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parazione <strong>della</strong> cena presentandomi<br />
poi un resoconto dettagliato di tutto<br />
quanto egli dice e fa. Fate attenzione a<br />
qualsiasi atteggiamento nel quale egli<br />
dimostri questa supposta mediocr<strong>it</strong>à,<br />
o ignoranza, da voi menzionata. In base<br />
a questo, prenderemo posizione.<br />
* * *<br />
E così fu. Alla fine del pomeriggio,<br />
il maestro in dottrina si presentò<br />
in cucina, per aiutare il frate cuoco.<br />
Proprio quella sera, il piatto previsto<br />
per la cena erano le tagliatelle<br />
al ragù. Il dotto monaco osservava<br />
con attenzione tutto quanto l’altro<br />
faceva. Oltre alla carne tr<strong>it</strong>ata, c’erano<br />
vari ingredienti che gli sembravano<br />
molto sapor<strong>it</strong>i, come, per esempio,<br />
cipolla, lardo e pomodoro, quest’ultimo<br />
da lui particolarmente apprezzato.<br />
Quando, però, Fra’ Bartolomeo,<br />
cominciò a tagliare le carote,<br />
Fra’ Lucrezio protestò:<br />
– Come? A tante delizie, voi aggiungete<br />
queste misere carote? Questa<br />
verdura miserabile altererà completamente<br />
il sapore del sugo!<br />
– Ma…ma…io ho sempre fatto così!<br />
– disse il povero cuoco.<br />
Be’, se proprio vuole, serva questo<br />
agli altri. Per me, metta da parte un po’<br />
di sugo, senza queste orrende carote.<br />
Mentre diceva questo, Fra’ Lucrezio<br />
pensava tra sé: “Eccola, senza dubbio,<br />
una prova dell’ignoranza di quest’uomo,<br />
poiché in tutto quello che fa, cerca<br />
di aggiungere una nota di cattivo gusto,<br />
come questa storia delle carote. Domani<br />
andrò a raccontarlo all’abate”.<br />
All’ora di cena, tutti mangiarono la<br />
pasta col ragù normale, eccetto Fra’<br />
Lucrezio, a cui fu serv<strong>it</strong>a la porzione<br />
senza carote. Con sorpresa da parte<br />
sua, il preparato era orribilmente acido,<br />
a tal punto che egli con difficoltà<br />
riuscì a terminare il piatto. Siccome,<br />
però, era stata una sua richiesta, egli<br />
mangiò tutto, senza protestare…<br />
* * *<br />
Quella non fu una buona notte. Il<br />
sugo gli stava proprio sullo stomaco.<br />
Egli non riuscì a dormire bene, ebbe<br />
incubi e si svegliò varie volte con nausea.<br />
La mattina dopo, pallido e con le<br />
occhiaie, andò a parlare con l’abate<br />
per presentare il suo resoconto. Costui<br />
rimase impressionato dall’aspetto<br />
malaticcio del dotto maestro, che<br />
allora gli raccontò quanto accaduto<br />
col sugo acido, causa del suo malessere.<br />
L’avveduto abate, sorridendo, gli<br />
disse:<br />
– Sappia, Fra’ Lucrezio, quando<br />
ero novizio, ho lavorato parecchio<br />
tempo in cucina. D’altra parte, sono<br />
stato io che ho chiesto a Fra’ Bartolomeo<br />
di fare il ragù ieri. È proprio<br />
interessante vedere come la culinaria,<br />
in certe occasioni, presenti esempi<br />
utili alla v<strong>it</strong>a religiosa. In ver<strong>it</strong>à,<br />
comporre una buona comun<strong>it</strong>à molte<br />
volte è come preparare una buona ricetta:<br />
esige la saggia combinazione di<br />
vari ingredienti. Veda il pomodoro:<br />
ha un sapore tutto speciale ed è uno<br />
degli elementi essenziali del sugo, ma<br />
facilmente diventa acido; per questo<br />
è necessario accompagnarlo all’umile<br />
carota, la cui funzione in questa ricetta<br />
non è dar sapore, ma proprio assorbire<br />
l’acid<strong>it</strong>à dell’insieme.<br />
– Fra’ Lucrezio, credo che lei stia<br />
comprendendo bene questa simil<strong>it</strong>udine,<br />
ma voglio renderla ancora più<br />
chiara. Alla maniera del cuoco nella<br />
preparazione <strong>della</strong> ricetta, io, nella<br />
funzione di abate, devo prendermi cura<br />
di monaci che mi sono preziosi per<br />
la loro saggezza e dottrina, nonostante<br />
siano alle volte “acidi”. Per questo,<br />
mi è d’aiuto disporre anche di altri che<br />
non hanno molta preminenza, ma, per<br />
la loro semplic<strong>it</strong>à, agiscono come le<br />
carote nel ragù: rendono soave l’insieme.<br />
Intende ora, fratello, perché mi<br />
dà gioia poter avere voi e Fra’ Bartolomeo<br />
insieme nella nostra comun<strong>it</strong>à?<br />
Fra’ Lucrezio accettò con umiltà le<br />
parole del suo virtuoso abate. Riconfortato,<br />
ringraziò per l’insegnamento<br />
e, dopo la benedizione, si avviò alla<br />
porta. Quando stava per uscire, l’abate<br />
aggiunse:<br />
– Ah, ancora un dettaglio, fratello:<br />
il sugo è rimasto acido anche perché<br />
non è stato cotto per un tempo sufficiente;<br />
in cucina come nella v<strong>it</strong>a cristiana,<br />
la pazienza è una virtù fondamentale<br />
affinché l’alimento allo stesso<br />
modo che la convivenza abbiano<br />
un sapore dolce e gradevole… ²