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Ghiaroni-Giulia-Violenza-assistita-intrafamiliare

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proiettiva. Ne deriva confusione emotiva e congelamento delle emozioni (Moscati,<br />

2005).<br />

Uno dei principali obiettivi della terapia individuale è quello di aiutare i bambini a<br />

riconoscere e a dare un nome alle emozioni; ciò è utile per la ricostruzione e<br />

l’elaborazione degli eventi traumatici. Tale rivisitazione dei fatti permette di restituire ai<br />

bambini un’immagine di sé meno impotente e meno colpevole.<br />

Un altro obiettivo è quello di consentire un livello maggiore di consapevolezza<br />

riguardo alla possibilità di scegliere modalità non distruttive per l’espressione della<br />

rabbia e di introdurre una modalità di gestione dei conflitti diversa da quella, aggressiva<br />

o passiva, già adottata e conosciuta in famiglia (Luberti, Moscati, 2001).<br />

L’attività terapeutica deve favorire un processo di regressione tollerabile per il<br />

minore, in modo da offrirgli, in un momento successivo, garanzie rispetto al<br />

contenimento della gestione degli aspetti sia “buoni” sia “cattivi” che si presentano nel<br />

mondo interno (Moscati, 2005).<br />

4.2.2 Interventi di gruppo<br />

L’intervento di gruppo può essere funzionale sotto vari aspetti (Reid, 2003).<br />

Innanzitutto, il gruppo costituisce un’opportunità per osservare punti di forza e di<br />

debolezza su di sé e sugli altri, e un modo per sperimentare nuove modalità relazionali.<br />

Inoltre, esso risulta essere un’opportunità rassicurante e meno pericolosa per il<br />

bambino e la sua famiglia e un valido strumento per il lavoro con i fratelli che hanno<br />

assistito a violenze; attraverso di essi è possibile svelare le modalità relazionali<br />

disfunzionali strutturatesi in modo adattivo alla situazione familiare, individuando le<br />

diverse reazioni a seconda delle caratteristiche individuali e della posizione all’interno<br />

della famiglia (Moscati, 2005).<br />

In particolare, l’intervento rivolto ai gruppi di bambini, vittime di violenza <strong>assistita</strong>,<br />

mira a fornire un sostegno psicologico ed educativo, così da potenziare le funzioni<br />

dell’Io, e ha come obiettivi:<br />

• rompere il segreto della violenza familiare; ciò comporta la condivisione<br />

tra i bambini dell’esperienza e dei vissuti traumatici e la scoperta di non<br />

essere gli unici ad avere una famiglia violenta, con la conseguente rottura<br />

dell’isolamento di cui sono portatori tali bambini;<br />

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