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Perché città e continenti hanno nomi di donna, in L. Rossi, R. Izzo, a ...

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La relazione contenitore/contenuto costruita dalla tra<strong>di</strong>zione occidentale a proposito della<br />

rappresentazione geografica ha una sua ampia iconografia.<br />

Immag<strong>in</strong>i geografiche, <strong>di</strong> <strong>città</strong> e <strong>di</strong> paesaggi, o <strong>di</strong> architetture, furono ampiamente utilizzate per<br />

richiamare alla mente l’impiego delle metafore spaziali utilizzate per memorizzare o<br />

rappresentare concetti e <strong>in</strong>formazioni. Le vedute urbane vennero utilizzate per esempio come<br />

naturale corredo degli stalli lignei <strong>in</strong>tarsiati dei cori allestiti nelle chiese, che erano i luoghi<br />

classici della me<strong>di</strong>tazione e della preghiera. Nel XVI-XVII secolo è frequente <strong>in</strong>oltre trovare i<br />

cassetti degli scrittoi e degli stipi decorati con vedute e piante <strong>di</strong> <strong>città</strong>, impiegate<br />

frequentemente per memorizzare <strong>in</strong>formazioni del tutto scevre da carattere geografico (come<br />

succedeva nella grammatica figurata <strong>di</strong> R<strong>in</strong>gmann). Il cassetto, <strong>in</strong> quanto “contenitore” <strong>di</strong><br />

oggetti, veniva rappresentato nella sua funzione pratica da una iconografia, geografica,<br />

impiegata normalmente per le stesse funzioni mentali.<br />

Altrettanto si può <strong>di</strong>re per gli sportelli dei guardaroba (come quelli con le collezioni me<strong>di</strong>cee<br />

nel Palazzo Vecchio <strong>di</strong> Firenze, decorati con immag<strong>in</strong>i <strong>di</strong> regioni geografiche che erano anche i<br />

luoghi <strong>di</strong> orig<strong>in</strong>e dei pezzi da collezione conservati nel guardaroba) e dei cassoni, anch’essi<br />

spesso decorati con motivi urbani e paesaggistici. Tutti questi oggetti e mobili “contenevano”<br />

qualcosa, come i corpi femm<strong>in</strong>ili che <strong>di</strong>vennero, nel XVI secolo, le pr<strong>in</strong>cipali figure simboliche<br />

degli emblemi, utilizzati per rappresentare scienze, saperi, situazioni, sentenze morali (e regioni<br />

geografiche, come succede nella e<strong>di</strong>zione 1603 dell’Iconologia <strong>di</strong> Cesare Ripa), secondo<br />

l’orientamento auspicato da R<strong>in</strong>gmann. 3<br />

Gli stu<strong>di</strong> antropologico-religiosi <strong>hanno</strong> <strong>in</strong>dagato ampiamente <strong>in</strong> verità le funzioni attribuite alla<br />

figura femm<strong>in</strong>ile, specie nelle società legate all’agricoltura. In fondo, basterebbe evocare il<br />

carattere “materno” della <strong>città</strong> o della propria terra <strong>di</strong> orig<strong>in</strong>e per spiegare come, <strong>in</strong> molte<br />

culture, <strong>città</strong> e regioni geografiche abbiano adottato la metafora femm<strong>in</strong>ile. La lupa a Roma<br />

come la terra resa fertile dal cielo della tra<strong>di</strong>zione egiziana e mesopotamica sono dei casi noti.<br />

E anche nel mondo greco e nell’iconografia tardoantica le <strong>città</strong> furono spesso rappresentate da<br />

figure <strong>di</strong> <strong>donna</strong>.<br />

La geografia femm<strong>in</strong>ista ha chiarito, <strong>in</strong>oltre, almeno per l’età moderna, come lo sguardo della<br />

geografia sia stato prevalentemente maschile, necessariamente con<strong>di</strong>zionato da un filtro “<strong>di</strong><br />

genere”.<br />

L’idea del territorio <strong>in</strong>teso come “madre”, la patria (curiosamente, femm<strong>in</strong>ilazzione <strong>di</strong> un<br />

term<strong>in</strong>e maschile per antonomasia), da <strong>di</strong>fendere contro gli assalti degli <strong>in</strong>vasori, e al tempo<br />

stesso “puttana” da conquistare con la forza delle armi e del denaro, è una prospettiva<br />

<strong>in</strong>terpretativa <strong>in</strong>dubbiamente importante per capire il carattere “orientato” <strong>di</strong> alcuni concetti<br />

geografici, come per esempio quello <strong>di</strong> “paesaggio”.

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