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TRATTAMENTO DEL PERCOLATO_TEST IN CUVETTA PER COD Misurare il COD, migliorare i processi ➔ Determinazione del livello di degradazione del COD ➔ Monitoraggio dei valori in uscita ➔ Precisa definizione delle scadenze di rigenerazione ➔ Distribuzione “intelligente” delle acque nei filtri Fig 1: Il livello di degradazione delle sostanze organiche nei filtri a carboni attivi viene determinato mediante Test in Cuvetta per COD LANGE SPECIFICHE TECNICHE Trattamento del percolato Messa in servizio: 1998 Capacità da progetto: max. 350 m 3 /g Tecnologia di processo: Trattamento biologico con nitrificazione/denitrificazione, aggiunta di metanolo ed acido fosforico, aerazione con aria compressa (3 bar) e, se necessario, ossigeno puro aggiuntivo, ultrafiltrazione, trattamento a carboni attivi Valori limite/Uscita (mg/l): COD 400 / 350-380 Nitriti 240 / 5 Nitrati 10 / < 1 NH 4 -N 100 / ~ 0,1 AOX 0,5 / 0,2-0,3 Percolato di discariche: il trattamento è controllato in base al livello di COD Il percolato di discariche si caratterizza per carichi organici elevati, unitamente a metalli pesanti, cloruri, solfati e nitrati idrosolubili. Il profilo delle sostanze nocive dipende dal tipo di rifiuti, dalle condizioni meteorologiche, nonché dai processi di degrado biochimici. Le sostanze rilasciate dai rifiuti interrati e che compongono il percolato, determinano un carico di COD fino a 2.500 mg/l. Contengono sempre composti di carbonio scarsamente degradabili. Pertanto, il sistema per il trattamento biologico delle acque reflue necessita di un apporto supplementare di composti di carbonio facilmente degradabili (metanolo) ed acidi fosforici, in assenza di fosforo. Trattamento biologico in due stadi La Figura 2 mostra i singoli stadi del processo: un equalizzatore (5) permette di distribuire uniformemente il percolato raccolto allo stadio successivo di denitrificazione (6). Affinché i nitrati possano essere degradati, è necessario aggiungere dei composti di carbonio facilmente degradabili (metanolo) che non sono presenti nel percolato. Le due zone di nitrificazione collegate in serie (7 e 8) hanno quindi il compito di abbattere il COD da 2.500 mg/l a 1.000 mg/l circa e di ridurre il contenuto di ammonio da 1.200 mg/l a 0 mg/l. Per mantenere sotto controllo l'elevata concentrazione di nitrati in uscita, le acque trattate vengono fatte ricircolare internamente dallo stadio di nitrificazione alle vasche di denitrificazione. 1 Ingresso 2 Aerazione 3 Ultrafiltrazione 4 Vasche del percolato non trattato 5 Equalizzazione 6 Denitrificazione 7 Nitrificazione 1 8 Nitrificazione 2 9 Trattamento a carboni attivi (1-4) 10 Uscita 11 Punti di campionamento COD 11 Fig. 2: Stadi del processo di trattamento del percolato www.hach-lange.it
Fig. 3: Ultrafiltrazione – rapida e di ridotte dimensioni Una pressione applicata di 3 bar migliora la solubilità dell'ossigeno nelle due vasche aerate. Qualora la concentrazione di ammonio, misurata in continuo all’uscita dell'impianto dovesse superare i 3 mg/l, viene automaticamente insufflato dell'ossigeno puro in entrambe le vasche al fine di potenziare la nitrificazione. Sistema di ultrafiltrazione Al termine dello stadio di trattamento biologico, un sistema di ultrafiltrazione (Fig. 3) con aree filtranti di 3 x 40 m 2 ed 1 x 55 m 2 estrae i batteri. Questi sono quindi reintrodotti nello stadio di denitrificazione. Diversamente da quanto accade nelle vasche di sedimentazione, l'ultrafiltrazione rimuove le sostanze solide in spazi e con tempi minimi, in maniera del tutto indipendente dalle proprietà di sedimentazione delle sostanze non disciolte. Filtrazione a carboni attivi Il percolato trattato ed ultrafiltrato procede verso lo stadio di filtrazione a carboni attivi (Fig. 5): di dimensioni complessive di 4 x 26 m 3 , è costituito da 4 vasche collegate in serie, ciascuna con un contenuto di 20 m 3 di carboni attivi. L’acqua scorre attraverso i granuli cavi altamente attivi ed estremamente assorbenti, liberandosi così dalle sostanze disciolte in esso contenute. Tale processo è tanto efficiente che sarebbe possibile ottenere in uscita concentrazioni pari a 50 mg/l COD (invece che 350-380 mg/l) – ma, a fronte della frequente rigenerazione dei carboni attivi, con un costo aggiuntivo notevole. I Test in Cuvetta per COD LANGE assicurano, giorno per giorno, il rispetto del valore limite di 400 mg/l, permettendo così di non incorrere nei costi aggiuntivi dovuti a ricariche anti-economiche dei singoli filtri a carboni attivi. Fig. 4: Vista in sezione del modulo tubolare del sistema di ultrafiltrazione: separazione dei solidi 1 Ingresso dall’ultrafiltrazione 2 Tubatura di sfiato 3 Punti di campionamento del COD Fig. 5: Filtrazione a carboni attivi; 4 filtri (A, B, C, D), ognuno con 20 m 3 di carboni attivi 3
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