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Il Consenso, in Trattato di Biodiritto, diretto da S. Rodotà e P. Zatti ...

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III, 8<br />

Dalla bioetica al bio<strong>di</strong>ritto<br />

tità <strong>da</strong> poter mantenere pubblicamente 60 . E <strong>di</strong> avere così pertanto la<br />

possibilità <strong>di</strong> operare « scelte esistenziali » fon<strong>da</strong>mentali come accade per le<br />

scelte procreative, la condotta sessuale, la salute.<br />

A questo secondo sta<strong>di</strong>o il s<strong>in</strong>golo chiede <strong>di</strong> essere protetto anche nella<br />

sfera pubblica, come testimonia il fenomeno rappresentato <strong>da</strong>ll’emersione<br />

<strong>di</strong> « nuovi <strong>di</strong>ritti », come il <strong>di</strong>ritto all’identità sessuale, o <strong>da</strong>lla <strong>di</strong>latazione<br />

dei vecchi <strong>in</strong> modo <strong>da</strong> ampliare la protezione contro varie forme <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>storsioni dell’identità stessa percepibili <strong>da</strong>ll’esterno 61 .<br />

Se la prima generazione aveva avuto il merito <strong>di</strong> riportare pienamente<br />

all’<strong>in</strong>terno del <strong>di</strong>ritto privato la questione della tutela della persona, assumendo<br />

il soggetto non più nella semplice prospettiva della capacità, cioè<br />

come semplice punto <strong>di</strong> riferimento <strong>di</strong> relazioni giuri<strong>di</strong>che; con la secon<strong>da</strong><br />

si compie def<strong>in</strong>itivamente il passaggio <strong>da</strong>l soggetto alla persona, la cui tutela<br />

è vista nella prospettiva della libertà, e dunque come limite all’agire altrui,<br />

sottraendo def<strong>in</strong>itivamente la sua rilevanza giuri<strong>di</strong>ca alle categorie<br />

dell’« avere » per affi<strong>da</strong>rle a quelle dell’« essere » <strong>di</strong> cui si preoccupa <strong>di</strong><br />

tracciarne i tratti costitutivi 62 .<br />

Se nella prima era ancora largamente presente la prospettiva del<br />

soggetto astratto, prodotta <strong>da</strong>lla necessità <strong>di</strong> elim<strong>in</strong>are le <strong>di</strong>verse forme <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>fferenze <strong>in</strong><strong>di</strong>viduali e portare a compimento il processo <strong>di</strong> realizzazione<br />

dell’eguaglianza — cosa che era potuta avvenire a con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> recidere<br />

tutti i legami sociali —, con la secon<strong>da</strong> <strong>in</strong>vece si cerca <strong>di</strong> ricostruirli,<br />

riattribuendo rilevanza alla collocazione sociale e culturale degli <strong>in</strong><strong>di</strong>vidui e<br />

mettendo <strong>in</strong> evidenza il carattere relazionale delle situazioni giuri<strong>di</strong>che e<br />

dei <strong>di</strong>ritti.<br />

Come pure, a questo secondo livello, com<strong>in</strong>ciano ad apparire, sia pure<br />

timi<strong>da</strong>mente, anche altre due componenti significative che saranno dest<strong>in</strong>ate<br />

ad assumere più avanti una rilevanza fon<strong>da</strong>mentale con la terza<br />

60<br />

Ma anche per le op<strong>in</strong>ioni che, <strong>in</strong> base a tali scelte, gli altri possono farsi <strong>di</strong> lei, ciò non<br />

corrisponde ad un <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> auto rappresentazione, ma <strong>di</strong> non essere giu<strong>di</strong>cati “fuori contesto”.<br />

(RODOTÀ, cit.).<br />

61<br />

<strong>Il</strong> fenomeno è generalizzato ed è espresso nella rilevanza che assumono la false light <strong>in</strong> the<br />

public eye o la tutela del la propria image existentielle o del proprio Lebensbild nei vari ord<strong>in</strong>amenti. Per<br />

una prospettiva comparatistica cfr. RIGAUX, La protection de la vie privée et des autres biens de la<br />

personnalité, Bruxelles-Paris, Bruylant, 1990.<br />

62<br />

Fon<strong>da</strong>mentali i contributi <strong>di</strong> MESSINETTI, Personalità, cit. e Recenti orientamenti sulla tutela della<br />

persona. La moltiplicazione dei <strong>di</strong>ritti e dei <strong>da</strong>nni, <strong>in</strong>Riv. crit. <strong>di</strong>r. priv., 1992, 173 che mette <strong>in</strong> luce come<br />

la categoria del potere che nelle ricostruzioni tra<strong>di</strong>zionali del <strong>di</strong>ritto soggettivo è attribuito al s<strong>in</strong>golo<br />

relativamente al go<strong>di</strong>mento ed alla <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> un oggetto, nella prospettiva dei <strong>di</strong>ritti della<br />

personalità viene collocato « nell’ambito dell’agire reattivo e repressivo » per rispondere alla violazione<br />

<strong>di</strong> quel « dovere giuri<strong>di</strong>co <strong>di</strong> astensione » <strong>di</strong> cui già <strong>in</strong>travede la possibilità <strong>di</strong> traduzione anche « <strong>in</strong> un<br />

facere » la cui restaurazione avviene attraverso il controllo e regolamento delle mo<strong>da</strong>lità <strong>di</strong> circolazione.<br />

382

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