Dispositivi di captazione della radiazione solare - Studium
Dispositivi di captazione della radiazione solare - Studium
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<strong>Dispositivi</strong> <strong>di</strong> <strong>captazione</strong> <strong>della</strong> ra<strong>di</strong>azione <strong>solare</strong><br />
• L’irraggiamento <strong>solare</strong> è convertito in<br />
energia termica per mezzo <strong>di</strong><br />
componenti preposti alla <strong>captazione</strong><br />
<strong>della</strong> ra<strong>di</strong>azione <strong>solare</strong> (<strong>di</strong>retta, <strong>di</strong>ffusa<br />
e riflessa)<br />
• La ra<strong>di</strong>azione <strong>solare</strong> giunge al<br />
<strong>di</strong>spositivo <strong>di</strong> <strong>captazione</strong>, viene<br />
assorbita dall’assorbitore assorbitore e trasferita<br />
ad un fluido termovettore, , che può<br />
essere acqua, aria o un fluido<br />
<strong>di</strong>atermico.<br />
• I <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> <strong>captazione</strong> possono<br />
essere classificati in base alla<br />
temperatura del fluido termovettore e<br />
al rapporto <strong>di</strong> concentrazione Cr,<br />
• Cr = rapporto tra la superficie <strong>di</strong><br />
ammissione dell’irraggiamento <strong>solare</strong><br />
non concentrato e la superficie <strong>di</strong><br />
assorbimento del <strong>di</strong>spositivo.
Pannelli solari piani<br />
I pannelli solari piani captano tutte e le tre componenti <strong>della</strong> ra<strong>di</strong>azione <strong>solare</strong><br />
e sfruttano l’effetto serra, l’energia termica proveniente dal sole, viene<br />
trasferita al fluido termovettore.<br />
Sono formati da:<br />
a) una superficie assorbente;<br />
b) una rete <strong>di</strong> tubazioni nella<br />
quale scorre il fluido<br />
termovettore;<br />
c) una copertura trasparente;<br />
d) un rivestimento isolante;<br />
e) una struttura <strong>di</strong><br />
contenimento che costituisce<br />
l’involucro esterno.<br />
La copertura trasparente è realizzata con materiali trasparenti alla ra<strong>di</strong>azione<br />
<strong>solare</strong> incidente, ma opachi alla ra<strong>di</strong>azione infrarossa reirraggiata.<br />
.
Collettori monoblocco o ad accumulo<br />
Sono composti da un serbatoio in<br />
acciaio inox che viene esposto<br />
<strong>di</strong>rettamente al sole, solitamente sono<br />
asserviti ad un collettore piano<br />
integrato. Il serbatoio è <strong>di</strong>pinto <strong>di</strong> nero,<br />
termicamente coibentato e coperto da<br />
una lastra <strong>di</strong> materiale trasparente<br />
termoisolante, può anche essere<br />
montato in una cavità del tetto in cui si<br />
trova uno specchio <strong>solare</strong> concavo che<br />
riflette la luce;<br />
vengono collegati <strong>di</strong>rettamente alla rete<br />
dell'acqua fredda e calda senza l'ausilio<br />
<strong>di</strong> scambiatori <strong>di</strong> calore e pompe.<br />
Utilizzo limitato alla sola produzione <strong>di</strong><br />
acqua calda sanitaria, inoltre, durante la<br />
notte o nei giorni con scarsi apporti<br />
solari possono raffreddarsi facilmente.
Sono composti da tubi <strong>di</strong> vetro sottovuoto ricoperti da uno strato altamente<br />
selettivo che trasforma la ra<strong>di</strong>azione <strong>solare</strong> in calore<br />
Le estremità <strong>di</strong> un tubo vetro interno e <strong>di</strong> uno esterno vengono fuse tra<br />
loro e l'aria è estratta dall'intercape<strong>di</strong>ne.<br />
A <strong>di</strong>fferenza dei pannelli a piastra, questa tipologia <strong>di</strong> collettori non conduce<br />
calore, essendo l'aria un buon isolante, per cui non si verificano per<strong>di</strong>te per<br />
convezione e conduzione e pertanto il loro ren<strong>di</strong>mento è superiore ai<br />
collettori piani<br />
Collettore <strong>solare</strong> a tubi sottovuoto<br />
L'assorbitore <strong>di</strong> calore è <strong>di</strong> forma<br />
circolare ed è alloggiato all'interno<br />
<strong>della</strong> cavità sottovuoto dei tubi stessi;<br />
Nell’assorbitore è integrato un tubo<br />
scambiatore <strong>di</strong> calore coassiale<br />
all’interno del quale scorre il fluido<br />
termovettore<br />
il fluido termoconvettore evapora,<br />
cede calore all'estremità superiore<br />
del tubo, si condensa e ritorna in<br />
basso.
Collettore <strong>solare</strong> a tubi sottovuoto<br />
Generalmente sono forniti con concentratori a<br />
specchio retrostanti i tubi sottovuoto, in modo<br />
da sfruttare al massimo la ra<strong>di</strong>azione <strong>solare</strong>.<br />
Hanno efficienze del 15% circa superiore ai<br />
migliori collettori piani, alcuni produttori<br />
<strong>di</strong>chiarano efficienze fino al 70% superiori ai<br />
normali collettori.<br />
Le <strong>di</strong>spersioni termiche vengono molto ridotte sicchè i collettori sono in<br />
grado <strong>di</strong> produrre acqua calda anche in caso <strong>di</strong> solo irraggiamento <strong>solare</strong><br />
<strong>di</strong>ffuso.<br />
Possono trattenere il calore accumulato anche in con<strong>di</strong>zioni atmosferiche<br />
molto rigide, garantendo prestazioni elevate durante l'intero arco dell'anno;<br />
Per questi motivi possono essere utilizzati anche in zone con un'insolazione<br />
me<strong>di</strong>o-bassa o con con<strong>di</strong>zioni climatiche rigide durante l'inverno, come in<br />
alta montagna o nei paesi nor<strong>di</strong>ci.
Collettore <strong>solare</strong> a tubi sottovuoto<br />
Il fluido circola nel tubo termovettore e,<br />
dopo essere evaporato durante il<br />
riscaldamento, si ricondensa<br />
trasmettendo il calore al fluido <strong>solare</strong><br />
sulla parte terminale del condensatore.<br />
La <strong>di</strong>stribuzione del calore tra il<br />
condensatore ed il circuito <strong>solare</strong><br />
avviene a secco, cioè senza<br />
contatto <strong>di</strong>retto tra i flui<strong>di</strong> e lo<br />
scambiatore <strong>di</strong> calore a tubo doppio<br />
che avvolge quasi completamente i<br />
condensatori.<br />
L’angolo d’inclinazione dei collettori<br />
non deve essere inferiore ai 20°<br />
affinché il fluido termovettore possa<br />
circolare, allo stato <strong>di</strong> vapore, nel<br />
tubo termovettore.<br />
Me<strong>di</strong>a annuale <strong>di</strong> ricavo <strong>di</strong> energia<br />
<strong>solare</strong> per m 2 <strong>di</strong> superficie <strong>di</strong><br />
collettore <strong>di</strong> ca. il 50 % in più<br />
rispetto ad un collettore piano
Collettori a concentrazione<br />
Utilizzano riflettori o lenti per concentrare la ra<strong>di</strong>azione <strong>solare</strong> creando<br />
una zona ad alta temperatura (RC=rapporto <strong>di</strong> concentrazione),<br />
Utilizzati per temperature <strong>di</strong> esercizio >100 °C
Funzionamento dei collettori solari<br />
la ra<strong>di</strong>azione <strong>solare</strong><br />
incidente viene:<br />
- in parte assorbita dal<br />
liquido,<br />
- in parte <strong>di</strong>spersa<br />
- in parte trasmessa<br />
attraverso le pareti del<br />
recipiente.<br />
DISPERSIONI:<br />
– per conduzione attraverso le pareti del contenitore;<br />
– per convezione attraverso la superficie <strong>di</strong> separazione aria-acqua;<br />
– per irraggiamento all’infrarosso; La riduzione delle <strong>di</strong>spersioni termiche nel<br />
vetro è funzione delle proprietà selettive nei confronti delle lunghezze d’onda<br />
<strong>della</strong> ra<strong>di</strong>azione <strong>solare</strong><br />
– per evaporazione dell’acqua.
Ottimizzazione del sistema<br />
massimizzare la ra<strong>di</strong>azione<br />
assorbita<br />
Per limitare le <strong>di</strong>spersioni per<br />
conduzione attraverso le pareti<br />
dell’involucro esterno viene posto<br />
uno strato <strong>di</strong> coibente lungo le<br />
superfici laterali ed inferiore <strong>della</strong><br />
cassa.<br />
La superficie vetrata offre una<br />
resistenza moderata allo scambio<br />
termico per conduzione, spesso<br />
realizzata me<strong>di</strong>ante due vetri:<br />
l’inserimento <strong>di</strong> un secondo vetro<br />
riduce la ra<strong>di</strong>azione incidente<br />
trasmessa alla piastra assorbente.<br />
rendere minime le <strong>di</strong>spersioni
Ottimizzazione del sistema<br />
• La piastra assorbente è costituita da due lamiere sagomate e<br />
saldate l’una l<br />
sull’altra in modo da formare un percorso a serpentina,<br />
al suo interno circola il fluido termovettore che asporta il calore<br />
assorbito dalla piastra.<br />
• I pannelli a piastra possono essere <strong>di</strong> due tipi:<br />
a superficie non selettiva: : l'assorbitore <strong>di</strong> calore è verniciato in<br />
nero, colore che contribuisce a captare e trattenere meglio e più a<br />
lungo i raggi solari;<br />
a superficie selettiva: : l'assorbitore <strong>di</strong> calore è potenziato da un<br />
trattamento con un prodotto infrarosso che consente al pannello <strong>di</strong><br />
trattenere maggiormente il calore del sole, riducendo al tempo<br />
stesso la riflessione.<br />
• Si raggiungono valori del coefficiente <strong>di</strong> assorbimento α >0.8.
Ottimizzazione del sistema<br />
Sezione <strong>di</strong> collettore <strong>solare</strong> selettivo<br />
1 Copertura supertrasparente g<br />
2 Guarnizione perimetrale per la sigillatura<br />
3 profilo <strong>di</strong> chiusura a clip<br />
4 profilo del telaio- struttura<br />
5 Strato isolante da 50 millimetri<br />
6 Piastra dell'assorbitore <strong>di</strong> rame con<br />
rivestimento altamente selettivo<br />
7 Saldatura <strong>di</strong> unione<br />
8 Tubi <strong>di</strong> rame<br />
Potenza termica <strong>di</strong>spersa<br />
Qd = U x A c ollettore x (Tp - Ta) =<br />
Tp = temperatura me<strong>di</strong>a <strong>della</strong><br />
piastra;<br />
Ta = temperatura dell’aria esterna.<br />
Coefficiente <strong>di</strong> <strong>di</strong>spersione termica U<br />
<strong>di</strong>pende dal grado <strong>di</strong> isolamento, dal<br />
numero e dalle caratteristiche dei vetri<br />
e dall’emissività <strong>della</strong> piastra<br />
assorbente.<br />
W/m 2 °C < U < 8 W/m 2 °C
Scambi termici ra<strong>di</strong>ativi<br />
• Gli scambi per irraggiamento sono molto complessi per effetto dalle riflessioni<br />
multiple che la ra<strong>di</strong>azione <strong>solare</strong> subisce tra il vetro e la piastra assorbente<br />
• La piastra riscaldandosi, riemette a sua volta energia raggiante nel campo<br />
dell’infrarosso, ma per queste lunghezze d’onda d<br />
il vetro si comporta come un corpo<br />
opaco non consentendo alla ra<strong>di</strong>azione <strong>di</strong> fluire verso l’esterno. l<br />
• Nel passaggio tra due mezzi trasparenti vale la relazione <strong>di</strong> Fresnel:<br />
Sommando i <strong>di</strong>versi contributi<br />
trasmessi attraverso il vetro si ottiene<br />
la frazione <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>azione che ha<br />
attraversato il vetro (τ):<br />
τ = (1-ρ)/(1+ ρ)<br />
It = τ Iβ = energia che raggiunge la<br />
piastra<br />
Iβ = energia <strong>solare</strong> incidente sul<br />
vetro.<br />
Una parte dell’energia incidente viene<br />
riflessa dalla piastra verso la copertura<br />
trasparente e una parte viene assorbita<br />
dalla piastra stessa
Scambi termici ra<strong>di</strong>ativi<br />
Nei i pannelli solari viene fornito il prodotto trasmissione-assorbimento, (τα),<br />
(τα) =aliquota <strong>di</strong> energia termica che viene assorbita dalla piastra nera.<br />
<strong>di</strong>pende dalle caratteristiche del sistema vetro-piastra<br />
(τα ) = 0.7 (collettori a doppio vetro) ÷ 0.8 ( collettori a singolo vetro).<br />
potenza termica<br />
assorbita dalla piastra<br />
Ia = (τα) I β<br />
( τα )<br />
τα<br />
=<br />
1−<br />
( 1−α<br />
)ρ<br />
α = coefficiente <strong>di</strong> assorbimento <strong>della</strong> piastra
ilancio tra quantità <strong>di</strong> energia<br />
bilancio tra la quantità <strong>di</strong> energia incidente e le quantità assorbite e riflesse<br />
per un pannello <strong>solare</strong> piano a singolo vetro
Bilancio energetico ed efficienza <strong>di</strong> un<br />
collettore <strong>solare</strong><br />
Qu = Qa - Qd = (τα )·I β -U·(Tp - Ta)<br />
Qu = potenza termica utile trasferita al<br />
fluido termovettore.<br />
Qd =U·(Tp - Ta)<br />
Qa = (τα )·I β<br />
Il calcolo <strong>della</strong> temperatura Tp<br />
<strong>della</strong> piastra è <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile<br />
determinazione<br />
Iβ = potenza termica incidente sulla<br />
superficie del pannello <strong>solare</strong>,<br />
Tp = temperatura me<strong>di</strong>a <strong>della</strong> piastra<br />
Ta = temperatura dell’ambiente
Equazione <strong>di</strong> Bliss<br />
• Utilizza la Ti <strong>di</strong> ingresso del fluido nel pannello, anzichè la temperatura<br />
<strong>della</strong> piastra Tp<br />
Qu =FR·[(<br />
[(τατα )·I β -U U (Ti - Ta)]<br />
• FR = fattore <strong>di</strong> asporto termico, in<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> quanto si <strong>di</strong>scosta il sistema<br />
reale (Tp(<br />
> Ta) da quello ideale (Tp(<br />
= Ta) in cui sono assenti le per<strong>di</strong>te<br />
dovute agli scambi termici fra corpi a <strong>di</strong>fferente temperatura.<br />
• I valori <strong>di</strong> FR, (τα(<br />
τα ) ed U sono forniti dalle <strong>di</strong>tte produttrici <strong>di</strong> pannelli<br />
solari.<br />
• Esprimendo la potenza utile in termini <strong>di</strong> salto termico<br />
Qu = mCp(Tu<br />
(Tu-Ti) Ti) = FR·[(<br />
[(τατα )·I β -U U (Ti - Ta)]<br />
• Noti FR, (τα(<br />
τα ) ed U e stabilito il ΔT=Tu-Ti<br />
Ti (assegnato in fase <strong>di</strong><br />
progettazione), è possibile calcolare la portata m per <strong>di</strong>fferenti valori<br />
<strong>della</strong> ra<strong>di</strong>azione <strong>solare</strong> e <strong>della</strong> temperatura esterna.<br />
• Per mantenere costante la temperatura Tu <strong>di</strong> uscita del fluido dalla<br />
piastra si mo<strong>di</strong>fica la velocità <strong>di</strong> circolazione del fluido rendendo così<br />
variabile la portata
Ren<strong>di</strong>mento termico dei collettori solari<br />
Energia utile concentrata<br />
η = =<br />
Energia <strong>solare</strong> incidente<br />
Qu<br />
/<br />
I<br />
A<br />
A = area collettore<br />
I = ra<strong>di</strong>azione <strong>solare</strong> incidente per unità <strong>di</strong><br />
superficie<br />
m = portata fluido termovettore<br />
Cp = calore specifico fluido termovettore<br />
Ti = temperatura ingresso fluido termovettore<br />
Tu = temperatura uscita fluido termovettore<br />
Q = mc ( T −T)<br />
u p u i<br />
( Ti −Tamb)<br />
η = FR( τα) e<br />
−FRU<br />
Hotter – Whillier – Bliss<br />
L<br />
I<br />
L’efficienza si riduce al <strong>di</strong>minuire del prodotto FR(τα ) ed all’aumentare del<br />
prodotto FRUL, per un assegnato valore del rapporto (Ti - Ta)/Iβ ,
Ren<strong>di</strong>mento termico dei collettori solari<br />
Considerando FR(τα<br />
τα ) e<br />
FRU L costanti<br />
η = equazione <strong>di</strong> una retta<br />
<strong>di</strong> variabile (Ti - Ta)/Iβ;<br />
Posti<br />
FR(τα )=a;<br />
FRU L =b ;<br />
(Ti - Ta)/ Iβ =Δt,<br />
η =a -bΔ t/ Iβ<br />
( Ti −Tamb)<br />
η = FR( τα) e<br />
−FRUL<br />
I
Ren<strong>di</strong>mento termico dei collettori solari<br />
a) l’efficienza l<br />
aumenta al <strong>di</strong>minuire<br />
del rapporto Δt/I t/I β<br />
;<br />
a parità <strong>di</strong> Δt, all’aumentare aumentare <strong>della</strong><br />
ra<strong>di</strong>azione <strong>solare</strong><br />
\ a parità <strong>di</strong> I β<br />
al <strong>di</strong>minuire <strong>di</strong> Δt;<br />
b) per Δt =0 (ti=ta) η
Ren<strong>di</strong>mento termico dei collettori solari<br />
• Modeste intensità <strong>della</strong> ra<strong>di</strong>azione <strong>solare</strong> Iβ ⇔ basse<br />
temperature <strong>di</strong> ingresso Ti del fluido nella piastra, e<br />
viceversa.<br />
• Per bassi valori dell’irraggiamento <strong>solare</strong> l’efficienza resta<br />
sod<strong>di</strong>sfacente, purché ci si accontenti <strong>di</strong> temperature <strong>di</strong><br />
ingresso del fluido non elevate.<br />
• E’ possibile utilizzare il collettore come preriscaldatore.<br />
• Per una temperatura esterna <strong>di</strong> 10°C, una temperatura <strong>di</strong><br />
ingresso del fluido <strong>di</strong> 20°C ed un irraggiamento <strong>di</strong> 200<br />
W/m2 °C (Δt/I β =0.05), corrisponde la stessa efficienza<br />
che si ha quando Ti=60°C e I β =1000 W/m2
Posizionamento dei pannelli solari<br />
• Orientamento<br />
• L’orientamento dei pannelli solari deve essere previsto in modo da ricevere<br />
la massima quantità <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>azione <strong>solare</strong> ⇔ aumento la resa dell’impianto<br />
pannello ortogonale alla <strong>di</strong>rezione dei raggi solari in ogni periodo dell’anno<br />
⇓<br />
ausilio <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> inseguimento <strong>solare</strong>.<br />
⇓<br />
incidono notevolmente nei costi <strong>di</strong> installazione e manutenzione.<br />
Soluzione non economica per l’utenza l<br />
privata.<br />
• Per i collettori piani vengono adottate installazioni <strong>di</strong> tipo fisso.<br />
• Nota la latitu<strong>di</strong>ne del sito, l’inclinazione l<br />
dei collettori viene determinata in<br />
base al periodo <strong>di</strong> funzionamento previsto.
Posizionamento dei pannelli solari<br />
• Solar angles (azimuth and<br />
alitude) define skyspace, which<br />
is the portion of the sky that a<br />
collector must “see” to perform<br />
effectively. It is this skyspace<br />
that must be protected from<br />
sha<strong>di</strong>ng by trees, buil<strong>di</strong>ngs,or<br />
other obstructions<br />
• The skyspace is measured in<br />
azimuth and altitude.<br />
Depen<strong>di</strong>ng on the application,<br />
a general recommendation for<br />
latitudes of 40 degrees or less<br />
can be a skyspace of 45<br />
degrees azimuth east, and 45<br />
degrees azimuth west:
Posizionamento dei pannelli solari<br />
The altitude depends on the seasonal use. Here are some general recommendations:<br />
Hot Water Heating:<br />
Year-round -- use lowest winter and highest summer altitudeto determine skyspace<br />
Space Heating:<br />
Heating season only -- use lowest winter and me<strong>di</strong>um spring/fall<br />
altitude to determine skyspace.
Posizionamento dei pannelli solari<br />
• Periodo estivo, con sole è più alto<br />
sull’orizzonte, l’inclinazione<br />
l<br />
ottimale deve essere <strong>di</strong> circa<br />
10°÷<br />
°÷15° superiore alla latitu<strong>di</strong>ne<br />
del luogo.<br />
• Periodo invernale, la migliore<br />
inclinazione è <strong>di</strong> 10°÷<br />
°÷15° inferiore<br />
alla latitu<strong>di</strong>ne.<br />
• Funzionamento annuale<br />
l’inclinazione ottimale è <strong>di</strong> circa<br />
0.9 x φ<br />
• Orientamento ottimale dei<br />
collettori ⇔ Sud.<br />
• Nelle zone caratterizzate da<br />
foschie mattutine o nebbie<br />
pomeri<strong>di</strong>ane è consigliabile un<br />
orientamento verso sud-ovest o<br />
sud-est.<br />
Soleggiamento annuo relativo per<br />
un collettore orientato a Sud per<br />
<strong>di</strong>versi valori dell’angolo <strong>di</strong><br />
inclinazione.
Posizionamento dei pannelli solari<br />
Soleggiamento annuo relativo per un collettore inclinato <strong>di</strong> un angolo<br />
i=0.9 x φ in per <strong>di</strong>versi valori dell’angolo azimutale ξ
Ombre
Rilievo dell’orizzonte
Ombreggiamento<br />
• Le ombre proiettate dagli<br />
ostacoli (e<strong>di</strong>fici, alberi) sui<br />
pannelli durante l’anno l<br />
possono<br />
essere valutate utilizzando i<br />
<strong>di</strong>agrammi solari.<br />
• L’ostacolo presenta un ingombro<br />
azimutale verso est <strong>di</strong> 30° ed un<br />
ingombro in altezza <strong>di</strong> 27°.<br />
• Verso ovest si ha un ingombro<br />
azimutale <strong>di</strong> 35° e in altezza <strong>di</strong><br />
34°.<br />
• Riportando questi punti sul<br />
<strong>di</strong>agramma dei percorsi solari si<br />
delinea l’ombra l<br />
prodotta<br />
dall’ostacolo.( zona scura)
• La traiettoria del sole relativa<br />
al 21 <strong>di</strong>cembre attraversa<br />
tale zona: in tale periodo il<br />
collettore risulta parzialmente<br />
in ombra;<br />
• il collettore rimane in ombra<br />
dalle ore 9.30 alle ore 14.00.<br />
• Nel periodo tra il 21 febbraio<br />
e il 21 ottobre, per<br />
qualunque ora del giorno, il<br />
collettore non sarà soggetto<br />
ad ombre proiettate<br />
dall’ostacolo.<br />
• Nel periodo dal 21 ottobre al<br />
21 febbraio per alcune ore<br />
<strong>della</strong> giornata, il collettore<br />
sarà in ombra.<br />
• (Visual Sun Chart )<br />
Ombreggiamento
Distanza fra i pannelli solari<br />
• E’ necessario determinare la<br />
minima <strong>di</strong>stanza tra le schiere al<br />
fine <strong>di</strong> evitare che la prima schiera<br />
possa ombreggiare le seguenti.<br />
• In<strong>di</strong>viduato il giorno in cui il sole<br />
risulterà più basso sull’orizzonte, si<br />
calcolano per ogni istante <strong>di</strong> luce, i<br />
valori dell’angolo <strong>di</strong> altezza <strong>solare</strong><br />
e dell’angolo azimutale descritti<br />
dal sole.
Dimensionamento <strong>di</strong> un impianto a<br />
pannelli solari<br />
• L’estensione <strong>della</strong> superficie <strong>di</strong> <strong>captazione</strong> costituisce la<br />
fase cruciale <strong>della</strong> progettazione.<br />
Per il <strong>di</strong>mensionamento dell’impianto<br />
è necessario definire:<br />
• i parametri caratteristici del pannello <strong>solare</strong>,<br />
• il posizionamento i collettori<br />
• valutare la ra<strong>di</strong>azione incidente sulla superficie inclinata.<br />
• la temperatura <strong>di</strong> lavoro dell’impianto<br />
Per esigenze igienico-sanitarie sono richieste temperature<br />
dell’acqua<br />
intorno ai 45°C, , ( regolazione T < 50°c)<br />
.<br />
La superficie economicamente ottimale è quella che rende<br />
minimo il costo annuale <strong>di</strong> gestione ed ammortamento<br />
dell’impianto.
Metodo f-chartf<br />
• Procedura <strong>di</strong> calcolo <strong>della</strong> superficie economicamente ottimale messo a punto<br />
dai ricercatori dell’Universit<br />
Università del Wisconsin: determina l’aliquota l<br />
mensile <strong>di</strong><br />
energia coperta dall’impianto <strong>solare</strong>.<br />
• La parte eccedente sarà coperta dall’impianto ausiliario <strong>di</strong> tipo convenzionale<br />
• Il fabbisogno <strong>di</strong> energia per il riscaldamento dell’e<strong>di</strong>ficio e<strong>di</strong>ficio e agli usi igienico-<br />
sanitari. può essere valutato, per ogni mese, con le seguente espressioni:<br />
Cd =il coefficiente volumico <strong>di</strong> <strong>di</strong>spersione dell’e<strong>di</strong>ficio (W/m3°C);<br />
– V = volume dell’e<strong>di</strong>ficio (m3);<br />
– ti = temperatura fissata per gli ambienti interni (18÷20°C);<br />
– ta = la temperatura me<strong>di</strong>a mensile dell’ambiente esterno (°C);<br />
– h = il numero <strong>di</strong> ore giornaliere <strong>di</strong> funzionamento dell’impianto (h);<br />
– ng = il numero <strong>di</strong> giorni del mese.
Metodo f-chartf<br />
• Fabbisogno <strong>di</strong> mensile <strong>di</strong> energia per l’acqua l<br />
calda sanitaria<br />
Cp = calore specifico dell’acqua (1 kcal/kg°C);<br />
l = consumo d’acqua per persona al giorno (l/persona);<br />
p = numero <strong>di</strong> persone (persone);<br />
t = il salto termico tra l’acqua calda e l’acqua <strong>di</strong> rete (in genere 30°C);<br />
La somma dei due termini fornirà il fabbisogno mensile <strong>di</strong> energia E.
Metodo f-chartf<br />
• Calcolo dei parametri X ed Y in<strong>di</strong>cativi delle per<strong>di</strong>te e degli apporti<br />
<strong>di</strong> calore sul collettore<br />
A = fattore <strong>di</strong> qualità del collettore e dello scambiatore <strong>di</strong> calore;<br />
S = superficie captante dei collettori al netto dell’intelaiatura e dei<br />
supporti;<br />
U = trasmittanza del collettore (W/m2°C);<br />
(τα) = prodotto trasmissione-assorbimento;<br />
I β = ra<strong>di</strong>azione <strong>solare</strong> me<strong>di</strong>a mensile incidente sul collettore (kWh/m2).
Metodo f-chartf<br />
• In funzione <strong>di</strong> X ed Y, si legge dal grafico la frazione <strong>di</strong> fabbisogno<br />
mensile coperta dall’impianto <strong>solare</strong> f.<br />
La frazione <strong>solare</strong> può calcolarsi tramite<br />
relazioni analitiche<br />
Per i sistemi ad acqua si ha:<br />
f = 1.029 Y - 0.065 X - 0.245 Y 2 + 0.0018 X 2<br />
+ 0.0215 Y 3<br />
valida per:<br />
0
Metodo f-chartf<br />
• Il metodo ipotizza che il volume dell’accumulo, riferito all’unit<br />
unità <strong>di</strong> superficie<br />
captante, sia pari a 75 kg/m2.<br />
• Se l’accumulo l<br />
termico è <strong>di</strong>fferente si apportano delle correzioni ai valori<br />
<strong>della</strong> X.<br />
• Per i sistemi a liquido, se il serbatoio <strong>di</strong> accumulo ha un volume e specifico<br />
(Msp<br />
) <strong>di</strong>fferente, ma in ogni caso compreso tra 35.5 e 300 kg/m2, , si<br />
corregge il valore <strong>della</strong> X con la seguente relazione:<br />
Nei sistemi ad aria, si ipotizza invece un volume specifico Vsp <strong>di</strong> accumulo a<br />
letto <strong>di</strong> pietre <strong>di</strong> 0.25 m3 <strong>di</strong> pietrisco per ogni m2 <strong>di</strong> collettore; va utilizzata la<br />
seguente relazione per correggere il valore <strong>di</strong> X:
Metodo f-chartf<br />
• Il grado <strong>di</strong> copertura annuale è dato dal<br />
rapporto tra l’energia l<br />
fornita dal sistema<br />
<strong>solare</strong> e il fabbisogno complessivo<br />
dell’e<strong>di</strong>ficio<br />
e<strong>di</strong>ficio<br />
Costo totale annuale che l’utente dovrà sostenere durante la vita<br />
dell’impianto.<br />
Ottenuto dalla somma <strong>della</strong> quota <strong>di</strong> ammortamento per l’acquisto e l’installazione<br />
dei collettori, e la spesa annua sostenuta per il combustibile dell’impianto<br />
ausiliario.<br />
Questo costo va confrontato con quello che si sarebbe sostenuto con il solo<br />
impianto termico convenzionale.
Valutazioni economiche<br />
Il costo dell’impianto (ad integrazione) <strong>solare</strong> sarà pari a:<br />
Il costo dell’impianto convenzionale sarà pari a:<br />
a am = il tasso <strong>di</strong> ammortamento annuale;<br />
Cpan = costo dei pannelli per unità <strong>di</strong> superficie<br />
S = superficie dei pannelli (m 2 );<br />
Crest = costo degli accessori dell’impianto <strong>solare</strong> ;<br />
Cman = costo annuo <strong>di</strong> manutenzione dell’impianto convenzionale ;<br />
Ccomb = costo unitario del combustibile (€/kg o €/m 3 );<br />
η = ren<strong>di</strong>mento me<strong>di</strong>o dell’impianto convenzionale;<br />
Pci = potere calorifico inferiore del combustibile che alimenta l’impianto<br />
convenzionale
Valutazioni economiche<br />
Il tasso <strong>di</strong> ammortamento si ottiene con la relazione:<br />
Il costo dell’impianto convenzionale è costante,<br />
Il costo dell’impianto ad integrazione <strong>solare</strong> è funzione <strong>della</strong> superficie <strong>di</strong><br />
pannelli installata.<br />
La parte relativa all’acquisto dei pannelli aumenta al crescere <strong>della</strong> superficie<br />
installata mentre, contemporaneamente, <strong>di</strong>minuisce l’aliquota dovuta al<br />
combustibile dell’impianto ausiliario.<br />
Calcolando il costo dell’impianto ad integrazione per <strong>di</strong>fferenti valori <strong>della</strong><br />
superficie <strong>di</strong> <strong>captazione</strong>, è possibile tracciare la curva <strong>di</strong> costo in funzione <strong>della</strong><br />
superficie.
Valutazioni economiche<br />
Nell’ipotesi in cui, almeno per<br />
una superficie, il costo<br />
dell’impianto ad integrazione<br />
<strong>solare</strong><br />
risulti inferiore al costo<br />
dell’impianto convenzionale, vi<br />
sarà convenienza economica<br />
per l’investimento.<br />
La configurazione ottimale sarà<br />
quella che rende minimo il costo<br />
annuale dell’impianto ad<br />
integrazione o quella che rende<br />
massimo il risparmio annuale.
Tipologie <strong>di</strong> impianto a pannelli solari<br />
L’unità <strong>di</strong> accumulo del<br />
calore assorbito dal fluido<br />
termovettore costituita da<br />
serbatoi <strong>di</strong> capacità<br />
proporzionale alla superficie<br />
captante <strong>di</strong> collettori solari.<br />
Nel serbatoio <strong>di</strong> accumulo<br />
sono presenti unità <strong>di</strong><br />
scambio termico che<br />
trasferiscono il calore<br />
all’impianto <strong>di</strong> riscaldamento<br />
o all’acqua sanitaria.<br />
L’unità <strong>di</strong> trasferimento dell’energia termica è costituita dalle tubazioni e dai<br />
<strong>di</strong>spositivi per la regolazione ed il controllo dell’impianto (pompe <strong>di</strong> circolazione,<br />
termostati, scambiatori <strong>di</strong> calore, centraline elettroniche).
Tipologie <strong>di</strong> impianto a pannelli solari<br />
• A causa dell’aleatoriet<br />
aleatorietà <strong>della</strong> ra<strong>di</strong>azione <strong>solare</strong>, l’energia l<br />
termica<br />
prodotta dall’impianto <strong>solare</strong> risulta insufficiente al sod<strong>di</strong>sfacimento<br />
dei carichi termici. deve prevedersi un impianto ausiliario <strong>di</strong><br />
supporto, o, alimentato da fonti convenzionali.<br />
In funzione del sistema <strong>di</strong> circolazione del fluido termovettore gli<br />
impianti solari sono <strong>di</strong>stinti in:<br />
• impianti solari a circolazione naturale;<br />
• impianti solari a circolazione forzata.<br />
Nel I O caso Il sistema non necessita <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> controllo poiché<br />
risulta “autoregolante”.<br />
Nel II O caso la circolazione del fluido avviene per opera <strong>della</strong> spinta<br />
esercitata da una pompa idraulica azionata da un motore elettrico.
Tipologie <strong>di</strong> impianto a pannelli solari<br />
• Occorre controllare il funzionamento in modo da consentire la circolazione<br />
solo in presenza <strong>di</strong> energia utile:<br />
• temperatura <strong>di</strong> uscita del fluido dal collettore ( (Tu<br />
) più elevata quella <strong>di</strong><br />
ingresso ( (Ti) Ti) <strong>di</strong> una quantità ΔT> T>0,<br />
per ( (Tu- Ti) ) < ΔT l’apporto energetico non compensa le per<strong>di</strong>te.<br />
• Il controllo del funzionamento è affidato ad un termostato <strong>di</strong>fferenziale<br />
provvisto <strong>di</strong> due sensori che rilevano le due temperature Tu e Ti.<br />
• Se (Tu- Ti) > ΔT 1<br />
circolazione.<br />
viene azionata automaticamente la pompa <strong>di</strong><br />
• Il funzionamento continua fino a quando la <strong>di</strong>fferenza (Tu- Ti)>ΔT 2<br />
,<br />
con ΔT 2<br />
< ΔT 1<br />
per tenere conto dell’inerzia termica dell’impianto.<br />
• In un impianto a circolazione forzata devono essere presenti altri <strong>di</strong>spositivi<br />
<strong>di</strong> controllo e sicurezza:<br />
valvola <strong>di</strong> ritegno (consente il moto del fluido in una sola <strong>di</strong>rezione)<br />
impe<strong>di</strong>sce che a pompa spenta si instauri una circolazione naturale inversa.
Tipologie <strong>di</strong> impianto a pannelli solari<br />
• Il principio <strong>di</strong> funzionamento può essere così riassunto:<br />
1. Nell’attraversare i pannelli il fluido termovettore si porta ad una<br />
temperatura superiore a quella <strong>di</strong> uscita dal serbatoio <strong>di</strong> accumulo.<br />
2 . Il fluido termovettore cede calore all’acqua, acqua, all’interno del serbatoio <strong>di</strong><br />
accumulo, passando attraverso lo scambiatore <strong>di</strong> calore<br />
3. Il fluido raffreddato torna ai pannelli, chiudendo in questo modo il ciclo.<br />
Al ripetersi dei cicli aumenterà l’apporto energetico per l’acqua l<br />
contenuta<br />
nel serbatoio <strong>di</strong> accumulo.<br />
Nell’impianto sono previsti due sistemi <strong>di</strong> integrazione per il riscaldamento<br />
dell’acqua nel serbatoio <strong>di</strong> accumulo: uno elettrico, costituito da una<br />
resistenza posta all’interno del serbatoio, ed uno convenzionale collegato<br />
attraverso un secondo scambiatore.<br />
D’inverno potrebbe essere conveniente utilizzare l’impianto l<br />
<strong>solare</strong> come<br />
preriscaldatore lasciando all’ausiliario ausiliario convenzionale il compito <strong>di</strong> fornire<br />
l’energia energia termica mancante per il riscaldamento degli ambienti.<br />
Nei sistemi a circolazione naturale, per garantire “l’effetto termosifone” è<br />
necessario pre<strong>di</strong>sporre il serbatoio <strong>di</strong> accumulo al <strong>di</strong> sopra dei collettori;<br />
deve essere inoltre ridotta al minimo la lunghezza del circuito idraulico in<br />
modo da contenere le resistenze al moto.
Tipologie <strong>di</strong> impianto a pannelli solari<br />
• I sistemi a circolazione forzata, a fronte <strong>della</strong><br />
complessità dovuta alla presenza dei <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong><br />
azionamento e controllo, presentano numerosi<br />
vantaggi:<br />
• nessuna limitazione riguardo alla posizione del<br />
serbatoio <strong>di</strong> accumulo;<br />
• <strong>di</strong>ametri modesti per le tubazioni;<br />
• rapide risposte alle variazioni dell’irraggiamento <strong>solare</strong>;<br />
• possibilità <strong>di</strong> stabilire la velocità <strong>di</strong> circolazione del<br />
fluido tale da rendere massima l’efficienza l<br />
energetica;<br />
• possibilità <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare sia piccole che gran<strong>di</strong> utenze.
Tipologie <strong>di</strong> impianto a pannelli solari<br />
• Produzione <strong>di</strong> acqua calda con<br />
energia <strong>solare</strong><br />
• Se il ΔT T tra la temperatura collettori<br />
ed la temperatura bollitore è<br />
superiore a quella impostata nella<br />
regolazione , viene inserita la pompa<br />
circuito <strong>solare</strong> ed il bollitore si riscalda.<br />
• E’ possibile, me<strong>di</strong>ante la regolazione<br />
elettronica <strong>della</strong> temperatura, limitare<br />
la temperatura nel bollitore.<br />
• Produzione <strong>di</strong> acqua calda<br />
sanitaria senza energia <strong>solare</strong><br />
• La parte superiore del bollitore viene<br />
riscaldata dalla caldaia.<br />
• La regolazione temperatura bollitore,<br />
alla quale è collegato il sensore<br />
temperatura <strong>della</strong> regolazione circuito<br />
<strong>di</strong> caldaia, inserisce la pompa <strong>di</strong> carico<br />
bollitore<br />
Impianto a due circuiti, composto da:<br />
- impianto a collettori solari<br />
– caldaia a gasolio/gas<br />
– un bollitore bivalente
Tipologie <strong>di</strong> impianto a pannelli solari<br />
• Produzione <strong>di</strong> acqua calda con<br />
energia <strong>solare</strong><br />
• Se la <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> temperatura tra il<br />
sensore temperatura collettori ed il<br />
sensore temperatura bollitore è<br />
superiore al valore impostato dal<br />
regolatore <strong>di</strong> temperatura , il bollitore<br />
A viene riscaldato dal circuito <strong>solare</strong>.<br />
• Non appena il bollitore A raggiunge un<br />
livello <strong>di</strong> temperatura..superiore a<br />
quello del bollitore B, la pompa <strong>di</strong><br />
ricircolo .viene inserita dalla seconda<br />
regolazione <strong>della</strong> temperatura<br />
<strong>di</strong>fferenziale. In questo modo anche il<br />
bollitore B viene riscaldato tramite<br />
energia <strong>solare</strong>.<br />
• Produzione <strong>di</strong> acqua calda<br />
sanitaria senza energia <strong>solare</strong><br />
• Il bollitore B – ve<strong>di</strong> esempio 1 – viene<br />
riscaldato dalla caldaia se la<br />
temperatura rilevata dal sensore<br />
temperatura bollitore .risulta inferiore<br />
al valore <strong>della</strong> temperatura acqua<br />
calda impostato.<br />
Impianto a due circuiti, composto da:<br />
– impianto a collettori solari<br />
– caldaia a gasolio/gas<br />
– due bollitori
Tipologie <strong>di</strong> impianto a pannelli solari
Concentratori<br />
• Sfruttano la sola ra<strong>di</strong>azione <strong>di</strong>retta tramite dei <strong>di</strong>spositivi che<br />
mantenengono in ogni istante la superficie riflettente ortogonale alla<br />
<strong>di</strong>rezione dei raggi solari.<br />
• Sono composti da uno specchio o da lenti ottiche che concentrano i<br />
raggi solari verso l’assorbitore l<br />
in cui scorre il fluido termovettore.<br />
• Si <strong>di</strong>stinguono in sistemi<br />
• ad immagine: riproducono l’immagine l<br />
del sole sul piano focale,<br />
• a non immagine: : concentrano casualmente i raggi solari<br />
sull’assorbitore.<br />
• I collettori ad immagine <strong>di</strong> tipo puntuale (concentratori parabolici) i) o<br />
lineare e (CPL) , convergono i raggi solari nel punto focale o in un asse<br />
passante per il fuoco.
Concentratori<br />
• Concentratori non traccianti (A, B)<br />
• riflettori a pareti piane per concentrare la<br />
ra<strong>di</strong>azione <strong>solare</strong> su un collettore piatto,<br />
RC=2 – 3<br />
• Concentratori traccianti (C, D, E)<br />
• A canale parabolico: concentrano la<br />
ra<strong>di</strong>azione <strong>solare</strong> su una linea (<strong>di</strong> fuoco)<br />
dove è localizzatol’assorbitore<br />
assorbitore<br />
(temperature fino a 350 °C).<br />
• Richiedono inseguitore <strong>solare</strong> su<br />
almeno un asse (attivazione <strong>di</strong>urna) e un<br />
semplice aggiustamento stagionale<br />
sull’altro asse<br />
• Per T=250 – 500 °C richiesta cupola<br />
riflettente sferica o paraboloidale<br />
inseguimento <strong>solare</strong> su due assi<br />
• Per T = 500 – 1000 °C: : un campo<br />
largo <strong>di</strong> specchi piani orientabili<br />
(eliostati) concentra la ra<strong>di</strong>azione<br />
<strong>solare</strong> su un ricevitore alla sommità <strong>di</strong><br />
una torre centrale (applicazioni<br />
termoelettriche)
Sistema a concentratori<br />
parabolici in<strong>di</strong>pendenti<br />
• Consistono in uno specchio<br />
parabolico mobile per seguire il<br />
moto del sole e riflettere i<br />
raggi solari nel punto focale,<br />
dove sono assorbiti dal<br />
ricevitore.<br />
• Il calore assorbito è trasferito<br />
(a 750 °C) da un sistema<br />
fluido-vapore<br />
al motore-<br />
generatore, ad esempio un<br />
motore lineare tipo Stirling o a<br />
ciclo Brayton.<br />
• Le <strong>di</strong>mensioni dei singoli<br />
moduli possono variare<br />
nell’intervallo da 5 a 50 kW<br />
elettrici.
Concentratori cilindro-parabolici<br />
SEGS ( Solar Eletric Generating System)<br />
sistemi ad immagine <strong>di</strong> tipo lineare, ad un<br />
solo asse su cui focalizzano i raggi solari,<br />
sono costituiti da una superficie riflettente<br />
(paraboloide) e da un tubo ricevente<br />
posizionato lungo la linea focale dei<br />
concentratori (assorbitore), costituito da<br />
una tubazione in rame o acciaio inox<br />
dove scorre il fluido termovettore.<br />
• Per ridurre le per<strong>di</strong>te per convezione e per favorire l’effetto l<br />
serra, la<br />
tubazione può essere posta all’interno <strong>di</strong> un tubo <strong>di</strong> vetro.<br />
• I concentratori lineari parabolici ad inseguimento sono la tecnologia<br />
<strong>di</strong> concentrazione <strong>solare</strong> più collaudata, con costi al kWh <strong>di</strong> 0,08 €.<br />
• L’inseguimento infine può avvenire su due assi o su un asse (in tal t<br />
caso l’assorbitore l<br />
andrà orientato secondo la <strong>di</strong>rezione est-ovest) .
Centrali solari<br />
• Sistemi a torre, costituiti da:<br />
a) campo specchi, formato da superfici<br />
riflettenti che seguono il percorso del<br />
sole (eliostati), e che concentrano<br />
istante per istante i raggi solari verso<br />
un ricevitore;<br />
b) il ricevitore energetico (caldaia<br />
puntuale), collocato su una torre posta<br />
in posizione centrale rispetto al campo<br />
specchi; dove l’energia viene<br />
immagazzinata da un fluido, (i.e.<br />
nitrato fuso), ha la funzione <strong>di</strong><br />
accumulo <strong>di</strong> energia<br />
c) il sistema <strong>di</strong> conversione dell’energia<br />
energia<br />
termica prima in energia meccanica<br />
(turbina a vapore) e successivamente<br />
in energia elettrica (generatore<br />
elettrico);<br />
d) il sistema <strong>di</strong> regolazione per mantenere<br />
gli specchi ortogonali alla ra<strong>di</strong>azione<br />
<strong>di</strong>retta. L’inseguimento L<br />
può essere<br />
attuato da un computer o da elementi<br />
fotosensibili che, istante per istante,<br />
misurano l’errore l<br />
<strong>di</strong> orientamento del<br />
singolo specchio .<br />
La centrale "Solar Two" in California<br />
Si produce del vapore (565 °C), allo<br />
scopo <strong>di</strong> fare girare un turbogeneratore<br />
elettrico.<br />
.
Centrali solari
Ciclo Brayton ad aria calda<br />
• L'energia termica <strong>solare</strong> può essere<br />
usata per produrre corrente elettrica<br />
tramite cicli termo<strong>di</strong>namici<br />
convenzionali ( Rankine, lo Stirling e<br />
il Brayton) Le torri solari sono adatte<br />
alla produzione centralizzata <strong>di</strong><br />
energia per potenze da 100 a 200<br />
MW elettrici. La scelta del ciclo e dei<br />
flui<strong>di</strong> <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong>pende dalla<br />
temperatura realizzabile nel sistema<br />
<strong>solare</strong>, che <strong>di</strong>pende essenzialmente<br />
dal tipo <strong>di</strong> collettori utilizzati.<br />
L'aria viene riscaldata attraverso la serpentina sino alla temperatura Tmax (aumento <strong>della</strong><br />
energia termica e del volume); quando il pistone del secondo cilindro è al punto morto<br />
superiore, l’aria viene immessa nel cilindro attraverso la valvola D nella quantità tale da<br />
avere, alla fine <strong>della</strong> successiva espansione a<strong>di</strong>abatica, in corrispondenza del punto morto<br />
inferiore dello stesso cilindro, approssimativamente la pressione uguale a quella atmosferica;<br />
alla fine dell’espansione la temperatura Te sarà inferiore <strong>di</strong> quella massima raggiunta nella<br />
serpentina Tmax e superiore a quella iniziale dell'ambiente Ta.
Impianto sperimentale, Archimede, a Priolo<br />
la potenza <strong>della</strong> parte <strong>solare</strong> sarà <strong>di</strong> 20 MW,<br />
il costo sarà <strong>di</strong> 2.500 € al kWp.