cellule somatiche nel latte ovino e caprino - (IZS) delle Regioni ...

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24.12.2014 Views

Tabella 12 – Isolamenti batterici in campioni di latte caprino di emimammella. Table 12 – Goat - Bacteriological response in infected halves. CONCLUSIONI Ovini – Il valore della media delle cellule somatiche nel latte di massa, determinato nelle quattro regioni considerate, è risultato pari a 1.133.000 cell/ml. (media geometrica) e a 1.389.000 cell./ml (media aritmetica). Il valore medio di cellule somatiche, calcolato sia in termini di media geometrica sia di media aritmetica, ottenuto nelle differenti realtà territoriali, ha mostrato valori molto simili: 1.173.000 cell/ml nel Lazio, 1.015.000 cell/ml in Toscana, 1.164.000 in Sicilia ed 1.197.000 cell/ml in Sardegna. Nel latte di massa delle due razze ovine considerate, Comisana e Sarda, abbiamo rispettivamente ottenuto una media geometrica di cellule somatiche pari 1.148.000 cell/ml e 1.119.000 cell/ml. La classe di ampiezza di cellule somatiche maggiormente rappresentata è risultata quella compresa nell’intervallo tra 500.000 e 1.500.000 cell/ml. In accordo con quanto asserito nella letteratura consultata, abbiamo evidenziato che i valori più elevati di cellule somatiche nel latte sono stati rilevati nelle fasi iniziali ed in quelle finali della lattazione. Il presente studio ha interessato le quattro regioni maggiormente vocate a livello nazionale per l’allevamento ovino da latte: nel Lazio, in Toscana, Sicilia e Sardegna si allevano infatti complessivamente oltre l’80% del patrimonio ovino nazionale. La scelta degli allevamenti campionati è stata effettuata con metodo statistico e le razze studiate, Comisana e Sarda, risultano maggiormente rappresentate a livello nazionale per la produzione di latte ovino. In ragione quindi del criterio di studio descritto, il valore medio generale in cellule somatiche che abbiamo ottenuto (1.133.000 cell/ml media geometrica e 1.389.000 cell/ml media aritmetica) rappresenta un importante punto di riferi- 16 Rosati et al (2005) Sci Tecn Latt-Cas, 56 (3), 000-000

mento nella definizione del valore medio nazionale in cellule somatiche nel latte ovino di massa. I valori medi delle cellule somatiche sono risultati omogenei sia in relazione alle differenti regioni studiate, sia in entrambe le razze considerate. Al fine di determinare il valore soglia discriminante tra pecore sane e pecore affette da mastite, si è proceduto ad un confronto fra i risultati del conteggio delle cellule somatiche eseguito sui campioni di latte individuale con gli esiti degli esami batteriologici effettuati sugli stessi animali da campioni di latte di emimammella. Il valore discriminante complessivo ottenuto è risultato pari 265.000 cell/ml. I valori di specificità dell’86% e di sensibilità del 30% dimostrano che nella sperimentazione sono stati evidenziati degli animali che presentavano risultati “anomali”, vale a dire, pecore con valori di cellule somatiche basse che avevano fornito esito positivo all’esame batteriologico e viceversa soggetti che, a fronte di elevati valori di cellule somatiche, risultavano negativi all’esame batteriologico condotto sul latte di emimammella. Pur con queste doverose considerazioni emerge la grande differenza rilevata tra la media generale nel latte di massa delle cellule somatiche, pari a 1.133.000 cell/ml (media geometrica), con il valore discriminante ottenuto di 265.000 cell/ml a testimonianza della considerevole presenza nei territori e negli allevamenti studiati di numerosi animali affetti da mastite sub clinica, sostenuta prevalentemente da stafilococchi coagulasi negativi che sono risultati gli agenti infettivi maggiormente isolati nelle regioni ed in entrambe le razze studiate. Caprini – Considerando complessivamente le quattro regioni studiate, abbiamo ottenuto un valore medio di cellule somatiche nel latte di massa pari a 1.446.000 cell/ml come media geometrica, e 2.004.000 cell/ml come media aritmetica. Vista l’esiguità del campione considerato, non è stato possibile formulare conclusioni assolute e definitive in merito alla definizione del valore medio nazionale di cellule somatiche nel latte di massa caprino; tuttavia i risultati ottenuti, in linea peraltro con quanto da noi e da altri autori evidenziato, rappresentano un ulteriore contributo in tal senso. La determinazione del valore discriminante tra capre sane e capre affette da mastite è stata condizionata dalla scarsa numerosità del campione, in base ai dati disponibili si può rilevare che l’isolamento di agenti mastitogeni è stato ottenuto in un gran numero di animali (72,2%) e ha riguardato soprattutto gli stafilococchi coagulasi negativi a testimonianza che anche nella capre è rilevante l’incidenza di mastiti sub-cliniche. In ragione di quanto esposto, riportiamo di seguito alcune considerazioni salienti: – Negli ovini, il valore medio delle cellule somatiche del latte di massa, per come è stato ottenuto, rappresenta un punto di riferimento nella definizione Rosati et al (2005) Sci Tecn Latt-Cas, 56 (3), 000-000 17

mento <strong>nel</strong>la definizione del valore medio nazionale in <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> <strong>nel</strong> <strong>latte</strong><br />

<strong>ovino</strong> di massa.<br />

I valori medi <strong>delle</strong> <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> sono risultati omogenei sia in relazione<br />

alle differenti regioni studiate, sia in entrambe le razze considerate.<br />

Al fine di determinare il valore soglia discriminante tra pecore sane e pecore<br />

affette da mastite, si è proceduto ad un confronto fra i risultati del conteggio<br />

<strong>delle</strong> <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> eseguito sui campioni di <strong>latte</strong> individuale con gli esiti<br />

degli esami batteriologici effettuati sugli stessi animali da campioni di <strong>latte</strong> di<br />

emimammella.<br />

Il valore discriminante complessivo ottenuto è risultato pari 265.000 cell/ml.<br />

I valori di specificità dell’86% e di sensibilità del 30% dimostrano che <strong>nel</strong>la<br />

sperimentazione sono stati evidenziati degli animali che presentavano risultati<br />

“anomali”, vale a dire, pecore con valori di <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> basse che avevano<br />

fornito esito positivo all’esame batteriologico e viceversa soggetti che, a fronte di<br />

elevati valori di <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong>, risultavano negativi all’esame batteriologico<br />

condotto sul <strong>latte</strong> di emimammella.<br />

Pur con queste doverose considerazioni emerge la grande differenza rilevata<br />

tra la media generale <strong>nel</strong> <strong>latte</strong> di massa <strong>delle</strong> <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong>, pari a 1.133.000<br />

cell/ml (media geometrica), con il valore discriminante ottenuto di 265.000<br />

cell/ml a testimonianza della considerevole presenza nei territori e negli allevamenti<br />

studiati di numerosi animali affetti da mastite sub clinica, sostenuta<br />

prevalentemente da stafilococchi coagulasi negativi che sono risultati gli agenti<br />

infettivi maggiormente isolati <strong>nel</strong>le regioni ed in entrambe le razze studiate.<br />

Caprini – Considerando complessivamente le quattro regioni studiate, abbiamo<br />

ottenuto un valore medio di <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> <strong>nel</strong> <strong>latte</strong> di massa pari a 1.446.000<br />

cell/ml come media geometrica, e 2.004.000 cell/ml come media aritmetica.<br />

Vista l’esiguità del campione considerato, non è stato possibile formulare conclusioni<br />

assolute e definitive in merito alla definizione del valore medio nazionale<br />

di <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> <strong>nel</strong> <strong>latte</strong> di massa <strong>caprino</strong>; tuttavia i risultati ottenuti,<br />

in linea peraltro con quanto da noi e da altri autori evidenziato, rappresentano<br />

un ulteriore contributo in tal senso.<br />

La determinazione del valore discriminante tra capre sane e capre affette da<br />

mastite è stata condizionata dalla scarsa numerosità del campione, in base ai<br />

dati disponibili si può rilevare che l’isolamento di agenti mastitogeni è stato<br />

ottenuto in un gran numero di animali (72,2%) e ha riguardato soprattutto gli<br />

stafilococchi coagulasi negativi a testimonianza che anche <strong>nel</strong>la capre è rilevante<br />

l’incidenza di mastiti sub-cliniche.<br />

In ragione di quanto esposto, riportiamo di seguito alcune considerazioni<br />

salienti:<br />

– Negli ovini, il valore medio <strong>delle</strong> <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> del <strong>latte</strong> di massa, per<br />

come è stato ottenuto, rappresenta un punto di riferimento <strong>nel</strong>la definizione<br />

Rosati et al (2005) Sci Tecn Latt-Cas, 56 (3), 000-000 17

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