzi gli della
aiuto Ado e (3 confronto media e classi reciproco, Superiori). si
“Affettività
Un l’HIV tema enrava delicato, violentemente come delicatnaca
e di fragile tutti i giorni; è la loro quando età, inciampa-
l’età ste trovarci. durante le serate con Sonia,
nella cro-
uni Comunità agli altri, sono come venuti noi catechi-
in oratorio a
della re nelle spensieratezza, siringhe mentre portavi come a spasso
il cane che era sia, cosa ma di allo tutti i stesso giorni. I te fondamentale: compagnati dalla la psicologa, FIDUCIA. e da due
è si era Vedran, concretizzato Mimmo e l’ingredien-
Mario erano ac-
giusto
tempo ragazzi della non si consapevolezza “bucano” più! Ma di non Il genitori. lavoro del Questi collage ultimi è stato sono due secondo
di altri me, due il momento giovani che più stanno signi-
facendo
padri
vedere per questo e sentire non si drogano i cambiamenti più!
e Quali la trasformazione sono le droghe del di proprio oggi, quali ficativo lo stesso e percorso gironzolando di recupero tra un presso
corpo. sono le Da dipendenze questa consapevolezza
dei nostri ragazzi gruppo altri centri e l’altro della comunità. ho notato non
la Questo nostra è stato convinzione uno degli di argomenti portare del solo Le la testimonianze loro sicurezza sono nello state scegliere
toccanti; le immagini, i ragazzi ma hanno anche parlato l’at-
delle
dure e
avanti, cammino con Ado molto affrontato entusiasmo, nel mese di
questo Ottobre coraggioso nei gruppi progetto, del venerdì che sera. tenzione loro fragilità, a non escludere della loro solitudine, nessuno,
loro tutti sentirsi i componenti inadeguati del e gruppo non amati e
del
sera Per approfondire dopo sera insieme il problema a Sonia, ci sono
prendeva
venuti in aiuto
forma
i ragazzi
e si rafforzava
della Comunità
“Mondo
dovevano
di come
essere
hanno
protagonisti.
cercato (o evitato) la
sempre di più.
Nuovo”
In quelle
del centro
sere
di
ho
A-
E’ stato
soluzione
un’ottimo
dei propri
lavoro
problemi
di squadra,
ci siamo donati e affidati al
rifugiandosi
nella droga.
gnadello (CR).
percepito che anche l’amicizia
La conoscenza con i ragazzi del centro
è iniziata questa estate durante il quando hanno davvero toccato il fon-
Il loro cammino in comunità inizia
tra di noi si stava rafforzando, nostro prossimo uniti dallo stesso
filo conduttore, che mi riporta
ci siamo messe in gioco affidandoci
CRE, quando il gruppo di 3 Media ha do.
vissuto
l’una
una
all’altra
giornata
confidandoci
intera nella comunità.
La
i all’inizio
Entrano
dell’anno
pensando
catechistico,
di cavarsela in poche
settimane,
nostri pensieri,
Comunità
le
è
nostre
una realtà
esperienze,
piccola le che nostre ospita paure, tre ragazzi creando in un rifocillati credono di cavarsela nuova-
molto
al
appena risistemati e
così contesto un’atmosfera davvero speciale. di fiducia La casa che mente da soli, ma per fortuna i nostri
reciproca, una volta era ingrediente l’abitazione del fondamentale
è adiacente alla per Chiesetta la condivisio-
dedicata a S. che è necessario percorrere un cammi-
parroco, amici hanno tenuto duro, hanno capito
ne Antonio di questa da Padova. nuova esperienza Ci troviamo in no lungo e faticoso per gettare delle
e mezzo partire, alla insieme pianura poche ai ragazzi sono le e cascine,
ragazze per arrivarci con il devi piede quasi giusto. perderti propria vita; e nel percorso hanno ca-
fondamenta stabili su cui appoggiare la
alle
E in finalmente…….. mezzo niente gli incontri lasciandoti han-allno
spalle inizio! il rumore Eccoci, della seduti vita per tutti confron-
in-
“L’incontro con l’amore nostro di Gesù ti
pito che il muro portante è la loro fede.
sieme tarti con formando il silenzio. un cerchio che cambia!” Mandato, a quel filo
dava È così, già sicuramente, un senso anche di unione, l’inizio ad del che Significativa teneva uniti è stata con anche una la mollettnianza
tutti dei i genitori. gruppi parrocchiali.
Con grande umiltà
testimo-
ascoltare cammino degli Sonia ospiti che, della dopo comunità le reciproche
che devono presentazioni, “azzerarsi” per ha ricominciare
una gli vita argomenti nuova e diversa degli . incontri aggiungere loro sensazione il nostro di aver progetto, sbagliato con i
spiegato
A quel si sono filo mi raccontati piace l’idea e hanno di poter espresso la
con Siamo una stati semplicità accolti con e grande sensibilità affetto e perché propri ci figli. abbiamo Il primo creduto genitore così era spesso
fuori da non casa mollare per lavoro presa… e pensava di
tali calore, da conquistare abbiamo vissuto subito un’ i ragazzi,
intera tanto
giornata
mettendoli
con loro
a proprio agio, ……e
rimediare
se dovessi
alla sua
riassumere
assenza riempiendo
con
superando
condividendo
piano
la preghiera,
piano e con
il pranzo
delicatezza
quel naturale pizzico rei: “Sono stati dei coloratissimi
e
poche
il figlio
parole
di
i
“Cose”e
nostri incontri
passando
di-
i pochi
il lavoro. Abbiamo passato dei momenti
intensi e ricchi di emozioni e spensierato tralasciando forse, un a-
momenti insieme in modo giocoso e
d’imbarazzo iniziale mascherato collage di emozioni”……..
l’esperienza NON ci ha lasciato indifferenti,
ecco perché abbiamo voluto menti e dell’ascolto. In buona fede
spetto più profondo: quello dei senti-
a volte da una risatina qua e là,
Veronica
e
17
La Voce di Brembo
Per due giorni una signora è venuta
a parlarci al posto di fare catechismo.
Era simpatica e ci ha detto che
nel nostro corpo stavano cambiando
molte cose. I maschi iniziano a sviluppare
l’organo riproduttore come
le femmine. Ovviamente i cambiamenti
sono diversi e iniziano a crescere
i primi peli e brufoli. Ci ha
spiegato come nascono i bambini e
come si sviluppano. Abbiamo visto
dei video e fatto delle domande senza
dimenticarci del cartellone. Sono
state delle lezioni interessanti.
Mauro
Per due sabati, al posto di fare
catechismo normale,le nostre catechiste
hanno deciso di invitare
Sonia, una psicologa, a spiegarci
cosa pensando erano che l’affettività tutto era perfetto e la sessualità.
aveva In chiesto un primo al momento proprio figlio: abbiamo “Hei,
MAI
discusso come stai!”. su quello che per noi era
la L’altro pubertà genitore come ha ad raccontato esempio il come fatto il
che figlio comparissero si sentisse inadeguato. i primi brufoli, Questo i
primi papà peli…..insomma così speciale, in sul gamba fatto e forte che
stavamo agli occhi crescendo. del proprio figlio era diventato
“una ci siamo montagna divisi in che gruppi fa ombra”, e, da
Dopo
troppo alcune lontano riviste, da abbiamo raggiungere ritagliato e troppo
difficile immagini da imitare che per che noi lo dimostravano
e insicuro. l’affettività e incollate su dei
ha reso fragile
La
cartelloni,
psicologa infine
uno
ha
per
cercato
ogni
di
gruppo,
spiegare
che
infine
non ci
Sonia
sono
ci
buoni
ha
e
chiesto
cattivi:
chi ha sbagliato Il figlio...Il Padre...
di scrivere tre aggettivi che,
gli amici... di certo c’è che ad un certo
punto padri, madri e figli si allonta-
sempre per noi, rispecchiavano
il nostro elaborato. In
nano, e nelle storie che ci hanno raccontato
un primo
la
momento
droga ha preso
è stato
il sopravvento,
qualsiasi essa
molto
imbarazzante questo
sia: eroina,
laboratorio
cocaina,
e
nascondevo extasy, alcool, il mio videogiochi imbarazzo etc. ridendo,
Il come consiglio anche gli ci hanno altri, voluto eravamo lasciare
tutti con grande nella stessa umiltà, e situazione. che noi voglia-
Poi
un
po’
ho mo capito fare nostro che questo è quello collage di PARLARE!. , ci ha
aiutati “Parlate a fare con gruppo i vostri a rispettarci genitori!”,
nelle “Parlate diverse con i scelte Vostri figli!”. di immagini che
ognuno Possiamo ritagliava sbagliare, e per possiamo iniziare, scontrarci,
a possiamo crescere. arrabbiarci, Mi sarebbe ma pia-
mai
insiemeciuto
dobbiamo fare altri smettere incontri di essere anche una famiglia.
ho trovati molto piacevoli e
perché
adatti alla nostra età.
Arianna

Maria si è affidata completamente alle mani di Dio Ma nello stesso momento si continua a vivere il mistero
quotidiano di una vita immatura che cresce
18 accettando il progetto previsto per lei, ma in fondo
Avevo La Voce di Brembo
La ogni Voce
14
donna di
anni
Brembo
e
si
ricordo
affida
il
accettando
giorno evacuazione
una gravidanza!
in caso
lentamente,
di pericolo
protetta
al Abbiamo
e per noi
partecipato
inviolabile
come
al punto
da tradizione
da 17
dell’inaugurazione
Quanti pericoli, dubbi,
del museo
misteri
del
legati
piano
a questo
inferiore
periodo!!!
Nel
e separato
decidere
l’area
di non conoscerne
all’evento
il sesso
organizzato
e preparare
dai
2
presepio ,correva
momento
il lontano
in cui
1974,
una donna
del grande
accetta
presepio
di diventare
nomi!
girevole dalla commercianti di Dalmine nella
sembra ottima ancora occasione mamma,
lontano
accoglie per ma visitare velocemente
realtà tere in nuove si
anche l’eventualità un
Asilo via presepio di nido fuga
di nelle per interparrocchiale
met-
visitatori. proprie Questa case E’
presenza
stata manifestazione
costante non ti
EXPOniAMO
fa mai sentire
Dalmine.
Sempre
sola!
gioco
avvicina e la fare propria
il traguardo esperienza esistenza
dei
… significa anche sistemata vivere proprio la parte
Quante quanto di magazzino
posto
chiacchierate accarezzandosi
una buona
la pancia
occasione
e
40 per La
anni l’evento maternità
di fondazione, che può noi essere dovremmo non
un
so bene
organizzare nella
meraviglioso momento
sul lato est
quante
del
coccole
museo
con papà
per farci
seduti
conoscere
sul divano
sul
alla
territorio.
ricerca
di un contatto fra il mondo esterno e quello inter-
ancora
vita
cosa
di qui una a faremo Bergamo. donna,
ma
carico
con “ARCOBALENO”
la
visto di emozioni
per in depositare quelle realtà.
e di amore:
sentire
volontà e l’inventiva
una vita
che
che
sempre
cresce
ci
Anche tutti i materiali che
dentro
servono quest’anno di te
per
protetto
i vari , allestimenti.
per mantenere
viva la tradizione, no tutto stiamo suo …
Con Noi ha partecipato anche
Come tutti gli anni è richiesta la
ha Don
L’asilo
dal
supportato Cristiano
nido
tuo corpo
qualcosa ,“Arcobaleno” è abbiamo una sensazione
di avuto bello è
ineguagliabile
e un
organizzando Abbiamo servizio continuato a
… il
cura
concorso
dell’associazione
La
la
pancia in catalogazione
fa-crescmiglia Esso, è nostra San
e l’esserino
collaborazione Filippo Neri,
si fa importante:
per orientato allestire
il peso
interessante modo all’incontro In principio di sentire faremo
pochi con e . toccare segnali, le famiglie. con il tutto talmente con infatti, di tutti la piccolo collaborazione i sorge presepio
dell’attesa dal di desiderio dei carta
oltre
,
che
mostre di le dimensioni sostegno al di fuori
rendono
dalla genitorialità,
cosa non rappresenta solo ad un l’arte livello del pratico giovani ed dell’oratorio, organizzativo i moduli che coincida con i tempi lavorativi, ma,
nostra
tutto
provincia
, quest’anno grazie all’aiuto
meno
poetico!!!
Quest’anno mano che manifesta
scadeva anche
fisicamente
il mandato
Presepio nel
segni
da
di
questo
presenza,
lavoro
ma
stiamo scoprendo
l’iscrizione una miriade
del
cuore per consiglio
una i popoli mamma
direttivo del lo centro è
,
dal
nel
concepimento per perché si possono di notizie
Ma anche ritirare
attesa
storiche
questo
dei
non
soliti
è casuale:
volontari
la
è
gioia
stata
di
allestita
questa
corso Europa soprattutto,
spesso
dell’annuale , lo una “sente” tradizione credendo incontro
essere che in col un
dolce
del progetto su presso come educativo
e la
questi l’oratorio medicina
dà è la del abbiamo accreditato conferma tempo in è ad sempre accordo dall’Ambito una sensazione più con Cristiano. come Territoriale …
presepi centrato o nuova da sono Don vita
nati al bambino
custodita
e una
nel
bella e al
tuo
mostra suo benessere.
ventre
presso
si trasforma
il centro Il servizio
in
bilancio passare sono La diventati speranza Dalmine desiderio
una è che rarità si e di convenzionato per
libertà
commerciale
e tutto ciò con alimenta
Agri “Tenaris Brianza
il coraggio S.A.” a Concorezzo
di
tutti radicata Questo
i partecipanti sul perché territorio fra
e
madre , nel visitando rispetto
e figlio riesca scatta
i presepisti. a una trovare scintilla
Per qualche arricchire
affrontare giovane il museo
e e bambine salvaguardare che tutto possa dai
il giorno del parto.
, abbiamo anche fornito
dello innumerevoli L’asilo
come
statuto nido
fra due
associativo presepi accoglie
innamorati all’interno rinnovato bambini
e fin dal presepista principio assume
case altri 24 private, colori
le 12 raccogliere Se
opere
la gravidanza
disperse
testimone continuità sul territorio
diverse
è un dare
opere
univoco
presso
da
banche
parte
e enti
della
per di ai 4 mesi, anni
differenti,
le garantendo la cariche sensazione del
ci si
direttivo
quella viene
sente poi è la il diverse e spesso e continuare educativa
nazionale
ci mamma, questa abbiamo
il parto
pubblici
è la prima
del
collaborazione
territorio( Bergamo,
fra madre
.
detto:” Sei più bella in dolce
acquistato
attesa!!! Il
un
tuo
presepio
viso
è più
e figlio!
del 1860
Per
da
entrambi
Clusone
momento
, Dorga).
di sofferenza che u-
Anche
di
quest’anno
attraverso
respirare un’atmosfera
luminoso
abbiamo
la sezione
…” proprio
svolto
primavera
fantastica attività.
come
restaurare,
e la
quando è
si
uno
scuola
magica e surreale che sempre Il Gruppo amici in-denamora! ci avvicina attività al vero per spirito rendere del augura che con a tutti l’aiuto un felice di una
dei
na
primi Presepio madre
presepi
offre con
Come
amore
presentato
per donare
lo
la
scorso
vita del
anno
proprio
e sereno cordicella
innumerevoli più dell’infanzia.
cucciolo … in
stiamo
un certo
continuando
senso già in
gli
questo
incontri
gesto
più Natale, Poi
sicuro
arriva fatto e confortevole di il momento calore familiare per
in cui
i visitatori
tradizione Il servizio
e tuo Natale figlio
inserita
manifesta
nelle singole
la naturale
statue e
una
possibile
ad eccezione
madre
con
definisce
le sezioni
il suo
di Ponte
istinto:
San
osserverà
Pietro
sua
la
presenza,
visita Cristiana. è del aperto
piroettando
museo tutto Costruire stesso l’anno
libero
, è
nella tua
far
pancia
eseguire del
con
dei
da
piccoli
lontano
movimenti
nazionali. alle
il proprio
e Cividino
figlio gioire
Quintano
ma insieme,
per la preparazione
dell’evento
Logo del Convegno internazionale vicina
stata mese qualche
installata di calcetto agosto una e qua
nuova delle e là,
scala festività con
di
singhiozzi e sfarfallii
stesse.
il più possibile difenderà, aiuterà e sosterrà
internazionale
che si svolgerà a Bergamo nel 2016, il proprio
figlio nelle difficoltà
ed allora ecco che il progetto prende forma: un figlio!
“ Venite Adoremus
per condividere
“ che si
ogni
terrà
tristezza
o dolore!
a
con l’organizzazione del Museo del
Un CI pensiero SONO astratto ANCORA diventa POSTI fantasticamente DISPONIBILI! vero e
Bergamo nel 2016.Le attività che
Presepio di Brembo e la sezione degli
la mente corre libera fra le dolci emozioni del pancione
ed il pensiero della vita reale: ogni genitore in cucciolo … “E’ una
Con un meraviglioso
stiamo
parto
svolgendo
naturale è
sono
nato
incontri
VI ASPETTIAMO!!!!
amici di Cividino Quintano. il nostro
per
bella
allestire
bambina”
mostre
ci disse
sul territorio
l’ostetrica!
e
un figlio ripone sogni, aspettative, felicità, ogni cosa Noi ci siamo guardati
coinvolgere
ed abbiamo
enti pubblici
esclamato:
e privati
INFO: Associazione “San Filippo Neri”
“Si
più bella al mondo …
chiamerà Sofia!”
per supportarci in questa impresa
.Sarà una grande occasione per
Via Vittorio Veneto, 1 - tel. 035/561130
… Chissà cosa avrà pensato Maria con in grembo il
far conoscere Bergamo e le sue
meraviglie artistiche a presepisti
in arrivo da tutto il mondo , è prevista
la partecipazione di circa
mille appassionati cultori dell’arte
del presepio.
Quest’anno il congresso internazionale
che si tiene ogni quattro
SERRAMENTI anni è E stato ARREDAMENTI
organizzato dalla sezione
4 Presepistica - 24044 DALMINE di Innsbruck (BG) in
Via Marco Polo,
Tel. / Fax 035 Austria 56.23.91 .Anche - www.tomasonidnc.it
per noi è stata un’-
Concorso
“Presepio in famiglia”
Il modulo è dato a catechismo o si può ritirare al museo o scaricarlo dal sito internet dell’Oratorio
Anche quest’anno l’Oratorio e la sezione degli Amici
del Presepio di Brembo organizzano il concorso che
intende pubblicizzare e incentivare l’allestimento di
un presepio, grande o piccolo, all’interno della propria
casa da parte delle famiglie. Le iscrizioni si raccolgono
entro il 26 dicembre p.v. presso l’Oratorio.
RIEL CLEANING srl
via Milano,30 24047 TREVIGLIO (Bg)
Tel. 0363.426511 FAX 0636426530
www.grupporiel.it
riel@grupporiel.it

La Voce di Brembo
Grease: un sogno che si avvera.
Era da molto tempo che noi adolescenti meditavamo
ad un possibile musical da presentare a tutta
la comunità di Brembo e finalmente dopo mesi
di lavoro il nostro obiettivo è stato raggiunto!
Con Grease abbiamo stretto un legame fra noi
adolescenti che sarà difficile da sciogliere, ma soprattutto
ci siamo divertiti un mondo.
Con questo breve articolo, volevamo rendere
pubblica tutta l’energia e l’impegno che noi ragazzi
abbiamo messo in questi mesi di lavoro.
Tutto è partito da una folle idea di alcuni animatori,
che quasi per gioco ci hanno proposto di
animare una serata durante l’evento “Insieme in
Festa”. In pochissimo tempo la nostra idea appena
abbozzata si è trasformata in realtà e li sono
iniziati anche i problemi. Il nostro
obiettivo era quello di realizzare tutto con le
nostre mani, quindi, abbiamo dovuto ingegnarci
per: abiti, coreografie e scenografia grazie anche
all’aiuto degli animatori e del gruppo giovani.
La parte più difficile del lavoro, però, è stato il
debutto. In quel momento nessuno poteva aiutarci,
fortunatamente i mille dubbi e le perplessità
sono stati fugati dal grande successo riscontrato
da parte degli spettatori.
Penso che quest’esperienza ci abbia portato a
crescere, perché nel teatro come nella vita è fondamentale
l’impegno e la costanza per ottenere
ottimi risultati.
19
SCOUT A DALMINE
A chiunque frequenti anche saltuariamente
le nostre parrocchie di Dalmine, sarà
sicuramente capitato di osservare qualche
bambino o ragazzo in camicia azzurra
e pantaloncini corti (pensando magari
“poverini che freddo!”) partecipare alle
Messe o dormire negli oratori. Siamo noi
del gruppo Scout di Dalmine, che, come
i gruppi sportivi e il catechismo, apparteniamo
ormai da tempo alla comunità della
nostra città. Ciò che è invece un evento
decisamente più insolito, e di cui qualcuno
si sarà sicuramente accorto il 27 e il 28
Aprile scorsi, è vedere 450 bambini
che per due giorni invadono le nostre
strade e i nostri oratori con i loro
zaini e le loro risate.
Quest’anno, infatti, la nostra città
di Dalmine ha avuto la fortuna
di ospitare un evento molto caro a
noi scout, che si ripete ogni aprile, e che
chiamiamo Festa di Primavera. Una volta
all’anno, tutti i Lupetti (così si chiamano
gli scout più piccoli, dagli 8 ai 12 anni)
della provincia si ritrovano insieme per
due giorni di puro divertimento, per loro,
e di educazione, per noi Capi. Questo è
infatti quello che cerchiamo di fare con i
nostri bambini: giocare inserendo nel gioco
quei preziosi insegnamenti, lealtà, gioia,
rispetto per gli altri, che tutti i bambini
prima o poi devono imparare. Il desiderio
ultimo dello scoutismo, infatti, è quello di
crescere uomini
e donne che siano
buoni cittadini
per la nostra società, uomini e donne che
sappiano esprimere nella loro vita la gioia
e la correttezza che i bambini imparano
a seguire nei loro giochi. Sembrano tanti
bei paroloni, ma in realtà le nostre attività
sono concretamente semplici. Facciamo
giocare i nostri bambini, tutto l’anno, con
il sole e con la pioggia, con il caldo e il
freddo,e li portiamo a dormire lontano da
casa, (certo in Oratorio, ma che passo
per un bambino!); e ogni anno organizziamo
quell’appuntamento fondamentale
per noi che
è la
Festa di Primavera. E quest’anno, dicevo,
è toccato a Dalmine ospitare quest’evento!
Una grande fortuna e una bella sfida,
non c’è che dire. E anche una grande
fatica, per organizzare tutto. A questo
proposito devo assolutamente ringraziare
i sacerdoti della nostra comunità che
hanno messo a disposizione con gioia gli
oratori, e anche l’amministrazione comunale,
per averci permesso di utilizzare le
palestre delle scuole.
Ma in concreto di cosa si è trattato
I nostri lupetti hanno abbandonato per
due giorni l’ambiente fantastico in cui di
solito viviamo i nostri giochi (la giungla de
“Il libro della Giungla” di Kipling, una storia
nella quale più di cento anni
fa Baden Powell fondatore degli scout ,
intravide un valido strumento ludico-educativo)
per calarsi
nei panni di super eroi di loro invenzione,
chiamati dal classico cattivo delle
favole per far funzionare una macchina
dei desideri capace di esaudire i nostri
sogni egoistici. Un gioco dopo l’altro, i
bambini hanno capito che i veri super
poteri sono le piccole cose in
cui ciascuno di noi eccelle
e che l’unico desiderio degno
di essere realizzato
è quello di usare questi
poteri per aiutare gli altri. E
in più hanno avuto la possibilità
di incontrarsi e conoscersi con la
semplicità di cui solo i bambini sono capaci.
Due giorni intensi e bellissimi, che
quest’anno siamo riusciti a vivere nella
nostra città. Di nuovo un grazie a chi ha
reso tutto questo possibile!
P.S: cari genitori, se volete saperne di più sulle
attività che facciamo, o se volete iscrivere i
vostri figli, ci trovate sul sito dell’Oratorio di
San Giuseppe (http://www.sangiuseppedalmine.it/cat=161).

20
La Voce di Brembo
20
La Voce di Brembo
La Voce di Brembo 19
Conoscere il nostro territorio
Da settembre due nuovi istituti scolastici
Cara Santa Lucia,
da molto tempo non ti scrivo, da
quel lontano dicembre 1975 quando
mamma mi disse che non esistevi,
ma era lei a preparare i regali.
Fu un duro colpo, ma servì anche a
mettermi in pace con te. Non avevo infatti capito
perché a tre anni (me lo ricordo come fosse
adesso!) dopo aver parlato per mesi della trottola
che desideravo, mi era arrivata una bambola.
Bella per l’amor del cielo, ma guardandola
riuscii a dire solo: “Ma io volevo la trottola”.
Arrivò il giorno dopo. Ora sapevo perché. Tu mi
avresti ascoltata, se c’eri. I grandi invece no.
Papà non l’aveva fatto con cattiveria, anzi la
sua scelta era caduta su un oggetto più bello e
più costoso ... ma non era ciò che desideravo.
Crescendo questa cosa si è un po’ ripetuta.
Avrei voluto tanto una collana di perle, ne avevo
parlato più volte col mio ex marito. Quell’anno
arrivò un bellissimo gattino di porcellana
Royal Copenaghen! Ancora una volta un
regalo anche più costoso, ma non era
quello che volevo.
Tutto questo preambolo per arrivare a
noi oggi. Se ci sei, Santa Lucia, sei fantastica
perché fai volare con la fantasia, fai
sperare nel futuro. Mi rivolgo a te come se
mamma non avesse mai parlato.
Cara Santa Lucia, non ti chiederò regali
costosi e impossibili. Ne ho uno grande nel
cuore che, se si realizzasse, mi renderebbe
una persona nuova. Fa che, quando parlo,
le persone (non la gente) mi ascoltino.
Non si fermino alle apparenze, non decidano
loro per me (anche se quello che vorrebbero
darmi è più bello di ciò che vorrei).
Ti ringrazio fin d’ora, so che la leggerai
e questo è già un inizio.
Con affetto,
Claudia
Le scuole dell’infanzia e primaria faranno capo all’Istituto comprensivo “Aldo Moro”
Istituti
Dal prossimo settembre cambia l’organizzazione
tecnico già ex pizzeria ed ex Enal.
delle scuole statali del-
Cioè, lontani dalla scuola e dalle
comprensivi (I.C.):
l’infanzia, primaria e secondaria 1° scuole che sono chiamati a gestire.
cosa sono
grado di Dalmine. In particolare, alla In secondo luogo si sa che ad oggi
L’Istituto Comprensivo
scuola media “Aldo Moro” faranno mancano per l’”Aldo Moro” sia il dirigente
scolastico sia il dirigente am-
capo tutte le 4 scuole statali dell’infanzia,
compresa la nostra “don Piazministrativo,
i due maggiori responsa-
(I.C.) è un modello di organizzazione
scolastica zoli”, e le scuole primarie dei quartieri bili del funzionamento di una scuola.
nato inizialmente per salvaguardare
Brembo e Mariano. Le altre scuole La loro nomina avverrà alla fine di
le scuole di primarie e le scuole medie “Camozzi” agosto alla vigilia di iniziare il nuovo
montagna (legge n. 97- e succursale di Sabbio faranno riferimento
anno scolastico. Ad oggi, è probabile
al dirigente della scuola che il dirigente scolastico sarà un reg-
/1994) e reso obbligatorio
per tutte le scuole da
“Carducci” in Viale Betelli. gente: vale a dire avrà la presidenza di
La decisione del consiglio comunale un’altra scuola e dedicherà un po’ di
una legge del 2011. Riunisce
in una stessa orga-
C’è stato oltre un anno e mezzo di Questi sono gli aspetti negativi del
di Dalmine risale al gennaio 2012. tempo anche al nuovo istituto.
nizzazione scuole dell'infanzia,
tempo per preparare il cambiamento. passaggio. Tra le cose positive c’è che
primaria e secon-
Purtroppo sarà un passaggio un po’ un gruppo di insegnanti dei due futuri
daria di primo grado, vicine
complicato, soprattutto per le scuole istituti in questi mesi ha lavorato per
fra loro come colloca-
del nostro quartiere. Vediamo perché. preparare l’avvio del nuovo anno scolastico.
clima di In tristezza particolare e disperazione. ha predisposto
Caro Babbo Natale,
Innanzitutto l’amministrazione Tutto questo ha comunale
di perché Dalmine forse tu non
diffuso un
zione nel territorio. L’organizzazione
dovrebbe
case ci
Molti addirittura
sono una mamma di due bambini, e ho deciso di scriverti ha ancora
non vedono
allestito
gli uffici che dovrebbero ospitare la la così da permettere agli insegnanti
futuro! Tra
un calendario
poco sarà Natale
del
e
primo
spero che
mese
in tutte
di
le
scuo-
puoi aiutarmi assicurare a esaudire uno la dei continuità
i miei desideri. Vorrei che i miei figli capissero
che ogni di giorno offerta della formativa
nostra vita è speciale e che lastico. non va sprecato Quindi, con proprio che la gente nel torni periodo ad essere il più lavoro solidale giornaliero e caritatevole. Penso del mese che si comincia-
di set-
segreteria e l’ufficio possa del dirigente essere un clima sco-
festoso dei e sereno. due istituti Spero che di tutto avere questo programmato
faccia in modo
stupidi litigi (P.O.F.) o a cercare per chissà i cosa. ragazzi Vorrei da che capissero iniziale che ogni di giorno funzionamento, no ad apprezzare gli uffici le poche tembre, cose che quello si hanno in e si cui cominci si gettano a guardare le basi più a
bisogna ringraziare 3 a 14 il anni.
saranno collocati altrove: o presso la per il buon funzionamento dell’anno
Signore per quello che si ha; anche per le cose più
scuola media “Camozzi”
fondo nel
in
proprio
Via Manzoni
la o salute! presso Ci sono i locali “l’unione dell’ex fa la ufficio forza”! Ma che questo bozze non basta. di regolamenti Ci vuole fiducia che e amore permet-
se
cuore e
scolastico.
darsi da fare per
Sono
aiutarci
state
l’un l’altro.
approntate
Come si
an-
dice,
scontate, il cibo, una casa, una famiglia che ti vuole bene,
bambini ai quali può mancare anche una sola di queste cose e sentirne la stessi e per il prossimo.
differenza.
La composizione dei
È
due
proprio
istituti
questo che
comprensivi
ti chiedo: dona una nuova speranza nel futuro di tutti
Stiamo vivendo in un periodo difficile per tutti. Chi più, chi meno, è toccato noi e soprattutto ai giovani che non devono mai smettere di sognare, di
dalla “crisi”. ISTITUTO Una parola COMPRENSIVO usata spesso e qualche “ALDO volta MORO” in modo (al. esagerato 1.018 per - cl. 45) imparare, ISTITUTO di creare COMPRENSIVO e soprattutto di pregare “GIOSUÈ senza vergogna CARDUCCI” e senza riserve!
Scuole statali dell’infanzia:
Scuole primarie
creare il panico.
“Beretta
Credo che
Molla”
niente sia
di
affidato
Sabbio;
al
“Manzù”
caso e che tutto
di Guzzanica;
abbia una So che non è “Carducci” una cosa semplice per Sforzatica e immediata e ma Centro; se tu potessi fare un giro
chiave di lettura “don positiva. Piazzoli” in Brembo;
veloce, in quella “Collodi” Santa notte, per e Sforzatica far scendere d’Oleno; su di noi un po’ della tua polverina
magica
“Rodari” a Sforzatica d’Oleno
Eravamo abituati ad avere tutto ciò che volevamo e ci siamo trovati schiacciati
da un brusco “Alighieri” calo delle risorse. in Mariano Forse ci e voleva “De Amicis” un freno a tutto Brembo questo. do da mangiare “Camozzi” alle renne! per Sforzatica e Centro
“Manzoni” per Sabbio
Scuole primarie
Scuola
… Ti
secondaria
prometto che
di
quando
primo
hai
grado
finito il giro ti pulisco la slitta e
A qualcuno è Scuola toccato ridimensionare secondaria le primo sue abitudini, grado ad altri è stata tolta la
Succursale di Sabbio
“Aldo Moro” per quartieri Brembo e Mariano
Alunni: 1.115 - Classi: 54 Ciao Babbo Natale e buon lavoro!
dignità di avere un lavoro che, quasi, sembra non essere più un diritto.
Conoscere il nostro territorio

21
La Voce di Brembo 21
La Voce di Brembo
È nata
la Commissione pastorale giovanile
teranno agli eletti nei nuovi organismi vicine scuole primarie.
dalla geografia complessa come quella
collegiali (da rinnovare tra ottobre e Dal punto di vista degli apprendimenti di Dalmine. Una sfida che avrebbe
novembre) di poter funzionare al più i risultati finora conseguiti separatamente
dalle scuole primarie e seconda-
bisogno del migliore contributo dell’-
presto, dotandosi degli strumenti necessaririe
sono stati positivi: i dati dell’Istitu-
amministrazione comunale e dei dirigenti
Diventa scolastici pastorale oltre che giovanile naturalmente quan-
C’è Qualcuno inoltre di la precarietà voi si sarà delle accorto, scuole to sta, nazionale allora, Invalsi poche dello ma chiare, scorso anno per
statali sbirciando dell’infanzia il calendario che avrebbero liturgico potuto
settimanale, essere aggregate che è nata secondo una il nuova quarmissimguendo
posti la medesima tra le scuole rotta. della pro-
con realizza alunni nel e famiglie. mondo dei A tutti giovani. loro l’au-
pongono remare tutti le scuole dalla di stessa Dalmine parte, ai pri-
se-
dei do docenti, il servizio i primi alla a vita diretto in Gesù contatto si
tiere realtà di per appartenenza. il sostegno In e un la collaborazione
sarà tra le necessario nostre comunità intervenire cri-
di È Ma una perché bella sfida la pastorale che si apre giovanile per nomensione
della pastorale di tutta
prossimo vincia.
gurio La Pastorale per una buona giovanile partenza. è una di-
futuro
nuovo stiane: sull’organizzazione la commissione di pastorale
giovanile. verticale Ne fanno e territoriale parte alcuni con le munità” dei giovani in un è il territorio vero banco dalla di storia prova e interessare soltanto i ragazzi, gli
per dare stre Perché scuole. l’ambito Diventare degli “scuole adolescenti di co-
e la Chiesa e dunque essa Claudio non Pesenti può
continuità
laici che lavorano nei nostri Oratori:
della bellezza e della vivacità delle adolescenti, i giovani… ne tantomeno
alcuni catechisti che seguono il
percorso in preparazione alla Cresima;
nostre comunità. E poi, mano a
mano che il tempo passa, con il solo i preti giovani!
Il soggetto attivo e propositivo è la
Come un funzionano animatore degli I.C. adole-
calo delle vocazioni dove vengono non sempre a parrocchia i flussi di alunni come sono comunità lineari. di cre-
scenti per parrocchia; giovani che mancare i preti impegnati Accanto ad negli alcune denti scuole che interpreta ove si è realizzato la sua identità un
non Ma sono in pratica, impegnati cosa è direttamente successo davvero Oratori. in questi Un coinvolgimento rapporto positivo più e fra la i sua docenti azione dei alla vari luce ordini, dell’apertura
realizzando
educativo missionaria di scuola”, verso le ve nuove ne
è necessa-
un “progetto in anni attività Va tenuto o in gruppi conto ecclesiali. che la prospettiva A sicuro organica e deciso dei laici
loro di una vanno scuola aggiunti di base don unitaria Roberto, – sul piano rio; che strutturale
non sia però sono solo diverse basato altre generazioni.
ove questa integrazione non si è
– di è S. venuta Giuseppe, meno e i con curati la legge sulla buona Moratti volontà affatto ma che realizzata: si rico-
scuola elementare e media con-
parroco
presenti (53/2003). sul nostro Sulle motivazioni territorio. di carattere nosca pedagogico-didattico
in metodi e obbiettivi vivono all’interno condi-
Per della dare stessa ancora istituzione più sostanza scolastica e
gruppo, altre hanno riunioni, finito per altre prevalere visi con le spinte altri. Stiamo come lavorando “separati in profondità casa”. Per alla questo nostra il passaggio riflessione,
Altro
attività di tipo da amministrativo preparare e organizzare (risparmi). Nei per piccoli creare comuni
starete il comprensivo pensando ha voi. una Stiamo sua “coerenza” tutti a sentirsi fisio-
parte formazione di un unico dei docenti, dice la come Chiesa: occasione “La pastorale di rifles-
una mentalità dovrebbe che aiuti essere ci accompagnato siamo lasciati aiutare da iniziative da ciò che di
…
calmi! logica Il aggregando nostro primo le scuole obbiettivo dello stesso progetto, territorio.
è Più quello difficile buttare è sentirsi altra “scuola carne di vorando comunità” in parrocchie in muovere diverse. la condivisione tuisce il di cuore attività stesso e progetti della mis-
co-
pur appartenendo sione, per e scambi la-
delle di idee nuove e di esperienze, generazioni, per costi-
pro-
non
al ambienti fuoco, visto territoriali che i nostri più complessi, calendari-agende
sono i processi sono già di identificazione fitti come non con Anche il territorio la medesima e definizione Chiesa … i giovani, in essa,
dove più labili muni.
sione evangelizzatrice della
mai, con proposte belle e diversificate
per ogni fascia d’età. Questo
vuole essere un “pensatoio”, definiamolo
così, dentro il quale nascono
idee e progetti che poi vengono
concretizzati e attualizzati
nelle singole comunità. Prima di
fare, sentiamo il bisogno e la necessità
di avere uno stile comune,
un sentire simile, altrimenti richiamo
di parlare “lingue” diverse,
pur abitando uno vicino all’altro;
richiamo di avere in mente progetti
e metodologie diverse pur prendendo
in considerazione le stesse
persone con le stesse caratteristiche.
Avere un po’ di idee nella te-
“pastorale” è stata oggetto della
nostra riflessione. Cosa vuol dire
Capiamo di cosa parliamo o utilizziamo
vocabolari e riferimenti diversi
La pastorale è l’insieme delle azioni
che la comunità ecclesiale fa,
sotto la guida potente dello Spirito
di Gesù, per dare pienezza di vita e
di speranza ad ogni uomo. La pastorale
è una sola: il servizio alla
vita in Gesù, il Signore della vita,
l’unico nome in cui possiamo avere
vita. Essa si diversifica nelle differenti
realizzazioni pastorali, perché
si incarna in situazioni diverse
e concrete.
non sono soggetti passivi ma
vi prendono parte da veri protagonisti.
La Chiesa italiana
ha fatto della pastorale giovanile
una opzione primaria del
suo apostolato … li vuole incontrare
questi giovani “fino
agli estremi confini”. Con questo
lavoro,attento e scrupoloso
noi (Chiesa), formiamo il laicato
di domani. Papa Benedetto
XVI invita a creare “una rete”…
unire le forze ed evitare i
singolaristi (vero attentato alla
pastorale giovanile!): Scuole,
movimenti, gruppi… tutti
insieme per una nuova evan-

letti In per ricordo voi di un volontario dell’ora
22 Sabato 15 Dicembre 2012, sembra “Ti accompagno al lavoro, cara, il suo “Viaggio”, quello vero, che
12
La Voce di Brembo
una giornata come tutte … Papà si così mi porto avanti per la spesa conduce alla Verità. La Voce di Brembo
Come sveglia una accanto fiaba alla può sua aiutare adorata di grandi Natale, e ho piccoli già in mente a parlare cosa Ecco di separazione
mio papà, un uomo semplice
sabbia bianca, moglie: l'acqua “Abbracciamoci cristallina un e po’, si è posto cucinare”. la domanda "Perché" o Mondo ma dal cuore per una grande. persona, La sua un vita nostro è
i festosi io e non mi separo
siamo colorati sempre carnevali. di corsa” si dicono. "Chi Pochi permette minuti tutto dopo, questo" in auto, e ancora
a malore. "Ma io Alfredo cosa ci posso accosta fare". e si ferdiamdizionato.
gli stessi Lui, persona sentimenti, semplice felici-
un fratello, una testimonianza qualcuno di con amore cui condivi-
incon-
All'inizio, Colazione quando come ci hanno al solito fatto e poi
vedere le immagini, le hanno fatte In realtà Giulio le è risposte un bambino a tutte che queste ha capito tà, la tristezza, fine di un mondo, gioia; del qualcuno modo di che vivere
di prima. condivide Bisogna trovare il le nostro risorse
spalare la neve …
ma, per sempre … o meglio, inizia
(Continua a pagina 23)
passare velocemente, per farcele domande tutto. Quando sono semplici la mamma e e ognuno il papà insieme
guardando gli annunciano dentro di se aver stesso preso la sogno e le ragioni di una per vita inventarsi e un'esistenza
diverso
sicuramente
guardare, come si sfoglia un catalogo
di articoli che in realtà nem-
può decisione trovare una di separarsi, risposta, lui ma fa quella finta di migliore, modo di di vivere essere nel mondo Felici e quanto farlo in-
di noi
meno ci interessano.
più niente. Ma sa benissimo che cosa sta
succedendo. importante Solo sarà che quella non che gli piace, risponderà
non è alla d’accordo, domanda vorrebbe "Che ribellarsi,
cosa pissimo che quello che ci basta è
possiamo sieme, grandi esserlo e bambini, noi, se senza solo negare ca-
il dolore, il dispiacere, la nostalgia,
Poi più lentamente, Nel ricordo per farci vedere
ciò che realmente dicono quelle posso fare io", Io, Tu, Noi e così fare il primo passo, gettare una
di tante persone
senza nascondersi, senza chiudersi in
vorrebbe tornare indietro, a prima, sé stessi, nella convinzione che vivere
foto e per Il spiegarci 15 dicembre qual se è n’è la realtà andata una tutti quando
esprimere quanti, tutto non la sua dobbiamo sembrava
disponibilità.
perfetto. pensare Per goccia della
diversamente
vita. nell'oceano. è possibile: pazienza se
dietro ad persona ognuna. molto Case cara. fatte La di notizia legno,
plastica sparsa e molto lamine fretta metalliche e ha lasciato per qualcun oppone,
si di è essere tutta
Ma è
la incapaci solo
durata
alla
della di cerimonia
storia fare qualcosa fa il
funebre
muso, si Tutte “Come
bisogna le giustamente grandi affrontare cose un
ti hanno percorso
detto piccoli lungo
tua
e
che ho compreso
commenta altro, di tutto non tutte
quanto. essere le cose cambiate
La di gente che cambiare proprio che ha non le partecipato cose gli vanno: in me-
avere era fatto sei
in inizi figlia
lento e Manuela, Francesca per riuscirci.
anche e Marita non ci se hanno non
dall'aspetto tutti noi alquanto molto instabile tristi. Al momento in grado È
nella capire fondamentale
nostra che stessa essendo che
stanza,
nessun tutti bambino
tu collegati
ci
cui vivono
ero sgomenta
spesso più
e mi
persone
sono venute
di glio;
in due veramente
forse case non (due tanta, camere saremo
il che da noi letto), non
quelli
mi vedere stupiva
naturalmente. e papà separatamente, Una persona vede-
vicinanza sta succedendo sorridente. in famiglia, Grazie Alfre-
sei si ,
fra
qua, senta di
dietro responsabile noi,
l’angolo
ciò che di con
qualcuno quello la tua che
mente le prime e scontate considerazioni:
“poverino, chissà la moglie
così sconvolte non poteva le sue che abitudini essere più molto care. do, meno fino all’ultimo chiamato a ci risolvere hai donato problemi un
mamma quante in realtà potrebbero starcene,
i mezzi
che andranno in quei luoghi, forse inizia con un piccolo e semplice né tanto
Titolo:
e i suoi
e
Io
i
non
figli,
luoghi
mi separo
non
più
si è potuto
importanti
della che sono di altri, anche se, purtroppo,
godere
non
Però amata.
saremo
osserva Non
noi a
tutto solo
cambiare
e ha ascolta, collaborato
il Mondo...
gesto,
coglie insegnamento”
può essere reso grande e
Autori: MASINI Beatrice (testi) e
i nipotini, vita nelle la sua Favelas, meritata i lavori
per … noi una impensabili persona così che brava”. sono Ma noi
pensione ogni nell’ambito minimo parrocchiale particolare e nel tiene corso importante da qualcun'altro,
ben lo riguardano. Una mamma ma
ZANI Monica (illustrazioni)
tese del tempo, possiamo
le orecchie. ma nel essere
Vede giorno quelli
una in mamma cui che non che non di meno perde la sua bellezza,
importanza ed efficacia.
Editore: Carthusia -
e L’importante è che il bambino sappia
costretti
Collana: Con a fare il per passare sopravvivere, delle ore ho le continuato
e i crimini € a 15,90 pensarci: disumani andare che si a fargli intento,
aiuteranno
un poteva papà essere i Missionari
addolorati più fisicamente nel loro
che, non nascondendoglsente
magari era la riuscito verità,
pre-
Ho bisogno di una storia
che è legittimo arrabbiarsi, soffrire,
malattie Costo: donando
cercano a radunare ciò
di
che
reinventarsi
chiesa è un tanta una oggetto vita gente, anche di spinta tutti con dal i lui, gior-
voler senza graziano perché cessario è Marita, come andare se oltre, Francesca fosse trovare qui pre-
e nuovi la
in I ragazzi Alfredo non capire,
del non opporsi,
Gruppo lo devo ma
Giovani ricordare, che poi
rin-
è ne-
annidano, Età: visita, tristemente, dai 5 mi anni ha messo dove in di condizione più per noi
servirebbe di fare compassione altre considerazioni e collaborazionelelismi
che mi hanno rattristato loro
e paralni,
come lasciarlo dimostrare una solo saponetta, il a subire proprio ma questa affetto che difficile per nei Comunità sente, modi all’oratorio, per Missionaria stare insieme. dietro di il Villaregicone
per del il tempo bar o in e tutte le attenzioni le iniziati-che
Ognuno sempre più. Come non mi era mai
ban-
“Mi viene in mente quello che diceva
di la noi mamma: vedendo «Quando quelle ci si im-
vuole allora tante; guscio faremo è questa di indolenza. la certezza nostra parte, Alfredo, che gli riu-
darà con il ci ve A
situazione. suoi è di confronti, un'importanza È questa tirandoli la cosa vitale. più fuori impor-
E dal
hanno in volte cui capita generosamente dedicato,
che la
aiutandoci
relazione era presentesca.
A volte marito e moglie si scon-
fini-
a
magini
capitato prima, ho continuato a
bene, e sentendo uno più uno la loro fa tre.» storia, Il tre si ero coraggio la sua fede, di ridisegnarsi con il suo le giornate altruismo, insieme
con la a sua loro, disponibilità, anche se sono con separati. il suo
sciremo a fare la differenza, fare conoscere il mondo delle Missioni
riflettere sulle qualità di questa persona,
sulle occasioni di incontro
io. Matematica pazza.
è sentito grato di non essere nato
Quindi, trano tra Alfredo, loro dimenticando da ottimo amico,
responsabilità
la loro
qualcosa di realmente importante e in maniera
Adesso uno più uno fa solo due, Perché sorriso, lui con non il si suo separa, essere proprio silenziosamente
lì, di non no.
molto
partecipa con di
divertente
me genitori, anche accusandosi
lo farà l’un profonda
e nondimeno
oggi,
avute
vivere
nel
lì
corso
e di
degli
non
anni
esserci
e ho cercato
anche
come sul quaderno di matematica, L’obiettivo,
se non
presente
riusciremo
del libro nella
a
e dei quotidianità
cambiare
il
genitori, è e per l’altro sempre dei e sperano problemi di
con la disponibilità
bambino riavere o presto
che poterle
il
in quel momento.
quello vero,
nella
senza
mia E ognuno memoria di
le pazzie.
questi noi
Semmai
fotogrammi:
quattro: in io e tutte la mamma le immagini da una che bini corre di far crescere rumore nella per sicurezza, farsi sentire, nel ri-
contraddistingueva.
momento. E invece è importante
di è Mondo riuscito intero,
consentire a dimostrare cambieremo
alle bambine che e non il
ai bam-
oc-
e la simpatia figlia fra vivono di noi.
che in lo quel
fa
parte, mi sono io e venute il papà alla dall’altra. mente, Una Alfredo spetto non occorre e nell’amore spintonare di mamma a bracciate e papà, Ciao salvaguardare Alfredo, ci il vediamo più possibile all’oratoriprio
loro. o per Parlando qualche gita e spiegando in bici-
a
pro-
si somma presenta tutta sempre sbagliata, con ma un è uno sorriso, che per rimangono farsi notare. tali L’umiltà anche se si nell’ascoltare
gli altri e incoraggiare chi cletta. loro che cosa sta capitando, dando
separano.
sbagliato ma il sorriso brutto. non Non è come stampato quel tre sulla
bocca, ma di è prima.” nei suoi occhi. Con il Il ti cuore sta accanto della storia con un è chiaro sorriso, a tutti: aiutano
a proseguire non è il la nostro fine del cammino mondo, è
loro strumenti e parole che
la
Sergio aiutino
suo sguardo, riusciva a salutarti ed separazione
a ricostruire la nuova vita.
SEGRETERIA
Quando già il programma
DELL’ORATORIO
del bollettino
era completato,
Dal lunedì
è arrivata
al venerdì:
la notizia
della dalle scomparsa ore 15:30 di Lucio alle ore Piccardi, 17:30un
volontario che ha segnato la storia di
Al sabato :
Dalmine con il gruppo degli Alpini e
dalle ore 14:30 alle ore 16:30
con la fondazione della cooperativa La
E-mail: Solidarietà. segreteria.brembo@gmail.com
A lui dedicheremo un ricordo
nel Tel. prossimo 035 56.57.44 numero.
via Pesenti, 47
tel. 035.370807
APERTO TUTTI I GIORNI dalle 18.00 alle 21.30
Da lunedì a venerdì a pranzo: dalle 12,00 alle 13,30

La Voce di Brembo
23
Battesimi
Congratulazioni
SARDINA FEDERICO
di Antonino e Moroni Cristina
nato il 14/03/2013; battezzato lo 0 9/06/2013
RAIA EVA
di Giuseppe e Katarzyna Zagdan
nata il 19/02/2013; battezzata lo 09/06/2013
TOMASONI FEDERICO
di Alessandro e Placido Donatella
nato il 29/08/2012; battezzato il 30/06/2013
PAGANO CATERINA
di Daniele e Sodi Raffaella
nata il 30/03/2013; battezzata il 20/07/2013
Matrimoni
RIGAMONTI MATTEO (Comunuovo)
e FRATUS MARGHERITA (Bergamo)
29/06/2013
PICCARDI MARK (Brembo) e
PIGNATTI VALERIA (Brembo)
06/07/2013
Defunti
LOCATELLI
BATTISTINA TERESINA
Ved. Vergani
Anni 88
† 01/05/2013
DANESI ASSUNTA
Ved. Bettoni
Anni 88
† 04/05/2013
GUALANDRIS ANNA EMMA
Ved. Fumagalli
Anni 81
† 02/06/2013
GIULIANO GIROLAMO
Anni 69
† 03/07/2013