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(2011), numero 8 - L'Eco delle Valli

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1<br />

Registrazione Trib. di BS n° 31 del 28/05/2009 - Editore: Arcadia Srl -Sede legale: Via San Nicola da Tolentino 25 -25066 Lumezzane -BS - Tel. 030872076 - Direttore Responsabile Claudio Zani - claudiozani@eco<strong>delle</strong>valli.tv - Cell. 3475983914<br />

Redazione e pubblicità: Via San Nicola da Tolentino, 25 - 25066 Lumezzane - BS - Tel. 0308970549<br />

Collaboratori: Pia Grazioli, Nino Cappello, Guido Bosio, Michele Serena, Luca della Rocca, Patrizio Ferraglio, Fabio Zizzo, Silvano Danesi, Michele Torreggiani, Maria Gatta, Raffaella Bondio, Daniela Rossi<br />

Stampa: Sigraf Spa - Treviglio (BG) - Copia distribuita in omaggio<br />

Anno III° - Numero 8 - Ottobre <strong>2011</strong> - 30 mila copie distribuite gratuitamente<br />

Editoriale<br />

di Claudio Zani<br />

trano paese l’Italia e<br />

questa non è una novità.<br />

Tra le anomalie<br />

che balzano più evidenti<br />

agli occhi di<br />

osservatori imparziali – in<br />

questo periodo – le continue<br />

richieste di dimissioni indirizzate<br />

al Cav da parte di avversari<br />

politici e associazioni varie,<br />

da un lato, e le sue ostinate<br />

dichiarazioni di legittimazione<br />

popolare e parlamentare, suffragate<br />

anche dal fatto che in<br />

Parlamento mai nessun è ancora<br />

riuscito a sfiduciarlo,<br />

dall’altro lato. Questo è un<br />

dato sul quale non sorvolerei.<br />

Bersani e la Marcegaglia possono<br />

esercitarsi ogni tre per<br />

due a chiedere a B di farsi da<br />

parte, ma in democrazia contano<br />

i numeri e lui di numeri,<br />

anche in Parlamento, ne ha a<br />

sufficienza per governare. Tutto<br />

il resto è fuffa buona solo<br />

per noi scribacchini della carta<br />

stampata e del web. Dimissioni<br />

Un mio vecchio maestro<br />

– nella professione e nella vita<br />

– mi diceva sempre di fare attenzione,<br />

nel dare le dimissioni,<br />

perché si correva il rischio<br />

che venissero accettate e aveva<br />

un mondo di ragione. Figuratevi<br />

se una vecchia volpe<br />

come il Cav questa regola non<br />

la conosce. Se qualcuno pensa<br />

che un giorno potrebbe dimettersi<br />

si sbaglia di grosso. E se<br />

mai un giorno questo accadesse<br />

vorrà dire che in contropartita<br />

avrà avuto davvero qualcosa<br />

di molto importante.<br />

Certa stampa e qualche politico<br />

arrembante ha tirato per la<br />

giacchetta vescovile persino il<br />

Cardinal Bagnasco per la sua<br />

prelusione in apertura del<br />

Consiglio CEI ma Monsignor<br />

Crociata, segretario generale<br />

dell’Episcopato, ha subito<br />

smentito che Bagnasco avesse<br />

intenzione di fare la ramanzina<br />

al Cav, ricordando che “i<br />

Vescovi non fanno i governi e<br />

nemmeno li mandano a casa”.<br />

Di fronte a tutto questo can<br />

can mi sorge spontanea una<br />

domandina facile facile: perché<br />

non facciamo come in tutti<br />

i paesi riconosciutamente democratici<br />

e liberali, nei quali i<br />

governi vengono eletti dal popolo<br />

e vanno a casa solo se<br />

non hanno più la maggioranza<br />

in parlamento Nel frattempo<br />

lavorano e cercano di produrre<br />

regole e leggi semplici a applicabili<br />

per il bene del loro<br />

paese. Beh, su questo posso<br />

anche essere d’accordo, non è<br />

esattamente quello che sta facendo<br />

il governo attuale, ma<br />

questa è un’altra storia.<br />

L'avancarica apre la campagna di Russia<br />

In settembre l'Unione Italiana Tiro Sportivo in collaborazione con<br />

la Pedersoli ha organizzato il I° Corso per Istruttori di Avancarica<br />

di Patrizio Ferraglio<br />

Sarà l’aria di insicurezza che<br />

circola nel mondo; saranno le<br />

incertezze incarnate in una società<br />

vecchia e decadente come<br />

la nostra; sarà una nuova presa<br />

di coscienza della caducità del<br />

nostro vivere… Saranno tutte<br />

questa cose e altre ancora ma<br />

sembra che l’uomo del nostro<br />

tempo stia scivolando verso una<br />

gestione più riflessiva del suo<br />

tempo. Si riscoprono le cartine<br />

invece <strong>delle</strong> sigarette belle e<br />

fatte, si ricominciano le gite in<br />

bicicletta, si rivalutano i piaceri<br />

di una tavola semplice e conviviale<br />

con lunghe chiacchierate,<br />

ci si avvicina a filosofie e pratiche<br />

orientali… Insomma si<br />

sta riscoprendo, forse, il piacere<br />

della lentezza. Anche il tiro<br />

ad avancarica può rientrare,<br />

per certi versi, in questa scelta<br />

qualitativa. Gli è che armare<br />

un’arma ad avancarica richiede<br />

una certa, liturgica, preparazione;<br />

bisogna avere tutte le cosine<br />

giuste, al loro posto, ordinate,<br />

bisogna compiere determinati<br />

gesti in successione, respirare<br />

con calma, l’arma deve essere<br />

perfettamente pulita… L’appassionato<br />

per sfruttare al meglio<br />

LUMEZZANE<br />

di Pia Grazioli<br />

Il centro giovanile di San Sebastiano<br />

è stato riconsegnato<br />

alla comunità, pronto per<br />

essere rivissuto da giovani<br />

e anziani. Dopo tre anni di<br />

lavori di ristrutturazione e<br />

adeguamento, l’oratorio, completamente<br />

rinnovato, torna a<br />

rivivere. Su progetto di Brunella<br />

Guizzi e Alberto Platto,<br />

la struttura si sviluppa su sei<br />

livelli e trova il suo punto forte<br />

nella sala parrocchiale, ricavata<br />

dove prima c’era l’ormai<br />

inutilizzato campo di bocce.<br />

La sala polifunzionale, capace<br />

di ospitare fino a 350 persone,<br />

è stata dedicata a Paolo VI di<br />

cui è visibile un busto in bronzo<br />

realizzato dall’artista Federico<br />

Severino. Erano <strong>numero</strong>si<br />

gli ospiti alla cerimonia<br />

Emilio Bertella presidente del "Tiro a Segno Nazionale" di Gardone Valtrompia<br />

L'oratorio di San Sebastiano<br />

torna agli antichi splendori dopo 3 anni<br />

d’inaugurazione di domenica<br />

2 ottobre affidata al vescovo di<br />

Brescia mons. Luciano Monari<br />

che ha presieduto la messa<br />

insieme al parroco don Giulio<br />

il potenziale devastante della<br />

sua arma (i fucili ad avancarica<br />

possono colpire un bersaglio a<br />

600 metri) deve quindi riflettere<br />

e fare le cose con pacatezza e<br />

sapienza.<br />

Ma quale fatto ha scatenato il<br />

potenziale devastante di questo<br />

articolo (alla fine troverete<br />

anche uno scoop che farà godere<br />

come ciprinidi gli amanti<br />

dell’avancarica) Questo: il 3 e<br />

il 4 settembre la UITS (Unione<br />

Italiana Tiro Sportivo) in<br />

collaborazione con la Davide<br />

Pedersoli ha organizzato il ‘I<br />

Il Vescovo Monari con il sindaco Vivenzi, don Giulio e don Mauro<br />

Gatteri, i curati don Mauro,<br />

don Bruno, don Valmore e il<br />

diacono Tarcisio Bugatti. «Ora<br />

tocca a voi vivere l’oratorio,<br />

diventando grandi, entrando<br />

Corso per Istruttori Formatori<br />

di Avancarica’. “È il primo<br />

corso del genere – sottolinea<br />

il presidente del Tiro a Segno<br />

Nazionale di Gardone Emilio<br />

Bertella – ed è stato scelto<br />

segue a pagina 2<br />

con coscienza e consapevolezza<br />

nella realtà; voi volete<br />

un mondo diverso, ma occorre<br />

prima conoscerlo e imparare<br />

ad amare gli altri». Si è espresso<br />

così, in sintesi, il vescovo<br />

nella sua omelia che ha preceduto<br />

lo scoprimento del busto<br />

bronzeo. Un particolare saluto<br />

è giunto anche da Giuseppe<br />

Camadini, presidente dell’Istituto<br />

Paolo VI di Concesio dedicato<br />

al Papa bresciano e che<br />

ha colto l’atmosfera “creativa<br />

e forte” di Lumezzane. «Già<br />

da vescovo e poi da Pontefice,<br />

Paolo VI ha sempre avuto la<br />

massima attenzione verso gli<br />

oratori, tanto che siamo orientati,<br />

come istituto, a riservare<br />

una raccolta di pensieri e riflessioni<br />

che Giovan Battista<br />

Montini poneva sul tema e il<br />

loro ruolo». Commosso e felice<br />

il parroco don Giulio Gatteri,<br />

il quale ha evidenziato<br />

LUMEZZANE<br />

"Notte Bianca".<br />

Successo pieno<br />

Fabio Zizzo a pag. 8<br />

ECONOMIA<br />

Il marketing arriva<br />

in Confartigianato<br />

Luc della Rocca a pag.11<br />

MARMENTINO<br />

Il mondo a colori<br />

di Franco Bertolina<br />

Patrizio Ferraglio a pag.12<br />

la generosità degli industriali<br />

lumezzanesi che hanno consentito<br />

di proseguire nei lavori<br />

di ristrutturazione pur con un<br />

costo più elevato del previsto.<br />

Alcuni non residenti più in<br />

Valgobbia, ma ancora molto<br />

legati al paese d’origine, non<br />

hanno fatto mancare il loro sostegno<br />

finanziario. E tra i presenti<br />

c’erano anche i fratelli<br />

Camozzi dell’omonimo gruppo.<br />

«E’ giusto esserci ed è giusto<br />

contribuire per un’opera,<br />

come l’oratorio, destinata ad<br />

educare le future generazioni<br />

– ha detto Attilio Camozzi<br />

– perché il nostro paese ci ha<br />

dato molto: lavoro e benessere<br />

ed è giusto che noi ricambiamo<br />

contribuendo dove occorre».<br />

Dopo la cerimonia religiosa e<br />

la benedizione, il programma<br />

è continuato con la visita ai locali<br />

e la grande festa allietata<br />

dalle note della banda cittadi-


EdV 2<br />

PRIMO PIANO<br />

Ottobre <strong>2011</strong><br />

Patrizio Ferraglio dalla prima pagina<br />

Pia Grazioli dalla prima pagina<br />

il nostro poligono. Cosa che<br />

ovviamente ci inorgoglisce<br />

(d’altra parte a pochi metri dal<br />

poligono sorge la Davide Pedersoli<br />

che ha fornito TUTTE<br />

le armi ai partecipanti, ndr).<br />

Questo corso fa parte di un progetto<br />

per uniformare le regole<br />

relative al tiro a segno in modo<br />

da avere un sistema organico e<br />

uguale per tutte le federazioni.<br />

Sono molti i possessori di armi<br />

ad avancarica ed è importante,<br />

anche per ragioni di sicurezza,<br />

che le sappiano usare al meglio.<br />

Al corso hanno partecipato 37<br />

Direttori di Tiro o Consiglieri<br />

o Presidenti di sezione del Tiro<br />

a Segno Nazionale, provenienti<br />

da ogni regione d’Italia: Toscana,<br />

Marche, Abruzzo, Puglia…<br />

pronti a conoscere anche l’avancarica,<br />

in modo da promuoverla<br />

all’interno <strong>delle</strong> loro sezioni.<br />

Gli istruttori di questo corso,<br />

peraltro, non sono certo gli ultimi<br />

arrivati: Renzo Tumbiolo<br />

che è istruttore internazionale,<br />

Claudio Giacomelli e Pierino<br />

Pedersoli che sono stati campioni<br />

Nazionali ed Europei di<br />

tiro ad avancarica. Il programma<br />

di questi due giorni ha visto<br />

una parte teorica il sabato e una<br />

parte pratica divisa tra il sabato<br />

pomeriggio e la domenica mattina”.<br />

Tra i partecipanti al corso<br />

vi era anche nientepopodimenoché<br />

il vice presidente della<br />

UITS Tito Suss. Al quale ovviamente<br />

cediamo la parola “Il<br />

nostro scopo è quello di standardizzare<br />

tutte le discipline<br />

non olimpiche del tiro a segno.<br />

In Italia il tiro ad avancarica è<br />

una disciplina che sta crescendo:<br />

sono circa trecento gli appassionati<br />

che partecipano a<br />

gare di tiro ad avancarica ma<br />

le armi vendute sono qualche<br />

migliaio. Questo significa che<br />

ci sono molti appassionati che<br />

posseggono un’arma di questo<br />

tipo. Per tutti questi abbiamo<br />

pensato di organizzare corsi che<br />

possano garantire conoscenza<br />

e sicurezza nell’uso di questo<br />

tipo d’arma. Gli istruttori che<br />

usciranno da questo corso potranno<br />

tornare nelle loro sezioni,<br />

e in Italia sono circa 290 le<br />

sezioni UITS, e gli appassionati<br />

avranno perciò un punto di riferimento<br />

autorevole e sicuro.<br />

Altra questione sono i poligoni.<br />

Non tutti i poligoni sono omologati<br />

per il tiro ad avancarica.<br />

Per questo tipo di disciplina<br />

occorrono infrastrutture specifiche<br />

che devono essere omologate<br />

prima dalla UITS e poi dal<br />

Genio Militare. Noi puntiamo<br />

ad ampliare il <strong>numero</strong> dei poligoni<br />

che possono ospitare prove<br />

di tiro ad avancarica.”<br />

Nel frattempo arriva anche Pierangelo<br />

Pedersoli, titolare della<br />

Davide Pedersoli, che non si<br />

sottrae alle nostre domande (e<br />

si sa al Pierangelo non manca<br />

certo la parola…) “Fino a poco<br />

tempo fa le nazioni che praticavano<br />

il tiro ad avancarica erano<br />

una ventina, oggi sono circa<br />

33. Stiamo entrando anche in<br />

Russia e Ucraina. Posso con<br />

orgoglio annunciare (e questo<br />

è lo scoop) che il Cremlino ha<br />

chiesto alla Davide Pedersoli di<br />

presentare una serie di armi per<br />

una esposizione in occasione<br />

dei festeggiamenti per l’anniversario<br />

della battaglia di Borodino<br />

del 1812, battaglia che<br />

segnò l’inizio della disfatta di<br />

Napoleone in terra di Russia.”.<br />

D’altra parte da poche settimane<br />

si sono conclusi ad Hammina in<br />

Finlandia i campionati europei<br />

di tiro ad avancarica e le armi<br />

Pedersoli hanno fatto incetta<br />

di medaglie d’oro e d’argento.<br />

“L’avancarica – analizza Pedersoli<br />

- ha tre aspetti fondamentali:<br />

sportivo, venatorio e storico.<br />

La UITS si occupa principalmente<br />

dell’aspetto sportivo ed<br />

è quello che interessa principalmente<br />

in questa due giorni di<br />

corso, ma anche gli altri aspetti<br />

contribuiscono ad aumentare il<br />

fascino di questa disciplina”. In<br />

effetti come ci aveva spiegato<br />

Suss a titolo d’esempio, a Monaco<br />

in Germania, nazione che<br />

conta seicentomila appassionati,<br />

in agosto, vi è il campionato<br />

di tiro. Sono quindici giorni di<br />

kermesse dove oltre alle gare,<br />

ci sono rievocazioni in costumi<br />

d’epoca, mega stand dei vari<br />

land e sono due settimane di<br />

feste, gare, storia ed epiche bevute<br />

di birra.<br />

Il poligono di tiro di Gardone<br />

Tito Suss vice presidente della UITS<br />

Crescere insieme<br />

per crescere meglio.<br />

E’ questo il<br />

motto e lo scopo<br />

del ciclo di cinque<br />

incontri per genitori,<br />

educatori<br />

e insegnanti che<br />

anche quest’anno<br />

viene proposto<br />

dalla «Fondazione<br />

Annunciata Cocchetti»<br />

e da Impresa<br />

Famiglia,<br />

con la direzione<br />

scientifica del professor<br />

Paolo Crepet.<br />

L’iniziativa,<br />

alla quarta edizione<br />

e incoraggiata<br />

dall’adesione dei<br />

partecipanti, è patrocinata<br />

dal ministero<br />

dell’Istruzione<br />

e <strong>numero</strong>si enti.<br />

In una società in<br />

cui sembra più importante<br />

apparire<br />

piuttosto che essere,<br />

la famiglia è la<br />

prima a trovarsi in<br />

difficoltà nell’elaborare<br />

nuovi strumenti<br />

educativi<br />

che permettano ai<br />

giovani di diventare<br />

adulti responsabili.<br />

E’ necessario che<br />

genitori, insegnanti<br />

e istituzioni lo<br />

na della frazione locale diretta<br />

dal maestro Franco Rubagotti.<br />

L’intera comunità ha partecipato<br />

tra giovani, anziani e<br />

famiglie, mentre alcuni ragazzi<br />

hanno improvvisato una<br />

partitella di calcio sul campo<br />

dove era evidenziata la scritta<br />

«Ciao Luciano» dedicata al<br />

capo della Diocesi.<br />

"Crescere insieme per crescere<br />

meglio". Scuola per genitori e figli<br />

facciano insieme e in modo<br />

efficace, approfondendo le<br />

nuove sfide e trovando strategie<br />

di risoluzione.<br />

Infatti, la formazione <strong>delle</strong><br />

nuove generazioni interpella<br />

la capacità della società intera<br />

di assicurare riferimenti affidabili<br />

per lo sviluppo armonico<br />

<strong>delle</strong> persone.<br />

Gli incontri, che si terranno<br />

presso l’auditorium dell’Istituto<br />

Tartaglia di via Oberdan,<br />

a Brescia, da novembre a<br />

marzo, approfondiscono vari<br />

aspetti e problematiche del<br />

rapporto genitori-figli, ma anche<br />

quello, strettamente correlato,<br />

tra bambini adolescenti<br />

e insegnanti o educatori.<br />

Insieme è previsto poi un ciclo<br />

di incontri analogo a Darfo<br />

per i residenti della Valcamonica.<br />

Il quinto e ultimo appuntamento,<br />

con il prof. Crepet,<br />

è previsto a Iseo a fine marzo,<br />

comune per le due sedi.<br />

L’iscrizione è di 60 euro con<br />

la quale si può partecipare<br />

anche ai due incontri a scelta,<br />

nel caso di interesse per i temi<br />

trattati, presso l’altra sede. Il<br />

programma e il modulo sono<br />

disponibili sul sito www.<br />

fondazionecocchetti.bs.it o<br />

contattando la segreteria di<br />

Cemmo di Capo di Ponte allo<br />

0364.331284 o via fax allo<br />

0364.331287.<br />

Luc della Rocca<br />

Via Rodolfo da Concesio, 14a<br />

25062 Concesio<br />

Tel. 3474862968<br />

Con l'arrivo dell'autunno abbiamo ridotto il <strong>numero</strong> dei gusti<br />

esposti in vetrina per mantenere la freschezza<br />

di una produzione quotidiana<br />

Vi ricordiamo che da settembre l’orario d'apertura sarà<br />

dalle ore 15,00 alle ore 23,00<br />

Domenica e festivi dalla ore 10,30 alle ore 22,00<br />

Se volete venirci a trovare e non siete pratici di Concesio<br />

qui a fianco trovate la cartina con le indicazioni stradali


Ottobre <strong>2011</strong><br />

EdV 3<br />

CIRCOLO QUALITÀ<br />

GELATIERI BRESCIANI<br />

Diffondiamo freschezza e genuinità<br />

B R E S C I A :<br />

APOTECHE’ CADARTE • BEDONT DI BEDONT •<br />

COMPAGNIA DEL PARCO • CREMERIA ITALIA • GELATERIA AL POLO • GELATERIA<br />

BABY K • GELATERIA BEDONT • GELATERIA CAFFETTERIA CARELLA • GELATERIA COCONUT • GELATERIA<br />

COCONUT DUE • GELATERIA ICE CREAM • GELATERIA IMPERIALE • GELATERIA LAMARMORA • GELATERIA NEVADA •<br />

GELATERIA POSSI • GELATERIA SIBERIA • LA GELATERIA • IL GELOSO • MAISON DU CHOCOLAT • PINKO • AZZANO MELLA: LA BOTTEGA<br />

DEL GELATO • BAGNOLO MELLA: GELATERIA AI PORTICI • GELATERIA CAPRICCIO • BARBARIGA: PIERA CAFFETTERIA GELATERIA • BEDIZZOLE:<br />

PASTICCERIA GELATERIA LA ROSA • BERGAMO: YOGUITO • BERZO INFERIORE: LA GEL@ATERIA • BORGO S. GIACOMO: GELATERIA VANIGLIO’ • BOVEZZO:<br />

GELATERIA BOGETTI • CALVISANO: ISOLA DEL GELATO • CARPENEDOLO: CAFE’ CRISTALLO • CASTEGNATO: PASTICCERIA SINIGAGLIA • CASTEL GOFFREDO:<br />

LANTERNA VERDE • CASTELLEONE: GELATERIA CADORINA • CASTELMELLA: GELATERIA AL PARCO • GELATERIA SOLELUNA • CASTENEDOLO: GELATERIA NELSON •<br />

CASTIGLIONE DELLE STIVIERE: PASTICCERIA GELATERIA LA ROSA • CASTREZZATO: ANTICA GELATERIA GIANNICHIARI • CAZZAGO S.MARTINO: BAR GELATERIA MONIA •<br />

CHIARI: GELATERIA AZZURRA • GELATERIA PASTICCERIA MARCONI • LA SOFTERIA • LADY VANIGLIA • CHIUDUNO: CAFFE’ DEL CIOCCOLATO • COCCAGLIO: GELATERIA FANTASY<br />

• CONCESIO: SLIP SLAP • DARFO BOARIO TERME: GELATISSIMO • GIRIGEL • DESENZANO: BAR AGORA’ • BAR GELATERIA GINA • GELAMORE • GELATERIA AQUILONE • I MASTERS •<br />

PASTICCERIA GELATERIA LA ROSA • VIVALDI • FLERO: DOLCI FOLLIE • GELATERIE CORDESCHI • GADESCO PIEVE DELMONA: ORCHIDEA GIALLA • GARDONE V.T.: VOGLIA DI GELATO<br />

• GARGNANO: GELATERIA AZZURRA • GHEDI: LA GELATERIA DI GHEDI • GHISALBA: LA GELATERIA • GUSSAGO: GELATERIA PINGUINO BLU • IDRO: ALBERGO ALPINO • GELATERIA<br />

LA PIAZZETTA • ISEO: GELATERIA AL PORTO • GELATERIA GELATITA • LONATO: PASTICCERIA GELATERIA LA ROSA • LUMEZZANE S.A.: LA CREMERIA • MAIRANO: GELATERIA AL POLO<br />

L’ALTRO • LADY VANIGLIA • MANERBA DEL GARDA: CAFFETTERIA DEL LAGO • MANERBIO: GELATERIA IL MONELLO • GELATERIA MIRTILLO • LA VOGLIA MATTA • MARCHENO: CAFE’<br />

GELATERIA ALEXANDER • MOLINETTO DI MAZZANO: GELATERIA TOSONI • MONIGA DEL GARDA: IL MAGO DEL GELO • MONTICHIARI: ANTICA GELATERIA BAR PASTICCERIA<br />

MACCABIANI • NAVE: GELATERIA MUM • NOZZA DI VESTONE: ROCK • OFFLAGA: PIZZA E SFIZI • OME: GELATERIA SOLELUNA • ORZIVECCHI: BOTTEGA DEL GELATO •<br />

OSPITALETTO: GELATERIA OLD ENGLAND • PADENGHE SUL GARDA: GELATERIA SILLA • PADERNELLO: GELATERIA BIANCHINO • PISOGNE: GELATERIA LIONS •<br />

PONCARALE: GELATERIA PASTICCERIA FIORE • PONTEVICO: GELATERIA SOLELUNA • PREVALLE: BAR GELATERIA BOOMERANG • QUINZANO: GELATERIA<br />

SOLELUNA • GELATERIA PORTICI DEL VANTINI • RAFFA DI PUEGNAGO: CAFFE’ DELL’OSPITE • RIVOLTELLA DEL GARDA: GELATERIA SICILIANA<br />

• RODENGO SAIANO: GELATERIA CASCINA VECCHIA • ROGNO: FANTASY SOFT • RONCADELLE: GELATERIA AMICI MIEI • GELATO E<br />

CAFFE’ • PASTICCERIA MASCALE • ROVATO: IL GELATIERE • RUDIANO: DOLCIDEA • SABBIO CHIESE: ROCK CAFE’ • SALO’:<br />

FEDERRI • SAN PAOLO: GELATERIA SOLELUNA • SIRMIONE: BAR BARRACUDA • GELATERIA SCALIGERI •<br />

TORBOLE CASAGLIA: AL CANTARANE AGRIGELATERIA • VEROLANUOVA: GELATERIA<br />

L’AZZURRA • VILLA CARCINA: GELATERIA BAR MATLEY<br />

Più di 100 gelaterie<br />

fanno parte del<br />

CIRCOLO DI QUALITÀ<br />

perché utilizzano solo<br />

LATTE E PANNA<br />

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QUESTO MARCHIO.<br />

in collaborazione con<br />

ASSOCIAZIONE<br />

GElAtIErI ArtIGIANI


EdV 4<br />

PRIMO PIANO<br />

Ottobre <strong>2011</strong><br />

GATTEO MARE<br />

Miss Mamma tra emozioni e il fascino della riviera<br />

La famiglia è la colonna, solida e portante, di tutta l’organizzazione che regge l’evento.<br />

Ovunque regna l’armonia, l’emozione di un’esperienza di socializzazione condivisa<br />

di Claudio Zani<br />

Un fine settimana sulla riviera<br />

romagnola tra le mamme<br />

“gold” di «Miss Mamma Italiana».<br />

Esperienza unica e<br />

irripetibile. Perché non è un<br />

concorso di bellezza. O meglio:<br />

non è solo un concorso di<br />

bellezza dove regnano incontrastati<br />

glamour, fascino, freschezza<br />

e una mal celata rivalità<br />

ma, per dirla con Paolo Teti,<br />

patron e inventore della manifestazione,<br />

anche di simpatia.<br />

Regna l’armonia, l’emozione<br />

di un’esperienza di socializzazione<br />

condivisa in modo totale<br />

e categorico tra tutte le mamme<br />

partecipanti. E le emozioni<br />

che attraversano le loro anime<br />

vengono trasmesse a tutti coloro<br />

che - a vario titolo - si avvicinano<br />

alla manifestazione. La<br />

famiglia è la colonna, solida e<br />

portante, di tutta l’organizzazione<br />

che regge l’evento. Perché<br />

Paolo Teti è aiutato dalla<br />

moglie Maria Grazia e dalla<br />

figlia Giorgia. Perché le mamme<br />

che partecipano sono di<br />

solito accompagnate dai mariti<br />

e dai figli. Spesso la famiglia<br />

viene coinvolta nelle esibizioni<br />

durante le varie fasi <strong>delle</strong><br />

selezioni nazionali. A diciotto<br />

anni dalla prima edizione è ormai<br />

tutta la stampa nazionale a<br />

parlarne come di un fenomeno<br />

emergente di crescente successo,<br />

con i canali televisivi a contendersi<br />

la partecipazione <strong>delle</strong><br />

mamme finaliste nelle varie<br />

categorie. Sono stato ospite di<br />

Paolo, che considero un caro<br />

amico, alla presentazione del<br />

NOVITA’<br />

APERTURA<br />

SPACCIO AZIENDALE<br />

Walter e il figlio Riccardo dell'Hotel Estense<br />

calendario «Gold 2012» ed è<br />

stato quasi un tuffo nel passato,<br />

quando trascorrevo le vacanze<br />

adolescenziali al mare,<br />

respirando l’aria della mitica<br />

riviera anni 60. Il profumo del<br />

mare, le pensioni famigliari -<br />

di stelle, neanche a parlarne - il<br />

liscio e la piadina. Non è tutto<br />

come prima, e un po’ mi dispiace.<br />

Ora le pensioni hanno<br />

le stelle e le balere del liscio<br />

sono sparite. Casadei è ormai<br />

un’industria, mi dicono i bene<br />

informati, ma il liscio lo suonano<br />

ad altre latitudini. Peccato.<br />

Ho vissuto tre giorni “da<br />

romagnolo” incontrando albergatori<br />

e bagnini (mitici quelli<br />

della riviera), amministratori e<br />

pescatori. Qui è stata una grande<br />

stagione, nonostante la crisi.<br />

L’Hotel Estense, che ospitava<br />

la manifestazione, è una perla<br />

di rara maestria gestionale<br />

dove Walter e il figlio Riccardo<br />

ti coinvolgono subito in<br />

un’atmosfera famigliare senza<br />

mai farti mancare la privacy<br />

quando lo desideri. Stiamo la-<br />

Meris Poli<br />

vorando per portare, sponsorizzata<br />

dal nostro giornale, la<br />

selezione di «Miss Mamma»<br />

a Brescia e nelle nostre valli<br />

per la prossima stagione estiva.<br />

Alcune signore della Valtrompia<br />

hanno già partecipato<br />

e vinto fasce importanti, come<br />

Antonella Zani gli anni scorsi<br />

e Meris Poli quest’anno. Ci pacerebbe<br />

bissare i loro successi<br />

e adornarle con la fascia dedicata<br />

al nostro giornale.<br />

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GARDONE VALTROMPIA<br />

All'ospedale di Gardone<br />

chiude la sala parto<br />

Incontro concitato nei giorni<br />

scorsi all’ospedale della valle<br />

dopo che durante un’assemblea<br />

della Comunità montana,<br />

era stata diffusa la notizia<br />

sulla chiusura della sala parto.<br />

Sindacati, operatori, medici<br />

e i sindaci della Valtrompia<br />

hanno incontrato il direttore<br />

generale degli Spedali Civili<br />

di Brescia Cornelio Coppini<br />

giunto in via Giovanni<br />

XXIII per spiegare i motivi<br />

dell’estrema decisione. Il<br />

reparto nascite, infatti, attivo<br />

dagli anni Settanta, è stato e<br />

lo è tuttora il punto di riferimento<br />

sanitario più importante<br />

per la zona, soprattutto<br />

per le donne dell’alta valle, da<br />

Marcheno in su, in procinto di<br />

partorire e che in caso di bisogno<br />

possono percorrere pochi<br />

chilometri senza giungere fino<br />

in città. “Sappiamo e ci rendiamo<br />

conto dell’importanza<br />

e affetto che tutti i triumplini<br />

hanno verso il reparto – ha<br />

commento il dg Coppini<br />

durante una pausa dell’incontro<br />

con i primi cittadini – ma<br />

la decisione è dovuta alla<br />

sicurezza in caso di emergenza<br />

durante il parto, che questa<br />

struttura non può assicurare”.<br />

E a questo si lega anche la<br />

nuova legge del ministero<br />

della Salute che, a fronte della<br />

scure dei tagli sulle strutture,<br />

prevede la chiusura di tutti i<br />

reparti nascite che non arrivano<br />

ai 500 parti all’anno. E’ il<br />

caso anche di Gardone che, se<br />

tra il 2009 e 2010 non ha avuto<br />

problemi, per il <strong>2011</strong> si stimano<br />

solo 400 nuove nascite.<br />

Ma alla perplessità dei sindaci<br />

(c’erano rappresentanti di tutti<br />

i Comuni), che pensano si<br />

tratti di una scelta socio politica<br />

e di un primo passo verso<br />

il futuro ridimensionamento<br />

dell’ospedale, il direttore generale<br />

Coppini ha negato ogni<br />

ulteriore intervento. “Non ci<br />

sarà alcun episodio futuro che<br />

cambierà le sorti dell’ospedale<br />

– ha detto il dg a microfoni<br />

e taccuini – e anzi puntiamo<br />

alla collaborazione più stretta<br />

tra i reparti di Ginecologia<br />

e Chirurgia degli ospedali<br />

grazie all’intervento di medici<br />

del Civile che metteranno la<br />

propria esperienza al servizio<br />

dei pazienti triumplini”. Coppini<br />

ha anche dato seguito alle<br />

notizie dei giorni scorsi che<br />

vedranno nascere nel nosocomio<br />

gardonese un reparto di<br />

venti posti letto per sub acuti<br />

che hanno subito interventi<br />

chirurgici e punta a sfoltire<br />

la massa del Civile e un day<br />

L'ospedale di Gardone<br />

hospital ematologico (un altro<br />

anche a Montichiari). Lo<br />

stesso direttore generale ha<br />

confermato, però, che i reparti<br />

di ginecologia e monitoraggio<br />

<strong>delle</strong> gravidanze rimarranno<br />

aperti. L’umore dei primi<br />

cittadini triumplini è basso,<br />

manifestato sulle posizioni<br />

critiche arrivate dalla riunione<br />

di ieri in cui il sindaco di Gardone<br />

padrone di casa Michele<br />

Gussago ha snocciolato cifre<br />

e sentimenti che la popolazione<br />

riveste per tutti i servizi<br />

dell’ospedale. E anche la polemica<br />

sul fatto che i dipendenti<br />

del day hospital o del reparto<br />

ematologico sarebbero stati<br />

a carico dell’Asl locale, il dg<br />

Coppini ha smentito le voci,<br />

affermando che i medici sono<br />

dipendenti degli Spedali Civili.<br />

Nell’occasione il direttore<br />

ha parlato anche di date in cui<br />

cambieranno le cose: a fine<br />

ottobre, per esempio, aprirà il<br />

reparto per i sub acuti, mentre<br />

dalla fine dell’anno, con la<br />

chiusura della sala parto<br />

arriverà anche il day hospital.<br />

Un’altra questione contesa tra<br />

i sindaci e la direzione è stato<br />

il finanziamento di circa 6<br />

milioni e 800 mila euro frutto<br />

di un accordo tra lo Stato e<br />

le Regioni in previsione per<br />

potenziare il pronto soccorso,<br />

il reparto dialisi e sterilizzazione.<br />

La presidente della<br />

commissione Sanità e Assistenza<br />

in Lombardia Margherita<br />

Peroni aveva confermato<br />

l’intervento e il dg Coppini,<br />

rispetto a quanto lamentavano<br />

i primi cittadini su un<br />

presunto “fermo” al Civile, li<br />

ha voluti smentire.<br />

Multe. 30 gg<br />

per il ricorso<br />

Dal 6 ottobre, saranno dimezzati<br />

i termini per fare ricorso al giudice<br />

di pace contro le multe stradali<br />

che seguiranno lo schema<br />

processuale del rito del lavoro.<br />

Si profilano anche nuove ipotesi<br />

in cui le infrazioni potranno<br />

essere annullate: ciò nel caso in<br />

cui la pubblica amministrazione<br />

non depositerà copia degli atti di<br />

accertamento prima della data<br />

dell’udienza. Sono queste alcune<br />

<strong>delle</strong> conseguenze derivanti dalla<br />

pubblicazione in Gazzetta Ufficiale<br />

del 21 settembre scorso del<br />

decreto legislativo recante sulle<br />

“Disposizioni complementari<br />

al codice di procedura civile in<br />

materia di riduzione e semplificazione<br />

dei procedimenti civili di<br />

cognizione, ai sensi dell’articolo<br />

54 della legge 18 giugno 2009,<br />

n. 69”. In via generale, l’intento<br />

è portare a tre il <strong>numero</strong> dei riti<br />

civili (attualmente oltre una trentina).<br />

La riforma non modifica il<br />

rito stradale, di fatto già molto<br />

assimilato a quello speciale del<br />

lavoro e particolarmente semplificato.<br />

Ma non mancano le novità<br />

formali degne di essere considerate.<br />

Tra queste: l’opposizione in<br />

sede giurisdizionale alle multe<br />

stradali (art. 204-bis C.d.S.). In<br />

particolare, scende a 30 giorni il<br />

termine per presentare ricorso al<br />

giudice; l’opposizione alle ordinanze-ingiunzione<br />

per violazioni<br />

stradali (art. 205 C.d.S.); l’opposizione<br />

alle ordinanze-ingiunzione<br />

per violazioni amministrative<br />

(art. 22 della legge n. 689/1981).


Ottobre <strong>2011</strong><br />

PRIMO PIANO<br />

EdV 5<br />

BRESCIA E LUMEZZANE<br />

Spazio autogestito<br />

Il programma astronomico di ottobre<br />

Tra i promotori ci sono anche l’osservatorio e gli astrofili che cercano di<br />

valorizzare le “oasi di buio” dove si può vedere il vero aspetto del cielo<br />

L'astronomia ha da sempre affascinato bambini e adulti<br />

pagina a cura<br />

di F abio Zizzo<br />

Ecco tutte le attività scientifiche<br />

del mese. Inizierà con una<br />

lezione di astronomia, giovedì<br />

20 ottobre alle ore 20,30,<br />

nell’auditorium del museo di<br />

scienze naturali di Brescia, in<br />

via Ozanam, l’annuale corso<br />

sulla scienza del cielo.<br />

Le lezioni teoriche proseguiranno<br />

fino a dicembre sempre<br />

al giovedì sera, mentre la parte<br />

pratica del corso si svolgerà al<br />

planetario e all’osservatorio di<br />

Lumezzane. Il corso è organizzato<br />

dall’Unione Astrofili<br />

Bresciani. Le lezioni, accompagnate<br />

dalla proiezione di<br />

immagini, sono aperte a tutti e<br />

non è richiesta alcuna iscrizione.<br />

Durante gli incontri teorici<br />

sarà possibile iscriversi alla<br />

parte pratica del corso, che è<br />

comunque facoltativa.<br />

Le esercitazioni si terranno<br />

nelle sedi astronomiche valgobbine<br />

dove, con l’ausilio di<br />

telluri, globi, astrolabi, planetari<br />

e telescopi, verranno approfonditi<br />

i temi legati all’osservazione<br />

a occhio nudo e<br />

con gli strumenti ottici.<br />

Un altro appuntamento sarà<br />

quello del 22 ottobre in occasione<br />

della 18esima Giornata<br />

nazionale contro l’inquinamento<br />

luminoso. Tra i<br />

promotori ci sono anche l’osservatorio<br />

e gli astrofili che<br />

cercano di valorizzare le “oasi<br />

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di Toselli &Brozzoni<br />

impianti elettrici<br />

civili ed industriali<br />

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Servizio 24 ore<br />

di buio” dove si può vedere il<br />

vero aspetto del cielo stellato,<br />

protette dai parchi naturali.<br />

Le aree non solo tutelano gli<br />

aspetti di interesse botanico,<br />

faunistico e geologico dei parchi,<br />

ma anche il buio della notte.<br />

Soprattutto quelle di maggiori<br />

dimensioni sono quelle<br />

nelle quali è ancora possibile<br />

I sessant’anni di storia della Cisl<br />

sono stati protagonisti le scorse<br />

settimane nell’auditorium San<br />

Filippo di Gardone durante un<br />

convegno organizzato sul tema<br />

per presentare il libro di Guido<br />

Baglioni «La lunga marcia della<br />

Cisl 1950-2010». La tavola rotonda,<br />

moderata dal giornalista<br />

Guido Lombardi, è stata partecipata<br />

da diversi rappresentanti<br />

della politica e sindacato, con<br />

l’ex ministro e oggi vicepresidente<br />

della commissione Lavoro<br />

al Senato Tiziano Treu, i segretari<br />

regionali e provinciali del<br />

sindacato Gigi Petteni e Enzo<br />

Torri, il sociologo Bruno Manghi<br />

e l’ex sindaco di Brescia<br />

e parlamentare Paolo Corsini.<br />

Con loro c’era il personaggio<br />

più importante della giornata,<br />

ovvero l’autore Guido Baglioni<br />

che, nato proprio a Inzino di<br />

Gardone, ha chiesto espressamente<br />

di tenere in Valtrompia<br />

la presentazione del suo volume.<br />

Un libro, edito da «Il Mulino»,<br />

che racconta come è fatta la Cisl<br />

e quali sono state le sue imprese<br />

in questi anni. Non è un volume<br />

di storia, come ha sottolineato lo<br />

stesso scrittore, ma un’analisi generale<br />

di uomini, dirigenti, personaggi,<br />

prospettive e situazioni<br />

che hanno contraddistinto il sindacato<br />

da quando, sessant’anni<br />

fa, la componente cristiana si<br />

Una strardinaria immagine notturna dell'Osservatorio "Serafino Zani"<br />

trovare dei luoghi adatti per<br />

l’osservazione del firmamento.<br />

La Giornata, ideata nel 1993,<br />

viene indetta con il patrocinio<br />

dell'Unione Astrofili Italiani,<br />

Associazione Cielo Buio e<br />

International Dark Sky Association.<br />

Ci saranno incontri informativi,<br />

serate astronomiche<br />

GARDONE VALTROMPIA<br />

Baglioni è tornato in valle<br />

per il libro sui 60 della Cisl<br />

era staccata dalla Cgil unitaria<br />

per fondare il nuovo movimento.<br />

Un’analisi approfondita è<br />

stata fatta dal senatore Tiziano<br />

Treu che ha fornito alcuni spunti<br />

per il futuro. «L’autore ha un<br />

tono da osservatore preciso – ha<br />

detto l’ex ministro – e per certi<br />

versi quello della Cisl è stato<br />

un modello centrale al quale in<br />

seguito si sono rifatti in molti.<br />

Il sindacato, però, adesso deve<br />

ritornare alle origini, essere più<br />

concreto e decidere quali battaglie<br />

affrontare sui diritti». Anticomunismo<br />

democratico, l’idea<br />

del riformista, ma anche autonomia<br />

e la capacità del pluralismo<br />

negoziale sono stati i temi centrali<br />

dell’analisi di Corsini con<br />

cui ha definito il movimento. E’<br />

e iniziative pubbliche. Lunedì<br />

31 ottobre, infine, alle ore 21<br />

al museo di scienze naturali<br />

cittadino ci sarà per i giovanissimi<br />

«Una notte da brividi».<br />

In occasione della notte di<br />

Halloween, infatti, verranno<br />

proposte <strong>delle</strong> letture recitate<br />

sui mostri celesti. L’ingresso<br />

è libero.<br />

entrato sulle sfide che attendono<br />

la Cisl, invece, il segretario<br />

regionale Gigi Petteni. «Prendiamo<br />

come riferimento le idee<br />

lanciate – ha detto – ma serve<br />

un patto sociale vero e concreto.<br />

Escludendo la patrimoniale e un<br />

intervento sulle pensioni – ha<br />

continuato – è necessario avere<br />

degli scambi con Confindustria<br />

e Confcommercio e sfidare la<br />

politica su questo, perché quella<br />

del Welfare è una battaglia che<br />

non voglio perdere». L’autore ha<br />

poi raccontato alcuni aneddoti<br />

personali alla Beretta durante<br />

gli anni della guerra prima di ricevere<br />

in biblioteca dal sindaco<br />

Michele Gussago due stampe di<br />

Beppe Mino, lo stemma civico<br />

e il libro sul museo <strong>delle</strong> armi.<br />

Alla ricerca<br />

della<br />

sicurezza<br />

Quando si parla di sicurezza<br />

oltre che a toccare le sensibilità<br />

di ognuno di noi, sembra<br />

sempre di dovere difendersi<br />

necessariamente da qualcosa o<br />

meglio … da qualsiasi cosa.<br />

Ricercare la sicurezza è certamente<br />

sinonimo di bisogno di<br />

tranquillità-<br />

Ma quando questo aspetto<br />

personale lo si deve delegare a<br />

terzi con esperienze in impianti<br />

di allarme ormai sempre più<br />

tecnologici e all’avanguardia,<br />

come fare per scegliere e soprattutto<br />

scegliere bene<br />

Dubbi, incompetenze, richieste<br />

di chiarimenti, aspetti di<br />

manutenzione, estetica e funzionalità,<br />

assalgono il bisogno<br />

e trovare a chi affidarsi non<br />

risulta, mai semplice.<br />

Si cerca ovviamente e quasi<br />

in modo scontato un giusto<br />

consiglio a chi ha già vissuto<br />

esperienze di impianti di allarme<br />

e si scopre che la sicurezza<br />

a protezione dei propri beni<br />

vuole dire innanzitutto conoscere<br />

la provenienza dei rischi<br />

e dei punti deboli a cui siamo<br />

esposti e quindi nasce la ricerca<br />

per una adeguata copertura<br />

attraverso strumenti sicuri.<br />

Quali<br />

Primo fra tutti il fornitore di<br />

questi servizi, che deve avere<br />

necessariamente un grado di<br />

riservatezza personale e di<br />

competenza sempre elevato e<br />

fiduciario.<br />

Elettron sistemi di sicurezza<br />

tra questi fornitori è un’azienda<br />

giovane e dinamica sempre<br />

attenta alla copertura di ogni<br />

sensibilità a protezione dei<br />

siti della propria clientela e lo<br />

effettua attraverso una rete di<br />

strumenti testati ed installati<br />

in tutte le tipologie abitative,<br />

aziende ed enti pubblici.<br />

L’azienda in merito a tale proposito<br />

viene segnalata e si distingue<br />

in quanto pone sempre<br />

una forte sensibilità agli aspetti<br />

della qualità tecnologica al<br />

fine di dare soluzioni “testate”<br />

e con certezza di risultato, ma<br />

con il concreto aspetto di un<br />

impianto di sicurezza “semplice,<br />

semplice!”.<br />

Tecnici di adeguata esperienza<br />

installano, adeguano e controllano<br />

gli impianti con la consapevolezza<br />

che la tranquillità<br />

del cliente è la loro maggiore e<br />

professionale ambizione.<br />

Rivolgersi ad Elettron sistemi<br />

di sicurezza vuole dire avere<br />

una verifica tecnica e commerciale<br />

ed un consiglio adeguato<br />

di certezze di risultato in<br />

termini di ricerca di sicurezza<br />

e risposte certe alle proprie<br />

sensibilità personali.<br />

Mentre avere in azienda o a<br />

casa propria un impianto Elettron<br />

vuole dire essere sicuri,<br />

sicuri di avere protetto come<br />

si deve ogni istante del e nel<br />

nostro tempo.


ALTA VALTROMPIA<br />

EdV 6<br />

Ottobre <strong>2011</strong><br />

TAVERNOLE<br />

Dagli ‘scapì’ alle armi sportive: lo sviluppo della Val Trompia<br />

Quando si parla di storia locale le tenebre del passato si intrecciano addirittura con<br />

ricordi recenti e gettano luce sui tempi attuali, sul carattere e la tipologia di questa gente.<br />

Immagini di repertorio tratte da siti web che trattano la realtà museale della Valtrompia<br />

di Patrizio Ferraglio<br />

Il filo rosso della storia<br />

dell’uomo, scorre, in verità,<br />

da un lasso di tempo geologicamente<br />

insignificante<br />

tuttavia consente tante ma<br />

tante di quelle divagazioni<br />

che non finisci mai di scoprire<br />

storie, avvenimenti e<br />

vicende passate più o meno<br />

gustose, istruttive e interessanti.<br />

Vicende di nonni,<br />

avi e trisavoli e anche più<br />

indietro. Quando poi si parla<br />

di storia locale le tenebre del<br />

passato si intrecciano addirittura<br />

con ricordi recenti e<br />

gettano luce (scusate l’incongruente<br />

gioco di parole) sui<br />

tempi attuali, sul carattere e<br />

la tipologia di questa gente.<br />

Teatro di un’ impresa di questo<br />

tipo è stato quest’estate<br />

il Forno Fusorio di Tavernole,<br />

fucina, per il lustro<br />

del suo nome, di iniziative<br />

culturali di ottimo livello.<br />

Unita all’organizzazione del<br />

Forno troviamo addirittura,<br />

nel caso specifico, il Lions<br />

Valtrompia, complice un<br />

gioviale, affabulante piacevole<br />

(non per niente avvocato<br />

di professione) Leonardo<br />

Peli. Serata quindi affollata<br />

e curiosa. Si parla di Barbari<br />

e di Galli; di Cenomani e dei<br />

poveri disgraziati ‘damnata<br />

ad metalla’ . Il Leonardo,<br />

dopo le opportune parole<br />

introduttive del sindaco di<br />

Tavernole Andrea Porteri e<br />

del presidente del Lions Valtrompia<br />

Andrea Mazzoleni,<br />

introdotti nella serata dallo<br />

spumeggiante, ironico e catartico<br />

proemio del cerimoniere<br />

del Lions Valtrompia<br />

Roberto Benevenia, ‘prende<br />

il boccino’. Difficile compito<br />

quello del Leonardo: parlare<br />

<strong>delle</strong> storie minori, quelle<br />

che i libri non raccontano;<br />

quelle vicende che ci hanno<br />

creato così, noi triumplini,<br />

perché alla fin fine anche<br />

tu sei figlio di quel barbaro<br />

bastardo che, nottetempo,<br />

ha fracassato il cranio al pastore<br />

per impadronirsi <strong>delle</strong><br />

sue mucche e ha violentato<br />

la giovin pulzella che si era<br />

avventurata sola per i campi.<br />

Insomma, spiegherà Leonardo,<br />

siamo figli di tribù<br />

Retiche discendenti, forse,<br />

degli Etruschi. E dite niente:<br />

gli Etruschi hanno creato<br />

una nobilissima civiltà,<br />

misteriosa, matriarcale, affascinante<br />

della quale abbiamo<br />

poco o nulla di tradizione<br />

scritta. Sarà per questo che<br />

le donne triumpline amano<br />

Idraulica<br />

ALBERTI<br />

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industriali e civili<br />

impianti di condizionamento<br />

manutenzioni<br />

riparazioni<br />

parlare fitto fitto tra loro<br />

sottovoce: si tramandano<br />

antiche e segrete tradizioni<br />

orali. I primi insediamenti<br />

importanti di tribù Retiche<br />

furono Bovegno e Zanano. A<br />

cavallo del 388 a. C. arrivano<br />

dalle nostre parti i Celti.<br />

Insuli a Milano e Cenomani<br />

a Brescia. Ma tieni presente<br />

che i Triumplini mica<br />

se li filavano i Cenomani.<br />

Anzi a un certo punto a<br />

Brescia arrivano addirittura<br />

i Romani e i Cenomani<br />

ne approfittano per allearsi<br />

con loro e sottomettere i<br />

Triumplini che finiranno in<br />

gran <strong>numero</strong> a lavorare nelle<br />

miniere di ferro. Nasceranno<br />

così i rudi, coriacei, anonimi<br />

damnata ad metalla. Ci<br />

penseranno poi i Longobardi<br />

a dare una svolta alla storia<br />

della nostra Valle. Nella sua<br />

digressione, il Leonardo, riesce<br />

anche ad inserire episodi<br />

gustosi. Sapete, per esempio,<br />

chi ha inventato i calzini<br />

(o ‘scapì’) e le giarrettiere<br />

Il re longobardo Rotari. E<br />

non fu invenzione da poco<br />

perché poi tutti volevano i<br />

calzini triumplini e, sulla<br />

scia dei calzetti, sbocciarono<br />

i commerci per i prodotti in<br />

lana; lana di prima qualità la<br />

nostra, e i clienti esigevano<br />

che gli indumenti fossero<br />

prodotti in ‘magna pars’<br />

con lana della Val Trompia.<br />

Per cui i produttori di lana<br />

della nostra Valle divennero<br />

molto potenti e ricchi…<br />

Tanto che l’associazione dei<br />

produttori di lana (ai tempi<br />

queste associazioni erano<br />

chiamate Gilde) aiutò economicamente<br />

Brescia nella<br />

guerra contro Federico II.<br />

La pastorizia, quindi, ebbe<br />

sempre rilevanza economica<br />

e sociale nella Valle Trompia<br />

e ruolo importante per<br />

la commistione culturale e<br />

per l’intreccio degli aspetti<br />

socio-economici ebbe la<br />

transumanza. L’astuzia dei<br />

pastori dell’Alta Valle è nota<br />

e consolidata. Narra il Leonardo<br />

che in tempi andati<br />

un pastore era uso portare a<br />

svernare le proprie vacche<br />

nelle stalle della Bassa Bresciana,<br />

a Orzinuovi o giù di<br />

li. Il pagamento dell’affitto,<br />

tradizionalmente, andava<br />

fatto quando ‘… si sarebbero<br />

sciolte le corde <strong>delle</strong> vacche<br />

dagli anelli…’. Un anno però<br />

il furbo pastore (di Collio) al<br />

momento di tornare sui pascoli<br />

alti del Maniva, sciolse<br />

direttamente le mucche dalle<br />

corde, lasciando quest’ultime<br />

attaccate agli anelli. A<br />

rigor di logica, quindi, non<br />

doveva pagare niente al contadino<br />

della Bassa perché<br />

le corde <strong>delle</strong> vacche erano<br />

ancora attaccate agli anelli<br />

e sarebbero state attaccate<br />

più o meno per sempre. Il<br />

contadino di Orzinuovi o giù<br />

di li, naturalmente non ne fu<br />

contento e scrisse, a imperitura<br />

memoria, sul muro<br />

della stalla ‘Gente di Collio<br />

più non ne voglio’.<br />

Insomma, in questa serata,<br />

tra il conviviale e l’ufficiale,<br />

tra il serio e il brioso, i<br />

dirigenti del Forno Fusorio e<br />

del Lions Valtrompia hanno<br />

dato avviso di come la storia<br />

non sia solamente storia di<br />

eserciti ma anche e soprattutto<br />

di uomini e donne che<br />

fanno il fieno, mungono<br />

mucche, allevano figli e<br />

vitelli, si ubriacano, costruiscono<br />

muri… insomma si<br />

sfangano la giornata al meglio,<br />

tra liti e amori, fatiche<br />

e gioie, azioni insignificanti<br />

e atti che avranno ripercussioni<br />

negli anni a venire.<br />

Meditate gente, meditate…


Ottobre <strong>2011</strong><br />

VALGOBBIA<br />

EdV 7<br />

Roberto Parisi testimonial <strong>delle</strong> nuove iniziative Albatros<br />

Campione europeo a Belgrado, “invita” ad iscriversi alle lezioni con la nuova formula «Paghi solo ciò che fai»<br />

Il 12 settembre sono ripartiti i<br />

corsi di nuoto e fitness nella piscina<br />

di Lumezzane. E proprio<br />

in questi giorni, lungo le strade<br />

principali della Valtrompia, è<br />

allestito il cartello pubblicitario<br />

(vedi la foto) con il testimonial<br />

Roberto Parisi, campione europeo<br />

junior a Belgrado, che “invita”<br />

ad iscriversi alle lezioni con<br />

la nuova formula «Paghi solo<br />

ciò che fai». E’ questa, infatti, la<br />

novità maggiore: raccogliendo<br />

le molte richieste giunte, l’impianto<br />

balneare di Piatucco ha<br />

pensato a un’unica tariffa che<br />

consenta il recupero <strong>delle</strong> lezioni<br />

perse. Con un’aggiunta di una<br />

piccola quota assicurativa sui<br />

vecchi importi, quindi, si potrà<br />

spostare a proprio piacimento,<br />

con una telefonata anche pochi<br />

minuti prima dell’inizio, le<br />

lezioni prenotate. Il nuovo servizio<br />

costa 7,05 euro a lezione<br />

per gli adulti e ginnastica-fitness<br />

di 45 minuti, 6,65 euro per i ragazzi<br />

e 6,55 euro ginnastica e<br />

fitness di mezz’ora. Tutte le altre<br />

tariffe per i corsi sono state abolite.<br />

Cosa cambia Se un bambino,<br />

prima di questa iniziativa,<br />

prenotava otto lezioni ma era<br />

costretto per altri impegni a<br />

saltarne due, pagava comunque<br />

il totale, mentre oggi spenderà<br />

solo per le ore che di fatto ha trascorso<br />

in acqua. Tra gli sconti,<br />

è da sottolineare anche il mantenimento<br />

<strong>delle</strong> tariffe rivolte alle<br />

famiglie: i corsi di nuoto per il<br />

secondo figlio sono stati fissati<br />

a 3,55 euro a lezione, per il terzo<br />

2,50 euro e dal quarto figlio<br />

in poi l’accesso sarà gratuito.<br />

I costi <strong>delle</strong> lezioni che abbiamo<br />

appena indicato tengono<br />

conto dell’adeguamento subito<br />

in seguito all’aumento dell’Iva<br />

dell’1% previsto dalla manovra<br />

economica. Gli altri servizi<br />

sono: hydrorider in bicicletta<br />

e tapis roulant per 9,05 euro a<br />

lezione e 33,80 euro per il pac-<br />

chetto di quattro turni, il corso<br />

per neonati sarà di 8,45 euro<br />

per il primo figlio e 5,05 euro<br />

per il secondo. Quello, invece,<br />

per i gestanti sarà di 8,05 euro.<br />

Tutti gli iscritti ai corsi avranno<br />

anche diritto a uno sconto del<br />

20% sull’acquisto di costumi,<br />

accappatoi, ciabatte e abbigliamento<br />

sportivo esposti nel negozio<br />

della struttura. «Ad ogni<br />

novità ci si deve abituare – dice<br />

il direttore Domenico Bonetti –<br />

e chiediamo solo di provare questa<br />

nuova formula. Siamo certi<br />

che alla prima assenza forzata<br />

gli utenti saranno lieti di non<br />

aver perso denaro».<br />

Vito Gnutti “probo figlio” nel ricordo della sua Valgobbia<br />

C’era molta gente, al di là dei dissidi politici, a ricordare la figura del valgobbino morto tre<br />

anni orsono a soli 69 anni e che si era distinto per gestire al meglio le proprie imprese<br />

pagina a cura<br />

di Fabio Zizzo<br />

Imprenditore, politico, ma<br />

soprattutto legato al lavoro.<br />

E’ questo il profilo di Vito<br />

Gnutti tratteggiato nella piazza<br />

del municipio di Lumezzane<br />

per l’inaugurazione di<br />

una lapide a lui dedicata. Alla<br />

cerimonia era presente il sindaco<br />

Silverio Vivenzi con la<br />

giunta al completo, la vedova<br />

Nerina Codina e i maggiori<br />

rappresentanti della Lega<br />

Nord, partito nel quale Gnutti<br />

militò fino al 1999 prima di<br />

abbandonarlo a favore della<br />

Democrazia Europea. C’era<br />

molta gente, aldilà dei dissidi<br />

politici, a ricordare la figura<br />

del valgobbino morto tre anni<br />

fa a 69 anni e che si era distinto<br />

per gestire al meglio le<br />

proprie imprese, confrontarsi<br />

con i lavoratori e sindacati per<br />

un accordo condiviso e rendere<br />

illustre Lumezzane, nonostante<br />

le polemiche occorse<br />

su quella decisione, quando<br />

nel 1994 divenne ministro<br />

dell’Industria, Commercio<br />

e Artigianato nel primo governo<br />

Berlusconi. Un’azione,<br />

come detto, che aveva provocato<br />

malumori tra gli industriali<br />

dopo che Gnutti era<br />

stato per diverso tempo membro<br />

negli organi produttivi,<br />

da Confindustria per i Giovani<br />

imprenditori, alla vicepresidenza<br />

di Aib e a capo del<br />

Comitato Piccola Industria<br />

sempre nell’associazione bresciana.<br />

«L’idea di entrare in<br />

politica – ha detto mons. Paolo<br />

Taglietti, che è stato parroco<br />

dell’omonimo Villaggio<br />

dal 1975 al 1985 – per Gnutti<br />

non era quella di rimanere<br />

attaccato alla poltrona come<br />

adesso, ma svolgere il suo<br />

servizio per il periodo indicato<br />

prima di ritornare ai suoi<br />

incarichi di lavoro». Lavoro<br />

e ancora lavoro, quindi, sono<br />

le caratteristiche che hanno<br />

La lapide dedicata all'imprenditore che nel 94 fu ministro<br />

contraddistinto l’imprenditore<br />

diventato poi deputato<br />

e senatore nelle file del Carroccio.<br />

Poi i dissidi interni<br />

con Umberto Bossi l’avevano<br />

costretto ad abbandonare ed<br />

entrare nella breve esperienza<br />

della Democrazia Europea.<br />

Su tutti, però, come ha ricordato<br />

ancora mons. Taglietti,<br />

Vito Gnutti era legato ai valori<br />

della famiglia e della fede,<br />

seppur essenziale. E dopo i<br />

discorsi ufficiali, intervallati<br />

dalle note della banda musicale<br />

di San Sebastiano, è stata<br />

scoperta la lapide in marmo<br />

di Carrara che campeggia nel<br />

cortile del palazzo municipale,<br />

proprio al confine con la<br />

villa, oggi disabitata, appartenuta<br />

proprio a Gnutti. L’opera,<br />

progettata dall’ingegner<br />

Enzo Ragni, è stata scolpita<br />

dall’artista francese di origini<br />

valgobbine Marie Laurence<br />

Codini Bas e raffigura,<br />

su un lato, l’effige dei ruoli<br />

che ha ricoperto e sull’altro<br />

il busto scavato nella lapide.<br />

La nuova stagione Odeon tra<br />

nomi di richiamo e G. Prandelli<br />

Dieci spettacoli di prosa, il<br />

bis di «Odeon Classic» e le<br />

rassegne collaterali «Schegge<br />

di cinema» e «Vers e Us».<br />

E’ molto ricca anche per<br />

l’edizione <strong>2011</strong>-12 la nuova<br />

stagione del teatro Odeon<br />

di Lumezzane che riapre i<br />

battenti il 4 novembre con il<br />

debutto in Valgobbia degli<br />

«Oblivion», il gruppo di<br />

ballerini, cantanti e attori<br />

noto al grande pubblico per<br />

le interpretazioni a «Zelig».<br />

Per il resto la rassegna<br />

(sostenuta dalla fondazione<br />

Asm di Brescia con alcune<br />

imprese locali) rispecchia i<br />

contenuti del passato, ancora<br />

con i classici tra Shakespeare<br />

e Goldoni, opere di teatro civile,<br />

ma anche “mostri sacri”<br />

del palcoscenico nazionale<br />

come Lella Costa, Angela<br />

Finocchiaro, Monica Guerritore<br />

e Marco Paolini. E<br />

allora ecco il cartellone degli<br />

appuntamenti illustrato dal<br />

direttore artistico Vittorio<br />

Pedrali. Dopo l’esordio comico<br />

degli «Oblivion», toccherà<br />

a Lella Costa con le sue<br />

«Arie» il 22 novembre e alla<br />

regista bresciana Sara Poli<br />

che il 29 dello stesso mese<br />

porterà la violenza sulle<br />

donne. Dicembre, invece, si<br />

aprirà con l’ironia di Angela<br />

Finocchiaro e a seguire Marco<br />

Baliani con il suo teatro<br />

civile per «Terra promessa».<br />

All’inizio dell’anno sarà il<br />

turno di Emma Dante il 16<br />

gennaio e Marco Paolini il 20<br />

per raccontare la vita dello<br />

scienziato Galileo Galilei.<br />

Marzo sarà dedicato ai classici<br />

con «Il racconto d’inverno»<br />

di Shakespeare e «Il<br />

ventaglio» del Teatro Stabile<br />

del Veneto. Uno degli spettacoli<br />

più attesi, a chiusura<br />

della stagione di prosa il 18<br />

aprile, sarà quello di Monica<br />

Guerritore che interpreta la<br />

compianta giornalista Oriana<br />

Fallaci. Per la rassegna<br />

di musica lirica «Odeon<br />

Classic», giunta alla seconda<br />

edizione e voluta dall’assessore<br />

alla Cultura Lucio<br />

Facchinetti con il contributo<br />

del Rotary Club Valtrompia,<br />

sono previste tre serate: il 6<br />

dicembre Fabio Larovere con<br />

«Viva Verdi! La colonna sonora<br />

del Risorgimento», il 27<br />

aprile l’«Omaggio a Mozart»<br />

intonato dall’associazione<br />

musicale locale «All’Unisono»<br />

e la grande chiusura il<br />

14 giugno con la dedica al<br />

tenore valgobbino Giacinto<br />

Prandelli morto due anni fa.<br />

Rispetto alla scorsa edizione,<br />

l’evento ancora curato dalla<br />

musicologa Roberta Pedrotti,<br />

sarà rivolto alla «Madama<br />

Butterfly» di Puccini, cavallo<br />

di battaglia e brano con cui<br />

il maestro ha esordito nella<br />

musica. I biglietti, invece,<br />

venduti a partire da una settimana<br />

prima dell’evento, si<br />

troveranno a 19 euro intero e<br />

16 ridotto. Il cartellone completo<br />

della nuova stagione è<br />

disponibile sul sito internet<br />

www.teatro-odeon.it.


EdV 8<br />

VALGOBBIA<br />

Ottobre <strong>2011</strong><br />

Successo "Notte bianca". In piazza più di 8 mila persone<br />

Dalle auto storiche ai gazebo dei volontari, alla musica <strong>delle</strong> band locali e di Charlie Cinelli<br />

Vm 18. Il "tempio" dell'intrattenimento<br />

A Lumezzane. Elegante, raffinato, dedicato a chi sa apprezzare<br />

la buona musica, per chi si diverte con gli amici e il karaoke<br />

Un'immagine della piazza gremita di giovani<br />

di Fabio Zizzo<br />

Se l’obiettivo era replicare il<br />

successo dell’anno scorso, la<br />

seconda edizione di «Armonie<br />

e Sapori» andata in scena<br />

il 25 settembre scorso a San<br />

Sebastiano ha soddisfatto in<br />

pieno le attese. Dalle auto<br />

storiche ai gazebo dei volontari<br />

che hanno aperto la notte<br />

bianca fin dal pomeriggio, alla<br />

musica <strong>delle</strong> band locali e fino<br />

al concerto di Charlie Cinelli<br />

in piazza Roma hanno funzionato<br />

alla perfezione in un mix<br />

di gastronomia locale, arte,<br />

letture e bar aperti fino a tardi.<br />

Aldilà del successo nell’ammirare<br />

tanta gente locale (oltre<br />

8 mila persone) che una domenica<br />

favorita anche dal clima<br />

ancora mite ha deciso di andare<br />

in piazza per rivivere la propria<br />

città sotto le luci, ha fatto<br />

sensazione notare l’invasione<br />

pacifica dei giovani abituati,<br />

di solito, a trascorrere il giorno<br />

di festa fuori dalla Valgobbia<br />

e stavolta, invece, rimasti<br />

in “casa”. La manifestazione,<br />

organizzata dall’assessorato<br />

al Commercio e il comitato<br />

dei commercianti, ha regalato<br />

quelle emozioni di condivisione<br />

che a Lumezzane si vedono<br />

solo durante le ricorrenze estive.<br />

La maratona gastronomica<br />

è iniziata con un aperitivo in<br />

via Monsuello per continuare<br />

in piazza Bianchi con il primo<br />

a base di crespelle, il secondo<br />

piatto in via Artigiani con la<br />

polenta taragna e poi il dolce<br />

sotto la piazza Giovanni Paolo<br />

II. In mezzo campeggiavano<br />

la musica, trucca bimbi per i<br />

più piccoli, bar aperti per chi<br />

voleva “trasgredire” al menù<br />

fissato dal programma, ma<br />

anche campagne di sensibilizzazione<br />

come lo stand della<br />

Polizia locale che forniva<br />

informazioni soprattutto sui<br />

rischi dell’alcol alla guida. La<br />

rassegna ha dato spazio non<br />

solo ai buongustai, ma anche<br />

agli amanti dell’arte come la<br />

mostra dei pezzi raccolti durante<br />

la pulizia del Gobbia e le<br />

fotografie esposte nell’edificio<br />

dell’ex area Teorema e realizzate<br />

dal Photo Club locale. E<br />

dopo aver gustato i piatti e fatto<br />

un giro per gli stand, magari<br />

per aderire a qualche associazione<br />

nella settimana europea<br />

del volontariato, l’attenzione<br />

è poi andata in tarda serata<br />

al concerto di Charlie Cinelli<br />

prima con i suoi «Cats» e poi<br />

le «Sengels» che ha raccolto<br />

centinaia di persone in piazza<br />

Roma. E alla fine il ritorno<br />

verso casa, con l’idea di aver<br />

finalmente visto rivivere Lumezzane<br />

e la speranza, aldilà<br />

dei campanilismi ampiamente<br />

superati, che l’anno prossimo<br />

la notte bianca possa toccare<br />

Sant’Apollonio.<br />

Una sfida, una nuova avventura,<br />

un’alternativa. Come preferite.<br />

Premesso che le interpretazioni<br />

sono sempre soggettive<br />

e la curiosità della gente va<br />

di pari passo con l’interesse,<br />

quando nasce un nuovo locale<br />

nel settore dell’intrattenimento<br />

e gioco un pizzico di sfida e<br />

provocazione ci sono sempre.<br />

«Entertainment Games V.M.<br />

DICIOTTO». Già il nome è<br />

tutto un programma, si trova<br />

in via Don Minzoni 5 a Lumezzane.<br />

Elegante, raffinato,<br />

dedicato a chi sa apprezzare<br />

la buona musica, per chi si<br />

diverte con il karaoke, con il<br />

sapiente accompagnamento di<br />

Laura ogni mercoledì, venerdì<br />

e sabato sera, ma non solo, la<br />

locandina di ottobre è densa<br />

di eventi che potrete trovare<br />

sotto. «V.M. DICIOTTO»,<br />

tanto per chiarire, è “anche”<br />

una sala gioco e poker con<br />

apparecchi autorizzati dal<br />

Monopolio di Stato secondo<br />

le normative vigenti; molto<br />

presto saranno attivate quattro<br />

postazioni di VLT (video-lottery).<br />

Il locale è, inoltre, dotato<br />

di un’accogliente sala-cinema<br />

dove si possono tranquillamente<br />

seguire le partite di<br />

calcio; ogni giovedì dalle 21<br />

alle 24 e la domenica dalle 15<br />

alle 18 piano bar con Roberto<br />

Castellini. Gli addetti alla sala<br />

si alternano nell’introdurre i<br />

clienti alle regole del gioco (o<br />

dei giochi) mentre nella zona<br />

bar-caffetteria si possono<br />

sorseggiare cocktail, aperitivi,<br />

caffè, flut di bollicine ecc...<br />

Nulla di nuovo. Tutto di nuovo,<br />

invece, nello spirito della direzione<br />

e della società «Seven<br />

Beers» che intendono accompagnare<br />

il cliente a una diversa<br />

maturità e consapevolezza del<br />

gioco. L’intrattenimento fa, di<br />

certo, la parte del leone. Forse<br />

qui sta la sfida. A due passi<br />

da casa è possibile trascorrere<br />

una serata rilassante, ascoltando<br />

artisti di un certo livello.<br />

Tutte iniziative che promettono<br />

sicuramente divertimento<br />

tenendo fede al nome del<br />

locale: «ENTERTAINMENT<br />

GAMES V.M. DICIOTTO».<br />

Un'altra immagine dell'interno del locale con il palco sullo sfondo<br />

A sinistra l'interno del locale e sopra le videolottery<br />

Le armonie di ottobre in<br />

calendario al VM diciotto<br />

Il cartellone degli appuntamenti<br />

musicali offerto ogni<br />

giovedì dal locale per tutti i<br />

suoi clienti nuovi e affezionati<br />

delizierà la platea di ottobre<br />

con gli show davanti al pianoforte<br />

e microfono dei cantautori<br />

protagonisti del panorama<br />

musicale a livello nazionale, il<br />

ritorno alle origini e la grande<br />

serata di chiusura del mese<br />

ovviamente dedicata ai fantasmi<br />

e streghe per Halloween.<br />

Questo giovedì 13 ottobre la<br />

serata speciale sarà dedicata<br />

ai nostalgici degli anni<br />

Settanta: i tempi di «Happy<br />

Days», le gare a bordo dei<br />

motorini «Ciao» e il mangianastri<br />

che trasmette musica<br />

saranno rivissuti da chi ha<br />

qualche anno in più e chi,<br />

invece, li vuole conoscere. Il<br />

20 ottobre si ritornerà ancora<br />

più indietro nel tempo grazie<br />

agli indimenticabili anni<br />

Sessanta per ascoltare i tempi<br />

in cui non esistevano videogiochi<br />

e l’unico optional,<br />

per chi poteva permetterselo,<br />

era la tv. Il fiore all’occhiello<br />

del mese al «Vm», però, sarà<br />

quello del 27 ottobre quando<br />

sul mini palco salirà per<br />

interpretare alcuni brani jazz<br />

Massimo Guerrini, cantante e<br />

insegnante di canto moderno,<br />

corista nel tour Live 2007 di<br />

Laura Pausini allo stadio San<br />

Siro, poi corista con Renzo<br />

Arbore, collaboratore con<br />

Rai, Mediaset e cantanti dello<br />

star system italiano e direttore<br />

artistico della «Red Dolphins<br />

Big Band». E per finire il<br />

mese in bellezza, come già<br />

detto, «i mostri sepolti si<br />

svegliano, i licantropi ululano,<br />

le streghe inforcano le scope e<br />

sfrecciano nel cielo…» per la<br />

grande notte di Halloween il<br />

31 ottobre.<br />

VILLA CARCINA<br />

Nuovo<br />

semaforo<br />

E’ un semaforo “intelligente”<br />

come l’hanno definito in<br />

molti, ma soprattutto indispensabile<br />

per il volontariato<br />

e l’azione di soccorso quello<br />

inaugurato nelle scorse settimane<br />

sulla Sp 345 all’incrocio<br />

tra via Monte Guglielmo<br />

e via Bernocchi (nei dintorni<br />

dell’impianto sportivo), all’altezza<br />

di Cogozzo tra Sarezzo<br />

e Villa Carcina. L’opera è<br />

stata espressamente richiesta<br />

dall’Autolettiga Avis locale<br />

che, per facilitare l’ingresso<br />

sulla provinciale da parte<br />

dei propri mezzi di soccorso.


Ottobre <strong>2011</strong><br />

SPORT<br />

EdV 9<br />

MONTICHIARI<br />

Il ciclismo trova casa al "Fassa Bortolo"<br />

La pista sorge vicino al PalaGeorge. E' unica in Italia. Gli esperti dicono la migliore in Europa<br />

Il nuovo velodromo di Montichiari<br />

L'interno del "Fassa Bortolo" durante una gara<br />

LUMEZZANE<br />

Autodifesa per le<br />

donne, i corsi<br />

fanno “tris”<br />

Sono passati più di due anni<br />

dall’inaugurazione ufficiale,<br />

avvenuta il 23 maggio 2009,<br />

dell’unico velodromo coperto<br />

esistente in Italia e, a detta degli<br />

esperti, fra i più moderni e<br />

funzionali in Europa.<br />

L’occasione per una visita è<br />

data dallo svolgimento dei<br />

Campionati Europei Master<br />

dall’otto al dodici agosto <strong>2011</strong>.<br />

Il nuovo impianto sportivo si<br />

trova in via Falcone nella zona<br />

nord di Montichiari.<br />

A due passi c’è il PalaGeorge,<br />

struttura polifunzionale che<br />

per decenni ha ospitato avvincenti<br />

partite di pallavolo<br />

della prima divisione ed eventi<br />

musicali ai massimi livelli.<br />

Rimasto disabitato per due<br />

anni, dopo il trasloco di ”Acqua<br />

Paradiso”, si prepara oggi<br />

ad accogliere i nuovi inquilini:<br />

la Montichiari Volley Femminile<br />

(si chiamerà così in attesa<br />

di uno sponsor), nata dalla<br />

società di A2 Antares Verona<br />

che così cambia città e nome.<br />

La storia del ciclismo su pista<br />

in Italia è legata indissolubilil<br />

Dogui<br />

mente al velodromo Vigorelli,<br />

realizzato a Milano nel 1935,<br />

colpito dai bombardamenti<br />

alleati nel 1944 e ricostruito<br />

nel 1945. Dopo aver ospitato<br />

<strong>numero</strong>se edizioni della Sei<br />

Giorni, fu nuovamente chiuso<br />

nel 1975.<br />

Restano indimenticabili, per<br />

chi ha una certa età, le sfide<br />

di Maspes con Gaiardoni che<br />

negli anni sessanta, fra un<br />

surplace e uno sprint finale,<br />

divennero famosi come i<br />

divi pallonari dei nostri tempi.<br />

Non mancavano casi di<br />

umorismo involontario come<br />

quando uno sprinter cinese si<br />

presentò sulla linea di partenza<br />

con velocipede dotato di<br />

cambio freni e fanale!<br />

Segno di uno sport poco più<br />

che pionieristico e della provenienza<br />

da Paesi che avevano<br />

ben poco da spartire, sul<br />

piano sportivo ed economico,<br />

con gli attuali colossi asiatici.<br />

Il Vigorelli, ristrutturato e dotato<br />

di copertura, fu riaperto<br />

nel 1984 ma la struttura leggera<br />

non sopportò i carichi<br />

della grande nevicata del 1985<br />

e il rovinoso crollo ne decretò<br />

la definitiva chiusura. In Italia<br />

rimasero in attività i velodromi<br />

di Roma e Palermo: la<br />

pista olimpica della Capitale,<br />

a lungo inutilizzata, è stata<br />

recentemente abbattuta; quella<br />

siciliana ospita concerti e<br />

partite di rugby. Poi, dopo una<br />

decina di anni dall’intuizione<br />

iniziale, completato l’interminabile<br />

iter tecnico-burocratico<br />

condito da inevitabili polemiche<br />

preelettorali, ecco la fine<br />

dei lavori che, sommando lo<br />

stanziamento del comune di<br />

Montichiari, della Provincia,<br />

di FCI e CONI, sono costati<br />

15 milioni di euro. Su una superficie<br />

coperta di 9.200 metri<br />

quadri (come due campi di<br />

calcio), con 1300 posti per gli<br />

spettatori, è stata sviluppata<br />

una pista di legno lunga 250<br />

metri che, secondo gli specialisti,<br />

è molto veloce e scorrevole.<br />

Dall’esterno si ammirano le<br />

forme <strong>delle</strong> superfici a doppia<br />

curvatura che, per chi associa<br />

la forma alla funzione, ricordano<br />

un enorme caschetto da<br />

ciclista; all’interno, in un’atmosfera<br />

ovattata, colpiscono<br />

le dimensioni, la luminosità e<br />

l’intreccio di tubolari bianchi<br />

della struttura reticolare di<br />

sostegno. L’impianto funziona<br />

tutto l’anno, con alternanza di<br />

campionati a tutti i livelli e la<br />

possibilità di svolgere le <strong>numero</strong>se<br />

discipline della pista<br />

(velocità, keirin, corse a punti,<br />

americana, scratch, inseguimento).<br />

Oltre alla Nazionale Italiana<br />

femminile e maschile anche<br />

i team professionistici svolgono<br />

allenamenti specifici per<br />

perfezionare la posizione in<br />

sella durante le prove a cronometro<br />

e, in vista di grandi<br />

eventi, le Squadre di Svizzera,<br />

Ucraina e Germania hanno<br />

trovato la sede ideale per<br />

i loro allenamenti. Dal 23<br />

febbraio <strong>2011</strong> il velodromo è<br />

intitolato a “Fassa Bortolo”,<br />

sponsor storico del ciclismo<br />

e azienda leader nel settore<br />

dei prodotti per l’edilizia: con<br />

un contributo di 70.000 euro<br />

all’anno per il prossimo triennio,<br />

si cerca di far decollare<br />

definitivamente un impianto<br />

sportivo che non ha concorrenti<br />

in Italia e in molti Paesi<br />

Europei. Il programma <strong>delle</strong><br />

manifestazioni prevede lo<br />

svolgimento dei Campionati<br />

Italiani da 28 settembre al 1<br />

ottobre e della Sei Giorni dal<br />

25 al 30 ottobre. Può essere<br />

una buona occasione, per chi<br />

ha tempo e curiosità, di fare<br />

un giretto esplorativo nella vicina<br />

Montichiari per ammirare<br />

il moderno impianto e magari<br />

appassionarsi alle gare di<br />

ciclismo su pista.<br />

di Fabio Zizzo<br />

Dopo la grande partecipazione<br />

degli anni scorsi, che ha<br />

dato maggior sicurezza e uno<br />

strumento di difesa alle donne<br />

spesso succubi di violenze e<br />

vessazioni, l’assessorato alle<br />

Pari opportunità di Lumezzane<br />

guidato da Rosanna Saleri<br />

ha deciso di indire per il terzo<br />

anno consecutivo i corsi di<br />

autodifesa personale rivolti<br />

proprio al gentil sesso. «Il<br />

successo <strong>delle</strong> precedenti iniziative<br />

ha confermato l’efficacia<br />

dell’impegno dell’amministrazione<br />

a fornire sicurezza<br />

alle donne – commenta la<br />

delegata Saleri – e, infatti, il<br />

corso vuole essere un momento<br />

di incontro e confronto<br />

mediante il quale acquisire<br />

consigli pratici, utili a vivere<br />

con maggiore sicurezza i propri<br />

spazi». Le lezioni, come di<br />

consueto, si terranno presso il<br />

Palafiera di via Cefalonia, in<br />

zona Industriale, con la scuola<br />

valgobbina «Shotokan Karate<br />

Club Associazione Dilettantistica»<br />

del maestro Erio<br />

Contenti. Il corso gratuito si<br />

svolgerà il mercoledì sera dalle<br />

ore 20,30 alle 21,45 in due<br />

turni a partire dal 19 ottobre:<br />

fino al 14 dicembre il primo e,<br />

nel 2012, dal 14 marzo al 16<br />

maggio. «E’ importante che le<br />

donne non si sentano fragili<br />

e impreparate ad affrontare<br />

situazioni di pericolo – sottolinea<br />

ancora l’assessore<br />

- perché la padronanza sia del<br />

proprio corpo che <strong>delle</strong> proprie<br />

emozioni è uno strumento<br />

di libertà». Le iscrizioni,<br />

disponibili fino al 14 ottobre<br />

(ma anche dopo), si possono<br />

fare compilando il modulo<br />

disponibile nella sezione<br />

«Commercio» del portale<br />

www.comune.lumezzane.bs.it<br />

o presso l’ufficio aperto dal<br />

lunedì al venerdì dalle 9 alle<br />

13 e lunedì, martedì e giovedì<br />

dalle 15 alle 17. Per informazioni<br />

si può anche contattare<br />

lo 030.8929225/226.


EdV 10<br />

ECONOMIA<br />

Ottobre <strong>2011</strong><br />

La capillarità sul territorio è un servizio vincente per la BCC<br />

La BCC della Valtrompia,<br />

nata nel 1897, è presente sul<br />

territorio con gli sportelli di<br />

Bovegno, Lodrino, Gardone<br />

Val Trompia, Sarezzo, Collio,<br />

Pezzaze e Marmentino (www.<br />

bccvaltrompia.it). La Sede Secondaria<br />

e la Direzione Generale<br />

si trovano a Gardone<br />

Val Trompia rispettivamente<br />

a fianco del municipio in via<br />

Mazzini n.1 (tel.0308913311-<br />

0308913710 e fax 0308913884)<br />

la prima e sulla piazza San<br />

Marco (tel.0308910517) a fianco<br />

della Parrocchiale la seconda,<br />

al piano terra dello storico<br />

palazzo Soncinelli.<br />

La sede di Lodrino<br />

La sede di Bovegno<br />

Due strade per uscire dalla crisi. Contenere<br />

il debito o coltivare una politica d'espansione<br />

pagina a cura<br />

di Michele Serena<br />

PUBBLICITA'-ISTITUZ-A4:Layout 1 10/08/11 16:44 Pagina 1<br />

In questi ultimi mesi abbiamo<br />

sentito ripetere che l’Italia non<br />

è la Grecia. Con questa affermazione<br />

si intende sostenere<br />

che il nostro Paese non corre<br />

il rischio di insolvenza e a sostegno<br />

della tesi vengono citati<br />

dati sul controllo del disavanzo<br />

pubblico, sulla gestione del<br />

debito, sulla capacità politica<br />

di effettuare manovre correttive<br />

senza incappare in pericolosi<br />

fenomeni di instabilità<br />

sociale che viceversa si sono<br />

verificati nel Paese ellenico.<br />

Tuttavia tutto questo non basta<br />

per giustificare che “non<br />

siamo la Grecia” e per allontanare<br />

definitivamente lo spettro<br />

della crisi. I debiti, e quindi<br />

anche l’enorme debito pubblico<br />

italiano, che è il terzo al<br />

mondo in ordine di grandezza,<br />

sono sostenibili non solo e non<br />

tanto se ad un dato momento<br />

i conti del debitore consentono<br />

di onorarli, ma soprattutto se<br />

il debitore dimostra la capacità<br />

prospettica di generare le<br />

risorse necessarie a rispettare<br />

gli impegni derivanti dai debiti<br />

contratti. In questo senso il ripetuto<br />

aggiustamento dei conti<br />

pubblici perseguito attraverso<br />

le manovre di tagli alla spesa<br />

o aumenti <strong>delle</strong> entrate, in assenza<br />

di politiche per la crescita<br />

dell’economia invocate a più<br />

riprese sia dalle organizzazioni<br />

sindacali che da Confindustria,<br />

rischiano di avere il fiato<br />

corto. Questi aggiustamenti,<br />

infatti, comportano una riduzione<br />

del potere di acquisto<br />

<strong>delle</strong> famiglie, contraendone i<br />

consumi di beni e servizi, aumentando<br />

la disoccupazione e<br />

minando la propensione all’investimento.<br />

Alla fine penalizzano<br />

la crescita economica del<br />

Paese anziché promuoverla.<br />

Tutto questo determina in prospettiva<br />

futura l’erosione <strong>delle</strong><br />

capacità di rimborso dei debiti.<br />

Il debito pubblico, è risaputo,<br />

va contenuto e monitorato<br />

costantemente. Ce lo impone,<br />

oltre che il buon senso, la ragione<br />

di Stato e soprattutto<br />

l’Unione Europea. I problemi<br />

derivanti da questa gestione<br />

possono essere affrontati con<br />

due distinte strategie: si possono<br />

mettere in campo politiche<br />

restrittive o politiche espansive.<br />

Con le prime, fatte di tagli,<br />

tasse e sacrifici, è possibile<br />

affrontare i problemi immediati,<br />

che tuttavia tendono a<br />

ripresentarsi con maggiore<br />

intensità già nel breve termine<br />

BOVEGNO - SEDE LEGALE<br />

25061 Bovegno ( Brescia ) - Piazza Zanardelli, 8<br />

Tel. 030926159 - 030926746 Fax 0309220864<br />

GARDONE VAL TROMPIA<br />

SEDE SECONDARIA e DIREZIONE GENERALE<br />

25063 Gardone V.T. ( Brescia ) - Via Mazzini, 1<br />

Tel. 0308913311 - 0308913710 Fax 0308913884<br />

LODRINO - FILIALE<br />

25060 Lodrino ( Brescia ) - Piazza Europa, 1\A<br />

Tel. 030850136 Fax 0308950018<br />

SAREZZO - FILIALE<br />

25068 Sarezzo (BS) – Via IV Novembre, 38<br />

Tel. 030802258 Fax 0308905666<br />

Gli ATM (Bancomat) si trovano a:<br />

San Colombano, Collio, Bovegno, Pezzaze, Lavone,<br />

Marmentino, Lodrino, Gardone VT, Sarezzo.<br />

www.bccvaltrompia.it<br />

come in una sorta di spirale<br />

perversa. Adottando politiche<br />

di espansione, al contrario, si<br />

potrebbero risolvere i problemi<br />

della finanza pubblica, promuovendo<br />

la crescita <strong>delle</strong> attività<br />

produttive, aumentando<br />

quindi l’occupazione, il potere<br />

di acquisto e, tramite questo,<br />

riattivare il volano dei consumi,<br />

gli investimenti e quindi<br />

la base imponibile che produrrebbe<br />

maggiori entrate fiscali<br />

per lo Stato. In sintesi un ritrovato<br />

benessere in luogo di<br />

“lacrime e sangue”. Trattasi di<br />

utopia e chiacchiere in libertà<br />

Vediamo.<br />

Con la prima strada, quella<br />

fino ad oggi perseguita dal<br />

Governo, è stato intrapreso<br />

un sentiero impervio che in<br />

passato non ha portato alla<br />

meta e che ha già prodotto più<br />

interventi tra manovre e manovrine.<br />

I dati ufficiali confermano<br />

che nonostante questi<br />

interventi il debito pubblico<br />

continua inesorabilmente ad<br />

aumentare, il famigerato prodotto<br />

interno lordo (PIL) termometro<br />

dell’economia non<br />

cresce a sufficienza, la pressione<br />

fiscale si va sempre più<br />

asfissiante e in estrema sintesi<br />

ci stiamo progressivamente<br />

impoverendo. Che la strada<br />

alternativa, ovvero quella di<br />

promuovere politiche espansive<br />

sia quella giusta e praticabile<br />

non è dimostrabile a<br />

priori, ma è certo che quanto<br />

fatto fino ad oggi dalla politica<br />

non ha consentito la risoluzione<br />

dei problemi nonostante<br />

l’aumento costi sociali ed<br />

economici. Il saggio diceva<br />

“non so se cambiando le cose<br />

miglioreranno; so però che per<br />

migliorarle devono cambiare”.<br />

LA MIA TERRA,<br />

LA MIA fAMIGLIA,<br />

LA MIA SICUREZZA<br />

IO E LA<br />

MIA BANCA<br />

ABBIAMO<br />

GLI STESSI<br />

VALORI<br />

Per noi fare banca significa essere vicini ai problemi e agli interessi della<br />

Valtrompia.<br />

Significa aiutare l’economia locale, i piccoli imprenditori, gli artigiani.<br />

Significa essere vicini alle famiglie, parificare le opportunità di accesso al<br />

credito dando fiducia anche a chi ha un lavoro atipico.<br />

Significa soprattutto fabbricare fiducia, e stimolare la vita comunitaria<br />

con interventi di supporto, per incentivare la coesione sociale, la cultura<br />

e la crescita umana e solidale.<br />

Significa diventare il cuore motore della comunità locale.<br />

Vieni a conoscerci.<br />

Siamo differenti... per Valori.<br />

valori per<br />

CRESCERE IN<br />

una valle viva<br />

Il Colosseo di notte<br />

Il Pantheon<br />

I tagli e i sacrifici vengono<br />

sempre presentati come democratici<br />

ovvero “equi e per tutti”<br />

(anche se questo non sempre<br />

risponde al vero), per cui<br />

l’effetto distribuzione sul consenso<br />

elettorale tra i diversi<br />

schieramenti tende ad essere<br />

neutro. Le politiche di espansione<br />

economica, diversamente,<br />

determinano disequilibri<br />

tra le varie categorie interessate.<br />

L’espansione richiede di<br />

aumentare la concorrenza nei<br />

servizi e nelle professioni, iniziativa<br />

che determina proteste<br />

nelle categorie interessate (si<br />

pensi allo sciopero ad oltranza<br />

dei taxista che lo scorso anno<br />

ha paralizzato la capitale);<br />

si tratta di indurre (non solo<br />

agevolare) la concentrazione<br />

<strong>delle</strong> tante piccole imprese che<br />

potrebbero insieme ulteriormente<br />

crescere ma che di fatto<br />

sono frenate dalle famiglie<br />

proprietarie restie ad accettare<br />

nuovi soci e controlli; si tratta<br />

di interrompere gli interventi<br />

a pioggia e i trasferimenti<br />

improduttivi per concentrare<br />

le risorse sulla ricerca, sull’innovazione<br />

e sulla formazione.<br />

Si tratta quindi di effettuare<br />

politiche che possono anche<br />

colpire interessi di corporazioni<br />

con conseguenze sugli<br />

orientamenti elettorali che la<br />

compagine politica teme, in<br />

quanto teme di perdere consensi.<br />

E così in questi anni si<br />

sono avute varie sollecitazioni<br />

per una politica di sviluppo,<br />

cavalcate tempo per tempo<br />

anche dai più autorevoli esponenti<br />

di ogni parte politica.<br />

Ma quando si tratta di passare<br />

dalle parole ai fatti; quando si<br />

tratta di mettere nero su bianco<br />

alla fine <strong>delle</strong> politiche di<br />

sviluppo non rimane traccia.<br />

Il risultato è sotto gli occhi di<br />

tutti: la nostra economia soffre<br />

e perde il confronto con i Paesi<br />

più simili al nostro, la forbice<br />

dei redditi tra ricchi e poveri<br />

aumenta, così come il <strong>numero</strong><br />

dei nuovi poveri. La manovra<br />

di bilancio approvata a luglio<br />

è la cartina di tornasole di<br />

questa realtà. Con in aggiunta<br />

una preoccupante novità<br />

che colpisce anche i depositi<br />

titoli dei piccoli risparmiatori.<br />

E’ stata infatti approvata una<br />

variazione per l’applicazione<br />

dell’imposta di bollo che<br />

ora prevede scaglioni predeterminati<br />

e costi crescenti in<br />

relazione all’entità dei titoli<br />

detenuti. La preoccupante innovazione<br />

rischierà di disincentivare<br />

gli investimenti <strong>delle</strong><br />

famiglie anche nei titoli di<br />

Stato a favore probabilmente<br />

dei depositi sui conti correnti,<br />

depositi a risparmio e certificati<br />

di deposito per i quali<br />

dal 01 gennaio 2012 scenderà<br />

anche la ritenuta alla fonte dal<br />

27% al 20%. Se forse le banche<br />

potranno beneficiarne, di<br />

riflesso, in termini di raccolta<br />

diretta, sicuramente a perderci<br />

saranno ancora una volta i<br />

piccoli risparmiatori. E meno<br />

male che l’art. 47 della nostra<br />

costituzione recita che “la Repubblica<br />

incoraggia e tutela il<br />

risparmio in tutte le sue forme”.


Ottobre <strong>2011</strong><br />

ECONOMIA<br />

EdV 11<br />

Sono ancora aperte le iscrizioni alla scuola acconciatori di Confartigianato<br />

Si informa che sono aperte<br />

le iscrizioni alla Scuola Acconciatori<br />

della Confartigianato<br />

Imprese Unione di<br />

Brescia per l’anno scolastico<br />

<strong>2011</strong>/2012. Gli interessati<br />

potranno iscriversi entro<br />

venerdì 30 settembre <strong>2011</strong><br />

presso la sede di Brescia,<br />

sita, in via Orzinuovi n° 28.<br />

L’anno scolastico verrà<br />

inaugurato, lunedì 3 ottobre<br />

<strong>2011</strong>, nell’auditorium<br />

della Confartigianato di<br />

Brescia.<br />

Il <strong>numero</strong> limitato di ac-<br />

cessi alla prima classe<br />

consiglia la pre-iscrizione<br />

che potrà essere effettuata<br />

compilando la scheda di<br />

iscrizione disponibile sul<br />

sito internet www.confartigianato.bs.it<br />

nella sezione<br />

Scuola Acconciatori.<br />

Gli esami di riparazione e<br />

di passaggio all'anno successivo<br />

si terranno lunedì<br />

26 settembre.<br />

Per informazioni sui corsi<br />

e sulle modalità di pagamento<br />

contattare lo<br />

030/3745324.<br />

www.confartigianato.bs.it<br />

via Orzinuovi 28 - 25125 Brescia<br />

tel. 030/37451 - fax 030/3745334<br />

e-mail: info@confartigianato.bs.it<br />

BRESCIA<br />

Torna il sistema di tracciabililtà per i rifiuti<br />

La manovra economica ha abrogato il provvedimento che prevedeva la cancellazione del Sistri<br />

pagina a cura di<br />

Luc della Rocca<br />

La legge di conversione del<br />

decreto 138/<strong>2011</strong>, la cosiddetta<br />

“manovra economica”<br />

approvata dal Parlamento, ha<br />

abrogato il provvedimento<br />

che prevedeva la cancellazione<br />

del Sistri e quindi torna<br />

in sesto il sistema di tracciabilità<br />

per il trattamento<br />

dei rifiuti rivolti alle imprese<br />

artigiane. La Camera dei Deputati<br />

ha, infatti, dato il via<br />

libera al medesimo emendamento<br />

che aveva già varato il<br />

Senato (il 6.15, testo 3). Abbiamo<br />

chiesto agli esperti di<br />

Confartigianato d’illustrare<br />

e commentare le misure operative<br />

della norma di reintroduzione.<br />

Ecco alcune interessanti<br />

osservazioni emerse dal<br />

colloquio<br />

1. si evidenzia la scomparsa<br />

degli scaglioni di entrata in<br />

vigore – a seconda della dimensione<br />

e della tipologia di<br />

impresa – e l’introduzione di<br />

una data valida per tutte le<br />

imprese (tranne per i piccoli<br />

produttori fino a dieci dipendenti,<br />

per i quali il sistema<br />

partirà non prima del 1° giugno<br />

2012). Tale data unica è<br />

il 9 febbraio 2012. Viene confermato,<br />

come sopra detto,<br />

che le micro imprese saranno<br />

oggetto di uno specifico decreto<br />

di entrata in operatività:<br />

esso, comunque, non potrà<br />

venir emanato prima del<br />

1° giugno 2012 (per gli effetti<br />

di una norma contenuta nel<br />

decreto Sviluppo, risalente<br />

allo scorso luglio, che viene<br />

“salvata”);<br />

2. si sottolinea come la norma<br />

introduca, sia pure a livello<br />

“programmatico”, interventi<br />

di semplificazione del<br />

Sistema di tracciabilità, con<br />

l’organizzazione di “test”<br />

assieme alle associazioni di<br />

categoria: tale dizione lascia,<br />

tuttavia, campo all’ampia discrezionalità<br />

in merito a ciò<br />

che si intende per “tecnologie<br />

di utilizzo più semplici”.<br />

Inoltre, non pare così immediato<br />

riuscire ad organizzare<br />

i test di verifica suddetti, tenuto<br />

conto che il Sistema “riformulato”<br />

deve essere operativo<br />

(sia pure, come detto<br />

sopra, ancora non obbligatorio<br />

per le imprese) entro il 15<br />

dicembre;<br />

3. la norma di reintroduzione<br />

stabilisce, inoltre, che dovrà<br />

essere emanato un decreto<br />

ministeriale (entro 90 giorni<br />

dalla pubblicazione in Gazzetta<br />

Ufficiale della legge di<br />

conversione della manovra,<br />

forse il 15 dicembre) per individuare<br />

specifiche tipologie<br />

di rifiuti pericolosi che<br />

possono essere escluse dal<br />

Sistri. Tale misura è teoricamente<br />

positiva, ma presenta<br />

alcune difficoltà applicative<br />

quali: la complessità di individuazione<br />

<strong>delle</strong> concrete<br />

categorie, la mancata esclusione<br />

di imprese che producano<br />

eventualmente tipologie<br />

varie e diverse (che sarebbero,<br />

quindi, incluse per alcune<br />

tipologie ed escluse per altre<br />

con conseguente caos applicativo),<br />

il tempo ristretto per<br />

l’emanazione del decreto,<br />

tenuto conto del tempo necessario<br />

per ottenere i pareri<br />

istituzionali;<br />

4. per quanto riguarda i contributi<br />

annuali, la relazione<br />

tecnica allegata al provvedimento<br />

li considera confermati<br />

ed invariati;<br />

5. quanto all’ultimo comma<br />

della norma, che prevede<br />

una (teorica) semplificazione<br />

secondo la quale le imprese<br />

che producono rifiuti recuperati<br />

dai Consorzi obbligatori<br />

(Cobat, Coou, ecc.) possono<br />

delegare gli adempimenti ai<br />

Consorzi stessi, appare priva<br />

di efficacia in quanto l’uso<br />

dell’avverbio “esclusivamente”<br />

esclude la quasi totalità<br />

dei casi reali; raramente infatti<br />

si producono “esclusivamente”<br />

batterie usate o olio<br />

usato; tipicamente vengono<br />

prodotte più tipologie e, di<br />

conseguenza, l’impresa non<br />

può applicare il precetto contenuto<br />

nella norma.<br />

“ Comunque – assicurano in<br />

via Orzinuovi - il “Settore<br />

Ambiente” della sede nazionale<br />

di Confartigianato provvederà<br />

a breve a consultare<br />

le organizzazioni territoriali<br />

per analizzare la situazione<br />

normativa e formulare una<br />

posizione utile per “orientare”<br />

l’emanazione dei prossimi<br />

provvedimenti di modifica<br />

del Sistri. Tutte le informazioni<br />

sono disponibili contattando<br />

lo 030.3745233/234.”<br />

Il marketing arriva<br />

in Confartigianato<br />

La sensibilità dei clienti alla qualità del servizio<br />

impone anche alle aziende artigiane di adeguarsi<br />

Eugenio Massetti presidente provinciale di Confartigianato<br />

Migliorare il marketing e<br />

la visibilità aziendale è una<br />

strategia necessaria in un<br />

momento di crisi. Al fine<br />

di supportare al meglio gli<br />

artigiani, Confartigianato ha<br />

siglato un accordo con “La<br />

Direzione Marketing srl”.<br />

La cresciuta sensibilità dei<br />

clienti alla qualità del servizio<br />

e al modo di porsi dell’artigiano<br />

impone anche a questa<br />

categoria di dotarsi degli strumenti<br />

necessari per crescere<br />

curando la propria immagine<br />

e la qualità del servizio oltre<br />

al prodotto.<br />

“La Direzione Marketing”,<br />

nata dall’esperienza pluriennale<br />

in aziende locali e internazionali<br />

di Paolo Barbieri<br />

e Luciano Galloni, si propone<br />

di applicare nelle piccole e<br />

medie realtà imprenditoriali<br />

le metodologie di marketing<br />

utilizzate nelle grandi aziende<br />

operando come un vero e<br />

proprio ufficio marketing<br />

all’interno <strong>delle</strong> aziende a costi<br />

competitivi e commisurati<br />

alle reali esigenze aziendali.<br />

“Non esistono, secondo<br />

l’amministratore unico de ‘La<br />

Direzione Marketing’, dimensioni<br />

minime per applicare<br />

le corrette metodologie di<br />

marketing, esistono solo dei<br />

limiti agli investimenti imposti<br />

dal bilancio societario, ma<br />

proprio la limitata capacità di<br />

investimento dovrebbe portare<br />

a una più attenta valutazione<br />

<strong>delle</strong> azioni da compiere.”<br />

Ogni lunedì dalle 15 alle<br />

17,30 un esperto di mar-<br />

keting sarà a disposizione<br />

degli associati presso la<br />

sede di Confartigianato di<br />

via Orzinuovi. Gli associati<br />

che lo desiderano potranno<br />

avvalersi in via continuativa<br />

dei servizi offerti da<br />

“La Direzione Marketing” a<br />

condizioni particolarmente<br />

vantaggiose sottoscrivendo<br />

un accordo che prevede, oltre<br />

la pianificazione e l’approntamento<br />

<strong>delle</strong> iniziative, anche<br />

la presenza presso le aziende<br />

che intendano organizzare<br />

o migliorare le prestazioni<br />

dell’area marketing, vendita e<br />

commerciale.<br />

Per un primo check up gratuito<br />

della propria azienda o<br />

per maggiori informazioni si<br />

può contattare “La Direzione<br />

Marketing srl” tramite il centralino<br />

della Confartigianato<br />

di Brescia allo 030.37451.<br />

Confartigianato: da sempre dalla parte degli artigiani bresciani<br />

Uffici della sede e del territorio<br />

Ufficio di BRESCIA Via Orzinuovi, 28.<br />

Tel. 030/37451 - Fax 030/3745334<br />

E-Mail info@confartigianato.bs.it<br />

Ufficio di LUMEZZANE Via Monsuello, 45/E.<br />

Tel. 030/827508 - Fax 030/8921385<br />

E-Mail lumezzane@confartigianato.bs.it<br />

Ufficio di VILLA CARCINA Via Glisenti, 68/F.<br />

Tel. 030/881445 - Fax 030/881263<br />

E-Mail villacarcina@confartigianato.bs.it<br />

Servizi offerti dai nostri uffici<br />

●<br />

Fiscale e Tributario;<br />

●<br />

CAF: 730, Red, Isee;<br />

●<br />

Elaborazione Paghe;<br />

●<br />

Sicurezza del lavoro: Servizi Tecnici Ambientali;<br />

●<br />

Finanziamenti agevolati tramite la Cooperativa Artigiana di Garanzia;<br />

●<br />

Corsi di Formazione professionale;<br />

●<br />

Inapa: Patronato assistenza per pratiche pensionistiche ed estratti conto Inps;<br />

●<br />

Area nuova impresa e Scuola Acconciatori;<br />

Gli uffici sono aperti dal lunedì al venerdì,<br />

dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 14,00 alle 17,30.<br />

●<br />

Consorzio Energia-Gas: agevolazioni tariffarie sull'energia elettrica ed il gas.


EdV 12<br />

FATTI E PERSONE<br />

Ottobre <strong>2011</strong><br />

MARMENTINO<br />

...Riempiamo il mondo di colori<br />

Siamo andati a intervistare Franco Bertolina, pittore fin dalla tenera età, da quando frequentava<br />

i primi anni di scuola, autodidatta puro. Sostanzialmente schivo, non ha mai esposto le sue opere<br />

pagina a cura di<br />

Patrizio Ferraglio<br />

L’arte è come l’amore: indefinibile,<br />

inafferrabile, inspiegabile.<br />

Alla fine chi stabilisce<br />

che una certa opera è opera<br />

artistica Saremo ignoranti e<br />

nichilisti ma propendiamo per<br />

una soggettiva definizione di<br />

arte: ciò che mi piace, mi piace<br />

e per me questa è arte. D’altra<br />

parte anche le manifestazioni<br />

d’amore sono soggettive<br />

“Mi piaci, ti amo tanto che se<br />

mi tradisci ti ammazzo!”; …<br />

Avremo modo di approfondire<br />

parzialmente il concetto (di<br />

arte, non di amore) più avanti,<br />

parlando con l’Arnalda. Chi è<br />

l’Arnalda Ah mica ve lo dico<br />

adesso, anche perché il protagonista<br />

di quest’articolo non è<br />

l’Arnalda ma il Franco Bertolina,<br />

zio della signorina citata.<br />

Il Franco abita a Marmentino<br />

da quando si sposato, cioè da<br />

trentasei anni. È nato a Sarezzo<br />

l’11 aprile del ’44. Pittore<br />

fin dalla tenera età, da quando<br />

frequentava i primi anni di<br />

scuola, è un autodidatta puro.<br />

Sostanzialmente schivo non<br />

ha mai esposto le sue opere,<br />

non ha mai partecipato a mostre<br />

e non ha intenzione di<br />

parteciparvi. Non ha vissuto e<br />

non vive della sua arte ma ha<br />

sempre fatto l’operaio prima<br />

alla OM e poi alla Sanitaps.<br />

Marmentino - Brescia per lavorare<br />

e cucina – legnaia (che<br />

sta sotto la casa) per dipingere:<br />

sono questi i tragitti fisici,<br />

principali, costanti, fedeli del<br />

peregrinare del Franco. Più<br />

intrigante, ovviamente, il suo<br />

peregrinare spirituale che si<br />

concretizza in tele che riconsegnano<br />

al mondo un lavorìo<br />

frutto della maestria e della<br />

testa del Franco e del soffio<br />

vitale della, per il momento<br />

astratta, Arnalda. Farsi spiegare<br />

dal Franco il messaggio<br />

o il significato <strong>delle</strong> sue opere<br />

non è possibile. Alla fine al<br />

Franco non interessa lanciare<br />

messaggi o sviluppare teorie;<br />

“Quando dipingo mi rilasso” e<br />

ti fa vedere i suoi quadri. Punto.<br />

Un modo per far frollare la<br />

testa dall’odore di olio e ferro<br />

della produttiva valle Trompia<br />

(e dintorni) e per lasciare<br />

un segno in questo mondo. I<br />

quadri firmati Franco Bertolina<br />

sono tantissimi, sparsi per<br />

casa sua e dei parenti (dell’Arnalda<br />

in particolare…). La<br />

pittura del Franco va dalla<br />

Franco Bertolina<br />

rappresentazioni onirica, allo<br />

scorcio paesaggistico, alla riproduzione<br />

di quadri di Kostabi<br />

e Rabarama.<br />

Detto questo possiamo dire<br />

che il Franco vive in un paese<br />

elegiaco, adatto a chi<br />

ama le nostalgie dei tramonti<br />

montani, le letizie dei profumi<br />

settembrini, le esultanze<br />

degli odori dei prati estivi, le<br />

delicatezze dei panorami svagati<br />

dalle luci sfuggenti del<br />

sole incerto dell’inverno, le<br />

fragilità dei ricordi depositati<br />

nell’anima, le morbidezze del<br />

silenzio solitario di alberi fruscianti…<br />

In più il Franco gode<br />

<strong>delle</strong> attenzioni della moglie<br />

che ha sviluppato una notevole<br />

propensione per il pollice<br />

verde, per cui casa e dintorni<br />

sono pieni zeppi di gerani e<br />

fiori vari. Anche se il Franco<br />

sottolinea una caratteristica tipica<br />

dei paesini montani “Perfino<br />

dopo trentasei anni vivo<br />

nel paese con un certo disagio:<br />

qui la gente è molto buona ma<br />

anche molto selettiva. Se non<br />

appartieni alle famiglie storiche<br />

sei messo un po’ ai margini<br />

del vivere comunitario”.<br />

Guardiamo i quadri, faccio<br />

foto, ci spostiamo da una stanza<br />

all’altra; brevi le spiegazioni<br />

del Franco sui quadri, anche<br />

perché le opere d’arte in realtà<br />

non hanno bisogno di spiegazioni:<br />

parlano da sole. Poi<br />

andiamo in un’altra casa, duecento<br />

metri da quella del Franco,<br />

vediamo altri quadri e lì, in<br />

uno slargo del prato scosceso,<br />

sotto un paio di ombrelloni,<br />

troviamo la moglie del Franco<br />

le di lei sorelle e … l’Arnalda.<br />

In questa estate africana pure<br />

a Marmentino fa caldo, anche<br />

se non come nella Valle, e chi<br />

può cerca il fresco tra bucolici<br />

paesaggi e omeriche chiacchiere.<br />

Così, nel pomeriggio<br />

che induce all’indolenza, riusciamo<br />

anche a dipanare il<br />

mistero della fonte ispiratrice<br />

del Franco: l’occulta e arcana<br />

Arnalda. La ragazza in questione<br />

abita a Lumezzane e,<br />

forse perché ha pesantemente<br />

vissuto il mondo dell’industriosa<br />

Lumezzane fatto di<br />

ferro, ottone, lubrificante, trucioli<br />

e torni ha trovato una via<br />

di equilibrio nell’arte. Ovvero<br />

nello zio Franco. “È lei la fonte<br />

del peccato” dice una <strong>delle</strong><br />

zie. È lei che spinge lo zio a<br />

dipingere; è lei che sprona il<br />

‘burbero’ zio a fare quadri (e<br />

che quadri!); è l’intellettuale<br />

che ‘censura’ e seleziona Konstabi<br />

e Rabarama da riprodur-<br />

E’ già in libreria il nuovo libro<br />

di Fausto Camerini“Sentieri sul<br />

lago di Garda”, edizioni ITER,<br />

costo 12 euro. Scritto a quattro<br />

mani con Eugenio Cipriani il<br />

volume raccoglie 60 itinerari tra<br />

i più bei percorsi tra i boschi e<br />

le montagne attorno all’azzurro<br />

<strong>delle</strong> acque del più grande lago<br />

italiano, quell’immmenso fiordo<br />

incastonato tra le Prealpi Bresciane<br />

da un lato e il Baldo dall’altro,<br />

la grande distesa di acque che<br />

i romani chiamavano Benaco.<br />

Le montagne della sponda bresciana,<br />

veronese e trentina vengono<br />

presentate con le consuete<br />

meticolose descrizioni, ricche<br />

di particolari, di note storiche e<br />

naturalistiche. Precise cartine e<br />

entusiasmanti foto a colori corredano<br />

ogni singolo itinerario le<br />

cui difficoltà vanno dalla facile<br />

passeggiata per famiglie con i<br />

bambini agli impegnativi percorsi<br />

sulle vie attrezzate <strong>delle</strong> rocce<br />

che dominano il lago dall’alto.<br />

Quasi tutti itinerari che possono<br />

essere percorsi pressochè in<br />

ogni stagione vista la mitezza del<br />

clima mediterraneo della zona.<br />

Inoltre consigli pratici per i non<br />

esperti, numeri telefonici di rifugi,<br />

consigli sulla cartogtrafia<br />

della zona completano il prezioso<br />

volume. Ne è uscito un libro che<br />

tradisce bene la grande passione<br />

della montagna dei due autori e<br />

loro capacità di trasmetterla ai<br />

lettori. Strumento inispensabile<br />

da ficcare nello zaino per le escursioni<br />

benacensi, verrà presentato<br />

a Nave il 21 ottobre, al Teatro di<br />

Muratello, con una proiezione di<br />

diapositive (rigorosamente ancora<br />

analogiche) di Fausto Camerini.<br />

re o da elaborare.<br />

Ma perché non ti metti a dipingere<br />

anche tu “Perché non<br />

ho tempo” risponde l’Arnalda.<br />

Mah! Pare proprio una scusa<br />

bella e buona. Comunque<br />

ci pensa lo zio Franco a concretizzare<br />

sogni ed emozioni.<br />

Cos’è l’arte per te La risposta<br />

dell’Arnalda, per quanto vaga,<br />

sfuggente e indeterminata da<br />

un punto di vista tecnico, è<br />

profondamente vera “Ciò che<br />

mi procura emozione di primo<br />

acchito. Quando guardo un<br />

quadro ‘viaggio’”. Non procediamo<br />

oltre, in questo caldo<br />

pomeriggio d’agosto, tra il lussureggiante<br />

verde di siffatto<br />

mondo dove l’opera dell’uomo<br />

appare più superflua del frinire<br />

dei grilli. Epperò qualcuno<br />

ha detto che niente è più necessario<br />

all’uomo del superfluo…<br />

Ci lasciamo con l’augurio di<br />

Franco “Mi piacerebbe che<br />

tutti dipingessero… Aiuta a riflettere…<br />

Avremmo un mondo<br />

migliore”<br />

NAVE<br />

Fausto Camerini. I più bei<br />

sentieri del Garda in un libro


Ottobre <strong>2011</strong><br />

ESPERTI E OPINIONI<br />

EdV 13<br />

L'albero<br />

sul tetto<br />

Ing. Guido Bosio<br />

La via del<br />

marmo passa<br />

in India<br />

Si è svolta di recente a Verona<br />

la rassegna internazionale del<br />

settore “macchinari e nuove<br />

tecnologie per l’estrazione e<br />

lavorazione dei materiali lapidei”.<br />

A “Marmomacc <strong>2011</strong>” è<br />

tempo di bilanci e previsioni<br />

per uno dei settori economici<br />

più importanti della nostra<br />

Provincia.<br />

Il bacino marmifero di Botticino<br />

e dei Comuni limitrofi<br />

si posiziona al secondo posto<br />

in Italia, preceduto solo da<br />

Carrara. Alla manifestazione<br />

hanno partecipato 1500 espositori,<br />

di cui la metà proveniente<br />

da 130 Paesi esteri. Il<br />

comparto italiano muove 4,3<br />

miliardi l’anno e conta 3500<br />

imprese che danno lavoro, direttamente<br />

e con l’indotto, a<br />

circa 40.000 addetti.<br />

A Brescia sono presenti 275<br />

imprese che occupano circa<br />

2500 lavoratori: il 20% procede<br />

dell’estrazione, il resto<br />

produce semilavorati,<br />

elementi<br />

finiti per la vendita,<br />

macchinari,<br />

fili e dischi<br />

diamantati per<br />

il taglio della<br />

pietra in cava<br />

e in fabbrica.<br />

Ed è proprio<br />

il settore della<br />

trasformazione<br />

che preoccupa<br />

gli operatori. Il brusco calo<br />

del fatturato, pari al 30% nel<br />

2010, è dovuto alla grave crisi<br />

dell’edilizia e <strong>delle</strong> costruzioni<br />

ma anche alla concorrenza<br />

di Paesi emergenti che<br />

possono offrire un prodotto a<br />

prezzi più bassi. I compratori<br />

provenienti dall’India sono interessati<br />

all’acquisto della materia<br />

prima, cioè degli enormi<br />

blocchi da lavorare e questo,<br />

secondo gli analisti, determina<br />

un grave danno economico<br />

per le aziende bresciane impegnate<br />

nella trasformazione che<br />

non sono in grado di spuntare<br />

prezzi concorrenziali. I manufatti,<br />

quando non si tratti di<br />

lavorazioni particolari o artistiche,<br />

sono del tutto identici<br />

ai nostri ed ecco l’invasione<br />

di pavimenti, scale, soglie,<br />

davanzali che declassano le<br />

“aziende” a “centri commerciali”<br />

riducendo, di fatto, una<br />

buona parte del valore aggiunto;<br />

e non ci si può nemmeno<br />

appellare alla scarsa qualità<br />

del materiale perché questo è<br />

autentico “Botticino doc”! Ci<br />

dobbiamo abituare (o rassegnare)<br />

alla libera circolazione<br />

<strong>delle</strong> idee e <strong>delle</strong> merci, ma i<br />

conti non tornano. Il prezzo<br />

finale è gravato dalle spese<br />

di trasporto perciò la differenza<br />

sta nel costo della manodopera<br />

e negli oneri fiscali.<br />

Le battaglie commerciali si<br />

devono combattere a “armi<br />

pari” sanzionando, in Italia e<br />

all’estero, quelle attività che<br />

non tutelano la salute e i diritti<br />

dei lavoratori o ricorrono allo<br />

sfruttamento dei minori.<br />

ing.guidobosio@gmail.com<br />

Lo psicologo<br />

risponde<br />

Dott. Efrem Sabatti<br />

Perchè è<br />

così difficile<br />

cambiare<br />

Questo articolo nasce da una<br />

domanda che spesso mi sento<br />

rivolgere dai pazienti e che,<br />

molto frequentemente, io stesso<br />

mi faccio: perché è così difficile<br />

cambiare Al di là <strong>delle</strong><br />

ricette facili (e ovviamente<br />

illusorie) che promettono trasformazioni<br />

radicali in pochi<br />

giorni, cambiare richiede<br />

tempo e, soprattutto, sarà un<br />

processo parziale. E’ illusorio<br />

credere di trasformarsi letteralmente<br />

in un’altra persona.<br />

Il motivo è che siamo il risultato<br />

di continue esperienze<br />

che hanno creato dentro di noi<br />

<strong>delle</strong> credenze e <strong>delle</strong> idee su<br />

noi stessi. Queste idee, con il<br />

passare del tempo, sono diventate<br />

per lo più automatiche e,<br />

inconsapevolmente, ci condizionano.<br />

Ogni volta che riconosciamo<br />

una somiglianza tra<br />

una situazione attuale e una<br />

passata, automaticamente attiviamo<br />

il particolare circuito di<br />

credenze e comportamenti che<br />

abbiamo costruito nel tempo.<br />

E spesso è inutile “sapere” che<br />

la nostra reazione non ha senso,<br />

perché il ricordo è anche<br />

reazione emotiva ed è l’emozione<br />

a resistere al cambiamento.<br />

Non bisogna essere dei<br />

luminari per capire che non<br />

ha senso, a distanza di anni,<br />

provare ancora risentimento<br />

per qualcosa che è andato<br />

storto, ma, nonostante questo,<br />

chiunque ha provato, almeno<br />

una volta, questo genere di<br />

emozione. Perché emozione e<br />

logica viaggiano su due binari<br />

diversi e, affinché si produca<br />

un cambiamento duraturo, è<br />

necessario intervenire anche<br />

sulla dimensione emotiva.<br />

Spesso poi ci si avvicina al<br />

“cambiamento” con aspettative<br />

irreali, con fantasie di<br />

trasformazioni totali del proprio<br />

carattere. In molti casi,<br />

in realtà, la vera trasformazione<br />

consiste nell’imparare<br />

ad utilizzare in modo diverso<br />

le nostre risorse, nell’aumentare<br />

la capacità di rispondere<br />

in modo nuovo ad alcune richieste<br />

dell’ambiente o, in altri<br />

casi ancora, nell’imparare ad<br />

accettare ciò che non è possibile<br />

cambiare.<br />

Molto spesso, infatti, non è<br />

una nostra specifica caratteristica<br />

a farci stare veramente<br />

male, ma è piuttosto la nostra<br />

insofferenza e incapacità ad<br />

accettarla. Il difficile è ammettere<br />

a noi stessi che, indipendentemente<br />

dall’impegno<br />

e dalla fatica, alcune cose non<br />

potranno mai fare parte della<br />

nostra vita nel modo esatto<br />

in cui lo vorremmo. Ciò porta<br />

a focalizzarsi sulle mancanze<br />

senza essere in grado<br />

di vedere ciò che abbiamo a<br />

disposizione nel nostro bagaglio<br />

personale. Questo non<br />

significa sedersi sugli allori<br />

e rassegnarsi dicendo “tanto<br />

sono così” (a volte rischia di<br />

diventare un pericoloso alibi),<br />

ma provare a cambiare, contemplando<br />

però la possibilità<br />

dell’insuccesso e dell’esistenza<br />

di limiti.<br />

Per usare una metafora, potremo<br />

fare in modo che un<br />

melo incominci a produrre più<br />

mele, ma, per quanto ci impegniamo,<br />

non potrà mai darci<br />

<strong>delle</strong> banane.<br />

Approfitto di queste ultime<br />

righe per salutare tutti i partecipanti<br />

della festa del Ben-<br />

Essere di Villa Carcina, operatori<br />

ed utenti, che hanno<br />

dimostrato la propria volontà<br />

di provare a cambiare in meglio<br />

la propria vita.<br />

sabattiefrem@gmail.com<br />

<strong>L'Eco</strong><br />

della<br />

tavola<br />

di Cinzia Cappello<br />

Arrosto<br />

d'autunno<br />

E’ già autunno da qualche<br />

giorno, ma il mese di settembre<br />

è stato clemente e la stagione<br />

estiva si è prolungata di<br />

qualche giorno, concedendoci<br />

uno dei piaceri culinari tipicamente<br />

estivi: le mitiche grigliate<br />

serali con gli amici.<br />

E se, per qualcuno, l’arrivo<br />

dell’autunno è fonte di tristezza<br />

e malinconia, per altri<br />

è l’inizio di un periodo entusiasmante:<br />

quello <strong>delle</strong> passeggiate<br />

in montagna, per<br />

ammirare con occhi stupiti la<br />

metamorfosi del paesaggio ,<br />

passando dal verde spento ,<br />

all’arancione, al giallo e …al<br />

rosso fuoco.<br />

E aspettando l’abbassamento<br />

<strong>delle</strong> temperature, le prime<br />

piogge e le foglie ingiallite,<br />

nei banchi dei supermercati<br />

primeggia, superbo, il frutto<br />

di bacco.<br />

L'uva è nota sin dall'antichità<br />

per le sue proprietà depurative<br />

e antinvecchiamento e si<br />

presta alla preparazione di<br />

molteplici piatti, dagli antipasti,<br />

come spiedini e tartine, a<br />

golosissimi dessert, passando<br />

per i secondi a base di carne<br />

o pesce.<br />

Arrosto d'autunno.<br />

Ingredienti per 6 persone:<br />

- 1 kg circa di codino di vitello<br />

o noce<br />

- 500 gr. di uva bianca<br />

- 15 foglie di salvia<br />

- 4 spicchi d’aglio<br />

- 50 gr. di burro<br />

- Sale e pepe in grani.<br />

Lavate l’uva, tagliate gli acini<br />

a metà, togliete i vinaccioli e<br />

asciugatela. Tenete da parte la<br />

metà e schiacciate la rimanente<br />

attraverso uno schiacciapatate,<br />

raccogliendo il succo in<br />

una ciotola.<br />

Praticate piccole incisioni nello<br />

spessore della carne con un<br />

coltellino affilato, infilatevi<br />

qualche foglia di salvia e regolate<br />

di sale. Sciogliete il burro<br />

in una casseruola, unite l’aglio<br />

e rosolatevi la carne; poi bagnatela<br />

con il succo d’uva e<br />

aggiungete qualche foglia di<br />

salvia e il pepe nero in grani.<br />

Coprite la casseruola e cuocete<br />

l’arrosto per un’oretta circa.<br />

Unite gli acini d’uva rimasti e<br />

proseguite la cottura per altri<br />

5 o 6 minuti; spegnete il fuoco,<br />

trasferite la carne su un tagliere,<br />

fatela riposare coperta<br />

per 5 minuti. Servitela a fette<br />

irrorata con il suo fondo di<br />

cottura.<br />

Terminiamo il pasto con una<br />

golosissima fetta di torta<br />

all’uva bianca.<br />

Ingredienti per 6 persone: 260<br />

gr. di farina, 200 gr. di zucchero,<br />

120 di burro, 200 gr. di<br />

mascarpone, 150 gr. di nocciole<br />

tostate, un grosso grappolo<br />

d’uva bianca, 3 uova , 1<br />

limone, 3 cucchiai di latte, 2<br />

cucchiai di liquore dolce, una<br />

bustina di lievito, 2 cucchiai<br />

di zucchero a velo, sale. Imburrate<br />

e infarinate una tortiera,<br />

tritate le nocciole sino<br />

a ridurle in polvere e tenetele<br />

da parte. Setacciate la farina<br />

con il lievito, in una ciotola<br />

mettete il burro ammorbidito<br />

a temperatura ambiente con<br />

lo zucchero, la scorza lavata<br />

e grattugiata del limone e un<br />

pizzico di sale. Lavorate con<br />

un cucchiaio di legno e poi<br />

unite le uova intere, uno per<br />

volta, 3 cucchiai di latte e la<br />

polvere <strong>delle</strong> nocciole. Continuate<br />

a lavorare il composto e<br />

fino a renderlo liscio e poi versatelo<br />

nella tortiera. Livellate<br />

la superficie e mettete in forno<br />

già caldo a 190° per 35 minuti.<br />

Togliete la torta dal forno e lasciatela<br />

intiepidire. In una ciotola<br />

lavorate con un cucchiaio<br />

di legno il mascarpone con<br />

lo zucchero a velo e liquore,<br />

quando la torta si sarà raffreddata,<br />

versate la crema sulla<br />

superficie e livellatela con un<br />

cucchiaio. Decorate con acini<br />

d’uva lavati e asciugati e mettete<br />

in frigorifero per almeno<br />

un’ora prima di servire.<br />

NEI NEGOZI DEL CENTRO ARCADIA<br />

SONO ARRIVATI I CAPI AUTUNNO-INVERNO


EdV 14<br />

Ottobre <strong>2011</strong><br />

www.centroarcadia.com<br />

Lumezzane - Via San Nicola da Tolentino n° 25<br />

La prima domenica di novembre siamo aperti dalle 9 alle 19<br />

Matto Mondo<br />

"Pellementa good price"<br />

si rinnova con<br />

nuovi prodotti<br />

Spugne accappatoi per il bagno<br />

Lenzuola e piuminiper la camera da letto<br />

E’ con questo slogan<br />

che “pellementa pm” ha<br />

creato “pellementa good<br />

price” (buon prezzo),<br />

presso Centro Commerciale<br />

Arcadia di Lumezzane,<br />

inserendo un nuovo<br />

punto vendita all’ interno<br />

della galleria, con l’obiettivo<br />

di soddisfare sempre<br />

al meglio la propria<br />

clientela.<br />

Nel nuovo punto vendita,<br />

si possono trovare la<br />

linea di abbigliamento<br />

donna e bambino solo ed<br />

esclusivamente a marchio<br />

pellementa, con – esclusivamente<br />

e per l’intero<br />

anno - tre fasce di prezzo:<br />

cinque, sette e dieci<br />

euro. Inoltre all’interno<br />

di pellemeta pm, sono già<br />

disponibili le nuove collezioni<br />

autunno inverno<br />

<strong>2011</strong>/2012, sia donna che<br />

bambino 0-12, dei marchi<br />

Coconuda, Refresh,<br />

Pixel, ecc.<br />

Nei due punti vendita<br />

sarà possibile richiedere<br />

la “tessera fedeltà”<br />

in modo tale da poter<br />

usufruire, sulle nuove<br />

collezioni, di uno speciale<br />

sconto del 10%, esclusi<br />

i periodi di saldo, semplicemente<br />

presentandola<br />

alla cassa, senza limiti di<br />

spesa o di raccolta punti.


Ottobre <strong>2011</strong><br />

EdV 15<br />

www.centroarcadia.com<br />

Lumezzane - Via San Nicola da Tolentino n° 25<br />

Tutte le notizie e le informazioni su i negozi sono disponibili sul sito del centro<br />

Barcadia. Una festa continua<br />

Sono stati aperti anche<br />

in estate per offrire un<br />

servizio di ristoro ai propri<br />

clienti. Ora hanno già<br />

ricominciato con le feste<br />

di compleanno, ancor<br />

prima dell'inizio dell'anno<br />

scolastico.<br />

Se le mamme vorranno<br />

approfittare del "servizio<br />

feste e compleanni", da<br />

Mirella e Renato troveranno<br />

sempre accoglienza<br />

alle loro richieste,<br />

anche le più difficili da<br />

soddisfare<br />

Come funziona l'organizzazione<br />

Semplice. Si<br />

telefona al 3294957739 e,<br />

chiedendo di Mirella o di<br />

Renato, si potranno avere<br />

tutte le informazioni e<br />

i prezzi riservati ai vari<br />

eventi.<br />

I prezzi variano in<br />

funzione dei servizi<br />

richiesti, che vanno dal<br />

semplice service-bar con<br />

affitto del locale all'organizzazione<br />

di intrattenimenti<br />

con gonfiabili,<br />

animatori e palloncini o<br />

altri gadget a richiesta.<br />

Naturalmente è possibile<br />

usufruire del servizio<br />

durante gli orari di<br />

apertura del centro ma,<br />

a richiesta, si possono<br />

anche organizzare feste<br />

e intrattenimenti in orari<br />

diversi. E' consigliabile<br />

prenotare per tempo, per<br />

evitare di sovrapporre<br />

più eventi contemporeneamente.<br />

Il Barcadia è aperto dalla<br />

mattina alle 8 alle 19,30<br />

di sera ed è l'unico bar<br />

autorizzato dal regolamento<br />

interno a svolgere<br />

il servizio di caffetteria<br />

dentro il centro commerciale.<br />

E' uno spazio ad<br />

hoc, posto al centro della<br />

galleria commerciale al<br />

piano superiore del centro,<br />

gradevole nel complesso<br />

e con la possibilità<br />

di sedere ai tanti tavolini<br />

che circondano la struttura<br />

del bar, spazioso e<br />

luminoso, grazie anche<br />

alla struttura in legno<br />

lamellare e policarbonato<br />

che lo sovrasta. A mezzogiorno<br />

vengono serviti<br />

i caffè anche ai tavoli del<br />

ristorante.<br />

ELENCO TELEFONICO DEI NEGOZI<br />

DanzArcadia<br />

Caffetteria-snack bar<br />

Centro benessere-abbronzatura<br />

Articoli da regalo e casalinghi<br />

Redazione di Teletutto per<br />

Lumezzane e Valtrompia<br />

Profumeria<br />

Acconciature<br />

Gioielleria<br />

Abbigliamento-pelletteria<br />

Associazione centro danza<br />

Oggettistica-idee regalo<br />

3294957739<br />

030872210<br />

0308972117<br />

030871237<br />

0308970549<br />

0308976140<br />

3342451484<br />

0308971886<br />

0308971263<br />

3<strong>2011</strong>05286<br />

0308972117<br />

ARCADIA<br />

Sconti sugli affitti<br />

dei negozi ancora liberi<br />

Ristorante<br />

da Angelo<br />

Atelier<br />

Elena R<br />

Ristorante-gastronomia da asporto 3203515930<br />

Abbigliamento da 0 a 16 anni 0308971263<br />

Sartoria artigianale 3498468003<br />

Biancheria per la casa<br />

0308971897<br />

La crisi attraversa il commercio<br />

e Lumezzane ne<br />

risente, come tutto il resto<br />

della regione e dell’Italia.<br />

Ma da noi la voglia di fare,<br />

che ha sempre distinto la<br />

gente della Valgobbbia<br />

e della Vlatrompia, si fa<br />

ancora sentire.<br />

Investire, oggi, è rischioso<br />

e costoso ma esistono possibilità<br />

che, a volte, non si<br />

conosco a fondo.<br />

All’Arcadia rimangono<br />

ancora negozi vuoti, ma<br />

nessuno dei commercianti<br />

ha ancora chiuso per crisi.<br />

Sui negozi vuoti l’ad di<br />

Arcadia srl, Piera Bolognini,<br />

insiste sul fatto che<br />

occuparli, oggi, nel centro<br />

commerciale, può risultare<br />

vantaggioso. Infatti, per le<br />

nuove aperture, si offrono<br />

condizioni di affitto di<br />

ramo d’azienda gratuito<br />

per alcuni mesi, senza spese<br />

condominiali a carico;<br />

questo per consentire di<br />

ammortizzare l’investimento<br />

e avviare con comodo<br />

l’attività, partendo a<br />

pagare l'affitto dopo i mesi<br />

concordati gratuiti.<br />

The colors of seduction<br />

Pierluigi P.<br />

Trattamento gel e decorazione unghie 0308970999<br />

030872781<br />

Supermercato 0308971819<br />

ORARI DI APERTURA AL PUBBLICO<br />

Galleria negozi e bar da lunedì a sabato 8,30 - 19,30<br />

Apertura negozi 9,30<br />

Supermercato SIMPLY<br />

da lunedì a venerdì 8,30 - 20,00 sabato 8,30 - 20,00<br />

DA OTTOBRE SONO PRESENTI<br />

LE NUOVE COLLEZIONI AUTUNNO INVERNO<br />

LA 1^ DOMENICA DI OGNI MESE<br />

IL CENTRO E' APERTO DALLE 9 ALLE 19


EdV 16<br />

Ottobre <strong>2011</strong>

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