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Ghiaroni-Giulia-Violenza-assistita-intrafamiliare

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subire i danni maggiori, che possono arrivare a causarne la morte. La donna<br />

è pervasa da un senso di impotenza e da una forte paura di morire; in molti<br />

casi, però riesce a mettere in atto strategie di difesa, come chiamare la<br />

Polizia, andare al Pronto Soccorso o scappare.<br />

• III fase: riconciliazione o luna di miele. Il maltrattante si pente, chiede scusa,<br />

promettendo che un episodio di tale gravità non accadrà più. Vuol farsi<br />

perdonare non tanto per l’episodio violento, che per lui è giustificato dal<br />

comportamento “inadeguato” della donna, ma per aver ecceduto. In questa<br />

fase, il maltrattante può anche minacciare il suicidio. La vittima si trova in<br />

difficoltà emotiva ad interrompere la relazione, in quanto ritiene di essere<br />

l’unica in grado di poterlo aiutare a cambiare. Di conseguenza, accoglie il<br />

partner e le sue richieste d’aiuto, poiché rivede la persona che all’inizio<br />

aveva amato. L’aggressore, generalmente, nega le proprie responsabilità e<br />

attribuisce la colpa dei suoi atti violenti a fattori esterni (comportamenti<br />

provocatori della donna, stress, lavoro, alcool, difficoltà personali). La fase<br />

della luna di miele è quella che tiene legate le donne al maltrattante, in<br />

quanto si sentono in colpa, pensano di aver esagerato nell’interpretare la<br />

violenza e le minacce del partner, sminuendo l’accaduto. Le vittime<br />

decidono, quindi, di rimanere col maltrattante e di rendersi disponibili,<br />

credendo ad una reale “redenzione del partner”. Le “scuse” si rivelano, però,<br />

manipolatorie e finalizzate a mantenere lo status quo a vantaggio dell’uomo,<br />

e inducono quest’ultimo a non ritenersi più responsabile dei fatti e a non<br />

chiedere aiuto esterno.<br />

Difficilmente la calma dura molto: infatti, passato lo spavento, dalla riconciliazione<br />

si ritorna rapidamente alla fase dell’accumulo di tensione e si innesca nuovamente il<br />

ciclo della violenza. Ad ogni ripetizione e col passare del tempo, gli episodi di violenza<br />

diventano più intensi e pericolosi per la donna, la fase della luna di miele si riduce,<br />

mentre le prime due diventano più frequenti e di più grave intensità. Solo dopo vari<br />

episodi, la donna giunge alla consapevolezza di non poter né controllare, né cambiare il<br />

partner, e decide di riprendere in mano la propria vita e di riacquistare la propria<br />

autonomia.<br />

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