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Forum Internazionale di Giovani
“Testimoniare Cristo
nel mondo del lavoro”
Èstato questo il tema del IX Forum Internazionale di
Giovani realizzato a Rocca di Papa (Roma) dal 28
marzo al 1 aprile.
Promosso dal Pontificio Consiglio per i Laici, il Congresso
ha riunito circa 300 partecipanti impegnati nella
Chiesa con il mondo del lavoro.
Il Papa Benedetto XVI ha inviato ai congressisti
un messaggio d’incentivo nel quale ricorda: “Oggi, più
che mai, è necessario e urgente proclamare il ‘Vangelo
del lavoro’, vivere come cristiani nel mondo del lavoro e
convertirsi in apostoli tra i lavoratori”.
Riassumendo le conclusioni dell’evento, Mons. Stanislau
Rylko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, ha distaccato
l’importanza di “valorizzare l’appartenenza alle loro
associazioni, alle loro comunità e alle loro parrocchie, per poter
resistere alla schiacciante pressione” del mondo individualista
e frammentato d’oggi, il quale ci rende difficile vivere
come cristiani veri, in coerenza con la fede che professiamo.
Foto: David Domingues
Veduta generale dell’Auditorio; nella foto di sinistra, Mons. Stanislau Rylko assiste a una delle relazioni
lica nel Qatar, paese in maggioranza
musulmano, avrà un tempio nella capitale
del paese, Doha, che sarà dedicato
alla Vergine Maria nell’invocazione
della Madonna del Rosario.
Come informa l’agenzia Aljazeera.
net, i cattolici nel Qatar stanno collaborando
economicamente alla costruzione
della chiesa, e molti di loro
sono immigrati in questo paese in
cerca di lavoro.
A controllare l’avanzamento delle
opere c’è Mons. Paul Hinder, Vicario
Apostolico dell’Arabia, il quale è
anche incaricato di vegliare sui fedeli
nel Qatar, Emirati Arabi, Bahrein,
Oman, Yemen e Arabia Saudita, culla
dell’Islam.
“Certamente non è facile essere
vescovo qui. Ma almeno è bello osservare
la vita della Chiesa che è piena
di vitalità”, ha detto il Prelato che
ha anche chiesto che si rispetti la libertà
religiosa per i cattolici, cosa che
trarrebbe molti benefici. “Quanto più
saranno soddisfatti spiritualmente tanto
più potranno aiutare allo sviluppo
del paese, è ovvio”, ha affermato.
Mons. Hinder ha anche spiegato
che molti dei cristiani immigranti a
cui serve sono molto più attivi nel periodo
che trascorrono nella penisola
arabica per lavoro, che quando si trovano
nei loro rispettivi paesi. La maggioranza
fra loro è filippina, libanese
e indiana.
“Dobbiamo accettare il fatto che sono
espatriati nel senso pieno del termine.
Siamo una chiesa puramente pellegrina”,
ha rilevato il Vicario Apostolico
ed ha aggiunto che “la sfida
risiede soprattutto nel fatto che siamo
una chiesa multiculturale, multilingue
e multirazziale composta di fedeli più o
meno di quasi tutto il mondo”.
Maggio 2007 · Salvami Regina 41